sabato 25 settembre 2010

CLAMOROSO: VIDEO MESSAGGIO DI FINI SULLA CASA DI MONTECARLO RESO PLAUSIBILE DALL'ASSICURAZIONE DI TERZI CHE PROPRIETARIO NON E' TULLIANI


Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...

Renato Ellero: “La società di St. Lucia? Non è di Tulliani, ma di un mio cliente” “Conosco il proprietario della società offshore di Santa Lucia titolare dell’appartamento di Montecarlo e non è Giancarlo Tulliani”. Lo afferma l’avvocato Renato Ellero, già senatore della Lega Nord durante il primo governo Berlusconi E professore universitario di diritto penale. “Un mio cliente, che mi ha chiesto di mantenere la riservatezza sul suo suo nome per ragioni fiscali, mi ha detto di essere il vero proprietario della società di Santa Lucia che invece, secondo il ministro di quel paese apparterrebbe, a Giancarlo Tulliani”. L’avvocato Ellero non vuole dire di più, ma sostiene che il suo cliente avrebbe raccontato di essere proprietario di sei società off shore, tra cui quella al centro del caso Fini-Tulliani. “Il mio cliente è un imprenditore molto ricco che non ha nulla a che fare con la politica e con gli uomini vicini al presidente Fini e alla famiglia Tulliani. Anche io non ho nessun rapporto con la politica dal 1996, né conosco i fratelli Tulliani”.

L’avvocato dice che il suo cliente gli aveva comunicato la notizia un paio di giorni fa, ma solo ieri, dopo le parole del ministro della giustizia dell’Isola caraibica, è stato incaricato di parlare con la stampa: “si è indispettito dopo le dichiarazioni di Francis”. E riporta le parole del suo assistito: “Che quelli di Santa Lucia fossero onesti avevo più di un dubbio ma, a livello di comiche, non pensavo che si arrivasse a tanto”.
Su domanda specifica del Fatto Quotidiano Ellero però aggiunge: “Non rivelerò mai a nessuno, nemmeno ai magistrati, il nome del mio cliente perché sono tenuto al segreto professionale. Questa persona mi ha mostrato dei documenti a riguardo e sfido il governo di Santa Lucia a provare il contrario”.

CHI E' ELLERO

Renato Ellero non e' un nome nuovo per le cronache politiche e non e' la prima volta che si trova sotto le luci dei riflettori. Nel 1995, all'indomani del cosiddetto 'ribaltone' che mise in crisi il primo governo di Silvio Berlusconi e porto' alla nascita di quello guidato da Lamberto Dini, l'allora senatore della Lega insieme ad altri nove colleghi contesto' la scelta dei vertici del partito di abbandonare la maggioranza di centrodestra e usci' dal Carroccio, fondando la Lega federalista italiana.

BARCELLONA P.G.// INTERESSE E APPREZZAMENTO PER L'ESERCITAZIONE "LONGANO 2010" SVOLTASI IERI E OGGI



Ieri e oggi si sono svolti con la massima regolarità le previste esercitazioni "Longano 2010", programmate per iniziativa dell'associazione "Radio Club CB", d'intesa con il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto e mirate a sondare il grado di efficienza del sistema di protezione civile nella città del Longano.
In collaborazione col Dipartimento regionale della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Polizia Municipale, Forze dell'Ordine e volontari hanno partecipato per l'attuazione di un impegnativo programma di simulazione di pronto intervento, evacuazione e recupero di feriti, in caso di terremoto, in ambienti diversi: palazzo comunale, scuole, ed altri posti. Oggi, con grande apparato e in perfetta sintonia, l'esercitazione si è svolta nell'ambito del liceo classico "Luigi Valli".
Domani, domenica, l'operazione "Longano 2010" si concluderà con una cerimonia religiosa.

B & B L'AVEVANO NASCOSTA SOTTO IL TAPPETO???

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...








"La monnezza in Campania stava tornando da mesi, ma parlarne era viet
ato quasi fosse una bestemmia. Ora si scopre che non si era risolto nulla, tutto era nascosto. Strade invase dai rifiuti."
CLICCA:
“Lodo Gheddafi” pagato con le bollette Enel degli italiani

venerdì 24 settembre 2010

FARMACO ANTIDIABETE SOTTO ACCUSA PER GLI EFFETTI COLLATERALI


Attenti a quei tre!
I loro nomi sono Avandia, Avandamet e Avaglim: farmaci antidiabete a base di rosiglitazone.

Prodotti dalla società inglese GlaxoSmithKline, finora sono stati prescritti a pazienti con diabete di tipo 2

Il rosiglitazone, fino al 2007 molto diffuso in tutto il mondo, adesso è sotto accusa, perché danneggerebbe il cuore, e quanto prima sarà ritirato dalle farmacie, visto che l'Agenzia del farmaco ha disposto il divieto di vendita.
La decisione è arrivata dopo lo stop a livello europeo deciso dell'agenzia Ema, che ha fatto sapere di aver «completato una revisione dei farmaci contenenti rosiglitazone, su richiesta della Commissione Europea, a seguito di un aumento del rischio cardiovascolare.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Ema ha concluso che, al momento, i benefici di rosiglitazone non superano i suoi rischi, e che l'autorizzazione all'immissione in commercio dei medicinali contenenti rosiglitazone deve essere sospesa in tutta l'Unione europea».
Di qui la tempestiva decisione dell'Aifa.

L'Ema sottolinea inoltre che i pazienti attualmente trattati con Avandia, Avandamet e Avaglim dovrebbero prendere un appuntamento con il proprio medico per discutere su terapie alternative. E avverte i diabetici in cura di non interrompere il trattamento senza averne prima parlato con il proprio medico.
La società, si legge in una nota diramata dal gruppo, «continua a credere che Avandia sia un trattamento importante per i pazienti con diabete di tipo 2, e sta ora lavorando con la Fda e l'Ema per attuare le azioni necessarie».

Negli Stati Uniti sono stati previsti nuovi paletti per l'utilizzo del medicinale, sempre a causa degli «elevati rischi di malattie cardiovascolari - si legge nella nota dell'ente regolatorio americano Fda - come infarto e ictus, per i pazienti trattati».
Negli Usa i pazienti potranno farne uso solo nel caso che i medici si assumano personalmente la responsabilità dei rischi di attacchi cardiaci, cioè nel caso che i malati non possano controllare il livello di glucosio in altro modo.
Il gruppo GlaxoSmithKline ha sempre sostenuto che Avandia non presenta controindicazioni, ma la Food and Drug Administration ha ordinato alla società di sospendere il controverso studio comparativo del farmaco con l'analoga medicina Actos.

RIAPRONO I CANCELLI DELLA DISCARICA DI MAZZARRA'. SVENTATO IL PERICOLO MONDEZZA


Il rischio di una nuova ondata di rifiuti lungo i marciapiedi dei 38 Comuni legati ad ATO ME 2 sembra ormai sventato dopo che, sulla base dell'incontro dei sindaci interessati, si sarebbe stabilito un accordo con TirrenoAmbiente per l'avvio del pagamento del debito contratto con l'utilizzo della discarica di Mazzarrà S.Andrea.
L'ingresso dei compattatori al sito tornerebbe libero, dietro l'intesa tra le parti, secondo cui verrebbe accettato il pagamento in acconto del 30% non solo del ricavato delle bollette recentemente distribuite dalla Serit per un acconto sul secondo quadrimestre 2010, ma anche di quello ulteriormente prodotto dalle fatture relative ai successivi quadrimestri e al recupero dei crediti, a carico di quanti, in passato, non hanno pagato per protesta.
Insomma la società che gestisce la discarica si accontenterebbe di una percentuale che non fosse limitata all'una tantum fatta paventare con la prima proposta, che appunto si riferiva ad un 30% del ricavato tramite le famose bollette-colletta, il cui pagamento scade il 30 settembre.

giovedì 23 settembre 2010

SIAMO DI NUOVO NELLA CACCA: CHIUSA LA DISCARICA PER 38 COMUNI

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...


Per l'ennesima volta, quando ancora la situazione non è stata completamente normalizzata, si ripresenta lo spettro del caos e dei rifiuti ammassati lungo i marciapiedi della città.
Mentre l'ATO ME 2 apre la colletta con le bollette d'acconto per far fronte ai debiti che si accavallano, TirrenoAmbviente, che gestisce la discarica di Mazzarrà, sbarra ai compattatori l'ingresso al sito, appunto per questione di denaro, determinando così l'ulteriore spinta al fermo del servizio di nettezza urbana nei 38 comuni facenti parte dell'associazione d'ambito Messina 2.
Di nuovo allarme, quindi, per l'incremento d'una ormai cronica situazione di pericolo, alla cui radice stanno responsabilità molteplici, di cui ovviamente non possono e non devono scrollarsi gli enti che, in qualità di soci fondatori, non sono riusciti a costituire l'anima e l'ossatura di un ATO, ora ridotto in frantumi e affidato ad un commissario liquidatore: lo stesso ing. Salvatore Re che, dopo le dimissioni di Andrea Paratore (FOTO), era stato eletto presidente del CdA dello scassato Ambito territoriale.
La chiusura dei cancelli della discarica ovviamente ha messo in allarme il Commissario, che in un incontro con alcuni sindaci del territorio interessato, tra cui il nostro dott. Nania, ha contattato il presidente di Messina Ambiente per proporgli una soluzione: provvedere ad un acconto con una parte (30%) dell'incasso che la Serit farà riscuotendo le somme in acconto richieste agli utenti tramite la Serit: quelle delle famose bollette "ad muzzum" di cui abbiamo parlato in altro post.. La proposta non è stata accettata e sindaci e comuissario hanno deciso di ritrovarsi oggi , a Palazzo Longano, per cercare un'alternativa.
Intanto il sindaco di Barcellona, Comune azionista di maggioranza del Carrozzone e capofila di tutto il territorio mal servito da ATO ME 2, ha avuto modo di rilasciare alla stampa una dichiarazione, che naturalmente ha tutto il sapore di uno sfogo che serve a scaricare la responsabilità di tanto sfacelo sul Governatore don Raffaele, il quale ne avrebbe l'onere essendo stato nominato dal Governo nazionale commissario straordinario per l'emergenza rifiuti.
«Nessuno - ha dichiarato il sindaco di Barcellona - usa i poteri sostitutivi del commissariamento per intervenire in una situazione che giorno dopo giorno diventa ingovernabile e sempre più difficile da gestire. Francamente siamo angosciati e chiediamo alla Regione che la gestione del comparto rifiuti ritorni ai singoli comuni. I cittadini sappiano - ha aggiunto Nania - che i sindaci in questa vicenda sono degli spettatori e non hanno alcun potere. Potere che invece hanno in prima persona il presidente della Regione e tutti i suoi commissari nominati negli Ato sia per la gestione ordinaria che per quella finanziaria. Chiediamo quindi che tutto torni ai sindaci. Personalmente chiederò che almeno la riscossione sia affidata direttamente al nostro Comune e non alla Serit o altre concessionarie. Siamo stanchi di rincorrere di giorno in giorno le emergenze e le rivendicazioni, pur legittime, prima dei lavoratori e poi della discarica. Continuando così si rischia il tracollo sotto ogni aspetto, sia finanziario che ambientale. E per questo i cittadini devono sapere che le responsabilità di questo stato di cose sono da attribuire in via esclusiva alla regione. Noi non possiamo che contestare i disservizi che ci vengono segnalati e quelli che rileviamo attraverso i rapporti quotidiani dei vigili urbani».
Don Raffaele è quindi angosciante per tutta la sozzura che ci inonda. E per il ribaltonaccio di questi giorni un parallelo non ci sarebbe?

mercoledì 22 settembre 2010

GLI INDIPENDENTISTI DEL FRONTE NAZIONALE SICILIANO DICONO "PESTE E CORNA" DEL "LOMBARDO QUATER"

“GOVERNO LOMBARDO QUATER? CHIAMATELO GOLPE BIANCO O GOLPE ROSSO O, MEGLIO, INCIUCIO. MA, PER FAVORE, NON CHIAMATELO “AUTONOMISTA”!


"Come temevano gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu, - scrive Giuseppe Scianò - l'azione politica, che è stata portata a compimento con il Lombardo quater riporta la Regione Siciliana e la Sicilia tutta al ruolo di cavia . E non già a quello di laboratorio politico come si sta strombazzando ai quattro venti. Al ruolo di colonia non di protagonista di una lotta per la rinascita e per il riscatto del Popolo Siciliano.

Una “cavia”, la Regione, misero oggetto di giochi di potere e degli esperimenti fra forze politiche, partiti, partitini e gruppi di vario genere, collegati, sì,

ai piccoli potentati locali, ma sostanzialmente centralisti e, talvolta, storicamente ed ideologicamente anti-autonomisti, se non addirittura anti-siciliani.

Sono, altresì, tornati alla grande, ripescati dal “Jurassic Park” di Roma, il peggiore trasformismo e la cancrena in Parlamento, che, - uniti alla prassi e alla logica del Manuale cencelli- hanno, soprattutto in Sicilia e nel Meridione, - avvelenato la democrazia, ed hanno fatto trionfare la cultura,le regole e – ahinoi! – persino i principi “morali” della mafia e dell’ascarismo con le rispettive logiche spartitorie. In modo traasversale ovviamente, (l’Opposizione non ha di che vantarsi).

Non sarebbe sbagliato, a questo punto, parlare anche di golpe bianco e/o di golpe rosso Ma non lo facciamo, perché in ogni golpe esiste sempre qualcuno che si prende qualche responsabilità. Oggi, in Sicilia, ci troviamo in una condizione peggiore: Tutti hanno ragione e nessuno ha torto o responsabilità. Esiste un grande inciucio che si auto-referenzia e si auto-legittima. Con larghi settori della politica, della stampa, della Cultura ufficiale e della intellighentia organizzata, e dai mass-media in genere, pronti a suonare la grancassa.

* * *

L’FNS rinnova la raccomandazione di non definire “autonomista o sicilianista" questa operazione. Sarebbe una mancanza di rispetto per il Popolo Siciliano, che già non ne può più. Tantoppiù che ci troviamo nel bel mezzo di una operazione che viene da lontano ed è etero-diretta con la quale qualcuno e qualche altro vogliono strumentalizzare il Parlamento Siciliano, l’Autonomia e la Regione Siciliana per disegni politici che mirano a cancellare la Sicilia stessa. Le sue Istituzioni, la sua dignità.


PER L'IPAB DI BARCELLONA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA

foto:Letizia Di Liberti


Ieri sera, quando ho appreso che il Governatore Lombardo aveva inserito nel suo governo quater la dottoressa Letizia Di Liberti, che è quella stessa funzionaria che con notevole diligenza si è occupata in questo scorcio d'estate in qualità di commissaria per fare finalmente insediare il nuovo consiglio d'amministrazione dell'Ipab "Nicolaci-Bonomo", m'è passato per la mente un piccolo sospetto: che la carica assessoriale affidata alla dinamica dirigente regionale potesse distoglierla per un po' di tempo dalla missione affidatale per il rilancio dell'Opera pia barcellonese. E' stato il dubbio d'un attimo. Perchè subito ho sperato che ciò non avvenisse, e che anzi la responsabilità governativa - a lei che ormai conosce nei dettagli la questione di cui sopra - consentisse di chiudere una partita che per troppo tempo s'è trascinata tra ostacoli ed incertezze.
A sciogliere ogni preoccupazione è sopraggiunta la notizia che la dottoressa Di Liberti, quasi certamente, rinuncerà all'ingresso in giunta, per evitare il rischio d'incompatibilità con l'attuale incarico amministrativo. Il che sarebbe tutto a vantaggio per il suo lavoro dirigenziale.
Se varrà questa seconda ipotesi, presto si potrà insediare quel tanto auspicato consiglio d'amministrazione, i cui componenti sono stati da tempo designati dalle parti legalmente riconosciute, quali il presidente del Tribunale di Barcellona che ha indicato il nome dell'avv. Guglielmo D'Anna, il sindaco Nania (Notaio Felice Spinella), l'Arcivescovo di Messina ( don Salvino Raia), il Prefetto di Messina ( dottoressa Natalia Ruggeri), la Regione (il dirigente Fabio Marino): da non confondere ovviamente con Giosue' Marino, ex prefetto di Palermo e commissario nazionale antiracket, chiamato anche lui a fare parte del Lombardo quater.


NASCE IL QUARTO GOVERNO LOMBARDO


GIUNTA COMPOSTA DA TECNICI CON RIFERIMENTI...POLITICI


Tra le urla e gli insulti provenienti dai banchi del Pdl («Ribaltonista!») col governatore che ribatteva «bravi...ma bravi non mi fermate col chiasso e la violenza», Raffaele Lombardo, dopo una lungo e teso confronto politico cominciato all’inizio dell’estate, ha dato vita al suo quarto governo in due anni.

"Il nuovo governo - ha dichiarato tra l'altro don Raffaele - dovrà puntare ad alcune riforme essenziali e radicali, a partire da noi stessi. Vale a dire la Regione, che è un immenso motore immobile che pretende di regolare, autorizzare o negare tutto. Piena zeppa di leggi e regolamenti, circolari e decreti. Dobbiamo dimagrire questa regione, dobbiamo decentrare sul serio. Un decentramento effettivo perché non si sostituisca a un centralismo statale un centralismo regionale. Si tratta quindi di esaltare le nuove responsabilità dei Comuni".

"Poi l’altra grande riforma di una risorsa preziosa, enorme e costosa: quella del personale per una migliore efficienza. Governando anche il nodo del precariato. E ancora la riforma delle tante aree industriali e degli innumerevoli enti, riducendo anche i componenti dei consigli di amministrazione. Basta enti in rosso con troppo personale".

"E poi l’agricoltura, anche qui c’è da disboscare enti che dilapidano risorse che devono essere reindirizzate verso la qualità, la ricerca, la tracciabilità, i controlli, la promozione e la conquista dei mercati, intaccando lo strapotere della grande distribuzione. Spazio anche alle energie alternative, puntando in particolare sul fotovoltaico".

Raffaele Lombardo ha poi letto la lista degli assessori: Massimo Russo, Piercarmelo Russo, Mario Centorrino, Marco Venturi, Caterina Chinnici, Gaetano Armao, Gianmaria Sparma, Andrea Piraino, Letizia Diliberti, Sebastiano Messineo, Elio D’Antrassi, Giosué Marino.

Dopo aver presentato ieri la giunta che ha escluso gli assessori politici, questa mattina Raffaele Lombardo si sottopone al dibattito dell'Assemblea regionale, ma il voto finale è atteso per martedì prossimo.
Tornando all'incarico assessoriale destinato a Letizia Di Liberti, s'è appreso che, quasi certamente la signora, che alla Regione ricopre un ruolo dirigenziale, è disposta a rinunciare, per sospetto d'incompatibilità.
In base alle disposizioni del ministro Brunetta, il dirigente regionale che assume un incarico politico, qual
è quello assessoriale, rischierebbe infatti di non potere più ricoprire il ruolo dirigenziale, a conclusione del mandato.
Analoga la situazione dell'altro dirigente regionale, Gianmaria Sparma, incluso nella nuova giunta.
Raffaele Lombardo, a tale proposito ha assicurato: "Stiamo verificando; nel giro di pochi giorni capiremo come agire".

Comunque Letizia Diliberti sembre propensa a non entrare nella giunta.

GRANDE GIGI PROIETTI NEI PANNI DI SAN FILIPPO NERI , BRAVA E BELLA FRANCESCA CHILLEMI NELLA PARTE D'IPPOLITA

<=Proietti (Filippo Neri).......Francesca Chillemi (la bella Ippolita)

Due sere di piacevole TV, offerte lunedì e martedì scorsi dalla Rai, con la miniserie "Preferisco il Paradiso", protagonista Gigi Proietti sorprendentemente inserito nella parte di San Filippo Neri, un santo un po' bizzarro che non crede ai suoi miracoli e che, nell'umiltà assoluta, ama e col suo amore riesce a creare la grande famiglia dell'Oratorio, dove raccoglie ragazzi di strada abbandonati e reietti per portarli sulla buona strada. Una bella parte significativa, interpretata con sentimento e buona capacità espressiva, è stata affidata alla barcellonese Francesca Chillemi che, ormai a suo agio e con merito nel mondo dello spettacolo, ha superato di gran lunga la stereotipata fama di miss Italia, imponendosi con le sue naturali doti recitative. F.C.

martedì 21 settembre 2010

FIAT LUX ET LUX FUIT

FORSE L'INSISTENZA DI barcellonablog HA AVUTO IL SUO EFFETTO
Non bisogna più attendere l'avvio dei lavori, già appaltati, per il rinnovo dell'impianto d'illuminazione in via Madia, per avere un po' di luce: finalmente stasera, dopo diversi giorni di buio, il vecchio impianto è stato rimesso in grado di funzionare e tutti lampioni hanno le loro belle lampade accese. Finisce così quell'oscurità che tanto ricordava il tempo di guerra, quando nelle strade si brancolava perchè le poche luci azzurrate aggiungevano scoramento alla inevitabile angoscia di quella maledetta guerra. Comunque adesso via Madia - che ha notevole importanza per la presenza dell'Opg - torna ad avere la sua normale illuminazione: in attesa forse che una folata innovativa cambi pali e fanali. E speriamo che il nuovo impianto non ci porti quella sgradevole eccessiva luce che tanto spara dai fanali all'antica che fiancheggiano la Basilica di San Sebastiano. Nè quella, ugualmente eccessiva, di piazza delle Ancore che costituisce un vero spreco per un Comune che non naviga nell'oro.
fra' Galdino

lunedì 20 settembre 2010

L'ATO MESSINA DUE TORNA AD INDISPETTIRE GLI UTENTI CON UNA FANTOMATICA BOLLETTA


Mentre gli amici "commentatori" di Barcellonablog dialogano con passione, senza disdegnare qualche linguacciuto pizzicotto;
mentre torna a dilagare l'adDESTRAta presenza di un Salvo che ci prospetta grandi novità: quale quella dell'illuminazione favolosa ed intrigante di due strade, ancora al buio da settimane;
mentre chi scrive queste modeste righe lo fa stuzzicato dalle zanzare che invadono via Madia, nonostante il buio che dovrebbe tenerle lontano;

mentre tutto ciò accade attorno a questo Blog, improvvisamente ci arriva una assestatissima "scoccia di coddu",

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che la Serit appioppa a tutte le famiglie di questa bella città, per conto di ATO MESSINA 2 : cioè su mandato della tanto solerte compìta società d'ambito che finora ci ha servito in maniera impeccabile.
Proprio oggi, la postina ha deposto nella cassetta delle lettere una insolita oscura fattura ( o bolletta che dir si voglia) in base alla quale, nella maniera più generica possibile e quindi senza alcun riferimento agli indispensabili dati esplicativi d'ogni fattura che si rispetti, ci viene imposto di pagare, entro il 30 settembre 2010, la somma di € 50, quale acconto tariffa igiene ambientale per il secondo quadrimestre anno 2010.
Si tratterebbe. secondo quanto stiticamente descritto, di rata unica, di cui s'ignora la fondatezza, in quanto non viene specificato se si tratta di Tarsu, di Tia o di quant'altro.

A questo punto, considerato che si cerca d'imporre pagamenti che suscitano il sospetto d'essere campati in aria, mi sembra opportuno che su ciò, quanti abbiamo interesse a che si faccia chiarezza, c'impegniamo per saperne di più.
Per questa ragione, che riguarda tutti, chiedo agli amici di collaborare, essendo interesse di tutti sapere come spendiamo i nostri sudati quattrini.

F:C:

L'ASSALTO DI ZANZARE E MOSCHITO E' IN NETTA RIPRESA.



A FAVORIRE LA PERMANENZA AVRA' PURE CONTRIBUITO LA SPORCIZIA DEI CASSONETTI?


Penso di non essere stato il solo ad accorgermi della recrudescente presenza di zanzare, quei fastidiosi ditteri che ci hanno accompagnato per tutta l'estate e che, alle prime piogge, erano sembrati meno presenti e meno virulenti.
In questi giorni di metà settembre, pare che - dopo essersi "accampate" in luoghi sicuri - intere colonie "ringalluzzite" dal caldo si siano date all'arrembaggio, assetate di sangue.
E senza attendere il calare della sera si fanno sentire. Eccome!
Ti svolazzano attorno, ti pungono, ti succhiano e - c'è bisogno che lo faccia notare? - a farlo sono quelle di sesso femminile, visto che sono loro che hanno bisogno del nostro sangue per maturare le uova.
A tale scopo - a differenza dello "zanzaro" - posseggono strumenti adatti per torturarci: le femmine adulte sono munite infatti di un apparato boccale specializzato nel pungere e succhiare.
A fare compagnia a questi piccoli dracula, ci sono pure certi minuscoli pappataci, moschette micidiali, di cui in questo momento mi pare di vedere gironzolare, mentre scrivo, un esemplare che intende darmi fastidio. Tanto che sono costretto a ricorrere a qualche repellente.
Con risultato nullo.
Eliminare questo stagionale fastidio praticamente non è possibile, ma attenuarlo sì, ovviamente con interventi che colpiscano "i vivai", cioè le condizioni e i luoghi che ne favoriscono la riproduzione.
Questo è compito di chi ci amministra, ed è talmente importante da non essere risolto con i soliti annacquamenti chiamati eufemisticamente disinfestazione. E ciò perché le zanzare e i pappataci non solo sono fonte di disturbo estivo, ma anche possono trasmettere alcuni parassiti e microrganismi che, transitoriamente, vivono al loro interno.

Informazioni:
Le zanzare sono attive da marzo a fine novembre con densità che variano in funzione dell’andamento stagionale. Normalmente le femmine feconde svernano rifugiandosi in luoghi nascosti e tranquilli spesso costruiti dall’uomo come cantine, stalle, magazzini, ecc.. La zanzatra molestus è in grado però di passare l’inverno in qualsiasi stadio vitale, compreso quello di maschio adulto. Le femmine, qualora le condizioni diventino favorevoli per brevi periodi, possono pungere. Le uova, parecchie centinaia, sono deposte in masse in forma di zattere, l’una accanto all’altra, e galleggiano. Successivamente, le larve si mantengono presso la superficie dell’acqua e, nutrendosi di batteri e di microrganismi, s’accresce sino a trasformarsi, attraverso diverse mute, in pupa e poi in adulto.

domenica 19 settembre 2010

TROPPA PLASTICA GIRA NEL MONDO E SAREBBE L'ORA DI PORVI RIMEDIO.


I numeri che girano intorno al mercato della plastica sono sorprendenti; nel 2008 in Europa il consumo di materie plastiche ha raggiunto i 48.5 milioni di tonnellate, con Germania, Italia, Francia, Spagna e Inghilterra che hanno inciso da sole sul 66% dell’intero consumo europeo. Considerando che i rifiuti derivanti da plastica sono circa il 10-15% dei rifiuti urbani prodotti e che, nel caso specifico italiano la produzione pro capite di rifiuti urbani si aggira intorno ai 546 kg/abitante (dati ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, 2007), ognuno di noi produce mediamente ogni anno circa 65 kg di plastica.
Dei 48.5 milioni di tonnellate di plastica consumata annualmente in Europa, il 38% è utilizzato nell’industria dell’imballaggio, e su questi 18 milioni di tonnellate si è recentemente arrivati ad una svolta. La normativa UE EN 13432, che meglio delinea la precedente direttiva europea 94/62/CE sugli imballaggi, definisce le caratteristiche che un materiale deve possedere per potersi definire biodegradabile o compostabile: almeno il 90% della parte organica del materiale in esame deve essere convertito in CO2 entro 6 mesi (materiale biodegradabile) e non più del 10% della massa originaria del materiale deve rimanere dopo 3 mesi di compostaggio e successivo setacciamento a 2 mm (materiale compostabile). In parole povere la normativa vieta, tra le altre cose, la produzione e la commercializzazione dei famigerati sacchetti di plastica non biodegradabili.
In Italia il comma 1130 della Finanziaria 2007 prevedeva il “definitivo divieto, a decorrere dal 1° gennaio 2010, della commercializzazione di sacchi non biodegradabili per l’asporto di merci”, rispettando la scadenza suggerita dalla direttiva comunitaria EN 13432. I decreti attuativi per definirne i modi e le sanzioni di chi non rispetterà il definitivo divieto però non sono mai stati emanati. Quindi dal 1° gennaio di quest’anno la scelta di abbandonare le care vecchie sportine di polietilene è puramente facoltativa.
A prescindere dall’efficacia (o meno) della legislazione italiana nell’applicazione di importanti normative in campo di tutela ambientale, l’interesse verso le plastiche biodegradabili è una tematica molto sentita a livello globale e l’attuale panoramica di prodotti disponibili è decisamente vasta.
Batteri, mais, rape, patate, pomodori e tanti altri prodotti della Natura costituiscono un pool “bio” potenzialmente vastissimo per la creazione di nuovi materiali plastici biodegradabili che potrebbero essere la salvezza per la nostra civiltà, innegabilmente inserita, senza troppi giri di parole, in una vera e propria “età della plastica”.

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barcellona pg, messina, Italy
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