sabato 20 febbraio 2010

CHE FACCIA TOSTA QUESTA STAMPA CHE METTE ALLA GOGNA IL PAESE GENTILE

COSI' FACENDO SI FA PERDERE OGNI DECORO AI BRAVI ITALIANI

Augusto Minzolini, al Tg1 delle 20, si produce in un nuovo editoriale al vetriolo per criticare l'inchiesta sul G8 che coinvolge Guido Bertolaso: è la solita gogna mediatica - dice - prodotta a orologeria poco prima delle elezioni. «Le intercettazioni non sono prove», secondo il direttore, eppure sono alla base di una «condanna mediatica» le cui vittime pagano già «la loro pena davanti alla società», prima del verdetto dei giudici, cosa che «può accadere anche a Bertolaso».

È la scintilla di una nuova polemica: poco dopo le parole di Minzolini scattano le proteste del centrosinistra bilanciate dalla difesa compatta del Pdl, con l'intervento deciso dei big del partito.

Tra i media, la casta al potere oggi in italia odia in modo particolare Internet. La odia con tutte le sue forze. Odia soprattutto il suo potenziale informativo, aggregativo e sociale. L'unico scopo del potere è fare soldi, grassare lo stato (che per la casta è una Spa), speculare su qualsivoglia cosa che possa ulteriormente arricchirli. E, soprattutto, evitare che la gente sappia.

"NESSUNO VUOLE AIUTARCI PER LIBERARE DAI RIFIUTI I 38 PAESI MALSERVITI DA ATO ME 2"


IL SINDACO DEL COMUNE CAPOFILA HA FATTO DI TUTTO PER AVERE AIUTO, MA OGNI TENTATIVO FINORA E' RISULTATO VANO

Trovando spesso nella TV di Stato e in Mediaset più "spazzatura" che altro, confesso che preferisco sintonizzarmi con le trasmittenti minori, locali e non, sperando di trovare in quelle televisioni qualcosa di più masticabile.
Ieri, puntando il telecomando su una di queste private locali ( nessuna delle quali, per inciso, potrebbe mai avere sede a Barcellona, dove nulla sa regnare di tal genere) m'è capitato di vedere il nostro sindaco che, intervistato sull'ormai ritrito e tuttavia sempre attuale problema dei rifiuti, non ha potuto fare a meno di lamentare - e giustamente - di trovarsi assieme agli altri 37 suoi omologhi, sindaci dei comuni malserviti da ATO ME 2, in una situazione divenuta ormai esasperata e incontrollabile dalle amministrazioni locali.
Praticamente - ne riferisco il senso con parole mie - il dott. Candeloro Nania ha sottolineato che la sua amministrazione, di fronte a tanta emergenza, determinata dalla serie di fattori ormai arcinoti ed estranei alla reponsabilità dei Comuni, ha cercato di fare il possibile per porvi rimedio, disponendo persino un finanziamento straordinario di 250.000 euro per sbloccare l'impasse della discarica di Motta Sant'Anastasia, i cui cancelli altrimenti sarebbero rimasti chiusi, per eccesso di credito nei confronti dell'amministrazione ATO.
Inoltre il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto ha assicurato d'avere tentato ogni strada istituzionale possibile per fare sbloccare una situazione divenuta ormai insostenibile. D''accordo con gli altri sindaci ha chiesto aiuto alla Regione, e invocato, a nomi di tutti addirittura il commissariamento di ATO ME 2.
Evidentemente deve aver parlato ai sordi e scritto invano. Perchè finora nessuno s'è fatto vivo.
S'è rivolto persino al Prefetto, ma neppure in questo caso ha avuto fortuna.
Insomma, sia il nostro , sia il resto dei sindaci consoci sono rimasti tutti con una brutta gatta da pelare, senza che ci sia un San Raffaele o un San Silvio che li aiuti.
Per lo meno a mettere la spazzatura sotto il tappeto, com'è stato fatto per Napoli.

Non contento di avere sentito tramite TV la "scusante" del Sindaco Nania, ho cercato di saperne di più collegandomi col sito web del Comune. Là, ho trovato una lunga lettera sull'argomento rifiuti, che il sindaco Nania indirizza ai direttori di giornali della provincia. In essa il primo cittadino descrive in maniera dettagliata tutto il travaglio che l'emergenza rifiuti gli ha comportato e continua a procurargli, senza nessun esito positivo, per cui vale la pena leggerla. Chi ne avesse intenzione, può cliccare qui:
Lettera__emergenza__rifiuti.pdf



Il capo del Governo

Palazzo Venezia...............................................Palazzo Chigi===>


Proponiamo un brano scritto da Elsa Morante, una tra le più importanti autrici di romanzi del dopoguerra, nata nel 1912 e morta nel 1985. Lo scritto risale al 1945, è intitolato Il Capo del Governo ed è contenuto in Pagine autobiografiche postume, pubblicato in "Paragone Letteratura" n.456 del febbraio 1988

CLICCA qui:

Il capo del Governo

Berlusconi candida nuova soubrette

venerdì 19 febbraio 2010

RENATO BRUNETTA: GRANDE ESEMPIO DI MINISTRO SPARAGNINO



Il Ministro Brunetta, durante una delle sue esternazioni ha confessato che: «contro lo spreco mangia yogurt scaduti».
Per non sprecare cibo Renato Brunetta acquista «gli yogurt che i supermercati vendono scontati perché vicini alla scadenza, ...e fa così perchè glielo l'ha insegnato la sua mamma, quand'era ragazzino e la famiglia non se la passava tanto bene".
Addesso che è ministro, non solo fa incetta di cibi "scadenti", ma cerca anche di accumulare cariche e prebende, candidandosi a sindaco di Venezia e ripromettendosi di non mollare la poltrona ministeriale.
Un bravissimo calcolatore sparagnino, la cui prassi rasenta l'ingordigia e la tirchieria.

CONTINUIAMO COSì, CARO BOSSI, E FINIREMO TUTTI NELLA CACCA


Avendo sentito, in TV, che su Facebook è apparso un sito grondante di nordismo razzista, ho cercato d'individuarlo, e scafuddiando su Google mi sono imbattuto in questo "post" battuto da LittleNew:

"Ancora una volta il Social Network Facebook, dà la possibilità a determinate persone di esprimere il loro odio nei confronti delle popolazioni del sud.

La Sicilia e la Calabria, di recente, sono state colpite da gravi dissesti idrogeologici.

In Calabria una montagna si è letteralmente sgretolata, provocando danni enormi e per una pura casualità non si è sfiorata la tragedia.

In Sicilia invece, una fortissima alluvione ha provocato in alcuni paesi della provincia di Messina, come San Fratello, la completa inagibilità di case, scuole, chiese e luoghi pubblici, lasciando numerose persone senza un tetto.

Su Facebook, è nato un gruppo razzista contro i meridionali.

Il gruppo in questione è:

Stanno franando la Sicilia e la Calabria…Finalmente”.

Il gruppo ha esattamente 1.959 iscritti, gli iscritti ad esso usano parole molto pesanti nei confronti dei meridionali, scrivono:

“Approfittate di questa pioggia per lavarvi e per farvi comprare le case nuove”, “Quelli che credono che Dio esiste e che stia punendo, con il diluvio, i terroni calabresi e siciliani facendo scivolare le loro terre in mare. Sperando in una pioggia eterna”.

Il gruppo in questione, non ha più amministratori, o per lo meno i nomi non compaiono più date le proteste dei vari iscritti di Facebook.

Questa è pura cattiveria e razzismo, le parole usate dagli amministratori del gruppo e dai loro fan non stanno nè in cielo nè in terra.

Mi consola vedere che su Facebook, queste persone sono in minoranza, è nato, infatti, un gruppo dal titolo “Contro al gruppo "Stanno franando Sicilia e Calabria…Finalmente” che conta 4.305 iscritti.

Gli iscritti al nuovo gruppo, chiedono non soltanto l’ immediata chiusura del gruppo razzista, ma anche che ci sia più pulizia all’interno del Social Network Facebook, e che non si dia la possibilità a chiunque voglia di fondare gruppi a sfondo razzista.

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GIUFA': Oggi ho sentito dire che i polentoni sono felici perchè la Sicilia sta franando....e si agurano che venga inghiottita dal mare.

DON BABA': E io ho sentito dire che la lega di Bossi farà in modo che Berlusconi comandi per tutta la legislatura....

GIUFA': Vero? Interessantissimo!!!!

DON BABA': Perchè ti sembra interessantissimo?

GIUFA': Penso che Bossi gli voglia consentire di affondare il resto dell'Italia...

SAN FRATELLO CONTINUA AD ESSERE PRESENTE NEL CUORE DEI CITTADINI NEBROIDEI E DI TUTTA LA SICILIA


IL PAESE DISASTRATO ATTENDE ANCORA SPERANZOSO L'INTERVENTO DELLO STATO

Mentre alla Camera dei deputati il Governo subisce sconfitte nella trattazione del decreto sulla modifica della Protezione Civile, con naturale imbarazzo soprattutto per il competente sottosegretario, che risponde al nome di Bertolaso, e questi, almeno per il momento rimane fortemente impegnato a difendere una situazione che, per l'accumularsi di una serie di motivi emergenti, appare sempre più "gelatinosa", A San Fratello e negli altri centri dei Nebrodi disastrati per le recenti piogge, non sembra aprirsi molto alla speranza l'attesa che il capo della Protezione Civile prenda a cuore la gravità del momento, così come d'altronde insegna l'esperienza di Giampilieri.
Scoramento quindi, misto a rabbia: non poteva emergere altro stamattina, a Capo d'Orlando, dove s'è accentrata una manifestazione di popolo, alla quale hanno partecipato una cinquantina tra sindaci, vicesindaci, consiglieri comunali dei paesi nebroidei colpiti e di altri Comuni "amici e solidali", numerosi studenti, rappresentanti della provincia e dei sindacati e tanta altra gente.
Rammarico e richieste si sono intrecciati, di fronte al confalone del Comune straziato di San Fratello, l'unico esposto sul palco, da dove si è letto un documento comune stilato a nome dei sindaci partecipanti, i quali hanno in programma per sabato prossimo, 20 febbraio alle ore 17.30 un incontro operativo sul dissesto idrogeologico dei Nebrodi, che si terrà nell’aula del consiglio comunale di Capo d'Orlando. Vi prenderanno parte anche esperti, geologi e gl'immancabili giovani dei Nebrodi.

giovedì 18 febbraio 2010

Bertolaso non attendera' la costruzione del ponte sullo stretto per raggiungere San Fratello: la sua visita si spera che avvenga a fine settimana.


A SAN FRATELLO L'ACCOGLIERANNO TUTTI, PURE IL MINISTRO E IL GOVENATORE


A San Fratello, ieri, anzicchè il sottosegretario alla protezione civile, che da Roma era sceso in Calabria per rendersi conto dei danni idreogeologici subiti nel Vibonese, ha "girato" per le vie del paese disastrato il Cristo Salvatore.
Tutta la popolazione del centro nebroideo ha seguito in lunga processione il Crocifisso, che nei giorni corsi era stato salvato, togliendolo dalla Chiesa Madre, divenuta pericolante a causa dell'inatteso smottamento del suolo nel crinale della collina, sulla quale sorge il paese.
Bertolaso che, a dimostrazione della sua ferma volontà di continuare la sua opera di "civile protettore", era arrivato a Maierato e là s'era incontrato coi sindaci della zona colpita dal dissesto, non avendo avuto il tempo per una puntata in Sicilia, ha preferito tornare alla base, ripromettendosi di andare fra qualche giorno a San Fratello.
Là, il sindaco Salvatore Sidoti Pinto spera di poterlo salutare al più tardi domenica prossima, assieme al ministro dell'ambiente Prestigiacomo e al governatore di Sicilia, Lombardo, la cui presenza a San Fratello è appunto prevista per quel giorno.

CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI UN GENIALE ARTISTA DA AMARE




Dell'artista Claudio Arezzo di Trifiletti, ebbi modo di parlare in questo blog, nell'estate di due anni fa,
quando lui per la prima volta m'invitò ad una sua mostra, che in quell'occasione teneva a Taormina. Nei giorni scorsi l'originalissimo pittore catanese mi ha fatto pervenire un plico, contenente opuscoli e depliants riguardanti la sua più recente produzione ed un invito a visitare, in occasione della Festa di San Valentino, il "percorso espositivo" delle sue prime 400 opere, realizzato a Catania.
Per chi non lo conoscesse, accenno che si tratta di un geniale artista, che come egli stesso ha dichiarato, s'è fatto da sè, cioè seguendo il percorso spontaneo dell'autodidatta.
Viaggia parecchio e cerca ispirazione lungo le strade di metropoli quali New York, Londra, Parigi, dove ha praticamente sviluppato e perfezionato la sua strana tecnica: quella del telo steso su un marciapiede, sul quale la gente, passando, lascia le proprie impronte, sulla base delle quali Claudio Arezzo di Trifiletti fissa le sue creazioni cromatiche.
E risultano tele talmente enigmatiche e suggestive da suscitare stupore e meraviglia: per l'intrecccio delle figure e la vivacità dei colori scaturiti dal magico pennello
"Con l'imprints - confessa Claudio - soddisfo ampiamente il mio desiderio di sentire, come se attraverso le impronte di in telo steso e calpestato da moltissime persone, senza che le stesse persone lo sapessero, hanno dato ancor più vita a quel telo, con la semplice impronta."
Notevole la Casa Museo sotto l'Etna, in cui Claudio Arezzo di Trifiletti ha trasformato il suo appartamento di Via Leonardo Da Vinci, a Catania.

mercoledì 17 febbraio 2010

LA VASCA SCONCIA DI PIAZZA BASILICA OGGI E' PIU' SCONCIA CHE MAI



Non mi si dica che sono intollerante.
Ma io, certe sconcezze, sinceramente, non riesco a sopportarle.
Va bene che ieri era martedì grasso e che in piazza della Basilica c'era il pandemonio carnascialesco, e quindi era da attendersi che la "meravigliosa" vasca lasciata in eredità dal sindaco Speciale sarebbe diventata "buttatoio", ma che si potesse lasciare così sozza il giorno dopo non ce l'attendevamo: così per decoro.
Eppure l'hanno lasciata, e poco fa l'ho potuto fotografare in tutto il suo sconcio splendore.
Già, questa vasca, che è paragonabile ad un beviere, non mi è mai piaciuta, neppure pulita e zampillante, ed ebbi a parlare male di essa ai tempi in cui amministrava chi la volle.
Figuriamoci se riesco a sopportarla così sozza.
Mi piacerebbe sapere se la tollera il sindaco attuale. Così, tanto per capire se la fa rimanere in condizioni disgustose per semplice trascuratezza o per calcolo politico: perchè cioè la gente si renda conto che Speciale non ha lasciato niente di speciale nella nostra piazza.

La sicurezza dei territori: una priorità assoluta


Sinistra Ecologia e Libertà annuncia un'niziativa regionale sul dissesto del territorio.


"I drammatici eventi che in queste ore colpiscono San Fratello nulla aggiungono ad una situazione conosciuta e troppo spesso ignorata dai nostri governi locali e nazionali: il territorio italiano, e siciliano in particolare, è in gran parte a forte rischio idrogeologico e la vita dei cittadini -come Giampilieri ha tragicamente dimostrato- costantemente in pericolo.
Senza la cultura delle prevenzione e della manutenzione del territorio possibili eventi naturali come alluvioni, frane, mareggiate, incendi o terremoti, sono destinati a provocare vittime, danni ad affetti e beni dei cittadini. E ciò non per la sfortuna dei sinistrati, ma per inaccettabile incuria politica ed amministrativa, la vera iella dei siciliani.
Purtroppo la manutenzione del territorio non è solo la più costosa opera pubblica, è soprattutto invisibile. Infatti ci accorgiamo solo troppo tardi, dopo le sciagure, dopo i morti, che sarebbe stato prioritario intervenire. Una politica debole con i forti e forte con i deboli invece preferisce la visibilità delle opere faraoniche anche se inutili cattedrali nel deserto. Ecco perché si preferisce annunciare la costruzione del ponte sullo Stretto, mentre si lasciano in pericolo di vita migliaia di cittadini. La politica dell’apparire invece che del servire. SEL dice: Basta!"
E' il contenuto di un comunicato di Sinistra Ecologica e Libertà, con cui s'annuncia un Convegno regionale, che sabato, 20 febbraio, avrà luogo nel Salone degli specchi della provincia regionale di Messina

Programma dei lavori:
Ore 10: Presentazione del convegno da Salvatore Chiofalo(coordinatore provinciale SEL)
Interventi Programmati (ord. alf.): Renato Accorinti (Pacifista);
Carmelo Di Vincenzo (Ispettorato provinciale delle Foreste);
Salvatore Granata (Legambiente); Pino Lanza(Giampilieri)
Franco Roccaforte(Geologo prov. regionale)
Gino Sturniolo (Rete NoPonte)

Proiezione di un video sull’alluvione di Giampilieri e Scaletta

Ore 12: Conclusioni tratte da Roberto Musacchio (ex deputato europeo PRC e componente
coordinamento nazionale di SEL)

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: UNA CITTA' IN CRESCENTE ABBANDONO



QUI SI SCRIVE PER L'ENNESIMA VOLTA DI RIFIUTI E D'OSPEDALE

A Barcellona Pozzo di Gotto, come d'altronde sta avvenendo in altri comuni affidatisi ad ATO ME 2, si continua a "navigare" nell'immondizia.
Stamattina, venendo da Calderà, lungo la via Case Longo ho constatato che alcuni operatori ecologici stavano provvedendo al prelievo dei rifiuti ammucchiati attorno ad alcuni cassonetti.
Ad operare c'era una ruspetta che caricava su autocompattatore la spazzatura.
Poichè, in quella strada come in tutte le altre della periferia e del centro, i rifiuti accumulati sono dislocati in parecchi posti, mi sono spiegato, di fronte a tale spettacolino, perchè la raccolta sta avvenendo così a rilento.
E' tanta la mondezza e sono talmente inadeguati i mezzi di prelievo che sembra impossibile potere liberare la città da tale calamità, anche perchè toltane una parte - di rifiuti - si aggiunge quella nuova quotidianamente prodotta e riversata dalla gente che consuma.

E a proposito di consumo, credo che dobbiamo finalmente renderci conto che, in questa nostra città, si sta consumando la più grande nefandezza possibile a tutto danno della salute cittadina.
E non soltanto per il pattume che marcisce nelle strade, ma anche e soprattutto per il degrado in cui si sta riducendo il nostro ospedale, grazie al tentativo di spoliazione che da tempo si perpetra a tutto danno del Cutroni-Zodda.
Dopo tutti i tagli in fatto di reparti, servizi e strumenti, adesso ci tocca constatare che siamo agli sgoccioli pure in chirurgia, dove è possibile operare soltanto in caso d'interventi d'urgenza, per carenza di personale anestesista.
E proprio il caso di dire che siamo "consumati"".


DI FRONTE ALLE CRESCENTI CALAMITA' LA REGIONE SICILIANA SI APPELLA ALLO STATO


IL GOVERNO REGIONALE, INTERVENUTO IMMEDIATAMENTE COI PROPRI MEZZI, NON POTREBBE FARCELA DA SOLO E PERTANTO CHIEDE AIUTO A QUELLO NAZIONALE

Dopo la dichiarazione dello stato di calamità per le zone colpite dal disastro idrogeologico, il Governo regionale intende adesso appellarsi a quello centrale perchè si riconosca lo stato d'emergenza, che consenta interventi immediati e straordinari per far fronte agli effetti del gravissimo fenomeno naturale.

"Grazie a Dio - si consola Raffaele Lombardo - non ci sono state vittime nel Messinese, ma i problemi li' sono gravissimi. Centinaia di persone sono state evacuate e noi, intanto abbiamo provveduto con l'intervento della nostra Protezione civile regionale, che ha presidiato le zone colpite fin dal primo momento. Adesso chiediamo una mano allo Stato, che l'ha prestata in casi analoghi, pensiamo all'Abruzzo o a Sarno. Non vedo perche' non dovrebbe farlo anche con noi. Comunque, nel frattempo, utilizzeremo tutte le finanze a nostra disposizione".

Lombardo ammette che, "in Sicilia, ci sono tante case che di legale non hanno niente e che sono state costruite con un'imprudenza totale, c'è da fronteggiare il fenomeno e prevenire quello che potra' capitare". "Per questo - promette il Governatore - impiegheremo i nostri uomini per monitorare giorno dopo giorno per riuscire a salvare delle vite e per fronteggiare queste frane. Quanto accaduto in passato sono lussi che non possiamo piu' permetterci". E aggiunge: "In Sicilia abbiamo diversi territori che sono molto fragili, dal punto di vista dell'assetto idrogeologico. Il messinese è particolarmente esposto. Le case sono spesso state costruite o sulla sommità delle montagne o a fondovalle, in quel lembo di terra che c'era vicino al mare. Con le piogge straordinarie degli ultimi mesi, strati piu' profondi si sono mossi e c'e' stato lo smottamento".

martedì 16 febbraio 2010

S'ALLUNGA E S'AGGROVIGLIA LA CATENA DI DISASTRI IDROGEOLOGICI NELLA NOSTRA TERRA



Quanto sta accadendo nel nostro territorio ci dà la misura dello stato di trascuratezza e d'abbandono in cui è stata e continua ad essere lasciata nostra terra.
Ai disastrosi effetti dell'alluvione di due anni fa, che flagellò diversi centri della costa tirrenica messinese, tra cui il nostro Comune, e del più recente diluvio che, mesi or sono, mise in ginocchio paesi e frazioni della costa ionica, s'aggiungono in questi giorni i drammatici eventi che il perdurare delle piogge ha provocato a San Fratello e in numerosi altri centri dei Nebrodi.
Una catena di disastri, le cui maglie si aggrovigliano, senza che si riesca da parte delle istituzioni a trovare il capo per districarle.
Fuori di metafora: si sta accumulando un susseguirsi di smottamenti e sbriciolamenti del territorio con una tale quantità e gravità di conseguenze negative sulla vita della gente, che, a questo punto, non si riesce più a ad affrontarle per risolverle.
Si accorre, ci si precipita, al momento del pericolo, ci si affanna per scongiurare danni maggiori, non mancano le parate dei politici pronti a cercare una presenza mediatica, si sciupano le promesse e i giuramenti, per poi lentamente mollare, dimenticare, trascurare....
L'esperienza recente e meno recente ce lo conferma.
Quante volte abbiamo dovuto far notare che, nonostante sia avvenuta nel dicembre di due anni fa, l'alluvione che ha sconvolta Barcellona ancora mantiene vive le ferite inferte sul nostro territorio.
Quella più cocente e straziante è la frana al cimitero Sant'Anna, dove un filare di tombe è precipitato sulla strada sottostante e altri loculi rimangono in bilico sul precipizio creato dallo smottamento.
Finora, per sanare tale squarcio s'è soltanto provveduto a scaricare un po' di materiale di risulta, con l'intento di colmare il vuoto. Per il resto si attende...
Tuttavia paradossalmente si potrebbe dire che per il Cimitero s.Anna già s'è fatto qualcosa, se si pensa al nulla che s'è concluso per un altro caso non meno grave, nella frazione di Gala, dove da anni s'attende che venga consolidato e ripristinato il versante franoso a protezione del centro abitato , tra la via Santa Maria Maggiore ed il torrente Mandria.
Là, per tale riparazione, è stata espletata la relativa gara d'appalto, con assegnazione di lavori ad un'impresa, di cui ancora gli abitanti della frazione attendono l'arrivo per l'avvio , nonostante ci siano i fondi di spesa.
Per quanto si parli di esigenze prioritarie, non si tratterebbe comunque di spese esorbitanti.
Torniamo ai casi che si stanno accavallando lungo la costa nebroidea e altrove - si pensi alla Calabria dove il fenomeno dello smottamento non è meno grave - : tutti questi drammatici casi adesso reclamano interventi non indifferenti, tanto da fare guardare con astio chi pensa come prioritaria la spesa per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, anzicché passarsi la mano sulla coscienza e ammettere che quei soldi, invece di sprecarli per un'opera faraonica, che probabilmente non sarà completata, andrebbero impiegati per riabilitare il tessuto idrogeologico delle due regioni sulle cui fragili sponde quel fantomatico ponte s'intenderebbe poggiare.
MA LA COSCIENZA, SI DICE, CE L'HA IL LUPO, ED E' PER QUESTO CHE VEDIAMO NERO PER QUESTA NOSTRA BELLA SICILIA.

VIBO VALENTIA: FRANA UN COSTONE IN CALABRIA

VISIONE IN DIRETTA DEL TERRIFICANTE FENOMENO
E’ stato completamente evacuato in giornata il comune di Maierato, piccolo centro di 2 mila abitanti circa del vibonese, interessato ieri da una frana di grandi proporzioni. L'intero costone di una collina è infatti franato scendendo a valle. Per il momento in ogni caso non si registrano danni a persone o cose, ma la situazione potrebbe degenerare a causa della grande quantità di pioggia caduta nella zona negli ultimi giorni che ha permeato il terreno. Intanto la procura di Vibo Valentia ha comunque aperto un fascicolo sulla frana.

SAN FRATELLO: GRAVISSIMO E' LO SCONVOLGIMENTO IN DUE ZONE DEL PAESE.IL FENOMENO SEMBRA PARTIRE DALLA PROFONDITA' DEL SUOLO

....................................................................................................IL SINDACO SIDOTI PINTO


SEMBRA CHE LO SCONVOLGIMENTO SI STIA RIPETENDO IN POSTI GIA' FRANATI NEL SETTECENTO E NON NEL SITO CHE SUBI'ANALOGO FENOMENO NEL 1922.


La giunta regionale di governo siciliana, nel corso di una riunione straordinaria convocata in nottata per affrontare le problematiche connesse al grave dissesto idrogeologico del comune di San Fratello, ha deliberato la dichiarazione dello stato di calamita' per il comune dei Nebrodi e per gran parte del territorio della provincia di Messina. Lo stesso provvedimento riguarda anche parte della provincia di Palermo interessata da fenomeni di dissesto.
Finora, oltre al rappresentante provinciale della Protezione civile, Bruno Manfrè, al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che della protezione civile è Commissario regionale, ai Vigili del Fuoco, ad un gruppo d'esperti del suolo e sottosuolo, per venire incontro alle esigenze della popolazione in grande ambascia, si sono visti numerosi volontari. Ognuno ha cercato di fare e continua a fare la propria parte per dare una mano d'aiuto e cercare anche di capire ciò che sta realmente succedendo nelle due contrade di Riana e Fontana Nuova, colpite da un inesorabile sommovimento del sottosuolo. Dai primi accertamenti di esperti vulcanologi accorsi, pare che l'origine di tanto dissesto sia in profondità, a circa 500 metri nel sottosuolo, e che della durata del fenomeno non si riesca ancora ad avere contezza.
Intanto, mentre pare lontana la possibilità di un intervento diretto del Governo centrale - Berlusconi e Bertolaso hanno intanto altri problemi d'affrontare - e nessuno finora s'è mosso per cercare di stabilire dove ospitare le trecento famiglie sfrattate dal gravissimo evento, il sindaco dello sfortunato paese dei Nebrodi, Salvatore Sidoti Pinto, non sapendo davvero a che Santo votarsi, lancia un appello allo Stato, dopo averlo fatto ai colleghi dei paesi vicini - anche loro in brutte acque - perchè autorevolmente possa trovare il modo di ospitare quanti attualmente si trovano provvisoriamente alloggiati presso parenti, amici e addirittura sulle auto.
IL problema è davvero grosso e se non s'interviene immediatamente per affrontarlo c'è da temere che anche per questa tragedia si abbia un esito sconfortante. Come d'altronde c'insegna l'esperienza sugli esiti dei dissesti idrogeologici recenti e meno recenti di questa nostra Isoila.

lunedì 15 febbraio 2010

F.N.S. PROPONE CHE I FONDI PER PONTE SULLO STRETTO SIANO UTILIZZATI PER IL RIASSESTO IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO MESSINESE E SICILIANO






E’ questa la proposta degli Indipendentisti Progressisti du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti”


Gli Indipendentisti Progressisti du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” chiedono che i fondi stanziati o che si prevede di stanziare per la costruzione del Ponte sullo Stretto vengano utilizzati per avviare un organico, diffuso programma di lavori che garantiscano la messa in sicurezza e il riassesto idrogeologico del territorio Siciliano partendo dal nostro martoriato territorio messinese.

"Non è più tempo- si legge in un comunicato - di ideologie infrastrutturaliste tout court, specie oggi che una profonda crisi socio-economica pervade la Sicilia e travolge il presente ed il futuro dei Siciliani.

I fondi stanziati o da stanziare possono e devono servire SUBITO a garantire condizioni di reale vivibilità e sicurezza ai cittadini di cittadine come San Fratello, Longi, Frazzanò, Sant’Angelo di Brolo, Ficarra per non parlare di Giamplieri e Scaletta Zanclea e tanti altri centri ancora messinesi e no.

Una proposta politica e sociale quella FNS che si contrappone a certi proclami “pro ponte” che non scaldano nè convincono più nessuno".

A SAN FRATELLO MONTA IL DISASTRO: E INTANTO BERLUSCONI E BERTOLASO LO SCRUTANO DA LONTANO


Diventa tragica la situazione nei Nebrodi. San Fratello è in condizioni disastrose e la situazione tende sempre più ad aggravarsi, come ha dichiarato il sindaco Salvatore Sidoti Pinto, nella riunione straordinaria del Consiglio comunale, alla quale ha partecipato il presidente della Regione Raffaele Lombardo.

Il Governatore ha assicurato che la Regione s'è mobilitata ela Giunta è al lavoro per occuparsi dell’emergenza che riguarda non solo San Fratello, ma anche Raccuja, Sant’Angelo di Brolo e Tusa.

Il Presidente Lombardo s'è intrattenuto a lungo nei luoghi disastrati, dove ha affermato di avere già“ un’idea precisa della situazione di San Fratello, anche se il quadro è in evoluzione. "Dobbiamo mettere insieme - ha aggiunto - tutti i dati degli altri comuni dei Nebrodi per chiedere che il Consiglio dei ministri emani un’ordinanza di protezione civile che consenta di intervenire più agilmente”. “Il fenomeno è di dimensioni inimmaginabili, tanto è esteso il fronte della frana. Le crepe si stanno allargando e sarebbe pericoloso rimanere nella zona ritenuta a rischio. Bisognerà assicurare le case a chi ne ha bisogno e la nostra priorità sarà trovare le risorse necessarie per la ricostruzione. Adesso è presto per dire cosa bisogna fare, occorre attendere che la situazione si stabilizzi, ma quello che è necessario sarà fatto”.

Infine, il governatore ha annunciato che “anche la Protezione civile nazionale è impegnata nelle operazioni con un monitoraggio della frana attraverso i satelliti“.

E, a questo punto, viene spontaneo sospettare perchè mai Bertolaso e Berlusconi, anzicché correre sul posto del disastro, si stiano affidando all'occhio planetario del satellite: purtroppo lontano e freddo anch'esso, come stanno mostrando di essere BER & BER.

UNO GRANDISSIMO, UNO GRANDE E UNO PICCOLO CHE LA PENSANO ALLA STESSA MANIERA



Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...


Ieri Eugenio Scalfari, nel suo consueto editoriale a lungometraggio pubblicato di domenica su "La Repubblica", per l'occasione dedicato al "caso Bertolaso", così inizia:

"La prima parola che viene in mente è bordello, nel senso letterale e metaforico del termine già usato da Dante nella celebre apostrofe “Non donna di province ma bordello”, cui si potrebbe aggiungere l’altro verso della stessa terzina: “Nave senza nocchiere in gran tempesta”. Il padre della nostra letteratura, cioè della nostra storia, aveva scolpito ottocento anni fa uno dei connotati permanenti della nostra società, per fortuna non il solo, ma purtroppo quello più ricorrente.

Non c’è ritratto più adatto per descrivere l’impressione suscitata dall’ennesimo scandalo del nostro scandaloso presente, quello che si intitola alla Protezione civile, al suo capo, Guido Bertolaso e al suo massimo ispiratore e primo fruitore, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi."

Non voglio dire che il "grande collega" abbia letto barcellonablog, chè sarei così dicendo fin troppo presuntuoso, ma che i due vecchi - grande lui, modesto io - è evidente che la pensiamo alla stessa maniera: Lui che, adesso, si fa soccorrere dai versi di Dante Alighieri, io che, per intere settimane - come d'altronde ieri ha ricordato in un commento il Generale Franz - ho fatto ricorso agli stessi versi, martellando su ogni post per settimane quell'AHI, SERVA ITALIA DI DOLORE OSTELLO, NAVE SENZA NOCCHIERE IN GRAN TEMPESTA..

domenica 14 febbraio 2010

Disastro a San Fratello:LA SICILIA SI SBRICIOLA E S'ATTENDE CHE SI RICONOSCA LA NECESSITA' D'INTERVENTI STRUTTURATI





LA FASCIA NEBROIDEA FINORA TRASCURATA, COME QUELLA IONICA





Immagini tratte da un servizio di OndaTV trasmesso in tempo reale.

La seguente notizia conferma lo stato d'abbandono del nostro territorio

La collina che sovrasta San Fratello sta franando.L'abitato alle pendici dei Monti Nebrodi, nel Messinese, è ormai un paese fantasma.Moltissime abitazioni sono state evacuate, ma ormai anche gli abitanti che non sono stati fatti allontanare dalle loro case hanno deciso di lasciare il centro e sono diretti nei comuni vicini da familiari o amici. Il fronte della frana si allarga a vista d'occhio. Decine di case si vanno riempiendo di crepe e una larga spaccatura è comparsa anche nella chiesa di San Nicolò. Tra le cause, il maltempo degli ultimi giorni. Ieri una frana aveva colpito il comune di Raccuja, da due giorni la Sicilia infatti è sotto una forte perturbazione, nelle ultime 12 ore in alcune zone sono caduti oltre 60 millimetri di pioggia.

(ITALPRESS) - Il dipartimento regionale della Protezione Civile ha attivato un'unita' di crisi per seguire costantemente la grave situazione determinata a San Fratello (Me) a causa della frana che ha colpito la parte sommitale del comune messinese. Il dirigente generale del dipartimento Protezione Civile, Pietro Lo Monaco, d'intesa con il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha subito disposto accertamenti e immediati interventi in favore della popolazione poiche' la situazione e' apparsa subito delicata: lo smottamento interessa, secondo i primi rilievi effettuati, un fronte molto esteso, di cui si sta valutando la portata. Non ci sono stati comunque feriti ne' al momento rilevati danni che possano creare problemi di sicurezza. La Protezione Civile ha avviato contatti con l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per monitorare l'area attraverso la rilevazione geo satellitare e per rilevare eventuali ed ulteriori fenonemi franosi. Durante i primi interventi - attraverso personale della protezione civile e delle associazioni di volontariato - e' stata cinturata la zona piu' a rischio. Tutte le famiglie interessate sono state invitate, a livello precauzionale, a spostarsi presso altre abitazioni piu' sicure. Sarebbero un migliaio le persone coinvolte. La stima e' assolutamente indicativa poiche' tante hanno gia' trovato altra sistemazione provvisoria.

CLICCA:(1.500 le persone sgomberate)

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"Per la grave situazione igienico-sanitaria, indecorosa e preoccupante, determinata dal crescente accumulo di rifiuti in ogni angolo della città, non ci sono sbocchi, se non quello di piazzare un commissario regionale al posto del cda ATO ME 2".
Per Barcellona e dintorni, che diventano letamaio, una soluzione del genere può averla proposta soltanto chi ha dimenticato quanto inutili e perniciosi sono stati i comissariamenti nell'emblematica emergenza rifiuti che ridusse Napoli ad un immondezzaio.

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