sabato 16 aprile 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: RESTA UNA CHIMERA LA COMMISSIONE D'INDAGINE SUL DEPURATORE

DOPODOMANI, CONSIGLIO COMUNALE A PALAZZO LONGANO


"Istituzione commissione d'indagine sul depuratore comunale e problematiche connesse all'inquinamento ambientale".

E' questo uno dei punti all'ordine del giorno del Consiglio Comunale che ormai si ripete da oltre un anno tutte le volte che il massimo consesso cittadino viene convocato.
La stessa voce la ritroviamo nell'ordine del giorno della prossima riunione di Consiglio, convocata per dopodomani, lunedì 18 aprile.
Nella lista sono elencati sei punti da trattare, ma è prevedibile che questo riguardante la Commissine di cui sopra sarà ulteriormente rinviato.
Evidentemente non esistono elementi per avere tanta fretta da dovere indagare perché mai, in prossimità del depuratore e per parecchie centinaia di metri il bel mar Tirreno, anche nella prossima estate, debba essere interdetto alla balneazione.
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Intanto per chi ha interesse, abbiamo spulciato un documento riguardante un rapporto della Provincia regionale sulla situazione e sulle prospettive ambientali della città:

POLITICHE ENERGETICHE E TUTELA DELL’AMBIENTE
Rapporto sui sistemi depurativi a servizio delle reti fognanti dei Comuni ricadenti nel territorio della Provincia di Messina - Aggiornamento Dicembre 2010 -
Acquisizione dati a cura del personale della 2ª e 6ª Unità Operative.
Il Dirigente Dott.ssa Carolina Musumeci


Barcellona P.G.

Abitanti censiti --- -- Abitanti fluttuanti
47.800 ca. (al 2005)-- ....15.000 ca.

Il P.A.R.F. (Piano Attuazione Rete Fognante) è stato approvato con Decreto dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente n° 1359/90 del 03.12.1990 e prevede un impianto di depurazione a servizio del territorio comunale i cui reflui depurati rispettino i limiti di cui alla tabella 4 della Legge Regionale n° 27/86. Con D.A. n° 775/7 del 15.10.1993, l’A.R.T.A. ha autorizzato il Comune a scaricare a mare, tramite condotta sottomarina, i reflui depurati provenienti dall’impianto di depurazione a servizio del centro.
Nelle more della realizzazione della condotta sottomarina l’A.R.T.A., con D.A. n° 232/7 del 21/04/97, ha rilasciato l’autorizzazione provvisoria allo scarico in mare sottocosta del refluo depurato, nel rispetto dei limiti della tab. 5 della L.R. 27/86, imponendo l’accettazione dei reflui di Terme Vigliatore e stabilendone le modalità. In atto, risulta attiva la condotta di allontanamento a mare dei reflui depurati. L’ Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque, con il D.D.S. 146 del 06.12.06, ha decretato l’autorizzazione allo scarico imponendo il rispetto dei limiti di accettabilità dei reflui previsti dalla tab.1 dell’all. 5 del D. Lgs. 152/06 (per BOD, COD e Solidi sospesi), optando per l’interpretazione più cautelativa della stessa tabella.
Altresì, è imposto il rispetto della tab. 5 della L.R. 27/86 con rinvio, per i parametri in essa non menzionati, alla tab. 3 dell’all. 5 del D.Lgs. 152/06. Ancora, limita il parametro E. coli a 5000UFC/100ml e fa obbligo di contenere la qualità delle acque marine (entro i 200m dalla costa) nelle soglie indicate nella tab. 7 della L.R.27/86.
Il Comune con lettera del 01.12.09 ha formulato all'A.R.R.A. la richiesta di rinnovo.

Questo è il dettaglio degli scarichi attuali delle reti fognarie cittadine:
• al presidio depurativo, di tipo biologico, di C.da Cantoni, pervengono i liquami del centro abitato, della frazione Calderà e di altre frazioni quali S. Antonio, Santa Venera, Porto Salvo, Centineo, Mortellito e Acquaficara. Giungono, inoltre, le acque reflue urbane di una parte del territorio comunale di Terme Vigliatore. La condotta di allontanamento a mare è in funzione. Misura 300m ed è dotata di diffusore terminale della lunghezza di 100m.
Gli altri scarichi, tutti bruti, sono i seguenti:
• la frazione S. Paolo (abitanti residenti ~1.000) ha due scarichi, definiti “Via Ruva” e “Campo Sportivo”, nel bacino del Torrente Longano;
• la frazione La Gala (abitanti residenti ~800) ha due scarichi nel bacino del Torrente Longano;
• la frazione Femminamorta (abitanti residenti ~400) scarica nel Torrente Mela;
• alcune abitazioni della frazione Cannistrà scaricano nel Torrente Idria;
• le frazioni Crocifisso e Manno hanno lo scarico sulla “Saia Bizzarro” (bacino del Torrente Idria); • le abitazioni dell’area Via Enna-Via dello Stadio-Via Ragusa e C.da Casello hanno lo scarico nella “Saia Bizzarro” (bacino del Torrente Idria);
• le abitazioni a monte di Via Enna hanno lo scarico nella “Saia Bizzarro”;
• le C.de Stretto Siena e Margi scaricano congiuntamente nel Torrente Mela (in C.da Pozzo Perla).

LA SETTIMANA SANTA A BARCELLONA POZZO DI GOTTO

venerdì 15 aprile 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: LA MONNEZZA? ANCORA QUASI TUTTA IN CITTA'



E' iniziato da quattro giorni l'intervento straordinario per lo sgombero delle innumerevoli montagne di rifiuti che da un mese invadono i marciapiedi della città, creando il grave stato d'emergenza per la salute pubblica che tanto ci ha allarmato.
Nel costatare, però, i primi risultati della tanto attesa operazione, si ha l'impressione che si stia andando un po' troppo a rilento.
Probabilmente per insufficienza di mezzi e personale, moltissime strade rimangono tuttora ingombre di spazzatura: in periferia permangono catene di ammassi maleodoranti e diversi sono ancora i quartieri e i rioni dove ancora non s'è neppure sentito il rumore degli autocompattatori in azione.
Quel che più fa specie è il permanere di enormi cumuli di spazzatura a ridosso di scuole: in via Medici addossati al recinto della scuola elementare di Sant'Antonino (3° circ.did.), in via Battifoglia di fronte alla scuola materna....
E la presenza d'altrettanto schifo va registrata anche davanti a negozi, in pieno centro, come quello dei cinesi in via Medaglia d'Oro Cutugno, inopportunamente "protetto" da una barriera di rifiuti.
Se poi si guarda alla pulizia delle strade, bisogna ammettere che non esiste nel modo più assoluto, perché cartacce, brandelli di plastica ed altre sozzure restano a fungere da indecorso ornamento: a grandissimo disdoro di tutta la città e di chi la regge.

giovedì 14 aprile 2011

ALFANO DELFINO E LETTA AL COLLE CON LA BENEDIZIONE DEL "PADRE NOBILE"



Nel corso di un incontro con i rappresentanti esteri della stampa, l'attuale leader del Pdl, in uno dei suoi soliti slanci mediatici s'è sbilanciato facendo intravedere la propria propensione a mostrarsi di manica larga , tanto da assicurare che - una volta conclusa questa legislatura - lascerà ad altri il bastone di comando nel PdL. "Se ci sarà bisogno di me come padre nobile, sono disponibile. Potrei essere capolista, ma non voglio un ruolo operativo" ha precisato dopo avere "decretato" l'investitura a leader del partito e a capo del Governo del delfino Angiolino Alfano.
Ovviamente se e quando ci sarà un nuovo governo di centrodestra.
Per quanto riguarda la carica di presidente della Repubblica, anche a questa rinuncerà, per destinare al Colle, in segno di gratitudine, il suo instancabile consigliere Gianni Letta.

IL SEN MARINO SENTITO DAL PROCURATORE DE LUCA SU ESITI DELL'INCHIESTA NELL'OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO "MADIA" DI BARCELLONA

La Procura del Tribunale di Barcellona ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità sul presunto stato di precarietà dell'OPG di Barcellona, pubblicamente denunciato dal presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sanitaria, sen. Ignazio Marino, a seguito d'una ispezione, effettuata senza previo annuncio nel mese di giugno 2010, in alcuni reparti del nosocomio psichiatrico di via Madia.
In quell'occasione, il direttore dell'Ospedale; Nunziante Rosania, era assente perché in missione A Favignana e a fare da guida nell'ispezione furono i suoi collaboratori.
Adesso, si ha notizia che, ieri, il senatore Marino, appunto nella sua qualità di presidente della Commissione, è stato ascoltato, a Palermo nella sede del Comando provinciale dei Carabinieri, dal Procuratore Capo Salvatore De Luca, interessato tra l'altro a chiarire come mai risultino delle discrepanze tra le documentazioni espresse dalla Commissione, in seguito al sopralluogo, e la relativa documentazione clinica successimante acquisita dalla Procura presso l'OPG.

Ricordiamo che nello scorso mese di luglio apparve su alcuni siti internet una dichiarazione rilasciata, durante una conferenza stampa, dal senatore Ignazio Marino, presidente della commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale.
Il senatore del Pd, che di professione è medico, al termine di un ciclo ispettivo per appurare la situazione esistente negli ospedali psichiatrici giudiziari, esprimeva rammarico per il giudizio negativo che aveva dovuto ricavare.
Secondo Marino, esistono situazioni che ci riportano indietro di un secolo.
Particolarmente impressionante sarebbe lo stato in cui vengono ristretti gli internati dell'OPG di Barcellona, dove nel corso dell'ispezione sarebbe stato possibile constatare che ancora si ricorre alla contenzione - in quell'occasione un ricoverato venne trovato legato al letto - e la struttura non avrebbe nulla dell'ospedale che dovrebbe essere, essendo più simile a un istituto penitenziario.
Il senatore Marino ha aggiunto che i ricoverati vengono sedati farmalogicamente e quando le medicine non hanno effetto si ricorre alla contenzione fisica.
"L'ospedale psichiatrico messinese dipende ancora, ha spiegato Marino, dal ministero della Giustizia, in quanto il governo siciliano non ha recepito il passaggio di competenze al ministero della Salute".
L'ispezione a Barcellona era sata effettuata nello scorso mese di giugno.

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barcellonablog: Risultati di ricerca per senatore Marino OPG barcellona

mercoledì 13 aprile 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: TRA NOVE GIORNI SI RINNOVERA' LA TRADIZIONALE DUPLICE MANIFESTAZIONE DELLE "VARETTE"



Tra nove giorni si ripeterà la tradizionale manifestazione del Venerdì Santo, che nella nostra città è costituita da due distinte processioni di "varette", che con simulacri raffiguranti episodi della "via Crucis" percorrono le strade di Pozzo di Gotto e Barcellona.
Con l'andare degli anni, purtroppo, entrambe le manifestazioni hanno lentamente perduto quella ruvida semplicità che all'inizio le aveva caratterizzato: ad appesantirle è stata una strana voglia di gareggiamento folklorico che in maniera sempre più accentuata si è concretizzato in vistosi e fin troppo ricchi addobbi floreali e in talune vare - soprattutto di Barcellona - addirittura in baraondosi ampliamenti della struttura portante e complicazione degli scenari.
In un primo tempo sembrava che la tendenza alla vistosità non intaccasse i "curatori" delle vare di Pozzo di Gotto, ma negli ultimi anni il virus dell'eccessività pare che abbia attecchito anche da quella parte.
Il ritorno ad una maggiore sobrietà farebbe un gran bene all'intera manifestazione, la cui potenzialità a rendersi meravigliosa le è talmente connaturata da non avere bisogno di inutili orpelli.

"L'anno in cui cominciò questa divozione nel nostro paese non saprebbe precisarsi: ma è certo che il Promotore di essa fu il pio Sacerdote nostro Don Filippo Lanza che si era ferventissimo, il quale mercè le limosine del popolo e gli aiuti di una Deputazione annualmente scelta, fece costruire le statue a plastica dal bravo ns pittore Sac. Don Antonino Vescosi, collaboratore piissimo e caldissimo, e le barette a legno pittato, benchè ignobili e grossolane: sono le cinque statue dell'Orto, del Signore alla colonna, la Caduta, il Signore che porta la Croce, l'Urna ossia il Sepolcro".
Ho voluto iniziare con questo brano tratto da un manoscritto che, parecchi anni fa, ebbi modo di consultare nella canonica della chiesa di Santa Maria, in Pozzo di Gotto, e di cui pare che adesso non si trovi traccia.
Tale scritto conteneva "costumanze e pratiche liturgiche" registrate nel 1860 da mons. De Luca.
Allora copiai a penna, in un quadernetto che ancora conservo, la parte riguardante l'origine delle varette di Pozzo di Gotto e quella sul Santo Filippo Ardigò, custodito nella Chiesa di Santa Maria.
Dicevo ho voluto iniziare con questo antico brano per ricordare che, delle due processioni di varette che il pomeriggio del Venerdì Santo sfilano per le vie della città, quella di Pozzo di Gotto è la più antica.
L'altra, che dopo avere percorso le strade della zona barcellonese s'incontra sulla copertura del Longano con le varette dell'opposto versante (Pozzo di Gotto), è stata istituita diversi anni dopo da un gruppo di barcellonesi (allora li chiamavano mangiacagnoli per distinguerli dai pozzogottesi definiti affumicati) che per emulazione fecero costruire i primi gruppi, tra cui quello dell'Ultima Cena, e con essi improvvisarono la prima processione antagonista, che negli anni successivi, come d'altronde avvenne per quella di Pozzo di Gotto, si arricchì incrementando il numero dei simulacri e ornando sempre in maniera più sontuosa le diverse varette.
Col passar del tempo si acuì una specie di concorrenza, sempre lasciando le due processioni completamente separate.
Fu durante una delle amministrazioni di Santalco che si cercò di smorzare i toni della rivalità facendo mettere gli organizzatori delle due magnifiche manifestazioni d'accordo per fare incontrare le processioni, consentendo il passaggio contemporaneo di entrambe sulla via San Giovanni Bosco, quella per intenderci che, coprendo il torrente Longano, praticamente ha suggellato definitivamente l'unificazione spirituale e materiale di Barcellona e Pozzo di Gotto, due Comuni fusisi in uno: quello attuale, che, sinceramente merita maggiore impegno da parte di chi lo regge, come d'altronde meritano interessamento per una maggiore valorizzazione in campo nazionale le due - nonostante tutto - ancor belle manifestazioni del Venerdì Santo.

Francesco Cilona

Quelli che a Barcellona Pozzo di Gotto chiamiamo i "babbaluci", in Puglia sono detti i "babbamusci". Nella foto i babbamusci della processione dei Misteri che si svolge a Francavilla Fontana di Puglia.

FNS: OCCORRE RISOLLEVARE I CANTIERI NAVALI SICILIANI


Il Fronte Nazionale Siciliano spezza una lancia in segno di solidarietà con i lavoratori - in servizio e non - dei Cantieri Navali ed auspica che a Palermo vengano rilanciati, contemporaneamente (e non in alternativa l'uno con l'altro), i settori della costruzione, della trasformazione e della riparazione navale.

"A parere degli Indipendentisti FNS - si legge inun comunicato firmato da Giuseppe Scianò e Corrado Mirto - la crisi che oggi attanaglia il settore cantieristico in Sicilia, e soprattutto a Palermo, era prevedibile nella considerazione del fatto che la classe politica ed i Partiti (e talvolta anche i Sindacati), negli ultimi cinquant'anni, hanno preferito adeguarsi ad una politica cantieristica nord-centrista. Con la conseguenza, scontata, di ridurre i Cantieri Navali Siciliani ad un ruolo marginale rispetto ai grandi progressi che il settore raggiungeva (e raggiunge) nel Mediterraneo e nel Mondo, e ad un ruolo di subordinazione rispetto agli interessi dei grandi gruppi cantieristici ed armatoriali, privati e/o pubblici, del Continente".
"Sono mancate, cioè, la fantasia e la capacità di impostare una strategia siciliana per la cantieristica siciliana. Ed è mancata, persino, la cultura del lavoro e della produttività".
"Non è, tuttavia, tutto perso. L'economia siciliana potrebbe e dovrebbe risorgere con nuove prospettive e guardando sia ai vecchi che ai nuovi "mercati".
"Ma - diciamolo francamente - occorre anche il coraggio (inteso come consapevolezza) di essere Siciliani"
"A Palermo - conclude la nota - si deve, altresì, aprire alle commesse delle navi della flotta militare italiana e della flotta NATO. Analogo discorso vale per tutta la cantieristica siciliana".

BARCELLONA P. G.: Ex amministratori della “Nicolaci-Bonomo” accusati di irregolarità: Opera Pia, saranno processati in cinque


Stabili dell'Ipab in stato di abbandono






Si torna a parlare dell'Ipab di Barcellona, la fondazione nata dalle donazioni delle famiglie Bonomo, Munafò, Nicolaci, Perdichizzi, Picardi.
Un argomento di cui, in questo blog, si è detto tanto, seguendo soprattutto le vicende degli ultimi anni, rese particolarmente attenzionabili dallo stato di negletto abbandono in cui il patrimonio soprattutto immobiliare veniva lasciato, a causa dell'’insuccesso di due presidenze del Consiglio d’amministrazione e la perdita di tempo per la costituzione del nuovo Cda, con conseguenti commissariamenti, risultati non meno efficienti dei riferiti C.d.A.

Dopo tante peripezie, solo da poco e dietro spinta d'una forte partecipazione dei cittadini ad una manifestazione di protesta, finalmente, l'arrugginita macchina dell'Ipab di Barcellona, è stata sbloccata, dando vita ad un rinnovato consiglio d'Amministrazione, che risulta composto dal vice prefetto Lucia Iannuzzi, in rappresentanza della Prefettura di Messina, dall’avv. Guglielmo D’Anna, designato dal presidente del Tribunale, dal notaio Felice Spinella, indicato dal sindaco di Barcellona, dal direttore dei Salesiani don Santino Raia, indicato dall’arcivescovo La piana, e dal capo gabinetto dell’Assessorato Regionale alle Politiche socilaili, dott. Gianni Silvia.
Adesso - dicevo inizialmente - si riparla dell'Ipab, non per evidenziare lo stato in cui ancora restano bloccati tutti i beni che - per le traversie e le negligenze del passato - hanno subìto un crescente degrado, ma per riferire dell'esistenza d'un intervento deciso della Magistratura, intenzionata a fare chiarezza su eventuali rsponsabilità penali a carico di chi, in passato, aveva avuto incarichi gestionali e di controllo.
Staremo a vedere: intanto clicchiamo qui per ulteriori informazioni

BARCELLONA P. G.: Ex amministratori della “Nicolaci-Bonomo” accusati di irregolarità: Opera Pia, saranno processati in cinque

martedì 12 aprile 2011

I REFERENDUM DEL 13 GIUGNO: CHIARIMENTI

..............Foto: La Chiesa emblema di Pozzo di Gotto==>
Ho notato, con piacere, che nel nostro dibattito s'è introdotta una voce nuova: quella del sé dicente Don Santo da Pozzo di Gotto che, incuriosito - tra l'altro - dal contenuto del "battage" sui referendum di giugno sintetizzato nel post di stamattina, vorrebbe saperne di più, sul numero e il contenuto dei quesiti referendari.

I quesiti sono quattro: due di essi riguardano l'acqua, uno il nucleare, e uno il legittimo impedimento.

Sono così annunciati:
* Primo quesito (Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione):

* Secondo quesito (Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma):

* Terzo quesito (Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme):

* Quarto quesito (Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale).

I cittadini italiani, con diritto di voto, il 12 e il 13 giugno avremo la possibilità (ed il dovere civico) di esprimerci sui quattro quesiti referendari, di cui sopra Perché referendum sia valido, è necessario che partecipiamo il 50% +1 degli aventi diritto al voto, in maniera che sia raggiunto il quorum previsto per i referendum abrogativi.
Ci potrebbe essere il rischio che tale "quorum" non venga superato, anche perché il Governo, neganfdo la concomitanza con l'elezioni amministrative di maggio, ne ha stabilito la data per il 12 giugno, ultima domenica consentita sulla base della legge che tali elezioni si possano tenere non oltre il 15 giugno. Un escamotage, questo, per favorirne la diserzione.
Per informazioni più dettagliate, cliccare su:

Referendum abrogativi del 2011 in Italia - Wikipedia

SABATO PROSSIMO, EVENTO LETTERARIO NELL'AUDITORIUM DI SAN VITO



Il sedici Aprile, alle ore 17, siamo tutti invitati a d assistere alla presentazione di un florilegio antologico : la silloge "
Le ali della Fenice" del poeta-giornalista Benedetto Orti Tullo.
L'opera, diligentemente curata, è un'edizione Smasher, ed è tutta una garanzia, oltre per il contenuto, per l'eleganza grafica.
L'ingresso, all'Auditorium San Vito, dove si terrà la presentaziine del volumetto, sarà aperto a tutti, gratuito.
Per volere dell'autore, il ricavato della vendita sarà devoluto alla Associazione Siciliana per la lotta contro la leucemia ONLUS.

RESI NOTI DALLA PROVINCIA I PRIMI RISULTATI DELLA INDAGINE SULL'ARRIVO DI RIFIUTI DELLA CAMPANIA NELLA DISCARICA DI MAZZARRA'




SOLLECITATE LE NOTIZIE DA UN INTERVENTO PREOCCUPATO DEL NEO ASSESSORE PROVINCIALE CARMELO TORRE DI BARCELLONA

Ricorderete che, qualche settimana fa, questo blog ha raccolto voci e lamentele riguardanti un' imprecisata massa di rifiuti conferiti dalla Campania alla discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, la stessa in cui, nello stesso tempo, veniva precluso il conferimento di quelli prodotti nel territorio dei 38 Comuni soci di ATO ME 2.
L'allarmante notizia è stata diffusa dalla stampa e dalle tv locali e, su tale argomento, in un dibattito su AM, l'altra sera ho ascoltato le proteste del sindaco Cipriano, disperato per l'abnorme transito di autocompattatori provenienti dalla Campania lungo la SS113 che attraversa Terme-Vigliatore.
Ciò ha indotto il nostro concittadino Carmelo Torre ad intervenire, nella sua qualità di Assessore provinciale, per chiedere chiarimenti al competente settore della Provincia regionale in quanto
"La gravità dei fatti - scrive Torre - mi impone l'obbligo di conoscere gli eventuali provvedimenti autorizzativi regionali e/o intese posti in essere, stante che gli organismi istituzionali di questa Provincia Regionale non sono stati informati".
Secondo l'assessore barcellonese "la vicenda è ancor più grave, in considerazione che i rifiuti hanno percorso le nostre strade provinciali attraversando territori di più Comuni, per essere conferiti nell'unica discarica esistente nella Provincia di Messina, di limitata capienza e da sempre interessata da problematiche igienico - sanitarie".

La risposta, alla preoccupata missiva di Torre è stata sollecita, con un comunicato in cui vengono rese note "le prime risultanze sull'attività di controllo effettuata dal servizio di "Tutela aria e suolo" dell'VIII Dipartimento, sulla quantità di rifiuti provenienti dalla provincia di Napoli e conferiti nella discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, di TirrenoAmbiente".
Effettivamente, relazione , attraverso un prospetto che fa riferimento al periodo dal 22 febbraio al 28 marzo, rende noto che in quel lasso di tempo sono giunti alla discarica di Mazzarrà 593 autotreni contenenti o circa 15 mila e 887 tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania, la cui natura risulta "di origine urbana e che, senza essere sottoposti a raccolta differenziata, siano stati conferiti negli impianti di TUFINO o di GIUGLIANO per essere sottoposti soltanto alle operazioni di triturazione e vagliatura meccanica oppure biostabilizzazione aerobica, previa trito-vagliatura".

"Per quanto riguarda la successiva fase di gestione dei rifiuti (si intende successiva alle operazioni eseguite presso gli impianti STIR sopradetti e riguarda, pertanto, lo smaltimento in discarica fuori Regione) ed avuto riguardo al fatto che i predetti rifiuti sono di natura urbana ed indifferenziati, la codificazione degli stessi non può essere assimilata ai rifiuti speciali bensì, secondo il disposto dell’art.6ter della L. n. 123 /2008 al codice CER 20.03.01".

La relazione particolareggiata delle prime ruisultanze, firmata dal dirifgente Carolina Musumeci, è stata anticipata per fax al Dipartimento Regionale acque e rifiuti, con seguito urgente della stessa nota opportunamente protocollata.
La nota inoltre è stata indirizzata per conoscenza: alla Prefettura di Messina, al Direttore ARPA - DAP di Messina, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona, ai Sindaci di Furnari, di Mazzarrà Sant’Andrea, di Terme Vigliatore, e alla «TirrenoAmbiente S.p.A.».

RICORDIAMOCELO: IL 12 GIUGNO IN ITALIA SI VOTA PER QUATTRO QUESITI REFERENDARI



ABBIAMO IN MANO L'UNICA ARMA CHE PUO' SALVARE LA VOLONTA' POPOLARE, USIAMOLA CON CRITERIO E PUNTUALITA'

Secondo i sondaggi il 70% degli italiani non sa che il 12 giugno si voterà per 4 referendum.
Questo significa che TU dovrai trovarne almeno 3, informarli e portarli a votare 4 SI' per BOCCIARE la privatizzazione dell'acqua, il nucleare e il legittimo impedimento.
*4 SI per dire NO*

lunedì 11 aprile 2011

C'E' LA POSSIBILITA' DI OTTENERE UN FINANZIAMENTO DI €440.000 PER LA COSTRUZIONE DI UN CAMPO POLIFUNZIONALE, SAPRA' IL COMUNE COGLIERE L'OCCASIONE?


Il consigliere comunale el Pd, Mario Presti, ci ha fatto pervenire una nota, dalla quale s'evince che, nella sua qualità di rappresentante dei cittadini, ha invitato l'Amministrazione di Palazzo Longano a non perdere l'occasione offerta dal "Pon Sicurezza", per il finanziamento destinato alla realizzazione di un impianto sportivo

"Il 30 aprile - rammenta il consigliere Presti - scade il termine ultimo per la presentazione di progetti volti alla realizzazione di 100 impianti sportivi nell’ ambito del progetto “IO GIOCO LE(GA)LE” lanciato dal PON sicurezza, per trasmettere ai giovani i valori di solidarietà, giustizia e legalità attraverso lo sport. L’autorità di gestione del PON ha inviato ai comuni di 4 regioni Obiettivo Convergenza la lettera in cui si comunicano i dettagli per la partecipazione ai bandi, che prevedono finanziamenti per la realizzazione di campi polivalenti e campi per calcio a 5 indoor, stanziando un finanziamento di circa 440.000 euro per progetto, definendo criteri tali da permettere a dette strutture di rispondere alle normative del Coni per la pratica sportiva non agonistica. Per il finanziamento dei progetti si chiede che, inderogabilmente entro il 30 aprile, si indichino i criteri di attuazione del progetto, nonché uno schema di massima sull’oggetto di intervento, sulle spese, sull’area di realizzazione dello stesso, sulle finalità e sulla tempistica di realizzazione. Ritenendo tale iniziativa degna di merito, si sollecita l’Amministrazione a porre in essere ogni atto necessario alla presentazione della documentazione richiesta, al fine di evitare come spesso è accaduto di essere esclusi da una potenziale fonte di finanziamento; provvedendo a stimolare gli Uffici alla compilazione della domanda e alla approvazione della delibera da parte della giunta comunale. Si rileva inoltre come alcuni impianti sportivi, in particolare il campo polifunzionale di Coccomelli, siano da moltissimi anni ormai abbandonati all’incuria e al degrado e che in tale contesto tale finanziamento potrebbe essere lo strumento per restituire un'area attrezzata ai giovani barcellonesi, spesso costretti a rivolgersi a privati per poter svolgere attività sportive, nonché a riqualificare una zona della città (Coccomelli appunto) che offre pochissimi servizi nonostante la forte presenza abitativa; eliminando una zona di degrado, divenuta ormai rifugio abusivo per cani abbandonati e luogo incontrollato di gioco per ragazzi che utilizzano l’impianto fra mille pericoli per la loro incolumità".

RAI UNO: DOPO LA BARBA IL CIUFFO, A META' PRIMAVERA


Sarà Vittorio Sgarbi, il nuovo "pennello" che su Rai uno, in prima serata, tra aprile e maggio, dovrebbe dare colore berlusconiano alla battaglia preelettorale.
L'operazione reclutamento, pare ispirata dal cavaliere, ha lo scopo di bilanciare il peso opposto da Anno Zero e da Ballarò, con una punta d'ambizione di cancellare il ricordo di "Vieni via con me" di saviana memoria.
Dopo l'introduzione del barbuto Ferrara, adesso l'incarico di demolire i rossi va affidato al capelluto critico d'arte e sindaco di Salemi, che per cinque turni curerà "Capre e cavoli", un programma show che dovrebbe dirimere il bene dal male.
Sarà Sgarbi lo"Sbramatore" adatto?

DIZIONARIO : "sbramare" = liberare il riso dalla pula

VITO NATOLI IN MOSTRA ALLA GALLERIA CIVICA DI BARCELLONA

ESPONE TESTI PARTICOLARI SULLE STAZIONI DELLA VIA CRUCIS

Ieri sera, è stata inaugurata, nel salone Vetri - Galleria Civica - dell'Oasi di Barcellona, una mostra di pittura organizzata dalla Proloco e dall'Università della Terza Età.
Espone opere dell'Artista Vito Natoli dedicate alle stazioni della Via Crucis, in un assetto tutto originale, ispirato alle tradizioni pasquali musicate dal Maestro Pietro Scilipoti.
L'esposizione durerà fino al 24 Aprile, solo che a decorrere dal 16 del mese i dipinti saranno spostati nell'antisala Ute, ex Palazzo del Monte di Pietà, via Garibaldi n.147.

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: "LIBERI TUTTI " COMPIE UN ANNO E ORGANIZZA UN INCONTRO AL PALACULTURA


Ieri sera, s'è svolto al PalaCultura "Bartolo Cattafi" un incontro con la città organizzato dall'Associazione antiracket e antiusura "Liberi tutti" di Barcellona, in occasione del raggiungimento del proprio primo anno di vita.
Presenti, oltre il prefetto di Messina, Francesco Alecci, Magistrati, comandanti e dirigenti delle forze dell'Ordine, rappresentanti dell'Associazione e un pubblico non tutto formato da cittadini del luogo.
Una descrizione più dettagliata la offre il collega Leonardo Orlando nella sua corrispondenza inviata per l'occasione alla Gazzetta del Sud.

CLICCA:
GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Messina - "Liberi tutti" Il primo compleanno fa ben sperare

domenica 10 aprile 2011

DA DOMANI SI AFFRONTERA' L'EMERGENZA RIFIUTI CON L'INTERVENTO DEL COMPETENTE COMMISSARIO REGIONALE: E POI?



DOMANI, UNA DELEGAZIONE DI SINDACI, GUIDATA DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA NANNI RICEVUTO, S'INCONTRERA' CON L'ASSESSORE REGIONALE GIOSUE' MARINO

Attenzione: se, a tre giorni dall'annuncio dell'intervento del Commissariato per l'emergenza rifiuti, non è ancora scattata l'operazione per la rimozione delle tonnellate di spazzatura, ciò non significa che ci siano di mezzo remore tali da metterne in dubbio la fattibilità.
Dall'una di stanotte - è stato assicurato - i primi autocompattatori dovrebbero avviare il prelievo della spazzatura, a cominciare dagli ospedali, dove - come nell'OPG di Barcellona - gli ammassamenti dei rifiuti sono ormai diventati intollerabili, e dalle strade su cui si affacciano gli istituti scolastici.
Per liberare dalle montagne di rifiuti il territorio dei 38 Comuni, le cinque ditte rientrate in appalto hanno un mese di tempo: visto che il piano d'emergenza ha previsto una spesa limitata, sufficiente appena per un programma "una tantum", concluso il quale, per il tempo che verrà, non si sa bene chi dovrà prendere il timone in mano in questa sgangherata nave-carretta, lasciataci in dotazione da ATO ME 2.
Che possa essere lo stesso ATO, legalmente defunto ma non ancora sepolto, a fingere di risuscitare e gestire la raccolta e lo smaltimento, nelle more che la nascente SRR sia messa in condizione di sostituirlo?
C'è da dubitare.
Sarebbe forse il caso che si dia ai Comuni l'opportunità d'occuparsene direttamente, sempre in via transitoria e in attesa della nuova legge.
Hanno però i Comuni, la possibilità finanziaria per intraprendere una tale - sia pure provvisoria - avventura?
Tali incertezze, complicate dalla vexata quaestio della restituzione delle spese per l'energenza reclamate dalla Regione, hanno suggerito al Presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, di chiedere all'assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, Giosuè Marino, per domani, un incontro con una delegazione di sindaci, da lui accompagnata.
E ciò, per stabilire cosa avverrà dopo l'11 maggio, quando il servizio non sarà più curato dalla Regione.
Si spera che Marino, che della provincia di Messina è stato un Prefetto modello, riesca a dare delle direttive certe.

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