giovedì 16 luglio 2009

POSTE ITALIANE O LUMACHE ITALIANE?


BARCELLONA 16LUGLIO 2009 - Stamattina sono stato all'ufficio postale di via Roma - quello per intenderci principale della città - per pagare una bolletta -che ovviamente non era quella del conguaglio ATO - e mi sono munito del famigerato "numero elimina code".
Erano le 8,10 e, essendo l'apertura d'uffficio alle otto, mi è toccato per il turno il numero 56.
Facendo mentalmente un certo calcolo, era supponibile che avrei potuto sbrigarmi - andando lisce le cose - con un'ora d'attesa.
Non m'ero però reso conto d'un particolare, d'altronde non insolito: che erano soltanto due gli sportelli aperti per pagamento bollette e riscossione pensioni agli utenti muniti di ticket A, cioè a coloro che non essendosi resi clienti bancari delle poste italiane, depositando il proprio denaro in quelle casse, non hanno diritto a fruire del corridoio privilegiato.
Bene, anzi male: sapete quando è arrivato il mio turno? Esattamente dopo 130 minuti che il biglietto n°56 era stato staccato dalla famigerata macchinetta elimina code.
Eliminerà, probabilmente le code, quella diavoleria, ma non certamente riuscirà mai ad eliminare il grosso rompimento di scatole che ormai le Poste Italiane sono diventate, da quando lo Stato ne ha affidato la gestione alla "privateria". Scusate questo vocabolo inventato, ma mi piace tanto per la sua assonanza con un'altra parola.

fra' Galdino

5 commenti:

Lino Giusti ha detto...

Grande amico mio Francesco,
impaniato dall'eccellente neologismo "privateria", come un bel paesaggio, non posso fare ameno di dire la mia.Prendo sputo da qsto interessantissimo commento per rivangare la mia rabbia che SALIVA fino al naso, quel maledettissimo giorno che mia figlia doveva essere RACCOMANDATA ed alla Posta Laterale s'era inciampata la macchinetta elimina corde. Veniva voglia d'impiccarsi!
Una confusione, che ti dico.
Ma, il vero crollo di bottiglia è stato uno sportello con un impiegato alquanto strano: per accettare la mia Posta Celebre,ho dovuto dimostrare ch'ero un Vip. Di converso, un tale che doveva spedire una lettera di Posta Proletaria, ha dovuto mostrare il modello eliseo, qllo che serve pure per le medicine!
Era un tipo alquanto strano: prendeva tutto alla lettera. Poi, finalmente, è stato sostituito da una donna che, come una una lettera, andava spedita. Molto in gamba, per la verità; ricordava un trampoliere. Tant'è vero che il Direttore, soddisfatto, le ha dato un benevolo pacco sulle spalle. Manco 50 chili.
Sarà stato per qsto che, in un momento di lucidità, mi ha gridato:
"se vuole essere uno schiavo libero, prima deve essere affrancato!".
Con qsta gente dietro lo sportello, chi mnch ci va più alla Posta! ......

ChaoLin

FRANCESCO ha detto...

LA POSTA è FATTA AP-POSTA PER NON DARE NESSUNA RIS-POSTA. PER CUI è UNA COSA SCOM-POSTA CHE NULLA S-POSTA. ED IL GUAIO è CHE LO FA AP-POSTA, COSì TU I TUOI SOLDI - SE CE L'HAI - LI METTI ALLA POSTA.
CIAO DA CICCIO A LINO. A PROPOSITO LINO GIUSTI PERCHE NON AG-GIUSTI QUESTA POSTA? SCUSA SE HO USATO UN COMMENTO AL POSTO DI UN POST...

Lino Giusti ha detto...

Ebbravo Ciccio!!!!!!!!!!
Personalmente i soldi li investo nel mattone (quello sotto il comodino).
Là non ce li porterò mai: sempre temo la supPosta...

Chaolin

franzsidoti ha detto...

Quando c'è Lino questo blog diventa Ridolino. Chiedo scusa per tanto ardire.Ma era solo per dire...ciao ciao.

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

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