sabato 2 febbraio 2008

IL DIRITTO ALL'ASSISTENZA PER IL "PREMATURO"




Ogni interruzione di gravidanza pone un problema che non può essere estraneo alla valutazione del destino del feto che viene estratto nel corso dell’intervento. Si tratta sempre di un neonato che, pur in estrema prematurità, va trattato come persona in condizioni di rischio e assistito adeguatamente... L’hanno affermato, in un documento congiunto, i direttori delle cliniche di Ostetricia e Ginecologia delle facoltà di Medicina delle università romane: La Sapienza, Tor Vergata, la Cattolica e il Campus Biomedico. I professori sostengono che "con il momento della nascita la legge attribuisce la pienezza del diritto alla vita e, quindi, all'assistenza sanitaria". Di fatto nel caso in cui un feto nasca vivo dopo un'interruzione di gravidanza, il neonatologo deve intervenire per rianimarlo, "anche se la madre è contraria, perché prevale l'interesse del neonato". "L'attività rianimatoria esercitata alla nascita - si legge nel documento - dà il tempo necessario per una migliore valutazione delle condizioni cliniche, della risposta alla terapia intensiva e delle possibilità di sopravvivenza, e permette di discutere il caso con il personale dell'Unità ed i genitori". Tuttavia, concludono i cattedratici, "se ci si rendesse conto dell'inutilità degli sforzi terapeutici, bisogna evitare a ogni costo che le cure intensive possano trasformarsi in accanimento terapeutico". Statisticamente, un bambino nato alla 21esima settimana non sopravvive, ma già a partire dalla 22esima ha tra il 14 e il 26% di possibilità". Salgono le aspettative di vita dalla 23esima settimana. Oggi rispetto a dieci anni fa le aspettative di sopravvivenza sono migliori, tuttavia il problema dell’assistenza resta legato anche al fattore crescita del neonato e ai possibili rischi d’eventuale disabilità. Alcuni genitori, per questo motivo, preferiscono addirittura che i loro bimbi non vengano assistiti.

venerdì 1 febbraio 2008

TUTTO BENE, SIGNORA LA MARCHESA


Se si domanda ai responsabili di Poste Italiane, quali disagi comporta la chiusura dell’ufficio postale di contrada Sant'Antonio, seguita alla rapina subita settimane or sono dal personale di quella agenzia, la risposta più ovvia è: disagi limitati e provvisori, perché praticamente si è provveduto a lenirli consentendo ai pensionati, che prima riscuotevano a Sant’Antonio, di prelevare le somme spettanti nel più vicino ufficio postale, che sorge in via Vespri, in prossimità di piazza Convento.
Cioè una passeggiatina da Sant’Antonio a Sant’Antonino. In quest’ufficio, piccolo, sì, ma protetto dal punto di vista della sicurezza, c’è tutta la disponibilità di personale per fare fronte all’emergenza.
Per evitare affollamenti, è stato disposto di diluire in otto giorni , sulla base della sequenza alfabetica, il pagamento delle pensioni Inps, precauzione che non sarà necessaria invece per i pensionati dell’Inpdap, in quanto in numero poco consistente.
Addirittura, secondo quanto ci è stato assicurato, già al primo febbraio s’è potuto costatare che la necessità di scandire in otto giorni il pagamento d’emergenza si sarebbe rivelata superflua. Insomma tutto bene, signora la marchesa:
E per quanto riguarda il pagamento delle bollette di gas, luce, spazzatura, che non pesano soltanto sui pensionati, ma su tutte le famiglie delle zone già servite dall’ufficio di Sant’Antonio ( cioè per un bel numero di utenti) qual è il provvisorio rimedio?
Ovviamente quello di scegliere una qualsiasi delle quattro agenzie di base ancora in funzione nel territorio urbano. Tante ne sono rimaste in attività, dopo la chiusura degli uffici di Calderà e di S.Antonio : entrambe messe in knockout dai rapinatori.
Quanto durerà, questo stato di precarietà, che ha fatto presentare interrogazioni al Sindaco e per il quale lo stesso primo cittadino s’è messo in contatto colla direzione generale delle Poste di Messina, per sollecitarne la soluzione?
Beh, da quel poco che s’è potuto sapere, si può ricavare che i responsabili provinciali avrebbero stabilito d’intervenire per mettere in condizioni di sicurezza i locali dell’agenzia di base di S, Antonio, mediante la realizzazione di lavori di ammodernamento e di protezione, al fine di impedire il ripetersi d’incresciosi casi d’irruenza malavitosa.
Per sapere quanto ci vuole, bisognerebbe chiederlo ai tempi tecnici necessari per la programmazione, l’appalto e l’esecuzione dei lavori necessari.
Intanto – ma si tratta di voci non controllate – si parla della necessità riconosciuta di cambiare sede all’agenzia di base di via Vespri ,48, risultando troppo piccoli i locali attuali.

giovedì 31 gennaio 2008

O TI MANGI STA MINESTRA O TI BUTTI DALLA FINESTRA

Trik: Berlusconi adesso ha due figli che hanno quasi lo stesso nome: uno è Piersilvio e l'altro è Pierferdinando.
Trak: Ah sì? Ma non si chiama Casini, Pierferdinando?
Trik: Se avessi letto i giornali avresti appreso che il figliol prodigo Pierferdinando è tornato alla "Casa" del padre Silvio. e questi l'ha accolto a braccia aperte.
Trak: E allora il padre avrà fatto ammazzare il vitello grasso.
Trik: Pare di no. Perchè Berlusconi, prevedendo la resipiscenza del caro figlio traviato, aveva fatto allevare soltanto un cappone....
Trak: Quindi, Pierferdinando: "O ti mangi 'sto cappone o ti getti dal balcone".
Trik: Dal balcone si getterà, se per caso anche altri suoi amici prenderanno la strada che hanno intrapreso Baccini e Tabacci.
Trak: Che se ne sono usciti dall'Udc per fare sbocciare un'altra rosa.
T
rik: Esatto: la ROSA BIANCA. Non vedi questo, ne sa più di me.
E sai pure quante rose e quanti altri fiori sono sbocciati e appassiti
in questa seconda repubblica?

mercoledì 30 gennaio 2008

NASCE IL TOTOPRESIDENTE PER SOSTITUIRE IL PRESIDENTE TOTO'



Cuffaro coi suoi cannoli se n'è andato e già si parla di nuovi preparativi per le prossime elezioni regionali, presumibilmente fattibili nel prossimo mese d'aprile, in concomitanza con quelle provinciali.
Anche se ancora un po' in sordina, si esprimono preferenze su questo o quel personaggio che dovrebbe dar vita al "totopresidente".
Si parla di nomi maschili e di nomi femminili, sia per lo schieramento di destra, sia per quello di sinistra, ma ancora tutto è troppo nebuloso e nessuno può dire se prevarrà, per un lato, la scelta di Angelino Alfano o di Raffaele Lombardo o di Stefania Prestigiacomo, e sull'altro lato la preferenza per Francantonio Genovese, o per Gracolici o per Rita Borsellino.
Ognuno intanto, come se fosse una sisal, esprime il suo pronostico e, se può, cerca di dare una mano per preparare il terreno al proprio favorito.
A Barcellona, di fronte alla nuova situazione creata dalla caduta del Governatore, il Movimento Città Aperta ha deciso di tuffarsi nella nuova onda politica pronunciandosi, in un documento firmato da Collica e Mamì, per la promozione di una campagna a favore della sorella del giudice Borsellino, mediante la costituzione di un comitato denominato "Barcellona per Rita Borsellino Presidente".
Ciò nella convinzione "che la sua figura possa, per la sua storia personale e l’impegno sociale da sempre profuso, rappresentare al meglio l'esigenza di cambiamento".
Ma c'è chi, invece, essendo dall'altra parte della barricata, esprime ben altra preferenza, dichiarando, senza esitare, che nel proprio schieramento, a fronte di papabili in circolazione, il nome, a suo giudizio, più valido è quello del capo del Mpa, Raffaele Lombardo.
Sarebbe, tale, il parere di Mimmo Nania, senatore barcellonese di An.
Sul piano strategico, l'opinione di Mimmo non fa una grinza. E neppure dal punto di vista politico è sbagliata.
Se la casa delle libertà vuol far vincere Rita Borsellino basta che le contrapponga Alfano o peggio ancora la Prestigiacomo: ed il gioco è fatto.
Nevvero senatore Nania?

Francesco Cilona

CITTà GATTOPARDESCA?


La città che non cambia.

E' questa nostra Barcellona, che continua prendere coraggiosamente l'umido della sera per ascoltare i soliti tre, tornati allo scoperto dopo la pioggia di dimissioni politiche;
che è adusa a tollerare lo sconcio di scritte - eufemisticamente dette graffiti - sui muri delle scuole e delle chiese;
che è abituata a sentir parlare, periodicamente, come fosse un rito, di manipoli di vandalotti che hanno sconvolto, di notte, gli interni delle scuole;
che è in grado di portare a Palazzo Longano maggioranze bulgare, mutate soltanto di colore, ma sempre sotto l'egida di un senatore.
Questa è Barcellona, che sembra cambiare e che non cambia mai.
Eppure non manca chi crede di potere fare qualcosa per rinnovare la città, di dare una spinta alla rinascita della cultura e della politica, di scavare nel suo territorio alla ricerca di radici più profonde e consistenti.
Sono pochi, sono molti?
Non si sa: e ciò perchè oltre ai veraci ci potrebbero essere gli ipocriti, i presuntuosi, gli opportunisti.
Cioè i veri finti.
Comunque non bisogna mai disperare, perchè si sbaglierebbe ad avere la pretesa di sostenere che giudicando non si sbaglia.
E lo dico qui, per ricordare a me stesso che potrei avere testè espresso un giudizio errato su questa nostra città.
Può darsi che sia il sottoscritto, soltanto il sottoscritto, a non essere cambiato.
Fra' Galdino

martedì 29 gennaio 2008

QUANTO SONO PREMUROSI A PALAZZO LONGANO!


Mi capita di leggere su un notiziario odierno un'interrogazione al sindaco, presentata dai consiglieri di minoranza Calabrò, Trifilò e Messina, per sollecitare interventi dell'Amministrazione presso la scuola elementare di S. Antonio, quella per intenderci di via Villa, le cui condizioni di precarietà sarebbero tali da allarmare le famiglie degli alunni che la frequentano.
Siccome di questa interrogazione ci siamo interessati anche noi, di Barcellonablog, un mese e mezzo fa, subito dopo che era stata consegnata al Sindaco, mi viene il dubbio che tutto quello che in quella nota veniva chiesto dagli interessati, per il tramite dei tre consiglieri, non debba essere stato preso ancora neppure in considerazioine da chi di dovere.
Anzi il dubbio diviene certezza se mi prendo la briga di confrontare quanto ha riportato Barcellonablog e ciò che oggi ha riferito il detto "quotidiano". LE STESSE RICHIESTE, LA STESSA PREOCCUPAZIONE, LA STESSA URGENZA. Ecco cosa c'era scritto nel "post" di giorno 19 dicembre 2007: "Il plesso scolastico delle "elementari" di via Villa, nel quartiere periferico di S.Antonio Abate, è in condizioni di precarietà tali da costituire pericolo per gli alunni ed il personale che lo frequentano. Le lamentele continue ed insistenti dei genitori degli scolari, preoccupati per i rischi che la situazione comporta, finora non hanno sortito alcun risultato positivo, tanto che adesso gli interessati cercano di giocare l'ultima carta delegando alcuni consiglieri comunali di minoranza a rappresentare al sindaco Nania le loro preoccupazioni mediante un'interrogazione, alla quale il primo cittadino dovrebbe dare risposta nel corso della riunione di Consiglio, convocata per stasera.L'interrogazione, firmata dai consiglieri Franco Calabrò (Udc Barcellona), Giovanni Messina (Udc) e GiuseppeTrifilò (Udc), chiede all'amministrazione di attivarsi per la pulizia delle aiole e degli spazi esterni della scuola e per la sistemazione della pavimentazione che costituisce pericolo per i bambini; di eliminare lo stato di pericolo costituito dalla presenza di un albero precario; di sistemare i bagni e mettere a norma l'impianto elettrico, di eliminare le infiltrazioni d'acqua dal terrazzo e l'umidità dai muri perimetrali, con conseguente messa in sicurezza dei solai di copertura, lesionati ai cordoli.. Si fa inoltre presente la necessità di sostituire gli infissi esterni, che non sono più in grado di proteggere dagli spifferi, con conseguente pericolo per la salute della scolaresca e sciupio energetico. La nota conclude con la richiesta di "completa imbiancatura" degli ambienti e con la sollecitazione a mettere in atto urgenti rimedi, dato il costante pericolo incombente sulla struttura".

Fra Galdino

PIOVE@@@LUMACHE.IT

Piove a dirotto

E piove sul bagnato

In questa sciagurata

Terra in gran tempesta

Dove metà piange

E metà è in festa.

Cadono i Governi

Piove sul bagnato.

Dopo la pioggia

Invece del sereno

Escono al piano

Chiocciole e lumache

Alzano la testa

Scrutano nell’aria

E sognando rivincite

pregustano vittoria.

lunedì 28 gennaio 2008

METODO A BASSOCOSTO PER SOSTITUIRE IL PETROLIO E SMALTIRE I RIFIUTI.


L'alto costo del petrolio, il rischio di un suo esaurimento e la fertilità dell'ingegno umano stanno producendo una serie di novità, che se non fanno la stessa fine della bufala di Mastella, potrebbero alimentare la speranza di potere uscire da situazioni gravi, quali quelle della crisi petrolifera e dell'accumulo dei rifiuti urbani, non meno drammatico di quello che ta sconvolgendo il "napoletano".
Dopo la notizia della fattibilità di un trasformatore mobile dell'immondizia in energia pulita o quasi - il Thor - in avviamento sperimentale a Torrenova di Sicilia, un'altra novità confortante viene riferita in una nota Ansa, sulla fattibilità di un rivoluzionario - ma non per questo difficile - processo produttivo del bioetanolo, che attualmente viene prodotto e usato soprattutto nell'America meridionale.
Un'impresa statunitense, la Coskata, ha annunciato che verso la fine dell'anno avvierà la produzione di bioetanolo, non più ricorrendo al processo di fermentazione di prodotti agricoli zuccherini (cereali, canna da zucchero, amidacei e vernacce...), ma sfruttando addirittura i rifiuti organici urbani, mediante un primo processo (gassificazione) seguito da un secondo processo, affidato a particolari batteri che, immessi nel gas di monossido di carbonio ed idrogeno ottenuto, lo "digeriscono", trasformandolo in etanolo.
Il costo di questo nuovo procedimento sarebbe basso, tanto da abbattere il prezzo del prodotto finale del 40% rispetto a quello dell'etanolo ricavato dal frumento. Al vantaggio economico, se ne aggiungerebbe un altro non meno importante: quello di incidere in maniera efficace e notevole sullo smaltimento dei rifiuti urbani senza ricorrere a metodi inquinanti, mastodontici, costosi e persino inadeguati. La notizia d'agenzia è stata ripresa dalla rivista americana Wired. ======>
BARCELLONABLOG

BIMBI IN MASCHERA


Organizzata dalla Corda Fratres col patrocinio del Comune, si svolgerà nei locali del sodalizio di via Dante Alighiieri una serata dedicata al Carnevale dei bambini.
L'incontro carnascialesco è puntato per sabato 2 febbraio dalle ore 16 alle 20.
La serata, con la conduzione di animatori, sarà allietata da danze, giochi, canti e poesie della tradizione orale barcellonese.
Tutti i bambini riceveranno un regalo.

domenica 27 gennaio 2008

OMAGGIO AD ACHILLE CAMPANILE


Non è assolutamente necessaria la coppia Fiorello-Baldini per fare divertire il pubblico in pochi minuti. L’ha dimostrato stasera, nell’auditorium del Palazzo Monte di Pietà “G:Spagnolo”, la Compagnia Stabile di prosa “Michele Stilo” esibendosi in una “carrellata umoristica” in omaggio ad Achille Campanile. Sotto la direzione artistica di Franco Cutroni, nel quadro della prima rassegna di “Teatro da Camera”, gli attori, in maniera brillante, pur sfiorando a volo di farfalla il lato spicciolo della produzione umoristica di Campanile, hanno fatto trascorrere, al pubblico in sala, un’oretta e mezza in allegria, con battute in libertà, sketchs, commedie in tre minuti, aforismi, usciti dalla fertile vena umoristica del nostro autore.
Il tutto frammezzato dall’apporto musicale dell’irriducibile maestro Masino Aricò al pianoforte.

Giovanni Corica, ormai divenuto veterano sulla scena, Maria Antonietta Aliberti, Nica Calabrò, Aldo Costantino, Franco Cutroni, Ada Di Paola, Filippo Fugazzotto, Salvina Maio, Claudio Passantino, Mimma Stramandino, Tiziana Turrisi sono stati tutti talmente bravi che, se fosse stato possibile, sarebbero stati applauditi persino da Achille Campanile, colui che amava far ridere ricorrendo a battute che sembravano insensate, mentre in realtà erano ferocemente veritiere. Il segreto di Campanile, che visse nel secolo scorso, era tutto nel suo linguaggio il più piano e semplice possibile, con battute mai scurrili, prevalentemente basate su giochi di parole e combinazioni surreali. Nato il 28 settembre 1899, cominciò a scrivere giovanissimo, iniziando col giornalismo quotidiano e poi passando all’umoristico Travaso, in pieno periodo fascista. Come il suo collega contemporaneo, Marcello Marchesi, si sbizzarriva spesso lanciando aforismi, che prevalentemente beccavano la donna. Il più noto: Agosto, moglie mia non ti conosco, che è anche il titolo di un suo libro. Altri: “Mi spezzo ma non m’impiego”, “Il segreto per andare d’accordo con le donne è avere torto”. “Le donne vogliono un marito che sia un genio. Quando si sposano, vogliono che sia un babbeo".

LA FORTUNA DEL CANNOLO SICILIANO

Stamani, sono andato a comprare il solito filoncino di pane fresco domenicale. Perchè a casa, i picciriddi, il pane di ieri non intendono mangiarlo.
La panetteria "U funnu", quando sono entrato, era affollatissima.
Ho preso il ticket contapersone e ho atteso.
Attendendo, ho assistito ad una scena che mi ha fatto cambiare opinione sull'operato del dimissionario Totò Cuffaro: parecchia gente, anzicché pane, anzicché ravioli - o assieme al pane, assieme ai ravioli- chiedeva cannoli di ricotta, pagava e usciva lieta con in mano "guantieroni", pieni di cannoli di ricotta: quei bei cannoloni dalla buccia croccante e la ricotta picchettata di briciole di mandorle tostate, che sono una vera specialità.
Allora ho pensato e, pensando, mi sono ricreduto: " Totò, qualcosa di grande, veramente l'ha fatto! Anche se durante la sua lunga carriera regionale aveva più detto che fatto per il popolo siciliano, ora stava facendo un vero miracolo operativo a favore del cannolo siciliano: una "cosa duci" che proprio in questi giorni ha avuto tant'eco nel mondo da far venire l'acquolina in bocca a chissà quanti estimatori e avversari suoi.
E non solo voglia di gola, ma anche di fantasie carnascialesche.
Si avvicina il Carnevale e già, tra le maschere, cominciano a vedersi infatti i primi
costumi a foggia di cannoli.
Siciliani.
E, poi, insistiamo col dire che il presidente Cuffaro non ha fatto niente per i Siciliani?
No, non è giusto, e pertanto mi ricredo.

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barcellona pg, messina, Italy
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