sabato 2 agosto 2008

NON C'E DUE SENZA TRE? Per la città di Messina sarebbe un disastro.


Se i conti fatti e denunciati al Tar di Catania, dall'Avv.Anna Maria Lombardo, per conto di due cittadini messinesi, sono esatti, bisogna ammettere che la città dello Stretto è davvero sfortunata, perchè rischia di avere votato invano per la terza volta.
In altri termini, secondo il ricorso promosso dai messinesi Giuseppe Russo e Giulia Gatto, nei risultati delle elezioni amministrative del 15 e 16 giugno, per il Comune di Messina, sarebbero state registrate incongruenze di non poco conto tra il numero dei votanti "rilevati" e quello dei votanti "risultanti", allo spoglio.
Nell'esposto al Tar, le disparità rilevate sono state denunciate in maniera dettagliata, e riguardano 26 sezioni, con le seguenti disparità in più o in meno:
(Sezione N. 4 votanti risultanti: +1);. (Sezione n. 22: v.r. +2) ;(Sezione n. 26: v.r. -5); (Sezione n. 30:v.r.+1); (Sezione n. 32:v.r.-1);(Sezione n. 33: v.r.-190); (Sezione n. 38:v.r. +4); (Sezione n. 46:v.r.+20); (Sezione n. 61: v.r. +2); (Sezione n. 71: v.r. -164) ; (Sezione n. 76: v.r. -1); (Sezione n. 82:v.r. +2); (Sezione n. 113:v.r. -820); (Sezione n. 114:v.r. -234); (Sezione n. 115:v.r.-837); (Sezione n. 117:v.r. -3); (Sezione n. 123:v.r.-1); (Sezione n. 141:v.r.-6); (Sezione n. 148:v.r.-1); (Sezione n. 158:v.r.-7); (Sezione n. 162:v.r.-19); ( Sezione n. 188:v.r. -2); (Sezione n. 194:v.r. +1); (Sezione n. 195:v.r.-27); (Sezione n. 205:v.r.-7); (Sezione n. 207:v.r. -1).

venerdì 1 agosto 2008

LE REVISIONI STORICHE SULL'UNITA' D'ITALIA Botta e risposta Lombardo-Sgarbi sulla figura di Gribaldi




A parte i meriti e le capacità professionali di Vittorio Sgarbi, verso i quali chi ama la cultura e l'arte non può che inchinarsi, non m'era mai capitato di apprezzare il comportamento dell'illustre onorevole, ora sindaco di Salemi, nei numerosi scontri politici o sociali da lui - ad arte o sinceramente - accesi in televisione.
Ma siccome non bisogna mai dire "mai", ecco che è giunto il momento per potere finalmente diire "bravo, Vittorio, stavolta hai fatto bene ad incazzarti e dirne una delle tue ad un uomo politico, che in verità sta dimostrando di volere scimmiottare il populismo di altri per un tornaconto mal concepito". Mi riferisco alle parole che il neo sindaco di Salemi ha speso, senza alcun risparmio, replicando a quanto sta facendo e dicendo in merito all'unità d'Italia il neo presidente della regione siciliana, don Raffele, che forse perchè di cognome va Lombardo sta cercando d'imitare un altro Lumbard, che, malgrado le proprie traversie fisiche, bisogna riconoscere che lo supera di cento leghe in fatto di carisma.

Per giustificare queste mie quattro parole a favore di Sgarbi, mi conviene risalire al prologo, dove il primo attore è stato un altro sindaco, quello di Capo d'Orlando, che non ritenendo, assieme alla sua aministrazione, l'eroe dei due mondi degno di denominare piazza Stazione, con una mazzotta - e perchè no, con la durlindana? - ha aggredito la targa intitolata a Giuseppe Garibaldi.
L'amministrazione comunale orlandina ritenendo che Garibaldi sia stato un nemico della nostra Isola, ha deciso di cambiare nome a quella piazza, ma il fatto ha dato la stura a forti polemiche, tanto che si è costituito un comitato di protesta per il ritorno di Garibaldi in piazza. Senonché, a sostenere l'iniziativa antiunitaria, è sopraggiunta l'autorevole voce del governatore dell'Isola, che, dopo una sì lodevole impresa, ha preso la palla in balzo per invocare che si continui col cancellare "il piemontese Cavour, il siculo Crispi, che fece sparare sul popolo, e Bixio, carnefice di Bronte". E ha chiamato a raccolta gli altri sindaci, perchè per settembre è prevista un'altra ondata antiunitaria: con cui abbattere " i simboli d'un'impostura" per dedicare strade e piazze ai nostri eroici emigranti....Insomma, per Raffaele Lombardo è necessario ricorrere al linguaggio di Bossi "declinato con accento meridionale, in dialetto calabrese o siciliano.". Come si declini un linguaggio probabilmente lui solo lo sa. Potrebbe essere talmente antitaliano, il nostro Lombardo, da ignorare la lingua italiana. Comunque, lasciamo andare queste fesserie e riprendiamo il filo del discorso. Nella sua foga antiunitaria, il governatore pare che abbia trovato il modo di stuzzicare il cane che dorme, facendo riferimento al fatto che Vittorio Sgarbi, in vista del 150° anniversario dell'impresa dei "mille", tenendo conto delle memorie storiche, abbia candidato Salemi a capitale garibaldina. "Vada a fare capitale di Garibaldi - avrebbe esclamato don Raffaele - un'altra città delle Marche o del Piemonte" .
A questo punto, essendo sul finire del mio soliloquio, preferisco riportare integralmente quanto riferito dal collega Luigi Todaro, nella sua corrispondenza sul Giornale di Sicilia di oggi: "La replica del critico d'arte non si fa attendere: "Il presidente Lombardo è una brutta copia di Umberto Bossi, perché lui non ha l'estro e il divertimento del leader del Carroccio". "La sua affermazione - aggiunge il critico d'arte - è una negazione storica che non ha alcuna legittimità. Mi chiedo perchè lui s'è candidato a governare una regione d'Italia?
Che si dimetta allora". "Il suo - conclude il primo cittadino di Salemi - è un atto inqualificabile. Penso che debba stare tranquillo e non appoggiare certi sindaci".
Bravo Sgarbi, questo lo dico io.

fra' Galdino

giovedì 31 luglio 2008

CALENDARIO CALCIO SERIE A 2008-2009 Le prime tre giornate

A N D A T A

1a giornata (31/08)^: 2a giornata (14/09)^: 3a giornata (21/09)

Atalanta-Siena^^^^^Bologna-Atalanta^^^ Cagliari- Juventus
Cagliari Lazio^^^^^^Genoa-Milan^^^^^^^Catania-Atalanta
Catania-Genoa^^^^^Inter-Catania^^^^^^Fiorentina-Bologna
Chievo-Reggina^^^^Juventus-Udinese^^^^Lecce-Siena
Fiorentina-Juventus^ Lazio-Sampdoria^^^^Milan-Lazio
Milan-Bologna^^^^^ Lecce-Chievo^^^^^^^Palermo-Genoa
Roma-Napoli ^^^^^^Napoli-Fiorentina^^^^Roma-Reggina
Sampdoria-Inter^^^^Palermo-Roma^^^ ^ Sampdoria-Chievo
Torino-Lecce^^^^^^ Reggina-Torino^^^^^Torino-Inter
Udinese-Palermo^^^^Siena-Cagliari^^^^^^Udinese-Napoli

mercoledì 30 luglio 2008

STRADE PERICOLOSE? LE NOSTRE....






Viaggiare nelle nostre strade (nella fattispecie, SS 113 e A20) è diventato particolarmente difficile:
nella prima, a causa del transito di troppi mezzi pesanti, tra cui quelli del trasporto dei rifiuti solidi urbani verso la discarica di Mazzarrà S.Andrea e viceversa;
nell'Autostrada 20 per lo stato ormai intollerabile del fondo stradale, che certamente non è quello conciliabile con un'arteria a scorrimento veloce.
A ciò si aggiunge - vecchia ciliegina sulla torta acida - l'ormai inveterata interruzione di un lungo tratto nei pressi di Rometta, da quattro anni in attesa di essere ripristinato.
Tutto questo avviene dalle nostre parti, con grande rischio per l'incolumità di chi deve avventurarsi in tali strade, che nemmeno in paesi più depressi del nostro sarebbero accettabili. E, per di più, con notevole disturbo per gli abitanti dei non pochi paesi le cui case si affacciano lungo la via Nazionale.
Malgrado il persistere d'una così grave situazione, senza prospettive di miglioramento, si ha, ora che siamo in mano al governo del cav., la sfrontatezza di riesumare il progetto della costruzione di un ponte sullo stretto di Messina, che secondo le promesse dei bauscia dovrebbe donare alla Sicilia la soluzione dei suoi ormai ancestrali problemi.

DEPUTATI MESSI DIETRO LA LAVAGNA

Brano tratto dal sito del quotidiano La Repubblica// Nella Foto:Italo Bocchino con La Russa

Scontro Berlusconi-Bocchino "Dal premier parole irricevibili"
ROMA - Battibecco tra il premier Berlusconi e il suo numero 2 alla Camera Italo Bocchino. Che è un po', anche, un battibecco tra Forza Italia e An. In ballo c'è l'accusa di essere dei fannulloni, proprio così, deputati fannulloni che per la seconda volta in due mesi fanno andare sotto il governo durante una votazione. E perchè? Perchè 67 di quelli che Berlusconi ha messo nelle liste e ha fatto eleggere per fare il loro dovere - cioè "essere presenti e votare" - non erano in aula. E il governo, la maggioranza, è andata sotto su un emendamento creando non pochi guai.

Da qui la massima del premier: "I senatori della Pdl sono superiori, questa è una verità indiscussa e indiscutibile". Logica conseguenza: i deputati sono inferiori, o meglio fannulloni. Come un maestro che sulla lavagna mette in colonna buoni e cattivi. Stamani la replica stizzita e offesa del vicecapogruppo Bocchino: "Parole infelici, irrispettose e irricevibili". Non si limita alla forma, va oltre e quasi contesta il modo di procedere del governo, a colpi di decreti e di fiducia. "Le parole di Berlusconi - aggiunge Bocchino - provocano, inoltre, un ulteriore disagio ai deputati, già costretti a convertire decreti blindati del governo".

martedì 29 luglio 2008

LA STRANA AVVENTURA D'UNA PENSIONATA


I recenti provvedimenti dei vari ministeri - con preponderanza quelli retti da Tremonti e Brunetta - non fanno altro che calcare la mano sui lavoratori e sui pensionati meno abbienti, senza tener conto dei reali bisogni della Nazione. Che i ministri delle finanze e del lavoro operino in maniera astrusa e confusionaria, con l'ausilio di una maggioranza succube, lo dimotrano, oltre alle recenti furberie contro i precari e a danno delle pensioni sociali, tutte le difficili situazioni esistenti negli uffici statali, dove il caos è spesso determinato non dalla disaffezione dei lavoratori, ma dalla precarietà dei mezzi messi a loro disposizione per potere bene operare. Condizioni spesso da terzo mondo, che ovviamente ricadono odiosamente sui cittadini, che di quegli uffici hanno bisogno. Già altre volte mi sono interessato, in questo blog, del marasma registrato alle poste, dove per potere riscuotere una pensione o pagare un conto corrente, si deve attendere due ore e mezza. . Ma c'è di più e di peggio. Che sia così l'abbiamo appreso da un episodio che, in questi giorni ha avuto per protagonista una maestra in pensione, la quale, dopo avere ottenuto di diritto il beneficio di uno scatto d'anzianità, in quanto profuga, s'è vista richiedere indietro parte degli emolumenti legati a tale beneficio, a causa di una fantomatica interpretazione definitiva dell'articolo uno di quella legge.
Sentiamo il racconto: " Ai primi di luglio, con lettera raccomandata, inviata dal Dipartimento Provinciale del Ministero dell'Economia e delle Finanze - Direzione Provinciale dei Servizi Vari - di Messina, con ufficio senza ubicazione espressa, - racconta la signora - mi si comunicava che ai sensi di legge, nei miei confronti, era in corso un procedimento di riduzione del mio trattamento economico e per conoscerne l'entita bisognava rivolgersi a quell'ufficio".
"Che l'ufficio fosse a Messina era chiaro, ma quale fosse l'indirizzo della sede era oscuro. Allora ho cercato nella rubrica telefonica, in quella più attuale, e ho scoperto che era ubicato in via Aurelio Saffi, is. 98, con numeri telefonici inesistenti".
"Grazie all'aiuto di un sindacato - continua la maestra - ho appreso che la sede non era più in via Saffi ma a Pistunina, in un nuovo edificio polifunzionale. Poichè ho ormai una certa età e non mi sentivo di affrontare un viaggio fino a Messina, ho delegato un amico avvocato d'informarsi".
"Non avendo ottenuto risultati, ho deciso di raggiungere di persona l'ufficio per avere le informazioni che desideravo. Giunta sul posto, finalmente una nota lieta, dopo tanto nervosismo: una gentilissima impiegata mi ha accompagnata nell'ufficio giusto, dove la responsabile, molto gentile e competente, mi ha dato tutte le spiegazioni richieste".
"Ringraziandola - conclude l'intervistata - le ho fatto notare che, se avessi trovato nella lettera un numero di telefono ed un indirizzo esatti, non avrei speso tempo, fatica e preoccupazione. La signora mi ha allora fatto sapere che purtroppo non esiste in quegli uffici un centralino telefonico, ne c'è disponibilità di carta esaurientemente intestata".

PER LA NOSTRA CITTA' NIENTE SOLDATI, perché tutto va bien signora la marchesa



Il ministro dell'interno e quello della difesa - non faccio i nomi perchè così mi piace - hanno raggiunto un accordo: aggiungeranno alle forze dell'ordine attualmente in servizio in tutta Italia tremila soldati, perchè siano di ausilio nell'attività di presidio e di controllo per la sicurezza dei cittadini. In un primo momento, di fronte al numero di soldati messi a disposizione - ben tremila - m'era venuto in mente di fare un calcolo, per sapere quanti fanti toccassero ad una cittadina della portata di Barcellona Pozzo di Gotto. Tenendo conto che la popolazione ufficiale della nostra città è di 42.000 abitanti, e quella più realisticamente presumibile, per la presenza degli immigrati, ammonta a 45.000, considerato che per la stessa ragione gli abitanti in Italia possono calcolarsi attorno ai 60.000.000, tenuto conto che il numero dei soldati disponibili è 3.000, non mi sarebbe stato difficile calcolare il numero degli abitanti cui sarebbe toccato un singolo soldato. Sarebbe bastata la seguente operazione 60.000.000:3.000=20.000. Cioè un soldato per ogni 20.000 abitanti. Per i 45.000 (20.000 + 20.000 + 5.000 abitanti) realisticamente presumibili a Barcellona, si sarebbero dovuti assegnare due soldati ed un quarto (1 + 1 + 1/4). E siccome non è possibile squartare il soldato come si squarta l'unità, Barcellona si sarebbe dovuta accontentare di due soli soldati, tanti coè quanti sono i semafori di Barcellona, che tanto hanno bisogno di essere vigilati. Ad un tratto però mi sono accorto che il mio conto, estremamente esatto anche se fatto alla femminina, sarebbe stato inutile e presuntuoso, in quanto avevo presunto erratamente che i 3.000 soldati sarebbero stati equamente divisi in tutt'Italia, visto che il problema della sicurezza è grave ovunque. E invece no, perchè adesso ufficialmente è stato spiegato dallo stesso ministro della difesa che i soldati verranno utilizzati in questa maniera: un terzo sarà impiegato per vigilare gli obiettivi sensibili (ambasciate, consolati e varie istituzioni; un altro terzo nei centri di permanenza temporanea; i restanti mille pattuglieranno le città: inizialmente Milano, Roma, Napoli, Padova, Verona e successivamente altre cinque città, ancora non specificate. Comunque possiamo essere certi che, fra i centri ancora non identificati, non ci sarà Barcellona Pozzo di Gotto, visto che in questa nostra città tutto fila liscio, tutto è in perfetto in ordine. Tranne i semafori. Ovviamente.

Fra Galdino

lunedì 28 luglio 2008

SE CI SONO GLI SMS, PERCHE' SPORCARE I MURI?



Adesso che la scuola è finita, ora che i ragazzi sono già in vacanza e la città praticamente è poco frequentata da loro, perchè orientati in buona parte verso la zona balneare, adesso, è tempo di stasi per l'ormai abituale tendenza di riempire i muri di messaggini amorosi che, l'avanzata tecnologia, ormai ha reso di dominio telematico: grazie ai tanto appasionanti sms, divenuti ormai pane quotidiano per i nostri giovani. E non. .Le scritte sui muri, comunque ci sono, e ce ne sono tante e a volte male eseguite, tanto da risultare estremamente imbrattanti. Ne rimangono sui prospetti delle scuole, sui muri esterni del duomo, su muraglie di giardini e su facciate di case. L'altra settimana addirittura è apparsa una lunga indecifrabile scritta rossa sulla facciata della chiesa di S.Antonino, talmente deturpante da indurre i monaci ad intervenire subito per farla sparire. E per cancellarla hanno dovuto fare scrostare l'intonaco del muro. Nel quartiere, la vista di quella bruttura ha suscitato sorpresa e indignazione fra i residenti, tutti convinti che nessuno del rione si sarebbe permesso di sporcare la chiesa del taumaturgo loro patrono. L'anno scorso, in questo stesso sito, abbiamo avuto modo di fare vedere che cosa era accaduto al centro di Barcellona, dove persino l'intero prospetto della Basilica di San Sebastiano risultava - e risulta ancora - imbrattata di scritte, che sicuramente non rendono onore alle mani che le hanno fatte. Presumibilmente manine femminili, visto il tenore dei messaggini. Come dev'essere stata opera di gentil sesso la scritta che ho fotografato sulla parete esterna di uno dei tunnel che attraversano il rilevato ferroviario nei pressi della stazione nuova. E che pubblico adesso, affermando che non il contenuto del messaggio - il quale giuro non mi può solleticare perchè so che di Ciccio non ci sono io soltanto e d'altronde sono un vecchio bacucco - m'ha indotto a scattare la foto, ma la domanda che mi sono posto: "Ma come ha fatto l'intraprendente "innamorata" ad arrampicarsi fin là sopra per esprimere il suo amore?

domenica 27 luglio 2008

CHI E' CAUSA DEL PROPRIO DANNO PIANGA SE STESSO


Poco fa, rispondendo ad un anonimo commentatore che aveva dato un pepatissimo giudizio sulle condizioni della nostra città, ho avuto modo di ricordare che, a parte le responsabilità di chi ci aministra, evidenti, non possiamo fare a meno di fare risalire a noi stessi - nella qualità di popolo - la causa dell'attuale andazzo.
E che bisogna far risalire alla fonte - cioè all'elettorato - la causa dei nostri mali - quando di mali si tratta - ce lo conferma ciò che sta avvenendo grazie a questo nuovo governo nazionale: ìl cui comportamento non può che farci ricordare il savio detto: "chi è causa del proprio male pianga sè stesso".
Quanti e quanti elettori, di tutte le fasce sociali. non si sono fatti abindolare dalla propaganda dell'imbonitore nazionale che prometteva mari e monti?
Beh, adesso stanno constatando che al posto dei benefici promessi - se si eccettua l'indiscriminata estensione dell'eliminazione dell'ICI - tutti i nostri governanti hanno preso la frusta in una mano e il machete nell'altra e con leggi e decreti sorprendenti ci stanno comminando un avvenire di lacrime e sangue.
L'ultima frittata l'hanno cotta a Montecitorio, inserendovi di soppiatto, tra le altre uova apparentemente normali, un ovetto di serpe, il cui veleno dà il ben servito ai quei giovani precari che, di fronte ad ingiustificato licenziamento, avevano ottenuto, per merito del tanto deprecato governo Prodi, il diritto di ricorrere alla Magistratura per farsi assumere a tempo indeterminato. E quanti, quanti precari, creduloni, avevano votato per questi signori? Probabilmente moltissimi!
Lo stesso Oliviero Diliberto, segretario dei comunisti italiani, che fu una delle spine nel fianco del governo Prodi, sentite che cosa dice a tal proposito:
" Il presidente della Commissione Finanze della Camera, Conte, giustifica la norma contro i precari con la necessita' di evitare il bagno di sangue di un'azienda privata come le Poste che, dopo aver fatto carta straccia delle norme, si e' vista imporre dai giudici del lavoro il rispetto delle regole e l'assunzione dei lavoratori. Il parlamento piu' a destra della storia della Repubblica - aggiunge Diliberto - si schiera con un'azienda che non rispetta le regole contro i lavoratori. Questo succede, perche' manca la sinistra in Parlamento. Ricordo che il vituperato Governo Prodi aveva stabilito che dopo tre anni di contratti un dipendente dovesse essere assunto. Per noi erano troppi tre anni, ma era gia' qualcosa. Ora questa maggioranza cancella quella norma e stabilisce che basta pagare per non regolarizzare un lavoratore".
A parte il riferimento alla sinistra assente in Parlamento, che serve comunque a ribadire il detto di cui sopra ( chi è causa dei propri mali, ecc..), il fatto che maggiormente colpisce è la tracotanza con cui i milioni di elettori di questa destra vengono adesso "mazziati". E forse per loro non ci dovrebbe essere motivo di comprensione. Il guaio è che, purtroppo, anche gli altri - quelli cioè che hanno cercato di frenare lo tzunami di destra - dovranno soffrire le pene della frusta e del machete

FRANCESCO CILONA

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