

Intende promuovere la conoscenza dei problemi cittadini e invitare gli amministratori ad affrontarli.
E piove sul bagnato
In questa sciagurata
Terra in gran tempesta
Dove metà piange
Cadono i Governi
Piove sul bagnato.
Dopo la pioggia
Invece del sereno
Chiocciole e lumache
Alzano la testa
Scrutano nell’aria
E sognando rivincite
pregustano vittoria.
Non è assolutamente necessaria la coppia Fiorello-Baldini per fare divertire il pubblico in pochi minuti. L’ha dimostrato stasera, nell’auditorium del Palazzo Monte di Pietà “G:Spagnolo”,
Il tutto frammezzato dall’apporto musicale dell’irriducibile maestro Masino Aricò al pianoforte.
Giovanni Corica, ormai divenuto veterano sulla scena, Maria Antonietta Aliberti, Nica Calabrò, Aldo Costantino, Franco Cutroni, Ada Di Paola, Filippo Fugazzotto, Salvina Maio, Claudio Passantino, Mimma Stramandino, Tiziana Turrisi sono stati tutti talmente bravi che, se fosse stato possibile, sarebbero stati applauditi persino da Achille Campanile, colui che amava far ridere ricorrendo a battute che sembravano insensate, mentre in realtà erano ferocemente veritiere. Il segreto di Campanile, che visse nel secolo scorso, era tutto nel suo linguaggio il più piano e semplice possibile, con battute mai scurrili, prevalentemente basate su giochi di parole e combinazioni surreali. Nato il 28 settembre 1899, cominciò a scrivere giovanissimo, iniziando col giornalismo quotidiano e poi passando all’umoristico Travaso, in pieno periodo fascista. Come il suo collega contemporaneo, Marcello Marchesi, si sbizzarriva spesso lanciando aforismi, che prevalentemente beccavano la donna. Il più noto: Agosto, moglie mia non ti conosco, che è anche il titolo di un suo libro. Altri: “Mi spezzo ma non m’impiego”, “Il segreto per andare d’accordo con le donne è avere torto”. “Le donne vogliono un marito che sia un genio. Quando si sposano, vogliono che sia un babbeo".