sabato 16 febbraio 2008

CASINI LASCIA == LA FINOCCHIARO ACCETTA

FOTO:Casini annuncia la rottura= Fini si rammarica= Finocchiaro accetta la canditatura

Veltroni espone il programma PD all'assemblea costituente

Dopo quattordici anni di “convivenza” col cavaliere Berlusconi, poiché la “Casa delle libertà” è stata demolita dal proprietario per mettere al suo posto un intero “popolo della libertà”, Pier Ferdinando Casini alla fine ha deciso di separarsi per partecipare con il proprio simbolo – e quindi da solo – alle prossime elezioni politiche.
Aveva per giorni mantenuto in bilico la questione. Stamattina, riunita in un hotel di Mestre la propria gente, ha annunciato di accogliere l’invito dell’Udc alla sua candidatura di presidente del consiglio, col proprio simbolo e sotto le proprie bandiere.
Ed ha motivato la scelta asserendo che " in Italia non tutti sono in vendita”. Una rottura, quindi, insanabile, non solo con il cavaliere, ma anche con Fini, nei confronti del quale potrebbe adombrarsi l’indirizzo della sferzante motivazione.
Il capo di An avrebbe espresso rammarico per il distacco dell’ex alleato; sentimento che invece non sembra avere condiviso – almeno apparentemente – Berlusconi, il quale aveva già affermato di non avere intenzione di lasciare a Pierferdinando il potere di vita e di morte sgli alleati. Di fronte al suo inopinato distacco non avrebbe potuto fare altro che mandargli un mazzo di fiori,.. presumibilmente da deporre sulla tomba dell’Udc, che secondo lui avrebbe scelto il suicidio. Una inevitabile forma di sicumera, necessaria per fare credere a sè stesso e al “popolo della libertà” che vincerà le elezioni, nonostante tutto.
Intanto, non sarà soltanto l’Udc a correre da solo, a rischiare di rompersi l'osso del collo ....o viceversa di rompere gli altrui passi, sostando un attimo in Sicilia per mettere il bastone tra le ruote del carro del Popolo delle libertà (An e FI), ma ci saranno pure i vari Storace e Mastella che stanno cercando spazio al di fuori dei due grandi schieramenti. E quasi similmente d’altronde avverrà nell’altro versante, grazie alla presenza autonoma di Arcobaleno e forse anche dei socialisti di Borselli e dei radicali.
A proposito della Sicilia, dove ancora si prevedono scosse di assestamento conseguenti al terremoto provocato dalla netta opposizione di Cuffaro alla candidatura alla presidenza della Regione del forzista Miccichè, abbiamo appreso che, nel corso dell’Assemblea Costituente del Pd, tenutasi oggi a Roma, la senatrice siciliana Anna Finocchiaro ha sciolto ogni riserva, annunciando di accettare la richiesta di candidarsi a “Governatore” della nostra Regione, precisando però che vuole con sé Rita Borsellino, perché la Borsellino è la Sicilia e di essa non si può fare a meno.

Francesco Cilona

venerdì 15 febbraio 2008

NON ABUSIAMO COI CELLULARI


I


Troppo cellulare puo' essere pericoloso
Troppo cellulare aumenta il rischio di tumori alle ghiandole salivari. Lo ha scoperto una ricerca israeliana pubblicata dall'American Journal of Epidemiology, secondo cui il rischio aumenta del 50%.
I ricercatori hanno esaminato 500 pazienti affetti da tumori benigni e maligni delle ghiandole salivari, facendo loro compilare un questionario sulle abitudini nell'uso del telefonino. Le risposte sono state confrontate con quelle di 1300 individui sani di controllo.
Quelli che hanno dichiarato di usare molto il telefonino hanno mostrato un rischio doppio di sviluppare il tumore di quelli che non lo usano affatto. A conferma dei risultati, i tumori si sviluppano proprio dal lato dove si usa di piu' l'apparecchio, e sono piu' frequenti in campagna dove la scarsita' di ripetitori da' vita a radiazioni piu' intense. "Questo risultato non dice che il telefonino non va usato - spiega Siegal Sadetki, autrice dello studio - ma che vanno usate delle precauzioni, soprattutto da parte di chi lo usa molto e dei bambini".

FONTE: RAI NEWS

MATCH FERRARA-PANNELLA

^===================Che il fairplay, durante la campagna elettorale durerà poco ce lo annunciano altri indizi, oltre quello rilevato nel precedente post. Il più eclatante è dato da quanto è successo, stamani, a "Unomattina",quando Marco Pannella presente per partecipare ad un confronto con Giuliano Ferrara sull'aborto, ha dovuto costatare che il direttore del "Foglio" aveva dichiarato forfait e non si era presentato.
Apriti cielo: dalla bocca di Pannella , per un quarto d'ora in diretta, sono uscite le più incazzate parole di sfogo, che i conduttori della rubrica - i giornalisti Duilio Giammaria (nella foto centrale) e Luisa Ansaldi - difficilmente riuscivano ad arginare. Sempre con la rabbia in corpo il mitico padre del partito radicale, difensore della legge 194 e dell'autodeterminazione della donna, una volta uscito dalla Rai, ha raggiunto Montecitorio dove ha indetto una conferenza stampa.
Il placido Ferrara, che ama forse più la macchina da scrivere che la Rai, ha risposto all'ira di Pannella con una lettera, in cui lamentandosi della scenataccia a "Unomattina", ha giustificato la sua rinuncia al confronto, asserendo che non si era presentato all'appuntamento perchè non intendeva "discutere della vita umana come se fosse un'opinione, con alcun candidato in tv. Perchè la tv è antiveritativa". E Ferrara di ciò ne sa più di noi. Direi che è FERRATISSIMO sull'antiveritatività della sua e dell'altrui tv.

Francesco Cilona

I CAPPUCCETTI ROSSI & I LUPI DELLA POLITICA


Bruno Vespa con il suo "Porta a Porta" continua a portare avanti le continue abitudini della seconda repubblica, quella dalla quale si predica che si vuole uscire. Nelle due puntate in cui sono stati ospiti Berlusconi eVeltroni, entrambi presentatisi al pubblico con la faccia serafica di persone educate che non intendono aggredire l'avversario, si è potuto registrare che "la serata con Veltroni è stata seguita da 2 milioni 618 mila spettatori, mentre l'appuntamento con Berlusconi ha totalizzato 2 milioni 577 mila telespettatori". Alla notizia di ciò, ribadita dall'ufficio stampa del PD, è saltata subito la reazione di Paolo Bonaiuti, portavoce dell'ex premier, che ha voluto puntualizzare che i Veltroniani sono sempre gli stessi, perchè avrebbero falsato i dati, omettendo il confronto sulla share, che ha fatto registrare per Berlusconi un paio di punti in più del leader del Pd. "Il che - conclude Bonaiuti con la dolce acredine di sempre - conferma ancora una volta che la sinistra segue sempre i suoi vecchi metodi di disinformazione". Ed ecco che al muro, ancora una volta eretto dal portavoce dell'ex Forza Italia, non tarda ad opporsi il contromuro del portavoce di Veltroni, che replica assicurando che non c'è stato alcun tentativo di falsificazione e spiega che l'ufficio PD ha comunicato "i dati di ascolto delle due puntate di Porta a porta, incontrovertibili: per Berlusconi, martedì, 2.577.000 telespettatori, mentre Veltroni è arrivato a 2.618.000. I due punti di cui parla Bonaiuti sono riferiti allo share, che come dovrebbe sapere il portavoce di Berlusconi, che di tv se ne intende, è un indice percentuale legato anche agli orari in cui vanno in onda i programmi. Il Porta a Porta di Berlusconi è andato in onda 10-15 minuti più tardi rispetto alla puntata in cui era ospite il giorno dopo Veltroni. Da qui la differenza. Bonaiuti non vuole guardare i numeri che contano, quelli riferiti ai telespettatori che hanno visto le due puntate, così come rileva l'Auditel. E stavolta non ci sono nemmeno schede da ricontare".
E così, mentre sulla scena si tenta di mostrare la faccia "candida", dietro le quinte i lupi s'azzannano.

L'OPG E IL TEATRO TERAPEUTICO

FOTO://Oratorio salesiano(sx) Alda Merini(dx)

Il laboratorio teatrale ludico-terapeutico “SPAZIO TEATRO” dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario “V.Madia” di Barcellona, in collaborazione con la scuola di danza “Diamond Dance” presenta “Monte Sinai”, recital di poesie, musiche e danze, ispirato e tratto da una raccolta di poesie di Alda Merini.=====>
Lo spettacolo si terrà sabato 23 febbraio, con inizio alle ore 19. presso il teatro “Vittorio Currò” dell’Oratorio Salesiano.

giovedì 14 febbraio 2008

CADE SUL VIOLINO -UN PREZIOSO STRADIVARIO - E LO DANNEGGIA GRAVEMENTE


In una sua recentissima tournée, l'ex ragazzo prodigio David Garret, ora ventiseienne e uno dei più quotati violinisti del mondo, ha avuto un incidente così grave da impressionare l'intera categoria musicale. Alla fine di un concerto al "Barbican" di Londra , dove aveva suonato con il suo antico violino - un prezioso "stradivario" costruito 290 anni fa -, ha inciampato ed è caduto sopra l'inestimabile strumento. La caduta, che fortunatamente non ha causato danni alla persona, molto sfortunatamente ha invece danneggiato il violino, che il giovane proprietario teneva così caro che non l'avrebbe venduto nemmeno per centinaia di migliaia di sterline. Il danno riportato è stato tale da renderlo fuori uso fino a quando non sarà restaurato da mani espertissime, che fortunatamente ancora esistono. Si ritiene che l'incidente costerà al bravo sfortunato violinista almeno sessantamila sterline per la riparazione, che potrà essere portata a termine non prima del prossimo autunno. David Garret, che stasera dovrà tornare al "Barbican" per un concerto, tuttavia, non mancherà all'appuntamento, avendo la possibilità di rimediare alle conseguenze dell'incidente con un altro "stradivario", fattogli pervenire da Milano dalla J&A Bear di Marylebone. Una squadra di "guardia del corpo" vigilerà sui passi del violinista, pronta a sorreggerlo nel caso di eventuali "ntruppicamenti".

ANCHE IN CITTA' S'AFFILANO LE ARMI PER LE ELEZIONI


FOTO: Carmelo Torre candidato udc alla Regione
Emanuele Bucolo ass.politiche giovanili

Mentre a livello nazionale e regionale procedono le trattative, per definire quanti e di quale portata potranno rimanere gli schieramenti da presentare alle rispettive consultazioni elettorali, e ancora la situazione rimane fluida per quanto riguarda soprattutto il definitivo assetto del listone berlusconiano, qualcosa comincia a dar segno di vita in preparazione della campagna politica nell’ambito della nostra città. I primi a mostrare di avere armi da affilare sarebbero: la sinistra cosiddetta radicale, il rappresentante dell’Udc Carmelo Torre, Alleanza Nazionale,.Quest’ultima ancora in sordina e con metodo subliminale. E vedremo perché.
Intanto si opera per la nascita di SInistra Arcobaleno a Barcellona Pozzo di Gotto, con un programma che prevede una serie d’iniziative da concretizzare: comunicati stampa, comizi, proposte, politica locale.
S’inizia con una conferenza stampa puntata per domani, 15 Febbraio 2008 ore 17.30, nei locali dell’Oasi di Barcellona con il contributo congiunto di Rifondazione Comunista e Sinistra Democratica sul tema "La Sinistra – L’Arcobaleno: L’Unità ed il Programma per il territorio e per l’alternativa possibile. Il cammino verso un soggetto “unitario e plurale” della Sinistra. Proposte per un cambiamento per Barcellona P.G."
Interverranno: Carmelo Ingegnere, segretario Rifondazione Comunista circolo “Ottobre Rosso” e Salvatore Chiofalo, responsabile Sinistra Democratica Provincia di Messina.

Carmelo Torre, che nelle ultime amministrative presentò la propria candidatura a sindaco di Barcellona, con risultato non deludente e tuttavia insufficiente a soddisfare la sua aspirazione, adesso mira più in alto e si prepara per candidarsi alle Regionali della prossima primavera, sempre sotto lo scudo dell’Udc. Ha 55 anni , è consulente sindacale e funzionario dell'Inapa, e fin oggi ha ricoperto la vicepresidenza del Consorzio autostrade siciliane, che necessariamente lascia per incompatibilità istituzionale.
An, che per organizzazione elettorale ha un dna eccezionale, dopo avere gettato le prime reti in piazza San Sebastiano, immediatamente dopo la caduta del governo Prodi, adesso tramite iniziative subliminali, avviate con l’ausilio dell’Amministrazione Comunale, che com’è noto è capitanata da un aennino puro sangue e composta in maggioranza da assessori d’analoga radice, sta cercando di agganciare l’attenzione pubblica, organizzando, soprattutto coi giovani, incontri listati da notevoli intitolazioni scientifico-sociali. Il primo è stato quello tenuto al Palazzo della Cultura, riguardante la problematica determinata dai fenomeni sempre più frequenti di anoressia e bulimia. L’altro, programmato per sabato alle ore 18, prende giusto il titolo “I giovani incontrano l’Amministrazione”. Gli argomenti saranno davvero allettanti, perché si cercherà di porre la gioventù barcellonese davanti a problemi vitali per il suo progresso e alle iniziative programmate per la loro soluzione.
Per la riuscita di tali programmi , da parte dell’assessorato alle politiche giovanili, sono stati avvicinati i presidi delle scuole superiori, per organizzare ulteriori incontri ed eventuali sondaggi, che dovrebbero condurre alla realizzazione di una grande manifestazione artistica in piazza, nella prossima primavera.
E’ auspicabile che la data non cada prima delle prossime impegnative elezioni.

Fra Galdino

mercoledì 13 febbraio 2008

SIT IN = ULTIMA SPIAGGIA


"Il problema della sanità barcellonese è lo stesso che si presenta in gran parte delle strutture pubbliche della Sicilia. La sanità siciliana oggi si trova in uno stato di pessima salute, a causa dell'enorme deficit riportato da gran parte delle aziende sanitarie per scelte politiche che hanno portato a riorganizzare la sanità attraverso tagli di servizi, blocchi di assunzioni o accorpamenti di reparti. E a causa di tutto ciò è derivato il penalizzante piano di contenimento e di riqualificazione del sistema sanitario che oltre ad avere ripercussioni economiche per le tasche dei siciliani con aumenti dei ticket sanitari e Irpef regionale, ha una forte ricaduta in termini di qualità e quantità dei servizi assistenziali che le strutture sanitarie non riescono ad erogare. Piano che di fatto ha comportato blocchi e tagli di assunzione del personale, soprattutto infermieristico e ausiliario, soppressione di servizi, reparti e posti letto che priva soprattutto i cittadini dell'area tirrenica di usufruire dei servizi essenziali".
E' il testo di un allarmato documento emesso, ieri dalla Fials (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità), in concomitanza con un'azione di protesta inscenata davanti all'Ospedale di Barcellona, da rappresentanti politici e sanitari della Città del Longano. Un sit-in tenuto nel cortile del nosocomio, per reagire pacificamente al programma di ristrutturazione progettato dalla Regione, che nello specifico risulta inadeguato alle esigenze sanitarie e ospedaliere della nostra zona, a causa d'inopinate riduzioni e modificazioni dell'attuale assetto locale.
Al sit-in hanno partecipato medici, paramedici, ausiliari dell'ospedale , assieme al direttore sanitario Domenico Sindoni, al sindaco Candeloro Nania e ad alcuni componenti dell'amministrazione e del consiglio comunale di Palazzo Longano.
L'azione di protesta, per quanto pacifica, ha costituito la dimostrazione lampante del fallimento di tutte le precedenti iniziative formali (riunioni congiunte, proclami, lettere, promesse) compiute a livello municipale, che ovviamente, quando manca il giusto aggancio con chi decide dall'alto, lasciano sempre il tempo che trovano.
Francesco Cilona

martedì 12 febbraio 2008

"BALATE" DI CAMPOSANTO PER LASTRICARE LA CASA


Recentemente, per ben due volte mani "sacrileghe" hanno strappato dalle tombe monumentali del cimitero "Sant'Anna" pezzi ornamentali di bronzo. Finora non s'è saputo se l'abbiano fatto per un atto di vandalismo o per lucrare con quei pezzi presso qualche ricettatore. Visto che le indagini della polizia sono ancora in corso, può darsi che, un giorno o l'altro, si scopra che quei decori siano andati a finire per "arredare " qualche villa o qualche giardino. Non si sa mai. Scoperte del genere potrebbero avvenire, anche se hanno tutto il crisma per apparire strane, come quella fatta, ieri, a Villar Dora, un paesino nei pressi di Torino. Dove, nel giardino retrostante l'abitazione di un operaio, , dipendente di un'impresa di necrofori che lavora nei camposantii torinesi, si è scoperto un cortiletto pavimentato con pezzi di lastre di marmo già usate per la copertura di tombe. Uguale materiale, l'operaio aveva provveduto a riciclare per lastricare un vano della cantina e per "abbellire" i davanzali di alcune piccole finestre.
Insomma un vero e proprio arredo originalissimo, che però qualcuno ha segnalato alla polizia urbana. Il cui intervento ha avuto per conseguenza una denuncia alla Magistratura del fantasioso arredatore, per appropriazione indebita.
Durante il sopralluogo nella casa, i vigili hanno posto sotto sequestro probatorio un quantitativo - definito «considerevole» - di pietre di Luserna e piccole lastre di marmo già impiegate ad uso cimiteriale. Materiale di risulta, insomma, non rivendicato dalle famiglie dei defunti dopo le esumazioni e quindi di proprietà del Comune. In pratica si tratta di macerie, che generalmente vengono depositate in apposita discarica, per essere frantumate e utilizzate come base nella costruzione di strade. Il denunciato sembra sbalordito per tanto rumore, e afferma d'avere preso quella roba da un deposito di materiale di scarto, ritenuto inutilizzabile.

estratto da:STAMPAWEB

LA SCUOLA: UNA DESOLAZIONE!

foto:L'ASILO "iL GIRASOLE" di Barcellona CHIUSO PER INFILTRAZIONI
Due episodi riguardanti la scuola, letti oggi sull'edizione palermitana di un quotidiano, confermano la frequenza con cui ormai viene vituperato questo importante istituto educativo.
Uno, parecchio eclatante, anche se con analoghi precedenti in altre località, è avvenuto, l'altro ieri poco dopo mezzogiorno, nella scuola media "Borgese" di Pallavicino, dove la mamma e la nonna di una ragazzina, alla quale la professoressa aveva tolto il telefonino col quale disturbava la lezione, si sono avventate contro una malcapitata insegnante di sostegno, e l'hanno picchiata credendo erroneamente di dare così una lezione alla professoressa che aveva sequestrato il cellulare. La inconsapevole vittima ha dovuto riparare al pronto soccorso, dove i medici l'hanno giiudicata guaribile in quattro giorni, salvo complicazioni.
L'altro episodio è accaduto a Borgo Nuovo, sempre alla periferia di Palermo, nella scuola elementare "Grazia Deledda", da tempo evacuata a causa d'infiltrazioni d'acqua e chiusa in attesa di riparazioni. Tre "marioli" (due pregiudicati maggiorenni e un quindicenne) di nottetempo sono penetrati e hanno cercato d'impadronirsi di alcuni infissi asportati dall'edificio. Per loro sfortuna, mentre erano ancora nel cortile, sono stati notati da una pattuglia della polizia in perlustrazione nei pressi e arrestati.
Due episodi, come si vede, abbastanza indicativi del rispetto che ormai si ha della scuola, come istituto, come struttura, come personale. Un bell'esempio che ormai si ripete da diverso tempo e in tutte le "latitudini" di questa nostra trascurata Nazione. Anche Barcellona, come si è potuto registrare purtroppo altre volte, soffre di questa sconcertante desolazione, frutto dell'incarnata inerzia che tanto sta danneggiando la società civile e le sue istituzioni.

lunedì 11 febbraio 2008

SINISTRA DEMOCRATICA SI AMAREGGIA PER IL DEGRADO DI MESSINA


In relazione alle commesse del gruppo Aponte (170 milioni di euro) per la costruzione di due natanti container nei cantieri ex Smeb di Messina, perse perchè dirottate a favore d'altra azienda, Sinistra democratica esprime in una nota, firmata dai coordinatori Salvatore Chiofalo(provinciale) e Santino Morabito (cittadino), rammarico per la perdita di una buona occasione di lavoro per le maestranze della città dello Stretto, ed auspica che fatti del genere non accadano mai più.
"Viviamo - afferma Sinistra democratica - in una città allo sbando, relegata, purtroppo, ai margini dei processi di sviluppo che stanno interessando positivamente altre aree della penisola e della Sicilia, come Catania, Siracusa e Ragusa, dove importanti infrastrutture sono in corso di realizzazione ed altre previste nel breve periodo: aeroporto internazionale e interporto a Catania, grande porto commerciale ed industriale ad Augusta, aeroporto civile a Comiso e grande centro commerciale floricolo e ortofrutticolo a Ragusa.
Messina, invece, porta della Sicilia, rischia di non salire sull’ultima vettura del treno già in transito."
A giudizio dei dirigenti di Sinistra Democratica, c'è alla base di ciò "un inesorabile declino politico, favorito da carenza d'idee e di progetti, scarsa incisività nelle sedi decisionali delle Istituzioni, assenteismo, funzionale soltanto ad un ceto politico accomodato nei salotti bene, indisturbato dalle scarne e occasionali proteste di popolo. Una città che ora paga a caro prezzo, tra l’altro, l’essere rimasta senza guida amministrativa per due volte in pochissimi anni."
"Tra le attività produttive di Messina- prosegue la nota - la cantieristica navale è stata , fino a pochi anni fa, il fiore all’occhiello della città e, addirittura, per quanto riguarda la costruzione di natanti veloci (aliscafi) per decenni ha assunto il ruolo di leader internazionale. Poi si è perso tutto, in pochissimo tempo, e nella zona falcata è arrivato il grande degrado, anche ambientale".
"Dell’Ente porto e dell’autorità portuale in palese conflitto di competenze ci si accorge magari quando si perdono centinaia di posti di lavoro o non si riesce ad averli, in una città assetata di occupazione. Magari riusciamo ad indignarci, ma per poco tempo. E’ ora di dire basta!"
La nota conclude con altre amare considerazioni e con la promessa che Sinistra Democratica farà la sua parte intervenendo con determinazione presso le sedi istituzionali, cui spetta il compito di affrontare e risolvere i gravi problemi che attanagliano della città.

IL RIPRISTINO DEGLI UFFICI POSTALI


Si apprende che il direttore della Filiale Messina 2 delle Poste Italiane, dott. Donato La Viola, ha rassicurato l'Amministrazione Comunale di Barcellona che l'attuale stato di carenza determinato particolarmente dalla chiusura degli uffici postali di Calderà e di S. Antonio, sarà presto superato con la riapertura d'entrambe le sedi.
Per quanto riguarda l'Agenzia di base di S.Antonio, la ripresa dell'esercizio avverrebbe non appena sarà completato l'impianto per la messa in sicurezza dell'ufficio. Inoltre sarebbe prossima l'apertura di nuovi locali relativi all'altra agenzia postale, chiusa anch'essa per rapina, temporaneamente non operante nell'ambito del territorio di Calderà. Quanto sia rassicurante la notizia non si comprende, in mancanza d'informazioni meno generiche sui tempi previsti per le riaperture e sull'ubicazione della nuova sede che, con l'approssimarsi dell'estate, dovrebbe svolgere una notevole mole di lavoro nella vasta zona balneare di Barcellona. Nella sua lettera, il direttore La Viola, nel respingere "quanto sostenuto da chi strumentalizza le conseguenze di episodi delittuosi", assicura che intendimento dell'Azienda "non è quello di ridurre l'offerta dei servizi di Poste Italiane nella città di Barcellona, ma quello, diametralmente opposto, di ampliarla ulteriormente". Sulla base di tale assicurazione, l'utenza barcellonese dovrebbe aprire il cuore alla speranza che non continui più, soprattutto nell'inadeguata sede postale del Centro (via Roma), la snervante disumana prolungata (non meno di due ore) attesa degli utenti - spesso anziani pensionati - dietro gli sportelli di quella centralissima Agenzia. Proprio su questo, sarebbe bene che la dirigenza di Poste Italiane si pronunciasse. In maniera inequivocabile e una volta per tutte.

Fra Galdino

L'HANNO SCRITTO


L'ha scritto Curzio Maltese:
"L'unica possibilità di vincere le elezioni per il Partito Democratico consiste nel trasformare il voto del 13 e 14 aprile in un referendum popolare fra Veltroni e Berlusconi. Sul piano del duello personale il capo dei democratici può contare su qualche vantaggio, anzi quasi tutti: l'età, la (relativa) novità, l'indice di popolarità e di fiducia degli italiani, almeno secondo i sondaggi. Si tratta di un cinquantenne per la prima volta candidato premier contro un settantenne alla quinta replica. Uno che ha sempre vinto le sfide personali, dal duello con D'Alema per la segreteria della Quercia (poi deciso dall'apparato) alla corsa per sindaco di Roma. L'altro che è già stato sconfitto due volte. Se l'Italia sarà chiamata a scegliere chi mandare a Palazzo Chigi fra Walter e Silvio, il miracolo "si può fare". Altrimenti l'abisso di partenza, i 10-12 punti che separano i due schieramenti, rimarrà incolmabile. Veltroni dice "scegliete quale Paese, non quale governo". Ma intende una visione di paese, l'Italia di Veltroni o l'Italia di Berlusconi. Non per caso, Veltroni ripercorre, senza ammetterlo, le tappe della campagna del '96, tutta giocata sul duello personale Prodi-Berlusconi, con il giro delle cento città, alla ricerca dello stesso spirito garibaldino di allora."

Estratto dal sito: www. la repubblica.it

domenica 10 febbraio 2008

UNA LETTURA CHE FA MEDITARE



Il pentalogo del cambiamento

Questa legislatura è finita malissimo.
Ma la marcia che conduce al voto poteva cominciare peggio. Promette, almeno, una competizione elettorale e un sistema partitico diversi dal passato.
Una novità introdotta dal Partito democratico. Segno di ricomposizione, dopo anni di frantumazione.
La spinta impressa dal Pd ha prodotto effetti più rapidi e profondi del previsto. Dentro la coalizione. Ha emarginato i frammenti opportunisti. Ha indotto i partiti di sinistra ad aggregarsi, per "legittima difesa".
Ha, inoltre, contagiato il centrodestra. Spingendo Berlusconi a promuovere, senza indugi, il PdL. Il suo partito personale, allargato ad An e alle schegge politiche localiste e individuali, diffuse nel Paese. Mentre Casini, per ora, tituba. Teme che il suo partito si perda. E di perdere il partito. Ma alla fine, pensiamo, aderirà anche lui. Come sempre.
È, d'altronde, significativo che Berlusconi abbia scelto, a sua volta, di cambiare. Di seguire l'esempio del Pd, a centrosinistra. Segno che anch'egli considera definitivamente conclusa la transizione. Oppure - se si preferisce - la seconda Repubblica. Quella sorta di "bipersonalismo di coalizione", che ha opposto, per oltre dieci anni, il Cavaliere a Prodi.
Il cambiamento sarà la leva del voto, l'innovazione la sua misura".
Berlusconi non ha voluto lasciare al Pd e a Veltroni questo vantaggio competitivo. Temendo di apparire "vecchio". A capo di un'armata Brancaleone, affollata di sigle medie, piccole e minuscole.
Tuttavia, il vento del "nuovo" si respira dovunque. Fra i cittadini prima ancora che nei palazzi.
Non basterà a sopirlo un semplice cambio di sigle o, magari, di maggioranza. Ogni opera di mimetismo potrebbe, al contrario, sollevarlo di nuovo, in modo più violento di prima
.

Il cambiamento si misurerà, semmai, nella capacità dei partiti di tradurre l'antipolitica in politica. Di rispondere alle domande espresse, ad alta voce, dalle proteste degli ultimi mesi; ma implicite anche nel diffuso clima di sfiducia sociale, rilevato dai sondaggi.
Nei mesi che separano dal voto, cinque aspetti, a nostro avviso, risultano importanti, più degli altri, per valutare quanto il cambiamento annunciato rifletta una volontà reale, oppure un'operazione cosmetica.
1) L'affermazione di soggetti politici "personalizzati", ma non "personali".
2) La definizione di programmi veri, alternativi. Con poche priorità. Chiare. Condivise.
3) La formulazione di liste veramente "nuove". Caratterizzate dalla presenza di alcune figure autorevoli, per quanto possibile esterne alle oligarchie di partito della seconda Repubblica.
4) Il grado di trasparenza nella scelta dei candidati. In base a criteri di competenza e moralità.
5) Infine, lo stile della campagna elettorale. Che sia civile, a differenza del passato.
E tratti gli elettori da cittadini,

Estratto dal "PENTALOGO..." di Ilvo Diamanti - sito "la Repubblica"

L'IDROGENO A PORTATA DI MANO?


Un gruppo di ricercatori americani si sono riuniti per elaborare un nuovo metodo per la produzione di idrogeno lowcost. Provengono dai laboratori dell’Oak Ridge National, del Virginia Tech e dell'Università della Georgia e
stanno perfezionando una tecnica che consente di ricavare il prezioso gas da una miscela di amido e acqua opportunamentefermentatadall’immissione di un complesso sintetico di 13 enzimi, mai trovati insieme in natura. L’equipe, che sta operando sotto la direzione dell’ingegnere Percival Zang , del Virginia Tech, oltre all’obiettivo di ottenere una produzione a buon mercato, si propone di individuare un sistema semplice e sicuro per lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno, che come si sa è un gas altamente infiammabile e al momento richiede l’utilizzo di grandi volumi e sistemi di sicurezza adeguati. Lo stesso rifornimento risulta attualmente difficoltoso per mancanza di strutture idonee. Il processo di produzione, partendo dai polisaccaridi dell’amido o della cellulosa e dall’acqua, elementi stabili finché non siano esposti ad enzimi, si avvia non appena si aggiungono alla miscela gli enzimi, che usando l’energia contenuta nell’amido favoriscono l’idrolisi dell’acqua dando luogo a idrogeno e CO2 (anidride carbonica), la quale viene espulsa da una membrana, lasciando pulito l’idrogeno che puo essere usato dalle celle a combustibile per produrre energia elettrica. Le prove di laboratorio hanno dimostrato che la reazione avviene allo stato della normale pressione atmosferica e a temperature inferiori ai 30 gradi C. I ricercatori hanno valutato che il costo di produzione dell’idrogeno, usando il nuovo metodo, non raggiunge un euro e mezzo al Kg, che praticamente sarebbe equivalente a quello dei tradizionali carburanti. Il gruppo sta intanto sperimentando una tecnica che dovrebbe fare ottenere l’idrogeno al momento dell’uso, miscelando direttamente nei serbatoio la soluzione acqua-amido-enzimi , per consentire in loco ed al bisogno il processo d’idrolisi. Ciò risolverebbe tre problemi: la densità energetica, il trasporto e la distribuzione del gas.

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barcellona pg, messina, Italy
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