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la discoteca della lite e il primario del reparto di neurochirurgia del Garibaldi

Versa in gravi condizioni, per essere stato picchiato a sangue da un gruppo di giovani, l'operaio Saverio Di Simone, di 25 anni, ricoverato la notte tra sabato e domenica scorsi all'ospedale Garibaldi di Catania per un'emorragia cerebrale.
Data la gravità del caso, i medici della divisione di neurochirurgia l'hanno dovuto sottoporre a coma farmacologico, riservandosi la prognosi.
La dinamica e il movente del brutto episodio, in via d'accertamento da parte dei Carabinieri della locale stazione, vanno cercati in una lite, sorta nei pressi di un locale notturno di Gela (Cl), il "Tanguera", dove poco prima era sorto un diverbio per la reazione di un giovane cui sarebbe stato calpestato un piede mentre si ballava. S'è insinuato anche una ragione diversa ( qualche sguardo in più verso una ragazza) : due motivi futili es enytrambi senza scusante alcuna.
Nonostante la lite fosse stata sedata alle prime battute, dall'intervento del gestore del locale, che per non avere fastid aveva allontanato i litiganti dalla discoteca, costoro, una volta fuori, si sono nuovamente scontrati, allorchè il muratore e tre suoi amici sono saliti in macchina per tornare a casa.
A non farli partire è sopraggiunto il presunto offeso - un giovane di 20 anni - che spalleggiato da un nudrito gruppo di ragazzii, sferrando contro l'auto calci e pugni, ha sfidato gli occupanti a venir fuori per una resa dei conti. Non appena Saverio è sceso dalla vettura, probabilmente convinto di potere discutere, secondo la testimonianza dei suoi amici, è stato aggredito dal "branco" e malmenato fino ad essere lasciato tramortito sul selciato del parcheggio.
Le sue condizioni - come dicevamo - permangono gravi. Lo assistono il padre, insegnante, e la madre, casalinga.
Saverio Di Simone, perito elettronico, lavora come operaio strumentista in uno stabilimento del Nord. Era venuto a casa per le vacanze di Natale.
I Carabinieri hanno già individuato qualcuno degli aggressori, su indicazioni di testimoni.