sabato 28 marzo 2009

CHE STRADE PULITE, IN ATTESA CHE GIUNGA L'ARCIVESCOVO !!!


Con quale faccia potrei fare appello al nostro primo ministro perchè venga a Barcellona e faccia piazza pulita - o meglio strade pulite - così come fece a Napoli, quando si sa che non sono un suo fan?
Ma intanto siamo in una situazione talmente grave da dovere chiedere per forza l'intervento del Premier perchè finalmente - anche a costo di fare buchi con la testa - trovi un modo per liberare le strade dalla spazzatura e dai cartonacci che ci stanno seppellendo.
Si sa che, per ragioni di ritardo nel pagamento delle spettanze, il lavoro degli spazzini va a rilento, si sa pure che, quando soffia lo scirocco, spazzatura, cartoni e cartacce non stanno fermi nei cumuli che addossano i contenitori ed anche si sa che gli amministratori perseverano nel disinteressarsi d'individuare chi butta nelle strade alla rinfusa scatoloni e cartacce. Una sola cosa non si riesce a sapere: perchè non ci vergogniamo di tutto ciò.
Forse che ci stiamo facendo l'abitudine?

FOTO:VIA TRENTO, IMBOCCO VIA ROMA=================^
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FINI PROPONE UN PARTITO A SCATOLA PIENA PER L'AVVENIRE DELL'ITALIA


Fini ha parlato ed ha parlato fine, cioè non grossolanamente. Al termine del suo intervento, Silvio Berlusconi sale sul palco e l'abbraccia calorosamente. Il suo intervento, dice il premier, è servito anche per "spazzare le malignita' e le malizie su di me e lui". Il che vorrebbe dire che non esiste nessuna divergenza tra i due co-leader del Pdl. Eppure, se ben si analizza il discorso di Fini, si può avere il modo di vedere quanta distanza c'è tra il novecentesco intervento del cavaliere e quello proiettato al futuro del fondatore di An.
Dopo aver dato merito a Berlusconi, per la sua "lucida follia" che gli ha fatto rompere ogni indugio, dal predellino della sua auto, per la nascita del nuovo partito, Gianfranco Fini non ha perso tempo, per conto suo, nel lanciare le "sue" sfide, allo stesso Berlusconi, oltre che agli avversari politici. Riforme, laicità, questione meridionale, bioetica, competizione con la Lega, ecco ciò che il co-leader del Pdl ha subito messo sul tavolo del suo nuovo partito: tutti problemi d'affrontare e risolvere, per dare un senso e un contenuto a quella che Berlusconi aveva definito "rivoluzione liberale".

"Fini chiede al Pdl di esprimere una posizione sulla riforma elettorale in senso bipartitico che sarà al centro del prossimo referendum. Già nel citare la data del referendum Fini spariglia le carte. Parla infatti di referendum "del 7 giugno" cioè in contemporanea con le prossime elezioni europee, proprio contro la Lega e gran parte di Forza Italia che avevano chiesto di svolgere il referendum in altra data per rendere possibile che possa non avere il quorum necessario di votanti per essere valido".
"Fini ricorda poi di essere stato fra coloro che hanno promosso la raccolta delle firme per il referendum e lo rivendica quindi come scelta politica propria, anche qui in opposizione con la Lega e gran parte di Forza Italia.
Il presidente della Camera aggiunge che, "se vogliamo evitare che la polemica esca ricorrente [il riferimento è ai suoi battibecchi con Berlusconi sul ruolo del Parlamento], dobbiamo quanto prima rilanciare una grande stagione costituente. La modifica dei regolamenti parlamentari è un anello di una più grande riforma istituzionale".
"Cioè per Fini non basta riformare i regolamenti parlamentari -- come invoca Berlusconi -- per dare al governo ed alla sua azione maggiore incisività, ma occorre dare all'Italia una più completa riforma istituzionale che riguardi i poteri del capo del governo e del governo e che porti al bipartitismo, cioè una profonda riforma della seconda parte della costituzionale".

Le conclusioni stesse dell'intervento del presidente della Camera sono "dialettiche" e questa volta per sua stessa ammissione: "In cauda venenum", dice lui stesso e cita il contestato disegno di legge sul testamento biologico: "Siamo sicuri che il testamento biologico sia laicità e non sia stato etico? So che è una posizione minoritaria", ha detto Fini.
"Abbiamo certamente un leader che si è imposto, un popolo, una grande organizzazione; dobbiamo impegnarci per dimostrare di avere anche le idee giuste per immaginare l'Italia di domani e per costruirla", ha concluso Fini.
E ci pare poco?


La parte in corsivo è tratta da REUTERS ITALIA)

STAREMO A SENTIRE


Oggi, tra un paio d'ore, sarà la volta del "co-leader" del battezzando Pdl, a farci sentire se esiste un'altra campana nel neonato partito, in grado di suonare senza le stonature sentite ieri.
Staremo ad ascoltarla, senza turarci le orecchie.
Diversamente da ieri. ========>


La vignetta è di Marco Vukic, vincitore 36° premio Satira Politica Forte dei Marmi

venerdì 27 marzo 2009

COMUNICATO STAMPA FOCUS TRINAKRIA - SI' ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO IL RACKET A BARCELLONA P.G. PER AVVIARE UN NUOVO VESPRO

Focus Trinakria, think tank del Sicilianismo e dell’Indipendentismo progressivo siciliano si schiera accanto ai manifestanti contro il "pizzo" e invita, con un suo comunicato, tutti i Siciliani, della provincia di Messina e no, a partecipare numerosi alla manifestazione che si svolgerà a Barcellona P.G. il prossimo 31 marzo.
La manifestazione contro il racket vedrà una serie d'interventi lungo l’arco di tutta la giornata sia presso il teatro dei Salesiani "Vittorio Currò"che nelle piazze della Città e arriverà all'acme infine alle 20,15 con una fiaccolata fino a piazza Duomo, dove il corteo incontrerà l'arcivescovo La Piana.
"Ciò che a Noi di Focus Trinakria preme qui sottolineare e rimarcare - sta scritto nel documento - è che il Sicilianismo e l’Indipendentismo progressivo e progressista che Noi rappresentiamo, esprimiamo e per cui orgogliosamente ci battiamo è apertamente, schiettamente contro ogni malavita, mafia e/o racket (alias pizzu)".
"Detto ciò vorremmo inoltre sottolineare che, per una strana, sicuramente non ricercata congiuntura, la manifestazione di Barcellona P.G si svolgerà nel giorno appunto del 727° anniversario della grande Rivoluzione Nazionale Siciliana meglio nota come “Rivoluzione del Vespro”.
"Un giorno appunto, quello del 31 marzo, che per Noi di Focus Trinakria ha una valenza simbolica enorme".

GLI INDIPENDENTISTI DEL F.N.S. CHIEDONO EFFICACI INTERVENTI A FAVORE DELLE ISOLE MINORI


In un documento, gli indipendentisti del FNS ribadiscono la propria solidarietà nei confronti dei cittadini delle isole minori, in lotta per avere collegamenti aerei e navali adeguati e servizi essenziali per condurre una vita civile dignitosa
"I contratti con le Società di Navigazione - si legge nel comunicato -devono tener conto di un ampio e puntuale ventaglio di esigenze, di interessi e di diritti fondamentali. Quali, appunto, quelli relativi alla Scuola, all’assistenza sanitaria e a quella ospedaliera, agli approvvigionamenti alimentari ed idrici e alla fornitura altri beni e servizi che, con apposita legge, non dovrebbero mai più essere interrotti. Neppure in caso di forza maggiore"
"Quando le Società non sono nelle condizioni di adempiere a tali oneri contrattuali dovrebbero scattare, nel giro di qualche ora, gli interventi della Protezione Civile, quelli dello Stato e quelli della Regione Siciliana"
".In questo contesto l’ FNS sollecita la realizzazione dell’aeroporto delle Eolie nella Piana di Milazzo o in altra area nella Provincia di Messina. Un Aeroporto che sia al servizio appunto delle Eolie , e che sia anche al Servizio dell’area nebrodense e della stessa Città di Messina (la città, cioè, che si vorrebbe fare sparire con il ponte-imbuto)".

giovedì 26 marzo 2009

LI VOGLIAMO ROMPERE QUESTI SCATOLONI?




Stavo attendendo che, in tv, il talk show di Santoro volgesse al termine perchè potessi fare quattro risate con le vignette di Vauro, ma mi son dovuto allontanare di scatto per non sentire lo sguaiatume d'una certa Santanchè osannante al nuovo mostro edilizio che Banca Intesa sta costruenfdo a ridosso del centro storico di Torino, un grattaciello alto centoventi metri, che per lei sarebbe un simbolo.
Ma simbolo di che?
Di quest'Italia berlusca che si corrusca ogni giorno di più?
Mi sono alzato di scatto e, siccome oggi, andando lungo la via Roma ho avuto ancora una volta modo di scattare qualche foto - col solito cellulare che m'è tanto utile - adesso mi son seduto davanti alla tastiera e mi sfogo commentando l'immagine che qui vedete.
Purtroppo, questa sconcezza, è diventata visione usuale.
Talmente abituale che addirittura i vigili in servizio nella zona - pochi ma buoni, anzi bonaccioni - non riescono ad accorgersi della sua esistenza.
Ma dico, caro Candeloro, ci vuol così poco per fare capire a questi signori commercianti della Via Roma che , se devono smaltire scatoloni, possono farlo soltanto dopo avere ripiegato e legato il cartone da sistemare accanto ai contenitori della spazzatura?
Che cioè non li devono lasciare così come ce li lasciano ammirare, sparsi e ingombranti sui marciapiedi?
Ci vuole poco per individuare i bottegai che fanno questo scempio nel "salotto" del centro urbano, a due passi dalle due principali piazze principali della città.
Eppure non si fa.
Ma perchè questo lassismo? Perchè questo barbaro favoritismo?
Me lo puoi spiegare perchè, mio caro sindaco?
Ma fatti sentire, una buona volta, con una severa multa: ti assicuro che un po' di autorevolezza in più non guasta.
Anzi induce a rendere la città più rispettosa.

fra' Galdino

IL GIOCO DELLE TRE CARTE



"Quando ho fatto il paradosso dell'opportunità di fare votare il capogruppo per tutti - dice Berlusconi - era per dire che gli altri sono veramente lì non per partecipare, ma per fare numero".
Or non si riesce a capire se sia più paradossale la proposta o la precisazione che intende giustificare
il paradosso della proposta.
E se fosse soltanto il gioco delle tre carte?
Ma l'ha capito Gianfranco oppure no?

CORTEO ANTI RACKET A BARCELLONA POZZO DI GOTTO


La manifestazione "Barcellona P.G. contro il racket" si svolgerà martedì prossimo, 31 marzo, con una serie d'inteventi presso il teatro dei Salesiani "Vittorio Currò" e nelle piazze cittadine. Il programma si articolerà, partendo dall'incontro degli studenti delle scuole superiori, alle 9,30, coi ragazzi del Comitato Addio Pizzo e il presidente di Fai Giuseppe Scandurra. Alle 18,30, convegno aperto alla città, con l'intervento del sindaco e di personalità delle Istituzioni: prefetto, dott. Franceaco Alecci; procuratore capo di Messina, dott. Guido Lo Forte; procuratore di Barcellona, dott. Salvatore De Luca. In serata, alle ore 20,15, fiaccolata fino a piazza Duomo, dove il corteo incontrerà l'arcivecovo Calogero La Piana.

FINALMENTE APPROVATA - DOPO I TANTI TIRA E MOLLA - LA RIFORMA SANITARIA REGIONALE . PER LE OPPOSIZIONI SI TRATTEREBBE DI UN SEMPLICE MAQUILLAGE


La Sicilia adesso dopo tanto penare ha la sua riforma sanitaria, che secondo il compromesso attuato dalle componenti la magioranza dovrebbe fare risparmiare alla Regione almeno 36 milioni di euro, che i più ottimisti - assessore Russo in testa - farebbero ammontare addirittura a 50 milioni.
Calcoli che le opposizioni non condividono, in quanto sarebbero basati su numeri incompleti, artatamente smorzati.
Insomma la verità sul taglio si gioca su numeri non condivisi. Ma vediamo quali: dal quadro presentato dal governo risulta che i massimi dirigenti in complesso sarebbero 122, il che comporterebbe rispetto alla situazione attuale (160 direttori) un risparmio di 38 unità.
Ma il Pd sostiene che nelle sue stime l'assessore dimentica di aggiungere al computo il numero dei direttori dei 46 presidi ospedalieri. Il che significherebbe che non un risparmio ci verrà dalla riforma, ma un ulteriore aumento di 8 unità.
Per quanto riguarda la struttutra territoriale, sono previsti due bacini autonomi: quello della Sicilia Occidentale ( Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Trapani) e quello della Sicilia Orientale (Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna). Sono previsti: un Comitato composto dai dirigenti generali delle Aziende, col compito di programmare e monitorare gli interventi, e una Consulta regionale della Sanità, che svolgerà gratuitamente funzioni di consulenza.
La riforma accentua i poteri di controllo dell’assessore regionale alla Sanità, che dovrà verificare la corrispondenza tra i risultati raggiunti dalle aziende e quelli fissati negli atti di programmazione locale.
La legge prevede il divieto per le Aziende di affidare, mediante appalto di servizi o con consulenze esterne, l’espletamento di funzioni il cui esercizio rientra nelle competenze di uffici o di unità operative aziendali. Tranne eventuali deroghe, in casi di comprovata necessità, su provvedimento motivato del direttore generale, preventivamente approvato dall'Assessore regionale alla Sanità.

mercoledì 25 marzo 2009

AGITAZIONE E PARZIALE ASTENSIONE DAL LAVORO, NEI PROSSIMI GIORNI, NEL SETTORE DELLA NETTEZZA URBANA PER LA GRAVE SITUAZIONE FINANZIARIA DELL'ATO ME2

FOTO: Il presidente dimissionario di ATO ME 2, Andrea Paratore

Gli operatori ecologici dipendenti dell'Azienda appaltatrice ( Gesenu) e delle sub-appaltatrici del servizio di Nettezza Urbana di competenza dell’ATO Me-2, a causa della mancata erogazione del salario, maturato lo scorso mese di febbraio, in una riunione tenuta stamani, hanno deciso di confermare lo stato di agitazione e di astenersi dal lavoro per una ora, a fine turno, tutti i giorni dal 27.03.2009. Inoltre anticiperanno alle ore 10 l'astensione dall'attività lavorativa il giorno 31 dello stesso mese, per potere essere presenti all'incontro dei sindaci dei comuni del territorio ATO Me2, nel corso del quale dovrà essere trattata la questione relativa all’incremento del capitale sociale, necessario per l'accesso al fondo di rotazione, previsto dalla Regione Siciliana.
Maestranze e Sindacato, intanto, nell'esprimere in un comunicato ufficiale, la propria comprensione per i disagi causati alle comunità, in un servizio così delicato, fanno appello a tutte le forze politiche, a tutti i Sindaci, a tutti i parlamentari della nostra provincia, al Prefetto, al Presidente della Regione Sicilia, affinché promuovano ogni utile iniziativa ispirata al superamento della disastrosa situazione economica finanziaria in cui versa l’ATO Me-2.
"La consapevolezza che la situazione finanziaria peggiori di giorno in giorno - si fa notare - è diffusa, posto che secondo le informazioni fornite dalla Azienda Gesenu, in sede Sindacale, i debiti maturati nei confronti della ditta dal maggio 2005 ad oggi ammontano ad € 26 milioni, cui vanno aggiunti quelli coi gestori delle discariche ed altro, il cui importo supera i venti milioni di euro"
"In simile situazione, il malessere e la mortificazione dei lavoratori, i quali da parecchi mesi non ricevono il salario alla scadenza prevista, con l’aggravante che le maestranze di alcune ditte sub-appaltatrici non hanno ancora percepito neppure la tredicesima mensilità, hanno raggiunto livelli di guardia, anche perchè si teme che, oltre al salario, se malauguratamente non si interverrà con urgenza, ci andrà di mezzo il futuro lavorativo".
A rendere più complicata la situazione, si sono aggiunte le dimissioni da presidente del CdA ATO ME2, annunciate due settimane fa dal dott. Andrea Paratore, a causa della scarsa collaborazione di parte dei sindaci del territorio.
Secondo Paratore, non sussistevano più le condizioni di serenità per potere continuare ad assolvere un compito così importante e delicato con lo stesso impegno, entusiasmo e coraggio di prima.
"In un momento così delicato e difficile per il mantenimento di un servizio così importante, quale è quello di igiene ambientale - s'è lamentato in quell'occasione il presidente - sarebbe stata necessaria la collaborazione non solo di alcuni, ma di tutti i soci, così come avviene in altri ambiti, per uscire da una situazione finanziaria e gestionale difficile, come peraltro riferito e fatto presente con realismo nella riunione avuta in Prefettura alla presenza di sua eccellenza il Prefetto, preannunciando in quella occasione le mie eventuali dimissioni".
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IL PIANO CASA VA PIANO, PIANO...

FOTO: Il premier mentre si reca a Palazzo Chigi, protetto dala scorta

Il piano casa ha rischiato di vacillare.
Dopo la presunta lettera del presidente della Repubblica a Barlusconi, nella quale si sarebbe sottolineata l'incostituzionalità della prassi che il Governo intende seguire per fare varare la nuova legge, oggi s'è aggiunto il no categorico delle Regioni al decreto legge, in quanto in questo caso sarebbe "un vulnus costituzionale non accettabile". A dare la secca risposta negativa promiscuamente Regioni di sinistra e quelle di destra. Nonostante ciò, per Berlusconi l'urgenza resta, ma non è detto che il decreto legge sia lo strumento più opportuno. E allora bisogna ricorrere ad altro procedimento, in grado di coinvolgere direttamente le Regioni. Data la fretta ostentata dal premier, è chiaro che il governo preferisce che la questione venga ugualmente affrontata al più presto in Consiglio dei Ministri. ''Nessuna marcia indietro sul piano casa, che riguarda quasi il 50% delle abitazioni in Italia, mono o bifamiliari'', insiste intanto Berlusconi a margine della conferenza unificata con le Regioni a Palazzo Chigi, ribadendone l'urgenza. Non c'è, quindi, nessuna frenata, né marcia indietro", assicura Berlusconi, e la riserva sull'utilizzo del decreto legge non viene ancora sciolta. Comunque le parti - Regioni e Governo - fidano che, se non nella prossima riunione di consiglio puntata per dopodomani, in quella della prossima settimana, che si terrà martedì, un'intesa risolutiva si possa trovare, anche perchè adesso Berluscoini pare abbia intenzione di far convergere l'attenzione sulla possibilità di un piano unificato con le Regioni, che tenga particolarmente conto delle esigenze dei giovani.

martedì 24 marzo 2009

BISOGNA SAPER MANGIARE PER POTERE... ECCETERA ECCETERA


Problemi di erezioni o impotenza? La prima cura arriva dal cibo. Pasta, pomodoro, verdure, insalata, olio crudo extra vergine e uova fresche. Ecco che cosa mangiare per prevenire i problemi agli organi riproduttivi. Così la Società Italiana di Andrologia durante la 9° edizione della Settimana della Prevenzione Andrologica, informa la popolazione maschile sui rischi di un'alimentazione poco attenta alla salute.
Peccato che adesso, a causa della crisi, pasta e ortaggi, per quel che costano, sono inaccessibili ai moltissimi cassadisintegrati...
Si consolino con le uova, ma stiano attenti al colesterolo!

ADESSO IL PIANO CASA E'DIVENTATO PIANO VILLA


Il piano casa adesso si "limita" alla modifica delle sole villette e alla ricostruzione di vecchi edifici da demolire. "Il decreto o disegno di legge che sia - ha fatto sapere Berlusconi - si fermerà alle case monofamiliari e bifamiliari e alle costruzioni da rifare dopo che queste saranno demolite". Non interesserà pertanto gl'immobili urbani. Praticamente se assalto ci sarà, nell'allargamento delle strutture, riguarderà le tanto "criticate" villette a mare, in collina o in montagna, non sempre come si sa costruite senza ricorrere all'abuso. Cosicchè potrà capitare - e avverrà - che villette nate abusivamente potranno continuare ad abusare ...legalmente. E ne potremo vedere di belle e di brutte anche nella nostra già devastata riviera.

CONCLUSO IL PROGETTO "PESCA E SALUTE" AFFRONTATO DAGLI STUDENTI DELLO SCIENTIFICO DI BARCELLONA: Accolta con interesse la relazione presso l'U.T.E.



A conclusione del Progetto “Pesca e salute: l’azzurro che fa bene”, svolto sotto la guida delle professoresse Maria Livoti e Antonia Munafò, gli studenti delle classi II A, II D e III A del Liceo Scientifico “E.Medi ” di Barcellona hanno presentato, oggi , presso l’Università della Terza Età, una dettagliata relazione sull’argomento, che è stata accolta con notevole interesse dagli astanti .
Il Progetto, iniziato a Gennaio, si è avvalso della collaborazione della dottoressa Tommasa Imbesi, in qualità di esperto, e s'è svolto con lezioni teoriche, che hanno approfondito l’argomento in letteratura ed in biologia, e lezioni sul territorio, che hanno permesso di studiare dal vivo il sistema di pesca lungo il litorale tirrenico, dal passato ai nostri giorni.
Il lavoro, alla fine, è stato sintetizzato in una presentazione Powerpoint.

CHI HA LA PANCIA PIENA NON COMPRENDE CHI HA FAME


Di fronte alla crisi gli italiani devono lavorare di più.
Lo ha sostenuto il presidente del Consiglio Berlusconi, parlando con i giornalisti durante il viaggio inaugurale della linea alta velocità sulla tratta Bologna-Firenze.
Per superare questo momento, secondo il premier, è necessario avere «voglia di reagire, di impegnarsi e magari lavorare anche di più, reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall'America»
Il cavaliere, col suo insistente ottimismo, non si rende conto o fa finta di non rendersi conto del crescere della disoccupazione, dando così ragione al vecchio detto secondo cui pancia piena non crede al digiuno.
A causa della la crisi (che lui addebita ai virus americani, soltanto ora che non c'è più l’amico Bush che ha contribuito a provocarla) sta crescendo in maniera esponenziale la disoccupazione che, giunta quasi al sette per cento nel 2008, tende a diventare ancor più pesante nel corrente anno. A lanciare l’allarme è l’Istat che sottolinea inoltre come sia raddoppiato negli ultimi tre mesi del 2008 il ricorso alla Cig, rispetto allo stesso periodo del 2007. Il numero delle persone in cerca di occupazione ha registrato così il quarto aumento tendenziale consecutivo, con un incremento di 120 mila unità rispetto al quarto trimestre 2007.
Eppure lui, che, pur disdegnandolo, il lavoro ce l’ha, istiga al lavoro chi non riesce ad averlo. Dimenticando però che, se pancia piena non crede al digiuno, è pur vero che pancia vuota non sente ragioni.
Stia quindi attento agli spropositi che dice…e tenga in conto ciò che dicono i proverbi, il cui senso spesso è premonitore.

fra' Galdino

SI PROSPETTA UN NUOVO SCIOPERO DEI NETTURBINI, CON IL SOLITO LURIDO SCENARIO NEL TERRITORIO DELL'ATO ME2



Siamo punto e a capo.
E finchè si continuerà a mantenere il carrozzone ATO, non vedremo "lustro" nelle nostre strade, ma soltanto cumuli d'immondizia.
Si ripete infatti la prospettiva di un altro sciopero degli operatori ecologici, che, avendo reclamato il pagamento delle spettanze del decorso mese di febbraio, hanno dovuto consatare che la Gesenu, in mancanza di fondi, non potrà fare fronte con puntualità. Ciò crea le premesse per una ulteriore astensione, che probabilmente sarà decisa nella riunione programmata per domani mattina, da tenersi nel salone conferenze della Nuova Stazione Ferroviaria, alla presenza dei rappresentanti sindacali. Di quei sindacati (Cgil, Cisl, Uil) che, convocati dalla ditta appaltarice Gesenu, assieme alle aziende subappaltarici, hanno appreso che non sarà possibile l'erogazione della attesa mensilità entro il 15 di questo mese, ma che tuttavia ci sarebbero buone speranze in ordine alle somme del fondo di rotazione richiesto, del cui esito l’amministratore si è dichiarato ottimista.
Soluzione che, qualora ci fosse, sarebbe in grado di risolvere il problema, anche se con un certo ritardo.
Il verbale di tale incontro sarà inviato per conoscenza e competenza al Prefetto di Messina e alla commissione di garanzia-Legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali, dopo che domani si sarà presa una decisione nella riunione sindacale sopra menzionata.
Le difficoltà di pagamento in cui si trova l'Impresa appaltatrice, sono legate a doppio filo con l'accumularsi del credito inevaso da Comuni e ATO; quest'ultimo a sua volta in difficoltà per una serie di fattori, che vanno da una parziale evasione degli utenti ad un certo spreco di denaro per il sostegno del carrozzone, nei quattro anni della sua esistenza..

lunedì 23 marzo 2009

RISOLTO IL GIALLO DELLA CAFFARELLA. REI CONFESSI I DUE STUPRATORI INCASTRATI DAL CONFRONTO DEL LORO DNA


Se non fosse stato per il loro Dna, a quest'ora Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz, i due stranierii in un primo momento accusati di stupro della Caffarella, resterebbero a marcire in carcere, con un marchio fin troppo crudele.
Adesso il loro posto tocca a due rumeni Oltean Gavrila, 27 anni, e Jean Ionut Alexandru, 18, fermati venerdì scorso, grazie alle tracce telefoniche ed incastrati dal Dna.
Entrambi, al momento dello stupro, erano a Roma.
Per arrivare all’arresto di Gavrila e Ionut Alexandru gli inquirenti hanno seguito la pista di una serie di rapine tutte avvenute in parchi della zona sud di Roma, tutte perpetrate con lo stesso modus operandi, sempre ai danni di giovani coppie, e nell’arco temporale tra il 13 ed il 15 febbraio.
Rapine troppo simili per non pensare che dietro ci fossero sempre le stesse persone.
Ed anche lo stupro della Caffarella era cominciato con una rapina.
Mettere in relazione gli elementi è stato immediato, laborioso invece risalire all’identità dei responsabili.
Il gip Guglielmo Muntoni, su richiesta del pm Vincenzo Barba, ha formalizzato l’accusa contro i due per la rapina e lo stupro avvenuti nel parco romano della Caffarella il 14 febbraio scorso. Ionut Jean Alexandru, soprannominato ‘il moro’, assomiglierebbe molto a Karol Racz, mentre Oletan Gavrila sarebbe simile a Alxandru Isztoika Loyos. Entrambi hanno confessato ammettendo le proprie colpe in relazione a quanto accadde nel parco romano. Il più giovane ha raccontato tutto agli inquirenti in un italiano più che comprensibile, l’altro si è invece avvalso di un interprete. I due sono stati riconosciuti dalla coppia di fidanzatini. Inoltre, per quanto riguarda i primi due accusati, il giudice del Riesame ha stabilito che non ci sono sufficienti indizi di colpevolezza per trattenere ulteriormente Karol Racz, che così è stato scarcerato di stasera, scagionato anche per l'episodio di Primavalle.
Domani il tribunale del Riesame dovrà anche analizzare il caso dell’altro giovane arrestato inizialmente, Alexandru Isztoika Loyos, attualmente detenuto per calunnia, autocalunnia e favoreggiamento dopo la sua confessione successivamente ritrattata.

IL FRONTE NAZIONALE SICILIANO RIBADISCE IL "NO" AL PONTE SULLO STRETTO E PROPONE UN APPOSITO REFERENDUM SULLA FATTIBILITA' DELLA STRUTTURA


Il Fronte Nazionale Siciliano "Sicilia Indipendente", torna a ribadire il proprio "NO" alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, adducendo le ragioni di sempre, che glielo fanno definire il "ponte della vergogna".
Tra le conseguenze negative derivanti da tale costruzione, il fronte annovera il sicuro mutamento geografico dello status della Sicilia e della Calabria, che farebbe perdere alla Sicilia la propria insularità e ridurrebbe la Calabria in territorio di transito. Per cui le due regioni sarebbero "smembrate", dovendo "cedere una parte del rispettivo territorio e delle rispettive dignità e identità alla istituenda regionicchia dello stretto. Una soluzione, quest’ultima, che penalizzerebbe soprattutto la nobile e gloriosa Città di Messina, compromettendone la stessa esistenza". Di fronte a prospettive così pesanti, Il Fronte Nazionale Siciliano puntualizza "che non può e non deve essere sottovalutata l’importanza di uno specifico referendum. Ipotesi, quest’ultima, che il Governo Italiano e la maggioranza trasversale “pontista” escludono aprioristicamente e apoditticamente, mentre in realtà "Niente è di più sbagliato. Anche perché il ponte-imbuto non sarebbe una qualunque opera pubblica di grossa entità" bensì "un unicum” che inciderebbe, se realizzato, come nessun’altra opera, nel contesto politico, economico, sociale, paesaggistico nel quale verrebbe realizzato."
Prescindendo da ogni altro impedimento e da ogni altra considerazione - afferma l'F.S.N, - la mancanza di una consultazione referendaria, ( necessariamente regolamentata da apposita legge), "renderebbe giuridicamente, moralmente, politicamente ancora più “illegittima” la costruzione del PONTE. .

VILLA LIBERTY. PROPOSTO UN MUSEO DA FONDARE DOPO IL SUO RESTAURO.


In questi giorni, s'è tornato a parlare della villetta Liberty di via Roma, in seguito ad una proposta, avanzata dall'Associazione Genius Loci al sindaco Nania, mirata a fare inserire la struttura ( ora in comodato d'uso al Comune di Barcellona) in un progetto per la valorizzazione dei beni culturali cittadini. A giudizio del proponente, la villetta - una volta restaurata - potrebbe benissimo diventare la sede di un museo di storia urbana, nel quale si potrebbero raccogliere tutte le testimonianze (storiche, politiche, sociologiche ed artistiche) reperibili a Barcellona. Un suggerimento intelligente e senza dubbio fattibile, che il sindaco in linea di massima ha accolto con grande disponibilità, tanto da avere dato una risposta favorevole, ovviamente con la riserva che - quando sarà - l'idea dovrà preventivamente essere vagliata dalla Giunta e dal Consiglio Comunale.
Particolare, questo, piuttosto formale, anche se non trascurabile, per rispetto dell'iter democratico che ogni decisione importante di pubblico interesse deve seguire.
A parte ciò, poichè quando si pone un problema bisogna che lo si affronti concretamente, volendo stare coi piedi per terra mi sembra logico che si badi a che punto si trovi l'evolversi della situazione di questa magnifica villetta, che per anni è rimasta in stato di abbandono e la cui precarietà potrà essere superata con una serie d'interventi che interessano la Sovrintendenza ai Beni Culturali, la Provincia e dulcis in fundo il Comune.
La Sovrintendenza ha il compito di esprimere il proprio parere e concedere il nulla osta per le necessarie opere di salvataggio della struttura;
la Provincia s'è preso l'impegno - d'altronde ad essa spettante - di produrre la progettazione dei lavori da eseguire;
al Comune spettano in fine l'onere di sostenere la spesa e il compito d'indire la gara o le gare d'appalto per la ristrutturazione.
Il sindaco dott. Nania, per quanto riguarda il benestare della Sovrintendenza, ci ha riferito che gli è stato assicurato, proprio in questi giorni, che può considerarsi concesso, e che inoltre gli ingegneri della Provincia quanto prima esiteranno la parte progettuale, che dovrà consentire all'Amministrazione Comunale d'indire le necessarie gare d'appalto.
Qua, ovviamente, le previsioni si fanno più nebulose, non tanto per il finanziamento che non costituisce il problema prioritario, quanto per l'iter burocratico, che, com'è noto, ha spesso presentato intralci in altre occasioni. "Comunque - ha detto fiducioso il sindaco - poichè si tratterà di lavori speciali, l'assegnazione dei lavori potrebbe essere resa meno problematica, in quanto non dovrebbero essere numerose le imprese concorrenti. E ciò facilita molto l'espletamento delle gare".
Aspettiamo, quindi, lo svolgersi degli eventi, ed intanto cerchiamo in questa città, "contraddittorio puzzle", come la chiama l'architetto Marcello Crinò, di trovare i beni culturali e artistici occultati.

Francesco Cilona

domenica 22 marzo 2009

RIUSCITA SERATA ALL'OASI, ORGANIZZATA DA GENIUS LOCI

FOTO:L'ARCHITETTO PIETRO GENOVESE



Ha avuto un pubblico attento ed interessato la "Serata" organizzata dall'Associazione
Culturale Genius Loci, nel salone a Vetri dell'Oasi di Barcellona.
Presente il sindaco, Candeloro Nania, il dott. Dell'Aglio ha introdotto la manifestazione, seguito dall'intervento dell'architetto Crinò, che ha brevemente illustrato assieme al maestro Fugazzotto il significato dell'esposizione documentale sul Futurismo, e da quello del dott. Italiano, che si è soffermato sulle caratteristiche delle opere presentate dai pittori Celi, Genovese, Gentile e Stagno.
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Stasera m'è sembrato che si siano mischiati capre e cavoli nell'accostare una mostra di pitture dedicata a "visioni e utopie dell'arte barcellonese" con una esposizione di documenti futuristi, in copie e qualcuno in originale, curata dal maestro Giovanni Fugazzotto, a memoria della prima presentazione del Manifesto di fondazione del Movimento, pubblicato dal poeta Marinetti il 5 febbraio 1909 su La Gazzetta dell'Emilia. Probabilmente, gli organizzatori - i benemeriti componenti dell'Associazione culturale Genius Loci di Barcellona - hanno creduto di potere ricorrere all'abbinamento etichettando come "visionari", ovviamente non in senso dispregiativo, i quattro artisti barcellonesi che, per l'occasione, hanno messo in mostra alcune loro opere, quasi tutte caratterizzate da espressioni tra l'irreale ed il paradossale, con un sottinteso aggancio all'attuale assurda realtà sociale. E' ovvio che tra la mostra dei nostri pittori e il futurismo - primo o secondo, italico o siciliano - non c'è alcuna sintonia, visto che il futurismo è stato tutt'altro. Esso, dal primo slancio guerrafondaio con avvinghiamenti al fanatismo fascista al successivo tentativo di demolire il vecchio con metodi meno irruenti, mostrò sempre un conato talmente parossistico che non gli consentì - guarda uin po' - di avere, come movimento storico, un vero e proprio futuro, anche a causa delle contraddizioni in cui cadde, tant'è vero che nonostante intendesse distruggere i musei, non seppe fare a meno di incrementarli con le opere dei suoi seguaci. Comunque un merito l'ha avuto, perchè ha contribuito, con la sua rabbiosa voglia di spazzare, a pulire il terreno per il fiorire di nuove teorie e movimenti. Ha cioè avuto un effetto, che riterrei analogo a quello che probabilmente potrebbe nascere dall'attuale crisi planetaria. Dopo questa forse inutile riflessione, mi sembra giusto menzionare gli artisti che hanno messo a disposizione le loro opere per la mostra organizzata da Genius Loci: Pietro Genovese, architetto concittadino, noto per i suoi studi e le ricerche storico-archeologiche nel nostro territorio, appassionato d'arte con notevole produzione pittorica ricca di messaggi mistici e ideali; Salvatore Celi, giovane barcellonese di stanza nella vicina Furnari, ricco di fantasia in grado di cogliere spunti dalla realtà e farne simboli intesi a far riflettere il "lettore" delle sue opere; Nino Gentile, la cui pittura spazia tra un flusso di correnti che pare vogliano condurre ad una particolare forma di surrealismo trasformistico, che ovviamente rischia di spingerlo oltre le sue stesse aspettative; Peppino Stagno, pittore che oscilla tra un verismo rusticano e un'esigenza di uscirne, affidandosi a figure ed immagini da sogno, forse a lui tanto familiari da fargliele amare.

Francesco Cilona

FATTI I PRIMI PASSI PER L'AVVIO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VECCHIA CENTRALE DEL LATTE DI S.ANTONIO

E' stato esperito, presso il Comune di Barcellona, il pubblico incanto per l'appalto relativo ai lavori di ristrutturazione della ex Centrale del latte, sita in contrada Sant'Antonio.
L'edificio, in seguito ai previsti lavori per la cui esecuzione è disponibile la somma di oltre ottocentosessantamila euro, sarà ristrutturato per essere adibito a centro ricreativo per attività sociali. Hanno partecipato alla gara 243 imprese, di cui 33 escluse, ed è risultata aggiudicataria, mediante sorteggio, l'impresa CO. ANT.Srl, con sede a Mussomeli (Caltanissetta), che aveva proposto un ribasso del 7,3152% sul prezzo a base d'asta. Al secondo posto s'è classificata l'impresa A.T.I. DM Costruzioni Srl - MP Costruzioni Srl.

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