UN AUDIOVISIVO ED UNA MOSTRA DEICATI AI RISULTATI   SARANNO PRESENTATI ALL'EX MONTE DI PIETA'
 
 Sabato prossimo, alle ore 18 presso l’ex Monte di Pietà in piazza  San Sebastiano, saranno presentati i risultati delle ricerche effettuate  durante il corso “Presenza del Monachesimo Basiliano a Barcellona  Pozzo di Gotto. Architetture, opere d’arte, culti, storia” presso  il Centro Territoriale Permanente n. 9 per l’istruzione e formazione  degli adulti (con sede presso l’Istituto Tecnico Statale Commerciale,  Geometri e Turismo “E. Fermi” di Barcellona P.G.). Il corso è stato  dedicato alla conoscenza, alla tutela, alla conservazione, alla valorizzazione  ed alla fruizione del patrimonio culturale di Barcellona Pozzo di Gotto.  I risultati delle ricerche sono stati raccolti in un audiovisivo corredato  da un fascicolo, prodotto dal Centro, assieme ad una mostra costituita  da quaranta pannelli che saranno esposti dal 13 al 21 febbraio nella  Sala Vetri dell’Oasi, adiacente all’ex Monte di Pietà.
     Esistendo  nel territorio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto tre edifici di  culto legati al monachesimo Basiliano, che ha determinato una forte  influenza sulla cultura locale, si è scelto di operare un’approfondita  ricerca su tali beni, anche con sopralluoghi, prendendo in esame il  Monastero Basiliano di Gala, del 1105, la nuova chiesa e annesso convento  dei Basiliani nel quartiere Immacolata, del 1791, e il Tempio di Santa  Venera, di epoca bizantina-normanna.
      I  tre edifici possiedono importanti valenze storico-artistiche, con stati  di conservazione a differenti livelli. Il Monastero di Gala è  in stato di degrado, iniziato nel XVIII  secolo quando venne abbandonato  dai monaci che si spostarono nel nuovo monastero all’Immacolata. La  nuova chiesa dei Basiliani è in discreto stato di conservazione ed  è aperta al culto. Presenta un ottimo prospetto in pietra da taglio,  mentre all’interno vi sono affreschi con la vita di San Basilio, un  coperchio di sarcofago della scuola di Domenico Gagini, e una tavola  tardo bizantina raffigurante San Nicola custodita presso l’Arcipretura  di San Sebastiano. E’ però necessario un restauro per riportarla  al pieno valore artistico iniziale, dopo alcuni interventi di ripristino  discutibili (cantoria rifatta in cemento armato, pavimento in graniglia  di marmo, tetto in latero-cemento senza l’originario controsoffitto  a volta ecc.). Il convento, da quando venne confiscato a seguito della  soppressione degli ordini religiosi,  è stato adibito ad edifico  scolastico e per un periodo a sede della Pretura.
      Il  Tempio di Santa Venera è una interessante costruzione, con retrostante  chiesa rupestre,  legata al culto della Santa che secondo alcuni  studiosi era originaria di questa zona. E’ saltuariamente aperto ai  visitatori, ma necessita di un restauro conservativo per tutelarlo e  valorizzarlo, e di uno scavo per conoscere la parte interrata. 
      Le  esigenze del territorio sono quelle di riavere pienamente fruibili gli  ultimi due beni, mentre per il primo è necessario uno scavo archeologico  e una sistemazione paesistica del sito, eliminando le situazioni di  degrado, quali stalle, baracche, erbacce.