sabato 20 settembre 2008

SAVERIO E LO SPERGIURO DEL GALLO


Devo confessare che raramente mi capita di partecipare ad incontri in cui si presentano libri di poesie: eppure non ne mancano, visto che non sono pochi, anche nella nostra città, coloro che si dillettano a scrivere versi e, spesso anche se non sempre, a farli pubblicare. Stasera, avendo appreso che la Fidapa ne organizzava uno, da tenersi nell'auditorio della stazione vecchia, per la presentazione di una raccolta di poesie di un giovane giornalista compaesano, Saverio Vasta (omonimo del nonno sarto che, quand'ero ragazzo, confezionò il mio primo cappotto e per il quale ho nudrito grande simpatia) m'è venuta voglia di andarci, un po' per curiosità, un po' per la stima che porto alla sua famiglia. Nella sala, un pienone di gente acculturata era in attesa di ascoltare: l'annunciata relazione del prof. Dario Tomasello; una lettura dei versi affidata all' attore Giovanni Corica e alla professoressa Zina D'Amico; un paio d'intermezzi musicali eseguiti da Pasqualino Conti, Giuseppe Cusimano e Antonio Vasta. Lo stimolante titolo della raccolta - "Lo spergiuro del gallo" - faceva presagire un altrettanto efficace commento da parte del "critico". Il quale ha iniziato affermando di conoscere bene l'autore, anche perchè suo alunno. Però, se ho capito bene, il relatore avrà pure conosciuto personalmente Saverio, ma avrà letto altrettanto bene le sue poesie? Sinceramente devo dire che la sua relazione m'ha fatto sospettare ch'egli non abbia indugiato più di tanto nella lettura di quella raccolta - 49 brevissime composizioni - e che si sia contentato d'una scorsa a volo d'uccello, ricavando un'impressione che gli ha fatto vedere nella poesia del giovane Saverio Vasta solo l'aspetto particolarmente influenzato dalla tecnica di Bartolo Cattafi. Che ci sia lo stile cattafiano, difficile negarlo, ed è anche scusabile, data la giovane età dell'autore. Ma non si dovrebbe trascurare che dentro, il giovane poeta, ha saputo metterci parecchio del suo sentimento, delle sue impressioni, dei ricordi di quand'era ragazzino, della tenerezza per quel nonno quasi centenario, ed anche un po'della sua fede. Quindi pensare che la maggiore preoccupazione operativa di Saverio sia stato il modello anziché il contenuto, a me sembra inesatto. Avrà certamente limato, scarnificato, rimodellato, ma l'avrà fatto sempre cercando di dare il massimo risallto a ciò che sentiva e pensava. Altrimenti che poesia sarebbe, la sua? Epigono sì, ma anche poeta. Così credo che sia giusto dire di Saverio Vasta.
Francesco Cilona

LASCIAMOLI FARE: VEDIAMO QUELLO CHE SANNO CONCLUDERE ........La sinistra arranca? Perchè toglierle le stampelle?..............

Ahi, cara Carmen, stavolta questo tuo comportamento "maramaldesco" non m'è piaciuto affatto. M'è parso che tu abbia voluto inveire su un "uomo" morto, perchè se ho ben capito sei convinta che persino quel qualcosa di sinistra di cui s'è scritto sia già morto e sepolto. qui nella nostra città.
Io stasera, un po' per curiosità un po' per potere parlare con dati di fatto, sono andato ad ascoltare cosa mai potessero dire i sinistrorsi democratici e, come mi attendevo, ho constatato che i superstiti stentano a ossigenare i loro polmoni politici. Tuttavia pure nella flebilità di quel loro residuo di vita, qualcosa di costruttivo hanno cercato di esprimerlo. Hanno fatto capire - ma avrebbero fatto meglio a dire d'essere amaramente pentiti per avere contribuito allo squinternamento della sinistra - di essere consapevoli della necessità di rientrare in un alveo più costruttivo e coeso, senza più farsi allettare dalla chimera di una sinistra decisa più ad opporsi che a governare.
Sarà stato un modo ingenuo per fare "mea culpa" o un'ultima speranza di rinascita? Forse neppure loro lo sanno ancora.
Tu ti chiedi: "Ma cosa dovranno festeggiare? Si copriranno di ridicolo!" Io dico invece:" Festa o non festa - riuscita o non riuscita - un tentativo lasciamoglielo fare, anche se l'iniziativa potrà sembrare velleitaria".
A partecipare - non dico alla "ridicola" festa, ma ai dibattiti organizzati per l'occasione - come hai tu rimarcato virgolettando qualcosa di retorico - "sono stati invitati iscritti, simpatizzanti e quanti altri hanno interesse alla politica e alla vita della città". Ebbene, ieri sera, di quanti hanno intere
sse per la vita della città, nell'auditorio dell'Oasi, ne ho visti pochini.
Eppure spero che, a Barcellona, ce ne siano tanti.
O no?
Questo veramente è il dubbio che m'assillla.
Parlando delle ultime elezioni, giustamente tu hai fatto notare che chi ha vinto era convinto che avrebbe vinto. Ma pensi che non fosse scontato anche per chi non ha vinto che Candeloro ( o Mimmo?) avrebbe vinto?
Barcellona ha un'ancestrale tradizione: quella di seguire l'onda lunga, anche se si tratta d'uno tzunami: l'onda lunga dei repubblican-massonici prima, l'onda lunghissima della DC di Santalco poi, l'onda lunga dei Nania oggi.
C''è un carro del vincitore? Si fa a gara per salirci sopra, anche se poi su quel carro ci saranno più vasi di coccio che d'ottone. E tu lo sai qual è il destino dei bumbaleddi di creta. Prima o poi si rompono.
Ciao cara, può darsi che ci vedremo.

Francesco Cilona

venerdì 19 settembre 2008

LE PROVOCAZIONI MEDIATICHE DI BRUNETTA


Il ministro Renato Brunetta continua ad essere alla ricerca di alti consensi.
E per questo avanza proposte eclatanti che, se attuate, farebbero piacere al 99% degli Italiani.
Ma poi alla fine cadono nel nulla: o perchè quell'uno per cento è così forte da mettergli il bastone tra le ruote, oppure perchè in effetti si tratta di una provocazione demagogica.

Stavolta - e pare che cada a fagiolo in occasione della morte del giovane muratore barcellonese, avvenuta dopo d'un intervento d'ernia,e dei conseguenti avvisi di garanzia nei confronti di tre medici drel Cutroni-Zodda - gli è sprizzata fuori la allettante idea di proporre la pubblicazione on line dei curricula dei chirurghi, per dare al cittadino la possibilità d'avere chiaro in che mano si metterebbe nel caso avesse bisogno di essere operato. Il fecondo ministro, intervenendo in una trasmissione di Radio Radicale, ha affermato che sarebbe suo desiderio potere pubblicare, dall'anno prossimo, su intrernet, i nomi dei chirurghi italiani, ciascuno corredato dal proprio currriculum professionale, in maniera da consentire agli interessati di distinguere se si tratta di un bravo operatore oppure di un "macellaio". "Leggo tutto - si chiede il prof. Brunetta - sullo yogurt, sul succo di frutta o sull'ultimo telefonino e non so se quello che mette le mani su di me per operarmi è uno bravo o uno non bravo, quanti ne ha ammazzati o quanti ne ha salvati?"
"Questa e' una follia. Io voglio pubblicare gli
scores professionali nella sanita', cosi' come per i professori, i maestri , i funzionari". E chi più ne ha, più ne metta.

CIFRA

SCANSATO "PERICOLO" PER SABINA GUZZANTI ,


Nessun processo per Sabina Guzzanti. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, L'attrice, che lo scorso 8 luglio durante il No Cav Day aveva duramente attaccato il pontefice, era stata indagata dalla procura di Roma per il reato di vilipendio al Papa.
Il parere del ministro Alfano era indispensabile per proseguire l'inchiesta in base a quanto stabilisce il codice penale e il trattato del Laterano del 1929 firmato dal Vaticano e dallo Stato Italiano. In sostanza, il vilipendio al Papa è punibile come l'offesa
al Presidente della Repubblica, reato per cui è prevista la reclusione da uno a cinque anni, ma in questi casi "non si può procedere senza l'autorizzazione del ministro per la Giustizia".
Dopo le dichiarazioni del ministro, la procura di Roma chiederà al Gip l'archiviazione del caso.

giovedì 18 settembre 2008

L'ULTIMO INTOPPO PER L'ALITALIA.== la CAI interrompe la trattativa



Si complica la situazione dell'Alitalia: La "Cordata" degli imprenditori italiani disposti a salvare...la "parte buona della compagnia di bandiera" ha deciso all'unanimità di...salire sull'Aventino, perchè condizione essenziale era che ci fosse un largo accordo sindacale, mentre la disponibilità era venuta soltanto da Cisl, Uil, Ugl.
Ed ecco lo strascico delle recriminazioni.
il Governo grida:"Ora siamo nel baratro; tutta colpa di Cgil e di Veltroni"; Epifani definisce indegno tale scaricabarile e rifiuta di fare il capro espiatorio; Bonanni della Cisl ci spera ancora, mentre Angeletti dell'Uil ritiene che siamo alla catastrofe generale e sindacale.
I piloti intanto tengono fermo il loro atteggiamento, anche se non manca la loro disponibilità per l'operatività dell'Alitalia: la quale può durare - come teme Fantozzi - fino a quando ci saranno i soldi in cassa, che sono ormai pochini.
Intanto si parla di tre giorni ancora di speranze, in cui si può riaprire uno spiraglio per una soluzione. E parlando di soluzioni, non manca l'ipotesi che ci si affidi ad una trattativa con una delle grosse compagnie straniere. In tal caso, però, svanirebbe il tanto declamato orgoglio nazionale che doveva far sopravvivere la compagnia di bandiera mediante una solida cordata, già confezionata da Re Mida per indorare la sua campagna elettorale.
A chi gia preannuncia l'intervento-salvataggio di Lufthansa, alla domanda se la Compagnia tedesca è pronta a fare un'offerta 'acquisto, il portavoce risponde:
"Non commento, perché sarebbe solo speculazione". "Le ultime dichiarazioni del nostro Ceo sono state chiare: Alitalia, con il cospicuo debito che ha, non è gestibile per nessuna compagnia aerea - aggiunge Lange -. Prima avrebbe bisogno di una profonda e seria ristrutturazione, ed è per questo motivo che Lufthansa non ha fatto un'offerta di acquisto per Alitalia durante l'ultimo anno. Questa era la posizione dei vertici Lufthansa a metà agosto e oggi rimane la stessa. Non è cambiato nulla rispetto a un mese fa".


fra' Galdino

UNA ORDINANZA SINDACALE PER I PICCIONI CACARONI


Ad un anno di un episodio, raccontato da Fra' Galdino, che sulla sua pelle - meglio sulla sua tonaca - lasciò la traccia, a causa di un piccione cacarone, finalmente il sindaco Candeloro Nania, avendo sicuramente metabolizzato il significato di quel racconto, ha emesso - esattamente in data 5 settembre 2008 - un'ordinanza, secondo cui "viste le segnalazioni da parte di cittadini - e fra' Galdino è cittadino barcellonese puro sangue - d'inconvenienti igienici derivanti dalla presenza di piccioni; constatata la diffusa presenza di escrementi di piccioni su piazze, giardini e cornicioni di di molti edifici, la presenza di residui di cibo e di rifiuti in genere; ritenuto di dover tutelare la salute pubblica(....) ORDINA: è fatto divieto a chiunque di somministrare rifiuti ai volatili, in particolare alla specie dei piccioni e colombe nelle vie e piazze cittadine. ( .... )
Ai trasgressori verrà comminata la sanzione amministrativa pecuniaria dell'importo compreso tra Euro 25,00 ed Euro 500.00."

Per chi volesse rinfrescarsi la memoria su quanto raccontò fra' Galidino, riportiamo integralmente il post dello scorso ottobre 2007.

Fra’ Galdino, quando parla dei problemi della Città e del Palazzo lo fa con garbo, senza tuttavia trascurare qualche “punzecchiatura”, sinceramente intesa a stimolare interventi opportuni perché si possa uscire dal guado in cui purtroppo ci troviamo.
Se qualcuno l’ha preso come offesa , si ricreda, perché il monaco, pacifista com’è, è lungi dall’essere importuno e inopportuno. Si pensi che, proprio stamani, mentre si trovava davanti all’ingresso dell’Oasi, in piazza San Sebastiano, sostando un attimo per vedere tre vigilesse e un vigile indaffarati per mettere ordine ad un traffico impazzito su quel tratto di via Roma, sempre a causa di un ingorgo al semaforo, una gran “cacata “ d’uccello – sicuramente un piccione, tanto era abbondante quella schifosa cacca – gli è piombata addosso dall’alto di uno di quei fin troppo fronzuti pini, pieni di pennuti d’ogni genere e forse anche ammorbati dalla pericolosa processionaria, dato che non sono mai irrorati da nessun medicinale o repellente..
E meno male che il fraticello indossava il suo solito saio col cappuccio. Ma siccome è un povero monaco elemosiniere, non possiede una tonaca di ricambio e, per non tenersi addosso quella schifezza, ha dovuto staccare il copricapo e portarlo nella lavanderia più vicina.
Adesso chi paga la lavandaia? Il Comune?
Sicuramente no, essendo anch’esso al secco in fatto di euro, troppi dei quali deve spenderli per pagare non solo i dipendenti, ma addirittura anche gli assessori, il presidente e i consiglieri comunali, il sindaco, gli avvocati ed altri esperti. Ma mettiamo che i quattro vigili urbani – tutti di fresca assunzione – che si muovevano sotto quei pini per districare la circolazione, subiscano, anche loro, prima o dopo, la stessa sorte di fra’ Galdino e si sporchino le belle divise, nuove fiammanti , chi pagherebbe loro le spese di lavanderia?
E se, per peggiore sorte, fosse il bel berretto bianco destinato a imbrattarsi con quel luridume, quale lavanderia riuscirebbe a smacchiarlo senza fargli perdere la “verginità”?
Sembrano domande sciocche, ridicole, ma vorrei proprio vedere come reagirebbero i nostri vigili ad un affronto così sconcertante.
Fra’ Galdino, intanto, è costretto a stare a capo scoperto, fin quando non gli sarà stato lavato ed asciugato il cappuccio, eppure non se la prende, anche perché la giornata è calda. Né si arrovella a pensare che “la schizzata del piccione possa essere stata radiocomandata “. Purtroppo gli animali - dice - non guardano in faccia nessuno e non selezionano gli obiettivi da colpire.
Peccato però che volatili cacaroni ce ne sono ormai troppi e, se non si pone rimedio, saranno sempre più numerosi e invadenti.
E allora sarebbe più che opportuno provvedere, se non ad eliminarli, a ridurli spargendo sotto gli alberi mangime con additivo sterilizzante, in grado di impedirne la riproduzione .

MAI PIU PRONUNCERO' IL NOME DI...


Berlusconi uguale Re Mida.
Non è necessario che tocchi nulla, ma basta che si parli di lui - in bene o in male - ed ecco che la molla dei sondaggi scatta in sù. E per il cav. ogni cifra di sondaggio è oro.
Ma sta navigando così tanto in quest'oro di numeri, che addirittura si dice impressionato, il nostro leader.
Proprio ieri, il giornale "la Repubblica", che berlusconiano non è, ha pubblicato l'ultima rilevazione, che mensilmente Ipr Marketing fa su sua richiesta, ed è risultato che il gradimento degli Italiani per Silvio, nel mese di agosto, è salito di cinque punti, rispetto a quello registrato in luglio che era del 55%. Ma c'è di più: il nuovo Re Mida, con il suo crescente appeal è riuscito a trascinare in alto anche buona parte dei suoi ministri: a partire da Maroni - che addirittura lo supera di due punti percentuali - e Frattini che lo eguaglia, per finire con i più controversi ministri: Brunetta, Carfagna , Gelmini: le due ultime parecchio contestate, ma per la legge del contrappasso parecchio fiduciate.
Il fatto è che, di questa gente, più si parla, e più a suo favore si fa propaganda. Per cui molti dei sondati - in un campione di mille intervistati - dicono :"Ah, si, ne ho sentito parlare, ah, sì, la conosco: bene bene, brava, brava. Ma a me che me ne importa: mettiamoci un bel "si" che tutto va bene". Poi se altra gente scende in piazza, perchè perde il posto di lavoro, o perchè il pane costa una volta e mezza rispetto a qualche mese fa, o perchè i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri diventano miserabili, tutto ciò non conta niente. Non fa numero.
Però, di tutti questi non sondati dovrebbe farsi carico l'opposizione che, invece di sprecare il flatus vocis per fare il gioco del Re Mida, farebbe bene ad agire decisamente, propositiva e chiarificatrice al proprio interno, coesa con quanti altri hanno ormai piene le tasche di questo governo deleterio e trasformista.
Qui mi fermo, ripromettendomi di non parlare mai più di... (il nome non lo faccio, visto che non intendo più pronunciarlo).

FRA' GALDINO

ANCORA UN CASO DI MALASANITA? Lo accerteranno gli inquirenti.


E' morto ieri mattina all'età di 34 anni, dopo aver subito un intervento chirurgico per un'ernia inguinale.
Santino Caliri, di Barcellona, sposato e padre di due bambini, aveva subìto l'operazione il 27 agosto, nell'ospedale "Cutroni-Zodda", da dove, in seguito a complicazioni, era stato trasferito, prima nel nosocomio di Milazzo e successivamente al Papardo di Messina. Qui era rimasto, ricoverato nel reparto di rianimazione, per 18 girorni in coma farmacologico, sedato per impedire il rischio del ripetersi di convulsioni che si sarebbbero già manifestate mentre ancora si trovava nell'ospedale di Barcellona. A 20 giorni dall'intervento, che per la sua banalità sembrava si potesse risolvere con un semplice ricovero in day hospital, il suo cuore ha ceduto, presumibilmente in seguito a blocco renale
La famiglia, che già si era rivolta alla Magistratura, quando il giovane era in coma, perchè si appurasse la causa di quel malaugurato strascico, sospetta che ci sia stata responsabilità dei medici e che quindi potrebbe trattarsi di un nuoivo caso di malasanità. La denuncia ha consentito al sostituto procuratore di Barcellona, Domenico Musto, di aprire un fascicolo e, adesso, dispo
rre l'autopsia per un approfondito accertamento della causa della morte.

mercoledì 17 settembre 2008

UNA SCUOLA DA AMMINISTRARE CON "JUDICIO" E CON TANTI DOCENTI FUORI LE MURA




O ti mangi 'sta minestra o ti butti dalla finestra: è ormai diventato, questo, lo slogan del governo italiano e di tutti i vassalli del Re Silvio.
Ad una delegazione sindacale messinese, presentatasi oggi presso l'Ufficio Regionale Scolastico, il direttore Guido Di Stefano - che conosce il pieno della raviola in fatto d'innovazione scolastica e di tagli risparmiatori - ha riferito che non c'è niente di nuovo rispetto alle già note decisioni sulla assunzione d'insegmanti di sostegno nelle scuole della provincia di Messina.
S'era detto che sarebbero stati 166 in meno rispetto allo scorso anno e la riduzione prevista rimarrà tale.
Se si tiene conto anche della riduzione del personale insegnante normale, saranno pertanto 250 quelli che in definitiva verranno a mancare. Parola di direttoire dell'Ufficio Scolastico Regionale, il quale ha tutt'al più fatto sperare in una rimodulazione dei posti, secondo cui si può prospectus nel recupero di non oltre trenta docenti.
Quindi già da quest'anno i tagli sono consistenti, e saranno ancora più incisibìvi nei prossimi due anni. Questo, praticamente, è il sospetto dei sindacati, che allarmati sono pronti ad avviare una battaglia per impedire ulteriore dissanguamento nella categoria che, con tanti sacrifici e miseri stipendi, si impegna nella scuola.
La strategia, secondo la Flc-Cgil, sarà basata suilla mobilitazione in ogni sede locale, per consentire una denuncia dettagliata delle carenze territoriali, perchè - ha tenuto a sottolineare il sindacalista della Cgil Giusto Scozzaro - "ogni territorio ha le sue specificità, da tutelare e amministrare con giudizio".

CANI RANDAGI IN CITTA' E TANTA....INSENSIBILITA'



















...."Il cane - si dice - è l'amico fidato dell'uomo", ma si potrebbe anche dire che l'uomo non è sempre amico del cane. E non parlo qui di quelle persone che, per carattere o ragioni personali, preferiscono non avere cani in casa, ma di coloro che, pur avendo un cane e forse anche più di uno, quando più non gli aggrada la presenza dell'animale - o perchè vecchio e malandato o perchè malato - anziché curarsi del povero vecchio amico fedele, lo mandano a quel paese, abbandonandolo nella strada, nel torrente, nel bosco, dove gli viene più comodo e indispensabile per porre tra sè ed il cane tanta distanza da rendergli difficile la strada di ritorno.
Qualche volta m'è capitato di vedere, in una strada provinciale, una macchina fermarsi per consentire che un povero cane venisse scaraventato nella strada. Sarà stata gente d'altro paese che, per sbarazzarsi dell'animale, avrà viaggiato un po', e forse più di un po', malgrado l'alto costo della benzina. Cinque euro di consumo in più valgono la pena quando ci si vuole liberare di un peso. E questi poveri animali, presto divenuti randagi, a volte riescono a raccogliersi in branco, altre volte intristiscono in solitudine, e vagabondano nelle strade.
Nella nostra città, nonostante la generosità di volontari, se ne vedono parecchi in giro sui marciapiedi, con quei loro occhi immalinconiti, spesso cisposi, generalmente mansueti, più dei loro padroni che sicuramente non conoscono nè la mansuetudine, nè la sensibilità umana.
Le due foto, qui riportate, sono state scattate ieri nel centro storico di Barcellona, e dicono chiaramente che, malgrado tutte le promesse fatte, gli amministtratori di Palazzo Longano - non lo chiamerò mai con altro nome quel Palazzo - nulla fanno per liberare le nostre strade dai randagi, perchè nulla hanno fatto e faranno per attuare l'anagrafe del cane e l'applicazione del microcip per il suo riconoscimento.

Fra' Galdino

A SANT'ANGELO DI BROLO ARRIVA UN'INATTESA ONDATA DI PROFUGHI EXTRACOMUNITARI E LA GENTE SI RIBELLA PER L'IMPROVVISATA FATTA DAL MINISTRO MARONI

fOTO: IL PREFETTO DI MESSINA

C'è stato un inizio di settimana, a S.Angelo di Brolo, particolarmente eccitato. Esiste in quel ridente centro nebroideo un ospizio per anziani, costruito e ristrutturato a spese della Regione, che per improvvisa decisione del Ministero dell'Interno è stato destinato ad ospitare un centinaio di extracomunitari sbarcati a Lampedusa, i quali hanno chiesto asilo politico all'Italia. La notizia dell'inatteso'arrivo del gruppo, che evidentemente non aveva trovato allocazione nel centro di raccolta di Lampedusa, era stata comunicata al sindaco di S.Angelo lunedì, tanto che con urgenza s'era dovuto riunire il consiglio comunale alla presenza del prefetto Alecci. L'inattesa disposizione, frettolosamente comunicata, è stata accolta con disappunto dalla popolazione, tanto che un nudrito gruppo di persone, in segno di protesta è andato ad occupare la struttura. In appoggio alle lamentele dei Sant'Angiolesi, è intervenuto il presidente del'Associazione Consumatori Siciliani di S.Angelo di Brolo, che ha stigmatizzato il comportamento del Ministero degli Interni perché «non ha sentito la comunità locale in merito a quest’importante decisione e soprattutto perché ciò cambia la destinazione d’uso di una struttura pagata dai contribuenti a favore degli anziani. L’associazione ha fatto sapere che invierà un esposto alla Procura di Patti per verificare se la procedura adottata è in regola con la normativa vigente, sia a proposito del cambio d’uso della struttura, sia riguardo al fatto che la decisione è stata presa senza il preventivo parere degli organi comunali. Inoltre "sottolinea l’importanza del dialogo tra istituzioni e comunità locali per evitare qualsiasi forma di reazione negativa nei confronti degli extracomunitari”.L’Associazione afferma inoltre "di non essere contraria al principio d’ospitalità e d’accoglienza, ma questo deve avvenire nel rispetto delle comunità locali, della sicurezza della popolazione che deve essere garantita. Invita comunque la popolazione a mantenere un comportamento pacifico, senza arrecare danno a cose e persone e nel rispetto della legge e delle forze dell’ordine".

martedì 16 settembre 2008

LA FESTA DI "SINISTRA DEMOCRATICA" E I PROBLEMI DELL'ITALIA DI OGGI


Nei prossimi giorni, in occasione della "Festa della Sinistra Democratica" nel corso di una serie d'incontri, programmati per l'occasione, si parlerà sicuramente, oltre che di qualcosa di sinistra, di Veltroni e il suo PD e di Berlusconi e la sua attuale politica.
E' presumibile che, per l'occasione, accanto alle inevitabili critiche a carico dell'attuale governo, non mancheranno le prese di posizione nei confronti del PD, che potrebbero essere inasprite da chi vorrebbe che tale partito operasse facendo qualcosa di...sinistra.

Di fronte a questa prospettiva cercherò di dire cosa penso io.
Considerando che il Pd è nato soltanto di sette mesi anziché di nove, e quindi con gli inevitabili difetti della immaturità, se si vuole davvero che cresca nella normalità, è giusto che venga protetto, curato e non bistrattato da chi ha contribuito al suo concepimento.
Invece vedo che, o per troppo sofismo o per gelosia o per desiderio di supremazia, al suo interno, sempre più spesso, s'interviene più per criticare e litigare anziché per costruire.
Si dice che Veltroni è la persona sbagliata. Ma allora perchè è stato scelto lui alle "primarie" e non la Bindi o qualche altro?
E quel "qualche altro", che in quell'occasione è stato a guardare dalla finestra, perchè ora interviene a muso duro invece di dare una mano per farlo uscire dall'imbuto in cui s'è (o l'hanno) cacciato?

Tutto andava bene, all'inizio, quando sembrava che la nascita del PD stesse mettendo alle corde Berlusconi e i suoi camerati. Ma poi - non appena la contromossa del cavaliere ha messo in minoranza il Pd ed addirittura ko la sinistra cosiddetta radicale - la musica è immediatamente cambiata ed è cominciato il cannibalismo all'interno del nuovo partito democratico.
Perchè mai tutto ciò?
Sono convinto che sarebbe piuttosto logico e conveniente analizzare con serena obiettività l'intera situazione, e cercare d'individuare quale debba essere la vera identità del partito, quale il progetto del suo sviluppo, quale la sua collocazione non solo in Italia, ma anche al Parlamento Europeo. E ciò per uscire dallo stato di precarietà, che in crescendo sta dando a Berlusconi tutto il vantaggio necessario per fargli alzare la cresta e consentirgli di fare e disfare con un autoritarismo - truccato - che farà male alla democrazia. E ciò con l'unanime complicità della sua maggioranza e il sonnolento consenso di gran parte del popolo italiano, ipnotizzato da quelle televisioni che sarebbero divenute il "suo" tallone d'Achille, se il centrosinistra non fosse stato tanto infingardo da sembrare addirittura complice nel rinviare alle calende greche l'invocata legge sul conflitto d'interesse.
Anch'io sono dell'avviso che Veltroni ha commesso un grosso errore di valutazione, quando ha creduto di potere dialogare con Berlusconi, soprattutto perchè non ha capito che quell'uomo ama discutere soltanto di cose che gli possono recare vantaggio. Come è stato sbagliato l' antiberlusconismo insistente e parolaio, che è servito a fare al bersaglio più pubblicità che danno, ugualmente, a mio modesto parere, si sbaglia a non lottare Berlusconi con tutte le forze e risorse politiche possibili, che non dovrebbero mancare ai suoi avversari.
Basterebbe solo accantonare l'attuale tendenza al litigio interno e le diffidenze tra possibili alleati.

Francesco Cilona

lunedì 15 settembre 2008

ORMAI TUTTO FILA LISCIO COME L'OLIO DEL "Santo padrone".



Siamo in procinto di cadere nelle braccia di Morfeo? Sembra che qualcuno - e forse più di uno - voglia farci addormentare , per fare di noi quello che, prima qui e adesso in altri posti, ha fatto e fa il potere assoluto.
Lo (pseudo) globalismo assoluto, che era stato da una parte salutato con entusiasmo come fosse un Santa Claus e da altri temuto come l'orco divoratore, adesso sta mostrando la sua vera faccia.
Portatore di apparente libertà concorrenziale, lentamente sta incarnando la sete di potere e il privilegio del prepotere, la ricerca di accordi subdoli e incontrollati, la corsa all'arricchimento, per i più furbi e i già ricchi.
Riesumato mentre agonizzava e moriva il marxismo-leninismo, si è abbarbicato attorno ad una rediviva destra pseudodemocratica che, utilizzando l'oppio del populismo grazie all'esclusiva padronanza della medietà tecnologica, dà alle lobbies e da esse riceve nudrimento con una simbiosi talmente intima ed efficace da non lasciare, alle sue vittime, alcuna speranza di rivalsa o di scampo.
E le sue vittime siamo noi: cittadini che
crediamo di essere liberi; consumatori che non riusciamo a raggiungere la quarta settimana con il nostro salario; pensionati ignorati da tutti; scolaretti che, con la scusa della maternità ritrovata nella maestra unica, perdiamo il diritto ad una scuola integrale; precari tagliati a colpi di scure come rami già secchi prima di sviluppare, elettori costretti a scegliere fantocci già scelti dai capi, che sono in pochi, ma sono capaci di fare per noi e di noi ciò che più gli conviene.
Alla faccia di tutti i controlli e controllori.

Fra' galdino

domenica 14 settembre 2008

DUE GROSSE QUESTIONI POLITICHE CARATTERIZZERANNO L'AUTUNNO SICILIANO

In Sicilia attualmente fermentano due grosse questioni: una concerne il costituendo Partito della Libertà, dove la confluenza di F.I. e A.N. crea problemi di dosaggio e di metodo; l'altra riguarda il destino della Regione autonoma siciliana, che sotto i colpi del nascente federalismo fiscale rischia di subire penalizzazioni. Come d'altronde farebbe temere un'ipotesi avanzata - in difesa(?) delle regioni meridionali - dal ministro per gli affari regionali, Raffaele Fitto, secondo cui andrebbero tolti i privilegi concessi dalla Costituzione alle regioni autonome.
Un tentativo che, persino all'alleato dell'attuale governo Berlusconi, il governatore Raffaele Lombardo, ha fatto arricciare il naso. Tanto da fargli dire che, pur non volendosi aspettare la manna dal cielo, non riesce a credere che Fitto abbia potuto parlare di privilegi delle Regioni a statuto speciale, visto che sa bene che "le prerogative dello Statuto della Regione siciliana sono state disattese per sessant'anni dai governi d'ogni colore ".
Tuttavia Raffaele Lombardo rimane ancora fiducioso nelle promesse di concessioni riparatrici, quale il riconoscimento del diritto della Regione di incamerare le accise sui carburanti.
La fiducia ostentata dal Governatore offre, tuttavia, al segretario regionale del Pd, FrancAntonio Genovese, l'input per fargli sostenere che "il via libera dato dall'on. Lombardo all'ipotesi adottata dal governo nazionale in materia di federalismo fiscale può impegnare l'MpA, ma non il parlamento siciliano". "Sarebbe piuttosto opportuno - secondo Genovese - che il presidente della Regione si confrontasse con l'Assemblea sulle ragioni che l'indurrebbero ad accogliere una riforma destinata ad incidere profondamente sul bilancio regionale, sull'autonomia e, di conseguenza, sulle condizioni di vita dei siciliani".
Poichè all'inizio ho parlato della questione che interessa il costituendo P.D.L., è giusto che mi soffermi un attimo anche sulle ragioni che la determinano.
Già da qualche settimana, almeno qui in Sicilia, negli ambienti che attengono a
i due partiti maggiormente interessati alla fusione, si discute sul modo e sui tempi riguardanti la fase organizzativa: e ci si chiede se si dovrà procedere, nella scelta del segretario coordinatore, verticisticamente oppure partendo dal contributo di base. Saranno, cioè, chiamati a scegliere selettivamente i parlamentari, i consiglieri provinciali e comunali ed altri rappresentanti già eletti, come non può fare a meno FI che manca di una vera struttura piramidale, oppure sarà più opportuno ricorrere alla trafila di assemblee e congressi per trarre dal dibattito la possibilità di scelte condivise, come sarebbe più congeniale ad An, la cui struttura è ancorata territorialmente?
Due metodi diversi, che si dovrà cercare di conciliare, se si vuole evitare di concludere con un pastrocchio.
Il sen. Mimmo Nania, che conosce bene l'importanza del "territorio", è fra i più agguerriti sostenitori della necessità di procedere partendo da questa insostituibile realtà.

Francesco Cilona

DA GIOVEDI' A DOMENICA PROSSIMI SI SVOLGERA' "LA FESTA DI SINISTRA DEMOCRATICA"

FOTO: ON. GIANNI BATTAGLIA

Sinistra Democratica organizza per i prossimi giorni la Festa del movimento, chiamando in raccolta, da giovedì a domenica, iscritti e simpatizzanti e quanti altri abbiano interesse alla politica e alla vita della città.

La festa di "Sinistra Democratica", che riecheggia la tradizionale festa dell'Unità, propria dei tempi in cui la sinistra era forte e autorevole, si svolgerà nei giardini Oasi di Barcellona, con una serie di manifestazioni: dibattiti, musica, gastronomia e... qualcosa di sinistra.

E' previsto l'intervento di autorevoli politici e sindacalisti, tra cui gli onorevoli Gianni Battaglia e Arturo Scotto (il primo giorno), Giovanni Bellini (il 20), Betti Leone, della Direzione Nazionale di Sinistra Democratica (in chiusura).




MISS ITALIA 2008. ANCORA UNA BELLEZZA SICILIANA LA PIU' BELLA D'ITALIA
















Si chiama
Miriam Leone, ha 23 anni, è siciliana di Acireale,(Catania) capelli color tiziano, occhi verdi, sorriso smagliante. E' la nuova Miss Italia, che ieri sera, dopo giorni di selezione, ha avuto la gioia di ricevere lo scettro e la corona, che solo pochi anni fa erano stati affidati ad un'altra bellezza sicula, la barcellonese Francesca Chillemi.
Miriam nel finale a due ha battuto un'altra catanese, Marianna Di Martino De Cecco, 19 anni.( Nella foto grande con la Miss)

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barcellona pg, messina, Italy
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