sabato 18 luglio 2009

DOVE SONO ANDATI I GABBIANI????

.................................Stamattina, camminando lungo la battigia, sulla sabbia lambita dall'andirivieni di un mare cristallino, dove solo una piccola barca si stagliava al largo, mi sono accorto che, a differenza degli altri anni, non si scorgevano roteare sul mare o fermi sulla spiaggia i solti gabbiani.
Soltanto sull'arenile sembrava avessero preso possesso dei piccoli uccelli che pareva trovassero qualcosa da beccare. Dei tanti gabbiani che avevano popolato quel tratto di costa, a guardar bene, solo uno grosso e poderoso si vedeva volteggiare tra mare e terra. Dopo un po' anche quello s'è dileguato seguendo una traiettoria verso l'interno del paese.
Ma dove se n'erano andati tutti quei gabbiani, e perchè erano spariti? Guardando di nuovo verso il mare, ho visto che la barchetta, a remi, si stava avvicinando: a bordo c'era un pescatore che, avendo al largo ispezionato il suo conzo, quando s'è accostato alla battigia non m'è parso un granchè soddisfatto per il "pescato".
"Niente da fare" borbottava un po' sconsolato. Poi, visto che gli davo ascolto, ha alzato la voce e, mostrandomi il fondo di un secchio, m'ha fatto vedere quanto magro fosse stato il bottino.
"Quindi - ho incalzato io - qui il mare è povero, ed è per questo che i gabbiani non ci sono più?" "Ah, i gabbiani; poveracci, se ne sono dovuti andare, a meno che non siano spariti perchè morti di fame.Ma qui la fame di pesci non è di oggi..."
"Già. Non è di oggi e neppure di ieri. Questo nostro mare non è più pescoso - me ne sono ricordato - da quando mio padre, notando che con la lenza non riusciva a prendere che qualche piccola "àiola", un giorno s'arrabbiò e disse, parlando ai pesci, "Vi ho messo tutti i tipi d'esca nell'amo: purcidduzzi i santantoni, vermiciattoli, testi d'anciovi, e me l'avete rifiutati: Ora che volete ch'io faccia? Come Angelo Musco?"
Ebbene sì, fece come quel nostro grande comico catanese: mise la mano in tasca, prese una monetina e la gettò in mare esclamando: "Prendete, e compratevi l'esca che più vi aggrada..." E incazzatissimo se ne tornò a casa, senza neppure aspettare per capire se il soldino fosse stato utilizzato da quei pesci schizzinosi.
Io, che allora ero piccolo, pensai: "Ma mio padre non faceva meglio se lo dava a me quel nichelino? Non lo sa che in fondo al mare non ci sono nè botteghe e neppure taverne?"
Quindi pesci, ce n'erano pochi anche allora, ma i gabbiani c'erano e ci sono stati fino all'anno scorso. Ora vorrei sapere dove sono andati a finire.
"Basta andare - mi ha suggerito il pescatore - a Mazzarrà, e vedrà che si sono trasferiti in massa proprio là: perchè di cibo ne trovano in abbondanza. Nella discarica...
Francesco Cilona

GRILLO TESSERATO, PD SCONSOLATO:

MA PERCHE' TANTI TIMORI E REMORE: ANCHE LUI E' REDIMIBILE

Beppe Grillo ha ottenuto la tessera del PD.
Gliel'ha concessa il cordinatore del circolo "Martin Luther King" di Paternopoli, in provincia d'Avellino. Una sezione con quaranta iscritti, di cui l'ultimo appunto risulta il comico genovese.
Che questa tessera sia convalidata non appare certo, anzi addirittura s'è appreso che il coordinamento regionale del PD l'ha già considerata priva di valore in quanto è stata concessa contravvenendo alle indicazioni della commisione nazionale di garanzia del partito, secondo cui Grillo non avrebbe i requisiti per l'iscrizione, in quanto ispira e si riconosce in un movimento poliico ostile al PD.
Beppe Grillo è conVinto invece che la sua candidatura è osteggiata dai "papaveri" perchè temono il suo programma che è contrario a quello del PD, in quanto non s'ispira a ideologie e mira alla soluzione di problemi concreti, che afliggono l'Italia.
D'altronde per lui il PD è uguale al Pdl e, nel caso in cui dovesse diventare segretario di quel partito, farebbe pulizia del vecchiume dirigente.
E' ovvio che l'eventuale presenza del comico infastidisce i seniores del partito, che continuano a gestire la politica da un pulpito ormai obsoleto, dal quale ancora si parla col solito linguaggio dell'antiberlusconismo senza con questo potere scendere tra la gente per dimostrare che Berlusconi lo intendono combattere non a parole, ma coi fatti.
E i fatti - sempre secondo Grillo - confermano che neppure quando si poteva s'è voluto scalfire il conflitto d'interesse e tutte le leggi ad personam che hanno reso inattaccabile quello che lui chiama psiconano.
Non tutti comunque mostrano avversione alla possibile candidatura grillina.
Ignazio Marino, uno dei candidati alla segreteria finora ufficiali, anzi critica chi sta cercando di contrastarla, convinto che la presenza del comico non dovrebbe incidere negativamente nella conduzione e sorte delle primarie del partito.
E d'altronde perchè temere un'ondata di elettori a favore di Grillo, se alle primarie possono partecipare iscritti al PD? Forse che non si ha fiducia nei propri tesserati o si teme una formidabile improvvisa "operazione tessere" orchestrata dal Comico?
Ma se lui ha stentato ad ottenerne una personale, come potrebbe fare tesserare i suoi fans? Saremmo allora tornati ai tempi della vecchia dc... quando intere famiglie senza neppure saperlo figuravano negli elenchi delle sezioni locali, e c'era chi all'insaputa degli interessati, ne pagava le quote.
Se si teme questo, vuol dire che il PD è un partito vecchio prima ancora di crescere. Anzi direi che è un partito fritto.

francesco cilona

venerdì 17 luglio 2009

FORSE LA REGIONE TROVERA' IL MODO PER RIPARARE I BUCHI DEGLI ATO SICILIANI



TROPPE NEGLIGENZE ED INADEMPIENZE
HANNO UMILIATO L'IGIENE AMBIENTALE

Ben 19 dei 27 Ambiti Territoriali Ottimali siciliani sono con le acque alla gola per i debiti accumulati nei confronti delle aziende appaltatrici dei servizi d'igiene ambientale e delle discariche.
Si parla di un debito complessivo ammontante ad oltre un miliardo di euro, che col passare del tempo per la maturazione degli interessi è destinato ad aumentare.
Se si considera però che detti ATO sono creditori di almeno seicentomilioni di euro, per inadempiennze dei Comuni e per evasione parziale del pagamento di bollette da parte di cittadini, in contestazione per l'esosità delle tariffe, si constata che il buco potrebbe essere almeno dimezzato.
Si tratterebbe comunque sempre d'un debito complessivo abbastanza pesante che gli ATO non potranno mai assolvere senza l'aiuto della Regione.
Di fronte ad una situazione del genere, il presidente Raffaele Lombardo avrebbe deciso di coinvolgere l'Amministrazione regionale nella ricerca di una soluzione che, escogitando un contributo finanziario "una tantum", contribuisca a risollevare le sorti di un'istitutuzione che purtroppo generalmente non ha dato prova di sana gestione.
Infatti dei 27 ATO soltanto cinque risultano in attivo. tre quasi in pareggio, mentre i restanti 19 sono in condizioni di collasso finanziario ed organizzativo.
Basta l'esempio, non certamente edificante, dell'ATO ME 2, attualmente sotto controllo commissariale e con il consiglio d'amministrazione decapitato, in seguito alle dimissioni del presidente Andrea Paratore.
"Sinora l’Agenzia che si occupa di rifiuti ed acque, per conto della Regione – ha inviato una decina di commissari in altrettanti Ato. Ma il governo è disposto a commissariare pure quei comuni, che oltre a non pagare le prestazioni degli Ato - portandoli così alla asfissia di bilancio – continuano a considerare gli stessi come delle funzionali “camere di compensazioni”, clientelari, del locale ceto politico"
Questa, quindi, è la sconcertante realtà,che, se non si vuole far soffocare da montagne di rifiuti e di debiti i nostri Comuni, va affrontatata con assoluta fermezza e apertura di borsa dalla Regione.
Don Raffaele sembra propenso a metterci mano, prima cercando di aggiustare un po' "a burza spundata" e successivamente ponendo l'attenzione sul sistema che finora ha fatto acqua da tutte le parti, sempre per quei soliti motivi che si rifanno alla distorta logica del "carrozzone politico".
E qui sorge un dubbio: sarà mai possibile che da Raffaele Lombardo esca una politica senza più i vecchi vizi da lui già sperimentati?

UNO SFREGIO AL MINISTRO BRUNETTA: RIPRISTINATO IL COMPUTO DEL SERVIZIO MILITARE E DELLA LAUREA PER IL PENSIONAMENTO


Arriva la "super-rottamazione" per gli statali.

Già dall’inizio di quest’anno le amministrazioni possono mandare a casa tutti i dipendenti che hanno raggiunto i 40 anni di contributi.
Finora alla norma si era data un’interpretazione ristretta: per calcolare la soglia di 40 anni si contavano solo gli anni di lavoro reale, mentre non venivano computati quelli della laurea e del servizio militare (i cosiddetti “contributi figurativi”).
Includendo invece nel conto anche i contributi figurativi, il numero di dipendenti pubblici che hanno maturato 40 anni di contributi cresce notevolmente.
Secondo quanto riferisce l’Inpdap, nel solo 2009 si arriva a quasi 140 mila pensionamenti, cioè il doppio dell’anno scorso. Rientrano nel limite, ad esempio, tantissimi medici che hanno riscattato gli anni dell’università e della specializzazione.

La novità approvata oggi, che vale per il triennio 2009-2011, cancella infatti il riferimento alla contribuzione «effettiva» previsto dal ddl Brunetta e fa dunque rientrare nel computo anche i contributi figurativi e quelli legati ad esempio del riscatto degli anni di laurea e alla leva. Tre le categorie per cui viene fatta una eccezione: «i magistrati, i professori universitari, e i dirigenti medici responsabileidi struttura complessa», vale a dire i primari.

La misura riguarda tutte le pubbliche amministrazioni.

NO AL NUCLEARE, SI' ALL'ENERGIA ALTERNATIVA, SOPRATTUTO ALLA "SOLARE"


Il Fronte Nazionale Siciliano, attraverso un comunicato, si schiera contro la nuclearizzazione dell'Isola.

"In Sicilia per quanto riguarda la impostazione di una vera strategia siciliana per le energie naturali rinnovabili - sostiene l'FNS - siamo nelle ultime posizioni nella produzione e nella utilizzazione dell'immenso potenziale energetico rinnovabile, non inquinante, conveniente economicamente. Energia solare compresa. Particolare, quest'ultimo, che è la scandalosa conseguenza di carenze politiche e culturali gravissime, in quanto la Sicilia è considerata, non a torto, l'Isola del Sole"
Per il FNS "questo vergognoso "vuoto" è anche sintomo di un evidente fenomeno di "desicilianizzazione avanzata". "Ma questa amarissima realtà - si legge nel comunicato - non ha turbato nè turba, da cinquanta anni a questa parte, i sonni, le attività, le carriere e gli affari dei rappresentanti della classe politica pseudo-dirigente e dei partiti politici qui dominanti".

A parere dell'FNS, "il fatto che siamo pressochè all'anno zero in materia di utilizzazione delle nostre risorse "naturali", non significa affatto che dobbiamo precipitare nel baratro della rinuncia e del fallimento. E che, in conseguenza, dobbiamo diventare per forza una "regione nuclearizzata. Peggio se al servizio di interessi estranei alla Sicilia".

"Significa, al contrario, che dobbiamo recuperare il tempo perduto. Significa che dobbiamo compiere, anche nel settore energetico, quella rivoluzione culturale in senso siciliano e sicilianista che auspichiamo per altri settori della vita economica e politica della Sicilia".

"Significa, in altre parole, che abbiamo bisogno di progettare e di attuare un piano per l'energia solare, competitivo ed alternativo ad ogni iniziativa di centrali nucleari. Senza trascurare la contemporanea produzione di altre fonti di energia "alternativa".

A tal proposito, il Fronte Nazionale Siciliano dice "che, sull'utilizzazione del territorio siciliano per ubicarvi una delle dieci centrali nucleari italiane, la presa di posizione del Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, è apprezzabile per più di una ragione. Soprattutto quando il Presidente chiede garanzie certe per la savaguardia della sicurezza della salute dell'Uomo e per la tutela dell'ambiente. O quando chiede di conoscere preventivamente, in termini concreti, quali siano i vantaggi, l'utilità e la convenienza della centrale, in modo specifico per il Popolo Siciliano e per i suoi interessi di carattere generale. O quando chiede che, - in ogni caso, - la questione sia sottoposta ad un referendum, con il quale il Popolo Siciliano possa, liberamente e definitivamente, esprimere la propria volontà "sovrana" in materia".
Il Fronte aggiuge che " la Sicila, oggi, non ha, comunque, "debiti energetici". Ed, infine, perchè il Presidente della Regione non ha ventilato (e forse non ha potuto neppure farne cenno) che la Sicilia ha intenzione di varare, al più presto, un'offensiva energetica, alternativa al nucleare ed elio-centrata?"

"Ottimo, invece, sempre a giudizio dellFNS, l'argomento (politico-giuridico ed ..... istituzionale) del referendum! Un argomento che, - ci sia consentito di ripeterlo, - è valido ed attuale anche per fermare l'altra "minaccia" alla Sicilia. Quella della realizzazione del ponte-imbuto sullo Stretto di Messina".

L'FNS ritiene doveroso, tuttavia, "manifestare la preoccupazione che, a prescindere dalle buone intenzioni del Presidente Raffaele Lombardo, questa coraggiosa presa di posizione venga, comunque, considerata "possibilista. Perchè? Perchè è mancato, - seppure per ragioni comprensibilissime, - un bel "NO" chiaro e tondo, che sarebbe stato supportato anche dall'alto livello di sismicità' del territorio siciliano.. Un dato negativo, questo, sul quale nessuno - (neppure Berlusconi) - può, infatti, offrire garanzie o rimedi di sorta."

giovedì 16 luglio 2009

SE NON SARA' IL PARTITO DEL SUD SARA' IL PARTITO DEL SORDO



Giufà: Carissimu don Babà, mi sapiti diri chi sta cumminandu Miccichè?
Don Babà: Pari chi voli fari u pattitu du sud...
Giufà: Vuliti diri chi si tratta d'un pattitu di chiddi chi non sentunu sulu o è puru di chiddi chi non sentunu e non pàrrunu?
Don Babà: Capisti mali, Giufà: Iò non vosi diri du suddu e mancu du suddumutu, ma du sudditalia, pi capiri megghiu: da Sicilia, da Calabria, di Napuli e così via. Du menziornu d'Italia.
Giufà: Ora sì chi staiu capendu, finammenti si ricordunu ch'esisti puru l'ura pi manciari. Picchì mi pari chi pi nnuiautri non c'è cchiù menziornu e d'ama a ddubbari chi soliti carrubbi e ficasicchi manciati addritta addritta.
Don Babà: Ma statti mutu, gran pezzu di gnuranti e lassa travagghiari i pezzi benpinzanti.
Giufà: Così diciti don Babà? Non mettu lingua e li lassu stà....

Per saperne di più, clicchiamo:


Miccichè incontra Berlusconi a Milano sul partito del Sud

Partito del Sud, Miccichè: "Non ho chiesto il permesso a Berlusconi

POSTE ITALIANE O LUMACHE ITALIANE?


BARCELLONA 16LUGLIO 2009 - Stamattina sono stato all'ufficio postale di via Roma - quello per intenderci principale della città - per pagare una bolletta -che ovviamente non era quella del conguaglio ATO - e mi sono munito del famigerato "numero elimina code".
Erano le 8,10 e, essendo l'apertura d'uffficio alle otto, mi è toccato per il turno il numero 56.
Facendo mentalmente un certo calcolo, era supponibile che avrei potuto sbrigarmi - andando lisce le cose - con un'ora d'attesa.
Non m'ero però reso conto d'un particolare, d'altronde non insolito: che erano soltanto due gli sportelli aperti per pagamento bollette e riscossione pensioni agli utenti muniti di ticket A, cioè a coloro che non essendosi resi clienti bancari delle poste italiane, depositando il proprio denaro in quelle casse, non hanno diritto a fruire del corridoio privilegiato.
Bene, anzi male: sapete quando è arrivato il mio turno? Esattamente dopo 130 minuti che il biglietto n°56 era stato staccato dalla famigerata macchinetta elimina code.
Eliminerà, probabilmente le code, quella diavoleria, ma non certamente riuscirà mai ad eliminare il grosso rompimento di scatole che ormai le Poste Italiane sono diventate, da quando lo Stato ne ha affidato la gestione alla "privateria". Scusate questo vocabolo inventato, ma mi piace tanto per la sua assonanza con un'altra parola.

fra' Galdino

mercoledì 15 luglio 2009

SE E' FACILE DIPINGERE BEPPE GRILLO NON LO E' ALTRETTANTO FARLO PER IGNAZIO MARINO


Mentre sarebbe superfluo descrivere il carattere e la personalità di un Beppe Grillo, per una valutazione del personaggio intenzionato a concorrere alle primarie del PD, nella candidatura a segretario nazionale di quel partito, potrebbe invece essere utile se non indispensabile fare il punto su l'altro candidato che anticipando il Grillo Sparlante, s'è già presentato allo stesso "tenzone", per far da terzo incomodo tra Bersani e Franceschini.
Parlo del senatore Ignazio Marino che, essendo rappresentante in Parlamento del PD, non ha avuto bisogno di fare la trafila che toccherebbe fare a Grillo per entrare in competizione.
Siccome sinceramente, pur trattandosi d'un personaggio illustre nel suo campo di lavoro - politico cardiochirurgo - non so nulla del carattere e della personalità di questo concorrente, allorché m'è capitato di leggere qualcosa su di lui, ho colto l'occasione per informarmi.
A darmene l'opportunità è stato il sito web "Sicilia informazioni", grazie ad un articolo del collega Ignazio Panzica. Una decrizione ampia e minuziosa che ho letto con interesse, ma che alla fine m'è sembrata un po' troppo appassionata per risultare disinteressata.
Comunque, poichè non ritengo opportuno giudicare publicamente un qualsiasi argomento senza che esso sia noto a chi mi ascolta, piuttosto che sintetizzarne il contenuto, preferisco offrire la chiave per aprire l'accesso al testo originale:
Eccola, cliccate su:

Primarie del Pd. I tre cardinali
di Ignazio Marino
La sua Chiesa conta, eccome...

CONCLUSA LA GIORNATA DEL SILENZIO,

E' RIAPERTA LA PORTA AI COMMENTI......
...


BUONA GIORNATA A TUTTI :-)

SPENDEREMO MILIONI D'EURO PER FAR VEDERE QUANT'E' BELLA LA SICILIA



Da due anni, è gelosamente custodita in una cassaforte della Regione Sicilia la registrazione originale di uno spot costato la bellezza di centomila euro.
Si tratta di uno spot, mai pubblicizzato, nato ai tempi del Governo Cuffaro per essere diffuso dalle TV pubbliche e private, per magnificare le attrattive della nostra Isola e incentivare l'afflusso turistico.
La sua esistenza, che naturalmente non doveva essere ignota ai responsabili della Regione, è stata scoperta dal nuovo assessore al Turismo nel forziere dell'ufficio in cui da qualche giorno s'è insediato.
Lo spot era stato acquistato e si attendeva che venisse autorizzata la spesa per la sua diffusione.
E' successa, nel frattempo, la caduta del Governo Cuffaro e l'iniziativa è andata a monte.
Adesso pare che si abbia la ferma intenzione di ripigliarla e attuarla mediante una spesa di 30 milioni di euro, con regolare bando per l'acquisto di spazi pubblicitari nelle emittenti locali e nazionali.
Si spera che, così, i centomila euro già spesi vengano finalmente utilizzati e, almeno in tv, si possa vedere la faccia imbellettata della nostra cara Sicilia.

PARA' ITALIANO MUORE IN AFGHANISTAN , UCCISO DA UNA BOMBA:TRE ALTRI SOLDATI SONO RIMASTI FERITI




IL CAPORALMAGGIORE UCCISO SI CHIAMAVA ALESSANDRO: LUI NON ERA "PASQUALE"

Ancora un morto, in guerra, per un'Italia che per Costituzione aborrisce la guerra.
In Afghanistan, il caporalmaggiore della Folgore Alessandro Di Lisio, 25 anni, è stato ucciso dall'esplosione di una bomba rudimentale talebana, che ha fatto saltare il mezzo blindato su cui viaggiava, asseme ad altri tre parà, rimasti feriti.
Da peacekeeping a guerra aperta, che ormai coinvolge nostri militari in condizioni d'equipaggiamento risultante inadeguato. Una partecipazione alla guerra finora mascherata di pace, irreversibile, perchè - come sostiene il nostro premier - si tratta di una "missione necessaria".
Questo ritornello della "missione di pace necessaria", che ormai si ripete malgrado i guai che ha fatto registrare sin dalla guerra in Iraq, mi fa ricordare il notissimo sketch di Totò, "Ecchè,sono forse Pasquale io?!?".
E che siamo forse in guerra noi?
Il nostro parà sarà stato ucciso in guerra, ma noi che c'entriamo, mica l'abbiamo mandato in guerra?
In missione di pace, l'abbiamo mandato!
Mica siamo Pasquale, noi Italiani?


lunedì 13 luglio 2009

LA NUOVA AVVENTURA DEL GRILLO SPARLANTE


BEPPE GRILLO HA VOLUTO MUOVERE LE ACQUE, MA NON FARA' MAI IL SEGRETARIO DEL PD: SI TRANQUILLIZZINO LE VEDETTES DEL CENTROSINISTRA

La notizia che Beppe Grillo ha manifestato l'intenzione di presentare alle prossime primarie del Pd, la propria candidatura a segretario del partito ha già fatto il giro del mondo.

E in Italia molti blog su internet sono ormai intasati da commenti, i più disparati e spesso molto accesi: a favore o contro l'idea sorprendente dell'ultrasorprendente comico italiano.
C'è chi lo vuole perchè gli piacerebbe mettere in difficoltà i galletti del PD, c'è chi lo vuole candidato perchè lo stima più serio dei galletti del partito, c'è invece chi lo respinge e lo definisce ultrabuffone.
Insomma è nata una tale diatriba, così strana che non so che effetto possa produrre sulla salute del partito democratico.
Se dovessi esprimere il mio pensiero sull'improvvisa "sparata" del Grillo sparlante, direi che in realtà Beppe non vorrà mai fare il segretario di nessun partito, e specialmente del PD.
E di conseguenza credo che, non volendolo fare, non presenterà nessuna candidatura alle primarie in preparazione.
Ha però ugualmente annunciato che si presenterà: probabilmente per gettare un macigno nello stagno.
Ed infatti ha mosso come nessuno avrebbe potuto fare le acque un po' impudridite di un partito paludoso, dove proprio qualche giorno prima era bastato il sassolino della dichiarazione bigotta di un tale Ignazio Marino, anch'egli candidato a segretario, per fare arricciare il naso a più di una vedette della politica di centrosinistra.

E allora Grillo avrà pensato: "Se una minchioneria di un qualsiasi Marino suscita quest'allarme, che cosa susciterò io se annuncerò di volermi candidare accanto agli altri tre papabili?
E qui il suo ragionamento è stato fulminante, tanto da spingerlo a dichiararsi.

Io la penso così.
Però pensandoci meglio, vorrei chiedere a Grillo: "Ma ce l'hai solo con il ciarpame del Pd e nulla più ti cale di colui che chiami Psiconano?

Ah, sì, ce l'hai pure con lui?
E allora, per metterlo in imbarazzo, perchè non hai inventato una delle tue solite mosse?
Perchè -diciamo - non ti sei traverstito da ESCORT e non ti sei fatto accompagnare da Tarantini fino all'ultimo fruitore?
Pensa che subbuglio avresti suscitato a Palazzo Grazioli o a Villa Certosa!
Come mai non ci hai provato?
ASPETTO RISPOSTA.

Fra' Galdino

CORAGGIO "GENIUS LOCI" SI PUO' FARE ANCORA QUALCOSA PER MIGLIORARE BARCELLONA POZZO DI GOTTO


CERCARE IL CONTRIBUTO DI TUTTI POTREBBE ESSERE PRODUCENTE, PURCHE' SI CHIEDA SENZA SUPPONENZA

Ho ricevuto un'email dell'amico Marcello Crinò, in cui, dopo una premessa riguardante i benemeriti còmpiti assunti dall'Associazione Culturale "Genius Loci", dai primi passi con il pieghevole sugli itinerari di Barcellona P.G. alle tre edizioni della "Notte Antiqua" e alle successive encomiaili manifestazioni ( Quaderno di Aiello, motra "I Visionari con Serata futurista, concerto della pianista Katia Peti, presentazione dell'ultimo libro di Melo Freni, retrospettiva d'Iris Isgrò), l'autore della lettera esprime un certo sconforto.
"Ma è nostra convinzione - afferma Marcello a nome dell'Associazione - che tutto questo sia stato quasi “inutile”, rivolto a pochi e sempre più a pochi. Per tanti motivi. Perché manca la continuità e l’abitudine alla cultura. Perché è latitante la “intellighenzia” giovanile e chi la forma. Perché, per la scarsa attenzione dei media locali agli eventi culturali, non si riesce a cambiare l’immagine in negativo di questa città."
Dopo un attimo d'amarezza, il mittente si riconcilia con una speranzosa fiducia e continua, sempre a nome di "Genius Loci":
"Ma non ci rassegniamo. Intendiamo allargare l’offerta culturale alla città, offrendo ancora ulteriori progetti. Per fare questo stiamo intavolando sinergie con tutti gli operatori culturali del territorio proprio per suscitare un maggiore interesse e offrire nuove cose. Siamo convinti che partendo dalla cultura e dalle risorse materiali ed immateriali si possa ricreare un nuovo volano culturale, sociale ed economico".
"Anche per questo motivo - si ribadisce nel comunicato - abbiamo presentato al Sindaco il progetto del “Museo Urbano” che prevede di allestire, dentro i locali del Villino Liberty di via Roma in via di restauro, un Museo dove poter raccogliere tutte le testimonianze storiche, politiche, archeologiche, musicali, sociologiche ed artistiche che caratterizzano la storia di Barcellona Pozzo di Gotto, e farlo diventare un nuovo punto di riferimento per tutti.
Un centro polivalente, aperto tutto l’anno, da dove far partire una svariata serie di iniziative a beneficio dei cittadini e degli stessi operatori economici. Un centro che possa svolgere, in assoluta sinergia con altri operatori, una funzione di promozione turistica della città"
Ho inteso accogliere in segno di solidarietà il comunicato alla città, inviato anche a questo blog, dall'associaione culturale "Genius Loci", ma non intendo fermarmi alla sola enunciazione del suo contenuto, in quanto sento la necessità di dire una parolina all'orecchio degli "amici" geniuslocini:
Se non ricordo male, da questo blog, sin dall'inizio della sua avventura, il sottoscritto e fra' Galdino, nel muovere i primi passi nel difficile ambiente cittadino, pur consapevoli per antica esperienza della sua natura apatica permeata d'egocentrismi, ebbero ad espimere un semplice desiderio: che chi avesse - come barcellona blog credeva d'avere - l'intento ed il desiderio di collaborare positivamente, cioè senza gelosie e preconcetti, alla realizzazione di un progetto comune per migliorare la città, si facesse avanti, dando nei limiti delle proprie capacità il proprio contributo d'idee e d'azioni. Era un appello, che se fosse stato accolto, non solo avrebbe migliorato questo blog, ma anche rafforzato i legami tra noi barcellonesi. L'appello, per quanto altruistico cadde nel vuoto, soprattutto è stato ignorato da diversi amici operanti in internet, i quali probabilmente hanno ritenuto barcellonablog un intruso. Non è mancato addirittura il tentativo di contrastarlo, da chi temeva addirittura che questo sito fosse qualcosa di peggiore, un incomodo rompiscatole: chissà da chi o a quali scopi sostenuto, per non dire sovvenzionato.
Mi pare che adesso sia giunto il momento di fare capire che non sempre a Barcellona le cose si fanno per scopi ed interessi reconditi, egoistici, politici e chi più ne ha più ne metta:
Ed è giunto il momento di mettere da parte ogni preconcetto, ma soprattutto l'acredine inconsulta che spesso viene vomitata con battute melense e nell'anonimato.
Vuole l'associazione "Genius Loci" trovare quell'intellighentia che crede manchi nelle giovani generazioni, per non dire anche tra gli adulti? Non si fermi allora
alle manifestazioni coreografiche e di tenore artistico-letterario. Non potrà certamente organizzare ad ogni piè sospinto "notti antique", o mettere nel crogiolo sempre nuove geniali idee come quella del Museo urbano, Ma qualcosa di più quotidiano, di più spicciolo, a contatto con la gente, anche se col mezzo mediatico. Perchè, gli amici di tante associazioni che potrebbero in simbiosi darci una mano a migliorare la città, sono stati e continuano ad essere assenti nei commmenti di questo blog? Può darsi che qualcuno anonimamente si sia fatto vivo, ma a che pro?
Abbiamo avuto l'idea di aprire un campo alla voce di quanti vorrebbero migliorare questa città, ci abbiamo creduto e continuiamo a crederci. Malgrado certi tentativi di sberleffo e di sgambetto siamo rimasti nella convinzione che anche chi ci ha considerato prevenuti smetterà di ritenerci sconsiderati, perchè si sarà reso conto che una cosa è l'avere idee diverse e contrastanti e un'altra cosa è mantenere aperto questo blog al dialogo democratico. E noi lo manteniamo. Orbene - come dice il collega Piccione - orbene aprite anche voi, cari Italiano, Crinò, Lo Giudice, Vasta, e tanti altri che non menziono, prestate un po' della vostra attenzione a questo povero blog, come hanno fatto altri amici "vicini e lontani" che come voi hanno a cuore le sorti di questa città.Vedrete che dal dialogo incrementato col vostro contributo uscirà qualcosa di concreto. Ciao a tutti.

SICILIA BEDDA, QUANDO TI RENDERANNO ECOLOGICAMENTE ACCOGLIENTE SARA' SEMPRE TARDI !


Le considerazioni seguenti, anche se con grande rincrescimento, mi sento in dovere di farle, perchè il mio carattere è tale da non tollerare le cose storte, soprattutto quando si ha la sfacciataggine di volerle coprire con l'ipocrisia.
Parlo dell'ipocrisia che spesso ammanta gli annunici e i propositi di amministratori e politici. Sono spesso falsità che si tenta di spacciare - a volte con successo - per sani progetti e nuovi orizzonti. Questo dico, riferendomi ai cosiddetti buoni propositi di affidare a questa nostra bellissima Isola il ruolo di privilegiata meta turistica, in grado d'accogliere un flusso crescente di forestieri.
Nei giorni scorsi, come si ricorderà, è sorta una grossa polemica tra il sindaco di Milazzo e quanti, allarmati dalla presenza di un notevole inquinamento in alcuni tratti del mar di ponente, avevano espresso il proprio "sdegno" per un sospetto blocco al funzionamento del depuratore di quella città. I quell'incresciosa situazione piuttosto che la situazione di disagio m'ha sorpreso la polemica sulla reale consistenza della causa di tale disagio. E ciò perchè, a mio parere, è assolutamente indifendibile lo stato di sporcizia in cui tutta la nostra riviera, per quanto estesa e bella, viene lasciata.
Se vai nel tratto appartenente al Comune di Barcellona, trovi forse un pezzetto di spiaggia che possa farti dire "Oh, com'è pulita?"
O se per caso intendi fermarti in prossimità delle foci dei quattro torrenti, puoi forse sperare di trovare il mare pulito ?
Se speri questo, sei davvero ottimista all'ennesima potenza.
Oggi, mi sono trovato a far compere in un mercatino settimanale d'ambulanti, che ogni lunedì si svolge nella strada adiacente l'Autostrada Messina Palermo, all'altezza di Portorosa, e proprio là ho dovuto constatare con quanta noncuranza si lasciano scorrere liquami verdastri e puzzolenti lungo la roggia compresa tra le due arterie. E' un cunettone scoperto pieno d'insidia che emana i propri effluvi contro il frequentatissimo mercato estivo, mentre un vigile e una vigilessa intenti a riscuotere dai posteggiatori quanto spetta al Comune di Furnari per l'occupazione del suolo, sembra che non s'accorgano di quella vergogna. E pensare che in quei pressi sorgono diversi siti "turistici" e luoghi d'ospitalità, compreso il grande hotel Hilton.
Dio che schifezza, questo nostro interessamento alla vocazione turistica del nostro territorio...

fra' Galdino

domenica 12 luglio 2009

CHI CI METTERA' LA MANO SUL FUOCO CHE SI FARA' UN PARTITO DEL SUD GENUINO?



Il Partito del Sud? Chi ci crede alzi la mano.
Sono già troppi coloro che dicono di volerlo, ma stando ai fatti non si può dire che lo vogliono sul serio.
Eppure c'è chi dice che "il partito del Sud c'è già, Ora però bisogna rafforzarlo".
E' quanto ha dichiarato don Raffaele Lombardo, annunciando che il deputati e i senatorri dell'MpA adesso hanno dato ai loro sottogruppi l'etichetta di "Alleati per il Sud".
Con questa sigla, il movimento di Lombardo dovrà dare prova in Parlamento di coerenza sudista sui provvedimenti che riguardano il Mezzogiorno.
"Noi, con le nostre delegazioni alla Camera ed al Senato- aferma convinto il Governatore di Sicilia - voteremo contro tutti quei provvedimenti che intendono penalizzare il Sud, per il quale ci svincoliamo dai voti di fiducia al governo. Votiamo le ronde, votiamo la lotta alla prostituzione, ma non possiamo votare quelle leggi che mandano solo al Nord le quote latte". "Vedremo - aggiunge Lombardo -cosa faranno gli altri. Rispetto a questo orizzonte l'Mpa è disposto anche a non votare la fiducia al governo ed a rimodulare la sua presenza nell'esecutivo".
"Tra noi e il presidente Berlusconi - dice ancora Lombardo - c'é un patto su una serie di impegni per il Sud che è stato sottoscritto per un programma di perequazione economica ed infrastrutturale, per una fiscalità di vantaggio e per la tutela dell'ambiente prima delle Politiche. I patti vanno rispettati dal nostro contraente, che è il presidente del Consiglio Berlusconi". "Siamo l'unico tentativo autonomo, autonomista e libero che può permettersi di non dire 'mai contro il premier' ma che non potrà mai dire 'mai contro la nostra gente".
Fra le righe di queste dichiarazioni appare chiaro il "parlami suocera e intendimi nuora" con cui Don Raffaele vuole far capire a Gianfranco Miccichè che, se si vuole creare davvero un partito del sud, è necessario sapersi liberare da certi vincoli.
Intanto il sottosegretario Miccichè, in collaborazione con Dell'Utri e la Prestigiacomo, lavorando anche lui a un partito del Sud, si accinge ad una convention da tenersi a Sorrento. Convention a cui Lombardo non prende parte.
A questo punto torna prepotente la domanda: "Ma è davvero possible credere che da tutta questa gente nasca un partito nuovo, che sia destinato a difendere a spada tratta gli interessi del Sud e della Sicilia in particolare?
Non si tratta di gente tutta in cerca di riciclarsi, dopo che fin'oggi non è riuscita a fare niente di positivo per la nostra terra?
Chi ci crede alzi la mano. E, se è pienamente convinto, faccia come Porsenna.
Io la mano nel fuoco, di fronte ad un simile quadro, non ce la metterei.

fra'Galdino

QUANTO PRIMA LA NOSTRA DESERTA STAZIONE FERROVIARIA VERRA' "POPOLATA" DALLE RONDE ANTIFUMO


Nessuno può negare che l'assoluto divieto di fumare nel locali pubblici sia stato un fatto positivo, addirittura una vera conquista civile, salutare persino per lo stesso fumatore.
Ricordo quanto fastidioso fosse il pericoloso fumo "di risulta" all'interno delle sale cinematografiche, spesso affollate, e negli altri luoghi di ritrovo o d'incontro, quali bar, ristoranti, sale d'ascolto, eccetera.
Tutte le volte che, per il giornale, dovevo seguire le riunioni consiliari a Palazzo Longano, l'aula in breve si riempiva d'una nebbia tabagica talmente greve che, tornando a casa, prima di mettermi a scrivere il "pezzo" da trasmettere, ero costretto a cambiarmi la roba d'addosso, talmente era impregnata di fumo.
E quante battaglie abbiamo dovuto sostenere per indurre il capo dell'Amministrazione pro tempore a imporre il divieto di fumo in aula! E quante volte, ottenuta l'ordinanza sindacale, si è stati costretti a criticare il vigile di turno che, attento a redarguire lo spettatore che accendeva la sigaretta, non s'accorgeva del consigliere che stava fumando!
Ma poi è giunta la legge nazionale e la situazione è cambiata: gradualmente, ma è decisamente mutata.
S'è capito che si faceva sul serio, soprattuto per la salvaguadia della salute e gradualmente con
fermezza si è cominciato ad inculcare la buona abitudine di rispettare almeno la salute altrui.
Adesso, però, sta accadendo qualcosa che sembra assumere il carattere dell'esagerazione. Probabilmente nel tentativo d'imitare leggi ed abitudini affermate all'estero, ci si acinge ad estendere il divieto di "smoke" anche in ambienti esterni.
E' freschissima di giornata la notizia che le Ferrovie Italiane hanno deciso d'imporre il divieto di fumo nelle stazioni, oltre che nelle sale d'attesa ed altri locali chiusi come di prammatica, anche all'aperto. Già è stato stabilito di fare le prime prove in alcune stazioni ferroviarie del Veneto, per poi estendere il divieto in tutte le altre regioni.
Fumare sarà consentito soltanto in piccole aree limitate intorno a taluni catini portacenere, dove potere spegnere le sigarette, nel caso che si avvicinassero bambini e donne incinte.
A vigilare saranno incaricate apposite ronde, autorizzate a multare in maniera salata chi venisse colto con la sigaretta accesa.
Chi trasgredisce dovrà immediatamente spegnere la sigaretta e pagare una multa che va da 27 a 500 euro. La penalità massima sarà applicata nel caso in cui il trasgressore sia colto in fragrante vicino a qualche fanciullo o donna gravida.
A questo punto mi viene in mente la desolazione in cui molte stazione - come quelle di Barcellona e di Milazzo - vengono lasciate: deserte, abbandonate, prive di personale, incontrollate.
Ci metteranno anche là le ronde per "spiare" e multare i fumatori all'aperto?
Ma non sarebbe più opportuno che ci mettessero ben altro personale, in grado di garantire il ripristino d'essenziali servizi eliminati per ottusità economica?

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.