sabato 5 settembre 2009

SEMPRE PIU' SOSTENUTA LA PROTESTA DEI PRECARI DELLA SCUOLA


.....................................Da un'idea di LINO GIUSTI
......Blog a 2

LE PAROLE DI CIRCOSTANZA E LE PROMESSE D'AIUTO SEMBRANO ANCORA TROPPO VAGHE PER SEDARE L'ANSIA DI CHI E' VOTATO ALLA DISOCCUPAZIONE




Continua, in tutt'Italia, la protesta dei precari della scuola, contro i tagli provocati dalla legge Gelmini.
42mila i posti tagliati + 30mila pensionamenti mettono la scuola italiana in ginocchio e non sarà che una goccia in un mare di necessità il prospettato ausilio a 12mila precari, cui verrebbero applicati i contratti di disponibilità, di cui s'è parlato nel post di ieri.
A Messina, dove la protesta è ancora in atto, ieri in occasione del presidiamento dell'Ufficio scolastico provinciale, il dirigente (già provveditore agli studi) Gustafo Ricevuto, di fronte al dreanna di tanti operatori della scuola destinati alla disoccupazione , non ha potuto fare altro che esprimere, oltre alla naturale promessa di interessamento presso la Regione, la propria solidarietà per tutta quella gente, che ovviamente, non sapendo che farne, delle parole di circostanza, stamattina ha continuato a frasi sentire in piazza, partecipamdo ad un corteo, che partendo da piazza Municipio s'è avviato verso il Palazzo del Governo, per fare sentire là la pressione di chi ha bisogno di lavorare e si trova, per decisioni governative, improvvisamente sul lastrico.
Intanto, da parte sua, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che ha potuto constatare da vicino quanto sta analogamente accadendo a Palermo, dove addirittura ci sono precari che digiunano per protesta, ha assicurato che il suo Governo farà di tutto per contribuire al miglioramento della situazione, ricordando che appunto della spinosa questione si occuperà il competente assessore Leanza, in un incontro puntato coi sindacati per l'8 settembre.
Nell'attesa di tale incontro, convocato per definire i criteri di assegnazione dei 1800 posti escogitati in seguito all’accordo tra la regione ed il Miur, su finanziamento UE di 40 milioni (in due anni), i precari prospettano nuove iniziative per l’inizio della prossima settimana, anche perchè non tutti - tra i sindacati - sembrano convinti che la pezza prospettata dalla Regione possa essere vitale, in quanto si tratterebbe di un tampone troppo restrittivo.

RAFFAELE LOMBARDO SPIEGA L'ORIGINE DEL CONTRIBUTO REGIONALE A "BAARIA"



"La Regione siciliana non ha erogato un solo euro proveniente da fondi regionali per finanziare la produzione del film ''Baaria''. Ma ha condiviso, attraverso un accordo di programma quadro, una strategia di comunicazione messa a punto con il ministero dello Sviluppo Economico e il ministero dei Beni Culturali. Strategia che prevedeva la coproduzione del film con le risorse finanziarie, interamente di fonte statale, messe a disposizione dalla delibera Cipe n. 35 del 2005". (Adnkronos)
Così, il presidente della Regione Siciliana, ha giustificato il contributo dato alla produzione del film di Tornatore,attribuendo l'onere dei 4,5 milioni d'euro, anzicché alla cassa regionale, a quella dello Stato, senza accorgersi che si è trattato ugualmente di denaro pubblico - cioè dei contribuenti - che dallo Stato è passato ad una casa produttrice privata.

venerdì 4 settembre 2009

POVERA ITALIA DI DOLORE OSTELLO, NAVE SENZA NOCCHIERO E CON UN "SISTEMA INFORMATIVO" BEVERATOIO

Il premier Silvio Berlusconi, lasciando il Coi (Comando Operativo Interforze), a chi chiedeva di commentare le dimissioni del direttore di Avvenire, Dino Boffo, ha risposto:
"Credo possiate leggere i giornali di oggi dove c'è tutto il contrario della realtà. Abbeveratevi della disinformazione di cui siete protagonisti. Povera Italia, con un sistema informativo come questo".

LEGGI:>Ghedini: il Cavaliere spiegherà

ENTUSIASTICO COMUNICATO DEL FNS SULLA BELLA RIUSCITA DEL FILM DI TORNATORE


Il Fronte Nazionale Siciliano, entusiasta del film Baaria del regista Peppuccio Tornatore, ha emesso un comunicato in cui si congratula del
"successo conseguito a Venezia ed i consensi, la quantità e la qualità degli attestati di simpatia, registrati nell'opinione pubblica internazionale e nella maggior parte dei mass media, costituiscono un inconsueto "RICONOSCIMENTO" del valore e dei valori (e .... del modo di sentire) della SICILIANITA'". "Un "riconoscimento" - procede la nota - che giunge molto opportuno nel momento in cui la identità culturale e la stessa lingua del Popolo Siciliano rischiano di essere cancellate, fra una lottizzazione e l'altra ...." "L'FNS, infatti, ritiene che il successo condiviso del film ci autorizzi a sperare nell'inizio di un nuovo, ampio e significativo processo di rinascita della cultura siciliana. Con la conseguente sensibilizzazione ad iniziative mirate alla tutela ed alla diffusione della Lingua Siciliana. Non a caso, le recensioni che hanno preceduto la presentazione di BAARIA hanno già inorgoglito e commosso i Siciliani residenti in Sicilia ed i Siciliani, molto più numerosi, della Diaspora". "Ci permettiamo- si legge ancora nel comunicato - di esprimere queste nostre opinioni senza volere strumentalizzare, in alcun modo, la valenza dell'opera cinematografica ed il relativo ruolo nel settore specifico. Ed, ovviamente, senza voler interferire con le "riserve", con la "freddezza" e persino con le CRITICHE FEROCI, con le quali alcuni noti giornalisti e critici hanno voluto - e forse dovuto - accogliere il film. Massimo rispetto anche per questi ultimi". "Puntualizziamo, tuttavia, che l'impostazione globale del film dovrebbe essere vista anche come un forte abbraccio ideale, nel quale Peppuccio Tornatore ha voluto stringere tutti i Popoli del Mondo. Con i quali il regista siciliano ha voluto e vuole condividere la forte emozione dell'uso della Lingua "materna", intesa come valore universale". "Dalla Sicilia con amore, insomma. Piaccia o non piaccia ai censori di turno"

UNA SOLUZIONE AL PRECARIATO SCOLASTICO: SECONDO IL MINISTRO GELMINI CHI SI CONTENTA GODE...


LA PEZZA ALLA LEGGE GELMINI E' PIU' PRECARIA DEGLI STESSI PRECARI

Continua il dramma delle centinaia di migliaia di precari della scuola, che trovatisi senza più alcuna prospettiva occupazionale, a causa della macete ministeriale (leggi legge gelmini), da diversi giorni sono in stato di agitazione.
Ieri a Messina le "vittime" dei tagli ministeriali hanno reagito occupando l'Ufficio Scolastico Provinciale.
Per consolazione hanno avuto l'appoggio dei sindacati che, di fronte ai quasi mille casi di precarietà in provincia di Messina, non si sentono per nulla rassicurati dal recente annuncio del Ministro della Istruzione, che crede di risolvere il dramma del precariato mettendo una "pezza nuova" su un vestito logoro: il rattoppo dovrebbe essere "una norma di legge che verra' inserita in un decreto legge ad hoc o nel cosiddetto decreto Ronchi - ha spiegato in una conferenza stampa il ministro Maria Stella Gelmini- sui supplenti annuali. ''Attraverso - ha spiegato - una convenzione che coinvolge Welfare, Istruzione e Inps a questi lavoratori verrà garantita un'indennita' di disoccupazione e una via preferenziale per l'accesso alle supplenze brevi''.
La durata dell'indennità di disoccupazione è di 8 mesi che diventano 12 per coloro i quali hanno superato i 50 anni. Con la stessa norma sulle supplenze brevi il personale che accetti tutte le occasioni di supplenze avraà diritto al punteggio per l'intero anno di servizio nelle graduatorie a esaurimento.
Immediate sono state le reazioni del presidente dei Comitati italiani precari, Curreli, che ha definito i contratti di disponibilità “un contentino” ed ha chiesto il blocco dei tagli previsti; insomma, un dietrofront del ministro.

giovedì 3 settembre 2009

BOFFO SI DIMETTE E IL CARDINALE ACCOGLIE



Dino Boffo si è dimesso dalla direzione di Avvenire con una lettera inviata al presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco. "Non posso accettare che sul mio nome si sviluppi ancora per giorni e giorni una guerra di parole che sconvolge la mia famiglia e soprattutto trova sempre piu' attoniti gli italiani", scrive Boffo nella lettera nella quale presenta le dimissioni ''irrevocabili'' e ''con effetto immediato'' sia da Avvenire che dalla tv dei vescovi Tv2000 e da Radio Inblu.
"La mia vita e quella della mia famiglia, le mie redazioni - aggiunge Boffo - sono state violentate con una volonta' dissacratoria che non immaginavo potesse esistere". "L'attacco smisurato, capzioso, irritualmente feroce - prosegue - che è stato sferrato contro di me dal quotidiano Il Giornale guidato da Feltri e Sallusti, e subito spalleggiato da Libero e dal Tempo, non ha alcuna plausibile, ragionevole, civile motivazione: un opaco blocco di potere laicista si è mosso contro chi il potere, come loro lo intendono, non ce l'ha oggi e non l'avrà domani".

- Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, ha preso atto, "con rammarico, delle dimissioni irrevocabili del dottor Dino Boffo dalla direzione di Avvenire, TV2000 e RadioInblu. Nel confermargli, personalmente e a nome dell'intero episcopato, profonda gratitudine per l'impegno profuso in molti anni con competenza, rigore e passione, nel compimento di un incarico tanto prezioso per la vita della Chiesa e della societa' italiana, esprime l'inalterata stima per la sua persona, oggetto di un inqualificabile attacco mediatico. Apprezzando l'alta sensibilita' umana ed ecclesiale che lo ha sempre ispirato, gli manifesta vicinanza e sostegno nella prova, certo che il suo servizio alla Chiesa e alla comunita' civile non verra' meno.

?
--GLI INTERROGATIVI DI PINCO E PALLINO --?

PINCO
: -Adesso a chi tocca? Per caso alla Concita De Gregorio, il direttore de "L'Unità", che è stata chiamata in causa assieme ad altre giornaliste per avere contribuito a "denigrare" il Cavaliere?
PALLINO:- Direi di no! Dietro l'Unità non c'è mica il Vaticano.....

Clicca qui: => "C'è una regia

Clicca qui:"Un attacco capzioso e feroce"
qualcuno dovrà spiegare"




SE SI VUOLE RISOLVERE LA QUESTIONE ATO BISOGNA AVERE IL CORAGGIO D'INTERVENIRE ALLA RADICE.



ORMAI GLI AMBITI TERRITORIALI SONO OBSOLETI E NON RESTA CHE SRADICARLI


A cosa varranno i sit in davanti ai Palazzi Municipali, le astensioni dal lavoro degli addetti all'igiene ambientale, le minacce dei sindaci e le richieste di miglioramento dei servizi ATO, se non si fa nulla per sradicare gli ormai inefficienti Ambiti territoriali, che non potranno mai qualificarsi ottimali, in quanto pessimo, tranne che per qualche mosca bianca, s'è rivelato il loro operare.
Nati per migliorare le condizioni igienico-ambientali nei centri associati, sin dall'inizio si sono anzitutto assunto il compito di carrozzoni, per la soddisfazione di quel sottobosco che purtroppo alimenta l'andazzo della politica regionale.
Recentemente, con il supporto dei sindacati CGIL,CISL,UIL, le maestranze alle dipendenze della Gesenu e delle ditte subappaltanti, stanche di dovere ogni mese reiterare riduzioni ed astensioni dal lavoro per strappare il salario non percepito puntualmente, hanno cercato di giocare l'ultima carta facendo pressione sui sindaci, che per l'ATO ME2 sono a capo dei Comuni aggregati.
Le delegazioni, sostenute dalla componente sindacale, hanno ancora una volta focalizzato la gravità delle carenze che vanno oltre i ritardi stipendiali, in quanto aggravate dalla insufficienza di mezzi adeguati, di cui parecchi obsoleti, dallo scarso rispetto deile esigenze di sicurezza, dalla mancanza del vestiario idoneo.
A Milazzo, il sindaco Lorenzo Italiano, che già da tempo - come daltronde anche altri primi cittadini, compreso quello di Barcellona - ha mostrato i muscoli nei confronti dell'ATO e della GESENU, minacciando azioni legali a tutela dell'igiene cittadina, ha assicurato la solidarietà dell'Amministrazione e un ulteriore intervento di diffida all'ATO, perché adotti le giuste iniziative atte a mormalizzare la situazione.
“La comunità milazzese - ha spiegato Italiano - sta pagando a caro prezzo questi disservizi e per questo ho deciso di tutelarmi anche sotto il profilo dell’immagine con richieste di risarcimento danni. Comprendo la situazione dei lavoratori perché chi lavora ha il diritto di essere pagato con puntualità, ma li invito ad essere collaborativi. Nei confronti dell’Ato, la mia sarà una battaglia senza esclusione di colpi, al di là di quanto qualcuno strumentalmente cerca di sminuire"
Fa sapere intanto d'avere chiesto la convocazione del Cda di ATO ME2 per definire i rapporti con la Gesenu, e per rimodulare le tariffe, onde consentire ai cittadini di pagare il giusto, cioè la raccolta e il conferimento in discarica. E ciò perchè i servizi previsti non sono stati espletati tutti.
"Così facendo - ha affermato Italiano- sono certo che i cittadini pagheranno regolarmente le bollette, nelle casse dell’Ato arriverà quella liquidità indispensabile per proseguire la gestione senza interruzioni e al tempo stesso si potranno gettare le basi per pianificare la concreta attuazione del Contratto di gestione rifiuti che l’Ato ha sottoscritto con i 38 Comuni appartenenti a questo ambito territoriale".
La proposta del sindaco Italiano (FOTO), similmente avanzata, da anni, dai comitati spontanei cittadini e dalle associazioni in difesa degli utenti, per quanto utile a dare una boccata d'ossigeno alla situazione finanziaria nettamente in rosso di ATO ME 2, non sarebbe tuttavia sufficiente a raddrizzare la fatiscente situazione generale, divenuta ormai una "mala pianta" che va sradicata alla base. Un'operazione dolorosa e difficile che, singolarmente, nessun sindaco potrà mai avviare.
Il pesce da dove puzza?
Italiano lo sa, ed è là che si deve intervenire.

mercoledì 2 settembre 2009

PROSEGUE IL CONTRATTACCO DI BERLUSCONI NELLA GUERRA INTENTATA AI GIORNALI CHE L'HANNO PRESO DI MIRA

Concita De Gregorio

.....MA IL PREMIER NON AVEVA DICHIARATO CHE NON LEGGE I GIORNALI?


Dopo Repubblica, Silvio Berlusconi ha deciso di portare in tribunale anche l’Unità. Gli avvocati del premier hanno chiesto alla testata diretta da Concita De Gregorio un risarcimento pari a due milioni di euro. Per le dieci domande di Repubblica il presidente aveva chiesto un milione di euro.

“Si chiede poi - informa il quotidiano - la condanna a una pena di 200.000 euro ciascuna per il direttore Concita De Gregorio, per le giornaliste Natalia Lombardo e Federica Fantozzi, per Maria Novella Oppo e Silvia Ballestra”. La richiesta riguarda i servizi dedicati allo scandalo sessuale che ha coinvolto il premier pubblicati il 13 luglio e il 6

agosto.

Da Rai News

clicca:
Berlusconi vs Repubblica, si continua: "Quel giornale è un partito, ecco perchè non rispondo alle 10 domande"


SI CERCA DI REAGIRE AI DISAGI CREATI DALLA LEGGE GELMINI CON ADUNATE DAVANTI AGLI UFFICI SCOLASTICI PROVINCIALI




MONTA LA PROTESTA DEI PRECARI, PER LA PERDITA DI MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO
....S'ACUISCONO ANCHE GLI ALTRI PROBLEMI CHE RENDONO PRECARIE LE NOSTRE SCUOLE


I problemi della scuola, numerosi e complessi, sembrano acuirsi ad ogni inizio d'anno scolastico.

Per l'annunciato 2009/2010, non solo si acuiscono, ma addirittura si aggravano, per l'inopinata ondata d'urto contro l'impiego di decine di migliaia di precari, determinata dai tagli operati con la riforma Gelmini.

In questi giorni, a causa di questa nuova piaga, si sono registrate adunanze protestatarie in quasi tutte le province.
A Messina, dove gli esclusi dal lavoro si sono ieri radunati davanti alla sede dell'ex provveditore, la rabbia s'è sfogata in più di una direzione: contro l'ingiusto provvedimento ministeriale e persino contro la tiepidezza del comportamento di taluni sindacati in una questione così coinvolgente.

Per dimostrare che i 7000 posti tagliati in Sicilia sono stati e continuano ad essere l'assillo principale per il sindacato, i segretari regionali di Cisl e Cisl Scuola, Maurizio Bernava e Angelo Prizzi, hanno firmato una lettera indirizzata al presidente della Regione, con cui si sollecitano interventi decisivi atti a garantire ai lavoratori precari della scuola la tutela dei loro interessi, anche cercando - per il raggiungimento di tale giusto scopo - il consenso del presidente del Consiglio, Berlusconi.
Che lettere del genere possano bastare per sedare le preoccupazioni degli operatori scolastici gettati sul lastrico, comunque, nessuno può garantirlo.
Intanto, per cercare un po' di dipanare la matassa, da parte della Cgil si è inteso coinvolgere i precari della scuola all'appuntamento assembleare di stamani nella sede della Camera del Lavoro di Messina, per chiarimenti sull'accordo tra il Miur ed il Governo Lombardo, col quale si vorrebbe mettere qualche pezza allo strappo delle legge Gelmini.

Se questo problema è, tra gli emergenti, il più pressante, ciò non significa che si debba tacere sulla impellenza degli altri che, numerosi, affliggono la nostra scuola.
Intanto, parlando di Barcellona, esiste ed è visibilissima, la precarietà dell'edilizia scolastica che investe in modo particolare - ma non solo - gli edifici di pertinenza provinciale.
Basti pensare alla ormai ancestrale situazione di disagio in cui devono operare insegnanti e studenti del liceo scientifico Enrico Medi, sballottati in più edifici di proprietà privata, distanti tra di loro, che sicuramente non possono garantire la giusta serenità mentale, ad una categoria che con la mente deve lavorare.
Altro grosso problema, il costo dei libri, di anno in anno sempre più oneroso, come pesanti sono d'altronde gli zaini che i ragazzi si devono accollare, nella loro frequenza scolastica.
Troppi libri da portare giornalmente in classe, troppo carico su spalle a volte gracili, che un vezzo nato dall'insensibilità di non pochi docenti ha reso ormai di prammatica.

Francesco Cilona

martedì 1 settembre 2009

AVREMO FINALMENTE PIAZZA DELLE ANCORE



Scrufuliando nel sito del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, m'è capitato d'imbattermi, tra le scarse novità esposte, in una sorprendente notizia: che il 10 settembre prossimo venturo, il popolo di Barcellona assisterà alla intitolazione della piazza centrale di Calderà che, secondo quanto ha stabilito la Giunta municipale, confortata dall'approvazione della Commissione comunale di toponomastica, sarà denominata "Piazza delle Ancore". Un nome, una marca, una garanzia a memoria delle due maestose ancore nere che rompono la monotonia di una piazza assolata, abbagliante e tuttavia frigida, a meno che non sia destinata ad essere ricoperta da un tappeto d'erba artificiale: vedi poster allegato.
Il nome, scelto grazie ad un energico sforzo di fantasia, dovrebbe costituire un riconoscente segno di gratitudine verso chi generosamente ha donato i due spettacolari simboli marinari.
Visto che la piazza centrale di Calderà è stata ormai impegnata, si spera che al grande Vincenzo Bellini, che immortalò Calderà, ambientando in essa la mirabile opera lirica "Il Pirata", qualcuno un giorno si ricorderà di intitolare almeno una piazza periferica della nostra storica località marinara.

fra' Galdino


NELLE SPESE LA REGIONE HA UNA MANO CORTA E L'ALTRA LUNGA


Pinco: Ciao Pallino, come stai?
Pallino:Come vuoi che stia: tra il caldo massacrante e la crisi che ci frega, non c'è da scegliere.
Pinco: Parli di crisi? Quella sì che pesa su noi poveracci. Io non penso che ci sia crisi per tutti quelli che scorazzano in questo nostro bel Tirreno a bordo di yacht che sembrano navi
Pallino: Ma tu lo sai quanto costa un coso di quelli, solo per attraccarlo a Portorosa non bastano, per un giorno, il mio ed il tuo stipendio.
Pinco: Lo stipendio di un mese?
Pallino: No, di un anno. Eppure quei signori per il fisco sono più poveri di noi.
Pinco: A proposito di povertà: più poveri di noi, sicuramente sono tutti quei maestri e professori precari che in questi giorni stanno manifestando contro i tagli della Gelmini. E' certo che a loro hanno tolto il pane dalla bocca, gettandoli così sul lastrico.
Pallino:I signori governanti dicono che ci sono troppe spese e che se non si tagliano finisce lo Stato sul lastrico:
Pinco: Già, anche la Regione, dopo tanto sperpero, ha cominciato a tagliare. Hai letto sui giornali che hanno usato la mannaia per le spese sanitarie?
Don Raffaele e l'assessore Russo hanno buttato nel torrente migliaia di materassi, tanti sono stati i posti letto eliminati.
Pallino: E la gente trova i reparti chiusi e muore, com'è avvenuto giorni fa.
Pinco: D'altronde non potevano fare diversamente: il governatore voleva dare un bel taglio alla miriade di dipendenti regionali e ha dovuto segnare il passo.
E poi, non lo sai che ci sono spese impreviste o obbligate?... E ancora persistono finanziamenti a pioggia?
Pallino: Ho saputo che c'è un finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro a favore del film "Baharia".!!!
Pinco: Dicono che si tratta di un prodotto siciliano, un film del nostro Giuseppe Tornatore.
Pallino:Un film siciliano prodotto a Tunisi, da una casa cinematografica del nord, controllata da...
Pinco: Per carità, non facciamo nomi di persone.
Pallino: Posso dire almeno come si chiama la casa?
Pinco: Direi di no, perchè si tratta di un essere urticante.
Pallino: Urticante? Allora lo dico! MEDUSA.
Pinco: Ebbene, sì: MEDUSA FILM, controllata da Mediaset. Il costo complessivo della realizzazione del film si aggirerebbe intorno ai 25 milioni d'euro.
Pallino: Già. Un quinto dei quali li spende la Regione...che però non è in grado di mantenere i posti letto esistenti.

clicca qui:
Opposizione e giornali, bocche cucite sul “regalo” della Sicilia alla Medusa

lunedì 31 agosto 2009

SI PROSPETTANO GIORNI AMARI PER L'IGIENE AMBIENTALE


LE SEGRETERIE GENERALI FP. CGIL , FIT CISL , UILTRASPORTI DI MESSINA COMUNICANO

"Stato di agitazione e manifestazione di protesta dei lavoratori al servizio di igiene ambientale della società Gesenu e delle ditte sug-appaltatrici.
Mancato pagamento della retribuzionie del mese di luglio, degrado e precarie condizioni igienico sanitarie a rischio la salute di lavoratori e dei cittadini.
FP CGIL -FILTCISL E UIL Trasporti : manifestazioni di protesta nei giorni di martedì e mercoledì presso i Comuni di Barcellona e Milazzo".


Le OO.SS. F.P. CGIL- FILT CISL e UIL TRASPORTI hanno indetto due manifestazioni di protesta dei lavoratori addetti ai servizi di igiene ambientale della società GESENU E delle Ditte Sub-appaltatrici, nel territorio di competenza dell’ATO 2.
Le manifestazioni si terranno martedì 1 settembre dalle ore 9,00 alle ore 11,00 davanti al Comune di Barcellona. Mercoledì 2 settembre la protesta si sposterà davanti al Comune di Milazzo dalle ore 9.00 alle ore 11.00.

I lavoratori addetti ai servizi di raccolta rivendicano il diritto al pagamento della mensilità del mese di luglio e gli arretrati contrattuali maturati e denunciano le precarie condizioni di lavoro in cui sono costretti ad operare- dichiarano i Segretari Generali Clara Crocè Enzo Testa e Giuseppe Lotronto e i responsabili territoriali Salvatore Chiofalo Angelo Calvoe Enzo Gitto - la responsabilità dell’inadeguatezza dei servizi resi ai cittadini non può essere attribuita ai lavoratori ma alla cattiva gestione del servizio.
Nel corso delle manifestazioni renderanno note alla cittadinanza le ragioni che stanno alla base della protesta:a rischio la salute dei lavoratori e delle cittadinanze.
"Automezzi obsoleti e gravi violazioni delle norme in materia di igiene e sicurezza . Chiederemo a tutti i Sindaci e in primo luogo a quelli di Barcellona P.G. e Milazzo nonché all’ATO risposte chiare e immediate. Ormai le chiacchiere stanno a zero - continuano Crocè, Testa e Lotronto- le dichiarazioni hanno un senso se si traducono in fatti concreti. I cittadini e i lavoratori ormai sono stanchi della politica delle parole2.

MONTA LA PROTESTA DEI PRECARI DELLA SCUOLA DAVANTI AGLI UFFICI PROVINCIALI SCOLASTICI


Dicevamo, nel post precedente, che da domani la Scuola aprirà i battenti per il rientro degli insegnanti.
Non saranno ovviamente tutti i docenti ad avere la possibilità di un ritorno, perchè parecchi saranno gli esclusi a causa della famigerata riforma gelmini.Sono infatti in gran numero i precari che, non essendo riusciti a ottenere un incarico, sembrano ormai destinati alla disoccupazione.
A perdere il posto sono, oltre a parecchi insegnanti di sostegno, molti altri cosiddetti curriculari, per la cui mancata assunzione hanno avuto un ruolo determinante le misure riguardanti il maestro unico, la riduzione delle cattedre d'italiano nelle scuole medie di primo grado e l'abolizione della deroga per casi di grave disabilità.
Interventi sindacali e proteste degli interessati, per quanto pressanti, non sono riusciti finora a commuovere il duo Tremonti-Gelmini, per cui - adesso che l'inizio del nuovo anno scolastico è alle porte- sembra che rimanga poco da sperare in un qualche loro atto di resipiscenza.
Per quanto sia scoraggiante la durezza del Governo, i precari - che non sono soltanto della categoria docenti, ma ce ne sono molti anche facenti parte del lavoro ATA - non intendono demordere e, appoggiati dai sindacati, nei vari capoluoghi, hanno cominciato a radunarsi davanti agli uffici provinciali scolastici per dimostrare che sono pronti alla mobilitazione generale, perchè sia loro garantito il diritto alla sopravvivenza.
A Napoli, a Palermo, a Catania, stamattina si sono raccolti davanti algli uffici degli ex provveditori centinaia di giovani e meno giovani, tutti con lo stesso problema della precarietà inascoltata.
Anche a Messina c'è stato un approccio tra "esasperati", per stabilire il da farsi. La segretaria generale della Fic Cgil di Messina, Grazia Maria Pistorino, consapevole della gravità del disagio, sostiene che "La mobilitazione di questi lavoratori che per anni sono stati il nervo vitale del sistema di istruzione e che oggi si vedono messi fuori dalla scuola richiede l'intervento di enti locali e istituzioni per il sostegno all'occupazione e soprattutto richiede al ministro Gelmini e al governo nazionale una revisione delle scelte di taglio che stanno producendo disperazione nel nostro tessuto sociale già gravemente colpito dalla crisi". Intanto per dimostrare che il sindacato ha già fatto dei passi risolutivi per sbrogliare l'ingarbugliata situazione, la Flc Cgil ricorda che mercoledì prossimo, 2 settembre, a partire dalle ore 11.00, nella sede della Cgil di Messina di Via Peculio Frumentario, si terrà un'assemblea di tutto il personale precario della scuola, nel corso della quale verranno fornite tutte le informazioni relative ai progetti di occupazione che la Regione Sicilia, dopo le pressioni del sindacato, sta avviando e che riguarderanno 1800 unità di personale, tra docenti e figure ATA.

LA SCUOLA ITALIANA RIAPRIRA' I BATTENTI SECONDO IL CALENDARIO PRESTABILITO IN SEDE MINISTERIALE: NESSUN RINVIO E' PREVISTO PER TIMORE DELL'A H1 N1


DAL PRIMO SETTEMBRE I DOCENTI A SCUOLA PER LE ATTIVITA' EXTRA CURRICULARI


Non ci sarà nessun rinvio nell'apertura delle scuole in Italia.
Il calendario rimane quello già previsto in abbondante anticipo , per cui in Sicilia il primo giorno di scuola per l'anno scolastico 2009/2010 sarà venerdì 18 settembre.
A meno che persista l'attuale rovente temperatura che potrebbe consigliare al competente assessore regionale di fare slittare l'avvio per scolari e studenti, senza tuttavia alcuna modifica per i docenti, i quali sin da domani devono presentarsi nelle scuole di titolarietà o assegnazione.
Per quanto concerne il ventilato rinvio dell'apertura scolastica per eventuale rischio d'epidemia influenzale, legato alla famigerata "suina", è stato invece chiarito che non c'è niente di vero su quanto riportato da taluni organi d'informazione.
A parte che già categoricamente un'eventualità del genere è stata esclusa dal Ministro Gelmini - e qui non le si può negare ragione - va registrato, come decisivo ed importante, quanto oggi precisa con una propria nota il dott. Giuseppe Mele, Presidente della FIMP, la Federazione Italiana dei Medici Pediatri, cui nei giorni scorsi era stata attribuita la richiesta di rinvio dell'apertura delle scuole.

"La Federazione italiana dei Medici Pediatri - si legge nel comunicato - non ha mai chiesto nè formalmente, nè informalmente, in alcuna sede, di posticipare l'apertura dell'anno scolastico per contrastare la diffusione del virus della nuova influenza A H1N1". "L'eventuale chiusura di uno o piu' istituti scolastici è una delle tante misure previste dall'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) - chiarisce Mele - nel momento in cui si debba intervenire in comunità di tipo "chiuso" (come appunto una scuola) per circoscrivere un'eventuale diffusione infettiva.
La Fimp, interpellata nei giorni scorsi anche su questo tema, ha semplicemente affermato di condividere questa come le altre raccomandazioni della massima autorità sanitaria mondiale ma - insiste Mele - non ha mai chiesto che l'apertura dell'anno scolastico nel nostro Paese venga posticipata.
Misura che, peraltro, al momento non avrebbe alcun effetto a meno di non considerare l'apertura delle scuole una variabile a data da destinarsi.
La Fimp, invece, ha auspicato che, anche in sede di confronto nel tavolo tecnico istituito presso il Ministero della Salute partecipino rappresentanti del ministero dell'istruzione per valutare insieme ogni misura possibile e necessaria per contrastare la diffusione del virus AH1N1".

domenica 30 agosto 2009

IL CARROCCIO E' L'UNICO BALUARDO DELLA CRISTIANITA'



BOSSI E CALDEROLI INTENDONO INCONTRARSI COL SANTO PADRE PER RENDERLO EDOTTO DELLA CRISTIANITA' DELLA LEGA NORD

Quanto sta accadendo in questi giorni ha dell'inverosimile. Il contrattacco operato dal nuovo direttore del Giornale, in concomitanza con l'offensiva inscenata dall'avvocato del Cavaliere, che com'è noto ha querelato "La Repubblica", rea d'avere pubblcato ripetutamente le imbarazzanti domande personali al premer, ha già messo a soqquadro il pur scombinato quadro politico delineatosi in questa caldissima estate.
Senza volere entrare nel merito sulla tossicità delle frecce all'arco di Feltri e dello scompiglio da esse creato tra Governo e Cardinali, in considerazione della possibile evoluzione degli effetti, e senza neppure pretendere di trovare una chiave per spiegare i meccanismi di tanta reazione, viene tuttavia spontaneo chiedersi chi mai da tutto questo tramestio possa trarre vantaggio.
A priori una cosa si può dire: che sarà sicuramente la Nazione a perdere la faccia.
Per il resto c'è da attendersi che qualcosa avvenga: che la tempesta monti o che, dopo la maretta, le acque in agitazione lentamente si calmino.
Nel frattempo però c'è chi, della situazione confusa, potrebbe indirettamente avvantaggiarsi.
Chi sarebbe?
Qualcuno che furbescamente, fingendo di mettersi di piatto, ha cominciato a dire che lui e il suo partito sono la vera genuina espressione della Cristianità, perchè le loro radici affondano nel cattolicesimo.
Sarebbe la volpe del Carroccio, di quel carro storico che ostenta il vessillo crociato, la quale ha intenzione di presentarsi dal Papa "per ricordargli che la Lega è l'unico partito cristiano-cattolico".
C
ol quale si può e si deve trattare.

Fra' Galdino

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barcellona pg, messina, Italy
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