mercoledì 9 aprile 2008

C'E' SPERANZA PER IL VILLINO "LIBERTY"


Il villino liberty di via Roma finalmente potrà essere restaurato e riportato all’originale splendore, in maniera da utilizzarsi per la crescita culturale della città.

Ciò sarà possibile grazie ad un intervento finanziario del Comune proposto alla Provincia, proprietaria dell’immobile, in cambio di una concessione novennale in comodato della villa.

A tale scopo saranno stanziati, 600.000 euro, tratti dai fondi concessi dallo Stato per la riqualificazione urbana di Barcellona Pozzo di Gotto.

Per accedere a tale convenzione è stata necessaria una delibera della Giunta di Palazzo Longano, che consentirà al sindaco Nania di firmare l’accordo assieme al presidente della Provincia Leonardi.

La somma necessaria per l’importante operazione di restauro e di messa in sicurezza del villino, ridotto in stato di degrado per il lungo abbandono, come detto, farà parte della spesa complessiva per il rinnovo della via Roma, considerata il salotto della città.

Per il conseguimento dei lavori di riqualificazione urbana, il Comune si avvale, fra l’altro, del cofinanziamento dello Stato, siglato la scorsa estate, dai sindaci di 22 Comuni dell’Isola e dal ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro.

Per la città di Barcellona Pozzo di Gotto, rappresentata dal sindaco Candeloro Nania, in occasione dell'incontro con il Ministro Di Pietro e il presidente della Regione Cuffaro, la fetta di contributo stabilita risultò più che opportuna per la ripresa e il completamento del progetto di recupero e riqualificazione di un'importante tratto di area urbana, compresa tra la dismessa stazione ferroviaria di via Roma e il quartiere popolare di Fondaco Nuovo, passando naturalmente per il rione S.Antonino, dove una buona parte del finanziamento, poco più di tre milioni - cioè la quota messa a disposizione dalla Regione - servirà per il restauro dell'antico convento di Sant'Antonio di Padova, che vanta la presenza di un chiostro di notevole interesse storico e artistico.
Lo Stato, tramite il ministero retto da Antonio Di Pietro, contribuisce con un finanziamento di sette milioni di euro. A tali somme, sempre per la riqualificazione dell'area urbana indicata, vanno aggiunti 4.600.000 euro messi in conto dal Comune, per l'importante intervento di "rinascita urbana".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma se il restauro del convento è già in fase di ultimazione (dovrebbe concludersi a maggio: lasciamo perdere la qualità dei lavori, da far rabbrividire!), cos'è che in realtà stanno finanziando con quei tre milioni?

Anonimo ha detto...

Poichè si è parlato di quota messa a disposizione dalla Regione, ai tempi del Governo Cuffaro, può darsi che sia quello il finanziamento che si sta utilizzando per quei lavori di cui parla Mario. Una risposta esauriente penso che potrebbe darla il sindaco o chi per lui. Cioè l'ufficio competente del Comune.

Anonimo ha detto...

Ripeto, il Sindaco (non risponde) è impegnato a scoprire il sesso degli Angeli. Siamo rovinati.

Anonimo ha detto...

Bisogna costringere il sindaco a mettersi in linea , e anche in riga, e rispondere ai cittadini non sudditi. C'è una precisa legge dello stato che lo impone.E' possibile formare un gruppo consistente di persone e andarglielo a chiedere con la dovuta educazione ed energia? Franz sidoti

Anonimo ha detto...

Dimenticavo di dire che ho già inviato 23 mail,su argomenti vari, al sindaco senza alcuna risposta.Volevo sapere se era possiile coniugare le nostre forze,per vincere la battaglia di una nuova politica per una nuova democrazia, basata sulla partecipazione e la trasparenza.Posso inviarti le mie mail al sindaco e poi tu decidere se pubblicarle o meno? Grazie, Franz Sidoti

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