
La panetteria "U funnu", quando sono entrato, era affollatissima.
Ho preso il ticket contapersone e ho atteso.
Attendendo, ho assistito ad una scena che mi ha fatto cambiare opinione sull'operato del dimissionario Totò Cuffaro: parecchia gente, anzicché pane, anzicché ravioli - o assieme al pane, assieme ai ravioli- chiedeva cannoli di ricotta, pagava e usciva lieta con in mano "guantieroni", pieni di cannoli di ricotta: quei bei cannoloni dalla buccia croccante e la ricotta picchettata di briciole di mandorle tostate, che sono una vera specialità.
Allora ho pensato e, pensando, mi sono ricreduto: " Totò, qualcosa di grande, veramente l'ha fatto! Anche se durante la sua lunga carriera regionale aveva più detto che fatto per il popolo siciliano, ora stava facendo un vero miracolo operativo a favore del cannolo siciliano: una "cosa duci" che proprio in questi giorni ha avuto tant'eco nel mondo da far venire l'acquolina in bocca a chissà quanti estimatori e avversari suoi.
E non solo voglia di gola, ma anche di fantasie carnascialesche.
Si avvicina il Carnevale e già, tra le maschere, cominciano a vedersi infatti i primi
Siciliani.
E, poi, insistiamo col dire che il presidente Cuffaro non ha fatto niente per i Siciliani?
No, non è giusto, e pertanto mi ricredo.
CIFRA
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