sabato 19 febbraio 2011

LE VIE DELLA CULTURA RIPERCORSE PER INIZIATIVA DI "GENIUS LOCI"


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..................AVVERRA' DURANTE UNA SERATA DEDICATA................
..................AL RISORGIMENTO E ALL'UNITA' D'ITALIA
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L'Associazione culturale Genius Loci organizza una serata dedicata al Risorgimento ed ai 150 anni dell’Unità d’Italia :“Le vie della cultura”, che si svolgerà il 5 marzo con inizio alle 17 nelle strade e le piazze del centro storico. (Come indicato nella locandina)
Sarà un'occasione per ricordare il grande evento e nello stesso tempo apprendere qualcosa in più della nostra città, in quanto saranno organizzate visite guidate dagli stessi membri dell'associazione e offerte degustazioni, mentre resteranno aperti i negozi lungo il percorso.
Sarà, praticamente, una serata trascorsa all'insegna della storia e della cultura.

17 MAGGIO FESTIVO: SOLO PER QUEST'ANNO


E' stato deciso: giovedì 17 marzo sarà Festa Nazionale e niente scuola!
Per i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia il Consiglio dei Ministri ha stabilito che la giornata è da considerarsi festiva.

Carceri – la UIL in visita al Gazzi di Messina

Sarno: grave emergenza sovraffollamento, operativa e sanitaria

COMUNICATO del 18 febbraio 2011
“La situazione che ho potuto riscontrare a Messina va ben oltre gli allarmi che nel tempo sono stati
lanciati dal personale. Al Gazzi, infatti, vi sono emergenze in atto che riguardano la carenza di
personale, il grave sovraffollamento e per il concreto rischio di carattere sanitario”
Così il Segretario Generale della UIL PA Penitenziari, Eugenio SARNO, sintetizza le risultanze della visita
che questa mattina con una nutrita delegazione ha effettuato presso la Casa Circondariale di Messina.
“Voglio sperare che prima che accada l’irreparabile l’Amministrazione Penitenziaria metta nell’agenda la necessità, urgente e non rinviabile, di procedere a finanziare opere di ristrutturazione e, ancor più, ad assegnare personale.
Non è eretico affermare che allo stato attuale Messina rappresenti la situazione più allarmante per il sistema penitenziario, già traballante, siciliano”.
Ad allarmare la UIL PA Penitenziari non è solo il degrado strutturale quant’anche le condizioni di
promiscuità tra detenuti e le condizioni di scarsa sicurezza.
“E’ inimmaginabile che degenti ricoverati in qualsiasi struttura sanitaria possano subire le condizioni che ho potuto constatare oggi a Messina.
Non solo ambienti scarsamente puliti, ai limiti nell’inigenicità, per carenza di fondi quanto perché i degenti del centro clinico di Messina sono allocati in celle anguste con letti a castello fino a 4 piani. Non solo.
I degenti sono ristretti insieme a detenuti comuni che sono allocati negli ambienti di ospedalizzazione per mancanza di posti. Questa mattina – prosegue il Segretario Generale della UILPA Penitenziari – a Messina a fronte di una disponibilità reale di 162 posti detentivi erano presenti 393 detenuti (343 uomini e 50 donne).
I detenuti in attesa di primo giudizio assommano a 141, 60 gli appellanti, 14 i ricorrenti e 128 i condannati in via definitiva”.
Nel corso della visita odierna la delegazione UIL ha potuto prendere atto della legittimità delle proteste indette dai sindacati locali per denunciare la grave carenza d’organico.
“A Messina attualmente operano 198 unità di Polizia Penitenziaria (147 ai servizi interni e 51 addetti alle traduzioni anche per l’OPG di Barcellona P.G.) a fronte di un organico previsto in 293 unità.
E’ chiaro – conclude Eugenio Sarno – che il sovrappopolamento determina gravi vulnus per la sicurezza e incide sui carichi di lavoro del personale. Basti pensare che nel 2010 il nucleo traduzioni di Messina ha svolto 3651 traduzioni per un totale di 6588 detenuti tradotti con l’impiego di 15.102 unità.
Molto potrebbe migliorare in termini operativi ed organizzativi se si riattivasse la sala operatoria (costruita ex novo nel 2009 e chiusa nel 2010), momentaneamente inattiva per il mancato rinnovo della convenzione con il Policlinico di Messina.
Pertanto il prossimo 2 marzo, quando il Capo del DAP incontrerà i sindacati, non solo dovrà tenere nella debita considerazione le criticità di Messina che rappresentano un grave problema di ordine pubblico, sanitario, sociale, umanitario, ma dovrà anche farsi carico di risposte concrete per l’intera Sicilia: finanziare gli straordinari e le missioni, razionalizzare i servizi, implementare gli organici e garantire corrette relazioni sindacali.
Solo così la sua volontà di incontrare i sindacati e la nostra decisione di sospendere la manifestazione regionale avranno avuto un senso concreto”.

venerdì 18 febbraio 2011

LA PROFEZIA DELL'EX AMBASCIATORE AMERICANO IN ITALIA SVELATA DA WIKILEAKS



Le valutazioni della diplomazia statunitense contenute nei nuovi documenti segreti.
"La reputazione in Europa è lesa".
"Il premier danneggia l'Italia ma ci è utile e non dobbiamo abbandonarlo, alla fine ne trarremo vantaggi"
di FABIO BOGO

clicca qui
WikiLeaks, l'Italia vista dagli Usa "Con Berlusconi paese ormai in declino" - Repubblica.it

OBBROBRIOSI "GRAFFITI" IMBRATTANO I MURI DELLA CITTA'



Proibiti a Barcellona i graffiti sulle serrande:
Essendomi capitato di leggere su Google questo titolo, m'ha colto improvvisa una tale perplessità da indurmi a curiosare sul contenuto del corrispondente articolo.
Come mai - mi son chiesto - si parla di graffiti su serrande e di proibizione, a Barcellona, quando è notorio che in questa nostra città non ho mai visto serrande imbrattate - ma molti prospetti sì. Eccome! - nè s'è avuto mai notizia di proibizioni ufficiali su cose del genere? Strano davvero!
E dico cose del genere, perchè non riesco a catalogare come graffiti tutte le scritte e i pseudodisegni con cui mani stolte ed inesperte hanno sporcato i muri delle scuole, delle case, dei palazzi, eccetera (e persino del duomo).
D'altronde, non mi fido di credere che l'autorità comunale si sia mai preoccupata di questo indecente fenomeno.
E allora, se davvero stanno così le cose, come mai quel titolo parla di graffiti sulle serrande?
Ho cliccato sul link Proibiti a Barcellona e ogni perplessità s'è dissolta.
Fallo anche tu e scoprirai perché.


giovedì 17 febbraio 2011

DUE FORUM CITTADINI PER DARE VITA AD UNA PIU' ATTIVA PARTECIPAZIONE DELLA COMUNITA' ALLA VITA POLITICO-SOCIALE- ECONOMICA DEL TERRITORIO





SI SVOLGERANNO A MILLAZZO E A MESSINA
PER DISTINTE INIZIATIVE DI UIL E SEL


Due forum, uno organizzato dall'Uil e l'atro da Sinistra Ecologia e Libertà, sono in cantiere, sollecitati dall'attuale crisi economica e dai problemi di welfare, sanità, diritti civili e immigrazione.
Il primo - che si svolgerà a Milazzo ,martedì 22 febbraio ore 9, presso "Mediterranea Club", in contrada Mangiavacca - intende avviare un percorso condiviso che coinvolga parti sociali, lavoratori, aziende presenti nel territorio e istituzioni, in maniera che il cittadino, con un processo di riqualificazione, si senta protagonista delle scelte di governance e urbana.
L'altro, che si terrà a Messina, rivolgerà la sua attenzione in un nuovo welfare per superare l’esclusione sociale.
L'appuntamento è per venerdì 18 febbraio 2011 alle ore 18.30 presso i locali della Casa Matta, via dei disciplinanti 21 (pressi di viale boccetta basso)

ATO, ATO: CI "ATO" ROTTO DAVVERO....


"Si fa quel che si può: stiamo lavorando quasi gratis".
Me lo dicevano, stamattina, gli "operatori ecologici" che con una ruspetta e un'autocompattatore stavano sgombrando via Generale Cambria dai cumuli di rifiuti che da settimani s'ingrossavano accanto ai cassonetti di ATO ME 2.
Tuttora, le maestranze addette alla raccolta dei rifiuti solidi urbani si tengono in stato di agitazione, rifiutando il lavoro straordinario, con convinzione e pieno diritto, visto che non ci sono soldi neppure perchè venga loro pagato con regolarità la mensilità normale.
"Ultimamente - ci diceva uno di loro - ne abbiamo ricevuta una arretrata, proprio per non farci morire di fame".
Quindi, come si potrebbe pretendere che al lavoro normale pagato a spizzica si aggiungesse lo straordinario non remunerato: o chissà quando saldato?
Il problema, come si può facilmente capire, è davvero mastodontico, complesso, direi incancrenito, e rischia di diventare insolubile se la Regione continua a cincischiare attorno ad esso e i Comuni non si mettono di buzzo buono per cercare di trovare qualche soluzione locale: uscendosene definitivamente da quel carrozzone sgangherato che in effetti è l'Ambito Territoriale ingiustamente definito Ottimale, a causa delle enormi disillusioni offerteci.

mercoledì 16 febbraio 2011

SI APRE LA SPERANZA PER LA SORTE DELLO STABILIMENTO EX FIAT DI TERMINI IMERESE

foto: IL MINISTRO ROMANI ... LO STABILIMENTO FIAT DI TERMINI IMERESE

SIGLATO A ROMA IL PROTOCOLLO DI RILANCIO CHE PREVEDE ENTRO L'ANNO
2012 IL REIMPIEGO DEI DIPENDENTI E L'AUMENTO DEI POSTI DI LAVORO

Sembra superata la gravissima crisi paventata a Termini Imerese, per la chiusura alla fine dell'anno dello stabilimento Fiat.
A dare ossigeno alle speranze economiche della comunità termitana, è stato varato il programma di rilancio dello stabilimento a rischio, con la firma di un accordo secondo cui, entro il 2012, tutti i lavoratori della Fiat vengano reimpiegati e in tre anni si creino 3.300 posti di lavoro complessivi. Hanno firmato l'intesa il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, l'assessore all'Industria della Regione Marco Venturi, il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti, il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, assieme ai rappresentanti di Fiat e Invitalia.

«L'accordo - ha spiegato il ministro Romani - prevede che entro il 2012 tutti i lavoratori della Fiat siano reimpiegati e in tre anni si creino 3.300 posti di lavoro complessivi». Intanto, nella fase di passaggio, si ricorrerà agli ammortizzatori sociali: si farà in modo che tale fase d'attesa possa durare il più breve tempo possibile.
Per il Governo nazionale e quelllo regionale si tratta di un «accordo straordinario che è stato illustrato ai sindacati due giorni fa e con cui si apre una fase nuova per Termini Imerese».

Le aziende che si impegneranno per il rilancio del polo saranno sette: quelle entrate nella short list, di cui due direttamente impegnate nel settore automotive, la Rossignolo e la Rev.
Il ministro non ha però escluso che in una seconda fase, qualora si aprano le possibilità, possano anche subentrare altre aziende la cui offerta è arrivata «fuori tempo massimo» rispetto alla chiusura della short list.
Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha manifestato consenso per un protocollo che prevede un grosso investimento, 350 milioni, in cui il governo centrale dovrà fare la propria parte, «anche se più piccola della nostra - ha detto - e poi passeremo ad esaminare in maniera più stringente i piani industriali dei vari gruppi che vogliono venire in modo da realizzare l’ipotesi per incrementare l’occupazione, diversificando rispetto alla sola automobile, che deve restare, ma guardando anche ad altro» .
«Nessun ottimismo o pessimismo da parte mia» ha aggiunto don Raffaele «Siamo comunque sulla buona strada, ci stiamo lavorando da almeno un anno...»

La Cgil di Messina lancia un video concorso dedicato ai giovani e al lavoro


Un concorso per la realizzazione di un cortometraggio sul tema dei giovani e del lavoro che oltre ad essere pubblicato sul sito provinciale e nazionale della Cgil, verrà presentato al Festival cinematografico di Valdarno.
Il concorso, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel Saloncino della Camera del lavoro, è stato indetto dalla Cgil di Messina che con questa iniziativa intende “aprire” un nuovo canale di comunicazioni con i giovani della provincia di Messina ai quali è riservata la partecipazione.
“Le difficoltà di accesso dei giovani al mondo del lavoro,le loro speranze , i loro timori nel momento in cui si confrontano con questa realtà: tutto questo sarà nei cortometraggi che parteciperanno al concorso e che ci diranno molto di come i nostri giovani vedono il mondo del lavoro”, ha spiegato Andrea Scarfì, segretario generale del Nidil Cgil di Messina, la categoria che segue il settore dei precari e dei titolari di contratti atipici, tra gli organizzatori dell’iniziativa.
La partecipazione, che è gratuita, è riservata agli studenti delle scuole medie superiori e dell’Università di Messina e le opere, che devono essere “originali”, devono avere una durata massima di 10 minuti e devono essere fatte pervenire su Cd o DVD al sindacato nella sede di Via Peculio Frumentario Messina entro il 31 marzo 2011.
Il corto vincitore che oltre ad essere pubblicato sul sito provinciale e nazionale della Cgil verrà anche presentato al Festival cinematografico di Valdarno, sarà una giuria formata da giornalisti, sindacalisti, esperti e registi.
Giunto alla 29ma edizione (11-14 maggio 2011) , il Valdarno Cinema Fedic uno dei più longevi festival italiani. Da sempre il festival si è distinto per la sua particolare vocazione nello scoprire nuovi talenti registici: dal Valdarno Cinema Fedic (l’acronimo sta per Federazione Italiana dei Cineclub) sono passati molti degli attuali cineasti italiani con le loro prime opere – sia corti che lungometraggi, ma anche documentari – confrontandosi con i grandi maestri del cinema, intervenuti in veste di giurati o ospiti donore: tra questi, vale la pena di ricordare Michelangelo Antonioni o Mario Monicelli, recentemente scomparso, a cui quest’anno verrà tributato un omaggio.
E tra i giovani concorrenti, Nanni Moretti o il regista messinese Francesco Calogero, che esordì proprio lì, nel 1986, col suo primo lungometraggio amatoriale, e a distanza di vent’anni è stato richiamato dagli organizzatori per dirigere il festival.
Francesco Calogero, nato a Messina, docente di cinema e organizzatore di festival cinematografici, ha firmato la regia di cinque lungometraggi - tra cui La gentilezza del tocco (1987) e Cinque giorni di tempesta (1997), vincitori di numerosi premi internazionali – oltre a due documentari e cinque opere liriche.
Calogero, presente alla conferenza stampa questa mattina, ha collaborato all’organizzazione del Concorso e sarà tra i membri della giuria.
“In questo spirito, la collaborazione tra la CGIL e il Valdarno Cinema Fedic intende fornire un’opportunità ai cineasti indipendenti peloritani per mostrare le proprie opere - su un tema così attuale e scottante, quale il rapporto tra i giovani e il mondo del lavoro - in ambito nazionale, al cospetto di ospiti qualificati. E come direbbe l’immortale Totò, da cosa nasce cosa”, ha commentato Calogero.
Il regolamento del Concorso è pubblicato sul sito della Cgil di Messina – www.cglmessina.it- e materiale informativo verrà distribuito alle scuole e all’Università.

EMERGENZA RIFIUTI URBANI: MANCA IL "MEA CULPA" DEI CITTADINI INDISCIPLINATI



Non saprei dire quante volte abbiamo scritto in questo blog sull'emergenza rifiuti a Barcellona Pozzo di Gotto;
direi così tante che ultimamente non ho saputo fare a meno di manifestare nausea per questo argomento...
Non abbiamo mai mancato di sottolineare l'esistenza di reali responsabilità per il permanere di una sì rivoltante situazione, senza tuttavia volere essere giudici nei confronti di questo o di quel personaggio che potrebbe essere a monte di ciò.
Ci sono stati, sì, dei commenti di cittadini angustiati che si sono appellati alla responsabilità o del sindaco o dell'ATO o della Regione: se non addirittura di tuttì e tre insieme.
Ma solo raramente s'è accennato a quanto negativamente possa contribuire, nell'aggravare la situiazione, il comportamento di singoli utenti che noncuranti del proprio dovere, hanno fatto piovere sul bagnato.
In quanti punti - per esempio - in prossimità di negozi o banchi di frutta e verdura, non abbiamo dovuto notare come l'ingombro dell'ammasso di rifiuti, accanto ai cassonetti, sia ingigantito e trasformato in discarica per l'accumulo di scatoloni vuoti e ovviamente non piegati, di scorie marcescenti d'ortaggi e frutta, di vecchi suppellettili fuori uso?
E tutto questo naturalmente per mano incosciente di utenti senza scrupoli, che meriterebbero di essere identificati, redarguiti e sanzionati, ma che in effetti non sono mai scandagliati.
Per l'abulia delle competenti autorità.

ESCE DALL'OBLIO UNO DEI PERSONAGGI STORICI INSIGNI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO

Un vivo grazie all'autore del video che ha saputo così bene ricostruire un pezzo della storia della nostra città, che ha avuto anche una parte svolta nella strada villa, ora via Umberto Primo, dove visse mia zia Agostina D'Amico Pensabene, figlia di Luigi, moglie di Emanuele Cilona, pronipote di don Ferdinando D'Amico.
Mi permetto di riportare il video ammirevolmente costruito

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martedì 15 febbraio 2011

INDISPENSABILITA' DEL SOTTOPASSAGIO DI VIA UMBERTO PRIMO



LA SUA INTERMITTENTE APERTURA HA FACILITATO LA CIRCOLAZIONE STRADALE

Che la chiusura del passaggio sotto il costruendo cavalcavia di via Umberto Primo influisce negativamente sulla circolazione nel centro urbano, credo che se ne sia accorto persino il sindaco di questa città. Tant'è è lapalissiano.
Infatti, le due volte in cui, per motivi contingenti, la ditta appaltatrice ha tolto la rete di chiusura di quel sottopassaggio, si sono di molto attenuate le difficoltà di transito e ridotti in maniera evidente gli ingorghi, soprattutto lungo le vie che affluiscono in piazza Libertà, dove il pericolo è spesso in agguato.
La riprova di quanto sto asserendo c'è stata offerta stamattina, quando, dovendo aprire il percorso ai camion che trasportano il materiale inerte per il proseguimento dei lavori nel tratto tra il cavalcavia di via Umberto ed il dismesso passaggio a livello di via Ugo di Sant'Onofrio, la direzione dei lavori ha consentito l'apertura - ancorché provvisoria - del varco sottostante il cavalcavia.
Nonostante il transito dei mezzi pesanti della ditta, è stato possibile - ovviamente a chi s'è accorto del via libera - approfittare del passaggio.
Con conseguente immediato miglioramento della circolazione, nelle vie adiacenti.
A questo punto non resta che chiedere: perché non far sì che quel tanto utile passaggio rimanga aperto il più possibile?

lunedì 14 febbraio 2011

CONSIGLIO COMUNALE E GIUNTA: AVVICENDAMENTI ED ALTRE VICENDE INDIGESTE


DA MESI STAGNANO NEGLI ORDINI DEL GIORNO ARGOMENTI INDIGERIBILI

Lunedì prossimo, 21 febbraio, il consiglio comunale di Barcellona si riunirà per la trattazione di un ordine del giorno, dedicato particolarmente ad una serie di "travasi", concernenti la surroga, con Giacomo Giorgianni, del consigliere Salvatore Schembri (che, avendo assunto la nomina di assessore provinciale, lascia il posto di consigliere al primo dei non eletti della sua lista, Giacomo Giorgianni, e la carica di vice presidente del consiglio, incompatibili con l'incarico provinciale) e l'avvicendamennto tra il "dimesso" assessore al bilancio Paolo Genovese e Sebastiano Genovese, esterno vicino all'ex consigliere Salvatore Imbesi, che per espresso suggerimento del deputato regionale Roberto Corona, prenderà posto nella stanza della Giunta, in qualità di assessore dal ruolo non ancora specificato. Comunque, considerato che la seduta consiliare si svolgerà tra una settimana, è presumibile che, nell'ufficializzare in aula l'avvenuta nomina del neo assessore, il sindaco Candeloro Nania abbia già stabilito quale delega affidargli e possa quindi renderla nota.
Per quanto concerne l'ordine del giorno fissato per la trattazione di lunedì prossimo, resta da dire che è composto di appena sette punti, di cui alcuni ripetuti da parecchio tempo, nonostante si tratti di argomenti rilevanti.
E forse per questo pruriginosi.
Sono gli ultimi quattro punti:
Regolamento per gestione e uso d'impianti e attrezature sportivi;
Regolamento per l'assegnazione e concessione di lotti nella zona artigianale;
Istituzione della Commissione d'indagine sul depuratore e problematiche connesse all'inquinamento ambientale;
Elezione del Collegio Revisiori dei Conti per il prossimo triennio.
Campa cavallo che l'erba cresce...

UNA MARCIA IN FA: PER LE DONNE DEL CAVALIERE


- Per il presidente del Consiglio le grandi manifestazioni di piazza che ieri hanno coinvolto oltre un milione di persone 1 in Italia e all'estero sono una "mobilitazione faziosa" per "sostenere un teorema giudiziario" contro di lui.

"Ho sempre valorizzato le donne". ''È stata la procura di Milano a calpestare la dignità delle mie ospiti e a calpestare la verità. Quella è una vergogna''. Silvio Berlusconi spiega di avere avuto sempre ''grande attenzione nei confronti delle donne. Io - ha detto il premier - ho sempre valorizzato le donne che hanno una marcia in più. Sono più intelligenti e più preparate degli uomini che hanno sempre bisogno di tanti ghirigori'', ha sottolineato il Cavaliere.

Ahi, Ahi, CLICCA e udrai

domenica 13 febbraio 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: OTTIMA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE "SE NON ORA QUANDO"






Anche Barcellona ha risposto, in maniera composta e decisa, all'appello di "Se non ora quando?" in difesa della dignità della donna.
Erano almeno in cinquecento le donne - giovani e meno giovani - ed anche parecchi gli uomini, che stasera, partendo in corteo da due punti opposti della città - San Giovanni e Santa Maria Assunta - hanno raggiunto il centro storico per confluire in piazza San Sebastiano.
All'ingresso dei giardini Oasi, dove era stato preparato uno schermo, i partecipanti alla protesta irradiatasi in 250 piazze italiane ed estere, hanno sostato per assitere agli interventi della parte conclusiva , aperta e condotta da suor Marilena, animatrice instancabile.
La religiosa, soffermadosi sul significato e lo scopo della manifestazione , successivamente illustrata con la proiezione di due video - tra cui quelllo della lettera di suor Rita Giaretta, letta nella trasmissione "l'Infedele" dalla attrice Lunetta Savino - ha dato spazio all'intervento programmato di alcune giovani donne (Maria Teresa Collica, Raffaella Campo, Elida Gunaj, ragazza albanese, decisamente inserita nella nostra comunità, ed altre) che hanno tratteggiato la propria visione dell'attuale condizione della donna ed espresso il proprio risentimento verso la persistenza di taluni schemi denigratori e vessatori a danno del sesso femminile.
A completare il successo ha provveduto il cantastorie barcellonese Fortunato Sindoni, che ha riscosso applausi e compartecipazione con la canzone "Il Gallo", una sua composizione di dieci anni fa, che sembra fatta su misura del tormentone che sta angustiando il cavaliere senza...pudore.

ATO ME 2: I SINDACI DEL COMPRENSORIO CONTINUANO A RICORRERE ALLA "SOLUZIONE BISCIA" PER LIBERARE IL TERRITORIO DAI RIFIUTI URBANI


Mentre percorrevo le strade del centro, stamattina, di fronte al rinnovarsi dell'emergenza rifiuti ostentato in ogni angolo della città, m'è sorto il sospetto che la mancata soluzione dell'ormai annoso problema, in quanto legata al bisogno materiale di denaro, possa essere paragonata ad una biscia che, comunque si cerchi di afferrarla, ti scivola sempre dalle mani.
E ciò, appunto, perché si tratta di tentativi estemporanei di soluzione, basati sulla speranza di potere accattonare contributi tappabuchi, che non potranno mai essere concessi se non in via eccezionale e in quantità sicuramente inadeguate.
Ieri si lamentava che non era possibile raccogliere e smaltire i rifiuti, perché a causa del debito accumulato con la società Tirreno ambiente, questa aveva precluso l'ingresso nella discarica di Mazzarrà agli autocompattatori che svolgono il servizio di raccolta nei 38 Comuni soci di ATO ME 2.
Superato questo empasse, allorché con un primo bonifico bancario il commissario dell'Ambito Territoriale ha avuto la possibilità di garantire il denaro per pagare almeno il conferimento corrente dei rifiuti, ecco che emerge la grana dell'altra grana, di quella cioè che spetta di diritto alle maestranze e che puntualmente non si riesce a pagare, tanto da mettere in agitazione gli interessati.
E così quando sembrava che la biscia fosse già afferrata ecco che è scivolata per altro verso.
Ma non finisce qui: perché, anche se si riuscisse a sciogliere il nodo degli inconvenienti sopra rilevati, ne resterebbe un altro non meno grave, che rende lenta e problematica l'eliminazione delle montagne di rifiuti accumulati nei 38 Comuni dell'ATO ME 2: quello dei mezzi necessari per la raccolta straordinaria che, purtroppo, risultano insufficienti ed inadeguati ad affrontare uno stato d'emergenza che rischia di fare concorrenza a quello napoletano.

fra' Galdino



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