
Come, David Rosset, abbia potuto vivere per 21 anni, con sulla coscienza il peso di un delitto, lui solo potrebbe spiegarlo. Era ancora adolescente e nonostante i suoi quattordici anni, il sangue gli bolliva ogni volta che incontrava la bella Annalaura Pedron, baby sitter di 21 anni, da lui conosciuta frequentando la setta Telsen Sao guidata da un santone. Infatuatosi della giovane, cercò un giorno un approccio sessuale, ma lei lo respinse.
Deluso dal rifiuto, terrorizzato dal timore che la ragazza potesse denunciarlo, David Rosset stringe attorno al collo della ragazza un nastro fino a soffocarla. Prima di fuggire, cerca di cancellare le tracce del delitto ma una macchia rimane chiara e viene refertata dalla scientifica. Era la mattina del 2 febbraio 1988 quando la polizia intervenne al quarto piano di Via Colvera 4, a Pordenone, dove Annalaura Pedron, baby-sitter del bambino della famiglia De Gottardo-Giorgi, era morta per strangolamento.
Allora non fu possibile però far risalire quel reperto al presunto omicida e il fascicolo fu archiviato come "insoluto".
Adesso, dopo 21 anni, le nuove tecniche investigative, basate sull'identificazione del Dna, hanno finalmente consentito di individuare chi, per "motivi abietti e futili", aveva ucciso la baby-sitter. Il responsabile era stato lui, l'allora adolescente Daviid Rosset, ora trentacinquenne. Considerato che all'epoca dell'omicidio Rosset aveva meno di 18 anni, a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio sarà il Tribunale per i minorenni di Trieste
3 commenti:
Si, probabilmente lo e
imparato molto
good start
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