sabato 26 dicembre 2009

SCOPERTA LA MUMMIA DI UN GATTINO IN PROSSIMITA' DEL MUNICIPIO

IL REPERTO E' ESPOSTO ALL'APERTO ED E' IN LIBERA VISIONE

Cosa da non credere, anche se a testimonianza c'è la foto, che ho scattata ieri, in pieno centro, in questa città dove ormai siamo in balia della trascuratezza.
Sono andato, ieri, giorno di Natale, ai salesiani ad ascoltar Messa.
............................... Uscendo
dall'Oratorio, nell'attraversare la via San Giovanni Bosco, giunto allo spartitraffico, sullo stretto marciapiede che lo costeggia, mi sono imbattutto in questo pietoso ma anche sconcertante reperto: un povero gattino mummificato - chissà da quanto tempo in quel posto - che giaceva - e ancora giace - spiaccicato tra strame e terriccio.
No comment sulla cura dell'igiene cittadina.

CON L'ANNO NUOVO ARRIVERA' LA SORPRESA: SAREMO STANGATI E NON PER EFFETTO DEL DISFATTISMO


L'OTTIMISMO DI BERLUSCONI E' COME SEMPRE FALSO E BUGIARDO

MILANO -
Una vera e propria stangata: nel 2010 le famiglie italiane si ritroveranno in tasca circa 600 euro in meno per colpa di rincari, balzelli e nuove spese. L'allarme arriva dalle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori. Che puntano il dito anche sulla Finanziaria: non è vero - dicono i presidenti Elio Lannutti e Rosario Trefiletti - che non contiene nuove tasse. Ma anzi prevede misure che costeranno alle famiglie 120 euro in più all'anno. Senza contare gli aumenti di gas, carburanti, mutui e biglietti ferroviari. E se «il buon giorno si vede dal mattino», c'è poco da stare tranquilli: secondo l'Adoc aumenteranno del 4% circa anche i prezzi per il cenone di Capodanno (Corriere della Sera)

BERLUSCONI PUNTA L'INDICE ACCUSATORE CONTRO LE FABBRICHE DI MENZOGNE


SONO FABBRICHE O SONO CANALI?............FOTO: Il museo delle bugie

Man mano che passano i giorni e si cicatrizzano le ferite, muta l'umore di Berlusconi, e dall'iniziale stato di shock che lo stava portando alla deriva nell'inesplorato oceano dell'amore universale sembra adesso ricondure il cavaliere al porto antico delle sue naturali tendenze: cosicché dal generoso gesto di perdono concesso al suo aggressore, tuttavia corretto dall'auspicio d'un severo giudizio duramente esemplare della magistratura, il presidente rientra senza difficoltà nell'intransigente proponimento di "contrastare tutte queste fabbriche di menzogne, di estremismo e anche di odio".

C'è adesso d'attendere che spieghi chi sono gli amministratori di tali deprecabili fabbriche, che spingono i deboli di mente ad atti inconsulti: come quello di piazza Duomo, di San Pietro in Vaticano e il mancato recente attentato su un aereo americano.
Nella prossima telefonata, punterà il dito accusatore tutto contro i fabbricatori rossi, comunisti, invidiosi e bugiardi?
O, facendo "mea culpa", indicherà pure, come fabbriche menzognere, cinque noti canali televisivi italiani?
Tre dei quali di proprietà e due usurpati?...

venerdì 25 dicembre 2009

AGGREDITO IERI SERA IL PAPA DA UNA SQUILIBRATA

FOTO. Susanna Maiolo mentre butta a terra Benedetto XVI

(Apcom) - Momenti di paura in Vaticano, questa notte, quando prima della messa di Natale, una donna italo-svizzera ha scavalcato le transenne lanciandosi contro il Papa. Il Pontefice è caduto, per poi rialzarsi immediatamente, aiutato dai cerimonieri pontifici. Nessuna conseguenza per Benedett
o XVI che ha svolto l'intera celebrazione nella basilica di San Pietro.


(Velino) - Una donna italo-svizzera, Susanna Maiolo, la stessa con problemi psichici che aveva cercato di aggredirlo lo scorso anno, ha oltrepassato le transenne che separano la zona riservata al pubblico dalla navata centrale della Basilica proprio durante la processione di cardinali e concelebranti alla quale si era appena unito il Papa e lo fa fatto crollare a terra. Benedetto XVI si è subito rialzato aiutato dagli uomini del cerimoniale vaticano e ha potuto celebrare la messa dopo aver raggiunto l'altare della Confessione. Questa mattina impartirà regolarmente la benedizione urbi et orbi. E' finito invece all'ospedale con il femore fratturato il cardinale francese Roger Etchegaray, rimasto coinvolto nell'incidente. La donna e' ricoverata in una struttura psichiatrica dopo essere stata fermata dalla gendarmeria vaticana.

(La Stampa) -L'aggressione di cui è stato vittima Papa Benedetto XVI ha almeno due precedenti. Anche l'anno scorso, durante la messa di Natale, la stessa donna tentò di scavalcare le transenne per raggiungerlo. Un anno fa però il gesto, compiuto alla fine della messa celebrata da Benedetto XVI nella notte di Natale, non ebbe alcuna conseguenza.
Un uomo supera le transenne mentre Papa Benedetto XVI passa attraverso la folla sulla "Papa-mobile". Gli uomini della sicurezza lo bloccano a terra. Era il 27 giugno 2007.

NELLE FOTO: Due sequenze dell'atto in cui due anni fa venne bloccata la persona che voleva avvicinarsi al Pontefice



(Blitz Quotidiano)«Non volevo fare del male al Santo Padre». Lo avrebbe detto Susanna Maiolo ai soccorritori e ai medici che le hanno prestato assistenza, una volta ricoverata in ospedale.
Chi ha avuto modo di parlarle la definisce «una persona disturbata» con un «pensiero distorto» che probabilmente l’ha portata a tentare per due volte di avvicinarsi al papa.

giovedì 24 dicembre 2009

TANTI AUGURI PER IL SANTO NATALE DA BARCELLONABLOG

BUON NATALE

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IL GOVERNO DI FACCIATA INSISTE: ABBIAMO POSTO LA PRIMA PIETRA SIMBOLICA PER LA COSTRUZIONE DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA


mercoledì 23 dicembre 2009

MARCHIONNE INTRANSIGENTE: TERMINI IMERESE NON E' SOSTENIBILE / OGNI AUTO PRODOTTA NELLO STABILMENTO SICILIANO COSTEREBBE MILLE EURO IN PIU'


La sentenza di Marchionne sul destino dello stabilimento Fiat di Termini Imerese è definitiva. Anche se ben due terzi degli otto miliardi d'investimenti, annunciati dall'Amministratore delegato, sono destinati in Italia, per Termini Imerese la fine ormai è decretata: lo stabilimento non produrrà più dal primo gennaio 2012.
Due anni ancora d'agonia, per una sede di produzione che, per ogni auto prodotta, aumenterebbe il costo di mille euro.
Mille euro in più per ogni macchina, per Marchionne sono troppi, anche se non sono stati mai troppi i tantissimi milioni succhiati finora dalla Fiat allo Stato, alla Regione Siciliana, a tutti noi contruenti.

SLITTA LA POSA DELLA PRIMA PIETRA DEL PONTE



SI "BASAVA" SU UNA MONTATURA LA "BASE" DEL PONTE ?

S'era declamato che oggi, antivigilia di Natale, sarebbe iniziata ufficialmente l'era del Ponte, essendo stata fissata questa data per la posa della cosiddetta prima pietra, a Cannitello di Calabria.
Adesso, tale cerimonia, che avrebbe dovuto avere come protagonista il massimo sostenitore del grande Ponte, intanto purtroppo bloccato in casa da un piccolo tempio, viene rimandata a data da destinarsi, sicuramente all'anno nuovo.
Tale casuale rinvio fa cadere intanto le ragioni di un contenzioso che, tra Regione Calabria e Governo nazionale, era stato generato da un ricorso contro lo stesso Esecutivo, che abusivamente avrebbe propagandato, come opera propedeutica al Ponte, l'apertura del cantiere della variante ferroviaria, che nulla ha a che spartire colla costruzione del mastodontica struttura sullo Stretto di Messina.
Ciò significa che, oggi, senza la prima pietra del ponte, il cantiere a Cannitello si apre lo stesso, ma con tutto il crisma effettivo di "cantiere per la costruzione della nuova tratta ferroviaria in quel di Calabria".
L'era del Ponte è destinata a slittare, mentre qualche spocchiosa montatura andrebbe opportunamente accantonata.



APERTURA FACOLTATIVA DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI IL 26 DICEMBRE

<== CLICCA qui, per leggere l'ordinanza integrale

Vista la richiesta dell'Unione generale dei Commercianti di Barcellona , il Sindaco ha emesso un'ordinanza con la quale autorizza l'apertura facoltativa dei negozi cittadini durante la giornata festiva del 26 dicembre.
Per ragioni di carattere igienico, l'ordinanza vale soltanto per gli esercizi a posto fisso e viene quindi esclusa l'apertura del mercato settimanale.

martedì 22 dicembre 2009

QUI LO DICO E QUI LO NEGO: COME SEMPRE


Italia Oggi: ''Berlusconi sostituito da Alfano'', Bonaiuti: ''Fiaba di Natale''

Il Cavaliere lo avrebbe comunicato ai suoi fedelissimi venerdì scorso ad Arcore.

Tre le tante voci che girano sul prossimo futuro del presidente del Consiglio oggi irrompe il quotidiano Italia Oggi con una notizia che, se fosse confermata, sarebbe davvero inattesa: Berlusconi è pronto a dimettersi, al suo posto andrà l'attuale ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Secondo il quotidiano la notizia sarebbe stata comunicata dal Cavaliere ai suoi fedelissimi venerdì scorso a Villa San Martino, ad Arcore.

Il premier sarebbe rimasto talmente scioccato dall'aggressione di Piazza Duomo, che ora ha davvero paura di poter essere ucciso. E di morire il Cavaliere non ha alcuna voglia scrive il quotidiano. Perciò sarebbe pronto a dimettersi e a far nominare al suo posto Algelino Alfano.

Sempre secondo Italia Oggi, il nome del ministro della Giustizia sarà indicato dallo stesso Berlusconi al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
La smentita di Palazzo Chigi
Puntuale arriva la smentita di Palazzo Chigi a Italia Oggi: "Nessuna staffetta tra Silvio Berlusconi e il Guardasigilli, Angelino Alfano, come riferito da un quotidiano".
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, dice: "È una fiaba natalizia. Queste fanfaluche in genere i giornali le raccontano a Ferragosto, questa volta è successo sotto le feste natalizie..."

AUGURI AMMINISTRATORI E GRAZIE DI CUORE PER IL REGALO DI NATALE


<===Così è..............Così era===>

Mi corre l'obbligo, a nome mio e di quanti tra i pedoni sono stati nel mirino del marciapiede killer, di ringraziare l'Amministrazione Comunale per il regalo natalizio che ci è stato fatto, in questi giorni d'attesa della Natività.
Il marciapiede, ad angolo delle vie Madia e Gianani, è stato riparato, proprio ieri, ed io con soddisfazione e gratitudine - senza ombra d'ironia in questo - l'ho subito fotografato e ve lo ripropongo, prendendo atto che basta attendere con pazienza per ottenere ciò che si chiede, perché prima o poi quel che si deve fare si fa. Bussate e vi sarà aperto - si legge nel Vangelo - e noi abbiamo bussato. Adesso è arrivato il dono natalizio e sentitamente ringraziamo.


Auguri signor Sindaco, auguri Assessori, auguri Consiglieri Comunali, auguri cittadini tutti.

lunedì 21 dicembre 2009

IL PITTORE SANTI SINDONI "IN MOSTRA" ALLA CORDA FRATRES DI BARCELLONA

Domenica, 27 dicembre, alle ore 18

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO


AUGURO A TUTTI UN NATALE SERENO E UN

ANNO NUOVO MIGLIORE DI QUELLO

TRASCORSO

LA REGIONE SICILIANA POTRA' AVERE L'APPOGGIO DEL PD NELLA SOLUZIONE CONCORDATA DI RIFORME E PROBLEMI URGENTI


Mentre a livello nazionale, si è ancora in alto mare e non sembra ancora prossimo l'ingresso in porto di accordi auspicati dalla "teoria dell'amore" inventata dal cavaliere, scioccato dal "colpo" subito in piazza Duomo, in Sicilia pare che qualcosa di concreto si stia profilando sul piano dell'accordo tra il governo minoritario della Regione ed il PD.
In questo laboratorio politico che è la nostra Isola, (forse perchè la situazione non è perfettamente speculare con quella di Roma, forse perchè si è cominciato a trattare molto prima ed in tempi non sospetti) potrebbe essere possibile un accordo tra governo e vecchia opposizione, senza che si gridi all'inciucio, e senza che si turbi la coscienza di chi ancora crede nell'art.3 della Costituzione.
Nei giorni scorsi, subito dopo la presenza di Pierluigi Bersani a Palermo , s'è svolto il congresso regionale del PD e, a conclusione, dopo una laboriosa discussione, s'è stabilita la linea da seguire di fronte all'attuale situazione governativa in Sicilia.
Raffaele Lombardo aveva chiesto collaborazione per le riforme a chi ci stesse: Il Pd, praticamente ha deciso che ci sta, essendo disposto a contribuire all'attuazione di riforme che verranno proposte dal Governo e insieme concordate.
Niente partecipazione al governo della Regione, niente appoggio esterno, ma solo partecipazione concordata all'attuazione delle "riforme" riguardanti un ben preciso piano di sviluppo, con un pacchetto di priorità sulle effettive esigenze e urgenze dell'Isola. E ce ne sono diverse: a partire dal problema dello smaltimento dei rifiuti, che ormai assilla ogni angolo della Sicilia.
Ad altri problemi man mano identificati, appunto come impellenti.
Quanto stabilito non dovrebbe avere nessun carattere d'inciucio, ma solo e soprattutto essere segno di responsabilità civica e politica, che nulla avrebbe a che vedere con le proposte suggerite in sede nazionale, dove per un eventuale accordo non si dovrebbe scartare un escamotage per salvaguardare la "serenità" del premier.

domenica 20 dicembre 2009

LA JUVE PERDE IN CASA COL CATANIA





CLAMOROSA SCONFITTA BIANCONERA / STORICA VITTORIA ROSSOAZZURRA


Dal 1963 il Catania non vinceva a Torino sul campo della Juventus. Quarantasei anni dopo gli etnei centrano l’impresa, acuendo drammaticamente la crisi della squadra di Ferrara, alla quinta sconfitta nelle ultime sei gare, la terza consecutiva dopo quelle con Bayern e Bari.

Vincono 2-1 i rossazzurri di Sinisa Mihajlovic che dopo l’esordio con ko interno contro il Livorno, centrano un successo storico e importantissimo per la classifica.

Pomeriggio gelido e campo ghiacciato all’Olimpico, ma il clima è freddissimo anche sugli spalti. Dopo aver accolto con un lancio di uova il pullman della squadra, i tifosi contestano i bianconeri sin dai primi minuti e parte della curva assiste al match dando le spalle al campo. Partita subito difficile per la Juventus che, tra l’altro, non ha un buon inizio. Stenta a creare gioco e a mettere in difficoltà il Catania che se la gioca a viso aperto. Al 22’ Tiago trattiene Spolli per la maglia in area di rigore, il fallo è netto, rigore per il Catania che Martinez trasforma spiazzando Manninger.
Siamo al 23’, Juve sotto, contestata e confusa. Ferrara toglie il fischiatissimo Felipe Melo e inserisce Salihamidzic, i bianconeri ci mettono il cuore, ma le idee scarseggiano e Diego non riesce ad incidere.

Nella ripresa i bianconeri fanno di più creando qualche pericolo alla difesa siciliana, Diego cresce rispetto ai primi 45 minuti. Ci prova Amauri in due occasioni, ma il Catania sfrutta il contropiede e impegna la difesa iuventina.. Al 21'Salihamidzic dopo un primo assalto con cui lambisce il palo riesce a insaccare in porta su passaggio di Diego. E' il provvisoio pareggio. L'ingresso di Del Piero mette in moto Trezeguet, che nel tentativo di andare in porta si fa male scontrandosi col portiere rossoazzurro. Ancora qualche azione della Juve, ma con scarso esito.
Al 42’ la Juve insiste nell'area etnea, ma la difesa libera, la palla giunge a Plasmati che serve un gran pallone a Izco che segna il gol del vantaggio. Juventus-Catania 1-2.
Quindi la conclusione, con la terza sonora sconfitta consecutiva per la squadra allenata da Ferrara.

Estratto da "La Stampa.it"

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