Nei  giorni scorsi, in seguito alla pubblicazione del post riguardante la  determina del sindaco per l'incarico ad un esperto -a titolo gratuito  -"in  materia di fruizione e promozione del territorio e del suo  patrimonio  architettonico, con specifico riferimento agli interventi di   valorizzazione urbanistica ed architettonica attuati   dall'Amministrazione Comunale", sono giunti diversi commenti, di cui  alcuni  anonimi.
Tutto ciò è capitato in due giorni in cui i  collegamenti internet  - provvisoriamente effettuati tramite rete senza  fili essendo il blog gestito fuori città - sono stati talmente precari  da rendere difficile qualsiasi tipo di lavoro.
E' capitato pertanto che  alcuni commenti automaticamente sono rinasti accantonati, senza alcuna  intenzione discriminatoria, ma casualmente. Adesso ci giunge , da parte  dell'architetto Francesco Messina, il giovane professionista scelto  dallAministrazione, una e mail in cui si esprime rammarico per presunte  discriminazioni e omissioni effettuate in questa occasione.
La riportiamo integralmente:
.
Gentile blogger,
Mi  fa piacere leggere alcune affermazioni nel suo blog riguardo   l’anonimato e la necessità di esporsi attraverso un tale strumento.
Per  ben due volte ho mandato delle osservazioni su un articolo che  parlava  della mia nomina, mai pubblicate. Eppure entrambe le volte mi  sono  firmato. La prima volta usando la modalità url la seconda quella di   anonimo ma firmando in fondo alla risposta con il mio nome e cognome:   Francesco Messina.
D’altronde precisazioni di quel tipo sui miei dati non poteva che farle l’interessato.
Ho  notato come invece altri commenti firmati da “improbabili” nomi, o   almeno non riconducibili a precise generalità, abbiano trovato spazio a   sufficienza.
Poiché condivido pienamente quanto da Lei sostenuto  riguardo  l’autografia delle affermazioni, credo che sia altrettanto  legittimo  pretendere che le osservazioni che le ho sottoposto sul blog  vengano  pubblicate.
Certo mi verrebbe da porle una domanda sull’anonimato:
è  sufficiente usare un nomignolo qualunque per avere diritto a   pubblicare un commento sul blog? Non è comunque una modalità altrettanto   furba di mascherarsi dietro false o imprecise identità?
Sperando  che la mancata pubblicazione dei miei commenti sia dovuta ad un   problema tecnico o ad una disattenzione, porgo cordiali saluti.
FRANCESCO MESSINA
Dei commenti del signor Messina, siamo riusciti a rintracciarne uno abbastanza lungo che trascriviamo..
Noto  con estremo piacere come l'informazione via web sia più tempestiva  della stessa realtà. Infatti ho appreso della determina sindacale (su  segnalazione di un amico), prima che la stessa mi fosse notificata, da  questo blog. Con altrettanto piacere apprendo che la notizia è di tale  rilevanza da meritare un articolo al pari di altri di consistenza, a mio  parere, ben più signficativa. Credo che l'autore dell'articolo possa  avere ritenuto questa, una di quelle notizie che fosse necessario  divulgare tra i lettori del proprio blog, spinto da valide ragioni che di  seguito tenterò di ipotizzare. Una delle motivazioni che potrebbe avere  mosso tale notizia potrebbe risiedere nell'apprezzamento per  l'interessamento, a titolo gratuito (fatto più volte sottolineato), di un  giovane architetto verso le problematiche che interessano la città...ma  l'articolo non pare avere questo tono. Una seconda motivazione , forse più  aderente al tono dello scritto, potrebbe derivare dalla necessità di  evidenziare quanto sia singolare comprendere come un giovane si  interessi delle problematiche urbane e territoriali della città a titolo  gratuito e per "puro spirito di liberalità". La terza motivazione, che  auspico abbia guidato la mano dell'autore, invece potrebbe semplicemente  rintracciarsi nella voglia di dare divulgazione ad un fatto, affinchè i  cittadini fossero informati di un così importante (?) atto  amministrativo. Certo che queste ultime fossero le intenzioni del  giornalista, è doveroso però che l'informazione venga fatta in modo  corretto, approfondito e quanto più possibile aderente alla realtà.  Perchè ciò si verifichi però è necessario documentarsi in modo meno  "superficiale" sugli argomenti e sulle persone e poichè l'articolo  riporta alcune inesattezze preciso quanto segue:Francesco Messina nasce a  S.Agata di M.llo (paese d'origine della madre) ma da circa 34 anni vive  a Barcellona Pozzo di Gotto, dove ha studiato fino al Liceo ed è  tornato a svolgere la libera professione all'interno dello studio  Bodar-bottega d'architettura. - Il curriculum che viene riportato di  seguito all'articolo non è quello in possesso dell'amministrazione  comunale, bensì un curriculum aggiornato al 2007, tratto da un sito  internet obsoleto e di un'associazione culturale di cui non è più  socio.-
Nel curriculum non vengono citate, oltre ad una serie di  notizie che possono anche essere tralasciate, le iniziative di respiro  internazionale (quelle sì con ospiti "luminari" e non ancora modesti  studiosi di questioni d'architettura come Francesco Messina) che sono  servite a indagare le potenzialità urbane e paesaggistiche del  territorio di Barcellona, ma delle quali non ricordo di averne lette  notizia in alcun Blog. Iniziative ripetute  nel 2009 e nel 2011 dal  titolo "il territorio oltre lo stretto" per le quali il Sindaco ha potuto  apprezzare le modalità di lavoro mie, e del gruppo di lavoro di cui  faccio parte, ed in seguito alle quali si è intavolata una interlocuzione  che ha portato a questa determina (ripeto ancora non notificatami). -  Se potesse sollevarsi il sospetto di un incarico politico è opportuno  precisare che tale non possa essere, essendo Francesco Messina figlio di  un consigliere di opposizione e non avendo mai militato in alcun partito politico.Sicuro d'avere fatto un servizio al blogger ed ai lettori  interessati a questo articolo (credo pochi e con spirito polemico)  ringrazio per lo spazio dato alle precisazioni. Francesco Messina
SU TUTTO NON AGGIUNGIAMO NESSUNA PAROLA DI COMMENTO.
 BASTANO LE DUE MISSIVE  RIPORTATE PER CONOSCERE MEGLIO FRANCESCO MESSINA E QUALI SONO LE RAGIONI CHE HANNO SPINTO IL SINDACO A STILARE LA DETERMINA.












