Quello della città trascurata e quindi non "trattata a misura d'uomo", lo sappiamo bene, non è un problema che tormenta soltanto Barcellona Pozzo di Gotto.
Ma non è neppure una questione che non deve turbare il sonno dei nostri amministratori, perché tanto, essi, hanno fatto e stanno facendo di tutto per rendere vivibile la nostra città. Giustamente va considerato un passo in avanti, sulla strada verso il miglioramento delle condizioni di vita di chi ha più bisogno d'aiuto, l'avere concordato con altri undici Comuni la decisione di cofinanziare il cosiddetto "buono socio-sanitario" mensile di 450 euro - limitatamente a cinque o quattro mesi - a favore di famiglie con a carico un disabile al cento per cento.
Giustamente va considerato un altro passo, l'avere procurato il finanziamento per dare un nuovo look al centro urbano, o l'avere procurato i soldi per completare un teatro che manca alla città, per aggiustare 152 strade, per aumentare il numero dei vigili e quanto altro ancora lo sa bene il Sindaco della città.
Ma, quando tutto ciò viene fatto senza una linea programmatica, senza un po' di attenzione all'ordine, alla disciplina, all'igiene nell'ambito cittadino, o peggio si deve assistere ad inconvenienti, come quelli recentemente annunciati,di ricorsi e controricorsi, di inchieste giudiziarie e di visite non certo gradite in qualche ufficio responsabile del Comune, non è facile capire quanto possano incidere sulla qualità della vita urbana quei passi, ancorché positivi, sopra accennati.
Bene che si sappia, nessuno qui minimizza o, peggio ancora, denigra le cose positive fatte dai nostri amministratori. Né c'è nessuna voglia o interesse di autoincensamento, caro dottore, quando si sospetta che quello che modestamente abbiamo rilevato ha colto nel segno, tanto da sollecitare risposte a tamburo battente.
Se poi si tratta di "veline" o di "valletti", mica l'abbiamo detto noi?