mercoledì 25 marzo 2009

IL PIANO CASA VA PIANO, PIANO...

FOTO: Il premier mentre si reca a Palazzo Chigi, protetto dala scorta

Il piano casa ha rischiato di vacillare.
Dopo la presunta lettera del presidente della Repubblica a Barlusconi, nella quale si sarebbe sottolineata l'incostituzionalità della prassi che il Governo intende seguire per fare varare la nuova legge, oggi s'è aggiunto il no categorico delle Regioni al decreto legge, in quanto in questo caso sarebbe "un vulnus costituzionale non accettabile". A dare la secca risposta negativa promiscuamente Regioni di sinistra e quelle di destra. Nonostante ciò, per Berlusconi l'urgenza resta, ma non è detto che il decreto legge sia lo strumento più opportuno. E allora bisogna ricorrere ad altro procedimento, in grado di coinvolgere direttamente le Regioni. Data la fretta ostentata dal premier, è chiaro che il governo preferisce che la questione venga ugualmente affrontata al più presto in Consiglio dei Ministri. ''Nessuna marcia indietro sul piano casa, che riguarda quasi il 50% delle abitazioni in Italia, mono o bifamiliari'', insiste intanto Berlusconi a margine della conferenza unificata con le Regioni a Palazzo Chigi, ribadendone l'urgenza. Non c'è, quindi, nessuna frenata, né marcia indietro", assicura Berlusconi, e la riserva sull'utilizzo del decreto legge non viene ancora sciolta. Comunque le parti - Regioni e Governo - fidano che, se non nella prossima riunione di consiglio puntata per dopodomani, in quella della prossima settimana, che si terrà martedì, un'intesa risolutiva si possa trovare, anche perchè adesso Berluscoini pare abbia intenzione di far convergere l'attenzione sulla possibilità di un piano unificato con le Regioni, che tenga particolarmente conto delle esigenze dei giovani.

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