sabato 21 gennaio 2012

PUBBLICATA, OGGI, NELLA GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE LA LEGGE CHE ADEGUA L'ESENZIONE DEL TICKET SANITARIO AL SISTEMA NAZIONALE

 VIENE ABOLITO L'ESENTICKET BASATO SUL SISTEMA ISEE, ED ENTRA IN VIGORE QUELLO BASATO SULL'ETA' E SUL REDDITO FAMILIARE COMPLESSIVO.

Da stamani è in vigore la nuova norma per l’esenzione dal ticket sulle prestazioni sanitarie, farmaceutiche e specialistiche ambulatoriali.
La nuova legge regionale,  pubblicata oggi sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, prevede  l'adeguamento in Sicilia al sistema in atto nelle altre regioni italiane, basato sia sull’eta’ degli utenti che sul reddito complessivo dei nuclei familiari. Per cui viene abolito il sistema Isee.

Saranno esentati: i soggetti di età inferiore a 6 anni o superiore a 65 anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro (codice E01); disoccupati e loro familiari a carico appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (E02); titolari di assegno sociale (ex pensione) e loro familiari a carico (E03); titolari di pensione al minimo di eta’ superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo a 8.263,31, incrementato fino a 11.362,05 in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
 E’ prevista una fase transitoria, fino al 30 aprile 2012, in cui i soggetti che ritengono di rientrare tra le categorie esentate potranno ricorrere alla autocertificazione apponendo – all’atto della erogazione della prestazione sanitaria – una firma nell’apposito spazio della ricetta (cosa che non sara’ piu’ possibile dall’1 maggio). Gli utenti potranno accertare se il proprio nominativo è contenuto nell’elenco dei soggetti esenti sul Sistema Tessera Sanitaria, richiedendo la verifica al proprio medico di medicina generale (MMG) o pediatra di libera scelta (PLS) o rivolgendosi al distretto sanitario di appartenenza.
 I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, per verificare le condizioni di esenzione del proprio assistito, dovranno utilizzare l’elenco disponibile sul sistema tessera sanitaria (portale Sogei) o richiedere l’elenco degli esenti all’Asp competente. Gli assistiti che non sono inseriti negli appositi elenchi, ma che ritengono di possedere i requisiti per beneficiare dell’esenzione, potranno rivolgersi agli uffici distrettuali dell’Asp muniti della propria tessera sanitaria per rendere una autocertificazione e ricevere il relativo tesserino.
Per fronteggiare disagi e disservizi all’utenza, l’assessore regionale per la Salute Massimo Russo ha inviato una circolare ai dirigenti generali delle aziende sanitarie dando precise indicazioni organizzative.

Ufficialmente la protesta degli autotrasportatori in Sicilia è finita a mezzanotte, ma adesso il 'Movimento dei forconi' annuncia la 'Fase 2'


Scrivevo ieri che il presidente del Consiglio dei Ministri , Mario Monti, aveva annunciato che, per la trattazione dell'argomento rivolta in Sicilia si sarebbe incontrato quanto prima col presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
L'incontro, senza dubbio sollecitato dal clamore non più soffocabile della protesta isolana, avverà mercoledì prossimo, e dovrebbe servire a fare capire finalmente fino a che punto lo Stato e la Regione si sono immedesimati della gravità dei motivi che spingono alla rivolta.
Sicuramente i due presidenti sanno, meglio di noi, che non esiste nessuna partecipazione organica di corpi politici e malavitosi, interessati a strumentalizzare un evento che sta coinvolgendo direttamente ed indirettamente tutta la Sicilia.
E se, per caso, di ciò non fossero consapevoli, a rendere chiarezza basterà la Magistratura.
Come d'altronde ammette il governatore Lombardo, nel suo blog, in un post in cui sostiene che dobbiamo difendere gli interessi dela nostra regione.

"Non c’è dubbio - scrive Raffaele Lombardo - che la crisi economica colpisce le regioni più deboli e le economie più fragili. Quella siciliana è sicuramente tra queste e ora vengono al pettine nodi che sono stati legati nei decenni.
Ieri ho incontrato i manifestanti e alcuni di loro si sono detti delusi. Ma io ho detto loro la verità e non li ho presi in giro. Non ho il potere di abbassare il prezzo della benzina o le tariffe autostradali o quelle delle assicurazioni.
Lo Statuto siciliano, dopo 50 anni di falsa autonomia e di politiche tutt’altro che autonomiste, purtroppo, è stato ridotto ad un pezzo di carta. Tutto quello che posso fare con i miei poteri e le mie competenze lo faccio. Al di là di questo non posso andare.
Sulla Serit e sulla politica della Crias stiamo intervenendo così come anche con una legge che dovrà inquadrare il settore del commercio e della grande distribuzione che taglia fuori i nostri produttori.
Non c’è dubbio che prezzo della benzina, traghettamenti, tariffe varie, lontananza dai mercati si ripercuotano pesantemente sui nostri produttori e sono tutti temi che ho chiesto al presidente del consiglio di trattare. Lo incontrerò la settimana entrante e queste rivendicazioni saranno portate con forza e con determinazione come sono solito fare.
Le ragioni delle manifestazioni le condivido tutte, le faccio mie, le difendo e le sostengo. E credo sia stato saggio dichiarare che stasera il blocco avrà termine perché se continua la protesta si ripercuoterebbe in maniera micidiale sui siciliani. Se si vuole protestare bisogna farlo a Roma per far sentire lì il disagio e la protesta. Credo abbiano fatto bene a capire che da stasera è il caso di interrompere questo meccanismo.
Io sottoscrivo la fondatezza e la bontà delle ragioni che hanno ispirato questa protesta. Rispetto alle infiltrazioni di cui si è discusso in questi giorni la magistratura e le forze dell’ordine stanno verificando e ci atterremo alle risultanze di queste indagini."

LA RIVOLTA IN SICILIA: UN INCONTRO DI PESO

A Lilli Gruber che, in otto e mezzo su La 7, aveva chiesto che cosa avrebbe fatto di fronte alla protesta dei forconi, il premier Monti ha risposto che si sarebbe incontrato con il governatore della Regione Siciliana, Lombardo, per questo problema.

venerdì 20 gennaio 2012

SPARANO I "MASCULUNI" E SAN SEBASTIANO ESCE IN PROCESSIONE LUNGO LE STRADE CHE 70 GIORNI FA SONO STATE ALLAGATE DAL FANGO DEL LONGANO






Venti gennaio 2012.
Sono trascorsi settanta giorni dalla drammatica alluvione che ha coinvolto, assieme ad altri centri della costa tirrenica, sopra tutti Saponara e Barcellona Pozzo di Gotto.
E' il giorno della festa di San Sebastiano, e non ci sarebbe stata occasione migliore di oggi, perché il santo patrono della città del Longano accogliesse con un grande abbraccio la gente che ha dovuto e deve ancora sentire le dure conseguenze di quello spaventoso evento.
Ed è così che stamani, durante la tradizionale Messa solenne concelebrata dall'Arcivescovo Calogero La Piana assieme all'arciprete Tindaro Iannello e a tutto il clero del Vicariato foraneo, nella basilica gremita di fedeli, per la prima volta, accanto alle autorità locali, ai rappresentanti delle forze dell'ordine e dell'Amministrazione Comunale, hanno partecipato i sindaci assieme a nudrite delegazioni dei  comuni della provincia, tra cui quelle dei vigili urbani, venute a venerare il loro santo protettore proprio nella Sua maestosa sede di Barcellona.
La cerimonia religiosa, preceduta da un commosso intervento dell'arciprete, intercalata dall'omelia, in piena sintonia, di mons. La Piana, si è concliusa con un intervento del comandante dei Vigili Urbani di Merì, che s'è detto onorato d'avere promosso il raduno delle delegazioni della Polizia Urbana dei vari Comuni, presenti in basilica.
Successivamente il presidente della Lega Calcio B, Andrea Abodi, ha consegnato al direttore della Caritas  un assegno di 15.000 euro da utilizzare in beneficenza per le famiglie colpite dal disastro del 22 novembre e come contributo alle iniziative per un centro di aggregazione sociale
Nel momento in cui chiudiamo questo "post" sparano i "masculuni" , che segnalano l'uscita in processione di San Sebastiano.

giovedì 19 gennaio 2012

DURO AVVERTIMENTO, IN UN DOCUMENTO DEL COORDINAMENTO 22.11.11 ALLE COMPETENTI AUTORITA PER LA FREDDEZZA DIMOSTRATA NEI CONFRONTI DEI DISASTRATI DEL 22 NOVEMBRE

RAPPRESENTANTI DELLA PROVINCIA, DI  17 COMUNI, D'ASSOCIAZIONI, COMITATI, SINDACATI, SEMPLICI CITTADINI CHIEDONO URGENTI INTERVENTI RISOLUTORI

Finalmente, dopo una lunga gestazione, ritenuta necessaria per convogliare il più possibile l'adesione alla protesta, il “Coordinamento 22.11.11” ha approvato e inviato alle autorità competenti - presidenti del consiglio e della Regione,  Protezione civile regionale  e p.c presidente dela Repubblivca - un  documento in cui si sollecitano i necessari interventi per sanare la grave condizione venutasi a creare nel territorio messinese dopo l'alluvione del 22 novembre.
Il documento in premesa sottolinea che il 22.11.11, la tragica alluvione ha coinvolto le popolazioni di
ventiquattro comuni della Provincia di Messina; con perdite umane e patrimoniali ;danni a beni pubblici (scuole e municipi strade di collegamento e ponti) e privati;danni  sommariamente valutati dagli organi competenti, ammontano a euro 200.000.000,00 circa; ma che, a tutt'oggi, il Governo Nazionale ed il Governo Regionale non hanno ancora esplicitato in maniera concreta, chiara e condivisa quali vie in tempi brevi sarà possibile intraprendere per dare risposte alle popolazioni messe in ginocchio dall'evento e
ripristinare, per quanto possibile, l'ordinaria vita civile a cui aspirano i singoli, le famiglie colpite e le imprese danneggiate.
Aggiunge che le interlocuzioni istituzionali  tra Stato e Regione Siciliana hanno, finora  riproposto le rituali ed ineffcaci diatribe sulle rispettive attribuzioni di responsabilità, per cui  non si sono  esercitati i competenti poteri atti ad organizzare i tavoli tecnici per la ricerca delle necessarie soluzioni.
Nonostante le relazioni tecniche siano già state inviate dal Genio Civile, ad oggi manca un chiaro
cronoprogramma degli interventi risolutori.
Anche se i singoli Comuni colpiti dall'evento hanno fatto di tutto per  la ripresa dell'ordinaria attività, permane tuttavia lo stato di crisi a cui si dovrà dare una risposta seria e rigorosa sui fronti della ricostruzione edilizia per le famiglie, ed infrastrutturale per la ripresa economica e occupazionale delle imprese agricole, commerciali ed industriali.
Ciò detto, permane la necessità di sapere a quale soggetto istituzionale sia demandata la natura e la
portata del tipo di interventi risolutori, sul piano patrimoniale, tributario e fiscale; per i quali i Governi, nazionale e regionale, non possono demandare all'infnito le responsabilità, mentre i cittadini colpiti continuano a rimanere in uno stato di gravissimo disagio nell'attesa di capire e vedere tangibili segni di attenzione e vera solidarietà; Le  popolazioni coinvolte reputando indifferibili gli interventi roichiesti preposti, al fine di scongiurare la ripetizione di eventi simili e ancora più dannosi; sottoscrivendo il documento,
CHIEDONO
a) risposte immediate sulla natura degli interventi che Stato e Regione Siciliana, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, stanno programmando con particolare riguardo all'emergenza casa per le famiglie rimaste senza un tetto;
b) che siano informati tutti i cittadini in ordine alle modalità da osservare in merito alla sospensione di tutti gli adempimenti fscali e tributari aventi scadenza successiva al 22 novembre 2011, l'eventuale disapplicazione per gli anni 2011 e 2012 degli studi di settore degli accertamenti basati sul redditometro, nonché l'esclusione dall'IRAP;
c) che si costituisca immediatamente un tavolo tecnico fra gli enti preposti per stabilire un cronoprogramma con le priorità strutturali ed infrastrutturali da ripristinare nell'ottica di un maggiore impegno nella cura e per la tutela del territorio e dell'ambiente.
I sottoscrittori del presente documento inoltre AVANZANO FORMALE APPELLO al Governo Nazionale e al Governo Regionale, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, di ttivarsi immediatamente a dare luogo e soddisfazioni alle presenti richieste.
Qualora non si dovesse ricevere alcun riscontro positivo, entro il 31/1/2012, alla presente istanza, DICHIARANO sin d'ora di azionare ogni forma di protesta fnalizzata al riconoscimento dei diritti sacrosanti per la ricostruzione di una ordinaria vita civile.
Massiccia l'adesione dei firmatari: rappresentanti  della Provincia, di 17 Comuni, di associazioni, comitati e sindacati, e numerosi cittadini comuni.

DALLE ALPI AL LONGANO: DUE LUMINOSE FIGURE DI DONNA

PER UN ANNO INTERO S'E' PARLATO DI RISORGIMENTO: ECCO DUE DONNE CHE L'HANNO ONORATO PARTECIPANDO GENOROSAMENTE ALLA SUA ATTUAZIONE
 
Nata a Barcellona, si chiamava Giuseppa Bolognani (Calcagno ? ) e visse in un periodo che precedette e seguì la spedizione dei Mille in Sicilia.
Per la storia, essa fu una figura eroica, che lasciò un’indelebile impronta nella lotta contro l’oppressione borbonica, fulgendo per il suo coraggio e la sua astuzia, particolarmente durante l’insurrezione del 31 maggio 1860, a Catania, contro il colpo di coda della resistenza borbonica.
In quella giornata di lotta, le squadre catanesi, male armate, ed in inferiorità numerica rispetto al nemico, per ben sette ore tennero fronte a circa duemila borbonici. Giuseppina Bolognani, che praticamente era da supporto come vivandiera ai giovani siciliani, partecipò con molto ardore e grande intelligenza allo scontro, così da diventare il deus ex machina della difficile situazione.
Due furono gli episodi che la resero memorabile: ed entrambi caratterizzati da stratagemmi per l’utilizzo di pesanti pezzi d’artiglieria.
Unitasi ai rivoltosi, una prima volta li aiutò a trasportare un cannone, nascosto dal 6 aprile 1849 in un pozzo, e a trasferirlo nell’atrio di un palazzo.
Aperto all’improvviso il portone, Giuseppina scaricò una cannonata contro i borbonici in transito, che colti di sorpresa furono costretti rifugiarsi dietro alcune barricate, lasciando sulla strada diversi caduti e un pezzo di artiglieria. Non essendo possibile avvicinarsi al cannone per impossessarsene, a causa del fuoco dei soldati, Peppa escogitò uno stratagemma: usando una corda a mo’ di lazos riuscì ad imbrigliare e, con l’aiuto dei giovani, a tirare l'affusto fino ad impossessarsene. Verso mezzogiorno, Peppa, aiutata da alcuni popolani, trascinò il mortaio fino alla Marina, dove però si vide fronteggiare da due squadroni di lancieri. Gli insorti per non essere sopraffatti scapparono, lasciando sola la donna che, rimasta dietro l’affusto, ricorse all’astuzia di far credere che il cannone non funzionasse. Pose sulla bocca della canna un po’ di polvere e le diede fuoco, per fare sembrare che il colpo avesse fatto cilecca. I lancieri abboccarono e, sicuri d’avere già in mano la preda, si gettarono all’assalto. Fu allora che Peppa accese la miccia, l’arma sparò veramente e investì in pieno gli assalitori. Ciò consentì all’eroina di fuggire e mettersi in salvo.
Dalla Sicilia alle Alpi, anzi addirittura alla Svizzera.
Giulia Calame Modena
Tra le tante figure di donne che generosamente entrarono nella storia del nostro Risorgimento, spicca pure quella di una giovane ginevrina, Giulia Calame, una collegiale sedicenne che innamoratasi, nonostante il divieto dei genitori, si unì all'attore veneto Gustavo Modena, fervente mazziniano, profugo in Svizzera dopo il fallimento dei moti risorgimentali del 1830/31.
Avendo condiviso  la vita di esule col marito,  espulso dopo due anni dalla Svizzera, lo seguì prima in Francia e poi a Londra, dove incontrarono Giuseppe Mazzini. Quando la situazione politica si fece più favorevole, Giulia e Gustavo decisero di rientrare in Italia, dove l’attore poté riprendere con successo l’attività teatrale in molte città. Ma nella primavera del 1848, quando scoppiarono i moti insurrezionali a Venezia, città d’origine di Gustavo, la coppia si unì agli insorti, combattendo sulle barricate, dove una pallottola ferì Giulia alla spalla. Dopo una breve prigionia Gustavo, espulso dal restaurato Regno lombardo-veneto, riprese la sua carriera teatrale a Torino, ma nel 1849 Mazzini e la Repubblica Romana li chiamarono a nuove prove. Qui Giulia si unì ad altre donne che hanno lasciato una traccia luminosissima nella nostra storia, dedicando anima e corpo ad assistere e curare i feriti in uno degli ospedali militari, che Cristina di Belgiojoso aveva finanziato e organizzato, insieme a Enrichetta di Lorenzo Pisacane e a Giulia Bovio Paulucci.

Negli anni tormentati del nostro Risorgimento molte  donne si sacrificarono per il raggiungimento dell’indipendenza italiana, al fianco di ben più noti illustri personaggi della nostra storia. L’oscurità e il silenzio che sono calati su molte di esse, che hanno messo la propria vita a disposizione della lotta risorgimentale, rappresentano uno di quei buchi neri  della storia d'Italia.
FRA' GALDINO

mercoledì 18 gennaio 2012

SI ESTENDE IN CALABRIA LA PROTESTA DEI FORCONI

La Forza d'urto che da tre giorni blocca la Sicilia sta contagiando la vicina Calabria.
Anche nella regione oltre lo Stretto i tir hanno cominciato a occupare la principali arterie e, anche se ancora non s'intravede un'azione programmata, si ha la sensazione che anche in Calabria la protesta stia prebdendo...piede.
Ecco una prima testimonianza:

TORNA LO SPETTRO DELLA TIA E CALAMUNERI SCRIVE UNA LETTERA APERTA AL SINDACO

sindaco Nania
Nello scorso mese di ottobre,  i cittadini di Barcellona appresero dai giornali che l'ATO ME 2 aveva prorogato al 31 gennaio 2012 la scadenza per il pagamento della tia relativa al 2010, dovendosi procedere ad un  controllo sulle bollette già spedite, che persino il sindaco di Barcellona riteneva fossero gravate da errori. 
Adesso, essendo prossima la scadenza annunciata, il problema del pagamento riemerge e rispuntano le perplessità e le lamentele, che diventano oggetto della sottostante  lettera aperta del consigliere comunale (PD) Orazio Calamuneri, al sindaco Candeloro Nania.
"Caro Sindaco - scrive Calamuneri - a seguito di alcune lamentele dei cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto relativamente alle bollete ATO-ME-2 per il pagamento della TIA, come da delibera del Consiglio Comunale di Barcellona P.G.. Lei Signor Sindaco approfondendo l’argomento ha comunicato alla stampa che in effetti, quelle fatture erano errate e  a domanda degli interessati gli errori sarebbero stati corretti, risparmiando qualcosa.
E intanto l’ATO-ME-2 a suo tempo ha prorogato il pagamento a tutto gennaio 2012.
Ora succede che il Sottoscritto andando a vedere come stanno le cose negli uffici competenti, compreso l’ufficio tasse del Comune di Barcellona P.G., per sapere al netto degli “errori” quanto si deve pagare di TIA, scopre che gli uffici “tutti”dicono (a differenza del Sindaco) che invece tali bollete non sono errate. E l’ATO ha prorogato il pagamento solo per venire incontro alla cittadinanza Barcellonese. Se le cose stanno così, Signor Sindaco non è il caso di fare un nuovo comunicato in modo da avvisare i cittadini che le bollette 2010 si devono pagare così come sono? I cittadini sono confusi e per questo è necessario che si faccia chiarezza".

IL COORDINAMENTO 22.11.11 PROCEDE INESORABILE VERSO LA PROTESTA

DECISO UN DOCUMENTO UNITARIO DA FIRMARE STASERA

S'è svolta ieri, a Palazzo Longano, la quarta riunione promossa dal Coordinamento 22.11.11, avente per obiettivo il massimo convogliamento  territoriale per l'adesione ad una dura reazione per il mancato rispetto dei diritti delle popolazioni alluvionate del 22 novembre 2011.
L'incontro, dopo un approfondito dibattito, si è concluso con l'impegno di sottoscrivere solidali, stasera, un unitario documento  di protesta, praticamente bipartisan, da indirizzare alle autorità civili, politiche e amministrative cui spetta il dovere di affrontare e risolvere i problemi causati dall'alluvione.
Alla riunione di ieri sera hanno partecipato, oltre a numerosi cittadini provenienti dall'intera provincia, i rappresentanti dei Comuni di

 Barcellona Pozzo di Gotto: Candeloro Nania (Sindaco) - Villafranca Tirrena: Matteo De Marco (Vice Sindaco) - San Pier Niceto: Franco Pitrone (Sindaco) - Castroreale: Salvatore Leto (Sindaco) - Saponara: Nicola Venuto (Sindaco), Giuseppe Merlino (Vice Sindaco) - di San Filippo del Mela: Giuseppe Cocuzza (Sindaco) - Gualtieri Sicaminò: Valentino Colosi (Assessore) -  Torregrotta: Antonino Caselli (Sindaco) -  Terme Vigliatore: Bartolo Cipriano (Sindaco) - Antillo: Davide Paratore (Sindaco) -  Fondachelli Fantina , nonché: Associazione Antiracket Liberi Tutti: Stefano Vento (Vice Presidente) - Oratorio Salesiano: Tonino Giorgianni - CGIL Barcellona Pozzo di Gotto: Salvatore Chiofalo (Segretario) - CNA Messina: Pippo Biondo - Parrocchia S. Rocco di Calderà Barcellona Pozzo di Gotto: Marina Italiano - AVULSS: Francesca Aricò - Ordine dei Farmacisti: Titta Bucalo (Membro) - Associazione Commercianti Barcellona Pozzo di Gotto: Salvatore Puglisi (Presidente) - Associazione Genius Loci, Barcellona Pozzo di Gotto: Andrea Italiano - Associazione Pro Loco: Andrea Italiano - Associazione Circoli dell'Ambiente: Tindaro Di Pasquale - Associazione Scacco Matto, Barcellona Pozzo di Gotto: Nicola Barbera - Associazione Interact, Barcellona Pozzo di Gotto: Giuseppe Recupero - Associazione GRE, Barcellona Pozzo di Gotto - Consorzio Longano Shop, Barcellona Pozzo di Gotto: Sebastiano Pirri (Presidente) - Comitato 22.11.11 Barcellona Pozzo di Gotto: Cettina Calì, Aurelio Coppolino, Gianfranco Furnari, Candeloro Trovato - Comitato ViviAMO Barcellona - Comitato 22 novembre 2011 Saponara: Antonino Gangemi - Movimento Città Aperta, Barcellona Pozzo di Gotto: Giuseppe Ravidà - Giovane Italia, Barcellona Pozzo di Gotto: Nino Munafò - Progetto Ponte Calderà: Giuseppe Alizzi - Rete degli Studenti Medi: Elena Rosania - Giornale di Sicilia: Giuseppe Puliafito.

Dal verbale assembleare si evince che:
- Aurelio Coppolino (Comitato 22.11.11 Barcellona PG) ha reso noto che il Coordinamento ha inviato all'Assemblea il Presidente della Regione e gli Assessori all'Industria e Agricoltura e favorito la presenza del TG2 nelle zone alluvionate nelle giornate del 18 e 19 gennaio. Ha informato inoltre che Banca Mediolaum ha attivato iniziative di sostegno agli alluvionati: facoltà di sospendere per 12 mesi il pagamento delle rate di mutui e prestiti, possibilità di ottenere prestiti al tasso agevolato del 3.44%, possibilità di ottenere risarcimenti danni da un fondo appositamente creato.
– Anna Vorzitelli (sfollata di Saponara) ha chiesto, in riferimento alla possibilità di aumentare le accise sul carburante siciliano, quale sia il tempo dell'erogazione dei fondi raccolti al fine di permettere il rientro nelle proprie case. Giuseppe Merlino (Vice Sindaco Saponara) ha spiegato che nella scorsa Assemblea il Senatore Nania aveva precisato che tali somme non potranno essere disponibili da subito.
 – Nicola Venuto (Sindaco di Saponara), in merito al passaggio del verbale inerente all'Assemblea del 14 gennaio nel quale Matteo De Marco (Vice Sindaco Villafranca Tirrena) ha ricordato come nella riunione del post alluvione presso la Prefettura di Messina il Presidente della Regione Siciliana, il Capo della Protezione Civile ed i Ministri all'Ambiente e all'Interno avessero promesso l'aumento delle accise di 5 centesimi in Sicilia e di 2 centesimi in Italia pro-alluvionati messinesi, precisa come essendo presente non abbia ascoltato ciò.
–  Salvatore Chiofalo (Segretario CGIL Barcellona PG) ha consigliato all'Assemblea di elaborare documento da far votare e firmare a tutte le amministrazioni colpite. Tale documento, continua Chiofalo, indirizzato alla Presidenza del Consiglio ed alla Regione dovrebbe contenere un richiamo alla responsabilità del Governatore Lombardo, posto che lo Stato possa elargire aiuti economici solo dopo disposizione regionale.
– Aurelio Coppolino per una maggiore chiarezza della situazione attuale, ha ritenuto opportuno riassumere il contenuto delle relazioni del Genio Civile di Messina (a disposizione del Coordinamento) circa i danni sul territorio subiti da Barcellona Pozzo di Gotto (stima provvisoria 35 milioni di euro) e da Saponara (stima provvisoria di 15 milioni di euro; ha inoltre datto lettura del documento della Regione Sicilia, emanato in data 7 dicembre 2011 a firma Raffaele Lombardo ed inviato al Dipartimento della Protezione Civile. Nell'atto si evince come il Governatore non ritenga, al fine di reperire i fondi necessari all'emergenza, di potere aumentare (come prescritto dall'art. 5 L. 24 1992 n. 225 ed integrato dal comma 2-quater dell'art. 2, D.L. 29 dicembre 2010, n. 225) i propri tributi, addizionali, aliquote e nemmeno l'accisa regionale (ex art. 17 D. Lgs. 21 dicembre 1990 n. 398 e scc. Mod.). Motivi dell'impossibilità, continua il documento, sono carenza normative (competenze regionali e competenze nazionali) e carenze socio-economiche riguardo ad un territorio, la Sicilia, in cui “si manifestano gli elementi propri della crisi nazionale ed internazionale, per cui ad un contesto già debole […] è impossibile sovraccaricare prelievi che comprimerebbero le esili potenzialità di sviluppo […] Ciò posto, nell'auspicare che le risposte e le considerazioni svolte siano sufficienti a consentire il completamento dell'iter di predisposizione ed attuazione dell'ordinanza, non più procrastinabile, si chiede che, per affrontare le spese occorrenti al superamento dell'attuale stato emergenziale, sia disposto l'utilizzo del fondo nazionale di protezione civile previsto dal comma 5-quiquies dell'art. 5 della legge 225/1992 e succ. mod. ed integraz.”
–  A giudizio di Tonino Giorgianni (Oratorio Salesiano Barcellona PG) bisogna considerare se la Regione Siciliana può sostanzialmente aumentare le accise regionali.
– Salvatore Leto (Sindaco di Castroreale) ha affermato che il discorso delle accise non deve interessare il Coordinamento essendo necessario chiedere un intervento direttamente allo Stato:  adesso invece esiste la necessità di ricevere aiuti immediati.
 – Giuseppe Cocuzza (Sindaco di San Filippo del Mela) ha sottolineat come a suo parere vi sia un conflitto sulle reali responsabilità tra Stato e Regione. Da tale situazione, continuando così, la provincia di Messina non riuscirà ad ottenere nulla. L'unica cosa da fare -ha suggerito Cocuzza- è elaborare un documento unitario allegando le due lettere discusse in Assemblea per chiedere di intervenire economicamente nel territorio danneggiato. Il Coordinamento è interessato all'obiettivo e non alle modalità.
– Nicola Venuto (Sindaco di Saponara) ha richiamato l'attenzione dell'Assemblea sul continuo alternarsi ai vertici della Protezione Civile regionale. Ciò comporta ovvie difficoltà di comunicazione volti al raggiungimento dei diversi obiettivi.. Il Coordinamento dovrebbe essere uno strumento in grado di comunicare  ai cittadini alluvionati  ciò che si sta facendo e ciò che rimane da fare. Venuto si dice contrario alla fiaccolata in quanto non otterrebbe i risultati prefissi.
– Aurelio Coppolino ha sottolineato che è stato il Coordinamento, attraverso la sua proposta iniziale di una fiaccolata, a permettere Assemblee nelle quale si è registrata una forte partecipazione civile ed istituzionale. La fiaccolata originaria pensata dal Coordinamento aveva il solo fine di contare le persone disponibili ad una eventuale protesta. Una volta registrato la massiccia partecipazione, conclude Coppolino, il Coordinamento valuterà nuove proposte e strategie.
– Venuto ha ribadito la necessità di un'ordinanza che consenta agli sfollati di Saponara di rientrare nelle loro case,e per Barcellona Pozzo di Gotto di perseguire i diritti dei suoi cittadini.
– Candeloro Nania (Sindaco Barcellona PG) ha evidenziato come già molte richieste formali delle diverse amministrazioni siano già state inviate, senza alcuna risposta. Da questo punto di vista, il Presidente della Regione Siciliana ha il dovere di fornire risposte concrete ai suoi corregionali, che, se si continua col carteggio di cui si è data lettura in Assemblea, si finirà alla Corte Costituzionale senza riuscire a dare risposte concrete alla sig.ra Vorzitelli

martedì 17 gennaio 2012

PROTESTA DEI FORCONI IN SICILIA: IL SILENZIO DEI MEDIA NAZIONALI NON E' D'ORO MA ANTIFASCISTA DOC

Poveri ingenui, che siamo stati noi. 
Abbiamo sbagliato scrivendo che La Rai , le altre TV e tutti i giornali nazionali non avevano parlato della protesta indignata in Sicilia di camionisti, agricoltori, piccoli impresari, per far tesoro del motto secondo cui il silenzio è d'oro.
Il motivo vero del loro silenzio sarebbe un altro.
I media nazionali avrebbero taciuto e continuerebbero a non parlare del disagio in cui piomba la Sicilia,  perché animati da spirito antifascista. 
E pertanto non possono  tollerare che i Siciliani siano coinvolti in una protesta, completamente strumentalizzata da movimenti e caporioni fascisti. 


PER LA RAI E GLI ALTRI MEDIA NAZIONALI "IL SILENZIO E' D'ORO" : IGNORATA L'IMPONENTE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DEI SICILIANI INDIGNATI

Se non fosse stato per la laconica notizia data alla radio da "Onda Verde", nel bollettino sulla situazione nelle strade e autostrade d'Italia, moltissimi di noi non avremmo appreso che ci sono blocchi ai caselli autostradali di Milazzo e Barcellona, e pochissimi Italiani si sarebbero resi conto che in Sicilia il traffico principale è paralizzato per una maestosa manifestazione di protesta in atto, promossa da un movimento nato dall'adesione di  Autotrasportatori Aias, Movimento dei Forconi, pescatori, imprenditori agricoli e da altre organizzazioni, indignati per lo stato dì abbandono in cui la Sicilia è stata lasciata.
Infatti tra i media nazionali sembra esserci stato un tacito accordo per tacere dell'esistenza di un clamoroso avvenimento, determinato da un malessere generale ormai diffuso nell'intera regione, per l'incapacità dei propri politici e l'omertoso silenzio dei giornali, tv e radio a diffusione nazionale.
Evidentemente i media italiani si basano sul detto che "il silenzio è d'oro", ma solo se il mutismo riguarda il mezzogiorno d'Italia e la Sicilia.



SICILIA PARALIZZATA DALLA PROTESTA


Migliaia di manifestanti appartenenti a tutte le categorie produttive hanno  bloccato  numerose strade della Sicilia per rivendicare il diritto di reddito per  aziende e famiglie ridotte al fallimento, per le scelte sbagliate della politica regionale e nazionale. 
I manifestanti chiedono ad alta voce le dimissioni del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo,  per non avere mantenuto le promesse fatte ai Siciliani, nelle precedenti elezioni , tra cui  la defiscalizzazione dei prodotti petroliferi e l'applicazione dello statuto siciliano La protesta, promossa da «Forza d'urto» - il movimento nato da Autotrasportatori Aias, Movimento dei Forconi, pescatori, imprenditori agricoli e da altre organizzazioni - dovrebbe durare cinque giorni, e concludersi  alla mezzanotte di venerdì prossimo.
CLICCA
Sicilia Paralizzata (TGR Sicilia) from Morena Zingales on Vimeo.

lunedì 16 gennaio 2012

OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI: QUALCOSA SI MUOVE PER ASSICURARE CURE ADEGUATE E DIGNITOSA OSPITALITA' AI DEGENTI

SE NE DISCUTERA' IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO ALL'INTERNO DELL'OPG DI BARCELLONA

Nei giorni scorsi s'è avuta notizia dell'interesse manifestato in sede parlamentare per l'approvazione del decreto ministeriale che , grazie ad un emendamento approvato dalla commissione sanità del Senato, consentirà  la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, ormai strutturalmente obsoleti e funzionalmente inumani.
Si apre pertanto uno spiraglio verso la soluzione di un gravissimo problema, che per essere attuata dovrà però avere il sostegno di una visione chiara di ciò che bisognerà fare - in maniera certa - per assicurare una dignitosa collocazione a quanti saranno liberati dalla gogna penitenziaria degli ex manicomi giudiziari.
La consapevolezza della necessità di una chiara visione del "dopo OPG" suscita iniziative intese a focalizzare   "quali nuovi contesti gestionali ( capaci comunque di garantire in ogni momento alla persona malata ed alla società che deve farsene carico tutti i diritti costituzionalmente tutelati) dovranno essere concepiti ed implementati".
Una vuole essere il convegno  su "Ospedale Psichiatrico Giudiziario: la follia in carcere", che la direzione dell'OPG di Barcellona e l'associazione onlus "Stupida-mente" per lo studio e la ricerca e la divulgazione del sapere psichiatrico terranno il  28 gennaio prossimo nella sala teatro del "Vittorio Madia",
L'incontro, che si avvarrà dell'apporto di diversi specialisti e tecnici del settore, si articolerà in tre sezioni, per tutto l'arco della giornata.

ESCE UN ARTICOLO SUL LAVORO DEL COORDINAMENTO 22.11.11 E SCOPPIA LA POLEMICA

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Alluvione, post alluvione, confusione. Avevamo appreso che un comitato, denominatosi 22.11.22, data fatidica dell'alluvione che ha stremato Barcellona, s'era preso l'impegno di coordinare gli elementi necessari per l'attuazione d'iniziative di protesta nei confronti dell'assenteismo che sta caratterizzando il comportamento delle istituzioni di fronte al flagello che si è abbattuto sul territorio messinese appunto il 22 novembre scorso.
A quanto pare obiettivo del citato Coordinamento, che ha creato un proprio sito in Face book, sarebbe quello di convogliare e scuotere le forze politiche e sociali, movimenti associazioni e quant'altro possibile, per fare unitariamente sentire la voce di questa città, che per quanto dolorosa evidentemente non è riuscita che flebilmente a farsi udire dala Regione e dallo Stato, finora poco attenti alle reali necessità provocate dalla disastrosa alluvione.
Abbiamo saputo per vie traverse - dico così perché barcellonablog da codesto coordinamento è stato ignorato - che ci sono state al Comune delle riunioni, precedute da inviti massicci, che avranno avuto un loro iter e un loro esito, di cui la stampa ha riportato "notizia".
Oggi sulla Gazzetta del Sud, a tale proposito, è apparso un articolo dal titolo 
Anche gli studenti di Barcellona contro le scelte del Comune
«Operato poco trasparente»
Continua la gara di solidarietà
Il contenuto di questa corrispondenza evidentemente non è piaciuto ai responsabili del "Coordinamento", tanto che il rispettivo Ufficio Stampa ha fatto pervenire all'autore del "pezzo" una seccata e mail di precisazione, dalla quale si evince che non sarebbe stata detta la verità. 
Il coordinamento praticamente si rinzela affermando che "Non risulta dai verbali una posizione degli studenti che si possa avvicinare (d)a quanto invece riportato nel suo articolo"  Per cui: "L'articolo di oggi è fonte solo ed esclusivamente di attrito e divisioni".
E che? 
Si parte con un tentativo di coordinamento per operare unitariamente e già si parla di attriti e divisioni? 
Ma così non si riuscirà a fare niente di positivo.
La città ha sofferto e continua a soffrire tanto e c'è chi si schiera dalla parte dell'amministrazione e chi vuole mettere il bastone tra le ruote?.
Bell'inizio sarebbe, dall'una e dall'altra parte.
E dire che si dovrebbe operare in positivo all'unanimità, senza adombramenti da parte di chi - amministrazione compresa - sostiene di volere coordinare per un'operazione dimostrativa e di chi in questa operazione vedrebbe  invece l'ombra delle elezioni che si appropinquano.
Ragazzi, non lasciatevi strumentalizzare, da nessuno, nè scoraggiare: cercate di continuare il vostro lavoro serenamente.
Barcellona ha bisogno dei giovani e soprattutto dell'unità d'intenti.

NOTA:" Il Coordinamento 22.11.11" nasce il 9 gennaio 2011 dopo un'assemblea tra circa 30 sigle espressione del senso civico barcellonese (tra enti, associazioni, comitati e gruppi di volontari) con l'obiettivo di organizzare la protesta di cittadini indignati verso uno Stato che non riconosce i nostri diritti. Quelli di un popolo colpito il 22 novembre da un'alluvione che ha messo in ginocchio famiglie e aziende".

BARCELLONA P.G. = STRISCE PEDONALI, SEGNALETICA STRADALE, CHE ROBA E'?

UN EX VIGILE CHIEDE PERCHE' SI IGNORANO CERTE REGOLE IN QUESTA CITTA'

 

Ho ricevuto una "mail" di un assiduo fequentatore di "barcellonablog", il vigile urbano in pensione Sebastiano Bruno, noto a Barcellona per essersi dimostrato scrupolosamente attento, durante la sua vigilanza in qualità di agente-motociclista (ai beati tempi in cui questo ruolo veniva coperto, nel corpo della polizia urbana di Barcellona) e profondo conoscitore delle regole stradali.

La lettera tocca un argomento , altre volte trattato in questo blog, riguardante la segnaletica stradale, che praticamente in questa città sembra completamente ignorata da diversi anni, e quindi non a causa dell'alluvione che ha infangato e deteriorato molte vie urbane.

 

Scrive Sebastiano: 

Sebastiano Bruno

 

 "Barcellona P.G.: Segnaletica stradale inesistente. La viabilità sembra essere il simbolo della confusione politica del governo della città

 La politica certamente ha delle responsabilità che sono sotto gli occhi di tutti essendo in primo luogo vacante il posto di ruolo di comandante della Polizia Municipale
In un paese civile ( quale Barcellona si trastulla di essere) è possibile di assistere ad un degrado della segnaletica stradale?  Nessuno se ne accorge e nessuno pone rimedio? Sulle strade della nostra città la segnaletica stradale orizzontale è inesistente: non è più visibile un passaggio pedonale, agli incroci diventa difficile capire dove fermarsi per dare precedenza.
 Tutti i gestori di strade ritengono di conoscere il significato della segnaletica, e di esserne padroni; ci s'accorge poi invece che gran parte delle regole scritte o proposte nel codice e nel regolamento sono tranquillamente ignorate. Regole che meriterebbero molto più rispetto, perché la segnaletica è un elemento attivo di sicurezza stradale. Una buona segnaletica stradale contribuisce a ridurre l'incidentalità, a far condurre i veicoli con una maggiore serenità e ad utilizzare la strada in un modo ottimale".

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