

"Sono finalmente con voi, in questa terra splendida e ferita, che sta vivendo giorni di grande dolore e precarietà. Vi sono stato accanto fin dal primo momento", "ho seguito con apprensione le notizie condividendo il vostro sgomento e le vostre lacrime...", "vorrei abbracciarvi con affetto ad uno ad uno". "La Chiesa tutta è qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore per la perdita di familiari ed amici, desiderosa di aiutarvi nel ricostruire case, chiese, aziende crollate o gravemente danneggiate dal sisma".
"Ho ammirato il coraggio, la dignità e la fede con cui avete affrontato anche questa dura prova. Ora, come in passato, non vi siete arresi; non vi siete persi d'animo. C'è in voi una forza d'animo che suscita speranza".
Così ha parlato Benedetto XVI , agli sfollati della tendopoli di Onna (L'Aquila), prima tappa della sua visita alle zone colpite dal sisma. Il Papa ha stretto le mani di tanti cittadini, ha accarezzato i bambini e ha visitato la tendopoli, che accoglie centinaia di sfollati; dopo un breve saluto, è stato il momento della preghiera per tutti i defunti.
Ha proseguito quindi alla volta dell'Aquila.
Le strade intorno al capoluogo sono state tutte bloccate per la visita di Benedetto XVI, e nelle zone del suo passaggio è dispiegato un grande numero di militari e uomini della protezione civile. Alcune aree sono state transennate.
Il Pontefice, stamani, aveva lasciato intorno alle 9 il Vaticano. Il trasferimento doveva avvenire in elicottero, ma poi non è stato possibile per il maltempo e la nebbia: e così il viaggio è stato intrapreso in auto. .
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