giovedì 3 settembre 2009

SE SI VUOLE RISOLVERE LA QUESTIONE ATO BISOGNA AVERE IL CORAGGIO D'INTERVENIRE ALLA RADICE.



ORMAI GLI AMBITI TERRITORIALI SONO OBSOLETI E NON RESTA CHE SRADICARLI


A cosa varranno i sit in davanti ai Palazzi Municipali, le astensioni dal lavoro degli addetti all'igiene ambientale, le minacce dei sindaci e le richieste di miglioramento dei servizi ATO, se non si fa nulla per sradicare gli ormai inefficienti Ambiti territoriali, che non potranno mai qualificarsi ottimali, in quanto pessimo, tranne che per qualche mosca bianca, s'è rivelato il loro operare.
Nati per migliorare le condizioni igienico-ambientali nei centri associati, sin dall'inizio si sono anzitutto assunto il compito di carrozzoni, per la soddisfazione di quel sottobosco che purtroppo alimenta l'andazzo della politica regionale.
Recentemente, con il supporto dei sindacati CGIL,CISL,UIL, le maestranze alle dipendenze della Gesenu e delle ditte subappaltanti, stanche di dovere ogni mese reiterare riduzioni ed astensioni dal lavoro per strappare il salario non percepito puntualmente, hanno cercato di giocare l'ultima carta facendo pressione sui sindaci, che per l'ATO ME2 sono a capo dei Comuni aggregati.
Le delegazioni, sostenute dalla componente sindacale, hanno ancora una volta focalizzato la gravità delle carenze che vanno oltre i ritardi stipendiali, in quanto aggravate dalla insufficienza di mezzi adeguati, di cui parecchi obsoleti, dallo scarso rispetto deile esigenze di sicurezza, dalla mancanza del vestiario idoneo.
A Milazzo, il sindaco Lorenzo Italiano, che già da tempo - come daltronde anche altri primi cittadini, compreso quello di Barcellona - ha mostrato i muscoli nei confronti dell'ATO e della GESENU, minacciando azioni legali a tutela dell'igiene cittadina, ha assicurato la solidarietà dell'Amministrazione e un ulteriore intervento di diffida all'ATO, perché adotti le giuste iniziative atte a mormalizzare la situazione.
“La comunità milazzese - ha spiegato Italiano - sta pagando a caro prezzo questi disservizi e per questo ho deciso di tutelarmi anche sotto il profilo dell’immagine con richieste di risarcimento danni. Comprendo la situazione dei lavoratori perché chi lavora ha il diritto di essere pagato con puntualità, ma li invito ad essere collaborativi. Nei confronti dell’Ato, la mia sarà una battaglia senza esclusione di colpi, al di là di quanto qualcuno strumentalmente cerca di sminuire"
Fa sapere intanto d'avere chiesto la convocazione del Cda di ATO ME2 per definire i rapporti con la Gesenu, e per rimodulare le tariffe, onde consentire ai cittadini di pagare il giusto, cioè la raccolta e il conferimento in discarica. E ciò perchè i servizi previsti non sono stati espletati tutti.
"Così facendo - ha affermato Italiano- sono certo che i cittadini pagheranno regolarmente le bollette, nelle casse dell’Ato arriverà quella liquidità indispensabile per proseguire la gestione senza interruzioni e al tempo stesso si potranno gettare le basi per pianificare la concreta attuazione del Contratto di gestione rifiuti che l’Ato ha sottoscritto con i 38 Comuni appartenenti a questo ambito territoriale".
La proposta del sindaco Italiano (FOTO), similmente avanzata, da anni, dai comitati spontanei cittadini e dalle associazioni in difesa degli utenti, per quanto utile a dare una boccata d'ossigeno alla situazione finanziaria nettamente in rosso di ATO ME 2, non sarebbe tuttavia sufficiente a raddrizzare la fatiscente situazione generale, divenuta ormai una "mala pianta" che va sradicata alla base. Un'operazione dolorosa e difficile che, singolarmente, nessun sindaco potrà mai avviare.
Il pesce da dove puzza?
Italiano lo sa, ed è là che si deve intervenire.

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