sabato 1 dicembre 2007

PICCOLO LIFTING AL BILANCIO 2007

FOTO:Mario Presti (sx) Franco Calabrò (dx)



Il consiglio comunale ha approvato, a maggioranza (favorevoli 18 su 27 presenti) l'assestamento del bilancio di previsione 2007. Le minoranze hanno fatto registrare tre astensioni (Calamuneri, Calabrò e Presti) e tre voti contrari( Messina, Pirri e Trifilò). I ritocchi al bilancio sono stati di modesta entità: tre per iniziativa delle minoranze, uno della maggioranza. Il consigliere Franco Calabrò (Udc Barcellona) ha chiesto l'inserimento nel bilancio di una voce specifica per il finaziamento della "Notte Antiqua", da svolgersi la vigilia dell'Immacolata: importo 4.000 euro a sostegno della manifestazione che mira alla scoperta dei siti carateristici della città. Mario Presti dei ds ha proposto l'inserimento della spesa di 25.000 euro per il restauro dei murales di via Scinà, in disfacimento. Giuseppe Trifilò (Udc) si è interessato per l'impinguamento di 20.000 euro nel capitolo "spese per le elezioni". La maggioranza ha invece cercato di adeguare le spese per il cimitero suggerendo un emendamento di 32.000 euro. Sempre a maggioranza, ma stavolta con i voti tutti contrari delle minoranze , è stato approvato pure un emendamento per il trasferimento di 100.000 euro ad una nuova voce riguardante la valorizzazione, mediante trasformazione in piste ciclabili, di vecchie trazzere collinari. La somma, secondo la richiesta, andrebbe attinta dal finanziamento originariamente destinato al piano di riqualificazione urbana.

venerdì 30 novembre 2007

IL DIFFICILE AMOR DI PATRIA


Partendo dall’assunto di Massimo D’Azeglio, secondo cui era stata fatta l’Italia, ma restava fare gli Italiani, il prof. Santi Fedele, relatore dell’incontro svoltosi stasera nel salone della Corda Fratres , ha tracciato attraverso un chiaro exursus storico la difficile strada percorsa, in un secolo e mezzo, per la formazione dell’auspicata identità nazionale, nell’Italia unificata. Dopo avere illustrato la molteplicità dei mezzi, non sempre efficaci, utilizzati dalla nuova classe politica per suscitare l’amor patrio nell’animo di gente fino a ieri vissuta in condizioni di separatezza e in situazioni socio-politiche disparate, il prof. Fedele ha evidenziato la modesta positività dei risultati, inficiati da una serie di limiti e contraddizioni, che anziché indurre ad un’unica identità nazionale avrebbero portato addirittura all'affermazione di diverse Italie. A ciò, nel tempo, si aggiunse il deleterio apporto della dittatura, che con la sua propaganda tese a fare identificare il fascismo con il concetto di nazione. A colmare la misura sopravvenne l’effetto devastante dell’armistizio dell’8 settembre, che per l’immagine unitaria del Paese, fu una ferita talmente grave da superare la tragicità della sconfitta di Caporetto. Finita la seconda guerra mondiale, con la insanguinata appendice della Resistenza, che per certi aspetti assunse i connotati di una vera e propria guerra civile, sorse la necessità di ricostruire materialmente, politicamente e moralmente la Nazione, compito che si cercò di avviare gettando le fondamenta costituzionali. Ma anche la Costituzione dovette essere frutto di compromesso. Un compromesso che non è bastato a smussare le diversità politiche, le quali anzi negli ultimi tempi si sono accentuate per l’affermarsi d’interessi particolari ed il proliferare di partiti e partitini. La relazione del prof. Fedele è stata seguita da diversi interventi del pubblico.

Francesco Cilona

BISOGNA(VA) CAPIRLO


La frenata del cavaliere è stata repentina. Dopo l’improvvisa accelerata dal predellino della Mercedes, in Piazza San Babila, Berlusconi ha dovuto fare i conti con la vecchia guardia di Forza Italia e, ascoltando i suggerimenti moderatori di Letta, ha messo il piede sul freno per innestare la marcia indietro. “Forza Italia non si scioglie –sostiene adesso- ma si fa ugualmente il partito nuovo ed avrà la funzione di un grande contenitore". Poi qualcuno gli ha ricordato che il grande contenitore può pure essere uno scatolone di cartone e lui, per evitare che i soliti “satiri” lo degradassero chiamandolo “partito di cartone”, ha deciso che non si dovrà più parlare di partito contenitore, ma di partito rete: una rete da buttare nel mare ormai torbido della politica italiana, per catturare pesci grandi e piccoli: partiti, movimenti, circoli e singole persone pronte a farsi irretire...
Gli adescati potranno far parte di entrambi i partiti ed essere quindi titolari di due tessere. Con tale nuovo stratagemma, l’ex presidente dell’ex Casa delle libertà, crede addirittura di riuscire a ridare nuova linfa alla Cdl, che nella foga di San Babila aveva strozzato e ridotto ad ectoplasma. Ma che cosa pensano di tutto ciò gli ex alleati dell’ex Casa delle libertà? Intanto continuano a guardare le evolinvoluzioni del cavaliere con diffidenza , dicendo di non riuscire a capirle. Fini attende ancora di sapere se Berlusconi è rimasto fedele all’idea di avere le mani libere o se riconosce d’avere sbagliato quando ha preteso di buttare via il bipolarismo. Casini fa addirittura il sarcastico, dicendo che lui già da un anno sostiene di non capire Berlusconi. Forse avrebbero fatto meglio se l'avessero capito quando, con la loro complicità, è riuscito a farsi le leggi ad personam. Comunque, stasera entrambi gli ex di Berlusconi potranno cominciare a capirlo pienamente, alla luce dell’incontro dell’ex premier con Veltroni.

Fra' Galdino

DIBATTITO ALLA "CORDA"


Stasera, nel salone della Corda Fratres, con inizio alle 18,30, si svolgerà un interessante incontro con la Storia d'Italia.

L'argomento, incentrato sulla difficile identità nazionale degli Italiani, sarà trattato dal professore Santi Fedele, Ordinario di storia moderna all'Università di Messina.

Seguirà dibattito.

giovedì 29 novembre 2007

U PAISI DI CAMPANEDDI




Giufà: Caru don Babà stavota mi sistemu. Finammenti c’è cu mi finanzia u me travagghiu.
Don Babà: Ah, sì. E comu ti sistemi?
Giufà: Jarmu n’attività tutta patticulari, ‘nta na zona storica di Baccialona.
DonBabà: Spiechiti megghiu:
Giufà: O Comuni, un cunsigghieri di fozza italia prisintò, l’autru jonnu, na proposta a faùri di deci cristiani che saranno capaci di japriri putìi speciali, undi si ponnu vindiri cosi speciali.
DonBabà: Ma chi cavulu sta dicendu: speciali di ccà, speciali di ddà. Ti vo spiecari na vota pissempri.
Giufà: Vadda, leggi ccà, nta stu giunnali.
Don Babà: E liggemu! “Salvatore Coppolino, consigliere di Forza Italia, ideatore dell’iniziativa che mira ad incrementare l’apertura di nuovi esercizi commerciali, propone al Comune di incoraggiare, con contributi, quanti intendono farlo, soprattutto nel campo della ristorazione, e inizialmente in due zone particolari: Massalini ed ex pescheria di via Longo. Saranno ammesse dieci imprese, alle quali sarà corrisposto un contributo a fondo perduto di diecimila euro”.
Giufà: Non è bona l’idea? Iò mi jettu subbitu a tuffu ntà stamprisa . Cu decimila euri ci fazzu a vitiri chiddu chi sacciu fari. E sapiti undi mi piaci japriri, a me attività tipica?
DonBabà: Undi?! Nto ciumi?
Giufà: No, a piscaria.
DonBabà: A vindiri pisci! Pisci tipici di zona?
Giufà: Ma vui mi stati sfuttendu. Vi fazzu a vitiri iò, poi.
DonBabà: Ma sa piscaria hannu sempri dittu chi l’hannu a sdirrupari,, assemi e casotti undi na vota c’erunu i bucceri e autri putieddi, ora tutti chiusi, picchì s'avaffàri na bedda chiazza. Manzùmma, a ccù amu a critiri. Mamma, chi paisi! Mi pari u paisi di campaneddi !!!

FOTO//La via Longo e la vecchia pescheria

mercoledì 28 novembre 2007

LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANINI


Berlusconi oggi ha detto che Forza Italia non si scioglie. Quindi resta, il suo partito che tante soddisfazioni gli ha dato.
E del nuovo partito del popolo della libertà, che ne sarà?
Certamente dopo tutto il teatro che ha fatto a San Babila, il cavaliere non potrà certamente sconfessarsi, strozzando il neonato, mentre è ancora in fasce.
Cosicchè anche il nuovo partito avrà vita.
Tanto il Berlusconi che ha saputo moltiplicare vertiginosamente ricchezze e potere, potrà pure permettersi di moltiplicare i suoi partiti.
Peccato però che ancora non ha pensato a cimentarsi nella moltiplicazione dei pani, così come fece duemila anni fa il Nazareno.
Con il grande rincaro che il pane sta facendo registrare in questi giorni, farebbe davvero un grosso affare.
Non potrebbe farci un pensierino, il grande affarista?

Fra Galdino

BARCELLONA-MILAZZO E LA DOPPIA MELA


Mentre si parla di come attuare il sogno dell'aeroporto del Mela - che dovrebbe sorgere nella piana di Barcellona e Milazzo - rispunta l'ectoplasma del Consorzio del Mela. Di quel carrozzone che, pur non avendo mai realizzato granchè di positivo per il territorio consorziato, adesso ricompare con una improvvisa gabella, di pochi euro, sì, solo undici, ma alquanto significativa, in quanto dovrebbe rappresentare l'equivalente della quota annuale associativa. Come dire:"Pagaci questa modesta somma, che servirà a testimoniare che il consorzio del Mela ancora esiste", anche se in realtà si tratta di un semplice "zombi". Ma spettri del genere, o fanno paura o fanno arrabbiare. E si spera che paura non facciano, perchè prima o poi deve pur esserci un'Autorità che confermi ciò che già diversi anni fa è stato sancito: che gli enti inutili erano destinati alla cancellazione dal quadro estenziale di questa nostra società, già fin troppo oberata di balzelli.
Gli agricoltori e i proprietari terrieri di Barcellona, Milazzo e altri centri consorziati sono ormai stanchi, come d'altronde tutti noi contribuenti, di dovere fare fronte all'incalzare delle bollette (luce, acqua, gas, telefono, ATO, eccetera) sempre più esose. D'altronde adesso gli abitanti di questo nostro territorio, in avanzata via di degrado socio-economico, hanno un altro grosso problema d'affrontare, sorto col pretesto di ridare fiato all'economia della zona. Un progetto che pur esso fa stranamente riferimento al "Mela". E' il tanto "atteso" aeroporto del Mela, fortemente auspicato e sostenuto dal Presidente di un altro ente anch'esso superato, almeno nell'opinione pubblica: la Provincia Regionale. Tale presidente è tanto affascinato dalle rotte aeree che s'è addirittura dimenticato dell'esistenza delle strade terrene di questa nostra provincia. Basta uno sguardo superficiale alla realtà viaria provinciale, per averne coonferma. Ma cosa si potrà fare per compensare la carenza delle strade terrene con quelle quelle del cielo? Una sola cosa, che c'è in tutte le provincie sicule tranne che in quella di Messina: un bello aeroporto, che partendo dalla pianura di Camicia si estenda verso il Comune di Milazzo. Un'aerostazione talmente strategica da costituire l'unica grande occasione per il decollo del turismo nostrano. Uno scalo aereo che garantirebbe un flusso turistico a sei cifre (700.000 passeggeri l'anno) , con un giro economico e un incremento occupazionale davvero incentivanti.
Però c'è un ma: per realizzare quest'opera da sogno, occorrono centomilioni di euro, in parte richiedibili alla Regione (35.000.0000) e per il resto da reperire diversamente.
Ma come? Coinvolgendo la finanza privata.
E in che modo? Ancora non si sa.
Si dice ricorrendo al cosiddeto "project financing", che tradotto in volgare vuol dire progetto finanziante, ma del quale non sono in grado di parlare, visto che di questa materia sono completamente digiuno.

Fra Galdino

lunedì 26 novembre 2007

NO ALL'UNDICESIMO ASSESSORE

FOTO: BELLINVIA, UNO DEI CANDIDATI


Mentre cresce il numero degli aspiranti alla carica di difensore Civico, c'è un partito che, con intento provocatorio, annuncia che "ritiene opportuno non partecipare alla rincorsa della poltroncina, preferendo attuare un percorso di ridefinizione del ruolo".
Sono già cinque i concorrenti noti, e qualcun altro sta per aggiungersene, dato che ieri abbiamo visto all'ingresso dell'Oasi un tavolo per la raccolta delle cinquecento firme necessarie alla presentazione della candidatura. Si tratterebbe della partecipazione di Nino Costa, già impegnato nel ruolo di presidente del Tribunale del Malato, la cui candidatura si aggiungerà a quelle di Sebastiano Caizzone, Tindaro Bellinvia, Nino Presti, Antonio Pirri e Giuseppe Milone. Comunque sono, questi, dettagli che servono solo per introdurci nella "filosofia" di Rifondazione Comunista, il partito cui ho accennato all'inizio di questo "pezzo". E pare che si tratti di un ragionamento che non dovrebbe fare una grinza. Detto partito ritiene svilente la funzione di difensore civico nell'attuale ordinamento normativo, in quanto possiede pochissimi poteri di controllo sull'amministrazione. In un suo volantino, che considera "undicesimo assessore" il difensore civico, Rifondazione Comunista spiega che, a suo parere, l'attuale metodo di scelta della persona che dovrà assumere tale delicato ruolo, non è affatto democratico, in quanto l'elezione viene effettuata all'interno del Consiglio Comunale, mentre sarebbe opportuno che avvenisse per chiamata diretta dei cittadini, per i quali il difensore costituisce elemento di garanzia.
E giustamente, se si guarda all'attuale composizione del Consiglio di Palazzo Longano, dove i sostenitori dell'amministrazione Nania superano i due terzi, quanti cioè necessitano per l'elezione del "difensore", chi ci garantisce che non sarà attuata un'operazione tutta politica e di convenienza per il controllato? Stando così le cose, non avremmo davvero, come già è stato altre volte, una poltrona in più per aiutare a risolvere i problemi interni della maggioranza? Quale quella di sistemare qualche trombato insoddisfatto o di dipanare certe matasse nate dalla lite con alleati delusi e amareggiati.
Sulla base delle sue preoccupazioni, Rifondazione fonda la sua proposta di un nuovo percorso che, modificando lo statuto comunale, consenta l'elezione diretta del difensore civico e la concessione al ruolo di maggiori poteri di controllo. Inoltre, a giudizio dello stesso partito, i candidati dovrebbero essere estranei a partiti e movimenti politici, e il trattamento economico all'incaricato di molto ridotto rispetto all'attuale.

Francesco Cilona

domenica 25 novembre 2007

B.P.G. META TURISTICA


Trik: Caro Trak, prima o poi doveva avvenire. Barcellona diventa finalmente meta turistica :
Trak: Ah, sì? E come?
Trik: Semplicemente: facendosi trainare dalla squadra di calcio, che rappresenta la nostra città.
Trak: Cioè dalla Nuova Igea?
Trik: Ma sei ancora all’epoca dei barboni? La nuova “Nuova Igea” non è più Nuova Igea, ma Igea-Virtus.
Trak: Ah, sì, è vero. Dimenticavo che ormai da anni la “Nuova Igea” ha ripreso il nome della vecchia “Igea-Virtus”. Come sono smemorato! Ma dimmi, Trik, come farà la squadra a trainare Barcellona e farla diventare metà turistica? Ma dell’altra metà che ne sarà?...
Trik: Non solo sei smemorato, ma anche sei sciocco: O fai il finto tonto.
Trak: Ora siamo arrivati agli insulti. Spiegami piuttosto che cosa sta succedendo, se vuoi ch’io capisca qualcosa.
Trik: Devi sapere che la Giunta Comunale ha deliberato che Barcellona va considerata meta e non metà turistica. Vuol dire che la nostra città nominalmente diventa un posto che deve attirare i turisti, accoglierli e facilitargli la conoscenza del nostro patrimonio storico-artistico-culturale.
Trak: Ah, bello, bello. E la squadra che cosa potrà fare per aiutare la Giunta in questa sua delibera?
Trik: l’Igea , che nelle trasferte raggiunge diverse città, potrà fare propaganda a favore di questa nostra cittadina, con una bella scritta sulla maglietta giallorosa: "BARCELLONA P.G. META TURISTICA”.
Trak: E perché P.G. e non POZZO DI GOTTO? Noi di Pozzo di Gotto dobbiamo, quindi, essere sempre compressi in un misero PG. Ma ti pare giusto?
Trik: Cavolo. Diventerebbe troppo lunga la scritta. Che maglietta ci vorrebbe per contenerla?!
Trak:E va bene, sorvoliamo. E le magliette all’Igea chi le paga?
Trik: Le sole magliette? Alla società giallorossa, per questo servizio, daranno un bel contributo: ottantamila euro. Il Comune farà un contratto di sponsorizzazione, in cui si fisserà il contributo di cui beneficia la squadra e l’obbligo della società, non solo di usare magliette-propaganda, ma di mettere anche un bel cartellone sempre di propaganda nello stadio e di provvedere alla manutenzione del manto erboso nel terreno di gioco. Avrà inoltre il diritto-dovere di usare e custodire il campo sportivo.
Trak: Mizzica, quante cose deve fare l’Igea Virus per avere un contributo in euri.
Trik: Prego IGEAVIRTUS, con la T nel mezzo: allora dove starebbe la virtù, se così non fosse?
Trak: Già, ci sarebbe con il virus il pericolo di qualche raffreddore. Se non qualcosa di peggio.



Trik & Trak

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