sabato 19 settembre 2009

PROSSIMO INCONTRO CHIARIFICATORE TRA I DUE FONDATORI DEL PDL?


Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini potrebbero incontrarsi tra lunedì e martedì della prossima settimana, prima del viaggio del premier negli Stati Uniti. L'invito a vedersi presto sarebbe stato rilanciato dal Cavaliere in un incontro con alcuni ministri di An a margine del Consiglio dei ministri.
Nel corso di questo colloquio, Berlusconi avrebbe ribadito la volontà di ricucire con Fini dopo le polemiche dei giorni scorsi. L'intenzione troverebbe la disponibilità del presidente di Montecitorio, che già in un colloquio con 'Il Messaggero' nei giorni scorsi si era detto pronto ad incontrare il premier.

Al lavoro per favorire il faccia a faccia sarebbero il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.

Fonte: Il Messaggero

PER ANGELINO SI', MA PER ME NO: QUESTO E' CERTO.


Leggete questa notiziola. L'ho "rubata" a TEMPOSTRETTO, perchè m'è davvero..."piaciuta".
"Stamattina Vulcano si è svegliata con operai e macchinari in azione per provvedere alla pulizia delle strade. Particolare attenzione è stata prestata per il percorso che conduce ad un famoso e lussuoso albergo dell'isola.
Incuriositi, domandiamo agli isolani cosa stia accadendo, e molti di loro, con tono stizzito, hanno risposto: "Non lo sapete?Oggi, qui, si sposa la nipote del ministro Angelino Alfano, altrimenti per cosa tanto rumore?!" Svelato l'arcano. La cerimonia, con rito civile, ed il ricevimento si terranno nell'albergo più "in" dell'isola. Oltre lo zio della sposa, Angelino Alfano, si attende l'arrivo del ministro La Russa, e di altri famosi personaggi politici, nazionali e locali".
Fra qualche settimana, si sposerà una mia "nipotina", e celebrerà le nozze nella Chiesa del Convento di Sant'Antonino.
Chissà se, anche per questa occasione, ci sarà qualche premurosa attenzione, tipo quella così graziosamente descritta nel pezzo di cui sopra?
Io sono sicuro di no, a meno che si escogiti qualche parentela illustre, molto più in alto di me, che lo comandi.
Per conto mio, devo dire che, perchè qualcuno venisse a togliere le erbacce dal marciapiede rotto e sgangerato di via Madia, ho dovuto rompermi la testa.
Ma mi resta un dubbio: dopo tale ripulitura, verrà qualcun altro a riparare l'insidioso marciapiede ?

DISPOSIZIONE MINISTERIALE SULL'EVENTUALE CHIUSURA DELLE SCUOLE IN CASO DI AVVISAGLIA INFLUENZALE AH1N1V



Al fine di prevenire casi epidemici dell'influenza AH1N1V nelle scuole, è stato emesso un documento-circolare contenente le opportune indicazioni sanitarie-amministrative, concordate dai Ministeri dell'Istruzione e della Salute, sul comportamento che le scuole devono osservare, in casi di avvisaglie della malattia.
Secondo le disposizioni ministeriali, .la chiusura degli istituti scolastici «può mantenere un significato di opportunità in presenza di un andamento particolarmente grave dei casi di malattia»
Queste le condizioni e le modalità per eventuali chiusure: - «Su segnalazione delle autorità sanitarie - Asl, e previa adeguata valutazione del rischio, il Sindaco del Comune ove è sita la scuola, d'intesa con il dirigente scolastico, può determinare la sospensione in tutto o in parte delle attività didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della scuola. La durata della sospensione delle attività didattiche o della chiusura della scuola - si legge nel documento - dipenderà dalla gravità e dall'estensione della malattia». Le scuole, per le quali sarà disposta la sospensione dell'attività didattica «potranno comunque rimanere accessibili agli insegnanti e al personale, per facilitare la continuità dell'insegnamento, anche se con altre modalità».

Gli studenti e il personale scolastico che manifestino «febbre o sindrome simil-influenzale (generalmente febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, brividi, debolezza, malessere generale e, a volte, vomito e/o diarrea)» dovranno «responsabilmente rimanere a casa nel proprio ed altrui interesse, ed è consigliabile contattare il proprio medico o pediatra di famiglia, quando i sintomi persistono o si aggravano».
Misure igieniche e comportamentali da adottare a scuola:«Igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito, starnutito e avere soffiato il naso. Corretta gestione delle secrezioni respiratorie: coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare immediatamente nella spazzatura dopo l'uso». E inoltre: «Pulizia ordinaria, con i normali prodotti comunemente in uso, delle superfici e suppellettili che sono a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori, computer, ecc.). Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente sporche. Non consumare cibi, bevande già assaggiate da altri, o da confezioni non integre. Non mangiare utilizzando le posate di altri. Non portare alla bocca - raccomandano il ministero dell'Istruzione e il ministero della Salute - penne, gomme, matite ed altro materiale di uso scolastico e/o comune. Aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l'intervallo e dopo la fine di tutte le attività scolastiche quotidiane».
Il documento ministeriale, comunque, «non vuole essere esaustivo rispetto alle concrete situazioni che possono verificarsi e che possono presentare caratteristiche tali da richiedere giudizi di adattamento, valutabili caso per caso»

venerdì 18 settembre 2009

CHI HA RUBATO LA TUTA DEGLI ABBA?


Photo
................ERA CUSTODITA IN UNA CASA AUSTRALIANA.
................PAOLO, HAI NOTIZIE DI PRIMA MANO?


CAMBERRA (Reuters) - Una tuta originale appartenente al leggendario gruppo degli Abba, indossata da Agnetha Faltskog, è stata rubata in Australia e venduta per due soldi a una svendita privata di oggetti usati, e la polizia per ritrovarla ha dovuto chiedere aiuto alla cittadinanza.

La polizia dello stato meridionale di Victoria ha detto che l'indumento è stato rubato da un capannone di una casa nei pressi di Melbourne ma che il ladro era inconsapevole che si trattasse di un capo originale degli Abba.

E così gli inquirenti stanno chiedendo a chiunque avesse comprato una tuta a una vendita privata di farsi sentire.

I proprietari dell'indumento vivono in un altro stato ed avevano in affitto la casa nello stato di Vittoria dove poi è avvenuto il furto, secondo quanto riferito dall'Herald Sun.

Non si sono accorti per diversi mesi che il loro prezioso indumento era stato rubato e rivenduto.

La polizia ha precisato che la tuta non era un capo anonimo, perché era quello che Agnetha indossava nella fotografia della copertina del vendutissimo album degli Abba "Arrival".

Gli Abba, ovvero Bjorn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Faltskog e Anni-Frid Lyngstad -- sono stati uno dei più grandi gruppi degli Anni 70 e hanno raggiunto la fama a livello internazionale vincendo l'Eurofestival del 1974 con "Waterloo". La band si è sciolta nel 1982.

IL LICEO SCIENTIFICO "ENRICO MEDI" DI BARCELLONA DA DUE GIORNI HA APERTO I BATTENTI

MA I CANCELLI SONO TROPPI E IN CASE SPARSE NELLA CITTA'

.............................................................................Studenti dello scientifico davanti alla "sede centrale"

Ancora un anno di disagi per docenti e studenti del liceo scientifico "E. Medi" di Barcellona. Di novità, quasi nessuna, tranne che il dirigente, Elio Parisi, che ha retto la scuola lo scorso anno, s'è trasferito a Messina e, a sostituirlo, è arrivata una collega, proveniente dalla scuola media di primo grado, la dott.ssa Domenica Pipitò.
Immobilismo assoluto, invece, sul piano della fattibilità per garantire, finalmente, all'istituto una sede decente che possa raccogliere le "sparse membra" di una scuola che merita di essere tenuta nel massimo conto dalla Provincia Regionale, cui spetta l'impegno di garantire un'adeguata sistemazione.
Attualmente - lo ripetiamo orrmai da anni - l'istituto "Medi", in mancanza di una sede propria, distribuisce le sue classi in ben cinque sedi diverse, di cui quattro adattate in edifici privati, distanziati, e una ospitata nel plesso scolastiico dell'istituto Professionale di Stato, nel rione Sant'Antonino. Per cui abbiamo, il cosiddetto Plesso Centrale, che è anche sede della dirigenza, il cosiddetto Plesso Recupero, il cosiddetto Plesso Miano, il cosiddetto Plesso Bauro e il Plesso S. Antonino. Tranne quest'ultimo che è un vero edificio scolastico, tutti gli altri sono in affitto con notevole dispendio di denaro per la pubblica amministrazione, cioè per la Provincia. La quale da anni ha assunto l'impegno di procurare il finanziamento necessario a togliere il "Medi" dallo stato di sconcezza e di disagio che abbiamo più volte descritto: aule inadeguate, in edifici male adattati e sparpagliati in più punti della città. Un paio d'anni fa, era stato assicurato che la Provincia aveva avviato una pratica per l'acquisizione d'un leasing finanziario immobiliare per la costruzione del nuovo liceo. Ed era quindi nata la speranza di potere finalmente arrivare ad una soluzione. Sennonchè è avvenuto - e non soltanto per Barcellona, ma anche per Patti - che, a causa di un errore d'impostazione, era necessario modificare il bando di gara collegato alla pratica bancaria. Un intoppo, che non si sa se la Provincia sia riuscita a superare. Per uscire da tanta nebulosità, sarebbe opportuno che qualcuno - Sindaco, Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione, Dirigente Scolastico - si muovesse, non solo per saperne di più. ma soprattutto per sollecitare la soluzione di un problema che, ormai da quarant'anni, affligge la nostra Scuola.

fra' Galdino

L'ULTIMO E' SEMPRE IL MIGLIORE


NON DIAMOGLI, PERO', L'INGRATO COMPITO DI SPEGNERE LA LUCE E CHIUDERE LA PORTA

I presidenti del Consiglio durante il Regno d'Italia furono:

Camillo Benso di Cavour; Bettino Ricasoli; Urbano Rattazzi; Luigi Carlo Farini; Marco Minghetti; Alfonso Ferrero della Marmora; Federico Luigi di Menabrea; Giovanni Lanza; Agostino Depretis; Benedetto Cairoli; Francesco Crispi; Antonio Starrabba di Rudinì; Giovanni Giolitti; Generale Luigi Pelloux; Giuseppe Saracco; Giuseppe Zanardelli; Tommaso Tittoni; Alessandro Fortis; Sidney Sonnino; Luigi Luzzatti; Antonio Salandra; Paolo Boselli; Vittorio Emanuele Orlando; Francesco Saverio Nitti; Ivanoe Bonomi; Luigi Facta; Benito Mussolini; Maresciallo Pietro Badoglio.

I presidenti del Consiglio nella Repubblica fino a oggi sono stati:

Ferruccio Parri; Alcide De Gasperi; Giuseppe Pella; Amintore Fanfani; Mario Scelba; Antonio Segni; Adone Zoli; Fernando Tambroni; Giovanni Leone; Aldo Moro; Mariano Rumor; Emilio Colombo; Giulio Andreotti; Francesco Cossiga; Arnaldo Forlani; Giovanni Spadolini; Bettino Craxi; Giovanni Goria; Ciriaco De Mita; Giuliano Amato; Carlo Azeglio Ciampi; Lamberto Dini; Romano Prodi; Massimo D'Alema, Silvio Berlusconi...

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COSA CHIEDE LA CHIESA AL MONDO POLITICO "CATTOLICO"

Assisi, 18 set. - (Adnkronos) - E' necessario che dal mondo politico arrivino uomini retti che possano dare un contributo importante alla vita del Paese in questi anni. E' quanto ha detto questo pomeriggio mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, intervenendo seminario nazionale su ''Carita', Verita', Sviluppo integrale'', organizzato in questi giorni ad Assisi da ''Retinopera'', sulla scorta della terza enciclica del Papa, ''Caritas in Veritate''.


giovedì 17 settembre 2009

CITTADINANZA ATTIVA RAPPORTA: IN iTALIA UNA SCUOLA SU DUE E' IN ZONA A RISCHIO SISMICO


Cittadinanzattiva ha studiato 106 strutture scolastiche in 11 regioni: una su tre non è agibile. Aule sporche e il 61% dei bagni non ha sapone


ROMA - In Italia più di una scuola su due (il 54% degli istituti) si trova in aree a rischio sismico, il 26% dei plessi è in zone a rischio idrogeologico, l'8% ha sede in contesti dove l'inquinamento acustico è elevato. Poveri studenti, il quadro che emerge dal VII Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza in ambito scolastico restituisce un quadro desolante. Aule invivibili, bagni sporchi, palestre inagibili, cortili immondezzai, ecco cosa descrive lo studio dell'associazione che ha fatto le pulci a 106 strutture scolastiche in 11 regioni per un totale di 33.606 studenti (610 i disabili) e 3.726 docenti. Crolli di intonaco, sedie e banchi rotti, barriere architettoniche, cavi volanti non sono una rarità dentro le aule. E non c'è differenza tra Nord e Sud. Con alcune situazioni paradossali, racconta Cittadinanzattiva, come "la scuola con 12 alunni disabili ma senza bagni adeguati o quella senza riscaldamento anche se inaugurata solo tre anni fa".

CERTIFICAZIONI ASSENTI - E' provvista del certificato di agibilità statica solo una scuola su tre (32%), ed una su 4 ha i certificati di agibilità igienico-sanitaria (26%) e di prevenzione incendi (27%). La musica cambia se si guarda alle prove di evacuazione, realizzate per fortuna da tutte le scuole monitorate. Ma il 50% degli studenti riceve solo sporadicamente, o non riceve affatto, attività formative sui comportamenti per la sicurezza.

DISTACCHI E CROLLI DI INTONACO - E' stato a causa del crollo di un controsoffitto che a Rivoli, un anno fa, ha perso la vita, mentre era seduto al suo banco, Vito Scafidi, studente del liceo Darwin. E purtroppo gli episodi di elementi non strutturali che cedono sono diffusi, come testimonia il rapporto. Ad esempio i distacchi di intonaco interessano tutti i locali scolastici: sono segnalati nel 17% delle aule, nel 16% dei laboratori scientifici, nel 14% delle palestre, nel 13% delle mense, nell'11% dei bagni e aule computer.

AULE E PALESTRE SONO UN DISASTRO - Le aule sono un disastro: nel 24% ci sono cavi volanti, nel 52% armadi non ancorati alle pareti che possono cadere addosso ai ragazzi, nel 29% ci sono interruttori divelti. E quest'anno, per via dei tagli, fa notare Cittadinanzattiva, si rischia anche il "sovraffollamento". Con le palestre non va meglio: il 34% delle scuole monitorate non ne ha una. Per il resto conquistano la palma dell'ambiente più sporco e ben poco adeguato ai disabili (ben il 22% presenta barriere architettoniche). Dopo ci sono aule e mense. E "mentre si parla di influenza suina e di strategie per la prevenzione nelle scuole- sottolinea Cittadinanzattiva- da anni ormai i bagni sono senza sapone. Quest'anno sono il 61% del totale".

LE ECO-SCUOLE? ANCORA POCHE - Secondo un dato nazionale solo il 7% delle scuole utilizzano fonti di energia rinnovabile (8% nel campione di questa indagine). Ma sono il 51% quelle che sfruttano fonti di illuminazione a basso consumo (28% nell'indagine).

Tratto da:Agenzia DIRE |

AFGHANISTAN, ATTACCO KAMIKAZE AGLI ITALIANI -


Colpiti due veicoli della "Folgore" (clicca)

LA DIRETTA. L'autobomba esplode nel centro della capitale: anche 15 morti e sessanta feriti civili. Distrutti due veicoli "Lince". La ricostruzione dell'attentato.(<=clicca) I militari uccisi sono parà del 186esimo Folgore. Non in pericolo di vita gli altri. I taliban rivendicano l'azione. Le condoglianze del presidente Karzai: "Non dimenticheremo mai il vostro aiuto". Nella foto le sei vittime italiane (L a Repubblica)
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Rimanere in Afghanistan o abbandonare il campo?


È l'ennesimo stretto tornante sul difficile sentiero autunnale del premier. Che dopo il caso Fini - peraltro non ancora risolto -, oggi fa i conti con almeno altri due dossier caldi: l'ormai vicina sentenza della Consulta sul lodo Alfano e lo stallo (se non la rottura) nella trattativa con le Regioni.

Con la pubblica presa di posizione dell'Avvocatura dello Stato («Senza il lodo il premier potrebbe essere costretto alle dimissioni»), Palazzo Chigi è venuto allo scoperto mostrando tutto il suo nervosismo in attesa del verdetto atteso per il 6 ottobre. E ha esibito una strategia che più che di moral suasion potrebbe essere intesa come di vera e propria sfida.

E sempre Palazzo Chigi, che lunedì ospiterà le parti sociali per discutere di Finanziaria, oggi si è visto costretto ad annullare l'incontro tra il premier e i governatori per definire l'intesa su sanità e Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas). «C'è una situazione di stallo – ha confermato il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani – serve un incontro entro dieci giorni».
Insomma, i tavoli di discussione e di potenziale polemica cominciano a diventare numerosi. E l'attacco afghano accentua il colore plumbeo su Palazzo Chigi. Per Silvio Berlusconi è l'ora della prova. (Il Sole 24 Ore)

IL TRAFFICO CITTADINO. CHI E' COSTUI?


PER LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE DEVE TRATTARSI DEL SOLITO "SCONOSCUTO"

FOTO: CAOS AL SEMAFORO DI VIA MARCONI

Continuiamo a chiederci se esiste, per l'amministrazione comunale di Barcellona, il problema del traffico. Visto che nessuno sembra accorgersi con quanta difficoltà si svolge il movimento lungo le vie cittadine. Passano gli anni e il caos, nella circolazione stradale interna, anzicché diminuire cresce a dismisura, tanto da diventare insopportabile per quasi tutto l'arco della giornata, le cui ore ormai sono diventate un po' tutte di punta.
Le vie Marconi, Operai, Roma, Papa Giovanni XXIII, Kennedy, San Giovanni Bosco, Garibaldi e tante altre non meno centrali sono continuamente sotto pressione, senza che si possa avere la presenza, sia pure volante, di un solo vigile che tenti di sbloccare gli intasamenti che, soprattutto in prossimità degli incroci, determinano lunghe code...asfissianti, per i gas che si sprigionano dagli "scappamenti" dei mezzi, in forzata sosta.
La città ha soltanto due semafori, caratterizzati dalla loro ormai longeva precarietà, funzionanti saltuariamente: accesi quando qualcuno pensa di dovere utilizzare il lampeggiante giallo, per invitare gli automobilisti a rallentare la...corsa.
Segnalazione semplicemente superflua, considerato che il traffico all'altezza dei due asmatici semafori è lentissimo, per gli ormai naturali ingorghi che appestano la città.

fra' Galdino

LE DUE MAESTRE PRECARIE DI MESSINA SOSPENDONO LO SCIOPERO DELLA FAME


LA PROTESTA DEI PERDENTI POSTO CONTINUA PERO' SENZA TREGUA
PESANTE NELLA NOSTRA PROVINCIA L'INCREMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE

Le due maestre messinesi Rosaria Marchetta e Letizia Sauta, che dallo scorso 11 settembre, stavano protestando, in Piazza Municipio, con lo sciopero della fame, hanno finalmente deciso di alimentarsi.
A convincerle è stato il segretario nazionale del Pd, Dario Franceschini che, giunto a Messina per aprire la festa del partito democratico, in programma alla Fiera, le ha incontrate e l'ha esortate a sospendere la rischiosa forma di protesta, garantendo la propria solidarietà e l'interessamento del PD per il problema agitato dai precari della scuola.

Rosaria e Letizia hanno affermato di aderire all'invito di Franceschini «perché fiduciose del suo impegno», tuttavia il presidio iniziato continuerà ad opera degli altri precari, che intendomno unirsi ai colleghi di Palermo e Catania.
La protesta di Rosaria e Letizia a Messina è stata infatti affiancata fin dall'inizio da quella degli altri insegnanti precari della città, che da giorni avevano occupato l'ufficio scolastico provinciale, e che l'11 settembre si sono spostati in piazza Unione Europea, davanti al Comune, vicino alle due colleghe.
Il problema dei docenti perdenti posto, in provincia di Messina, è d'una gravità inaudita, di gran lunga peggiore di quanto si registra in altre province, e tale stato di faillance viene
imputato allo scarso interessamento delle autorità scolastiche e politiche provinciali.

mercoledì 16 settembre 2009

AUTORETE A "PORTA A PORTA"





Autogol di mister B.
E' successo ieri sera, a Porta a Porta, dove Berlusconi è stato battuto da... Berlusconi.
L'autorete, che è stata un vero boomerang, è nata così: Mister B, dopo avere unificato tutte le reti Raiset, cancellando su Canale 5 "Matrix" e su Raitre "Ballarò", convinto di potere convogliare tutto l'uditorio tv sul programma di Bruno Vespa, incentrato interamente sulla sua figura di statista più grande d'Italia, s'è dovuto accorgere che, alla fin fine, l'audience che a Lui interessava, era stata un flop, avendo fatto registrare un ascolto del 13,47%, per un totale di 3.219.000 telespettatori.
Un'inezia, rispetto alla percentuale ( 22,61% con 5.750.000 spettatori.) raggiunta dalla fiction "L'onore e il rispetto", con Gabriel Garco, andata in onda su Canale 5. dalle 21.16 alle 23.20 della stessa sera.
E' probabile che, appresi i risultati, il premier abbia recriminato con sè stesso, per non avere pensato di oscurare completamente il "suo" Canale Mediaset.
Ad attutire la beffa dell'autogol, sarà bastata la doppietta che Pippo Inzaghi ha inferto al Marsiglia, nella contemporanea partita di Champions League, tra la squadra francese e il Milan di Berlusconi?
fra' Galdino

UN PRIMO PASSO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER LA RIPARAZIONE DELL'INSIDIOSO MARCIPAIEDE DI VIA MADIA?



Ieri, operai mandati dal Comune hanno liberato dalle erbacce il marciapiede rotto, all'angolo tra la via Madia e la via Gianani, causa di una serie di capitomboli con rottura di braccia e di testa di malcapitati pedoni. Non so se tale ripulitura sia stata conseguenza della dolorosa segnalazione fatta giorni or sono da barcellonablog. Se così è stato, vuol significare che l'Amministrazione "solerte" ha fatto un primo passo avanti. Ciò dovrebbe fare sperare nella possibilità del passo definitivo: la riparazione del pericoloso marciapiede e di altri non meno insidiosi esistenti in via Gianani.

fra' Galdino

SI SPENDERANNO OLTRE 5milioni 300 EURO PER FINIRE IL TEATRO MANDANICI

FUSSI CHI FUSSI LA VOTA BONA


Finalmente è stato firmato , a Palazzo Longano, il contratto per l'attuazione dei lavori di ristruturazione e completamento del "costruendo" edificio, destinato a sostituire il "distrutto" teatro Mandanici. I lavori - per una spesa di cinquemilionitrecentotrentacinque Euro - sono stati affidati per aggiudicazione ad un'impresa competente nel settore e dovrebbero essere portati a termine entro quattro mesi.
Consisteranno - secondo il relativo progetto - in un'operazione di utilizzo della struttura finora edificata ( ma notevolmente danneggiata dal lungo abbandono e da conseguenti azioni vandaliche) con l'aggiunta di tutti gli adeguamenti e gli ammodernamenti previsti dalla progettazione, in maniera da rendere il "nascente" teatro più idoneamente utilizzabile rispetto a quanto stabilito dal progetto originario.
Ottimisticamente, l'Amministrazione Comunale ritiene che si possa finalmente giungere, col nuovo anno, ad una conclusione positiva, dopo decenni di penosa attesa dal primo input a ridare alla città il teatro perso, a causa di un incendio: si pensi che si è partiti con un prestito di un miliardo di vecchie lire e che, dopo l'aggiunta di altri miliardi, s'è alla fine - e speriamo che sia la conclusione - arrivati alla nuova spesa aggiunta, equivalente a 10 miliardi della stessa vecchia moneta.
E questo, con la speranza che non si debba "mugugnare" per l'inadeguatezza del posto in cui la struttura sorge.

Poichè barcellonablog - come anche in precedenza il Giornale di Sicilia - delle vicissitudini del "Mandanici" ha trattato ampiamente, intanto ci permettiamo di ripigliarne un saggio già pubblicato, invitando gli amici visitatori - se ne avessero interesse o curiosità - a ricercare gli altri post scrivendo in alto a sinistra di questa pagina "teatro Mandanici" e cliccando accanto.
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Da quasi mezzo secolo (41 anni per l'esattezza) Barcellona attende che il "suo" teatro, distrutto da un incendio la notte tra il 31 maggio e il primo di giugno del 1967, venga ricostruito.
Mancava un'ora alla mezzanotte, quando un denso fumo proveniente dall'interno del teatro Mandanici, mise in allarme alcuni cittadini nella vicina piazza San Sebastiano. Uno di essi, il parrucchiere Franz Trovato, senza perdere tempo, telefonò ai vigili del fuoco di Milazzo, alla polizia, ai carabinieri. Intanto le fiamme cominciavano ad alzarsi e, quando giunsero i pompieri, l'incendio era ormai divampato. Seguirono ore di grande suspence. C'era il rischio che il fuoco aggredisse le vicine abitazioni, e diverse famiglie furono costrette a sloggiare. Mentre la piazza si riempiva di gente, le fiamme inesorabili distruggevano quello che lo storico Nello Cassata avrebbe poi definito "l'antico tempio dell'arte barcellonese". Fino a tarda sera in quel "tempio", non più frequentato dalla musa della lirica, c'era stato un affollato convegno delle Acli. Le fiamme si sarebbero sviluppate quasi immediatamente dopo la chiusura di quella riunione. Il sospetto dell'origine dolosa non mancò, ma si parlò anche d'imprudenza e di accidentalità. Si potè tuttavia escludere una sola causa: quella del corto circuito, ritenuta impossibile, essendo stato accertato dai vigili del fuoco che il quadro elettrico era rimasto intatto. "Sino ad oggi - scrisse Cassata nella Storia di Barcellona Pozzo di Gotto - non si è potuta conoscere la verità. Del vecchio edificio, ch'era stato il più grande e glorioso teatro comunale della provincia, secondo solo al "Vittorio Emanuele" di Messina, non rimaneva che il prospetto, con la scritta, intatta, sul frontone, "Teatro Mandanici". Dalle occhiaie vuote, che erano state le finestre, si scorgeva una scena desolante di muri anneriti, di legni affumicati, di travi cadenti". Della ricostruzione dello sfortunato teatro si parlò, con promesse da marinaio, quasi subito: nella immediata campagna elettorale regionale di giugno e in quella dell'anno successivo, per le elezioni politiche nazionali.
Si scomodò, per garantire ai barcellonesi la rinascita del tempio della lirica persino la buonanima dell'onorevole Rumor, in un comizio tenuto in piazza Duomo. E la gente credette che, nel giro di qualche anno, le promesse sarebbero state mantenute. Ci furono però anche gli scettici. E ad essi il tempo avrebbe dato ragione.
Ma continuiamo con la memoria storica. Demoliti i resti del vecchio teatro, si dovettero superare lunghe diatribe, per stabilire, alla fine, che il nuovo teatro si sarebbe potuto costruire su un'area diversa da quella lasciata libera dal "Mandanici". Quindi si diede l'incarico ad un architetto, per la stesura di un progetto. Si era all'inizio del 1971 e si stimò che con un paio di centinaia di milioni di lire si sarebbe potuto costruire sulla base di quel disegno. Ma dovettero trascorrere ben otto anni, da allora, per potere avere la certezza che si sarebbe cominciato a lavorare. In una riunione del consiglio comunale, tenuta il 23 maggio del 1979, il sindaco pro tempore annunciò che l'amministrazione di Palazzo Longano, non avendo potuto ottenere finanziamenti dalla Regione e dallo Stato, aveva deciso di accendere un mutuo di un miliardo di lire con la Cassa Depositi e Prestiti per consentire la realizzazione del progetto, che l'architetto Giovanni Leone di Catania aveva redatto per il nuovo teatro.
Ci fu un sospiro di sollievo, anche se non mancarono per l'occasione i soliti scettici che, facendo riferimento a prevedibili tempi lunghi d'attuazione e alla corrosione valutaria dell'inflazione, poco credettero alla efficacia di quel primo miliardo.
Intanto apparvero i primi intoppi, determinati dalla natura del terreno, scelto per la nuova sede del teatro: una specie di "ruzzola-serpi", a ridosso della villa di via Destra Longano, di natura argillosa, per il cui sbancamento e l'inevitabile palificazione fu giocoforza impiegare gran parte del primo finanziamento.
A questo punto, con crescendo rossiniano, partiva la spesa reale.
Dovendoci addentrare nei meandri dei lotti, per non smarrirci ciaffidiamo al filo d'Arianna, gentilmente allungatoci dal dottor Mariano Gangemi, responsabile dell'ufficio amministrativo lavori pubblici del Comune, il quale con grande trasparenza ci rende noti tutti i passaggi finanziari, le relative cifre, le imprese esecutrici dei lavori; di cui in parte eseguiti ed il resto in corso d'opera.
"La spesa complessiva, per lavori, oneri tecnici, imposte, attrezzature e parte degli arredamenti - riferisce il funzionario - è di sei miliardi e duecentocinquanta milioni di lire. I lotti sono in tutto sei. Il primo è di un miliardo, per lavori eseguiti dall'impresa Umberto Sapone; il secondo, per 750 milioni di lire, è stato affidato all'impresa Filippo Rizzo; mentre l'impresa Icedil SpA ha continuato con il terzo lotto, per l'ammontare di un miliardo. Il quarto e il quinto lotto - per rispettivi 500 milioni e un miliardo di lire - sono in corso di esecuzione, ad opera dell'impresa Nicola De Salvo. Restano da appaltare i lavori relativi al sesto lotto, per un importo di due miliardi di lire.
"E allora possiamo essere davvero agli sgoccioli?
"Non essendo un tecnico, non mi sento in grado di sbilanciarmi - risponde diplomaticamente Gangemi - ma se dovessi esprimere un parere empirico, sulla base dei lavori finora eseguiti e delle somme impiegate, direi che i tempi lunghi ormai sono passati".
Questa dichiarazione risale a novembre del 1991, diciassette anni fa. I fatti ci dicono che, purtroppo, quel parere dovette essere troppo empirico, visto che ancora siamo come allora, anzi peggio di allora. I tempi lunghi si sono ancor più allungati.---

LA FEDERAZIONE DEI LIBERALI E LA LIBERTA' DI STAMPA

A seguito della sottoscrizione da parte di Guy Verhostadt, capogruppo dell'Alleanza Liberali e Democratici Europei, e di Annemie Neyts Uyttebroeck , Segretaria dei Liberali Europei, dell'Appello dei Tre giuristi pubblicato da Repubblica, la Federazione dei Liberali Italiani - con un proprio comunicato - conferma senza incertezze di condividere la difesa della libertà di stampa e l'avversione per quegli atti che, a prescindere dalla motivazione, riducono in campo politico i criteri espressivi delle libere opinioni .

martedì 15 settembre 2009

In Abruzzo c'è chi vuole più fatti, e meno tv

===Ag.ANSA==>

SI RIPARLA DEL "GIRASOLE", PER FARCI SAPERE CHE ANCORA NON SI SONO INIZIATI I LAVORI DI RIPRISTINO DELLA SFORTUNATA SCUOLA MATERNA



S'è dovuta approssimare l'apertura dell'anno scolastico perchè si parlasse della difficile situazione esistente nell'edilizia scolastica.
Proprio oggi la stampa locale ha ricordato che esiste una scuola materna - il Girasole - sarebbe più consono chiamarlo il Crisantemo - che da anni aspetta di essere restaurata e restituita alla comunità scolastica.
Su questo edificio - che ha costituito una delle sedi meglio attrezzate e più ambite della Città - barcellonablog ha scritto pagine intere, documentando lo stato di abbandono e di vandalismo in cui è rimasto.
E ne ha parlato anche quando,nello scorso mese di giugno, è stata esperita dal Comune la gara d'appalto per il ripristino, ma è evidente che s'è trattato di parole spese inutilmente, per nulla ascoltate da chi avrebbe dovuto avere orecchie per farlo.
E allora che si fa, si attende ancora, per iniziare i lavori già aggiudicati ad un'impresa da parecchio tempo o si continuerà a tergiversare?
Secondo quanto riferito alla Stampa dall'ingegnere del Comune Orazio Mazzeo, i lavori alla "Porject srl", impresa appaltatrice, saranno consegnati dopodomani, cioè diversi mesi dopo la giusta data. La Ditta ha a disposizione quattro mesi per la loro attuazione, e poichè siamo a settembre inoltrato, dovrà filare tutto liscio per potere restituire all'attività scolastica il plesso "resuscitato", al rientro delle vacanze di Natale e Capodanno. A meno che non si debba attendere ancora per arredarlo e attrezzarlo, e allora sarà il "caso" di riesporre il "caso" sulla carta stampata e in Internet.


INCARICHI PER PROGETTAZIONE E LAVORI A PALAZZO LONGANO


A QUANDO L'ATTUAZIONE DELLE OPERE DESCRITTE ?

Con determina del Dirigente Ufficio Staff del Sindaco n° 38 del 23/07/2009 è stata disposta l’aggiudicazione definitiva per l’affidamento del “Servizio di progettazione architettonica “Riqualificazione Centro Urbano via Roma del Comune di Barcellona P.G” : importo del servizio a base asta € 229.779,61 (oltre Iva ed oneri per legge) secondo le procedure dell’art. 83 e seguenti del D Lgs 163/06 e s.m.i. Hanno presentato offerta n° 12 Imprese di cui tre escluse.
Il servizio è stato aggiudicato all’ ATI SESTE Engineering Srl (Capogruppo) ,Iosis Infrastrutture Sarl, Keope Ingegneria Soc Coop. Arch. Caligiore Antonino,Arch. Caruso Valentina. Con la percentuale di ribasso del 100% sulle spese soggette a ribasso,per un importo di €.177.500,77oltre Iva ed Oneri di legge
Seconda classificata:ATP EIDOS Consulting srl (Mandataria) Ing.Fortunato Romano,Ing luciano Taranto, Ing. Giuseppe Quattrocchi (Mandanti) Con la percentuale di ribasso del 100% sulle spese soggette a ribasso.
Inoltre:
con determina del Dirigente dello stesso Ufficio Staff del Sindaco n° 41 del 12/08/2009. è stata disposta l’aggiudicazione definitiva per l’affidamento Lavori di primo intervento a difesa del litorale di Barcellona Pozzo di Gotto a levante della foce del torrente Termini Importo dell’appalto a base asta è di € 3.366.566,40 – oltre IVA ed oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso. pari ad € 58.433,23 Hanno presentato offerta n° 58 Imprese di cui 23 escluse. I lavori sono stati aggiudicati al Consorzio Ravennate (Concorre per Saim Costruzioni srl), con il ribasso percentuale del 7,3152% sull’importo a base asta. 2° classificata: ATI F.lli Basilotta s.p.a. mandataria, Fresta Rosario Antonio(cooptata) con il ribasso percentuale del 7,3152% sull’importo a base asta.

MISS ITALIA: FINALMENTE UNA CALABRESE INCORONATA LA PIU' BELLA D'ITALIA



AL SECONDO POSTO MIRELLA SESSA , ANCH'ESSA MERIDIONALE (CAMPANIA)

SALSOMAGGIORE (Parma)
«Non ci credo, grazie, saluto tutta la Calabria» sono queste le prime parole di Maria Perrusi che ieri sera ha ricevuto la corona di «Miss Italia» dalle mani della campionessa di nuoto Federica Pellegrini.

lunedì 14 settembre 2009

L'FNS DENUNZIA LA "CANCELLAZIONE" DELLA MEMORIA STORICA DEL POPOLO SICILIANO ADOTTANDO COME SIMBOLO "LA RIVOLTA DEL SETTE E MEZZO"

In una nota emessa a ricordo della cosidetta "rivolta del sette e mezzo" ( il 15 Settembre del 1866, a Palermo e nel circondario, iniziò la grande sommossa popolare che sarebbe stata denominata "rivolta del sette e mezzo" per la sua durata di oltre sette giorni) L'FNS (Fronte Nazionale Siciliano) esprime l'intenzione di portare all'attenzione dell'opinione pubblica internazionale, oltre che notizie ed aggiornamenti sulla persistenza della Questione Siciliana, anche la rivendicazione del diritto alla verità e alla memoria storica del Popolo Siciliano.
"La "rivolta", ricorda l'FNS, dopo il successo iniziale, fu domata soltanto il giorno 22 ed in modo tragico, soffocata nel sangue dai massicci "bombardamenti" sulla Città, effettuati con i cannoni della Flotta Militare Italiana e con le artiglierie del'Armata di 40.000 soldati, agli ordini del Commissario Regio, Generale Raffaele Cadorna".
"Il Governo - si legge nel comunicato - fu costretto a proclamare lo stato d'assedio e ad adottare, contro il Popolo Siciliano, procedure repressive di sapore colonialista...."
"Quella Rivoluzione "nazionale" Siciliana - lamenta il fronte nazionale siciliano -non è ricordata neppure nella toponomastica cittadina. Una sola volta è stata ricordata all'ARS.
Partendo da queste considerazioni, l'FNS continua a fare della Rivoluzione del "Sette e Mezzo" la "denunzia simbolo" di quel delitto orrendo che è la cancellazione della memoria storica del Popolo Siciliano. Fenomeno che si è verificato dal 1860 ed è tuttora in corso".

SILVIO-GIANFRANCO: COME EVITARE LO STRAPPO?


Più passano i giorni e più appare chiara l'incompatibilità tra i due "fondatori" del Pdl.
A innestare la marcia, nella visibilità del contrasto tra Fini e Berlusconi, sta contribuendo in maniera eclatante il direttore del "Giornale", il quotidiano del fratello del cavaliere.
Vittorio Feltri, dopo alcuni suoi commenti che hanno fatto reagire con durezza l'ex leader di An, continua coi suoi attacchi , e sono talmente aspri da apparire addirittura intimidatori.
Per saperne di più clicca qui sotto:
Più collegialità»: Fini pronto a muovere le sue truppe

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PREFERISCE LASCIARE INTATTA LA TRAPPOLA PER I PEDONI

QUESTO MARCIAPIEDE - CAUSA DI CADUTE - DIVENTA SEMPRE PIU' PERICOLOSO, MA AL COMUNE NON LO SANNO


I giorni passano, anche le ferite si rimarginano, ma il marciapiede resta sempre "ferito": il Comune lo dovrebbe riparare, ma non lo fa.

VOTARE PER SIMONA NON E' UN DOVERE MA UN VERO PIACERE

Da Telefono fisso: 89484848 e poi digitare il codice 19.
Da Telefono mobile: digitare 19 e inviare al 48444.




INAUGURATO L'ANNO SCOLASTICO IN 18 REGIONI


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PERSONALE DELLA SCUOLA E GENITORI D'ALUNNI HANNO INSCENATO PROTESTE

La Scuola è iniziata stamattina in numerose regioni e il Ministro Maria Stella Gelmini ha colto l'occasione per inaugurare l'anno scolastico, scegliendo per la cerimonia il carcere minorile di Nisida, l'isolotto che fronteggia la città di Napoli.
Nonostante la guardinga scelta, nella speranza di evitare contestazioni, il rappresentante del governo è stato ugualmente oggetto delle proteste di insegnanti e genitori per i disagi nella scuola e la disoccupazione nella catregoria, provocati dalla sua riforma.
Su diversi striscioni e cartelli che i manifestanti hanno esposto sull'istmo che congiunge la terraferma all'isolotto di Nisida, sono apparse scritte sulla scuola pubblica "bene comune da difendere" "che non si deve distruggere" e sui finanziamenti "tolti alla scuola per darli alle armi".
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Sono circa 8 milioni gli studenti che riprenderanno l'attivita'. Sarebbero quasi 200 mila gli insegnanti che cambiano sede quest'anno; 70 mila per scelta, gli altri perchè precari.
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La cerimonia di apertura del nuovo anno scolastico per le scuole superiori della provincia di Torino si è tenuta stamani nel liceo 'Darwin' di Rivoli, l'istituto dove nel novembre dello scorso anno era avvenuto il crollo costato la vita al giovane studente Vito Scafidi. E l'evento inaugurale, proprio in quella scuola, ha voluto significare monito per lo stato di precarietà in cui molti edifici scolastici vengono lasciati.
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Il ministro dell'istruzione visita "I CARCERI" minorili

clicca qui==v

La Gelmini e ''i carceri''

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Il ministro dell'Istruzione, al fine di porsi al riparo dal clima infocato che si sta instaurando attorno alla scuola, oltre a scegliere la sede più comoda per la sua sortita inaugurale, ha creduto opportuno accedere ad un sito amico per esprimere preventivamente il suo pensiero su tale stato di contrasto.
"Esiste all'interno della scuola una minoranza, e sottolineo una minoranza, di dirigenti e di insegnati che confonde la scuola con l'agone politico", ha dichiarato Mariastella Gelmini, intervistata da Maurizio Belpietro, su Canale 5. "Credo sia assolutamente legittimo avere posizioni politiche - ha aggiunto - ma queste vanno espresse nelle sedi opportune. La scuola è un'istituzione, credo forse la più importante del nostro Paese, e in quanto tale va rispettata. Alla scuola si applicano le riforme non si fa politica"
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"La storia di Nancy Pelosi che ha radici italiane è la dimostrazione che non occorre avere paura dell’immigrazione, né dubitare sulla possibilità della vera integrazione"
. Lo ha detto il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, nel corso della cerimonia di inaugurazione della scuola materna intitolata a Nino Sospiri, a Villa Sant’Angelo. Alla cerimonia era presente anche la speaker del Congresso degli Stati Uniti d’America, Nancy Pelosi, che assieme a Fini ha visitato alcune delle zone maggiormente colpite dal sisma del 6 aprile in Abruzzo. "La storia della Pelosi - ha detto Fini - dimostra che una persona partita da un piccolo paese degli Abruzzi può raggiungere i vertici delle istituzioni americane. "Bisogna essere orgogliosi delle proprie radici" , ha sottolineato il presidente della Camera.

domenica 13 settembre 2009

L'INDIMENTICABILE PAOLO PUGLIA ADESSO E' IN FACEBOOK


Poco fa, tornando a casa, ho ricevuto una telefonata da uno tra i più assidui frequentatori del nostro blog.
Il signore, di cui non faccio il nome per suo espresso desiderio, mi annunciava che aveva intenzione di comunicarmi una notizia riguardante il "favoloso" Paolo Puglia, che molti tra i meno giovani hanno conosciuto personalmente e che è probabile sia anche noto ai più giovani, per sentito dire.
Paolo, che adesso vive in Australia, sin da ragazzo è stato un vulcano d'iniziative e, allorchè nacquero le cosiddette radio private, si fece talmente coinvolgere da una di esse - Radio Sicilia 1 - trasmittente proprio da Barcellona - che divenne immediatamente l'idolo degli ascoltatori: Paolo era dj, presentatore, animatore, conduttore, era insomma il cuore pulsante di quella Radio.
Adesso, qualcuno m'ha telefonato per parlarmi di lui e dirmi qualcosa da fare sapere a voi. L'ho pregato allora di mandarmi un'e-mail. E in serata me l'ha fatta pervenire.
Eccola:

Gent.le Prof. Cilona,
ho creato insieme ad altri amici, soprattutto collaboratori della vecchia Radio Sicilia 1 di Barcellona PG, un Fan Club di Paolo Puglia sul social network Facebook.
Paolo è rimasto molto contento e si è, molto emozionato, quando ha saputo di questa iniziativa che lo
fa sentire un po' più vicino alla sua città e comunque ad i suoi amici di ogni dove che sono su Facebook.
Le invio la presente e-mail per chiederLe se può riportare la notizia sul suo interessante e seguitissimo (anche da Paolo) BarcellonaBlog.
Nel ringraziarla anticipatamente le comunico gli URL della pagina dei fan del carissmo Paolo e quello della sua pagina personale su Facebook.
Inviti i suoi lettori che sono su Facebook a diventare fan ed amici di Paolo. Grazie.
1) Paolo Puglia FanClub
2) La pagina personale di Paolo Puglia:
Naturalmente per andare sulle due pagine sopra riportate bisogna essere iscritti a Facebook.
Nel ringraziarLa ancora per la sua disponibilità le porgo cordiali saluti e ci venga a trovare su Facebook.......
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Bene: questo è il contenuto della gradita lettera, che spero sia occasione anche per Voi, amici di barcellonablog, per entrare a far parte della schiera di amici di Paolo Puglia, collegandovi su Facebook, cliccando sui due url sopra riportati.

Approfitto, per salutare il vecchio amico Paolo, di cui m'è stata recapitata la foto qui pubblicata.

CELODURO, PIERINO E IL "PIU' MIGLIORE"


Il signor Celoduro è convinto che "da soli s'arriva prima, ma con alleati si va più lontano". E Celoduro sa bene dove vuole arrivare: staccare la coscia allo stivale e proclamare la repubblica "Padania", dove, poichè la spesa è più cara che al sud, si alzeranno salari e stipendi, per adeguarli al costo della vita; e ciò avverrà solo per la razza padana, perchè non ci sarà posto in Padania per gli stranieri del sud: dirigenti scolastici, docenti e marocchini compresi.
Ma c'è chi risponde a Celoduro tuonando che con le sue sparate non spaventa nessuno, perchè ormai è giunta l'ora del Grande Centro, che affronterà i problemi causati dalla politica sbagliata del "bis,bis" polarismo: dove "ne voti due (partiti) e prendi l'Unico", che è il migliore, anzi il "più migliore" capo emerso in centocinquant'anni di governi dello stivale.

Tratto da una favola nibe-lunga

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