sabato 27 marzo 2010

Domani si rinnova la tradizionale festa della domenica delle palme



*La Settimana Santa si apre con la Domenica delle Palme.e assistiamo all’ingresso trionfale di Cristo a Gerusalemme.
Scrive S. Luca:"Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: “Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui. E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno”. Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto.Quindi portarono il puledro a Gesù, vi misero sopra il loro mantelli e Gesù vi si sedette sopra.
Allora molti stesero i loro mantelli sulla strada e altri fronde verdi, tagliate dai campi. tanto quelli che andavano avanti quanto quelli che seguivano gridavano: "Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"

Così entrò a Gerusalemme.

* Nella Domenica delle Palme - che in quest'anno 2010 cade domani, 28 marzo - si ricorda appunto l'ingresso trionfale di Gesù nella città di Gerusalemme, sei giorni prima della Sua Passione.

Il Suo ingresso nella città fu accolto da una folla di gente semplice e di fanciulli con in mano palme e ulivi in segno di gioia, pace e saluto.

La Chiesa celebra questa giornata con una serie di riti quale la processione, in cui i fedeli portano in mano un ramo di palma o di olivo. Al ritorno dalla processione si batte tre volte alla porta della chiesa, prima che essa sia aperta, a significare che la porta del Paradiso, chiusa alle spalle di Adamo ed Eva dopo la loro cacciata, viene riaperta da Cristo con il sacrificio della Sua morte.
In chiesa palme e ulivi vengono benedetti: verranno poi bruciati e le ceneri verranno utilizzate nelle celebrazioni del Mercoledì delle Ceneri dell'anno successivo.
Ogni parrocchia ha il suo orario per la funzione della benedizione delle palme e dei rami d'ulivo.
Come già annunciato, nel pomeriggio della Domenica delle Palme ci sarà una novità, nella piazza di Calderà, dove il Gruppo Giovanile Parrocchiale Chiesa S. Rocco proporrà: una ”Storia di tre giorni” - Via Crucis drammatica.

DESOLANTE PROSPETTIVA PER LAVORATORI RSU E PER L'IGIENE URBANA NELL'AMBITO TERRITORIALE MESSINA DUE


La grande precarietà igienico-sanitaria che affligge il territorio malservito da ATO ME2, aggravata dalla confermata rinuncia della Gesenu a continuare la raccolta dei rifiuti solidi urbani, suscita notevole preoccupazione tra gli abitanti dei 38 Comuni della fascia tirrenica messinese, che proprio in questi giorni hanno ricevuto, ancor più salate delle precedenti, le bollette relative al pagamento del primo quadrimestre 2010.
E' una situazione, questa, che crea malcontento e rabbia tra gli utenti, che finora sono stati puntuali nel pagamento d'una tariffa, da molti altri contestata, e che si trovano, adesso, nel dilemma se continuare a pagare - per giunta con l'aumento - un servizio mal fatto e spesso soggetto ad interruzioni, con gravissima incidenza sul decoro, l'igiene e la salute dei paesi utenti.
Ma c'è di più: ai guai del disservizio, si aggiunge quello incombente sulle sorti dei lavoratori alle dipendenze di Gesenu, minacciati di sicuro licenziamento.
Di questa seconda incombenza, prendono nota i sindacati, che finora con poco successo si sono battuti perchè la situazione si ricomponesse.
“Rischia di tornare l’emergenza sanitaria e sociale nei 38 comuni interessati al servizio di raccolta rifiuti dell’Ato Messina 2- dice preoccupato Enzo Testa, segretario generale della Fit Cisl .
E ciò perchè la Gesenu, dopo l’apertura dei giorni scorsi, stamattina ha fatto sapere che intende sospendere definitivamente la raccolta dei rifiuti dal 1. aprile 2010 e licenziare i 164 lavoratori alle sue dipendenze.

“Tutto questo – protesta il sindacalista – è inaccettabile, perchè comporterebbe il passaggio dell'impegno di raccolta ai singoli sindaci che dovrebbero affidarla direttamente a nuove aziende, senza alcuna garanzia di prosecuzione dell’occupazione per gli attuali dipendenti della Gesenu".
"Se dovesse avvenire una cosa del genere, - paventa Testa - si determinerà uno scontro sociale tra i nuovi e i vecchi lavoratori. Abbiamo rappresentato questo rischio, nel corso d'un incontro tenutosi questa mattina, al Prefetto, il quale ha assicurato il suo interessamento. A questo punto, occorre – conclude il capo della Cisl – che l’assessore regionale proceda senza indugi alla nomina di un commissario con poteri speciali per l’emergenza, come è già avvenuto a Catania e Palermo”.
Anche perchè il problema, oltre ad essere di natura occupazionale, ha risvolti non meno importanti, che riguardano la salute dei cittadini e il decoro dei centri invasi da crescenti immondezzai.

INTERROGAZIONE DI CALAMUNERI AL SINDACO DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO SUL DISAGIO PROSPETTATO DALL'INPS AI LAVORATORI AGRICOLI


L'INPS RICHIEDE L'IMMEDIATO RIMBORSO DELL'INDENNITA' PERCEPITA, MA NON RICONOSCIUTA, SENZA ATTENDERE L'ESITO DEI RICORSI


"Il sottoscritto Consigliere Comunale - scrive Calamuneri - interroga il sig. Sindaco della città di Barcellona Pozzo di Gotto per sapere quali iniziative ha preso o intende prendere a tutela delle lavoratrici e lavoratori agricoli barcellonesi, dal momento che l’INPS, centro operativo di Barcellona P.G. a seguito “disconoscimento”, senza aspettare l’esito dei ricorsi in itinere, nel bel mezzo dei ricorsi in corso, richiede perentoriamente la restituzione entro 30 giorni delle indennità di malattia già percepite nei vari anni.

Ne consegue che i lavoratori così sono costretti a restituire entro 30 giorni somme che vanno da 2000 a 8, 10 mila euro. E in questo momento di crisi una cosa del genere oltre che temeraria è anche impossibile. Pertanto occorre che lei sig. Sindaco nell’esercizio delle sue funzioni, prenda contatto con il Ministro del Lavoro, onde fare sospendere tali richieste di rimborso immediato almeno fino alla pronuncia degli organi preposti".

venerdì 26 marzo 2010

CICCIO E LE TRE SCIMMIETTE.


Mi pare d'avere scritto, una volta, un pezzo sulle tre scimmiette. Adesso mi si presenta l'occasione per ricorrere ad esse, in cerca d'aiuto, per capire se sia possibile utilizzare il classico loro atteggiamento, per continuare il discorso aperto, da Luigi, col suo commento al post dei cittadini che si scopano - pardon: si spazzano - la strada.
Luigi ha detto: "...sono scomparsi gli amministratori di questa città".
Secondo me, i soggetti che il cittadino Luigi ritiene scomparsi, non stanno sempre nell'ombra: a volte vengono fuori dal loro rifugio, stanati dall'accumularsi di soprusi alla comunità, e digrignando i denti cercano visibilità come veri e unici paladini della comunità offesa e turlupinata. Ma questo accade a tutti i livelli e in maniera direi bipartisan.
Nella nostra città accade?
Sta a voi, capirlo.
Io credo d'averlo capito e anche d'avere a volte cercato di farlo capire.
Stavolta, però, taccio.
E faccio come le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.

DURO COMMENTO DEL COMITATO BARCELLONESE DI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' SUL FUTURO DELL'OSPEDALE "CUTRONI ZODDA"




IL COORDINAMENTO CITTADINO DI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO HA EMESSO UN COMUNICATO
SUL PROBLEMA DEL RIDIMENSIONAMENTO DEL CUTRONI ZODDA


"Sembra non trovare fine, la commedia in atti “ Cutroni Zodda”, nel più classico copione barcellonese del contadino che si tira la zappa sul piede, il tira e molla sulle responsabilità del “fallimento” del polo ospedaliero non trova fine ed in ultimo si riveste della compassione cittadina per sfuggire nella confusione dell’accaduto ad un mia culpa delle forze politiche che hanno governato la città". Con questo incipit Sinistra Ecologia Libertà, si avvia a rimarcare "ciò che aveva antecedentemente annunciato: lo “sfascio” del Cutroni Zodda giocato sull’invasione politica in campi istituzionali e in atto contravvenendo a livello dirigenziale alla logica dei ruoli di assegnazione". "Risulta evidente - secondo il coordinamento barcellonese SEL - che la tanta agognata meritocrazia lascia il posto obbligatoriamente ad un sistema politico clientelare che ormai da anni alimenta il flusso delle urne elettorali , gravando sull’economia e sulla qualità delle prestazioni sanitarie, cosicché in tal visuale non verrà considerata “eccezione” il mantenimento di reparti addirittura non riconosciuti dalla regione siciliana nella pianta organica dell’ospedale Cutroni Zodda, per sorreggere un sistema putrefatto dal sistema clientelare". "Dopo aver messo alla luce questi “particolari”, di notevole rilievo", Sinistra Ecologia Libertà aggiunge che, "nell’interesse del cittadino, del singolo ammalato, in difesa del primario Diritto alla Salute non può fare altro che schierarsi nettamente contro la rimodulazione del piano sanitario regionale, atteso che penalizza il Presidio .Ospedaliero della città del Longano e i servizi resi sul territorio a causa del colpevole e perdurante immobilismo del sindaco Nania e della sua Amministrazione Comunale". "Come forza politica in atto SEL si impegna a partecipare attivamente nella difesa del Cutroni Zodda e dei servizi sanitari resi al territorio, e si impegna altresì, a promuovere ogni utile iniziativa affinché il sistema sanitario possa svilupparsi e migliorare nell’interesse esclusivo della salute dei cittadini". "Sinistra Ecologia Libertà infine nel condannare coloro i quali hanno frapposto l’interesse personale e politico-clientelare agli interessi dei bisognosi di salute che molto ha nociuto al declino della qualità delle prestazioni sanitarie, si impegna ad avanzare specifiche proposte nelle sedi opportune affinché i due vicini presidi ospedalieri Milazzo e Barcellona possano armonizzare la qualità dell’offerta sanitaria ed uscire così dalla debolezza e dalla precarietà a causa della quale tanti nostri cittadini sono costretti a ricercare risposte ai propri bisogni di salute in presidi ospedalieri di altre regioni".

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La serata evento organizzata da Santoro


e dalla Fnsi al Paladozza di Bologna.

Raiperunanotte, 13% di share e boom di ascolti sul web

La Repubblica -
ROMA - Secondo i primi dati Auditel, Raiperunanotte ha totalizzato il 13% di share tra tv satellitari e televisioni locali. Al pubblico televisivo vanno ad aggiungersi centinaia di migliaia di spettatori sul web. La trasmissione-evento curata da ...

Raiperunanotte, 13% di share e boom di contatti sul web. Santoro ...

L'Unità -
«Raiperunanotte», la serata evento organizzata da Michele Santoro e dalla Fnsi al Paladozza di Bologna, ottiene oltre il 13% di
share (tra tv satellitari e le tv locali), secondo i primi dati Auditel resi noti dallo stesso Santoro.

Santoro: violati par condicio e contratto? Polemica sugli ascolti

Il Velino -
Roma, 26 mar (Velino) - "Un mio dovere denunciare questa situazione, anche da presidente del Consiglio". Così Silvio Berlusconi, ieri notte da Bruxelles, al termine della cena del Co nsiglio europeo, è tornato a rivendicare le sue "pressioni" perché ...

Tv/ Vespa: Frantumata ogni regola, 'Raiperunanotte' sgomenta

APCOM
Roma, 26 mar. (Apcom) - Raiperunanotte ha frantumato ogni regola. E' l'opinione di Bruno Vespa che, all'indomani della kermesse condotta da Michele Santoro dal Paladozza di Bologna, si dice "sgomento": "Finora - spiega - avevo dovuto chiedere alla Rai ...

La Repubblica - ‎3 ore fa‎
PARTENZA lanciata, senza reticenze. Immagini d'epoca di Benito Mussolini. E poi, subito dopo, Silvio Berlusconi che arringa la folla del Pdl a piazza San Giovanni: "Volete voi...?". Quando le prime immagini sfumano, Michele Santoro appare esattamente ...

L'annozero della censura

Altre Notizie -
“E Annozero può ricominciare…”. È così che Santoro dà il via a “raiperunanotte”. In uno studio allestito in poco più di 24 ore all'interno del palazzo dello sport di Bologna, va in scena la libertà di informazione. ...

Il Sole 24 Ore -
BOLOGNA - Tanto per cominciare un video con Mussolini in cui si accostano le immagini di Silvio Berlusconi. Poi un Sos a Giorgio Napolitano: «Caro presidente, non siamo al fascismo ma certe assonanze preoccupano». Raiperunanotte inizia così, alle 21 ...

Raiperunanotte, Santoro: ''Un risultato straordinario''

RomagnaOggi.it -
ROMA - Un "risultato straordinario". Così Michele Santoro ha commentato i risultati di 'Raiperunanotte', trasmessa in diretta su piattaforme satellitari, analogica e digitale, su siti internet e sulle emittenti locali, è l'argomento del giorno. ...

La Repubblica -
Seimila dentro il Paladozza. Altri cinque, seimila fuori, in piazza Azzarita, davanti al grande schermo della tv censurata che diventa «Raiperunanotte». Tantissimi arrabbiati per non essere riusciti a entrare, nonostante avessero il biglietto. ...

Rai per una notte: Santoro fa il pieno

NotiziarioItaliano.IT - ‎42 minuti fa‎
BOLOGNA – Inizia in quarta, la serata organizzata al Paladozza di Bologna. Immagini di repertorio, Mussolini e poi, subito dopo, la folla del Partito della libertà a piazza San Giovanni. Le prime immagini scompaiono e poi Santoro, così come in Annozero ...

Corradino eroe nella notte di Santoro di Tommaso Labate

Il Riformista
Sfide. Mineo sfida il divieto della Rai e manda in onda il Paladozza. «Io vado avanti nel rispetto del mio lavoro e sapendo che potrebbero anche volermi licenziare». Alle 20.30, poco prima che quando giornale vada in stampa e lo show di Rai per una ...

Santoro fa il pieno con la tv al Paladozza

GD news -
Silvio e Benito. Paladozza di Bologna sold out, pattuglie della Polizia all'ingresso del centro, auto di big che scaricano giornalisti, artisti e personaggi dello spettacolo. Bandiere dell'Idv, manifesti della Fnsi e della Cgil. ...

Rai per una notte, il più grande evento web della storia italiana

Abitare a Roma - ‎2 ore fa‎
“Più di 125mila accessi contemporanei su raiperunanotte in streaming. Il più grande evento web della storia italiana”. E' con queste parole che Santoro ringrazia il pubblico che, nella serata di ieri, ha seguito la messa in onda dello spettacolo ...

L'appello di Santoro a Napolitano:

La Stampa -
Ha fatto persino di Internet - regno delle nicchie - una comunità, «centomila connessioni in contemporanea, record assoluto in Italia», esultava Santoro. Più un Evento e meno un Annozero. C'era eccesso di elettricità, forse. Benigni che in video bacia ...

Il Tempo -
In onda Raiperunanotte. Berlusconi non commenta la trasmissione e chiede sanzioni per Annozero: "È un obbrobrio". Luttazzi torna in tv con mezz'ora di parolacce. Finalmente ce l'ha fatta. Michele Santoro è riuscito, con il suo Raiperunanotte, ...

Santoro leva il 10% di share a Rai e Mediaset

Leggilo.net -
Parliamo di televisione, di radio o di web? Di tutto, ma anche di nulla. Raiperunanotte è stato un evento andato ben oltre le più rosee previsioni dei protagonisti e degli organizzatori, nonostante la sua diffusione sia stata vietata alla televisione ...

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Rai per una notte, la serata evento organizzata da Michele Santoro e dalla Fnsi al Paladozza di Bologna, ottiene oltre il 13% di share.Sono i primi dati Auditel resi noti dallo stesso Santoro. L'evento e' stato trasmesso in ...

Italia - Santoro all'attaco di Berlusconi

Romagna Noi -
BOLOGNA - Comincia duro il Santoro show, "Raiperunanotte" è un po' manifestazione politica, un po' iniziativa sindacale, ma soprattutto un grande evento mediatico online. In prima fila i volti noti della
tv non berlusconiana: Gad Lerner, ...

'Un risultato straordinario'

Telereggio -
Grande successo ieri sera per 'Raiperunanotte', la trasmissione organizzata dal gruppo di Annozero e dal sindacato dei giornalisti per la libertà di informazione (trasmessa in diretta anche su Telereggio). Secondo i primi dati dell'Auditel, ...

Santoro evoca il duce in un clima da stadio

ANSA -
BOLOGNA - Doveva essere una serata liberatoria e lo è stata: Michele Santoro fa partire Raiperunanotte sulle immagini di Benito Mussolini e le accosta a quelle di Silvio Berlusconi. E rivolge un
Sos al Presidente Giorgio Napolitano: "Non siamo al ...

RAIPERUNANOTTE: VESPA, SONO SGOMENTO, REGOLE FRANTUMATE

Agenzia di Stampa Asca - ‎3 ore fa‎
(ASCA) - Roma, 26 mar - ''Finora avevo dovuto chiedere alla Rai il permesso se il piu' innocuo dei dibattiti
ai quali partecipavo veniva ripreso dalla piu' piccola televisione locale. Ieri sera ogni regola e' stata frantumata, in una manifestazione che ...

SUCCESSO ANNUNCIATO BERLUSCONI NON SI CALMA “AD ANNOZERO NON C'Ḕ ...

L'Agenda News -
La trasmissione realizzata da Santoro & C. col sostegno della Federazione Nazionale della Stampa, secondo l'Auditel ha fatto perdere 10 punti a Rai e Mediaset. Un parterre di ospiti, fra giornalismo e spettacolo, che ha tenuto davanti agli schermi di ...

Tutto esaurito per Santoro E maxischermo fuori dal PalaDozza

Corriere della Sera - ‎25/mar/2010‎
«Neanche per organizzare la diretta da Belgrado ai tempi dei bombardamenti in Serbia, abbiamo lavorato così tanto», dice Sandro Ruotolo, inseparabile collega di Michele Santoro, mentre tecnici e fonici fanno g li straordinari per allestire lo show. ...

Appello di Santoro a Napolitano

Corriere della Sera
E' cominciato con un video del Duce, accostato a un altro con il premier Berlusconi protagonista, la serata-evento Raiperunanotte, organizzata da Michele Santoro con la Federazione Nazionale della Stampa e dall'Usigrai. In migliaia sono arrivati al ...

ADESSO I CITTADINI PER PROTESTA SI SPAZZANO LA STRADA








Giorni or sono, mentre ascoltavo un collega che, in tv, parlava di Barcellona, m'è capitato di sentirgli dire che, essendosi trovato in piazza Duomo - che oggi si dovrebbe chiamare piazza Basilica, considerata la qualifica della chiesa del Santo Patrono - ha provato un certo sconcerto a causa della sporcizia che domina in quel luogo che, secondo la tradizione, dovrebbe essere il salotto della città.
Praticamente il collega, che è direttore di una rinomata TV privata limitrofa alla nostra città, evidentemente avrà girato poco per le altre vie del centro, altrimenti si sarebbe accorto che, qui, ormai è finito il tempo in cui giravano per i vari quartieri gli spazzini con ramazza e carriola, e addirittura sono persino sparite le macchine spazzatrici con cui, negli anni ATO ME 2, s'è preteso sostituire i manovali della ramazza.
E dico questo che, se il suo cameraman avesse avuto la pazienza di fare un giretto, si sarebbe accorto che, in altre zone del centro urbano, non meno importanti della piazza Duomo-Basilica, strade e marciapiedi non hanno nulla da invidiare al salotto cittadino in fatto di lerciume.
E forse avrebbe potuto riprendere, per un simpatico servizio di costume, quello che è riuscito a fare un'altra televisione privata, che ha colto in "castagna" alcuni volenterosi cittadini che, armati di ramazza e palettone, arrabbiatissimi, da giorni si sono presi la briga di spazzare la centralissima via Ugo di Sant'Onofrio, lasciata come tante altre nel degrado e nei rifiuti.
Nelle foto i protagonisti di questo forzato volontariato: Speciale e Castellano, due veterani operatori del luogo.
Facciamo notare che nel titolo non abbiamo usato il verbo sinonimo per non creare malintesi.

giovedì 25 marzo 2010

SABATO PROSSIMO, PRESSO L'AULA MAGNA DEL LICEO "VALLI" TORNA IL POETA NINO PINO BALOTTA



"MINUZZAGGHI": FRANTUMI DI VERSI DIALETTALI CHE RIVELANO

L'ANIMA PROVINCIALE DEL GRANDE SICILIANO DI BARCELLONA



L'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DOMANI ESPRIMERA' IL VOTO FINALE SULLA RIFORMA ATO


APPROVATI TUTTI GLI ARTICOLI DI CUI DIAMO IL CONTENUTO: POSSIBILITA' PER OGNI COMUNE DI GESTIRE IN PROPRIO IL SERVIZIO RSU, DOPO TRE ANNI D'APPARTENENZA ALLA SOCIETA' SRR

L’Assemblea regionale siciliana è giunta al traguardo della maratona sulla riforma degli ATO .
Giunto alla votazione finale, prevista per domani, il disegno diventerà legge e gli Ato da 27 passeranno a 10: uno per provincia , più uno per le isole minori.
Il loro compito sarà diverso e ampiamente ridotto rispetto a quello dei vecchi carrozzoni: intanto perderanno ogni potere gestionale e individueranno soltanto un'area territoriale: quella di cui sopra.
I Comuni che ricadono in ciascun territorio ATO costituiranno una società di gestione e regolamentazione (Srr), alla quale verranno trasferiti tutti gli impianti e gli altri beni dei vecchi ATO, nonchè la facoltà di appaltare a una ditta o gruppo d'aziende private, o partecipate fino al 40%, cui saranno richiesti tutti i certificati previsti dalla legge.
Dopo tre anni, un Comune può uscire dalla Srr e affidare in proprio il servizio. Una novità, questa, che potrà consentire iniziative meno dispersive.
Per quanto riguarda la tariffa di raccolta e smaltimento, spetta alla Regione fissare gli standard minimi e massimi, entro i quali si potrà giostrare. Se una Srr supera il limite massimo, scatterà l'ispezione contabile con potere, per l'assessorato all'Energia, di commissariare la società.
Ogni Comune ha l'obbligo di porre in bilancio il costo del servizio, in caso di inadempienza scatta il commissariamento e al limite lo scioglimento.
Per la differenziata vengono fissati gli obiettivi da raggiungere in tempi così scaglionati: entro il 2010 almeno il 20%, entro il 2012 il 40% ed entro il 2015 il 50%. Il personale attualmente impiegato negli ATO (2,500 unità) e nelle aziende private o partecipate che gestiscono la raccolta sarà riassunto dalle Axziende che vinceranno l'appalto, ma con un'eccezione: non potranno essere riassunti i dipendenti ATO a contratto dal 2007 al 2009, se non previo bando pubblico.
L'assessorato all'Energia deve emanare i decreti attuativi della nuova legge entro il corrente anno 2010.

PER IL DOTT. STEFANO NOTTI (PDL) L'INCONTRO TRA FORMICA E LOMBARDO PER GLI OSPEDALI DELLA PROVINCIA DI MESSINA SAREBBE UN FALLIMENTO


Mentre secondo i più ottimisti, il comunicato della presidenza della Regione Sicilia fa intravvedere uno spiraglio per il reindirizzamento del piano sanitario , che prospetta penalizzazioni nei confronti di alcuni ospedali della provincia di Messina, tra cui il Cutroni Zodda, il risultato dell'incontro tra Formica e il responsabile della sanità siciliana, assessore Russo, viene visto con ben altro occhio dal pdl lealista, che così reagisce:
"La riunione tra il Vicepresidente dell'ARS Santi Formica e l'Assessore Russo,è fallita .Sono pienamente convinto che ,o l'Assessore Russo rivede il piano di riassetto della Sanità siciliana,oppure il Pdl lealista deve chiedere le dimissioni.Ha ridimensionato l'Ospedale Piemonte di Messina,
riducendo i posti letto a 78,l'Ortopedia del Piemonte con soli sei posti letto.Bene ,il Consiglio Comunale che nei giorni scorsi si è impegnato a difendere il Piemonte.
Messina e l'hinterland, ha bisogno di una sanità efficiente,non si possono ridurre i posti letto dei presidi ospedalieri dell'hinterland,come il CUTRONI ZODDA di Barcellona Pozzo di Gotto.
La città di Messina,ha bisogno del ripristino di un Centro ustioni,poichè è inammissibile che una città come Messina sia priva del Centro Ustioni.Si deve rimediare all'errore dell'ex Ministro della Salute Gerolamo Sirchia ,che per far posto al Centro d'eccellenza in Oncologia ,che rimane un'incompiuta della sanità messinese. Messina ,ha bisogno sia di un Centro Ustioni che del Centro d'eccellenza in Oncologia,con un secondo Hospice per malati terminali.
Relativamente al Piemonte ,la ristrutturazione deve essere fatta in tempi brevi,perchè una città come Messina ha bisogno di un Piemonte efficiente.
Si deve potenziare anche il Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina che si deve dotare di un'UOC di Chirurgia Plastica ,poichè nell'hinterland si deve procedere all'istituzione di un'UOC di Chirurgia Plastica .
Si deve potenziare il presidio Ospedaliero di Lipari ,che deve erogare un servizio efficiente per le Isole Eolie sopratutto nel periodo estivo.
Pertanto,un obiettivo della deputazione del Pdl lealista deve essere quella di richiedere con forza o una rimodulazione del piano sanitario,senza depotenziare i Presidi di zone dell'hinterland importanti come Barcellona Pozzo di Gotto ,ma anche Lipari".

La reprimenda è firmata dal dott. Stefano Notti, socio benemerito del Popolo della Libertà. Ovviamente la parte lealista rimasta in Sicilia, in seguito al distacco di Gianfranco Miccichè, postosi a capo del gruppo denominato PDL Sicilia.

mercoledì 24 marzo 2010

SI APRE UNO SPIRAGLIO NELLA SOLUZIONE PER UN GIUSTO RIASSETTO NEGLI OSPEDALI DI BARCELLONA E DI MILAZZO



L’incontro di oggi pomeriggio a Palazzo d’Orleans fra il presidente della Regione Raffaele Lombardo e il vicepresidente vicario dell’Ars Santi Formica, riferisce un comunicato stampa diffuso dalla Regione Siciliana, ha risolto le incongruenze politiche rilevate nel Piano di rimodulazione delle rete ospedaliera che penalizzavano la fascia tirrenica messinese, in particolare i nosocomi di Barcellona e Milazzo. Durante l’incontro, al quale ha partecipato l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo e il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, è stato deciso che il polo materno infantile si farà, bisogna solo attendere qualche giorno utile per risolvere problemi tecnici. Martedì 30 nuova riunione congiunta tra Lombardo, Formica e Russo che incontreranno i sindaci di Barcellona e degli altri Comuni interessati per discutere del riassetto organizzativo delle specializzazioni e dell’assegnazione dei posti letto, altri aspetti sui quali erano state sollevate critiche.


A CASTROREALE PER UNA INTERESSANTE ESPERIENZA ARTISTICO-SCIENTIFICA

ALCUNE CLASSI DEL LICEO SCIENTIFICO "MEDI" DI BARCELLONA HANNO VISSUTO UNA GIORNATA INTENSA VISITANDO POSTI INTERESSANTI E ISTRUTTIVI DI CASTROREALE






Nei giorni scorsi, gli allievi delle classi V A, VD, V E e II B del Liceo scientifico “ E. MEDI “ di Barcellona P.G. , a conclusione del progetto POF “ Scuola di cielo”, si sono recati in visita guidata presso il comune di Castroreale accompagnati dalle docenti Cinzia Casdia, Gabriella Cilona, Anna Maria Cutrupia, Antonietta Munafò e Maria Sturniolo e dagli esperti Ing. Paolo Faranda e dott. Gianluca Lando.

Il progetto, accolto con interesse dalla dirigente del Liceo, dott. Domenica Pipitò, e realizzato dalle docenti di scienze professoresse Gabriella Cilona e Antonietta Munafò con la collaborazione degli astrofili dell’associazione culturale Andromeda di Castroreale, ha avuto come obiettivo principale quello di avvicinare i ragazzi allo studio dell’Astronomia,scienza complessa ed affascinante, proponendo loro un viaggio immaginario volto alla conoscenza degli aspetti fondamentali di tutto ciò che riguarda l’intera volta celeste.
A completamento dell’attività, è seguita un'istruttiva piacevole visita al Planetario digitale dell’Associazione, unico nella provincia di Messina, al Museo Civico, alle principali chiese di Castroreale e, in particolare, alla Chiesa Madre , dove è presente una linea meridiana, ideata e realizzata dal castrense Nicolò Perroni Basquez nel 1854, riscoperta e rivalutata dall’ing. Paolo Faranda, che la descrive minuziosamente nel suo libro “ Le ore antiche di Castroreale”.

I ragazzi, accolti nelle strutture messe a disposizione dalla Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Castroreale Prof.ssa Carmen Pino e dal Sindaco prof.Leto, hanno potuto gustare prodotti tipici e , nel pomeriggio, trascorrere alcune ore a contatto con la natura dei monti Nebrodi . All’arrivo della sera hanno potuto ammirare ed individuare, lontano da fonti di inquinamento luminoso, costellazioni, galassie e pianeti, sia ad occhio nudo sia con l’ausilio del telescopio sotto la guida del Dott. Gianluca Lando, Astrofilo dell’Associazione.

PER L'OSPEDALE CUTRONI ZODDA GIA' LE PRIME DELUSIONI

FOTO: Salvatore Em. Giuffrida----------------------------Massimo Russo

C'era da attenderselo:non ha avuto esito positivo il tentativo di far ricredere il direttore generale dell'Asp, dott. Giuffrida, dopo il mancato rispetto della bozza concordata con i sindaci del comprensorio.
Come si suol dire, il massimo responsabile della sanità messinese, alle proteste del sindaco di Barcellona e degli omologhi che l'hanno accompagnato, ha risposto picche, facendo capire chiaro e tondo che non c'è motivo per essere scontenti, anzi...
Una vera e propria janchiatina di mano, che dice tutto sull'interesse e la stima che il direttore generale dell'ASP Messina nutre nei confronti dell'ospedale Cutroni Zodda e di quanti lo difendono.
Non sappiamo se tanta tiepidezza derivi da mancanza di conoscenza delle reali esigenze della gente che vive nel territorio servito dal nosocomio barcellonese o da altri fattori meno generali.
Nè conosciamo se a giustificazione dell'esito da lui definito congruo abbia offerto la ragione, fatto sta però che Candeloro Nania e i sindaci che l'hanno accompagnato, dopo l'incontro, fortemente delusi dall'esito dell'incontro, si sono detti decisi ad andare fino in fondo per far sì che sia reso il giusto ad un ospedale che, anzitutto, ha l'esigenza di superare la vergogna di non essere stato ancora strutturalmente ultimato.
Quindi completamento del rustico e riequilbrio delle funzioni, in armonia con quelle dell'ospedale gemello di Milazzo, perchè la cosa più corretta, oltre che umana, è ottimizzare le prestazioini consentendo complementarietà e simbiosi nei due ospedali, che non sono stati costruiti per farsi stupida concorrenza, ma per interagire, a tutto vantaggio della salute pubblica.
Perchè ciò avvenga è chiaro che, per prima cosa, si esca dal'inveterata routine politica, che gioca per avvantaggiare i raccomandati di parte, e dalle influenze lobistiche, che purtoppo nella sanità riescono a trovare humus più che altrove.
Intanto s'attende l'esito dell'incontro del vicepresidente dell'Ars Santino Formica con don Raffaele, puntato per oggi per chiarimenti sempre sulla incresciosa situazione determinata negli ospedali della nostra zona, a causa della rimodulazione progettata dal Governo Lombardo, d'intesa con il giudice-assessore alla sanità Massimo Russo.

martedì 23 marzo 2010

PROVE D'AUTORE PER OSCURARE LA DEMOCRAZIA



GUARDA IL VIDEO CLICCANDO SUL ROSSO
UN GRANDE MAESTRO DIRIGE L'ORCHESTRA PER LA PRIMA PROVA

Ma perchè tanto livore per l'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto?


Il generale Franz, sentendo parlare delle annunciate iniziative protestatarie contro il danno che si vuol fare all'ospedale Cutroni-Zodda, si arrabbia, perchè pensa che l'alzata di scudi sarebbe ormai tardiva, e già da tempo si doveva capire che nei confronti di questo nosocomio mancavano simpatia e condiscendenza.
Cosa che in effetti avveniva ai tempi di La Galla assessore - quindi governo Cuffaro - e successivamente durante le tre giunte Lombardo: le prime due non ancora distaccate dagli alleati udc e pdl.
Comunque sempre la stessa pasta di centro-destra, e sempre poco incline a guardare di buon occhio l'ospedale Cutroni Zodda, all'atto della formulazione del tanto discusso piano di riassetto e risanamento.
Un piano fatto, disfatto e rifatto, con fughe di notizie a volte preoccupanti, e altre volte rinfrancanti: insomma, contraddittorie e quindi ingannevoli.
Ricordo che ci fu un momento in cui venne pubblicizzata una soluzione che poneva addirittura l'ospedale Cutroni-Zodda in posizione di rispetto accanto ai due nosocomi di Milazzo e Patti. Un progetto che raggruppava in simbiosi tre ospedali, per una razionalizzazione delle competenze, di cui non s'è saputo più nulla.
Adesso emergerebbe invece una condizione di subalternità che i sindaci del comprensorio servito dal Cutroni Zodda non si sentono di accettare, e pertanto promettono di reagire nei confronti del governo di don Raffaele, sospettando che ad incomprensioni meno recenti se ne siano aggiunte altre più attuali, a causa della conformazione dell'ultimo governo Lombardo. Sarà questo il motivo reale, oppure entra in gioco qualche altro fattore discriminatorio meno chiaro? Leggere in certi libri non è certo facile.

SANITA' NEL MESSINESE: IL PRIMO ATTACCO ALLA REGIONE PARTE DA SANTI FORMICA

E' COMINCIATA LA CARICA PER FARE VALERE I DIRITTI SANITARI DELLA GENTE CHE VIVE NELLA FASCIA TIRRENICA TRA VILLAFRANCA E OLIVERI


Intanto una prima importante carta da giocare sarà l'utilizzo d'un avamposto politico, per cercare di aprire la strada verso un regolamento dei conti con la Regione.
Nella giornata odierna, sarà il vice presidente dell'Ars Santi Formica, pdl messinese di provenienza An, che si presenterà da Lombardo e dall'assessore alla Sanità Massimo Russo. Formica cercherà di sottolineare la «illogicità di alcuni aspetti penalizzanti per la fascia tirrenica messinese», e chiederà alla Regione «il rispetto dei parametri nazionali per l'assegnazione dei posti letto nei nosocomi di Barcellona e Milazzo».

«Il bacino compreso tra Villafranca Tirrena e Terme Vigliatore – sostiene Santi Formica - conta oltre 200 mila persone. La normativa italiana prevede una soglia minima (già da tempo abbassata) di almeno 3,8 posti su ogni migliaio di abitanti: il Piano ne prevede 280 invece degli oltre 700 come da tabella, quindi nettamente inferiore sulla risposta in termini di assistenza. E' utile pertanto far notare che questo deficit non è compensato dai pochi centri privati e convenzionati esistenti nel territorio, che ha le potenzialità per diventare un riferimento di eccellenza medica e chirurgica e non una frontiera sacrificata. Un'adeguatezza numerica che deve essere accompagnata dalla presenza nei due ospedali delle specializzazioni come Polo materno infantile, nefrologia e dialisi e day hospital in oncologia, al fine di fornire agli utenti servizi di qualità in tutte le branche». Sull’insufficienza dei posti letto nei comuni tirrenici si era espresso, nei giorni scorsi, anche il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, nella veste di presidente della Conferenza dei sindaci"
E' la tesi, tra l'altro, evidenziata nel comunicato dei sindaci, pubblicato da noi ieri l'altro.

lunedì 22 marzo 2010

SI PREPARA LA REAZIONE ALLE SCONSIDERATE SCELTE DELLA REGIONE IN DANNO DEL CUTRONI ZODDA




Già si delinea la condotta da seguire per indurre il governo regionale a rimuo
vere l'ingiusta penalizzazione che il programma di riassetto sanitario intende infliggere all'ospedale Cutroni Zodda di Barcellona.
Come già detto, il metro usato dall'assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, se consentirà agli altri ospedali della provincia di Messina di ottenere quanto finora si sono attesi , se non addirrittura qualcosa di più, per l'ospedale Cutroni-Zodda sarebbe invece inesorabilmente corto.
Paticamente, per Barcellona e dintorni si procederebbe a tagli indiscriminati che renderebbero monchi i residui presidi consentiti, con notevole danno per l'operatività del nosocomio. E ciò a dispetto di quanto è stato preventivato in sede di protocollo, d'accordo con il direttore generale dell'ASP Messina.
Intanto il sindaco di Barcellona, facendo appello ai sindaci del territorio servito dal Cutroni Zodda, ha dato l'input per un incontro dal quale è scaturita la decisione dei primi cittadini di presentarsi compatti presso la direzione generale dell'ASP per fare valere le ragioni della popolazione da loro amministrata, senza con questo escludere un ulteriore incontro a livello regionale, direttamente coll'assessore alla sanità e col governatore.
Per discutere sulle iniziative da affrontare, il consiglio comunale di Barcellona s'è riunito in seduta informale nella sede del Cutroni-Zodda, alla presenza di cittadini e di una parte del personale sanitario, e tutti - senza colore alcuno politico - si sono detti disgustati dal comportamento usato nei confronti di Barcellona e dintorni, ritenendolo disdicevole e lesivo del diritto alla salute di oltre centomila cittadini.

LE GRAVI INCONGRUENZE DEL GOVERNO LOMBARDO MIRANO A DANNEGGIARE L'OSPEDALE "CUTRONI ZODDA" DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO


PRIMA LA BEFFA E POI IL DANNO NEI CONFRONTI DI CENTOMILA UTENTI DELLA SANITA'

Il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto e, con esso, quelli facenti parte del territorio servito dall'Ospedale Cutroni-Zodda, sono ormai sul piede di guerra, per impedire che il comportamento anomalo della Regione Sicilia - nella fattispecie dell'Assessore alla Sanità Massimo Russo - porti a compimento la declassazione, se non addirittura la chiusura, di un indispensabilie nosocomio della provincia di Messina.
L'operazione demolitrice dell'ospedale barcellonese, che con ipocrite promesse s'era cercato di nascondere, non può assolutamente essere accolta senza reagire, in maniera energica e massiccia, per fare capire una volta per sempre che il diritto alla salute non va valutato col metro delle cricche politiche e private, ma con la più oggettiva valutazione delle caratteristiche e delle esigenze del territorio, la cui popolazione tale diritto attende che sia rispettato.
Nel sito del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, della necessità che tale diritto non sia leso, si parla giustamente in un comunicato Stampa, che volentieri diffondiamo:

"Sanità: Barcellona P.G. il polo infantile tra danno, beffa e lesione del principio di legalità !!!
La salute dei cittadini è un interesse ed un diritto di tutti, che non può essere arbitrariamente
declinato a fini di parte.
L’ipotesi paventata dal decreto approvato nei giorni scorsi dall’Assessore Regionale alla Sanità,
On.le Russo, nega e calpesta il diritto dell’utenza che gravita attorno al comprensorio barcellonese degli elementari strumenti posti a salvaguardia della dignità sociale e della salute pubblica.
Questo accade nonostante le diverse fasi che hanno condotto all’esito negletto voluto dal Governo Regionale portassero tutte alla stesura di un piano sanitario che tenesse conto delle esigenze del territorio, nonché delle emergenze e delle criticità e fosse in grado di rispondere con le prestazioni del servizio sanitario pubblico ai diritti dell’utenza che possono rilevare dal contesto territoriale interessato.
La scelta operata dimostra come l’arbitrio di una parte politica, impersonata dal Presidente Raffaele Lombardo, abbia interrotto un percorso di legalità che ha visto i Sindaci del comprensorio protagonisti nel difendere un’utenza verso cui il Governo regionale si dimostra indifferente.
Entrando nello specifico, in ordine al polo materno-infantile, emerge un quadro tecnico demolitorio: l’ipotesi concordata unanimemente, nella preposta conferenza dei servizi, nella sede istituzionale del Comune di Messina, tra i Sindaci ed il Direttore Generale dell’A.S.P., Dr. Giuffrida, prevedeva che al
“Cutroni Zodda” venissero assegnati 8 posti di Pediatria e 4 di Neonatologia, oltre ad Ostetricia e Ginecologia, concentrando, dunque, secondo logica, il polo materno-infantile in un'unica struttura, quella del
“Cutroni Zodda”. Per il nosocomio milazzese veniva previsto, invece e coerentemente, il trasferimento a
Barcellona di Pediatria, senza alcuna previsione di Neonatologia.
Quest’ipotesi risultava rispondente agli standard predeterminati in materia di ottimizzazione delle risorse che fissano a circa ottocento nascite/anno lo standard ottimale di utilizzazione dei servizi.
L’ipotesi risultava anche conforme alle norme di legge ed ai principi di legalità.
Il piano approvato, viceversa, attribuisce a Barcellona - che diventa Unità Operativa Semplice
dipendente da Milazzo - soltanto 4 posti di Pediatria e 4 di Neonatologia, mentre Milazzo viene “promossa” ad Unità Operativa Complessa. Non solo, ma i posti di Ostetricia e Ginecologia, per il “Cutroni Zodda” originariamente previsti in 14, si riducono 7, mentre a Milazzo, laddove, nell’ipotesi approvata, il Servizio non era neanche previsto, vengono istituiti 7 nuovi posti.
Non si tratta di fare comparazioni e/o difese di campanile, lontane dal senso delle Istituzioni e dagli intendimenti delle Amministrazioni coinvolte nel comprensorio interessato, ma di evidenziare, soltanto, che la scelta adottata dal Governo regionale contraddice sia i dettami di legge, sia i predeterminati standard regionali, sia una efficace ed efficiente logica aziendale tutta rivolta nel perseguire e conseguire l’interesse pubblico alla salute dei cittadini
In siffatta maniera il Governo regionale disattende le esigenze del territorio ed arbitrariamente
àncora le proprie determinazioni a interessi politici di parte, sicché le Amministrazioni del comprensorio afferente il “Cutroni Zodda” fanno istanza a tutti, Istituzioni e Forze Politiche e Sociali, per condurre insieme una battaglia civica unitaria, al solo scopo di tutelare chi ne ha bisogno (l’utenza!) e, nel contempo, di massimizzare le professionalità e rendere, sul serio e con rigore, economici i servizi.
Le macroscopiche contraddizioni rinvenibili nell’approvato piano sanitario dimostrano incoerenza, inefficienza, nonché insensibilità ed indifferenza nei confronti dei cittadini bisognevoli di un comprensorio costituito da circa 100.000 utenti".

UNA PASSEGGIATA DI SERA NELLA PIAZZA DELLE ANCORE A CALDERA'




Ieri sera - essendo di domenica - abbiamo fatto una passeggiata in macchina fino a Calderà:
il tepore primaverile, nonostante cominciasse a calare un po' d'umidità, invitava a fare una passeggiata a piedi. E ci siamo indirizzati verso la grande piazza, denominata delle Ancore, dove lo spazio è tantissimo, da rendere difficile l'affollamento.
Affollate trovammo, tuttavia, la strada di Calderà e la ingombratissima piazzetta antistante la Chiesa di San Rocco.
Troppe erano le auto nella strada a senso unico, e molte erano quelle mal posteggiate in entrambi i lati della stretta carreggiata, mentre nessuno sembrava curarsi di controllare tale disordine.
Anche se poi, a distanza, abbiamo potuto notare la presenza di due vigili ( esattamente un vigile accanto ad una vigilessa) che impettiti procedevano sulla strada, impreziosita da una pavimentazione di recente fattura.
Bello di sera, vedere la gente passeggiare nella grandissima piazza, qualche bimbo calciare un pallone, qualche altro sfuggito all'attenzione dei genitori scorazzare nelle aiole, non ancora inverdite.
La gente, nella grande piazza, non era molta, ieri sera, ma sicuramente lo sarà d'estate: ovviamente anche allora di sera, dopo il tramonto del sole; dovendosi supporre che non sarà certamente piacevole passeggiare o sostare in quella piazza lattea, di giorno, quando assolata subirà l'infocata canicola estiva.
A proposito di canicola, mi sta tornando in mente una riflessione che facevo ieri sera, osservando quella moltitudine di palme che, dritte e allampanate come tanti don Chisciotte, si ergono in duplici filari nella piazza delle Ancore.
Così rinsecchite non m'è sembrato che possano avere carattere decorativo, nè tanto meno funzione ...di refrigerio. Eccetto che l'avvento della primavera faccia il miracolo di risvegliare la loro vitalità, rinverdendole ed aprendole perchè forniscano ombra e decoro.
Io, sinceramente, di palme non me ne intendo, anche se ho la fortuna di godere della loro presenza, nel giardino di casa mia, tuttavia mi par di capire che se una palma è vitale difficilmente somiglia a don Chisciotte.
Ma posso sbagliarmi, e mi auguro che il verde colori quella grande piazza.

RISPONDO CON UN POST AD UN COMMENTO "ANONIMO"


Anonimo ha detto...

Interessante il suo articolo mi complimento con Lei..ma in questo caso forse il suo chiaro schieramento politico e la sua ironia non sono opportune. Intanto con i giri di valzer che si sono avuti alla Regione c'era ben poco da fare prima e poi gli accordi presi in precedenza dai ns politici garantivano altre disposizioni che non sono state rispettate dal'assessore regionale. ecco perchè adesso si reagisce e noi cittadini anzichè criticare dovremmo appoggiare le battaglie importanti che i ns politici locali fortunatamente stanno facendo. Rispetto il suo lavoro ma non condivido in questo caso le sue critiche gratuite per argomenti importanti come la salute.

IN RISPOSTA AD UN anonimo, ma non troppo

Qui, caro anonimo, cui rispondo sol perché intuisco da dove proviene il commento, non vige alcuna ironia, per il semplice fatto che anche chi sta rispondendo vive a Barcellona ed è per la tutela integrale della propria e altrui salute, anche nel nostro ospedale.
Poichè il commento dell'anonimo è datato 22 marzo, è pensabile che si riferisca pure al post successivo sul Cutroni Zodda, dove tra l'altro c'è scritto:
"Ma è proprio vero che a "rendere antipatico" il Cutroni Zodda e a penalizzare la città di Barcellona e il suo hinterland abbiano giocato i nuovi equilibri di maggioranza che si sono determinati alla Regione? O è invece più esatto riconoscere che da sempre, anche quando non c'era alcuna rottura tra gli alleati della Regione, sì è parlato della gallina bianca e della gallina nera: visto che nera è sempre stata la prospettiva del nostro ospedale?"

E ancora "Comunque, adesso ci muoviamo e lo faremo con la maggiore rabbia possibile, invitando alla protesta quanti effettivamente ancora credono che si possa difendere la salute difendendo e dignitosamente attrezzando una struttura che varrebbe la pena di ultimare e di mantenere come fiore all'occhiello di un intero territorio, fin troppo trascurato e spesso ingiustamente etichettato."
Dove sia l'ironia, dove siano le critiche gratuite, dove si possa rilevare la mancanza di partecipazione alla volontà di estrema reazione, non si capisce.
Io penso che si debba invece capire ben altro: che qui non c'entra affatto nessuno schieramento preconcetto.
Ma soltanto grande amore e rispetto per la città e desiderio che funzionino e siano efficienti le sue strutture.
Saluti


Francesco Cilona

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