(ASCA) - Roma, 19 ott - La Regione Calabria richieda  chiarimenti al Governo sul progetto esecutivo e sulla natura  dei lavori della variante ferroviaria di Cannitello: e'  questo l'invito rivolto con una lettera aperta da Fulco  Pratesi, Presidente Onorario del WWF Italia, al Presidente  della Regione Calabria Agazio Loiero.
  Nei giorni scorsi infatti la variante e' stata presentata  come cantiere d'avvio del ponte sullo Stretto di Messina,  quando esistono precisi impegni assunti nel marzo 2006 dal  III Governo Berlusconi con la Regione Calabria nei quali si  stabiliva che la costruzione della bretellina ferroviaria di  2 km dovesse essere funzionale alla rete e quindi ai servizi  ferroviari regionali.
  Il Presidente del WWF Italia, ''che sospetta un'operazione  a fini mediatici'', rileva che ''propagandare l'apertura dei  lavori della bretellina di Cannitello come la posa della  prima pietra del ponte sullo Stretto di Messina sarebbe, a  dir poco, inopportuno''.
  ''La Regione Calabria - spiega - ha chiarito sin dal 22  marzo 2006, come ricordato nella Delibera CIPE di  approvazione del progetto definitivo della bretellina  ferroviaria di Cannitello del 26 marzo dello stesso anno, che  si subordinava il parere dell'Amministrazione Regionale sulla  'variante di Cannitello' a patto che l'opera non sia  condizione essenziale alla realizzazione del ponte sullo  Stretto di Messina, ma serva soltanto a migliorare ed  implementare il sistema della rete ferroviaria regionale. A  questa impostazione della Regione, come si legge sempre nella  Delibera CIPE, si e' adeguato il Ministro delle  infrastrutture e dei trasporti, che allora era Pietro  Lunardi, riconoscendo che la 'variante di Cannitello' va  presentata come intervento finalizzato a migliorare ed  implementare il sistema della rete ferroviaria regionale''. Come avevamo scritto ieri, si apre la stagione del ponte con un bluff, ma non è la prima bugia che questo governo riesce a dire. E infatti c'è un'altra conferma: (Ansa) - "Quello dell'inizio oggi dei lavori per il ponte sullo stretto di Messina è un grande bluff e svela una grande bugia", dice Ermete Realacci, deputato del Pd a Radio Radicale.  "E' un grande bluff - aggiunge - perché non è vero che iniziano oggi i lavori di realizzazione del ponte, si inizia solo a spostare un tratto di ferrovia che c'entra pochissimo con la realizzazione del ponte, perché altrimenti non si potrebbe fare visto che non si possono avviare lavori di un'opera su cui non c'é ancora il piano di fattibilità"  "E poi - prosegue Realacci - c'é un'enorme bugia che comincia ad essere smascherata: Matteoli e il governo hanno sempre detto che i soldi per realizzare il ponte erano tutti privati. A tutt'oggi invece esistono solo risorse pubbliche, almeno 2 miliardi di euro, di risorse private non c'é nemmeno l'ombra".
  
 
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