sabato 20 febbraio 2010

"NESSUNO VUOLE AIUTARCI PER LIBERARE DAI RIFIUTI I 38 PAESI MALSERVITI DA ATO ME 2"


IL SINDACO DEL COMUNE CAPOFILA HA FATTO DI TUTTO PER AVERE AIUTO, MA OGNI TENTATIVO FINORA E' RISULTATO VANO

Trovando spesso nella TV di Stato e in Mediaset più "spazzatura" che altro, confesso che preferisco sintonizzarmi con le trasmittenti minori, locali e non, sperando di trovare in quelle televisioni qualcosa di più masticabile.
Ieri, puntando il telecomando su una di queste private locali ( nessuna delle quali, per inciso, potrebbe mai avere sede a Barcellona, dove nulla sa regnare di tal genere) m'è capitato di vedere il nostro sindaco che, intervistato sull'ormai ritrito e tuttavia sempre attuale problema dei rifiuti, non ha potuto fare a meno di lamentare - e giustamente - di trovarsi assieme agli altri 37 suoi omologhi, sindaci dei comuni malserviti da ATO ME 2, in una situazione divenuta ormai esasperata e incontrollabile dalle amministrazioni locali.
Praticamente - ne riferisco il senso con parole mie - il dott. Candeloro Nania ha sottolineato che la sua amministrazione, di fronte a tanta emergenza, determinata dalla serie di fattori ormai arcinoti ed estranei alla reponsabilità dei Comuni, ha cercato di fare il possibile per porvi rimedio, disponendo persino un finanziamento straordinario di 250.000 euro per sbloccare l'impasse della discarica di Motta Sant'Anastasia, i cui cancelli altrimenti sarebbero rimasti chiusi, per eccesso di credito nei confronti dell'amministrazione ATO.
Inoltre il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto ha assicurato d'avere tentato ogni strada istituzionale possibile per fare sbloccare una situazione divenuta ormai insostenibile. D''accordo con gli altri sindaci ha chiesto aiuto alla Regione, e invocato, a nomi di tutti addirittura il commissariamento di ATO ME 2.
Evidentemente deve aver parlato ai sordi e scritto invano. Perchè finora nessuno s'è fatto vivo.
S'è rivolto persino al Prefetto, ma neppure in questo caso ha avuto fortuna.
Insomma, sia il nostro , sia il resto dei sindaci consoci sono rimasti tutti con una brutta gatta da pelare, senza che ci sia un San Raffaele o un San Silvio che li aiuti.
Per lo meno a mettere la spazzatura sotto il tappeto, com'è stato fatto per Napoli.

Non contento di avere sentito tramite TV la "scusante" del Sindaco Nania, ho cercato di saperne di più collegandomi col sito web del Comune. Là, ho trovato una lunga lettera sull'argomento rifiuti, che il sindaco Nania indirizza ai direttori di giornali della provincia. In essa il primo cittadino descrive in maniera dettagliata tutto il travaglio che l'emergenza rifiuti gli ha comportato e continua a procurargli, senza nessun esito positivo, per cui vale la pena leggerla. Chi ne avesse intenzione, può cliccare qui:
Lettera__emergenza__rifiuti.pdf



10 commenti:

pippo biondo ha detto...

Premessa: ma chi ha chiesto ai barcellonesi di votare Lombardo? Caro Sindaco avere il centrodestra a capo di tutte le Amministrazioni, dal comune al governo nazionale passando da quello regionale, era la tua tesi, sarebbe stato utile e vantaggioso. Ma adesso si scaricano le responsabilità... E gli aiuti invocati risultano vani, certo caro Nania
non sei il sindaco di Catania nè quello di Palermo dove gli aiuti sono subito arrivati ma almeno riconosci che di errori il centrodestra ne commette a partire dalla gestione dell'Ato.

Vanni Zagara ha detto...

Ho letto la lettera aperta ai cittadini del Sindaco Nania, e non ho ragione di dubitare che le cose da lui affermate nella lettera non siano veritiere,così come sono certo che egli ha fatto tutto quanto nelle sue possibilità per dare soluzione ad un così grave problema per la città.
Ma ad oggi purtroppo i risultati sono molto scarsi.
C'è da dire che siamo a questo punto per responsabilità e scelte politiche ed amministrative non certamente imputabili al governo attualmente in carica,che si trova a dirimere una ingarbugliata matassa.
Comunque ormai credo che anche i più irriducibili si siano resi conto che il sistema era da riformare e credo che il governo regionale abbia approvato già una nuova legge in materia di smaltimento,riducendo il numero di ATO ed avviando un sistema di gestione con società miste in cui i comuni avranno un ruolo importante.
C'è però da gestire l'emergenza,ed io credo che il governo regionale non possa fare orecchie da mercante.
Per sensibilizzare l'opinione pubblica e far in modo che finalmente anche le testate dei media nazionali diano il giusto spazio al problema,sarebbe opportuno che tutti i sindaci dell'ATO ME2 organizzino una grande manifestazione di Piazza con la partecipazione di tutti i cittadini ormai esasperati dalla
noncuranza con cui le istituzioni preposte trattano il problema.

Pippo Biondo ha detto...

Diciamo anche che con le Ato i Sindaci hanno liberato i propri bilanci dalla compartecipazione alla spesa della gestione del ciclo dei rifiuti scaricando al 100% la spesa sui cittadini e dirottando quei soldi per altro ben sapendo che comunque ci sarebbero stati cittadini che non avrebbero pagato la tariffa e credendo che oramai sarebbe stato un problema delle Ato....

Fra' Galdino ha detto...

La riduzione a 9 del numero degli ATO
non sarà certamente la panacea, anzi potrebbe essere addirittura controproducente, perchè ogni ato corrispondente ad una singola provincia avrebbe per soci Comuni in numero di gran lunga maggiore di quei 38 che per esempio fanno parte dell'attuale ATO ME 2. Ci sarebbero cioè più teste e quindi più tribunali, come si suol dire.
Intanto bisogna precisare che la riforma ATO, alla Regione, è ancora in itinere, visto che è stata approvata soltanto dalla Giunta e non è stata ancora presentata in Assemblea. Dove non è certo che troverà la maggioranza per la sua definitiva approvazione.

Vanni Zagara ha detto...

E' cronaca recente la fusione di due importanti utility del nord Iride che ha come azionisti i comuni di Genova e Torino ed Enia che comprende numerosi municipi dell'Emilia Romagna,la nuova entità sarà un s.p.a. che fornirà servizi a circa tre/quattro milioni di abitanti.
Il processo di consolidamento in atto è vero che avrà più teste pensanti,ma è anche vero che apporterà importanti sinergie tra le due società.
Il problema non è il numero di teste ma è di trovare la giusta governance e servirsi di amministratori esperti con comprovato curriculum.

Pippo Biondo ha detto...

Infatti a Presiedere l'Ato Me2 prima si è votato un medico e adesso un pensionato....con grandi doti di managerialità come si dice oggi!!!

barcellonablog ha detto...

PER Vanni:::Fare il confronto tra due realtà ambientali e socio economiche diverse non è sempre possibile.
Ancora, qui da noi, purtroppo sembra valido il detto che "a pignata 'ncomuni non bugghi mai", a poco a poco ci stiamo abituando a spogliarci di questo esasperato individualismo, ma per arrivare alla mentalità consociativa e di cooperazione ottimale ci vuole ancoramolto. Recentemente s'è parlato di un tipo di inceneritore ecologico di piccole dimensioni, utilizzabile da comunità contigue consorziate in numero ridotto o da una singola città come Messina, con grande vantaggio economico ed efficienza.
Perchè non si debba ricorrere a scelte del genere, è davvero incomprensibile.

Unknown ha detto...

Le realtà socio-economiche sono diverse ,è vero.Ma in ogni realtà i protagonisti a confronto sono soprattutto politici volontà cittadini organizzazioni.Non possiamo rassegnarci a essere realtà diverse e inferiori.Per esempio nella regione toscana vivono circa 3,7mln di abitanti e ci sono tre Ato che funzionano bene e c'è il contrllo forte dei cittadini-consumatori e una grande raccolta differenziata dei rifiuti.Ho letto la lettera del sindaco e capisco la sua preoccupazione. Ma è ingiusto dire che i sindaci in quella faccenda dei rifiuti non avevano nessun ruolo.Questa lettera smentisce quell'affermazione. Un sindaco è sempre il primo responsabile davanti alla città.Secondo me la questione è stata sottovalutata all'inizio, nonostante l'esperienza napoletana.Ma adesso chi ci tira fuori da questa spazzatura?E' un'emergenza e il senatore Nania dovrebbe fare la sua parte ,per aiutarci ad affrontarla.Qui si vedrà il suo amore per la città.Il comune intanto dovrebbe organizzare autonomamente la raccolta differenziata,in modo massivo per arrivare in un anno al 70%.Noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte.Il sindaco si faccia vedere ci stia vicino ci faccia sentire uniti e fiduciosi.Insomma non se ne stia ad attendere aiuti che non arrivano.Costituisca un think-tank una task-force un movimento,che so.Si appelli alla città dia istruzioni.Aiutati che Dio ti aiuta,è così che si dice ,no?
Franz

rino ha detto...

La protesta di oggi dei Sindaci a PA ha portato in porto un risultato positivo immediato: il conferimento del finanziamento per affronatre l'emergenza ...

Unknown ha detto...

Sì. Bene.Se ci si impegna a fondo i risultati arrivano.Ma i fondi finiscono presto ,e rischiamo di ritrovarci a breve nella mer....Occorrono le riforme di struttura e di comunicazione di cui ho parlato ieri.
Franz

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