sabato 14 febbraio 2009

COL FUOCO NON SI SCHERZA: TRAGICO EFFETTO DI UN GIOCO IMBECILLE


La notizia: Torino,13 febbraio - Due ragazzini di 14 e 15 anni sono rimasti ustionati ( uno in modo gravissimo) a causa di un folle gioco, con il fuoco.
Ieri sera, due adolescenti di Pianezza (Torino) sono andati in un giardino del paese, assieme ad un loro coetaneo, dopo aver acquistato della benzina, e hanno iniziato a darsi fuoco per gioco, con l'intento di farsi riprendere col videotelefonino, dal compagno, per poi mostrare la scena in You Tube.
I due sconsiderati ragazzi, avvolti dalle fiamme, per loro fortuna, non sono finiti in rogo essendo stati prontamente soccorsi da alcuni passanti.
Condotti in ospedale, quello di 14 anni è stato ricoverato
con ustioni di secondo e terzo grado su oltre il 50% del corpo (alle gambe e alla parte inferiore del tronco), sedato e intubato, ma non è il pericolo di vita; il quindicenne è stato trattenuto in stato di shock e qualche lieve scottatura, con prognosi di pochi giorni. Domani potrebbe essere in condizioni di farsi ascoltare dalla Polizia, che si sta interessando dello sconcertante caso.
Che, questa generazione adolescenziale, ci stia facendo assistere a comportamenti irrazionali non è più innegabile, sono tanti e tali i riscontri di episodi inverosimili da far pensare che molti sono i ragazzi e le ragazze di questa ormai ingrata età che non riescono a distinguere la realtà vera da quella virtuale, nella quale sembrano ormai immersi, soggiogati dall'uso smodato di giochi elettronici e da una certa schiavitù alla virtualità televisiva e telematica.
"Se da un lato è possibile che la virtualità contribuisca ad ampliare la consapevolezza del sé, dando forma alle molteplici istanze presenti nell'individuo, dall'altro lato può condurre ad una sovrapposizione a volte drammatica tra finzione e realtà".
E questo è appunto il pericolo che si corre nell'età adolescenziale, in cui è ovvio che manca la giusta maturità che consenta di tenere distinti gli eventi vissuti dentro e fuori lo schermo.
Ma sta proprio qui il problema: fare in modo che l'approccio con i meccanismi della realtà virtuale non avvenga prematuramente e in maniera incontrollata; impegno sicuramente difficile, se non addirittura impossibile, stante l'andazzo di questo nuovo mondo, sempre più svagato e irresponsabilmente edonistico, quando non sopraffatto da bisogni e preoccupazioni materiali, anch'essi spesso nocivi, per il loro riflesso negativo nella vita sociale, con grave pregiudizio soprattutto per la famiglia che, della società, è appunto il nucleo originale.

fra' Galdino







COLLE DEL RE INNEVATO


Quant'è bello questo nostro colle incipriato.
Non per niente l'hanno chiamato "Colle del Re"
Mi sembra proprio un Luigi XIV
dalla parrucca incipriata.
Ti vogliamo bene, Montagna nostra, anche se tu tanti anni fa sei stata severa, con un ragazzo che inesperto
ti ha "scalato" proprio mentre eri così innevato. Come oggi.

FOTO: Il Colle del Re ripreso oggi pomeriggio, dalla finestra di casa mia

NESSUN PERICOLO PER IL "CUTRONI ZODDA" DI BARCELLONA


IL PIANO DI RIENTRO DELL'ASSESSORE ALLA SANITA' RUSSO "NON PREVEDE LA CHIUSURA DI OSPEDALI DI PROVINCIA, MA IL MIGLIORAMENTO DEL LORO FUNZIONAMENTO"

Dopo che, con un voto in più di Udc e Pdl, in Commissione sanità della Regione, è stato approvato lo schema di rientro diverso da quello proposto dal Governatore, finalmente il disegno di legge sul riordino del sistema sanitario approda nell’Aula parlamentare, per essere discusso, eventualmente modificato e possibilmente approvato. Udc e Pdl si dicono anche pronti "a migliorare il ddl in aula., non essendo quello da loro approvato in commissione un dogma, anche se – sempre a lor parere - esso rappresenta la migliore soluzione possibile”. L’assessore Russo intervenendo, anche per dare una risposta alla polemica alimentata da Sgarbi ed altri sindaci di Comuni di provincia, preoccupati per la chiusura dei loro ospedali, ha voluto rassicurare. ribattendo che la chiusura di alcuni ospedali diventerebbe invece inevitabile se passasse il testo elaborato dagli on. Leontini e Maira. (Udc-Pdl). “Mentre il mio progetto – precisa l’assessore Russo - proprio per salvaguardare le strutture del territorio e obbligatoriamente seguendo le direttive del tavolo ministeriale che discendono dal piano di rientro firmato dal presidente della Regione Cuffaro e dall’assessore Lagalla, non dispone la chiusura degli ospedali, bensì la loro rifunzionalizzazione e prevede anche la consultazione preventiva con i sindaci del territorio. Probabilmente c’è chi crea allarmismi per scarsa informazione o magari a fini strumentali. A Sgarbi, in particolare, dico che fra le tante simpatiche contumelie che mi ha indirizzato ce n’è una vera: sono miope. Questo, del resto, ci accomuna”. Staremo a vedere chi tra le due parti è più vicino al vero.

AVREMO UN CARNELALE COI FIOCCHI...(di neve?)


In vista del Carnevale 2009, che, si dice, nella nostra città tende a raggiungere una tal qualità da assumere valore turistico, è stata emessa dal sindaco di Barcellona una nuova ordinanza sindacale, con la quale si fa divieto assoluto di vendita, distribuzione ed utilizzo di bombolette spray, ad eccezione di stelle filanti.
Anche, se non è specificato, è ovvio che si tratta delle ormai famigerate bombolette di schiuma, il cui uso ed abuso, a parte il lucro commerciale, ogni anno ha creato, durante la festa del carnevale, una tale schifezza da imbarbarire la manifestazione carnascialesca.
Il divieto assoluto dell'ordinanza - che si spera non faccia la fine delle malcapitate gride dei "Promessi sposi" - è seguito dalla ovvia minaccia di penalità pecuniarie, con sanzioni da € 25 ad €500, ai trasgressori eventualmente pizzicati da Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani.
Riportiamo il manifesto dell'ordinanza, che con un semplice clic sarà possibile leggere integralmente e con la massima chiarezza.

venerdì 13 febbraio 2009

A VOLTE CERTE TELECAMERE SONO PIU' DANNOSE DI UN ELEFANTE IN UN NEGOZIO DI CRISTALLI


Oggi, nel tg/regionale di Rai Sicilia delle ore 14, è andato in onda un "servizio", che sinceramente m'è parso assai sgradevole.
Col pretesto di mettere in luce il comportamento altruistico di uno scolaro - atto di generosità sicuramente degno d'elogio, anche se il ragazzo lo considera normale - il curatore del pezzo non s'è fatto scrupolo di mettere in mostra delle immagini che per riservatezza avrebbe dovuto evitare.
S'è trattato di questo: in una classe di una scuola siciliana, tra i bambini "normali" ce n'è uno diversamente dotato, in quanto affetto da sindrome di Down, il quale è per legge assistito da un'insegnante di sostegno. Poichè questo ragazzino non è autosufficiente, si trova in difficoltà quando, particolarmente, deve affrontare talune esigenze fisiologiche.
Per questo motivo, quand'è necessario, in mancanza d'altra assistenza, viene aiutato volontariamente da qualche suo compagno.
Quello che con più slancio e maggiore frequenza si presta a stargli vicino è appunto il compagno di cui la Tv ha tessuto l'elogio.
Fin qui, niente di strano, perchè tutt'al più ci si può meravigliare che debba essere un compagnetto a doverlo assistire - ancorchè per slancio di generoso affetto - e non qualcuno del personale: insegnante, bidella, inserviente o chicchesia.
Quel che invece mi ha sconcertato è stato l'aver visto inquadrato, per un paio di volte, il ragazzino bisognoso d'aiuto, seduto nel suo banco, con la testa appoggiata sulle braccia, quasi accucciato come un cucciolo malmenato, sicuramente umiliato per avere sentito raccontare che, mentre era nel bagno, non essendo riuscito a gestirsi da solo, se l'era fatta addosso.
E in quell'occasione a toglierlo dall'imbarazzo e dal pianto era stato l'aiuto spontaneo del compagno, che da quel momento aveva sentito l'impulso di essergli vicino nei momenti del bisogno.
Bell'esempio di sensibile altruismo, che purtroppo non ha avuto riscontro nell' impudente insistenza della telecamera del TGR su un ragazzino down, evidentemente intimidito ed umiliato per ciò che di lui era stato raccontato.

Può darsi che il servizio, oltre all'intento di ricostruire un aneddoto deamicisiano, intendesse sottolineare la carenza d'assistenza nelle nostre scuole, e qui sotto non ci piove!
Ma nel far questo, non si poteva evitare di ferire un soggetto ipersensibile, quale in effetti è un ragazzino Down?

ALFIE E CHANTELLE GENITORI BABY DI UN BEBE'



Lui 13 anni, e manco li dimostra, lei due anni in più, e già sono genitori di una bambina.
L'eccezionale caso di due adolescenti, di cui uno addirittura sembra un bambino, che adesso hanno a carico un figlio, frutto del loro immaturo amore, è stato registrato, in questi giorni, in Gran Bretagna, dove in crescenza potenziale si accentua il dibattito sull'ormai allarmante fenomeno delle gravidanze adolescenziali.
Mentre per molti casi, le famiglie cercano riparo nell'aborto terapeutico, per questa inattesa "disavventura" sia le famiglie, sia i due giovanissimi interessati non avevano ricorso all'interruzione.
E così Chantelle .- si chiama così la giovanissima puerpera - ha portato avanti la gravidanza e dato alla luce senza alcuna complicazione una bellissima bambina, che lo scolaretto Alfie - così si chiama il papuccio - ha voluto per primo prendere in braccio per baciarla con tenerezza....paterna.
La giovanissima coppia ha avuto il sostegno dei rispettivi genitori, e ora Chantelle vive con la piccola in una casa popolare assieme a sua madre.
La polizia ha detto che non ci sarà alcuna indagine, mentre i servizi sociali sicuramente si prenderanno cura dell'eccezionale caso.

Regione: la maggioranza in commissione si dilania e la gente di Sicilia assiste all'indecoroso spettacolo con l'apatia di sempre

LA STRATEGIA DI CUFFARO METTE IN DIFFICOLTA' IL GOVERNO

La commissione Sanità dell'Ars ha approvato alle 22,00 di ieri sera il testo della riforma della rete ospedaliera siciliana. Ai lavori non hanno partecipanto i deputati dell’Mpa e del Pd. Era presente invece l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo e i parlamentari di Udc e Pdl.
Mercoledì in commissione era stato approvato l’articolo 11 del ddl proposto dallo scudocrociato e dal Partito della Libertà, che fissa in 23 il numero delle aziende contro la proposta del governo di ridurle a 17.

Il Movimento per l'Autonomia - spiega il capogruppo Lino Leanza - ha deciso di lasciare la commissione Sanita' perche' ha scelto di stare coi Siciliani. Quel disegno di legge così com'è non ci appartiene più. L'Isola ha perso una grande occasione, era stato elaborato un testo sul quale avevamo registrato persino il consenso del Pd. Non abbiamo bisogno di questo teatrino della politica. Registriamo oggi con dispiacere - continua Leanza - una rottura difficilmente sanabile. Continueremo per la nostra strada con il nostro progetto, che e' quello di Russo e di tutti i Siciliani che vogliono una sanità migliore".

L’Mpa in realtà non ha deposto le armi, ma temporeggia aspettando che il ddl approdi all’esame dell’aula. Mercoledì, il presidente Lombardo aveva detto: “Qualunque sia il testo a me va bene: purché esca dalla commissione Sanità e vada in aula. Sono certo che l‘Assemblea partorirà la migliore riforma per la Sicilia. Valuterò il testo che uscirà dalla commissione e se non mi convincerà avrò il dovere di presentare degli emendamenti”.

Il ricorso all'Aula potrebbe riservare sorprese. L’Mpa cerca a Sala d'Ercole la maggioranza che non ha in commissione sanità. Alcuni deputati del Pdl, quelli che fanno riferimento alla corrente minoritaria con a capo Gianfranco Miccichè, e magari anche qualche cespuglio dell’Udc, potrebbero, se si votasse con scrutinio segreto, approvare la linea Lombardo-Russo. Il governatore potrebbe a questo punto contare su 7-8 preziosissimi voti in più, a cui si sommerebbero quelli dei 15 deputati dell'Mpa. Poi c’è il Pd, che dispone di 29 voti a Sala d’Ercole. Più di una volta il Partito Democratico ha salvato Lombardo. Le “geometrie variabili” torneranno in Aula?

giovedì 12 febbraio 2009

GLI ALLIEVI DEL LICEO SCIENTIFICO "MEDI" SONO ORA ESPERTI IN LABORATORIO



Si è svolto, presso il Presidio Ospedaliero "Cutroni-Zodda", il progetto "Il laboratorio di Patologia clinica", previsto dal P.O.F. del Liceo Scientifico "E.Medi " di Barcellona P.G.
Il progetto, che ha coinvolto le classi III A, III D, III E, III F e V B dell' istituto, é consistito in una serie di incontri per l'apprendimento
teorico- pratico delle attività di laboratorio riguardanti il sangue a completamento degli studi di Biologia svolti dagli allievi.
Essenziali sono state la collaborazione del Responsabile del Laboratorio di Patologia Clinica, Dottor Antonino Calabrò, e la disponibilità del Direttore Sanitario dell'Ospedale Dott. Domenico Sindoni.
Gli studenti, guidati dalle insegnanti di Scienze prof.sse Maria Aliquò, Gabriella Cilona e Antonietta Munafò, hanno potuto rendersi conto dell'efficienza della struttura visitata e dell'importanza dell'attività ivi svolta.
A conclusione dell'atività progettata, é stata consegnata dal Dirigente Scolastico del Liceo scientifico " E. Medi ", prof. Elio Parisi, una targa ricordo al dottore istruttore. Antonino Calabrò, in segno di gratitudine per il paziente contributo dato a favore della scuola.

SI COMINCIA A FARE QUALCOSA PER IL RIPASCIMENTO DEL LITORALE IN PROSSIMITA' DEL DEPURATORE.


Un primo tentativo di riparazione della corrosione, provocata dalle mareggiate al litorale di Barcellona, sarà effettuato grazie al finanziamento di quasi tremilioni e mezzo di euro, ottenuti dallo Stato a risarcimento dei danni provocati dall'alluvione dello scorso mese di dicembre, nel nostro territorio. Si tratta di un progetto di primo intervento a difesa del litorale di Barcellona Pozzo di Gotto a levante della foce del torrente Termini. Il finanziamento rientra negli interventi di protezione civile a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza emesso dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Il bando emesso dal Comune scade il nove marzo, data ultima per la presentazione delle offerte da parte delle ditte partecipanti. L'impresa che otterrà l'incarico avrà, con decorrenza dalla data dell'assegnazione dei lavori, quattrocento giorni di tempo per la loro esecuzione.
Si tratta di un primo passo verso quella normalizzazione, che per essere attuata avrebbe bisogno di notevoli interventi, sia per il ripristino e la protezione del litorale, sia per la ricostruzione dell'importante arteria litoranea che, proprio tra Cantoni e Maceo-Marchesana,
nonostante la sua grande valenza, ormai da anni è rimasta interrotta ed in stato di pericoloso abbandono.
E' quindi auspicabile che questo primo intervento - che pur assorbirà quasi tre milioni e mezzo di euro - non produca gli effetti di un semplice pannicello caldo.

ARMISTIZIO A PALAZZO D'ORLEANS, GRAZIE AI BUONI UFFICI DI BERLUSCONI


Attenti a quei due: cioè a Lombardo e Cuffaro, che entrarono a braccetto e adesso si prendono a cazzotti. Tanto che, alla Regione, nella maggioranza di centro-destra c'è un'incrinatura che, solo per il momento, grazie ai cerotti di Berlusconi, non è diventa spaccatura. Intanto le due parti, dopo oltre quarantott'ore di tira e molla, nello strappo finora prodotto, hanno conseguito un pari: - 1 a 1- per un gol segnato da don Raffaele mediante la ristrutturazione delle massime cariche, e l'altro segnato dagli ex amici Udc, An e parte di Fi ( salvo Miccichè e seguito), i quali hanno imposto il loro schema sul rientro della sanità, al posto del piano più rigoroso dell'assessore Russo.
E' ovvio che al premier, in vista delle Europee, il clima di rottura che si registra a Palazzo D'Orleans non convenga affatto, tanto che non è difficile credere alla notizia, battuta dalle agenzie, secondo cui il governatore Lombardo sarebbe stato sollecitato dallo stesso Berlusconi a mantenere saldo il patto d'alleanza unendo le forze del MpA a quelle del Pdl, per potere cantare vittoria nella prossima corsa al Parlamento europeo.
Intanto, quel che maggiormente conta è che Lombardo abbia ottenuto l´appoggio del Cavaliere nel passaggio più difficile della sua azione di governo. A confermarlo sono ambienti vicini al ministro Angelino Alfano, presente alla riunione di via del Plebiscito.

Gianfranco Micciché, esponente dell´altra ala di Forza Italia, quella più vicina a Lombardo, si ritiene soddistatto per l'esito ancorchè provvisorio ottenuto dal Governatore.
«Bene ha fatto Lombardo a chiedere un incontro con Berlusconi. In questo modo - dichiara Gianfranco Miccichè - abbiamo finalmente capito qual è la linea del partito in Sicilia, visto che i dirigenti siciliani finora non l´avevano chiarito. La linea non è quella della rottura. Ora spero che tutti si adeguino». Messaggio chiaro alla corrente dei «falchi» nel partito, quella di Castiglione e Leontini, I quali non si sa se, obtorto collo, si piegheranno, avendo constatato che, senza avere tenuto conto dell'altrui parere, Lombardo ha allontanato dall'Agricoltura dirigenti di grande valore. Ovviamente vicini ai cosiddetti falchi. Insomma, la cenere è ancora molto calda e, sotto sotto, il fuoco cova, mentre assieme ai falchi del Pdl c'è l'Udc di Cuffaro che non intende subire scottature. Intanto, mentre loro litigano, la Regione piange
. E la Regione - se non mi sbaglio - siamo tutti noi.

Francesco Cilona

"KASUC", PAROLA PASSWORD


Stamattina, mentre camminavo su uno dei marciapedi della via Roma, sentivo dietro di me due tizi che discorrevano in una lingua ormai a noi familiare anche se ancora incomprensibile e, chiacchierando con quel linguaggio rapido e gutturale proprio degli Arabi, dovevano dirsi cose allegre, perché uno dei due rideva.
La risata era talmente accattivante e contagiosa da indurmi, quasi automaticamente, a farle discretamente...eco.
Sorpassandomi, i due - erano giovani extracomunitari - mi guardarono incuriositi, come per dire:"Ma tu ci hai capito?".
A quella muta domanda, stando un po' al gioco, io risposi "sì" col capo e per rendermi credibile dissi:"kasùc", l'unica parola di quella loro lingua, ormaì a noi familiare e tuttavia incomprensibile, che io ho sempre creduto di conoscere. Pronunciai "kasùc", e ciò dovette essere la mia "password". I due giovani si guardarono negli occhi sbalorditi, e uno disse in stretto siciliano: "Ma chistu ndì capiù".
In realtà io non avevo capito un "kasùc".

mercoledì 11 febbraio 2009

IL FUOCO AMICO COLPISCE IL GOVERNATORE , NELLA MARTORIATA VICENDA DELLA SANITA'


Come volevasi dimostrare: gli amici che avevano portato Raffale Lombardo a reggere la Regione, adesso, gli vogliono fare le scarpe, perchè hanno capito che il Governatore non è così malleabile come avevano creduto e, quando s'intesta che ha ragione, nessuno lo può dissuadere.
Don Raffaele, assieme all'assessore alla Sanità Massimo Russo - magistrato in aspettativa - aveva messo a punto il programma di rientro della sanità, tagliando alcune Asl ed accorpando alle aziende gli ospedali . Ciò, però, non è piaciuto agli alleati (Udc e Pdl ), probabilmente perchè le restrizioni creerebbero reazioni campanilistiche ed ostacolerebbero qualche progettino politico. Cosicchè oggi, in commisssione, Governatore e Assessore, pur appoggiati dalle opposizioni, sono stati messi in minoranza, grazie all'approvazione. dopo lunga discussione, del piano più permissivo proposto dagli alleati dissidenti.
In commissione a votare erano in quindici, di cui otto in contrasto col progetto del governo, i quali per un voto sono riusciti a far passare un loro schema in contrapposizione a quello che era stato preparato dall'assessore Russo. Per cui le Aziende Sanitarie, anzicchè a 17 come previsto dal piano governativo, vengono ridotte, dalle 29 attuali, a 23, come voluto da Pdl e Udc. Non ci sarà, inoltre, nessuno accorpamento degli ospedali con le Aziende, a differenza di come aveva previsto il Governo.
E' facile arguire che la spaccatura è già in atto e tutto procede sulla linea voluta dal Pdl e dall'Udc di Totò Cuffaro.

PRIMA ERA COLONNELLO DI FINI, ORA POTREBBE PASSARE AL GRADO DI GENERALE D'ARCORE.

Dopo che Fini ha dato dell'irresponsabile a Gasparri per le frasi contro Napolitano, il capogruppo Pdl al Senato (cioè Gasparri) spiega così: "Poteva essere un intervento da capo di An, su un membro di An. Ma io oggi sono il capogruppo di tutto il Pdl". E poi, "ho avuto solidarietà da tutti, è stato un successo non una sconfitta". D'altronde "Fini non è mica Almirante. Un capo non è un maestro".
Parabola significa: Caro Fini, ti sei fatto mettere in mobing, peggio per te. Ora lasciami dire tutte le cazzate che voglio, tanto sono un capo del Pdl, non più un colonnello di An, soggetto a disciplina. E in Pdl mi si aprono nuovi orizzonti.

martedì 10 febbraio 2009

ATTENTI AL NUOVO CAVALLO DI TROIA: CERCHERA' DI FREGARE GLI INNAMORATI


MILANO (Reuters) - Un nuovo virus è pronto a contagiare i personal computer di tutto il mondo attraverso l'invio di bigliettini elettronici con cui gli utenti si scambiano gli auguri per la festa di San Valentino. A lanciare l'allarme sono i ricercatori di Ca, fornitore di soluzioni software, in un comunicato diffuso oggi.

Win 32/Waledac, questo il nome del nuovo virus di tipo Trojan Horse, può utilizzare i computer infettati per raccogliere informazioni sul sistema host e inviarle ad altri server coinvolti nella truffa, spiega la nota di Ca.

In occasione della festa degli innamorati, il virus si camuffa sotto le vesti di biglietti augurali con nomi come "love.exe", "meandyou.exe", onlyyou.exe" e così via, che vengono inviati da siti truffa tramite posta elettronica, e lanciano il virus nel computer dell'utente destinatario che apre la mail e segue il link.

Perciò, trattatelo peggio della spazzatura, e buttatelo nella discarica....Sarà la volta che non pagherete nessuna bolletta ATO.

MENO COLLEGAMENTI NAVALI CON LE ISOLE: MINORI: vuoi vedere che presto traghetti e aliscafi saranno sostituiti da un ponte tra Milazzo e Lipari?


Il governo ha deciso di tagliare i collegamenti navali con le isole minori siciliane. Il programma, presentato dal ministero dei Trasporti, prevede il taglio del collegamento su nave tra Milazzo, Napoli e le isole Eolie, la cancellazione di due linee su aliscafo, una per le Eolie, l'altra per le Egadi. La Regione Sicilia non ci sta: "Non possiamo accettare il programma che il ministero dei Trasporti ha prospettato. Un taglio economico da oltre 20 milioni di euro è assolutamente insostenibile per l'economia degli arcipelaghi siciliani", dice il vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, che ha chiesto un incontro urgente al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Contro la decisione del governo è sorto anche un comitato spontaneo di abitanti delle isole Eolie che ha organizzato per venerdi' una manifestazione di protesta a Roma, davanti a Palazzo Chigi. (Agr)
Sono circa mille le firme raccolte dal Comitato per il referendum sullo scorporo delle isole Eolie dalla Sicilia e l'annessione all'Alto Adige. La provocatoria proposta e' stata attuata per manifestare il dissenso al taglio di traghetti e aliscafi .

QUALE SORTE ATTENDE L'OSPEDALE "CUTRONI-ZODDA" DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO Vive preoccupazioni del Sindacato, in un'intervista di due dirigenti CGIL


Mentre a Palermo, alla Regione, in Commissione la maggioranza cerca di comporre i dissidi, sorti sulla stesura del Piano di Rientro Sanitario, il protrarsi dell'attesa crea in periferia preoccupazioni, giustamente determinate dalla mancanza di certezza su ciò che potrà accadere in ambito locale.
A Barcellona, dove soprattutto si sta da tempo con l'animo sospeso per la sorte del Cutroni-Zodda, ad accollarsi la maggiore inquietudine, accanto agli operatori interessati, è il sindacato Cgil, che stamane ha convocato la Stampa per fare sentire la propria voce in proposito.
Il segretario provinciale della Funzione Pubblica, Carmelo Pagana, sulla scorta di alcune informazioni, non ancora del tutto esaurienti, ha fatto notare che si vocifera una drastica riduzione di posti letto nel nostro nosocomio, che dovrebbe portare ad un quantitativo inferiore a 130, numero fatidico che ridurrebbe il Cutroni Zodda all'accorpamento con l'ospedale di Milazzo. Una condizione di sudditanza, con un'unica direzione medica di presidio, che non corrisponderebbe ad una integrazione paritetica, in grado di suddividere in maniera organica ed equa le Unità Operative. Prevedibile, tra l'altro, la riduzione di unità operative d'acuzie.
"Lo stato d'incertezza - fa notare Pagana - è determinato soprattutto dai continui cambiamenti cui sono soggette le ipotesi abbozzate dal'Azienda Sanitaria 5 di Messina, a causa delle continue varie pressioni dei politici, fatto intollerabile che fa intendere come manchi ancora un'idea determinata a razionalizzare la situazione ospedaliera e sanitaria: frutto di interessi campanilistici o dell'esigenza di mantenere primariati per finalità politica e non sanitaria".

A questo punto cosa chiede il Sindacato?
"La Cgil - conclude Pagana - chiede che qualsiasi piano di razionalizzazione passi attraverso un lavoro serio, che tenga conto del presidio ospedaliero di Barcellona e dell'utenza che risiede in uno dei più grossi distretti della provincia (83.000 abitanti)."
Uguale preoccupazione ha espresso Salvatore Chiofalo, responsabile della Camera del Lavoro di Barcellona, impensierito soprattutto dal silenzio che sta circondando l'importante questione nella nostra città, dove, negli ultimi tempi, s'è parlato soltanto occasionalmente della sorte del nostro ospedale, senza alcun intento di confronto, a parte un tentativo di sollecitazione mediante una mozione del consigliere Pd, Presti.
"Abbiamo il fondato sospetto - dichiara Chiofalo - che tutto si stia svolgendo all'ombra, per poi darci all'improvviso qualche amara sorpresa. Non solo l'ospedale non è stato ultimato, ma anche si tenta il suo smantellamento e la riduzione del personale,
In momenti come questo urge un confronto serio, che venga promosso dal Sindaco mediante incontri con i cittadini, gli operatori e le forze politiche e sindacali. Si vuole sapere se esiste un piano definitivo e che cosa si sta macchinando per Barcellona. Solo questa città sembra all'oscuro dell'avvenire del suo ospedale e della sua sanità, cosa che non avviene per altri centri".
Chiofalo ha inoltre parlato della necessità di utilizzare razionalmente i due ospedali di Milazzo e Barcellona, mediante un'oculata integrazione nel rispetto della meritocrazia. Per quanto riguarda eventuali riduzioni, dovrebbero avvenire mediante il taglio dei cosiddetti rami secchi.
Dulcis in fundo, la parola all'esperto, cioè ad un medico di base, il dott. Peppino Sajia, che conosce bene le carenze e le esigenze della nostra sanità locale.
"Per prima cosa - afferma il medico - va rifatta l'Emergenza, data la notevole casistica sulle esigenze immediate d'intervento. Inoltre, bisogna tenere conto che, per quanto riguarda la disponibilità di posti letto, il bacino di Barcellona è sottoservito rispetto alla norma che ne ammette 3,5 per mille abitanti. Questa sottodimensione, accompagnata da un quantitativo insufficiente di personale paramedico, rende spesso difficile se non vano il lavoro.
Basti pensare inoltre a ciò che avviene, all'atto del ricovero, quando spesso, per mancanza di posti letto in medicina, si "deposita" un buon numero di pazienti in altri reparti, ovviamente non adeguatamente attrezzati e con personale paramedico non adatto alle esigenze del caso. Altre necessità riguardano l'istituzione di posti di rianimazione semintensiva, di cui il Cutroni Zodda avverte la carenza.

Francesco Cilona

lunedì 9 febbraio 2009

ELUANA ENGLARO E' MORTA: ADESSO Sì CHE S'E' APERTA LA PORTA DELLA VERA VITA: IL PARADISO



L'eterno riposo dona ad essa, Signore, splenda su di essa la luce perpetua, riposi in pace.
Eluana Englaro è morta. Aggravatasi improvvisamente, stasera, il suo cuore ha cessato di battere alle 20,10.
Si è così chiusa una vita che, ormai da diciassette anni, non era più vita ma semplice stato vegetativo che, grazie ad amorevoli cure, continuava ad inchiodarla in un letto d'ospedale.
La notizia è stata lanciata dall'Ansa, dopo pochi minuti dal decesso, ed è stata quasi subito annunciata nell'aula del Senato, dove si stava discutendo su un improvvisato disegno di legge, mirato a fare ripristinare il trattamento d'idratazione e nutrimento, interrotto da quattro giorni, nella Casa di riposo La Quiete, dove Luana era stata ricoverata, assistita da un equipe medica perchè finisse il lungo Calvario impostole da un incidente.
Alla notizia della morte, giunta inattesa, il Senato ha immediatamente interrotto i lavori, per un minuto di raccoglimento in memoria della donna, e il senatore Sacconi, che era stato uno degli artefici dell'iniziativa governativa mirata a impedire "lo stacco della spina", ha espresso apprezzabilissime parole di cordoglio, le quali però, subito dopo, sono state offuscate da altre, meno degne, acremente rivolte dal sen Quagliarello, contro coloro che - a suo giudizio - avrebbero ammazzato Eluana.
Intervento, a dir poco indebito, cui ha ribattuto la capogruppo del Pd, senatrice Finocchiaro, che respingendo la velenosa accusa ha rinfacciato alla maggioranza di non avere consentito l'approvazione d'un disegno di legge realmente idoneo, già discusso in Commissione e pronto per essere approvato entro il 31 dicembre 2008. E sul quale si dovrà ritornare, se si vorrà ottenere il consenso di tutti.
Stasera stessa, a Udine, il procuratore Antonio Biancardi ha deciso di acquisire le cartelle cliniche e il certificato di morte di Eluana Englaro, riservandosi di decidere domani mattina, con il medico legale e un consulente, se sia il caso o meno di procedere all'autopsia.
Intanto, soprattutto da parte di alcuni membri della maggioranza, cui è rimasto in mano - come si suol dire - l'uovo schiacciato per non avere potuto portare a termine l'approvazione di una legge ad hoc per il ripristino del trattamento di "sopravvivenza" alla Englaro, sono state avanzate gravi insinuazioni mirate a far nascere sospetti sulle cause del decesso di Eluana.
Da parte sua, Beppino Inglaro, che è stato informato telefonicamente della morte della figlia dall'anestesista Amato De Monte, ha soltanto detto:
«Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo»
«Ho fatto tutto da solo, l'ho portata a questo livello e voglio finire da solo. Non dovete preoccuparvi di me, ora voglio stare solo, non voglio parlare con nessuno. L'unica cosa che chiedo ai veri amici è di non cercarmi. Sono fatto così, chiedo che mi rispettino in questo modo».
Dopo l'annuncio della morte di Eluana, decine di persone si sono radunate davanti alla clinica "La Quiete". Mentre il suono delle campane della città accompagnava la notizia, la gente commossa mostrava cartelli con la scritta «Udine è vicina a Beppino Englaro». Alcuni hanno acceso fiaccole davanti alla clinica, altri hanno contestato l'ingresso della polizia giudiziaria, chiedendo che venga fatta chiarezza sulla fine di Eluana. Anche qui, spaccatura.
Appena appresa la notizia, il sindaco di Udine, Furio Honsell, è andato in clinica, al capezzale di Eluana per esprimere il cordoglio e l'affetto della città a Beppino Englaro e alla moglie, per la lezione di dignità che hanno saputo dare in questi anni.
Mentre ciò accade a Udine, di fronte ad una tragedia giunta al suo esodo, nell'alta politica, invece covano ancora rancori e polemiche.
Dopo che, per oltre un mese, s'è fatto di tutto per spaccare l'opinione pubblica su un caso dolorosissimo di vita non vita privata, pare che, ancora, il fuoco della stizza non si voglia spegnere e che ci sia tuttora tanto veleno da spargere intorno, quando sarebbe più opportuno mettersi la lingua in quel posto dove non giunge il sole. Purtroppo questa disponibilità sembra che manchi a qualche politicante di professione che, ormai disposto a porsi a tutto servizio d'un nuovo padrone, non fa altro che sblaterare contro presunti assassini sostenitori dell'eutanasia. Tanto da rischiare una clamorosa frattura con chi per tanti anni gli ha concesso immeritata visibilità politica.

FRA' GALDINO

punto esclamativo

A costo della vita

Pangloss

da :AprileOnLine

C'è qualcosa che non torna nel fatto che un Governo un giorno priva di fatto le cure mediche ai clandestini, mettendo ovviamente a rischio la vita di molti e, il giorno dopo, dice che non si vuole assumere la responsabilità di una vita da 18 anni in stato vegetativo. E non torna nemmeno il fatto che si fanno due riunione consecutive del C.d.M su questo caso, mentre ogni giorno ci sono tre morti su lavoro che non sembrano meritarne nemmeno mezza.
Questo Governo pensa di essere credibile quando fa professione di pietà e di senso della responsabilità morale?. Se lo tolga dalla testa!

DOMANI, L'ASSESSORE ALLA SANITA' MASSIMO RUSSO SARA' MESSO ALLA "PROVA DEL FUOCO"

FOTO: L'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo

PALERMO - “Come avrei potuto spiegare ai cittadini che per accontentare gli interessi di certa politica bisognava dar vita ad altre tre aziende ospedaliere nelle province di Palermo, Catania e Messina dove già ce ne sono in un numero addirittura sovrabbondante, eliminandone contemporaneamente otto dalle altre sei province ? Con quale logica avrei potuto giustificare un simile squilibrio ? E con quale coerenza avrei dovuto accettare una proposta che secondo le verifiche tecniche avrebbe provocato un aumento sproporzionato dei costi ? Ecco perché non ho accettato un’ipotesi messa in piedi su basi che sarebbero state in contrasto con il rigore del disegno di legge proposto dal governo regionale e sollecitato con urgenza dai tavoli tecnici romani. Con grande serenità mi presenterò martedì in Commissione Sanità all’Ars pronto ad accettare qualunque decisione che verrà presa alla luce del sole, nell’assoluta trasparenza del dibattito e con la precisa assunzione di responsabilità da parte di ciascuno, in modo che sia chiaro a tutti chi vuole davvero riformare la sanità e chi invece insegue altre logiche. Non sono un assolutista, mi è estranea ogni forma di arroganza culturale ma credo che la mediazione politica vada fatta a livelli alti, cioè guardando al primario interesse dei cittadini e non inseguendo poltrone o prese di posizioni personali”.

Lo afferma l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, dopo la riunione con i rappresentanti della maggioranza che non ha portato all’intesa sul disegno di legge di riforma del sistema sanitario regionale.



SANITA’, PARTE IL DAY SERVICE. RUSSO: “PIU’ EFFICIENZA, MENO SPRECHI”

PALERMO - Gli ospedali siciliani, come già avviene in altre regioni italiane, saranno chiamati ad adottare un nuovo “contenitore assistenziale”, il day service, che comporterà una drastica riduzione dei ricoveri diurni inappropriati, con identico beneficio per il paziente e con minore impiego di risorse.

Lo ha disposto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, con una direttiva inviata ai manager che ha l’obiettivo di razionalizzare l’offerta e la spesa sanitaria, implementando l’attività di medicina territoriale e riducendo quella ospedaliera.

Il day service, infatti, da un punto di vista organizzativo si colloca tra il day hospital e il livello ambulatoriale ed è finalizzato ad affrontare in maniera codificata alcune specifiche patologie, sia sotto il profilo diagnostico, sia assicurando trattamenti terapeutici nel rispetto di percorsi assistenziali ben precisi e predefiniti.

Con il day service, che prevede costi più bassi rispetto al day hospital, sarà possibile gestire casi che prevedono indagini cliniche e strumentali plurime e multidisciplinari anche complesse.

Sarà l’ispettorato regionale, nel giro di poche settimane, a individuare le prestazioni ambulatoriali complesse (PAC) da erogare in un solo giorno o in un numero limitato di accessi: fra queste, saranno senz’altro comprese alcune indagini piuttosto frequenti di tipo diagnostico, come il nodulo tiroideo o il tumore della mammella, di tipo terapeutico-medico come il decorso post operatorio per casi di carcinoma alla mammella o alla prostata, di tipo terapeutico-chirurgico, come il tunnel carpale o la litotrissia renale e di tipo diagnostico-terapeutico per pazienti cronici, come il diabete mellito, lo scompenso cardiaco o l’epatopatia.

Entro il 31 marzo il numero dei posti letto per i ricoveri a ciclo diurno (day hospital, day surgery e day service) dovrà essere ridotto a un numero non superiore al 10% dei posti letto ordinari della struttura.

“Il day service - spiega l’assessore Russo - è un importante tassello del mio programma, che prevede il potenziamento dell’assistenza territoriale, ma soprattutto la presa in cura del paziente, che va accompagnato nel suo percorso diagnostico e terapeutico: in quest’ottica è previsto che un team ospedaliero o territoriale si preoccupi della pianificazione e del coordinamento delle singole prestazioni, evitando inutili quanto dispendiose frammentazioni del percorso assistenziale. Il day service, inoltre, garantirà un uso più appropriato delle risorse, evitando gli inutili e costosi abusi di ricorsi al ricovero e permetterà anche uno snellimento dei tempi di attesa per il paziente”.

IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA E IL NUOVO "FATO MORGANO" (alias Silvio)


FOTO: Il ministro Fitto e la deputata Pd Calipari-Villecco, vedova dell'agente ucciso da soldati statunitensi in Iraq

Roma - ''Ai cittadini meridionali al posto di promesse irrealizzabili quali il Ponte sullo Stretto, basterebbe che non venissero sottratte risorse fondamentali, quali i fondi Fas''. Lo afferma la deputata del Pd, Rosa Villecco Calipari, in una nota. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, spiega l'esponente del Pd, è tornato a tagliare i nastri di opere realizzate e finanziate dagli altri governi rivendicando meriti che non ha. Il presidente del Consiglio continua a dare cifre a vanvera per opere mirabolanti, oggi si tratta di 125 miliardi, facendo finta di non vedere la terribile crisi in atto e di conseguenza i pochissimi soldi a disposizione''.

''Derubati da ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e presi in giro da Berlusconi'', sottolinea Calipari. ''Pochi giorni fa il ministro per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, aveva chiaramente detto in una intervista che il ponte sullo stretto era fuori portata, la crisi imponeva, a suo dire, realismo, rendendo impossibile la realizzazione dell'opera. Ora chi dice la verità?'', domanda il deputato. ''Fitto con il suo onesto realismo o il presidente del consiglio che non rinuncia mai ad addomesticare la realtà a sua convenienza?''.

Per il bene del Paese, prosegue Calipari, ''la si smetta di prendere in giro gli italiani e i cittadini del sud in particolare. E' immorale continuare ad illudere con promesse irrealizzabili mentre con spietato realismo vengono sottratte risorse fondamentali per la crescita e lo sviluppo''
(Adnkronos)

domenica 8 febbraio 2009

IL COMUNE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO TENTA LA CARTA DEL PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA PER ALLOGGI A CANONE SOSTENIBILE


Il Comune di Barcellona Pozzo doi Gotto ha recentemente emesso un avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali da parte di soggetti privati per la costituzione di una partnership volta alla realizzazione di un “Programma di Riqualificazione Urbana per alloggi a canone sostenibile"
Tale programma, sulla base di un decreto ministeriale recepito dalla Regione Siciliana, persegue la finalità di incrementare la disponibilità di alloggi da offrire in locazione a canone sostenibile, nonche' di migliorare l'equipaggiamento infrastrutturale dei quartieri caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo.
.La realizzazione di alloggi di edilizia residenziale sociale, potrà essere effettuata mediante iniziative attivate sia da operatori pubblici (Comuni ed ex Iacp comunque denominati), sia da operatori privati (imprese, cooperative, fondazioni, ecc.).
Gli alloggi saranno da destinare alle fasce sociali in possesso dei requisiti per l'accesso al sistema dell'edilizia residenziale pubblica e a categorie di cittadini che, pur superando i limiti di accesso all'edilizia residenziale pubblica, si trovano comunque in condizioni di disagio abitativo.
Gli alloggi realizzati o recuperati da operatori privati andranno comunque locati a canone agevolato, che dovrà risultare non superiore al 70% del canone concordato calcolato ai sensi dell'art. 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431 e comunque non inferiore al canone di edilizia pubblica vigente in ciascuna regione e provincia autonoma, per una durata non inferiore a 25 anni ai sensi dell'art. 2, comma 285, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
Il costo complessivo di ciascun programma non potrà essere inferiore a 1,5 milioni di euro nei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti ed a 5 milioni di euro per i Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti.

OVAZIONI E MANIFESTAZIONI DI SIMPATIA IN TUTTA ITALIA PER IL PRESIDENTE NAPOLITANO.


Ieri il presidente Giorgio Napolitano, a Napoli , mentre si accingeva ad entrare nel Teatro San Carlo, è stato accolto dalla folla con un'ovazione al grido di "bravo" e "Viva la Costituzione", in evidente polemica con quanto di grave in questi giorni era stato detto da Berlusconi, politicamente abbarbicatosi al pietoso caso di Eluana Englaro.
Altri applausi e incitamento a difendere la Costituzione , il Capo dello Stato, ha ricevuto all'interno del teatro.
Un vero e proprio trionfo, nella sua Napoli, condiviso in analoghe manifestazioni svoltesi in numerose altre città.
"Anche quando si devono prendere decisioni delicate nell'esercizio delle proprie funzioni - ha commentato Napolitano - io conto sulla comprensione dei cittadini. Essi capiscono chi è nel giusto".
NELLA FOTO (ricavata da Repubblica): tra le pesonalità che applaudono il Presidente, c'è il sottosegretario Letta. Chissà se il suo pensiero corrisponde al gesto.

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