sabato 25 febbraio 2012

L'NPS GESTIONE EX INPDAP, SOLO PER IL MESE DI MARZO, CON UN ESCAMOTAGE PAGHERA' LA PENSIONE A CHI NON L'HA ANCORA CANALIZZATA ANTICIPANDO IL RATEO ALLA PRIMA SETTIMANA

 Per non fare rimanere senza pensione coloro che non sono riusciti a comunicare in tempo i dati richiesti  (coordinate bancarie) per l'accredito, l'INPS in via eccezionale darà loro la possibilità di percepire il  rateo di marzo anticipatamente , dal 1° al 6 del mese.

 Questo il comunicato:

“L’Inps gestione ex Inpdap informa tutti i pensionati che dal 7 marzo, come disposto dalla Legge 314 del 22 dicembre 2011, non sarà più possibile riscuotere in contanti le pensioni di importo pari o superiore ai 1.000 €, pertanto la riscossione della pensione, di importo pari o superiore ai 1.000 € , potrà avvenire solo facendo ricorso a c/c postale o bancario, su libretto postale o su carta prepagata abilitata.

 L’Inps gestione ex Inpdap come già comunicato ai propri pensionati, con una lettera dello scorso gennaio, ricorda che gli interessati dovranno comunicare quanto prima alle sedi provinciali, erogatrici del trattamento pensionistico, le coordinate bancarie (codice IBAN) necessarie per l’accredito. Per coloro invece che hanno scelto o sceglieranno di avvalersi di un c/c o libretto postale la variazione di accredito sarà comunicata direttamente all’Istituto da Poste Italiane.

L’Istituto per dare più tempo ai pensionati che non si sono ancora dotati di un conto corrente postale o bancario, di un libretto postale o di una carta prepagata sulla quale accreditare la pensione ha anticipato il pagamento del rateo di pensione ancora in contanti esclusivamente dal 1 al 6 marzo presso il consueto Ufficio Postale, rimane invariata al 16 marzo la data di erogazione della pensione per coloro che già riscuotono tramite accredito su c/c postale o bancario.

L’Istituto fa presente che è opportuno che anche i pensionati che normalmente riscuotono un trattamento pensionistico inferiore ai 1.000€ comunichino il prima possibile le coordinate bancarie necessarie per l’accredito, perché l’importo della pensione può superare tale soglia in sede di pagamento di tredicesima, somme aggiuntive (c.d. quattordicesima mensilità) o di competenze arretrate.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (tel. 0761 292043 – e-mail VTUrp@inpdap.gov.it) o consultare il sito www.inpdap.gov.it”.



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IL SENATORE UDC GIAMPIERO D'ALIA IRONIZZA PERCHE' RAFFAELE LOMBARDO CONTESTA IL DECRETO "SALVA ITALIA"

il sen.Giampiero D'Alia (Udc)
La Giunta regionale siciliana, riunitasi sotto la Presidenza di Raffaele Lombardo, ha deciso di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale alcuni articoli del decreto "Salva Italia", convertito nella legge n.214/2011. Le disposizioni contestate comporterebbero la violazione dello Statuto siciliano e del principio di leale collaborazione fra Stato e Regione, nonché  una cospicua sottrazione di risorse spettanti alla Regione e oneri finanziari a auo carico, sempre  in palese violazione delle norme statutarie.
Tali anomalie sarebbero state addebitate agli articoli 13, 14, 28 e 48 del decreto "Salva Italia" , appunto per violazione degli articoli 36, 37 e 43 dello Statuto siciliano, dell'art 2 delle norme di attuazione e dell'art. 119 comma 4 e 81 della Costituzione. Tra i provvedimenti contestati c'è  quello riguardante l'istituzione dell'Imu (l'ex ICI), la cui applicazione comporterebbe per la Regione siciliana uno squilibrio al bilancio perché la normativa voluta  da Monti, oltre a  ignorare che l'intero gettito dell'IRPEF sulla componente immobiliare nel territorio della Sicilia è di spettanza regionale ,  costringerebbe la Regione a dover anche compensare le perdite degli enti locali per coprire la quota del gettito incamerata dallo Stato.
Sarebbero in contrasto col dettato statutario anche le disposizioni dell'art. 28 che portano dallo 0,9% all'1,23% l'addizionale regionale Irpef e indirettamente riducono la quota di compartecipazione dello Stato alla spesa sanitaria, e la riduzione dei trasferimenti ai Comuni. 
A causa di ciò la Sicilia dovrebbe far fronte senza introiti compensativi.
Secondo il Governo Lombardo, è ovvio che lo Stato intende attuare il federalismo fiscale a carico della Regione senza tener conto delle prerogative statutarie della Regione in materia finanziaria.
La reazione della Giunta al decreto "Salva Italia" viene però messa in berlina da Giampiero D'Alia presidente dei senatori  e coordinatore dell'Udc in Sicilia, il quale afferma che 'la decisione della giunta regionale di impugnare il decreto 'Salva Italia' dinnanzi la Consulta, recita un copione gia' tristemente noto". E ciò perché l'esperienza ci dice che 'la Corte Costituzionale ha sempre respinto i ricorsi che la Regione Sicilia ha proposto in base al 'conflitto di attribuzioni' ed in ordine all’applicabilità degli art.36 e 37 dello Statuto della Regione, che riguardano specificamente l'autonomia siciliana in fatto di tributi e redditi''.
"Basterebbe per farlo capire - secondo D'Alia - la nota sentenza della Corte Costituzionale riguardante le assicurazioni, che ha sancito per l'ennesima volta la non condivisibilità della tesi della Regione  perche' in contrasto con l'interpretazione letterale, sistematica e storica delle norme statutarie e di attuazione dello Statuto". 
"D'altronde - aggiunge il senatore Udc - ogni qualvolta lo Stato dichiara che un tributo serve per un'esigenza speciale, prima tra tutte le sue difficoltà finanziarie (e il decreto 'Salva Italia' ne è il piu' concreto degli esempi) esso è legittimato a incamerarne tutte le relative entrate nelle proprie casse, Imu compresa. E anche questo è già stato sancito dalla Consulta”.
''Tutto ciò – ironizza D’Alia – non può sfuggire al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, tantomeno agli insigni giuristi che ha all'interno della squadra di governo . E' più probabile, invece, che si tratti dell'ennesimo disperato tentativo di reperire fondi con i quali tentare di chiudere il bilancio, che non è nelle condizioni di poter essere approvato e rischia la dichiarazione di dissesto finanziario".


venerdì 24 febbraio 2012

COSA SI POTRA' FARE PER RIDARE FIDUCIA E VITALITA' A BARCELLONA POZZO DI GOTTO?

Salvo  imprevisti - da non escludersi per Barcellona - tra poco più di due mesi si svolgeranno anche nella nostra città le elezioni amministrative, per il rinnovo del consiglio Comunale e del Sindaco, che sicuramente non sarà più quello attuale, avendo già ricoperto tale carica per due tornate consecutive.
Barcellona, in questo frangente, assai problematico per il perdurare della crisi che attraversa il mondo occidentale, non solo sta soffrendo i guai della difficile contigenza, ma anche altri è costretta a digerirne,  a causa di irresponsabilità e leggerezze  umane  e per le inevitabili reazioni della natura.
Ciò malgrado, siamo giunti nel momento cruciale, in cui bisogna guardare in faccia la realtà e commisurarsi con essa per capire se si è anzitutto in grado di affrontare i problemi che l'assillano, che sicuramente sono numerosi e complessi. 
Direi che non basta la foga giovanile, come non basta la semplice esperienza di vita, se entrambe si ammantano di retorica. 
Perché saranno i fatti che dovranno essere affrontati e vissuti, sarà la carne viva e sofferente di questa città che, attendendo di essere curata, richiederà  consapevolezza e  spassionata dedizione a chi si cimenterà nel difficile compito amministrativo.
Attenti amici, troppo finora ha rinculato questa città, ed il degrado, aggravato dall'alluvione, per essere riparato richiede tempo,denaro, capacità operativa, onesti agganci con la realtà politica e soprattutto forza d'animo.
Tutti elementi e qualità non impossibili, se però si riuscirà a comporre democraticamente una squadra coesa, settorialmente preparata, disposta a considerare il compito affidatole  un atto dovuto e non un privilegio.
 Non dobbiamo mai dimenticare Chi ha creato per primo la squadra ideale: 
Leggiamo questo brano e ce ne renderemo conto.
" E tra loro sorse anche una discussione: chi di essi doveva essere considerato il più grande: Egli disse loro :"I re governano sui loro popoli e quelli che hanno il potere su di essi si fanno chiamare benefattori. Voi però non agite così; ma chi  tra voi è il più grande diventi come il più piccolo e chi governa diventi come quello che serve".
 Inteso?

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' INVITA I BARCELLONESI A PARTECIPARE COMPATTI ALLE PRIMARIE DEL CENTRO-SINISTRA

COORDINAMENTO CITTADINO DI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’
 BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME)                                                                  

COMUNICATO

Sinistra Ecologia e Libertà partecipa e sostiene le primarie  di coalizione su cui si possono esprimere tutti i cittadini, iscritti e non iscritti ai partiti e ai movimenti.
            Per SEL le primarie di Domenica 26 p.v. che per la prima volta nella storia si terranno a Barcellona P.G., rappresentano un alto livello di democrazia  partecipata  in relazione alla quale saranno direttamente gli elettori a  scegliere il futuro sindaco della Città.
            Per il governo della Città del Longano  le cui elezioni sono previste per la prossima Primavera  occorrono scelte di discontinuità con il passato. Diciamo, pertanto basta alla designazione a Sindaco calato dai salotti della politica tanto interessata quanto incapace di cogliere le istanze di cambiamento della Società. Per tale ragione invitiamo quanti singoli e non  di unirsi alla coalizione delle primarie per imprimere una svolta di cambiamento.   
            Barcellona P.G. è, purtroppo stremata dal  profondo declino sociale e occupazionale. I giovani sono stanchi e delusi e quando possono scappano alla ricerca di lavoro oltre i confini regionali e nazionali. Le famiglie riconducibili ai ceti medi e popolari vivono in affanno ai margini della povertà ed in molti casi nella povertà assoluta. Sel sostiene che è possibile cambiare rotta e per ciò stesso sarà necessario imprimere  precisi messaggi di discontinuità e aggregare tutte quelle forze che rappresentano la coesione sociale, movimenti, associazioni, organizzazioni professionali, sindacati, professionisti e singoli cittadini capaci di promuovere politiche di sviluppo eco-compatibile ed eco-sostenibile nel quadro del miglioramento della qualità della vita e dell’inclusione sociale.
            Il centro destra ha fallito su tutti i fronti: lavoro, Sanità, servizi sociali e trasporti, pianificazione urbana, la prevenzione e la messa in sicurezza del territorio, igiene ambientale, aree attrezzate per le attività produttive, plessi scolastici e messa in sicurezza sono strutture e servizi impoverite dalla cieca quanto autoreferenziale politica degli ultimi undici anni.  
             In conclusione Sinistra Ecologia Libertà invita tutta la cittadinanza a partecipare Domenica 26 Febbraio a questo primo momento di decisione partecipata, e inoltre comunica che sabato 25 alle ore 18 in piazza S. Sebastiano si terrà un comizio dove interverranno i candidati alle primarie della coaliz 
Per il coordinamento di Sel Barcellona P.G.  Antonino Novelli

BARCELLONA POZZO DI GOTTO = IL TRIO DEL CENTROSINISTRA PRONTO AD AFFRONTARE LE PRIMARIE



Cosimo Recupero
M.Teresa Collica
Gino Caruso
ALLE PRIMARIE ADERISCONO  QUATTRO PARTITI  DI CENTRO-SX E  UN MOVIMENTO CITTADINO - ASSENTE IL PD
Domenica prossima si svolgeranno le primarie del centro sinistra. A contendersi la candidatura a sindaco saranno il manager Gino Caruso, sostenuto dal Partito Socialista Italiano, il promotore finanziario Cosimo Recupero, per l’Italia dei Valori e la ricercatrice universitaria Maria Teresa Collica per il Movimento civico Città aperta. Alle primarie aderiscono anche Sel e Rifondazione comunista.
"La scelta delle primarie - si legge in un comunicato degli organizzatori -  è stata voluta come segno di vera democrazia". 
"E’, infatti, importante che siano direttamente i barcellonesi a poter incidere già sulla scelta del candidato sindaco, evitando le solite logiche verticistiche seguite dalla politica ufficiale".
 "Chiunque sarà il candidato vincente - aggiunge la nota - potrà contare su una squadra compatta, che intende proporsi come alternativa di governo per la città". 
"Per votare alle primarie basta essere cittadini italiani residenti nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, avere già 18 anni di età e non essere attivisti, dirigenti o eletti di partiti avversi al centrosinistra. Si vota dalle 9.00 alle 20.00 in cinque seggi: nella sede del Centro commerciale naturale presso l’Oasi ex Monte di pietà, nella via San Filippo Neri  17, a Pozzo di Gotto in via Garibaldi 622  (vicino la Chiesa di S. Maria Assunta), a Sant’Antonino presso la scuola media U. Foscolo e a Gala presso la scuola media frazione Gala.

A conclusione della campagna per le primarie i candidati terranno un comizio sabato sera alle 18.00 in piazza S.Sebastiano".
Si votera' il 6 e 7 maggio, per il rinnovo degli organi amministrativi, in 148 comuni siciliani, 16 circoscrizioni e 2 province regionali. L'eventuale ballottaggio e' fissato per il 20 e 21 maggio. Lo ha deciso, su proposta dell'assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica Caterina Chinnici, la giunta regionale riunita a Palazzo d'Orleans sotto la presidenza di Raffaele Lombardo. Due i capoluoghi partecipanti: Palermo e Trapani. Tra gli altri centri maggiori:  Marsala, Misterbianco, Paterno', Alcamo, Sciacca, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Avola, Castelvetrano.
CLICCA Comuniverso.it - Comuni al voto nelle Amministrative 2012 .

giovedì 23 febbraio 2012

ATTENTI A BERLUSCONI, TROPPO STA LISCIANDO IL PREMIER TECNICO

Il Governo Monti è stato battuto in aula alla Camera su un ordine del giorno al decreto Milleproroghe, presentato da Antonino Russo del Pd.
 Il testo, su cui il governo aveva reso parere contrario, è passato con 257 sì, 213 no e sei astenuti.
 Pd, Lega e Idv hanno votato a favore; contro si sono espressi Pdl, Fli e Udc.
Se, questo, non è un segnale a Monti di finirla di farsi fare le fusa da Berlusconi, vuol dire che la vera politica è davvero defunta.
 Dopo l'affabile incontro di ieri con Silvio, che stamani ha fatto sospettare a qualcuno che di fatto siamo al governo berlusmonti, tra mezz'ora il premier tecnico s'incontrerà con Gianluigi Bersani, per fare il punto sulla situazione e vagliare  le preoccupazioni delle forze politiche in Parlamento
Lo stesso Bersani, di fronte a certi atteggiamenti supponenti di qualche ministro e dello stesso Monti,  ha dichiarato: "Il PD ha concluso un patto di lealtà con il governo, per portare a termine la legislatura e vuole una buona riforma sul lavoro, ma ogni proposta dovrà essere confrontata con le nostre".
Vedremo se sarà coerente  
Se sono rose fioriranno.

LA CHIUSURA DELLE SCUOLE SU ORDINANZA DEL SINDACO PER L'ALLUVIONE NON COMPROMETTE LA VALIDITA' DELL'ANNO SCOLASTICO PUR COMPORTANDO LA DISCESA DEI GIORNI AL DI SOTTO DEL LIMITE DI 200

Il Ministero dell'Istruzione, in seguito ad interrogazione parlamentare sulle disposizioni da seguire nelle scuole che, per calamità atmosferiche, sono rimaste chiuse, ha chiarito che, in tal caso, non è obbligatorio il rispetto del numero dei giorni (200) previsti dal calendario scolastico.
scuola elementare Capuana


 

CHIARIMENTI DEL MIUR SULLA CHIUSURA DELLE SCUOLE PER NEVE   (ed altre calamità atmosferiche)

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l'Autonomia Scolastica
Roma, 22 febbraio 2012
Oggetto: eccezionali eventi atmosferici:
- validità dell'anno scolastico
- adeguamenti dei calendari scolastici regionali.
Come noto l'art. 74 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante il Testo Unico delle disposizioni
legislative in materia di istruzione, contiene alcune norme di carattere generale relative alla definizione del
calendario scolastico, quali quelle che riguardano la fissazione dell'inizio e del termine dell'anno scolastico e del periodo di svolgimento delle attività didattiche.
In particolare, il comma 3, stabilisce che "allo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni".
Tali disposizioni e nello specifico la norma appena richiamata, rappresentano i limiti entro i quali si esercita la
competenza delle Regioni a determinare il calendario scolastico (art. 138 D.Lgs 112/98) e quella delle istituzioni scolastiche a disporre eventuali adeguamenti dello stesso in relazione a specifiche esigenze del Piano dell'Offerta Formativa (art. 5 D.P.R. 275/99).
Si tratta, quindi, di norme che vanno osservate all'atto della determinazione dei calendari scolastici da parte delle Regioni e in sede di adeguamento dei medesimi da parte delle scuole. L'eventuale violazione di tali norme costituisce, di conseguenza, ragione di illegittimità dei relativi provvedimenti di adozione o di adeguamento dei calendari scolastici.
Può tuttavia accadere , come è di fatto avvenuto nelle scorse settimane durante le quali alcune aree del nostro Paese sono state interessate da eccezionali nevicate, che si verifichino eventi imprevedibili e straordinari (ad esempio gravi calamità naturali, eccezionali eventi atmosferici) che inducano i Sindaci ad adottare ordinanze di chiusura delle sedi scolastiche.
Al ricorrere di queste situazioni si deve ritenere che è fatta comunque salva la validità dell'anno scolastico, anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200, per effetto delle ordinanze sindacali di chiusura delle scuole.
Resta inteso che le istituzioni scolastiche, soprattutto se interessate da prolungati periodi di sospensione
dell'attività didattica, potranno valutare, a norma dell'art. 5 del DPR 275/99 "in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa", la necessità di procedere ad adattamenti del calendario scolastico finalizzati al recupero, anche parziale, dei giorni di lezioni non effettuati.
In buona sostanza le decisioni delle scuole dovranno avere a riferimento da un lato l'esigenza di consentire agli alunni il pieno conseguimento degli obiettivi di apprendimento propri dei curricoli scolastici e, dall'altro, quella di permettere agli insegnanti di disporre degli adeguati elementi di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli studenti, secondo quanto previsto dagli artt. 2 e 14 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122.
Si rappresenta, infine, che l'eventuale riduzione dei giorni di sospensione dell'attività didattica andrà condivisa con gli enti locali interessati, considerato l'evidente riflesso che tale decisione ha sull'organizzazione dei trasporti e sul funzionamento degli edifici scolastici.
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Carmela Palumbo
Destinatari
Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti Scolastici delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado
Eccetera



mercoledì 22 febbraio 2012

DOPO L'ALLUVIONE LA POPOLAZIONE S'ATTENDE CHE DALL'INCURIA SI PASSI ALLA CURA DEL TERRITORIO


I disastrosi eventi che stanno devastando territorio e strutturre dovrebbero impensierire a tal punto da suscitare l'urgenza d'intervenire per impedirne il ripetersi .
Non serve annunciare l'arrivo di possibili rischi idrogeologici, per potere mettersi l'anima in pace, inducendo la gente a non uscire di casa e i sindaci ad emettere ordinanze di chiusura di scuole ed uffici. 
Si tratterebbe sempre e soltanto di interventi placebo tradotti in routine, che poi potrebbero diventare una specie di "A lupo, a lupo", pericolosa.
Quel che realmente serve è rendersi conto che urge intervenire preventivamente per assicurare la stabilità del territorio, anche perché oltre a garantire tranquillità si riesce così a risparmiare denaro e vite umane.
Occorre cioè fare il passo giusto e passare dall'incuria alla cura del territorio.
DALL'INCURIA ALLA CURA DEL TERRITORIO, è il tema che giustamente dopodomani - venerdì 24 febbraio, ore 17 -  per iniziativa di SEL verrà affrontato e discusso a Gioiosa Marea, nell'Auditorium Comunale. 
Sarà presente l'ex sottosegretario di Stato all'Ambiente, Valerio Calzolaio, già facente parte del Governo Amato dal 27 aprile 2000 al 10 giugno 2001.

IL PD CONTRARIO ALL'ACCORDO UE COL MAROCCO

prodotti agricoli del Marocco
Il parlamentare europeo del Pd, Rosario Crocetta, in una sua nota sostiene che il trattato UE-Marocco, che consente l'importazione nell'Europa Unita di prodotti agricoli  e della pesca, provenienti dal paese africano, è una stortura tanto che, quando l'argomento è stato sottoposto al vaglio del parlamento comunitario, il suo voto è stato negativo..
Tale accordo è stato discusso e approvato, quando in Italia governava Silvio Berlusconi.
ROSARIO CROCETTA
“Ho votato contro l’accordo “UE-Marocco” su agricoltura - afferma l'europarlamentare - poiché lo ritengo lesivo per il sud dell’Italia, per il sud d’Europa e dello stesso popolo marocchino. L’ accordo è basato sulla tutela di interessi e poteri economici forti, in cui vengono privilegiati interessi delle industrie del centro-nord europeo a danno dell’agricoltura meridionale e dei consumatori marocchini”.
“Con tale accordo infatti –
spiega Rosario Crocetta – sarà possibile importare indiscriminatamente prodotti dal Marocco ed esportare dall’ Europa prodotti industriali, scatenando così una guerra tra poveri. I consumatori marocchini vedrebbero aumentati i costi dei prodotti agricoli nel loro paese e i produttori siciliani, meridionali e del sud d’ Europa verrebbero messi in una condizione di diseguaglianza. Non vi è alcuna clausola, poi, in materia di fitofarmaci e quindi sulla sicurezza dei prodotti che verrebbero importati.
E’ prevalsa un’Europa nordista, falsamente aperta al Mediterraneo. Come parlamentare delle isole, Sicilia e Sardegna, –
aggiunge Crocetta – continuerò a battermi per i paesi del mezzogiorno con la consapevolezza che gli interessi vanno armonizzati. I popoli del sud del mediterraneo vanno aiutati, ma sicuramente non a danno delle regioni piú povere d’ Europa. Una Germania che si scopre improvvisamente filomediterranea è riuscita ad imporre un accordo che favorisce le sue industrie a danno degli altri. Ci batteremo – conclude l’europarlamentare del PD – per impedire tali accordi, che voglio sottolineare sono stati già conclusi non dal Governo italiano in carica, ma da quello precedente. Il governo di Silvio Berlusconi e di Saverio Romano avevano giá concordato quelle misure.” 
Di questo spinoso argomento barcellonablog ha scritto diffusamente nei giorni scorsi, riferendo - tra l'altro - la reazione del governo regionale siciliano.

BARCELLONA P.G DOPO L'ALLUVIONE: ABBANDONO ASSOLUTO. CHI PENSERA' A RISOLLEVARNE LE SORTI?

IL PONTE SUL LONGANO
Oggi, come ieri, il tempo è sempre grigio: il pici-pici ininterrotto della pioggia - che una volta chiamavamo a nzuppa viddanu e che adesso non rincuora - mi costringe a rimanere al chiuso. E così approfitto per scrivere qualcosa che ci riguarda da vicino.
Adesso sto riflettendo su un particolare e mi domando se non si sia creato uno stato d'insicurezza un po' esagerato, dopo lo shock dell'alluvione, per cui ad una pisciatina d'uccello arrivano allarmanti avvisi di rischio idrogeologico, che inducono i sindaci a emettere urgentemente ordinanze restrittive, quale quella di chiusura improvvisa delle scuole.
O se invece c'è tanta certezza, tra gli esperti metereologhi e collateralmente tra i "protettori civili", sulla fragilità del territorio e delle infrastrutture da giustificare tanta apprensione.
Il dilemma è questo, e non riesco a risolverlo.
Intanto mia moglie, per essere più tranquilla, mi raccomanda di evitare uscite in auto, ed io obbedisco.
Mettiamo che, dei corni del quesito, sia più ragionevole quello della fragilità.
 In tal caso mi chiederei: "Ma si sta facendo qualcosa per monitorare territorio e strutture, al fine di conoscere  a fondo, oltre ai danni subiti, che cosa bisogna fare per impedirne ulteriori?"
A dire il vero, non mi sembra che - al di fuori della preoccupazione estemporanea di fronte al pici-pici - si possa registrare il giusto assillo per l'avvio di un programma, riparatorio per un canto e ricostruttivo per l'altro.
Anzi direi che si sta trascurando tutto, lasciando la città in uno stato d'abbandono, a conferma del quale basterebbe guardare il pietoso stato in cui è lasciato il ponte sul Longano di via Roma, definitivamente logorato dal transito, consentito nonostante l'evidente guasto.

martedì 21 febbraio 2012

IL NUOVO INNO DEL PDL CONTESTATO: CHISSA' PERCHE'!

Da un confronto tra i due video risulterebbe che entrambi i motivetti siano gemelli. Sarà cosi'? Prova per credere



BARCELLONA PG: SCUOLE CHIUSE DOMANI, MERCOLEDI' DELLE CENERI, PER RISCHIO IDROGEOLOGICO

Mercoledì 22 febbraio 2012 le scuole di Barcellona P.G. resteranno chiuse, in via precauzionale, per allerta meteo.
Clicca qui per visualizzare l'ordinanza del Sindaco n. 23 del 21/02/2012

SIAS - Servizio Informativo Agrometeorologico Sicilianoclicca qui per situazione odierna
Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse spiegando che “dalla mattinata di oggi e per le prossime 12-18 ore si prevedono precipitazioni temporalesche di forte intensità su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, specie settori Ionici, con fenomeni persistenti su Sicilia e Calabria. Inoltre nella giornata di domani forti venti orientali colpiranno proprio Sicilia e Calabria“.
Nel Messinese, la situazione rischierebbe di diventare critica in diverse zone della provincia.
Piogge abbondanti sono previste nella fascia jonica tra Giardini Naxos e Roccalumera e nella parte collinare Non sono da escludere sconfinamenti anche sulla fascia tirrenica. Peloritani compresi. A Messina città potrebbe piovere molto meno, perché  la città in queste situazioni è riparata dall'Aspromonte
L'entità delle precipitazioni in arrivo sarebbe straordinaria, La neve  in montagna cadrà a quota alta, però la pioggia scioglierà la neve già accumulata su Nebrodi, Peloritani ed Etna alle quote medio/basse, e ciò potrebbe complicare la situazione delle fiumare della provincia . Quindi non è escluso il  rischio di straripamenti,  frane  o smottamenti..

SI PREANNUNCIA IL MALTEMPO E AFFIORA IL TIMORE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO

Matteo Francilia
Mercoledì 22 febbraio 2012 le scuole di Barcellona P.G. resteranno chiuse, in via precauzionale, per allerta meteo.
Clicca qui per visualizzare l'ordinanza del Sindaco n. 23 del 21/02/2012


Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse spiegando che “dalla mattinata di oggi e per le prossime 12-18 ore si prevedono precipitazioni temporalesche di forte intensità su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, specie settori Ionici, con fenomeni persistenti su Sicilia e Calabria. Inoltre nella giornata di domani forti venti orientali colpiranno proprio Sicilia e Calabria“.
Nel Messinese, la situazione rischierebbe di diventare critica in diverse zone della provincia.
Piogge abbondanti sono previste nella fascia jonica tra Giardini Naxos e Roccalumera e nella parte collinare Non sono da escludere sconfinamenti anche sulla fascia tirrenica. Peloritani compresi. A Messina città potrebbe piovere molto meno, perché  la città in queste situazioni è riparata dall'Aspromonte
L'entità delle precipitazioni in arrivo sarebbe straordinaria, La neve  in montagna cadrà a quota alta, però la pioggia scioglierà la neve già accumulata su Nebrodi, Peloritani ed Etna alle quote medio/basse, e ciò potrebbe complicare la situazione delle fiumare della provincia . Quindi non è escluso il  rischio di straripamenti,  frane  o smottamenti..
Di fronte al ripetersi di tali timori, riveste grande importanza un  precedente intervento del consigliere provinciale dell’UDC Matteo Francilia, con una nota già indirizzata al Presidente della Provincia Nanni Ricevuto, per chiedere al più presto la convocazione di tutti i sindaci del messinese perché venga costituito in ciascun comune un ufficio speciale, dotato di personale ed attrezzature idonee, per il monitoraggio e la programmazione degli interventi da eseguire nei torrenti per la loro  messa in sicurezza e la mitigazione del dissesto idrogeologico.
Secondo Francilia, necessita l’istituzione di un apposito ufficio 'speciale torrenti' nell’ambito di ciascun Ente Comunale che si occupi a tempo pieno e per tutto l’anno delle problematiche complessive riguardanti i torrenti e la loro messa in sicurezza.  
“In nessun comune, infatti, - fa notare Francilia - è prevista la voce “torrenti” nel bilancio di previsione, né tantomeno si prevede nella pianta organica il personale specializzato necessario a prevenire tali emergenze. Considerato il fatto che in quasi tutti i comuni della Provincia di Messina l’alveo dei torrenti è ormai nettamente superiore al livello dei centri abitati e vi è un serio rischio di esondazione che ha già messo in pericolo l’incolumità dei cittadini in più occasioni, è chiaro che sia opportuno intervenire nel modo più spedito e concreto possibile adottando le misure da noi individuate in modo tale da rendere più sicuro l’intero territorio provinciale. Bisogna anche chiarire che se la responsabilità civile è propria degli enti locali, nella mancanza di interventi per la pulitura degli alvei vi è anche una responsabilità “morale” che ricade su tutti quegli attori che hanno il compito di autorizzarli".

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: IL PARTITO DEMOCRATICO STAREBBE OPERANDO NON PER PARTECIPARE ALLE ELEZIONI MA PER VINCERLE

Orazio Calamuneri e casalinghe in cerca di casa
 L'articolo di ieri, sull'attuale situazione preparatoria dei partiti alle prossime elezioni, inizia ad avere i suoi effetti. Cominciano infatti a pervenire chiarimenti su ciò che, sotto traccia, stanno facendo quelle formazioni politiche di cui si sono finora avanzate soltanto supposizioni.
Per primo a farsi sentire è il consigliere comunale Orazio Calamuneri, il quale non riesce a digerire taluni ragionamenti fatti, soprattutto nell'ambito dei partiti minori del centrosinistra, nei confronti del Partito Democratico, per non avere aderito alle primarie che si svolgeranno - assente il PD -  domenica prossima a Barcellona, con la candidatura di Cosimo Recupero, Maria Teresa Collica e Gino Caruso.
Calamuneri scrive:
"In merito a quanto pubblicato da Barcellonablog relativamente alla posizione del P.D. Primarie si Primarie no, è necessaria una precisazione. Il P.D. con grande senso di responsabilità sta facendo una politica per unire un ampio fronte capace di sconfiggere lo strapotere dei Nania. Sarebbe stato facilissimo prendere un dirigente del P.D. ( e di spessore ne abbiamo) presentarci e fare la nostra figura. Ma non è questo, che vogliamo. Il problema e che si deve vincere non solo partecipare, e per vincere si deve rifare la coalizione che a Milazzo ha sconfitto i Nania. Quindi altruismo e non personalismo nell’interesse della Città. Il fronte si dispiega dal III polo, all’U.D.C. al P.D. e alle forze del centro sinistra che vogliono sconfiggere i Nania. Purtroppo quando non si hanno responsabilità si gioca a fare politica  a mettersi in mostra con tanta vanità, tanto o si perde o si vince l’importante è partecipare. Noi non la possiamo pensare così, siamo un grande partito popolare e riteniamo che 11 anni di immobilismo dei Nania sono troppi e non possiamo portarli a 16. Per questo con grande pazienza e realismo, si continua a tessere la tela per creare una coalizione vincente. Non abbiamo paura delle primarie ma sappiamo che non siamo né a Milano né a Genova, né a Bologna. Le primarie qui esprimerebbero solo la candidatura di una formazione politica e basta. Ma senza una ampia coalizione anti regime, l’attuale regime vincerà ancora. E per questo che bisogna lavorare ancora per cucire, per compattare un fronte che possa essere vincente. Lo scopo è solo questo. Questo comportamento può apparire poco visibile quasi scostante, in realtà bada alla sostanza".
E' evidente che il PD sta facendo un ragionamento che riguarda il calcolo delle forze da  porre in campo per vincere una difficile battaglia. 
Che sia  un ragionamento valido si potrà capire soltanto quando si conosceranno i particolari dell'iniziativa in corso.
 Dai quali ovviamente sarà necessario estrapolare non solo il fattore forza, ma anche e soprattutto  quello relativo alla capacità programmatica e alla qualità delle componenti umane in una eventuale coalizione.
                                                                                                  

lunedì 20 febbraio 2012

MILANO-MODICA: UNA CONFORTANTE LETTERA APERTA

 La signora Giulia è una mamma milanese che ama la Sicilia:  per questo ha scritto una lettera aperta  indirizzata ai nostri giovani:

"Sono una cittadina di Milano - scrive la signora di Milano - e da sette anni ogni tre mesi circa faccio la pendolare con la Sicilia, perchè a differenza di quanto solitamente fanno i genitori siciliani, che salgono al Nord a trovare i loro figli, io devo raggiungere Modica, avendo il mio unico figlio fatto una scelta a rovescio. Già, si è innamorato durante le vacanze di una deliziosa ragazza, e ha deciso di trasferirsi a vivere in Sicilia. Queste mie righe hanno due scopi:
 il primo è di dare fiducia a tutti i giovani che sperano di trovare lavoro nella vostra terra. Mio figlio, che non conosceva assolutamente alcuno, e quindi senza nessun appoggio, si è dato talmente da fare che ha trovato nel giro di un paio di mesi una buona occupazione, che gli ha permesso di licenziarsi a Milano dalla ditta in cui lavorava da 5 anni e di ricominciare una nuova vita...per cui con tanta volontà forse nulla è impossibile!
Il secondo è una domanda: come mai l'aeroporto di Comiso non è ancora operativo?
E' da cinque anni che è stato inaugurato, e ben me lo ricordo, essendo io molto interessata a quella tratta, ma leggo su internet ogni stagione che da quella successiva comincerà ad essere attivo... C'è forse un leggero sadismo nel prendere in giro la gente?
E' davvero vergognoso che siano stati spesi tanti milioni di euro che ora invecchiano in una struttura che non serve ad alcuno, se non a distribuire stipendi non guadagnati.
Una speranza e una condanna, e spero di essere compresa. Un saluto".

BARCELLONA P.G. // ANCORA ALLO STATO EMBRIONALE I PREPARATIVI ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

MENTRE  SI DELINEANO I PRIMI ANNUNCI,  STENTANO AD USCIRE AL PIANO PDL, PD E TERZO POLO


PalaCultura Bartolo Cattafi
Siamo allo stato confusionale perché ancora non è stato superato lo stadio di avviamento di una nuova politica a Barcellona?
O lo siamo perchè, in questa città, non si è in grado di tracciare un nuovo cammino che porti all'amalgama necessaria per smantellare la "monarchia" instauratasi a Palazzo Longano?
Sembra obbigatorio oltre che opportuno cercare di rispondere a queste due controverse domande.
Ma non so se ce la farei da solo, per cui chiederei l'aiuto di chi, avendo come me a cuore la soluzione dei problemi di Barcellona, s'interessa di ciò che accade sul piano politico, soprattutto adesso che si avvicina la data delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e della massima carica amministrativa locale.
Abbiamo assistito finora a tre iniziative politiche in preparazione di tale evento: due presentate al PalaCultura "Bartolo Cattafi" e una nella sala conferenze dell'Ex Monte di Pietà.
Mi riferisco:
1) alla presentazione, come candidato a Sindaco, di Santi Calderone, oggi indipendente, dopo avere sciolto ogni legame con l'amministrazione Nania, mantenuto fino a pochi mesi fa, nella qualità di assessore sin dalla prima tornata;
2) alla presentazione, di Maria Teresa Collica, Cosimo Recupero e Gino Caruso, come candidati alle primarie del centrosinistra da svolgersi domenica 26 febbraio,
3) alla conferenza stampa, tenuta sabato scorso, per la presentazione di un movimento politico, già noto a Messina e a Milazzo, denominato degli "Autonomisti di base",  che ovviamente si prepara ad entrare nella cerchia di coloro che intendono partecipare alle prossime consultazioni comunali.
Poiché delle due prime presentazioni barcellonablog ha già dato notizia in precedenti post, mi sembra giusto adesso riferire, ancorché in breve, su quest'ultimo evento.
Erano presenti, tra gli altri, alla conferenza stampa, il consigliere provinciale Tonino Calabrò (capogruppo alla Provincia Regionale di Messina), l'Avv. Domenico Calabrò,  responsabile legale del movimento A.B. di Barcellona P.G, il dott. Pierfranco Mezzasalma, Coordinatore Provinciale del Movimento Autonomisti di Base.
Tonino Calabrò, intervenuto ad apertura dell'incontro, ha introdotto i lavori  esprimendo, per il movimento da lui rappresentato, il disagio determinato, in queste fasi preparatorie della campagna elettorale, "dalla contrapposizione dei vari schieramenti e dei partiti i quali, anziché confrontarsi sulla base di valori e programmi condivisi, si esercitano nel gioco delle candidature a Sindaco della città di esponenti più o meno illustri". Mentre il movimento A.B. intende invece distinguersi per l'elaborazione di idee, l'individuazione di obiettivi e proposte di azioni concrete e fattibili, per un buongoverno. realizzabile “non con  una politica di sterile contrapposizione tra maggioranze e opposizioni, ma con una costruttiva e rispettosa collaborazione tra rappresentanze istituzionali che insieme lavorano per il bene del territorio”. ..
Succesivamente l'altro Calabrò, l'avvocato Domenico, già noto nella città del Longano per avere partecipato attivamente in amministrazioni democratiche antecedenti all'era Nania, ha illustrato i punti fondamentali di tale programma, che dovrebbe essere condivisibile con le forze politiche che intendono intraprendere un percorso di BuonGoverno nella città.
 Tali punti riguardano: ASSETTO SOCIETA' E SERVIZI SOCIALI , SERVIZI E INFRASTRUTTURE, PIANO STRADE SICURE, SANITA' E AMBIENTE,  CULTURA FORMAZIONE E LAVORO,  TRASPARENZA PARTECIPAZIONE E PARI OPPORTUNITA' . 

Si attende adesso che si facciano vivi ufficialmente il PDL, il PD e l'UDC.

domenica 19 febbraio 2012

BARCELLONA: PER LA PRIMA VOLTA IL CARNEVALE A CAVALLO


Oggi, ultima domenica di carnevale, anche se sono mancati i tradizionali carri, in giro per le strade, qualcosa di attraente s'è fatto ugualmente.
Il Comune, con la collaborazione dell'ENGEA (Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali) e del Centro Ippico Sant'Anna, s'è inventato il "Primo Carnevale a cavallo CITTA' DI BARCELLONA P.G."
Una trentina di cavalli, destramente cavalcati da cavalieri in maschera, hanno fatto "giostra" attorno a Piazza Duomo e alla Basilica, percorrendo più volte le vie circostanti  e in fine la via Roma.
Ad assistere alla sfilata molta gente e tanti bambini in maschera, che la bella giornata di sole aveva consentito di affluire in piazzaUna bellissima trovata, che è piaciuta a tutti. 
Da notare, in coda alla "truppa", due inservienti con ramazza, pala e carrello, incaricati di raccogliere lungo il percorso le inevitabili retroevacuazioni dei  generosi destrieri





"NON NE MANGIA AGLI LA GATTA" E QUANTO PRIMA NEPPURE NOI


Mi ricordo che, quando si voleva dire metaforicamente che una cosa non era accettabile, si usava dire che "non nni mancia agghi a jatta".
Una spiegazione a quel detto popolare poteva essere questa: che è uso gusto e costume dei felini, abbastanza schifiltosi,  rifiutare quel bulbo amarillydaceo, a causa del suo pungente odore.
Oggi, per quel che ho visto e realizzato stamattina dall'ortolano, mi capita di dovere dire che i nostri governanti ci hanno ridotti al punto di doverci chiedere: "Ma nni mancia agghi l'omu?".
 Mi si dirà di sì: perché c'è chi  li mangia per curarsi la pressione e c'è chi li mangia per condimento, nonostante il pungente odore.
Sennonché, devo confessare che, dopo l'esperienza fatta stamattina dal fruttivendolo, dove ho dovuto pagare per tre agli due euro e mezzo - cioè quasi 5.000 delle vecchie gloriose lire -  sono costretto a pensare che, quanto prima, anche la gente seguirà l'esempio del gatto. 
Infatti ci  hanno portato al punto di dovere constatare che "non nni mancia agghi mancu a genti".

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