sabato 10 ottobre 2009

SI SONO SVOLTI A MESSINA I FUNERALI DI STATO IN ESEQUIE ALLE VITTIME DELLA TRAGEDIA PROVOCATA DAL DILUVIO DEL 1° OTTOBRE























NEL M
UTO DOLORE CHE CI COINVOLGE, LASCIAMO PARLARE LE IMMAGINI


"Ma a parlar
e, oggi, è soprattutto il silenzio di questi troppi nostri fratelli e sorelle che hanno perso la vita nel tragico nubifragio. Basterà tutto questo? Cos'altro dobbiamo "sentire" ancora? Cos'altro dobbiamo ancora aspettarci perché "avvenga" una conversione, un cambiamento di rotta?".........
" Il vostro silenzio, miei cari fratelli defunti, è il grido più eloquente di ciò che tutti noi oggi osiamo sperare, chiedere e gridare ai responsabili della cosa pubblica: restituiteci la serenità, dateci la garanzia di un piano di sicurezza, fatto di opere concrete e non di carte o di parole vuote e di circostanza, perché simili tragedie non abbiano più ad accadere" (omelia dell'arcivescovo di Messina Calogero La Piana).

venerdì 9 ottobre 2009

GIORGIO NAPOLITANO: ASSENTE GIUSTIFICATO AL FUNERALE DI STATO PER LE VITTIME DEL NUBIFRAGIO



LO SOSTITUIRA' IL PRESIDENTE DEL SENATO CON L'INCARICO D'AVVIARE L'ISTRUZIONE PER IL CONFERIMENTO DELLA MEDAGLIA AL VALORE CIVILE A SIMONE NERI

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, diversamente da quanto era stato annunciato prima, non sarà, domani, a Messina per assistere alle esequie delle vittime del nubifragio che ha sconvolto mezza Provincia di Messina.
Il Capo dello Stato ha incaricato il presidente del Senato Schifani di rappresentarlo ai funerali di Stato e di avviare l'istruttoria per il conferimento dell'onorificenza al valore civile al giovane Simone Neri che, nel salvare la vita di otto persone ha perduto la propria. Per tale eroico gesto Napolitano gli conferirà la medaglia d'oro alla memoria.
In concomitanza del solenne funerale, l'ATM impiegherà il maggior numero di mezzi possibili per consentire il trasferimento, nella Basilica Cattedrale, degli sfollati che vorranno assistere alle esequie delle vittime del nubifragio. In piazza Duomo sarà allestito un maxi-schermo per la visione dei funerali dall'esterno.
La motivazione ufficiale, diversamente di quanto si possa supporre a causa dell'attrito creato dalle dichiarazioni di Berlusconi, parla di generici motivi personali.
Comunque non è difficile dedurre che a trattenere il Capo dello Stato dal venire a Messina sia stata una opportuna dose di discrezionalità, qualità che certamente non manca a Giorgio Napolitano. E che non tutti i nostri signori politici sono in grado di possedere.

CALCIO: PORTE CHIUSE PER L'INCONTRO DI DOMENICA PROSSIMA AL"D'ALCONTRES" TRA IGEA VIRTUS E SIRACUSA


SIRACUSA (ITALPRESS) - Si giochera' a porte chiuse il derby siciliano Igea Virtus - Siracusa, valevole per l'ottava giornata del girone C di seconda divisione. Lo ha deciso la Questura di Siracusa. La partita e' in programma domenica alle ore 15 allo Stadio "D'Alcontres" di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).

SI SCAVA ANCORA ALLA RICERCA DEI DISPERSI E LA STAMPA NAZIONALE HA GIA' CAMBIATO REGISTRO


Al mattino, quando posso, ascolto su Radio3 il giornalista di turno, che legge e commenta, nella rubrica "Prima pagina", le principali notizie del giorno.
In quel programma, come si sa, la seconda parte apre alle telefonate degli ascoltatori, ovviamente e opportunamente selezionate.
Durante la corrente settimana, è di turno un giornalista del Corriere della Sera, Massimo Franco il quale, ascoltando gli interventi di alcuni ascoltatori, ha potuto constatare che talune notizie, anche se gravi e pressanti, sulla stampa nazionale - anche su quella a maggior tiratura e diffusione - spesso sono completamente scalzate dopo appena un giorno di "vita".
Tra l'altro, noi possiamo aggiungere che il gravissimo problema suscitato dalla tragica alluvione del 1° ottobre a Messina e provincia è quasi caduto nel dimenticatoio. Ed è possibile che sarà occasionalmente riesumato, solo e momentaneamente, in occasione dei funerali che si svolgeranno domani, alla presenza annunciata del presidente della Repubblica e di quello del Consiglio dei Ministri.
Che il trascurare le notizie importanti della nostra Isola sia un vezzo della grande stampa comntinentale non è comunque una novità: ricordo che così è sempre avvenuto e che quando scrivevo per il Giornale di Sicilia, anche annunciando fatti gravissimi - e a Barcellona ce ne sono stati tantissimi, soprattutto negli anni ottanta - tutt'al più figurava in quei quotidiani una breve, ovviamente di brevissima durata.
Ora avviene, per esempio, che a Palermo, da settimane, si guazza nella spazzatura e, da giorni, si protesta incendiando i cassoni dell'Amia.
La notizia, sulla stampa nazionale e nei media principali, è appena trapelata ieri o tutt'al più ieri l'altro. E a "Prima pagina" se n'è parlato soltanto stamattina, sol perchè un ascoltatore palermitano ha avuto accesso alle telefonate.
Comunque questi sono i nostri "media" e dobbiamo accettarli, anche se può apparire giustificato il malcontento per l'omissione o, addirittura, lo storpiamento di notizie che il lettore, dal proprio punto di vista, considera importanti.
Oppure no?

FORTUNATAMENTE RITA LEVI DI MONTALCINI E' ANCORA VIVA E IN GRAN FORMA




Che mondo, che mondo. Le veline leggono sul gobbo per rispondere al giornalista che ha criticato il loro mondo, la "star" di Granfratello 10, Cristina del Basso, la più cliccata e la più pettoruta, fa morire prima del tempo la centenaria Nobel Rita di Montalcini, uno stuolo di ministri e di parlamentari impreca contro la Consulta che rimette in sesto l'uguaglianza tra i cittadini.
E' un mondo tutto alla rovescia, un mondo visto allo specchio.
Fortuna vuole però che dalla platea di "Chiambretti night" arrivino dei fischi e Cristina Del Basso cerca di giustificarsi: «Avevano scritto una cosa del genere "Cristina è cliccatissima, sta quasi per superare un Nobel Rita Levi di Montalcini... e qualcuno, quando ho letto questa notizia, mi ha detto beh però ormai è morta...».
E' davvero, questo, il nostro mondo?

giovedì 8 ottobre 2009

PROCEDONO CON CELERITA' I LAVORI PER LA COPERTURA DEL TORRENTE LONGANO


Cominciano a prendere forma i lavori che si stanno svolgendo per il prolungamento della copertura del Longano, nel tratto adiacente all'edificio satellite del Municipio (vecchio macello).
Operai e tecnici stanno operando alacremente per la stesura del solettone che, sul torrente, si estenderà per sostenere il tronco di carreggiata previsto per raccordare la via San Giovanni Bosco alla progettata arteria di scorrimento che, creata nell'area dismessa della vecchia ferrovia, servirà a migliorare la cirolazione nel centro urbano. Il costtruendo tratto di copertura - come si può vedere nella foto - si estenderà in pendenza, dovendo raggiungere un'altezza tale da consentire la costruzione di adeguati cavalcavia.

DI FRONTE A TANTO DISASTRO IDROGEOLOGICO IL FNS "SICILIA INDIPENDENTE" STIGMATIZZA LA PROTERVIA DEI SOSTENITORI DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA


Cogliendo spunto dalla gravità del disastro provocato dal dissesto idrogeologico, durante il recente sui centri della costa orientale della nostra provincia il Fronte Nazionale Siciliano "Sicilia Indipinnenti" ribadisce la propria avversione alla costruzione di un ponte sullo Stretto di Messina. La realizzazione di una siffatta struttura - definita dispregiativamente ponte imbuto - e l'esecuzione delle opere comnnesse creerebbero - secondo il FNS un disastro ambientale ed idrogeologico un milione di volte superiore a quello provocato dal maltempo e dalla mala amministrazione negli ultimi cinquant'annni.

Per "Sicilia Indipinnenti", tale costruzione "è vergognosamente indecente e poco rispettosa dell'intelligenza e dei diritti fondamentali del Popolo Siciliano la presa di posizione, a favore della realizzazione del Ponte sullo Stretto, ribadita in questi giorni dai rappresentanti del Governo Italiano, da alcuni Ministri, da buona parte dei Componenti del Governo Regionale e da non poche "autorità" locali; tutti accorsi in provincia di Messina per predicare solidarietà e per "piangere" sui danni provocati dall'alluvione". "Anche se ben pochi di loro - ritiene il FNS - si sono ricordati di stigmatizzare il fatto che il disastro è conseguenza di vari fattori, tra i quali il gravissimo dissesto idro-geologico, il disboscamento selvaggio, il clientelismo, il voto di scambo, il saccheggio delle risorse e del territorio: senza trascurare il malgoverno e la mala-amministrazione".

RICONOSCIUTA LA CORRETTEZZA DEL COMPORTAMENTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO NELLA GESTIONE DEL LODO ALFANO



I presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, si sono recati al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Al termine del colloquio, in una nota congiunta, hanno "dato atto al Capo dello Stato del suo rigoroso rispetto della Costituzione", esprimendo "l'auspicio che tutti gli organismi istituzionali e di garanzia agiscano per determinare un clima di leale e reciproca collaborazione nell'interesse esclusivo della nazione".

HO INCONTRATO L'EX SCOLARETTO DISCOLO


Stamattina, fermandomi in piazza per comprare il giornale, ho incontrato l'assessore ai giardini, al cimitero, ecc.,ecc., e m'è parso opportuno cogliere l'occasione per ricordargli che ancora quel "famigerato marciapiede" all'incrocio tra via Madia e via Gianani, che mi stava fecendo rompere l'osso del collo, non è stato riparato.
- Di quale marciapiede stai parlando, m'ha chiesto Scolaro?
Non sapeva niente, il nostro assessore, nonostante siano state rese pubbliche foto e conseguenze di quel marciapiede rotto.
Tutta fatica inutile, quella che sto facendo con questo blog? Tutto vano allora?
Dev'essere stato vano, allora, l'impegno profuso per tutti i "servizi" pubblicati, in 35 anni, sul Giornale di Sicilia?
Insomma, servizi che non sono serviti... a nulla?
Non so cosa rispondere.
Anche se potrebbe essere consolante ciò che, incontrandomi, lo stesso assessore di cui sopra m'ha detto.
"Ciccio, lo sai che tengo ancora il Giornale di Sicilia, dove hai scritto quel famoso articolo dello "Scolaro discolo"?
"E' servito a qualcosa quel "pezzo"?, gli ho chiesto.
"L'ho fatto vedere a mia figlia e m'ha chiesto di farle una copia..."
Così per ricordo...dei tempi che furono.
"Senti Ciccio - m'ha consigliato Mimmo prima di salutarci- ricordamelo tu dov'è 'sto marciapiede rotto...
"Figurati, caro amico, se lo farò...."
Già ho parlato troppo, e se due parole son poche, una in più stroppia.

L'ON. BINDI E' PIU' BELLA CHE INTELLIGENTE....



IL PREMIER E' DIVENTATO UN CICLONE DOPO LA BOCCIATURA DEL LODO ALFANO

VISTO CHE HA INTENZIONE DI TORNARE A MESSINA, SI CALMI, PERCHE' QUI LA GENTE E' ORMAI SFINITA A CAUSA DEL DILUVIO

" Gli Italiani vedranno di che pasta sono fatto".
E' una delle espressioni - forse la più grintosa - che il cavaliere ha snocciolato in reazione alla bocciatura del Lodo Alfano. E sarà stata senza dubbio una frase meditata, anche se scaturita da comprensibile rabbia.
Tra le tante battute - sfuggite dalla sua bocca o meditate - una sicuramente c'è sembrata inadatta ad un premier: quella - tra l'altro scopiazzata - sferrata nei confronti di Rosi Bindi, ieri sera, nel corso di una sua telefonata a Porta a Porta: "Lei è più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di ciò che eccepisce". Una battuta da cortile, che la dice lunga sull'attuale stato dei nervi del Presidente del Consiglio.
A parte il fatto che si tratta del "riciclo" di una "sgarbata" di Sgarbi, è sempre il segno di un momento divenuto ormai difficile per chi l'ha presa in prestito per offendere un'avversaria.
Ed è stata sicuramente tale da fargli meritare in pieno la risposta data dalla persona "insultata. "Presidente - ha risposto Rosi Bindi - evidentemente io sono una donna che non è a sua disposizione".
Ma perchè se l'è presa con la Bindi?
Semplice: perchè la "donna" aveva avuto la "spudoratezza" di scuotere la testa dicendo che era grave quanto Berlusconi stava dicendo nei confronti dell'operato del presidente della Repubblica: che cioè Napolitano non aveva espletato fino in fondo il suo ruolo per la difesa del lodo Alfano
"Il presidente della Repubblica - si lamentava esplicitamente Berlusconi - aveva garantito con la sua firma che la legge sarebbe stata approvata dalla Consulta, posta la sua nota influenza sui giudici di sinistra della Corte".
E poiché Rosi Bindi commentava scuotendo la testa: "E' gravissimo... quello che dice è gravissimo". Il premier è subito scivolato sulla battuta sulla bellezza e l'intelligenza.
Subito dopo anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ha giudicato "un'accusa inaccettabile" nei riguardi di Napolitano le parole del premier.
"Non accuso il capo dello Stato - ha risposto Berlusconi - prendo atto di una situazione in cui c'erano certi suoi comportamenti e sappiamo tutti quali relazioni intercorrano tra i capi dello Stato e i membri della Consulta. Sono da anni in politica, so quali siano i rapporti che intercorrono".

mercoledì 7 ottobre 2009

LA CORTE COSTITUZIONALE HA BOCCIATO IL "LODO ALFANO" VARATO IN VIOLAZIONE DI DUE ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...



La Corte Costituzionale ha deciso.

La Consulta ha dichiarato a maggioranza ( nove vs sei) incostituzionale il Lodo Alfano , secondo cui ai detentori delle quattro più alte cariche dello Stato era consentita una specie di"immunità temporanea, che li proteggeva dal rischio di essere processati durante il loro importante incarico.

La legge, che aveva preso il nome del Ministro dela Giustizia, è stata considerata incostituzionale, perché varata in violazione dell’art. 138 della Costituzione, riguardante la revisione della Carta Costituzionale.

La Consulta ha fatto riferimento anche all’'art. 3 (principio di uguaglianza) stabilendo, pertanto, che la questione, al di là del suo trattamento "costituzionale" configura anche una violazione a una parte della Carta fondamentale che non può essere facilmente modificata.

L'effetto della decisione sarà la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.

Le reazioni, ovviamente, sono state contrastanti: favorevoli da parte delle opposizioni, completamente negative da parte dei sostenitori del Premier.

CLICCA:Berlusconi: "Giudici di sinistra"

Bertolaso restituirà la delega al dipartimento di Protezione Civile il prossimo 5 gennaio

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...



Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega al dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha annunciato che si dimetterà il prossimo 5 gennaio. Intervenendo in audizione alla commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera, Bertolaso ha motivato la sua decisione spiegando che mancano i fondi per la protezione civile. Il sottosegretario ha inoltre posto l'accento sulle risorse non impegnabili a causa della rigidità del patto di stabilità che impedirebbe, di fatto, alle autonomie locali di intervenire con fondi propri. La Lega Nord ha annunciato che presenterà un'interrogazione urgente al ministro dell'Economia. (fonte La7)

Intanto, dovendosi affrontare la prima fase dello stato d'emergenza nelle zone di Messina e provincia colpite dalla disastrosa alluvione, è stato annunciato che il Governo nazionale concede subito un finanziamento di 20 milioni di euro. Lo ha riferito stamattina il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso nella sua informativa nell'aula di Montecitorio. Se l'ordinanza sarà emanata oggi, come promesso, la somma dovrebbe essere disponibile sin da domani, giovedì. Ad essa, secondo le precedenti promesse del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, si aggiungerebbero, si aggiungerebbero altri 20 milioni stanziati appunto dal Governo regionale, sennonchè, pare che il Governatore abbia già spiegato che i 20 milioni di euro promessi, non andranno tutti a Messina, perchè serviranno per fronteggiare la messa in sicurezza di tutta la Regione, e quindi da spartirsi con le province di Trapani, Palermo, Ragusa.
Il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, commentando tale novità, rileva che
"superato il pathos iniziale, i nostri politici si stanno già rimangiando le promesse fatte sul fango ,ancora molle".
"A meno di una settimana dall'alluvione che ha devastato le frazioni ioniche di Messina e il comune di Scaletta Zanclea -
osserva il sindacalista - è già evidente come gli annunci fatti dai politici nazionali e regionali nelle prime ore del disastro, siano già in fase di ritrattazione". "Mentre qui si continua a scavare per recuperare almeno i corpi delle vittime dell'alluvione, le promesse fatte a caldo, già iniziano a sgretolarsi, proprio come le nostre colline".

Messina, Bertolaso: "Sindaco responsabile nel suo territorio"
" Buzzanca: "I nostri non sono morti di serie B"
Il ministro Matteoli: "Soldi ponte non dirottabili"
Curia messinese: "Più rispetto per la Sicilia"

martedì 6 ottobre 2009

COSA SI FA PER PROTEGGERE BARCELLONA DA EVENTUALI PIOGGE ALLUVIONALI?

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...


foto: VIA AIA SCARPACI E IL TORRENTE LONGANO, DURANTE LE PIOGGE


Il disastroso diluvio che ha colpito la costa ionica della nostra provincia - passate le perplessità dei primi giorni, ma non ancora le polemiche, che anzi incalzano - dovrebbe far meditare anche quanti, in questo gravissimo frangente, non sono stati direttamente coinvolti.
Intendo dire che, anche se aprioristicamente si possono considerare incomparabili le condizioni idrogeologiche tra il territorio disastrato e, per esempio, quello della città in cui viviamo, non guasterebbe tuttavia un po' di preoccupazione su ciò che potrebbe accadere da noi, nell'eventualità del ripetersi di piogge torrenziali, pari a quelle già registrate lo scorso mese di dicembre., nella nostra zona.
Non dimentichiamo che - sempre prendendo come esempio la città di Barcellona Pozzo di Gotto - l'abitato di questo grosso Comune è attraversato da ben quattro torrenti e da una decina di saie, alcune delle quali in parte strutturalmente modificate, se non malamente reggimentate.
Dei torrenti - due agli opposti confini ( Mela e Patrì) e due attraversanti la città (Longano e Idria) - per quanto siano tutt'e quattro reggimentati e non sia mancata la manutenzione in quelli centrali, non c'è mai da fidarsi, anche perchè non bisogna dimenticare che, prima che fossero imbrigliati con bastioni, il loro corso si estendeva allargandosi là dove adesso ci sono edifici e strade.
Se poi si volesse tener conto del fatto che, oltre agli argini, si sono aggiunte le coperture, costruite in più riprese e in sezioni non del tutto omogenee, penso che non guasterebbe una briciola in più di riflessione...
Su questo riflettevo, pensando ai grossi guasti creati dal maltempo, qui in Sicilia, e non solo nei giorni scorsi, ma anche prima e persino dalle nostre parti.
E, pensando, mi sono ricordato di un lontano episodio, avvenuto quando, durante violento nubifragio, il sindaco di questa città, per proteggere la via Roma da un'esondazione del Longano, fece accatastare sul bastione sacchi di sabbia.
E fummo fortunati che fosse bastata l'altezza dell'argine a impedire la temuta tracimazione.

fra' Galdino

SULLA STRAGE DEL NUBIFRAGIO DI MESSINA E' GIUNTA L'ORA DELLA RESA DEI CONTI

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...



Il disastro, che ha stravolto la faccia del territorio in comuni e frazioni della fascia ionica del Messinese, fa gridare vendetta. E stavolta vendetta non potrebbe essere altro che GIUSTIZIA.
Ma per arrivare a tanto, quanta strada si dovrà fare e quante difficoltà s'incontreranno?

Su tale argomento, su Sicilia Informazioni.com, ho letto un pezzo scritto da Salvatore Parlagreco, che invito a leggere:
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Inoltriamo l'appello generosamente inviato da Santino Li Calzi del COSIP di L'Aquila, con preghiera di immediato interessamento:

"Carissimi amici, dopo aver provato sulla nostra pelle cosa voglia dire
"perdere tutto" non si può rimanere indifferenti ad altre tragedie. Il
COISP - Sindacato Indipendente di Polizia - di L'Aquila ha ancora
disponibili degli scatoloni di materiale vario (principalmente
coperte, giubbotti, pantaloni, ed alcune pantofole e scarpe x
bambini). Vi pregherei, se venite conoscenza di persone coinvolte
nella tragedia SICILIANA, che hanno bisogno di detto materiale a
fornirgli il mio nr 3313697685 per vedere come AIUTARLE.
Santino Li Calzi - COISP L'Aquila".

vi prego di publicizzare il mio nr 3313697685

GLI SFOLLATI DELLA TRAGEDIA ANNUNCIATA E NON SFATATA RINUNCIANO ALLA NEW TOWN MODELLO ABRUZZO

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clicca sulle foto








Queste sono le newtowns del dopo terremoto del 1908

Vogliamo ripetere la secolare esperienza anche per il dopo diluvio del 2009?


Gli sfollati dei centri alluvionati non intendono farsi sradicare dalle loro case e chiedono che s'intervenga per l'assestamento del territorio fin qui trascurato e per questo rovinato. Non vogliono ripetere l'amara esperienza dei loro avi sfrattati dal disastroso terremoto di cent'anni fa.

lunedì 5 ottobre 2009

ANCORA SI CONTANO I MORTI E GIA' E' COMINCIATO LO SCARICA-BARILE

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ADESSO SI CORRE IL RISCHIO CHE CI SI SCROLLI LE PENNE
DELLA RESPONSABILITA' PER INDOSSARE QUELLE DEL PAVONE




PINCO= Caro Pallino, siamo nel fango, paesi interi sono stati inghiottiti e adesso, invece di contare i morti....
PALLINO= I morti si continueranno a contare, e prima di farlo definitivamente bisogna strapparli tutti dal fango...
PINCO= E intanto già si gioca a "Catasta". Ricordi quando, ragazzi, facevamo il gioco della Catasta? " A Catasta non fu, fu u dui, u dui non fu, fu u... cincu?
PALLINO= Vuoi dire che è gia cominciato il gioco dello scarica-barile.
PINCO= Infatti, Non hai sentito cosa ha detto Bertolaso? Tutta colpa dell'abusivismo, ha detto.
PALLINO= E tu non hai letto nei giornali che cosa ha rivelato il cavaliere Berlusconi? Che loro avevano previsto il maltempo e avevano informato i respondabili locali.
PINCO: E questa è la "catasta" che scarica la "legna" sulle spalle degli amministratori locali:
PALLINO=Però il sindaco Peppino non se la lascia a passare e risponde che l'informazione era stata generica: il bollettino parlava di "criticità ordinaria".
PINCO= Ma tu lo sai : per il mister tutto è eccezionale: e lo sarà pure l'intervento riparatorio...
PALLINO= Che intendi dire?
PINCO= Che anche per Messina, come s'è fatto per l'Aquila, si costruiranno paesi nuovi, non hai
visto che belle casette ha già inaugurato in Abruzzo?
PALLINO= Già quelle costruite dal Trentino e coi soldi della Germania, se non mi sbaglio
PINCO= Faranno la new town, cioè una città tutta nuova, in un posto tutto nuovo, più sicuro...
PALLINO= Scommetto che la faranno sotto il ponte dello stretto, così sarà riparata dalla pioggia e dal vento.
PINCO=Perchè? Pensi che faranno le case di legno? Se così sarà, il terreno non mancherebbe....
PALLINO= Dove?
PINCO= Al posto delle baracche del 1908.
PALLINO= Ah, questa sì che sarebbe un'idea, la new town sarebbe così resistente da durare secoli.
PINCO= Tale e quale le baracche del terremoto che distrusse Messina, che ancora resistono...
PALLINO= Corsi e ricorsi storici. D'altronde che cosa non farebbe il miglior presidente di tutta la storia d'Italia per dare ragione a Gianbattista Vico!
Altre notizie

Per il governo, la Sicilia è l’isola che non c’è, a parte il Ponte sullo Stretto

domenica 4 ottobre 2009

IL DILUVIO E IL VOLTAGABBANA: TUTTO PREVISTO...ma non tutto annunciato

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Il nubifragio che s'è' abbattuto sulla zona di Messina ''
era stato previsto con anticipo: tutto era stato previsto, era stato previsto che si sarebbero verificate delle situazioni in queste zone. Avevamo dato avviso per tempo'', ha detto il premier, precisando però che ''poi la precipitazione è stata ancora più intensa del previsto''. Si e' comunque trattato di una ''emergenza idrogeologica eccezionale, che sarebbe sempre potuta accadere''.
Il che significa che si sarebbe dovuta mettere in conto, come possibile, renderla nota per essere affrontata, ma non s'è fatto?
Anche in politica càpita che si prospettino burrasche e che, com'è già accaduto allo stesso premier e più recentemente al governo Prodi, possano pure degenerare in voltagabbane pericolose. Bossi e Mastella docent.

IL SINDACO DI SAN FILIPPO DEL MELA,,GIUSEPPE COCUZZA, INVIA UNA LETTERA SU POSSIBILE INQUINAMENTO AL MINISTRO DELL'AMBIENTE STEFANIA PRESTIGIACOMO

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

TRA ALLARME INQUINAMENTO E PASSAPAROLA DI COMPETENZE : A CHI IL MONITORAGGIO?



( Da lettera ufficiale)
"Si chiede
di disporre le necessarie attività di controllo;
Con l’occasione si sollecita il Signor Ministro a compiere gli atti necessari, anche sollecitando in funzione dell’alto incarico che ella ricopre eventuali altri soggetti preposti a compiere tali atti, per soddisfare le richieste delle Comunità locali dando corso ai punti 4 e 5 richiesti dal sottoscritto in sede di conferenza del 23 luglio 2009, che per brevità di lettura si riportano:
PUNTO 4
costituzione di un comitato scientifico e di sorveglianza del Comune con i rappresentanti dei portatori di interesse, per la verifica dei sistemi di monitoraggio emissioni;
PUNTO 5
campagna di verifica dello stato tossicologico della popolazione da coordinare con il comitato tecnico scientifico di sorveglianza e con le Autorità Sanitarie al fine di determinare il trasferimento degli inquinanti, tra cui quelli definiti inquinanti di tracciabilità nella popolazione; (....)

Nel gioco di potere chi riuscirà a vivere serenamente ? Punti importanti come quelli del monitoraggio non possono attendere , la gestione delle centraline , contratti in scadenza , arpa o no .... la gente è stanca di sentire solo parole.
Si possono scrivere tanti numeri , ma si darà alla gente un" minestrone filtrato "che lascia da troppo tempo il retrogusto amaro ".


ALLEGRIA! FINALMENTE ABBIAMO ATTENZIONATO IL GOVERNO SU MESSINA

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SI PIANGE SUI MORTI E SULLA DISTRUZIONE DI PAESI E VILLAGGI, QUANDO ANCORA SI LECCANO LE FERITE INFERTE DALLE ALLUVIONI DEI DUE ULTIMI ANNI PASSATI


E' successo il finimondo: la montagna è scivolata fino al mare, trascinando paesi e seppellendo persone.
Ora si piangono i morti, se ne sono contati a decine e si teme che arrivino a cinquanta.
La Regione ha staccato un assegno di venti milioni di euro per affrontare le prime urgenze, ma per ridare vita a quei luoghi disastrati ce ne vorranno, di euro, cinquanta miliardi, più di quanto costerebbe il fantomatico ponte che vogliono poggiare su due sponde ridotte a pastafrolla.
Non s'è ripetuto il temuto terremoto del 1908, ma la tragedia, occorsa in questi giorni, era stata, dalla gente del luogo, ugualmente paventata o, come dicono oggi i giornali, "annunciata", senza tuttavia essere stata giustamente valutata da chi di dovere. Ora si parla di situazione critica , ma si trova anche la "fraza" per ridere, anche se molti non hanno più lacrime per piangere per l' improvvisa scomparsa dei propri cari. Sullo spaventoso scenario, mentre continua il faticoso,generosissimo impegno di volontari e istituzioni, per soccorrere chi è ancora vivo e strappare dal fango le possibili altre vittime, ingoiate durante il diluvio, c'è pure un elicottero di Stato che consente al premier un "soralluogo" per monitorare la tragedia, senza imbrattarsi.
E potere annunciare: "Bloccheremo le tasse e vi daremo le case".:Gustavo Ricevuto, pres.prov.
Promesse, queste, degne d'essere ribadite a Porta a Porta, dove l'attuale presidente della Provincia, Gustavo Ricevuto, potrebbe essere invitato per dire la sua e ricordare, tra l'altro, come ha già dichiarato ieri alla stampa, che ancora nella zona tirrenica della Provincia di Messina ci si leccano le ferite inferte dall'alluvione dello scorso anno.


GLI INDIPENDENTISTI DEL FNS APPREZZANO LE ESTERNAZIONI DI GIORGIO NAPOLITANO

"il quale ha esortato le Istituzioni ad
<<Investire in sicurezza piuttosto che in opere faraoniche >>.
"E, quando si parla di opere faraoniche - rimarca la nota FNS - il riferimento al ponte-imbuto sullo Sretto di Messina è doveroso, opportuno e necessario".
"Il disastro che si è verificato a GiampileriI, a Scaletta Zanclea ed in altri Centri abitati, nel Messinese ed in altre Province della Sicilia - continua il comunicato - costituisce, infatti, anche la dimostrazione di come la classe politica, i partiti, le forze economiche e sociali (sindacati compresi) e poteri forti e deboli di ogni tipo, che, comunque, dagli scranni delle maggioranze e dagli scranni delle minoranze, (che si sono anche alternate nei rispettivi ruoli), non abbiano realizzato quella sistemazione ottimale, idro-geologica ed idraulico-forestale, per la quale sono stati spesi ingentissme somme e sono stati pagati, direttamente ed indirettamente (sempre da parte della Regione), un esercito di dipendenti.
No, quindi, all'altro disastro annunciato che è costituito all'opera faraonica del PONTE sullo Stretto di Messina".
"E tolleranza zero verso i responsabili di una politica per il territorio semplicemente dissennata"

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