venerdì 11 aprile 2008

SIGLATO LO STATUTO DELL'AEROPORTO MESSINESE



Il primo passo, di natura burocratica, per la realizzazione di un sogno che si chiama “Aeroporto del Mela”, è stato fatto.
Nello studio notarile del dottor Guido Manforte è stato siglato, con le firme del presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Musmeci, e del commissario straordinario del Consorzio Asi, Venerando Lo Conti, lo statuto della società “Aeroporto del Mela Scarl”, che dovrà occuparsi intanto dei preliminari atti a promuovere la realizzazione dell’importante struttura aeroportuale nella pianura di Barcellona-Milazzo.
A gestire la nuova società sarà un consiglio d’Amministrazione, la cui presidenza - è ormai scontato – toccherà all’attuale presidente della Provincia , Salvatore Leonardi.
I componenti del Cda saranno in tutto tre, e verranno impegnati no cost, dato che non è previsto alcun emolumento per il loro contributo operativo alla società.
Il nuovo aeroporto, aspirazione della città capoluogo e di ben ottanta comuni della costa tirrenica messinese, prima che sorga dovrà attendere che si proceda: 1) alla verifica della sua fattibilità nel luogo suggerito,; 2) alla relativa progettazione; 3) al reperimento del capitale necessario per la sua attuazione e gestione.
Il presidente della Provincia, nonostante la complessità dell’iter, appare ottimista sulla possibilità di un suo svolgimento senza troppi intoppi, avendo fiducia su promesse di cofinanziamento già fatte dall’ex presidente della Regione Cuffaro, recentemente confermate – in teoria - dal candidato del MpA, Lombardo e ovviamente sperabili se don Raffaele supererà l’attuale certame per la conquista dello scranno di Governatore di Sicilia. Ma è da credere che saranno ugualmente possibili se lo scettro toccherà, per volontà popolare, ad una Governatrice di nome Anna.

Fra Galdino

giovedì 10 aprile 2008

INCOMPRENSIONI PER IL PALALBERTI


Splendido pieno di vittorie per le squadre barcellonesi, che piazzano un 5 su 5 che rende trionfale l'ultimo fine settimana per lo sport del Longano. In ordine di categoria vince l'Explorer Informatica Genius nel campionato di A2 di pallamano femminile nel derby del Palalberti contro la Messana. 22-18 il punteggio finale per le ragazze di Peppe Dauccia, decise a difendere il terzo posto in graduatoria alle spalle del Palermo e del Marsala.”

Questo è l’esordio di un pezzo sullo sport barcellonese, letto all’inizio della settimanasul sito di Barcellona City , giustamente elogiativo dei risultati conseguiti da ben cinque squadre cittadine che, pur non identificandosi con le due principali compagini di calcio e di basket, coi loro risultati hanno fatto vibrare le corde dell’orgoglio cittadino. Questo riferimento, per me davvero insolito, sto facendo per precisare che, essendosi creata una coda polemica, a causa di una competizione sportiva ( sic alla fonte) tenutasi domenica scorsa al PalAberti, ed avendo io il sospetto che si sia trattato appunto del derby di cui sopra - vago sospetto, che presto mi è stato tolto da una precisazione espressa in un commento che riporto in fondo, in cui si spiega che la manifestazione era una gara di ballo e non una competizione sportiva - mi piacerebbe dire qualcosa sulla reazionedella presidenza dell’Asd Progetto Basket di Barcellona, nei confronti del Comune, per avere autorizzato appunto lo svolgimento, in quell’impianto sportivo, di una competizione sportiva extra, senza avere informato preventivamente detta presidenza. Praticamente si tratta di una comunicazione al sindaco, all’assessore allo Sport e all’ufficio tecnico competente, firmata da uno dei due copresidenti di Progetto Basket - Tommaso Donato – il quale ha annunciato il proposito del “sodalizio” dirompere anticipatamente la convenzione per l’utilizzo dell’impianto, siglata lo scorso mese di settembre, con scadenza al prossimo 30 giugno, in concomitanza con la conclusione del campionato di basket.

La causa di tale decisione sarebbe l’essere venuto meno il rapporto di stima e di fiducia ovviamente nel comportamento del Comune, a seguito dell’ultima incomprensione registratasi domenica scorsa.
Il riferimento è ad una generica competizione sportiva svoltasi appunto domenica scorsa al Palazzo dello Sport, in seguito alla quale l’intero ambiente ( parquet e spalti) sarebbero stati lasciati in condizioni disastrose, tali da mettere a rischio il regolare svolgimento dell’incontro col Rosarno, puntato per il pomeriggio della stessa domenica.
Se effettivamente è stata data concessione all’utilizzo dell’impianto in orario talmente accosto a quello della successiva partita, riguardante la società convenzionata, e quindi tale da non consentire il riordino dell’ambiente, è giustificatissima la reazione della presidenza giallorosa: il permesso non doveva essere dato. Tuttavia il rammarico sarebbe stato ugualmente sacrosanto, anche se tra una competizione e l’altra ci fosse stato il tempo necessario per il riassetto dell’ambiente, appunto perché ci sarebbe stata, oltre all’opportunità, la possibilità di rimediare,da parte di chi aveva l’obbligo di farlo.Ma è stato fatto? Ecco il busillis!

Per correttezza riporto il commento di cui sopra : Anonimo dice:

Sospetto sbagliato, siete completamente fuori strada: si trattava di una gara di ballo conclusasi poco prima l'inizio dell'incontro di basket.

Francesco Cilona



mercoledì 9 aprile 2008

C'E' SPERANZA PER IL VILLINO "LIBERTY"


Il villino liberty di via Roma finalmente potrà essere restaurato e riportato all’originale splendore, in maniera da utilizzarsi per la crescita culturale della città.

Ciò sarà possibile grazie ad un intervento finanziario del Comune proposto alla Provincia, proprietaria dell’immobile, in cambio di una concessione novennale in comodato della villa.

A tale scopo saranno stanziati, 600.000 euro, tratti dai fondi concessi dallo Stato per la riqualificazione urbana di Barcellona Pozzo di Gotto.

Per accedere a tale convenzione è stata necessaria una delibera della Giunta di Palazzo Longano, che consentirà al sindaco Nania di firmare l’accordo assieme al presidente della Provincia Leonardi.

La somma necessaria per l’importante operazione di restauro e di messa in sicurezza del villino, ridotto in stato di degrado per il lungo abbandono, come detto, farà parte della spesa complessiva per il rinnovo della via Roma, considerata il salotto della città.

Per il conseguimento dei lavori di riqualificazione urbana, il Comune si avvale, fra l’altro, del cofinanziamento dello Stato, siglato la scorsa estate, dai sindaci di 22 Comuni dell’Isola e dal ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro.

Per la città di Barcellona Pozzo di Gotto, rappresentata dal sindaco Candeloro Nania, in occasione dell'incontro con il Ministro Di Pietro e il presidente della Regione Cuffaro, la fetta di contributo stabilita risultò più che opportuna per la ripresa e il completamento del progetto di recupero e riqualificazione di un'importante tratto di area urbana, compresa tra la dismessa stazione ferroviaria di via Roma e il quartiere popolare di Fondaco Nuovo, passando naturalmente per il rione S.Antonino, dove una buona parte del finanziamento, poco più di tre milioni - cioè la quota messa a disposizione dalla Regione - servirà per il restauro dell'antico convento di Sant'Antonio di Padova, che vanta la presenza di un chiostro di notevole interesse storico e artistico.
Lo Stato, tramite il ministero retto da Antonio Di Pietro, contribuisce con un finanziamento di sette milioni di euro. A tali somme, sempre per la riqualificazione dell'area urbana indicata, vanno aggiunti 4.600.000 euro messi in conto dal Comune, per l'importante intervento di "rinascita urbana".

martedì 8 aprile 2008

L'UNO DELL'AVE MARIA...


Fra un paio di giorni si chiude la campagna elettorale, e mai come in quest'occasione campagna elettorale s'è rivelata talmente insulsa e scialba da non fare neppure accorgere che, in realtà, si voterà domenica prossima.
Ci hanno, è vero, riempiti in maniera selvaggia muri e cassoni della spazzayura di foto urtanti e questuanti, ma nessuno ha avuto la faccia di presentarsi di persona per dirci che cosa farà per migliorare la nostra vita.Ci hanno ingozzato spiattellando sugli schermi tv le stantie figure dei pretendenti al "trono" del Viminale, e ci hanno fatto annoiare mortalmente Quando non ci hanno fatto incazzare.
A questo punto dovremmo sperare di essere giunti finalmente agli sgoccioli della seconda repubblica, che, per quanto la precedente non fosse stata un granchè, non si può dire che ci abbia portato bene.
E allora per respirare un po' d'aria diversa, sempre politicamente parlando, voglio fare qualche passo indietro negli anni, e non avendo la macchina del tempo sfoglio un paio di giornali vecchi. Ne scelgo due del 1975, dove trovo due miei "corsivi": un articoletto scritto alla vigilia di una consultazione elettorale e l'altro qualche mese dopo, a compendio di una vittoria conseguita dagli amici di Santalco. Visto che ancora siamo nella settimana preelettorale, riporterò il corsivo pre, e vi farò conoscere un simpaticissimo personaggio che in città fece epoca: Martino Fugazzotto, che purtroppo ormai è nel Regno dei più.
"Una lista civica per le elezioni amministrative provinciali, con un solo candidato, potrebbe sembrare un controsenso, visto che si vota con il sistema proporzionale e non con l'uninominale. Eppure Martino Fugazzotto, fondatore, sostenitore, presidente e forse anche unico componente del partito dell'Ave Maria, per le prossime elezioni amministrative provinciali, si presenta tutto solo, convinto che come candidato unico riuscirà a fare meglio delle precedenti volte, quando per le elezioni comunali, sempre sotto l'egida dell'Ave Maria, ottenne un numero di voti insufficienti a garantirgli uno scanno a Palazzo Longano.
Martino Fugazzotto è un tipo che non si sgomenta di fronte alle difficoltà della vita.
S'è diplomato maestro, ma non è riuscito ad avere un posto d'insegnante?
Niente d'allarmante!
Senza scoraggiarsi s'è cercato un altro lavoro e, con un furgoncino pieno di dolciumi, viaggiando per l'entroterra barcellonese, s'è messo a piazzare , nelle piccole botteghe di periferia, biscotti, caramelle, uova di Pasqua, pasta martorana. E viaggiando in questo depresso hinterland, s'è reso conto dello stato d'indigenza della gente, della sfiducia che serpeggia nei confronti della classe politica, delle beghe che dividono i responsbili della pubblica amministrazione. Spinto da queste costatazioni, lui che si professa cristiano e democratico, senza volere fare il moralizzatore ad ogni costo, puntualmente anche stavolta si presenta al suo elettorato, riservandosi di chiudere in bellezza la propria campagna elettorale, con uno dei suoi "succosi" discorsi in piazza Stazione, in "contemporanea" posibilmente con il comizio del senatore Santalco, per frustare con pittoresche similitudini la corruzione amministrativa.
Stavolta, anche se non è certo del successo, tenta la scalata alla Provincia: è solo in lista, ma si ripromette di trovare compagnia al palazzo di Piazza Antonello, se pure avrà la sorte di metterci piede in qualità di consigliere. Forse però continuerà a trovarsi solo, anche lì, essendo unn tipo che non ama fare comunella coi rappresentanti di partiti troppo affollati."

Fra' Galdino

TERZA EDIZIONE DI "NOTTE ANTIQUA"

FOTO:Palazzo Pirandello e Chiesa del Carmine

Ci sarà una terza edizione di “Notte Antiqua”. Si svolgerà la sera del 3 maggio, e seguirà il percorso dell’itinerario urbano di Pozzo di Gotto, la sezione più antica della nostra città.
L’associazione organizzatrice, creata nell’estate scorsa allo scopo esclusivo di tutela, promozione e valorizzazione dei beni storici ed artistici, della natura e dell’ambiente, della cultura e dell’arte, si propone di promuovere il turismo locale mediante la realizzazione di itinerari artistici, storico-culturali, naturalistici con coinvolgimento dei cittadini e in particolare degli studenti.

Questo l’iitinerario urbano pedonale di Pozzo di Gotto, che presumibilmente verrà seguito per la prossima “Notte Antiqua”
:

Viale San Giovanni Bosco, via Garibaldi
PALAZZO COMUNALE, 1875. Progettato dall'arch. Giuseppe Cavallaro e ampliato nel 1988.
CHIESA DEI SANTI COSMA E DAMIANO, sec. XIV (?) - XVII circa.
MONUMENTO AI CADUTI, 1970. Progetto Arch. Giuseppe Fanfoni, scultura di Giuseppe Mazzullo.
NUOVO TEATRO MANDANICI. Progetto Arch. Giovanni Leone, iniziato nel 1981, in via di completamento.
MONUMENTO A SEBASTIANO GENOVESE, 1988. di Filippo Minolfi.

Via Garibaldi , via Risorgimento, Salita del Carmine
CHIESA DEI CAPPUCCINI, 1623. Ciborio in legno del XVII-XVIII sec., Madonna di Domenico Guargena.
AUDITORIUM S. VITO, 1472. Ampliamento del XVII sec., Altari barocchi, affreschi dei Vescosi.
ORATORIO DELLA ANIME DEL PURGATORIO, 1658. Interno barocco, abside con decorazioni a stucco.
PALAZZO PIRANDELLO, XIX sec.
DUOMO DI S. MARIA ASSUNTA, 1620. Ricostruzione del 1859.
VECCHIO OSPEDALE CUTRONI ZODDA, 1899. Progettato dall'arch. messinese Pasquale Mallandrino.
CHIESA DI GESU' E MARIA, 1622, ingrandita nel 1890. All'interno quadro Gesù e Maria del XVIII sec.
CHIESA E CONVENTO DEL CARMINE, 1579. Vari dipinti del XVII sec.

Per quanto riguarda il programma , sarà questo lo svolgimento previsto:
alle 18, presso la Chiesa dei Cappuccini, si terrà un Convegno su "I beni culturali di Pozzo di Gotto"; alle 19,30 visite guidate alle Chiese di San Vito, Delle Anime del Purgatorio (e la sua Cripta), di S. Maria Assunta, di Gesù e Maria e del Carmine; alle 20 "Mostra di Arte Sacra" a Palazzo Sacco (via Garibaldi), espongono Nuccio Bertuccio, Francesco Invidia, Salvatore Anastasi, Gabriella Donato, Cosimo Patanè e Rosario Cutropia; alle 20,30 in via San Vito Omaggio ad Iris Isgrò, pittore "Barcelgottese"; alle 21 la Confraternita di S. Eusenzio presenterà "Antichi Mestieri"; alle 21,30 a Pizzo Castello, in via Mentana (Suttavota) spazio a "Il Souk ed i suoi colori multietnici"; alle 22 il Circuito con "Musicisti in Strada" e "Degustazione di prodotti tipici"; alle 24 nel Duomo di S. Maria Assunta "Concerto di Mezzanotte"con la partecipazione di Maria Laura Gisella Corica, Giuliana Crispo e Olivo Lisciotto.

lunedì 7 aprile 2008

ATTENTI A QUEI DUE!!!



Attenti a qui due” Lo ripete da tempo in maniera ossessiva quel furbacchione politico, con la erre moscia, che di traccheggio dietro le quinte se ne intende e che risponde al nome di Fausto Bertinotti.
Quei due, secondo il presidente della Camera, sono Berlusconi e Veltroni, che, convinti di non potere governare da soli, tramano per mettersi d’accordo dopo il risultato dell’elezioni, probabilmente deludente per entrambi. Bertinotti è convinto – o per lo meno cerca di convincere gli elettori – che sotto sotto continua la trama intessuta dai due negli incontri di dicembre, quando Berlusconi e Veltroni fecero credere che stessero cercando di abbozzare una nuova legge elettorale, da sostituire al porcellum. L’attuale legge che difficilmente – con questo lustro di luna – farà uscire dal consulto elettorale una maggioranza stabile.
Ha ragione Bertinotti, o è semplice propaganda per raggranellare voti a favore della sinistra?
Beh, potrebbe azzeccarla, se è vero che, nonostante il crescente crepitio della campagna condotta dai leaders del Pd e del Pdl, sotto sotto Berlusconi ha cominciato a prospettare ai suoi più vicini collaboratori la possibilità di una ripresa del dialogo con Veltroni. Dato che, man mano che ci avviciniamo al 13 di aprile, si assottiglia sempre più il mitico distacco di 10 punti prospettatogli dai sondaggi iniziali. E se ci fosse davvero, come vuol far temere il Pd, il solito risultato striminzito per il Senato, non potrebbe toccare al nuovo governo una sorte analoga a quella di Prodi? Di fronte al decrescere dell’ottimismo sul distacco, tra Gianni Letta e Silvio Berlusconi, nei ritagli di sosta, il discorso non può non cadere su un timore del genere.
Anzi, pare che cada a fagiolo, tanto da togliere al viso del Cavaliere l’ormai fin troppo stereotipato sorriso propinato agli elettori.
Negli ultimi giorni pare che abbia espresso ai più fedeli la voglia - se potesse – di tentare la carta di un “grande accordo” anche sull’esecutivo, Anche perché già s’è reso conto che, con questa legge, difficilmente un governo Pdl-Lega potrà durare a lungo.
E d’altronde Berlusconi avrebbe un sogno da realizzare: l’ascesa al Quirinale, cent’anni di salute al presidente Napoletano.
E per coronarlo, la prevedibile precarietà parlamentare non potrà bastare.

Francesco Cilona

domenica 6 aprile 2008

COME FARE PER RICEVERE LA TESSERA SANITARIA



L'altro giorno, mentre mi trovavo in farmacia, ho notato che non tutti gli acquirenti, dovendo acquistare dei farmaci, erano in grado di esibire la tessera sanitaria mediante la quale acquisire il "cosiddetto" scontrino parlante, necessario per potere "scaricare" parte del costo dei medicinali nella dichiarazione dei redditi.
In mancanza di quell'aggeggio magnetico, contenente dati anagrafici e codice fiscale del titolare, il farmacista, essendo comunque tenuto a trascrivere il codice sullo scontrino, era costretto a farlo a mano impiegando più tempo. e ciò perchè un'apposita circolare inviata in tutte le farmacie precisa che "il farmacista è tenuto a fornire il farmaco, anche in caso di mancata esibizione della tessera sanitaria che, in ogni caso, si consiglia comunque di portare con sé al momento dell’acquisto per facilitare la corretta procedura di identificazione dell’assistito contribuendo ad un servizio più efficiente e veloce da parte della farmacia".
Curioso come io sono, ho chiesto al titolare se mi sapeva dire quanti in media sono i "clienti" in grado di esibire la tessera - che è una specie di bancomat, plastificata e con banda magnetica che consente ad un lettore elettronico di trasferire i dati necessari sullo scontrino - e il farmacista m'ha risposto che, ad occhio e croce, non superano il 35/40 per cento. E sarà una percentuiale non lontana dalla realtà, visto che conosco famiglie di tre persone, dove soltanto una ha già ricevuto la tanto decantata tessera sanitaria.
Perchè tanto ritardo?
Si parla di difficoltà tecniche, incontrate dagli apparati di Stato o della Regione. Comunque scuse vaghe e forse anche vacue, che servono solo a porre anche questa situazione nell'ormai arrugginito calderone dei provvedimenti all'italiana.
E a conferma di ciò, posso aggiungere un particolare.
Nel sito internet "Ministero della salute Primo piano" avevo letto, tra le atre notizie riguardanti la tessera sanitaria, quanto segue:
"Qualora non si fosse ancora in possesso della tessera sanitaria si ricorda che essa può essere richiesta direttamente telefonando al Numero Verde 800.030070 oppure cliccando sul sito dell' Agenzia delle Entrate alla voce Servizi "codice fiscale e tessera sanitaria".
Curioso come sono, ho voluto provare a chiedere la tessera di una persona che ancora non l'aveva ricevuta.
Cosa incredibile, contrariamente a quanto avviene sovente quando si chiedono informazioni telefonando ad un numero verde, mi è stato immediatamente passato un operatore che s'è messo a mia disposizione.
Gli ho riferito i dati richiestimi e lui, dopo avere fatto la necessaria ricerca tramite computer, mi ha riferito che quella tessera non era stata mai rilasciata, non essendo evidentemente ancora pronta e che, per averla, bisogna fare richiesta all'Asl territoriale competente: in questo caso, quindi, all'Asl 5.
Vogliamo allora provare con l'Asl, per sapere cosa ci risponde?
Concludo con questa proposta, che rivolgo a quanti leggono Barcellonablog e non hanno ancora ricevuto la tessera. Chiedetela alla vostra ASL!
Potrebbe essere la volta giusta per risolvere un primo piccolo-grande problema, finora affrontato un po' alla carlona. Oppure no?

Fra' Galdino

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