sabato 2 aprile 2011

BERLUSCONI E I TUNISINI: ANCHE QUI POTREBBE GIOVARE IL GIOCO DELLE TRE CARTE?

L'imbarazzo che non gli ha dato l'Italiano glielo dà il Tunisino?

Finora, il gioco delle tre carte gli è riuscito, ed è probabile che continui a utilizzarlo, per abbindolare il "suo" popolo.
Finge di essere allegro e, sorridente, racconta barzellette (l'ultima quella della mela double-face è complessa e irripetibile, ma ha fatto ugualmente ridere la sua platea di sindaci), fa le fusa a Scilipoti, promette ancora mare e monti: persino un campo di golf a Lampedusa, dove l'erba non cresce perchè manca l'acqua per "abbeverarla" e la popolazione per "dissetarsi" deve attendere che gliela portino con le navi cisterna.
Aveva promesso che in quarantott'ore o al massimo sessanta avrebbe liberato l'isola dai Tunisini, senza però sapere dove indirizzare gli "evacuati".
E stavolta la forza del mare l'ha in qualche modo "aiutato", impedendo l'imbarco dei magrebini sulle navi rimaste in rada. E consentendogli così di riflettere su come risolvere altrove il problema dei migranti.
E' stato un piccolo colpo di fortuna, almeno momentaneo, che lui però - com'è solito fare - l'ha trasformato in iella: per cui ha potuto dire che stavolta ci si è messo di mezzo il mare per contrastarlo; insomma un mare burrascoso: rosso come i togati della Magistratura e, come loro, comunista?
Continua quindi il gioco delle tre carte?

FRA' GALDINO

BARCELLONA POZZO DI GOTTO// MERCATO SETTIMANALE, COME PRIMA, PEGGIO DI PRIMA




Ancora una volta devo prendere spunto dalle segnalazioni di Sebastiano Bruno che, abitando in prossimità di piazza Mercato, è costretto alla protesta dall'indignazione per ciò che di abominevole resta in quella zona dopo il Mercato del Sabato.
Bruno ha ripetutamente denunciato - persino alla Magistratura - lo sconcio causato dalla manifesta incuria degli ambulanti e dalla non meno evidente indifferenza dell'Amministrazione cittadina e dei consiglieri d'opposizione ad essa proni.
Tuttavia lo sconcio, che parzialmente documentiamo in questa pagina con le quattro foto scattate poco fa, sembra ormai destinato a diventare l'emblema di questa città, dove tutto è possibile se è negativo.
Se poi c'è chi si vergogna e s'arrabbia - come è stato possibile registrare nei recenti commenti in questo blog - chi se ne frega!!!
La gente - anche quella sensibile - prima o poi si dovrà adattare, perchè verrà sempre nel video qualcuno che rovescerà la responsabilità dei misfatti su chi ha avuto il coraggio di protestare.

MUORE L'ATO E NASCE L'ESSE ERRE ERRE, CON L'AUSPICIO CHE NON ABBIA LO STESSO DNA DEGLI AMBITI TERRITORIALI



ATO MESSINA DUE: mortus est, ma con esso non è morto lo sconcerto che ha creato in 38 Comuni e neppure l'eredità debitoria che ha lasciato, con prospettive certe di ulteriori disagi per la popolazione che ha fregato.
Da ieri, sarebbe dovuta scattare l'operazione SRR, il cui acrostico corrisponde a Società Regolamentazione (servizio) Raccolta, ma sembra che ancora si sia in fase organizzativa a livello provinciale, dove il presidente Gustavo Ricevuto ha il compito di convocare i Sindaci per la costituzione dell'Assemblea da insediare e dar vita al regolamento interno (statuto) della società consortile che dovrà prendere il posto dei defunti ATO già esistenti nel territorio.
Saranno migliori dei loro insulsi predecessori, questi nuovi organismi?
Beh, una prima nota a favore potrebbe rilevarsi nel fatto che hanno almeno il pudore di non fregiarsi dell'attributo OTTIMALE, che tanto stridente s'è rivelato per gli Ambiti Territoriali.
Per il resto, mi sembra difficile poter mettere la mano sul fuoco a garanzia della loro efficacia, se non si ha lacertezza che la politica verrà del tutto estromessa dal loro concepimento.
I Sindacati che, durante le gestioni ATO, non hanno mancato d'interessarsi - in modo particolare per difendere i lavoratori del settore, anche loro succubi di quella scellerata fase - ancora una volta mostrano di essere interessati al problema e cominciano a fare sentire la loro voce.
La Cgil provinciale, per bocca della segretaria Isella Calì, intanto sollecita l'avvio delle operazioni atte a rendere operative le nuove associazioni, e sottolinea la necessità che si proceda in maniera programmatica per:

"Separare il controllo,indirizzo,vigilanza dalla gestione del servizio Realizzare la raccolta differenziata Investire nell’impiantistica Attivare una filiera industriale sostenibile per sviluppare attività economiche legate al ciclo dei rifiuti Garantire la legalità, tutelare la sicurezza e il rispetto dei diritti dei Lavoratori Realizzare equità tariffaria salvaguardando le fasce sociali più deboli".

SI RINNOVA L'INCONTRO DI POETI DEDICATO ALL'ONOREVOLE CONCITTADINO NINO PINO BALOTTA

(===CLICCA

C'E' ANCORA QUALCUNO CHE S'INTERESSA DELLA CULTURA A BARCELLONA

La Società Cooperativa Accademia Musicale Artistica di Barcellona organizza il tredicesimo incontro di Poeti intitolato all'On Nino Pino Balotta.

Il tradizionale incontro si svolgerà nella Sala Auditorio Oasi "G. Spagnolo" di Barcellona Pozzo di Gotto, domenica 15 maggio 2011, ore 16.
Esiste un regolamento rilevabile in locandina o richiedibile all'Associazione Organizzatrice, la cui sede è in via Ugo di Sant'Onofrio.
Felice Mancuso, che è il fondatore ed animatore della brillante iniziativa culturale sarà lieto di potere fornire le informazioni necessarie per la partecipazione all'evento.

venerdì 1 aprile 2011

LA GALA DI BARCELLONA: ANCORA UNA VERGOGNOSA PROVA D'INCURIA E DI DISINTERESSE VERSO IL "POVERO" PATRIMONIO STORICO CULTURALE




SPEZZA IL CUORE IL CONFRONTO TRA DUE FOTOGRAFIE DEL CAMPANILE DEL MONASTERO DI GALA

Il delitto è compiuto: lo storico campanile del Monastero basiliano di Gala è giunto al suo più alto stato di degrado.
Il tempo e l'incuria l'hanno decapitato e il restante rudere è ormai in stato di consunzione.
Come avevamo anticipato nel post di ieri, adesso c'è una gran brutta differenza tra la sua immagine tratta una dozzina d'anni fa - e pubblicizzata nel sito del Comune - e ciò che resta della sua imponenza: differenza visibile in questa nuova foto scattata stamattina da Antonio.
Ancora una triste documentazione dell'assoluta strafottenza con cui continua ad essere circondato il patrimonio storico-culturale di questa città, nonostante tutte le invocazioni e le speranze di salvaguardia espresse da benemerite volenterose associazioni spontanee.

LAMPEDUSA: FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE - NOTEVOLE GESTO DELLA MAGGIORANZA PARLAMENTARE


ROMA PRIMO APRILE
2011
Notizia dell'ultim'ora: Berlusconi, nel corso di una rinuione coi gruppi alla Camera e al Senato del Pdl, è riuscito ad ottenere l'impegno, di tutti i deputati e senatori del suo partito, ad assumersi l'onere di ospitare ciascuno nella propria residenza almeno uno dei giovani tunisini sbarcati a Lampedusa.
Pare che i ministri si siano dimostrati disponibili a raddoppiare il mumero degli extracomunitari accolti, coll'intento di utilizzarli come bortaborse.
Bossi intervistato per un suo commento alla generosa iniziativa, ha fatto sapere di essere stato lui a suggerire questo stratagemma politico a Berlusconi e di avere già organizzato qualcosa del genere per la Lega.
Per fare una selezione nella scelta dei giovani stranieri da assumere, da qualche giorno ha inviato in Sicilia il figlio Renzo.


................................................Purtroppo oggi è il primo d'Aprile===>

giovedì 31 marzo 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO : I POCHI RESTI DELL'ANTICHITA' VANNO IN MALORA



Il campanile di Gala............bassorilievo di Nino Abbate=>

Ero ancora ragazzino quando, durante la seconda guerra mondiale per sfuggire alle bombe degli Americani sfollammo da Barcellona e ci rifugiammo al Serro di Gala.
Ci accomodammo alla meno peggio in una delle vecchie case adiacenti al diruto monastero e ricordo d'essere rimasto impressionato di quel rudere, di cui maestoso rimaneva ancora in piedi l'antichissimo campanile.
Appresi, allora, che quelli erano i resti di una sede monastica basiliana che - una volta abbandonata perchè diruta e pericolante - in parte era stata occupata da privati.
Mentre rimaneva come trofeo cittadino lo storico campanile, che ancora reggeva essendo stato costruito in epoca più vicina al nostro tempo.
Reggeva ancora, pur nella sua precarietà, in quegli anni ormai lontani della guerra, ma adesso - oltre che per l'età ancor più avanzata per incuria - mi sembra che non regga più.
Proprio oggi sono stato a Gala ed ho appreso con rammarico che esso non è più come risultava essere quando, dodici anni fa, venne scattata la foto presente in questa pagina: adesso, addirittura, è mancante una vasta parte della cima, crollata probabilmente nello scorso inverno.
Il campanile di Gala, che praticamente sembrava dovesse costituire uno dei valori della cultura e della storia di Barcellona, purtroppo rischia di sgretolarsi senza che nessuno si preoccupi della sua misera fine.

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: GLI SPECCHI PARABOLICI ROTTI SONO QUISQUIGLIE O PINZELLACCHERE?


La segnalazione che, ancora una volta, facciamo da questo blog, in un momento in cui il sindaco della città è oberato dal gravissimo problema della nettezza urbana, potrebbe apparire una bazzecola, che non meriterebbe neppure d'essere presa in considerazione.
Figuriamoci se chi governa Palazzo Longano - con ancora sul collo lo scappellotto della Serit-Sicilia - possa pensare in un momento così cruciale di fare sostituire gli specchi parabolici che in diverse strade della città ormai da parecchi mesi mani vandaliche hanno fatto a pezzi, creando così situazioni di disagio e di pericolo per quanti, in quegli incroci, devono immettersi da una strada all'altra.
C'è un particolare, però: che quegli specchi - come dicevo - sono stati frantumati parecchio tempo fa, quando ancora non s'era gunti all'attuale schifo della nettezza urbana.
E da allora non sono mancate le segnalazioni. Spesso reiterate. Senza che - tuttavia - nessuno abbia mai provveduto al dovuto ripristino.
Eppure si era in un periodo di relativa serenità, e si era certamente consapevoli che intervenendo non si sarebbe inciso nel bilancio, perché la spesa da affrontare per tali riparazioni sarebbe stata irrisoria.
Infatti ciascuno di quei ricambi costa meno di trenta euro.

TRASPORTO PUBBLICO.CHIOFALO (SEL): UN TRENO IN PIU' NON SIGNIFICA RILANCIO.



"Assunte, a tempo determinato, nel sistema trasportistico su rotaia dell’Isola, otto vetture notte, per gentile concessione del Sig. Ministro Altero Matteoli in risposta alla “pressante” richiesta del Sig. Sindaco di Messina".

"Grande conquista e pure sbandierata", commenta Salvatore Chiofalo, Segretario Provinciale Sinistra Ecologia e Libertà. "Nel mentre occorre otturarsi il naso per quanto è avvenuto negli ultimi anni in ordine alla devastazione del sistema trasportistico su rotaia a danno della Sicilia e dello stretto. Su entrambe le due dorsali, la Ionica e la tirrenica è un deserto: sale d’aspetto chiuse, biglietterie chiuse, locali igienici chiusi, stazioni in stato di abbandono totale, in molti casi vetture sudice e treni per il servizio passeggeri ridotti a lumicino. Finanziamenti già destinati al completamento del raddoppio ferroviario Messina – Catania –Siracusa sottratti per sempre, e raddoppio ferroviario della dorsale tirrenica Messina Palermo rimasto monco: realizzato e parte in fase di ultimazione da Messina a Patti e da Palermo a Castelbuono. Altro che esaltarsi Sig. Ministro e Sig. Sindaco, c’è solo da intristirsi perché feriti nella dignità di Siciliani e Messinesi. Sinistra Ecologia e Libertà nei prossimi giorni promuoverà un importante convegno nel corso del quale formulerà precise proposte a favore dello sviluppo dei trasporti in un sistema integrato di bacino di utenza e per questo inviterà a confrontarsi quanti lottano contro il declino del medesimo sistema trasporti in città e in provincia".

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mercoledì 30 marzo 2011

BARCELLONA: PER SAPERE QUAL E' IL CENTRO CITTA' BASTA APRIRE I RUBINETTI DELL'ACQUA DOMANI MATTINA A PARTIRE DALLE OTTO


Si avverte la cittadinanza che giorno 31/03/2011 a seguito di lavori di manutenzione della rete idrica, nella via Garibaldi angolo via del Mare, verranno chiuse le vasche di Montecroce, per cui verrà sospesa l'erogazione idrica dalle ore 8,00 fino alla ultimazione dei lavori nella zona del:

CENTRO CITTA'

ATO MESSINA DUE: SIAMO FINITI PROPRIO NELLA MELMA



Dev'essere stato un miracolo, se ieri sera poco dopo le diciannove il sindaco di Barcellona, a causa di una telefonata da Palermo non è rimasto allibito.
Candeloro Nania, come d'altronde gli altri trentasette sindaci soci di ATO ME2, era in attesa della decisione del CdA della Serit-Sicilia, in merito alla richiesta di anticipazione di sei milioni per far fronte all'emergenza rifiuti, e si può dire che tutti già si sentivano in cassa il denaro, quando allo scadere del giorno stabilito per tale decisione, la risposta è venuta - fulmine a ciel sereno - nettamente contraria alla fiduciosa attesa.
Diniego assoluto e immotivato, quello della Serit, che fa precipitare ogni speranza di liberazione dalle condizioni infami in cui mezza provincia tirrenica è precipitata, a causa d'una dissennata politica ecologica territoriale.
Si sa che i carrozzoni ATO, da tempo allo sfascio, per legge regionale, a giorni, verranno sostituiti dalle cosiddette Srr, le quali pur ridotte numericamente rispetto alle precedenti società d'Ambito, restano ugualmente un enigma, specialmente se non si eviterà di affidarle ai soliti cocchieri.
Intanto l'ing. Salvatore Re - liquidatore di ATO ME 2 - anche se con grande rammarico, ha dovuto avvertire che l'Ato Me 2 in liquidazione, non è più in grado di prorogare come promesso ai sindaci e agli stessi lavoratori già licenziati, gli affidamenti diretti alle cinque imprese che attualmente svolgono il servizio.
Per cui da dopodomani nessuna ditta, in mancanza di fondi economici, si occuperà di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
A consolazione di ciò, l' ing. Salvatore Re oggi avrebbe informato dell'emergenza la Protezione civile regionale perché si faccia carico dello smaltimento e del trasporto in discarica dei rifiuti in tutti i 38 Comuni.
Non esiste altra possibilità di scelta, perché gli affidamenti alle imprese non si potranno fare e non si potranno espletare nemmeno la gare già bandite per il prossimo 8 giugno, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale della Regione.
Ovviamente la Protezione civile regionale, nel caso di suo intervento "accollerà ai singoli Comuni il costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti".

martedì 29 marzo 2011

31 MARZO: MESSA IN SUFFRAGIO DEI CADUTI DEL VESPRO SICILIANO




Giovedì 31MARZO alle ore 13, a Palermo, nella Chiesa del Santo Spirito, - all'interno del Cimitero di Sant'Orsola, - su iniziativa dell'FNS - sarà celebrata la Messa in Suffragio dei Caduti della Rivoluzione del Vespro.
Sul Sagrato della Chiesa del Santo Spirito, il 31 marzo del 1282, scoppiò, infatti, la prima scintilla della Rivoluzione e della successiva guerra di Liberazione. La guerra sarebbe durata complessivamente novant'anni. Nel corso dei quali il Popolo Siciliano avrebbe compiuto prodigi di valore.
Su quell'evento storico, "sopravvissuto" alle manovre depistanti della Cultura Ufficiale (che lo ha collocato fra le pagine buie della Storia manipolata o addirittura negata), sopravvivono inoppugnabili testimonianze documentali e storiografiche, anche a livello internazionale. E la Rivoluzione stessa e la successiva guerra, che si sarebbe protratta per novant'anni, rimangono un "unicum", che è stato ed è motivo di orgoglio e di riflessione per il Popolo Siciliano, il quale - sfuggendo alla vuota retorica ed alle interpretazioni dei secoli diciannovesimo e ventesimo - vuole oggi recuperare la memoria storica e la verità. Belle o brutte che siano.
* * *
Alla cerimonia interverranno anche delegazioni provenienti da tutta la Sicilia.
Così come è avvenuto negli anni scorsi, gli emigrati siciliani organizzeranno, nelle rispettive realtà, iniziative culturali e/o religiose, per ricordare la grande Rivoluzione Nazionale Siciliana e la successiva lunghissima Guerra di Liberazione della Sicilia.
E' previsto anche l'intervento del Prof. Corrado MIRTO, che è il maggiore storico vivente della Rivoluzione e della Guerra del Vespro, e che è il Presidente del Fronte Nazionale Siciliano "Sicilia Indipendente

LAMPEDUSA: UN INSULTO ALLA DIGNITA' DELLA NAZIONE


SICILIA TUTTA: UN INSULTO DALLA INDEGNITA' DEI SUOI POLITICI

"La figura che sta facendo per ora il nostro Paese agli occhi del mondo è indecente, non fa onore all'Italia..."
Sono queste le parole che con amarezza sono state espresse ad "Agorà" dal presidente della Regione, facendo riferimento alla gravissima situazione che l'afflusso esagerato d'immigrati ha creato nell'isola di Lampedusa.
Una reazione sacrosanta che è una perfetta pennellata delle condizioni in cui è stata ridotta la Nazione, che nessuna retorica - neppure quella espressa dal presidente dell'Onu nell'elogio al nostro presidente della Repubblica - potrà mai mascherare.

Sennonchè, parlando della pessima figura dell'Italia, non vorremmo che venisse esclusa quella non certamente esaltante, che i nostri cento uomini politici siciliani, ormai da tempo, hanno consentito che facesse la nostra Sicilia.
Perchè sarebbe assurdo se non si sottolineasse quanto male s'è fatto e si continua a fare a questa nostra Isola, riducendola nelle peggiori condizioni di una colonia, trasformata in pattumiera e utilizzata per occasioni di sfruttamento.
L'agricoltura ne sa qualcosa e più di qualcosa ce lo fa registrare l'immondezzaio in cui tutta l'Isola è stata ridotta.
Ma a liberarci da tutto questo schifo non valgono le proteste, neppure quelle di un sindaco che si lamenta perché mastodontici autocompattatori carichi di rifiuti napoletani sostano a lungo nelle anguste strade del suo paese.
Infatti:
La Sicilia dell'emergenza rifiuti "importa" immondizia dalla Campania. In base a un accordo fra la società che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, provincia di Messina, e la Sapna, l'azienda pubblica che gestisce il ciclo dei rifiuti a Napoli, è in corso da qualche settimana il trasferimento nell'Isola di 25 mila tonnellate di spazzatura. Rifiuti trattati nei siti di Giugliano e Tufino e spediti a Sud: così la Campania allevia le proprie sofferenze, quelle che nei mesi scorsi hanno proiettato nel mondo le immagini dei cassonetti ricolmi e delle proteste di piazza. Ma la destinazione finale dei rifiuti è un'altra regione, la Sicilia, che non sta molto meglio: tanto da diventare oggetto, sin dal luglio scorso, di una dichiarazione di stato di emergenza da parte del governo nazionale.
(La Repubblica)
Rifiuti, nella Sicilia al collasso arriva l'immondizia di Napoli - Palermo - Repubblica.it


lunedì 28 marzo 2011

LAMPEDUSA VA LIBERATA IMMEDIATAMENTE DELLO SCONCIO IN CUI UN GOVERNO ITALIANO SENZA SPINA DORSALE L'HA GETTATA...



DUE VISIONI DIFFERENTI E TUTTAVIA COMPRENSIBILI

GIUDIZIO E PROPOSTA DI GIANFRANCO MICCICHE'

"Adesso basta! Ci siamo davvero stancati. La misura è colma, Lampedusa è al collasso, la Sicilia sta affondando. Si risolva subito il problema e non c’è che un solo modo per risolverlo: se li portino via! Non m’interessa dove, non m’interessa come, basta che se ne vadano via e subito, altrimenti li cacceremo via noi. Noi, siciliani, siamo gente buona, solidale, generosa, solare, ma non siamo fessi. Non ne possiamo più: le donne piangono, i bambini non vanno più a scuola, i lampedusani sono disperati, si sentono sotto assedio, minacciati da un’orda invadente, sporca, affamata, pericolosa. Non sono clandestini, non sono profughi, è un esercito informe di trentenni pronti a tutto, che ha occupato Lampedusa. L’Italia ci liberi dall’invasore! Ce li tolgano dai piedi, subito. Non c’interessano misure alternative, non ci servono palliativi e bolliamo come assurda l’ipotesi di pagare quanti accettino di tornare a casa. Siamo alla follia! Un premio di 1500 euro a chi c’invade. Che non si sparga la voce, altrimenti la Sicilia finirà per diventare la succursale del nord Africa.

GIUDIZIO E SPERANZA DI RAFFAELE LOMBARDO


"L’isola è letteralmente invasa da tunisini e sembra quasi di non essere più in territorio italiano. I migranti sono tutti in giro alla ricerca di un po’ di cibo, di acqua, sigarette e altri beni di prima necessità. Non hanno servizi igienici e qualunque strada, vicolo e angolo dell’isola è destinato a trasformarsi in luogo dove bivaccare o dormire alla meno peggio. Una realtà che non può più essere tollerata e che non può reggere. Occorre trovare una soluzione, nel più breve tempo possibile, per far tornare Lampedusa alle condizioni originarie. L’isola deve ricominciare a vivere e i migranti che può permettersi di accogliere sono gli 800-900 che possono essere ospitati al centro immigrati. Per tutti gli altri va trovata una soluzione immediata".

UN FILO DI SPERANZA


"Mercoledi pomeriggio, facendo ricorso a 6 navi che imbarcheranno tutti i migranti, l’isola sarà liberata e i lampedusani potranno incominciare a recuperare la normalità. Siamo pronti a collaborare perché si individui, anche in Sicilia, un altro approdo.
La mobilitazione dei lampedusani e dei siciliani sembra avere avuto successo ma in ogni caso terremo alta l’attenzione affinché gli impegni presi dal governo vengano mantenuti e perché non ci siano altri recuperi ed altri sbarchi sull’isola".

domenica 27 marzo 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: CITTA' NEGLETTA


Più di una volta, ci siamo presi la briga di annotare quanto sia tenuto in poco conto il problema della circolazione stradale, all'interno di Barcellona.
Tra i tanti "difetti", che rendono precaria la sicurezza viaria, il più ostico ed eclatante è quello determinato dalla quasi assoluta mancanza di vigilanza e dalla carentissma segnaletica stradale.
Senza voler parlare dei semafori che, in questa città, non hanno mai avuto la sorte d'esistere, e neppure dei vigili che s'intravedono a singhiozzo, un paio di righe vogliamo ancora una volta dedicarle per chiedere spiegazione - a chi di competenza - perchè mai si continua a rinviare il piano per il ripristino della segnaletica orizzontale, ormai quasi completamente cancellata se non addirittura scomparsa, in tutte le strade urbane.

Nella foto, che abbiamo scattato stamattina all'incrocio di via Roma con via Marconi, è condensata tutta la sciatteria caratterizzante l'immagine di questa nostra città.

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La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
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