
Crisi o non crisi, un fatto è certo: quando arriva il tempo delle vacche magre, il primo ad essere penalizzato è sempre il povero sud, Sicilia compresa.
Servono fondi per continuare le grandi opere nel Nord?
Semplice: basta stornare i finanziamenti FAS che erano destinati all'Italia Meridionale e insulare ed il gioco è fatto. La finanziaria di Tremonti trova difficoltà a venir fuori e, per questo, deve stringere il cordone della borsa?
Niente di più logico: basta tagliare i fondi per le scuole, con particolare incisività su quelle siciliane, ed è risolto il problema.
Ora capita che, anche per il sopravvento della crisi mondiale, bisogna fare altra economia?
Un po' di ottimismo e c'è chi s'incarica di segnalare che in Sicilia rimane qualche residuo pollo da spennare.
Nella fattispecie, è il ministro siciliano alla Giustizia, Alfano, a ricordare che a Barcellona Pozzo di Gotto esiste un grosso complesso ospedaliero per il ricovero di malati di mente autori di crimini, che ospita 280 reclusi, mentre ha una capienza nettamente superiore, per cui non sarebbe stolto utilizzarlo per il travaso degli ospiti dei due altri OPG del centro-sud (Montelupo fiorentino e Aversa) di modo che si possa procedere alla chiusura di queste due strutture, con notevole risparmio di denaro.
Un po', d'altronde, come s'è fatto per l'accorpamento di parecchie scuole - sempre siciliane - e si vuol fare per gli ospedali dell'Isola.
Il vecchio buon metodo della lesina, che tanto fu usato da quel contadino della favola, che tanto insistette nel ridurre la biada al suo asino fino a quando credette d'essere riuscito a farlo vivere
digiunando. Solo che l'asino a quel punto tirò le cuoia.
Per l'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona, la riduzione delle omologhe strutture a colpi di macete, ovviamente sarà causa di notevoli difficoltà, in quanto l'accresciuto numero di degenze nell'OPG Madia non potrà mai essere affrontato in maniera adeguata, per l'evidente insufficienza di locali e di personale. Per cui c'è da attendersi una situazione di disagio, sia per i ricoverati, sia per chi dovrà curarli e sovegliarli. Ed altro disagio incomberà sulle famiglie di quei ricoverati che volessero fruire dell'ora di colloquio concessa dal regolamento carcerario. E ciò a causa dell'accresciuta distanza da coprire, perchè sia raggiunto l'OPG di Barcellona.
A ciascuno il proprio ruolo. La sicurezza dei cittadini dipende dalla significativa presenza delle forze dell'ordine, che in questi giorni stanno dando prova di esserci a buon diritto.