sabato 28 agosto 2010

OPERA DEI PUPI IN UNO SPETTACOLO A BARCELLONA


Bisogna avere una certa età per potersi ricordare che ci fu un periodo in cui, anche nella nostra città, l'opera dei pupi - soprattutto per lo strato popolare - era uno dei passatempi di grido, un genere di spettacolo tenacemente seguito con pubblico assiduo e appassionato e cultori persino di rilievo.
Ricordo che, ragazzino, anch'io provavo grande piacere tutte le volte che qualcuno mi portava a vedere, nel teatrino "Ideale" di via Scinà, questi spettacoli dell'opra dei pupi, dove una marea di gente divoratrice di semenza e nocciolina, non aliena dal pernacchiare, ferocemente tifosa di Orlando e Rinaldo e carica d'odio per il vile Cano di Magonza, riempiva la sala.
E ricordo pure di avere conosciuto vicini di casa che facevano i pupari, costruivano cioè, riparavano, ripitturavano i corazzati personaggi carolingi, le cui bellicose gesta venivano pure dipinte sulle fiancate dei carretti siciliani.
Allora l'opera dei pupi era un po' come il cinema, o il teatro, o la partita di calcio: era la passione della massa.
Adesso è diventata un lusso, un fatto di cultura, una rimembranza di cui non tutti riescono a capirne l'importanza.
Perciò non sembri vano che ci sia qualcuno che di tanto in tanto si proponga di porla all'attenzione ancor oggi.
Uno spettacolo dell'opera dei pupi sarà presentato stasera presso il Museo Etnografico Nello Cassata di Barcellona. Con inizio alle ore 20,30 ed ingresso libero.

Museo Etnostorico Nello Cassata

Situato in Contrada Manno, lungo una traversa della Strada Statale 113 a circa 4 KM dagli svincoli di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo dell'Autostrada A20

Orari di apertura da lunedì a domenica (compresi festivi) tel. 090 9761883

Invernale ore 9.00 - 13.00 / 15,30 - 19,30 Estivo ore 9.00 - 13.00 / 16.00 - 20.00 - Le visite sono guidate

Nel Museo sono state ricostruite 45 antiche botteghe d'arti e mestieri ricche di oltre 20 mila reperti d'epoca.......

come arrivare

L'ATO CI HA RIDOTTO AD UN PESSIMO "STATO": COSA FAREMO PER USCIRE DALLA GRAVISSIMA EMERGENZA DEI RIFIUTI URBANI?


CALAMUNERI AVANZA LA SUA PROPOSTA: I CITTADINI COME L'ACCOLGONO?


Che il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani si sia ormai incacrenito, un po' in tutta la Sicilia, non ha più bisogno d'essere dimostrato.

La sconcezza, il degrado ed il rischio incombente per la salute di tutti, causati dalla pessima conduzione d'un servizio così delicato e importante, sono ormai nella consapevolezza di tutti, persino di coloro che, per inerzia, incapacità, se non addirittura per malafede, sono ritenuti all'origine di tanto sfascio.

Ci si rende conto che siamo giunti al top dello stato d'emergenza, si discetta, si impreca, si scaricano barili di responsabilità, e tuttavia nulla si fa di serio per fare uscire la comunità da una situazione talmente degenerata.

I sindacati guardano il problema da un lato, gli igienisti da un altro, i politici da più lati: tutti lo guardano, ma nessuno che sappia ed intenda affrontarlo nella sua vera essenza.

Vediamo intanto come un cosigliere comunale di radici sindacali - Orazio Clamuneri - l'interpreta e cosa chiede, al sindaco del comune capofila del territorio affidato ad ATO ME2, tramite un suo interento istituzionale.


Interrogazione al Sig. Sindaco di Barcellona P.G Comune Capofila ATO ME-2

"Il sottoscritto Consigliere Comunale Interroga il Sig. Sindaco di Barcellona P.G per sapere quali iniziative ha intrapreso o intende intraprendere per evitare l’imminente sfascio totale nel servizio dei rifiuti solidi urbani. Infatti chi pensa (e sono tanti) che dopo il pagamento del mese di luglio 2010 il problema degli stipendi è risolto, prende un abbaglio di tarda estate. Non si può “trattare” l’argomento R.S.U. solo quando gli addetti al servizio non prendono stipendio e si minaccia lo sciopero, nè si può andare ogni volta alla Regione Siciliana, ritenendola un pozzo senza fondo ove attingere nel fondo di rotazione all’infinito. Chi pensa questo è fuori dalla realtà e dalla grazia di Dio, anche se non piace, la verità vera è che si voglia o no si deve diventare per forza autosufficienti. Nell’ambito dell’ATO ME-2 si devono trovare le risorse necessarie in modo da non andare più a Palermo dove, da ora in poi, diciamocelo chiaro, non c’è piu trippa per gatti. Pertanto è necessario un cambio di passo. Bisogna partire subito e uscire dall’emergenza, mettendo in moto i meccanismi della riscossione che significa liquidità. Contemporaneamente si deve programmare la raccolta differenziata (la gente la vuole) che significa pure risparmio (notevole) per i cittadini e più risorse. Si deve attuare in parole povere una politica nuova e anche coraggiosa se si vuole avere un servizio efficiente che tenga la città pulita (come chiedono i cittadini che pagano il servizio) e garantisca lo stipendio mensilmente ai lavoratori. Aspettare ad affrontare il problema solo quando arriva il fine mese e non ci sono i soldi per pagare i lavoratori è da irresponsabili: l’immobilismo non ha pagato mai.

E chi in questi mesi ha fatto solo aria fritta o incitato allo sfascio, si deve vergognare, fare autocritica e mettersi da parte. Signor Sindaco data la delicatezza dell’argomento si chiede risposta scritta".

Orazio Calamuneri

venerdì 27 agosto 2010

TESSERA DEL TIFOSO: STRUMENTO POSITIVO O SCHEDATURA POPOLARE?


Il caso vuole che, a Barcellona, i problemi legati al tifo calcistico si siano omai attenuati - se non addirittura estinti - ormai da tempo.
Dirottato sul basket, il tifo locale sembra per il momento lontano dal dovere subire ciò che di "corrivo" sta attualmente interessando le tifoserie calcitiche di tutt'Italia, che, com'è noto, risultano investite da una strategia che, nel delicatissimo momento attuale, rischia di diventare assai pericolosa.

Riguarda le direttive ministeriali in occasione dell'inizio del campionato di calcio, relative all'avvio dell'obbligatorietà del rilascio ai tifosi di una specifica tessera di riconoscimento - appunto la tessera del tifoso - da attuare col massimo rigore, strettamente verificato, onde individuare eventuali inadempienze da segnalare all'osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive del Ministero dell'Interno.
Sulla base di dette direttive, verranno "disposti capillari controlli presso le agenzie incaricate della vendita dei biglietti applicando, ricorrendone i presupposti, il previsto regime sanzionatorio".
La tessera del tifoso non piace e l'approccio con essa ha già fatto registrare le prime reazioni, che non annunciano niente di buono. Un primo segnale preoccupante potrebbero essere gli scontri recentemente avvenuti nel Bergamasco, dove ultras dell'Atalanta hanno colto l'occasione d'una festa leghista per scaricare la propria rabbia contro il ministro Maroni.
Durante la festa della Lega a Alzano Lombardo, un intervento del ministro dell'Interno è stato interrotto da un gruppo di ultras dell'Atalanta che protestava contro la tessera del tifoso. Lanci di fumogeni e petardi ed intervento della polizia: auto in fiamme, agenti feriti.
Ora c'è il timore di altre proteste non pacifiche, di scontri sugli spalti o davanti ai cancelli degli stadi. E - ad alimentare la tensione - molte tifoserie organizzate, dalla Sicilia al Nordest, da Roma alla Toscana, dalla Puglia alla Lombardia, continuano a lanciare proclami battaglieri, dicendo no «alla schedatura», mentre i club, a cominciare dall'Atalanta, hanno condannato la violenza.
Il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ha annunciato l'ennesimo giro di vite contro i teppisti da stadio: «Riproporremo la flagranza differita per permettere l'arresto dei violenti visionando i filmati».
L'uso della «prova tv» era stato introdotto a tempo dal precedente governo con un decreto scaduto. Ora sarà riproposto.
Ma non solo. Aumenteranno anche i poteri per gli addetti privati alla sicurezza nelle curve: «Gli steward delle società, quando saranno in servizio, saranno equiparati a pubblici ufficiali».


Bergamo, Ultras scatenati = Maroni: «Colpiremo duro»

NON SAPPIAMO COSA FARE CON QUESTO GOVERNO DEL...FARE


Mentre i politici - regionali e nazionali - continuano a trastullarsi, nella stagione calda, con pittoreschi litigi e proposte campate in aria, il Bellusconi insiste col vantare il suo Governo, che avrebbe "realizzato molto e molto bene, in questi due anni, tanto da meritarsi l'appellativo di governo del fare: a partire dalle grandi emergenze (rifiuti in Campania, terremoto in Abruzzo, crisi Alitalia).
E tutto ciò sostiene, mentre i fatti dimostrano che che piuttosto che fatto finora s'è disfatto.
Emergenza rifiuti: non è necessario insistere con le dimostrazioni, perchè la gravità della situazione ce l'abbiamo davanti agli occhi.
E non solo a Barcellona e dintorni, ma dovunque, da un vertice agli altri della Trinacria.
Altro che Napoli. Là, Bellusconi la spazzatura almeno per un po' è riuscita a nasconderla sotto il tappeto. Qui, da noi, neppure questo.
Qualche settimana fa abbiamo documentato con una foto che, in una delle nostre spiagge con ambizioni turistiche - precisamente nel litorale compreso tra Portorosa e Falcone, in territorio di Furmari - c'era un grosso bidone contenente (s'è allora detto) rifiuti speciali, evidentemente buttato in spiaggia dal mare e, una volta individuato, recintato per non essere ...disturbato, nell'attesa che qualcuno di competenza venisse a prelevarlo per trasferirlo in opportuno sito.
Quel bidone, nonostante siano trascorse diverse settimane dal suo ritrovamento, è ancora lì.
Forse si spera che il mare che l'ha espulso se lo riprenda.
Ma questo è uno dei tanti segni del modo in cui riesce a fare le nostre cose il governo del fare.

mercoledì 25 agosto 2010

I CALCOLI DEL LAGO MAGGIORE: NIENTE ELEZIONI IMMEDIATE E NIENTE CASINI


Incontro BOSSI-BERLUSCONI sul Lago Maggiore.
Berlusconi convince Bossi che conviene evitare il ritorno alle urne.
Bossi convince Berlusconi di non avere a che fare col trafficone Casini.
I due compari vedono giusto: tra due alleati scomodi, è meglio preferire Fini, che almeno la fiducia non la nega.
E poi, perché tanta fretta per le elezioni?
Potrebbero risultare deludenti, come d'altronde fanno temere gli attuali sondaggi.
Fino a prova contraria B&B i calcoli se li sanno fare e non s'illudono troppo.

RAFFAELE LOMBARDO PREFERIREBBE VARARE UN GOVERNO TECNICO: CI RIUSCIRA'?

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Se dal caos è nato l'Universo, perchè mai non potrebbe nascere il Raffaele quater?
Il Governatore di Sicilia è convinto che entro il prossimo mese di settembre la cosa potrà quagliare: basta che il PD si convinca dell'opportunità di costituire un governo tecnico. Perché solo ricorrendo all'espediente "tecnico" si potrà arrivare ad una sintesi delle diversità d'intendimenti e di proposte finora manifestate dai partiti e in seno agli stessi partiti da componenti interne.
Una varietà di formule auspicate o contrastate con accorpamenti e esclusioni a seconda dagli umori e/o prese di posizione di singoli.
Una specie di bailamme che solo mettendo da parte la politica e dando posto alla tecnica si potrebbe superare: così almeno la pensa don Raffaele, che si dice disposto a varare, con chi ci sta, il Lombardo quater secondo tale strategia.

martedì 24 agosto 2010

TORNA IN PIAZZA L'OPPOSIZIONE AL PONTE SULLO STRETTO. GIOVEDì 26 SI PRESENTA ALLA STAMPA LA MANIFESTAZIONE DI SABATO PROSSIMO.


COMUNICATO

Giovedì 26 agosto alle ore 11 presso la saletta commissioni della Provincia regionale, LA RETENOPONTE e il comitato NOPONTE Capo Peloro presenteranno la manifestazione che si svolgerà a Torre faro Sabato 28 agosto 2010.
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Mentre proseguono i sondaggi geognostici nelle aree interessate ai futuri cantieri della grande opera, la città di Messina continua a soffrire per le conseguenze del dissesto idrogeologico, l'abbandono di ogni prospettiva di sviluppo sostenibile, la crisi occupazionale che spinge i giovani all'emigrazione.
L'opposizione al Ponte sullo stretto deve qualificarsi come opposizione ad un modello di sviluppo che consegna importanti risorse economiche alle grandi aziende del cemento e le sottrae ai bisogni primari delle popolazioni di Reggio e Messina.
La proposta della Retenoponte è , perciò, ancora una volta quella di destinare al superamento delle emergenze ambientali e sociali le risorse economiche destinate al Ponte.
Interverranno alla conferenza stampa per illustrare i temi dell'iniziativa i portavoce della Retenoponte e del comitato Capo Peloro.
per l'ufficio stampa della Retenoponte
Tonino Cafeo

ALEMANNO VUOLE ABBATTERE E RICOSTRUIRE TOR BELLA MONACA



Alemà, vie' ad aiutacce a pulì! Artroché abbatte i palazzi!"


Così ribattono i giovani di Tor Bella Monaca, alle manifeste intenzioni del Sindaco di Roma Alemanno, che da Cortina d'Ampezzo, dove ha cercato di rinfrecarsi le idee, ha annunciato che «Tor Bella Monaca va demolita, rasa al suolo». definendo il quartiere periferico della Capitale «una cisti urbana» e asserendo che «è necessario demolire e ricostruire ampie aree della città, recuperando anche terreno urbano».
Gli abitanti di Tor Bella Monaca non hanno mostrato entusiasmo all’idea di veder distrutte le loro case. «Invece di pensare a queste cavolate spenda i soldi per costruire dei centri a buon mercato per le famiglie che non se lo possono permettere, in modo che i ragazzi possano andare tranquillamente a fare attività sportiva e toglierli così dalla strada». E, un altro: «È tutta una speculazione per poter lavorare, prendere appalti, subappalti, sub subappalti, e i poveri disgraziati vivono sempre come vivono». Oppure: «Quando è venuto qui a prendere voti non doveva radere al suolo Tor Bella Monaca!»

Insomma i veri interessati richiedono servizi e attenzione e non sovvertimenti, come vorrebbe il loro sindaco Alemanno, che intende abbattere le torri e alcuni dei palazzi orizzontali del quartiere, per poi ricostruire case basse, sulla falsariga della città giardino, modello Garbatella.
Celiando gli abitanti sfrattabili dicono che si vuol fare di Tor Bella Monaca una "monachella"....nè brutta e nè bella.


Un po' all'inverso di come si intenderebbe fare nella città del Longano, dove c'è una brutta via Roma e la si vorrebbe trasformare in una bella galleria per struscio, con la scusa di ottenere un salotto pedonale in un centro urbano in cui manca lo spazio per circolare.

lunedì 23 agosto 2010

BOCCHINO: QUESTO MATRIMONIO S'HA DA FARE



Mentre in Italia c'è gente che si scanna e c'è gente che perde lavoro e gente che muore di fame, c'è pure gente che crede di potere fare tutto ciò che vuole: e lo fa liberamente.
Mentre c'è gente che guazza in mare con panfili d'oro in finto comodato d'uso, e gente che ammazza il coniuge o deruba il nonno e gente che si droga, c'è pure gente che t'incravatta e ti strozza.
Mentre c'è tutto 'sto bailamme e c'è pure la campagna che brucia peggio degli altri anni, in politica, come sempre, a tutto si pensa tranne che a queste cose: si fanno calcoli per l'interesse proprio e pure si dicono stronzate.
C'è Bocchino, per dirne una, che propone a Berlusconi di sposarsi con la Bindi, perché si possa così fomare un governo con la parte moderata del Pd, in compagnia di Fini Rutelli e Casini.
Così si potranno prendere due piccioni con una fava: si toglierà a Casini il vizio di parlare di terzo "pollo" e per compensarlo si toglierà a Bossi il vizio di essere culo e camicia con Tremonti.
E Casini sarà contento d'essere così compensato, dopo che Bossi l'ha gravemente offeso definendolo "trafficone".
Lui, il senatur, che a sentir lo stesso capo del'Udc, non è altro che "trafficante di banche e di latte".

FRANCESCO CILONA

RAFFAELE LOMBARDO O VIVE NEL MONDO DEL PALLONE O S'E' TRASFERITO NEL MONDO DELL'IPERURANIO.

Dove vive il governatore di Sicilia, ancora non si riesce a capire: è probabile che ormai si trovi nell'Iperuranio. Ma dov'è questo meraviglioso posto , inventato da Platone, dalla cui filosofia è sorta la civiltà d'occidente?

Mi piace riferire ciò che sullo straordinario mondo del visionario Platone si legge su Nonciclopedia:


"Il mondo iperuranio
, o semplicemente Iperuranio, è il mondo magico delle idee, per tale ragione qui sono depositati i brevetti di tutte le cose inventate sul globo dall'inizio dei tempi, compreso il fuoco, la ruota e persino l' iPod

Secondo Platone l'Iperuranio si troverebbe in un luogo non precisato oltre la volta celeste , in un posto che potrebbe essere identificato con l'aldilà cristiano o con la Provincia di Rovigo.

Secondo interpretazioni più moderne, Platone diceva semplicemente un sacco i cazzate".

Ed io dico che anche don Raffaele, per quanto riguarda il problema rifiuti, dice tantissime cavolate. E forse le dice anche su altri suoi progetti, sempre sognati e mai realizzati.

Ascolta quello che il Governatore racconta e dimmi se non sono invenzioni da Iperuranio.

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BARCELLONA POZZO DI GOTTO: TENTATO OMICIDIO A CALDERA'

VENDETTA O LOTTA INTESTINA? INDAGA LA DDA DI MESSINA
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La città torna a far parlare di sè per fatti delittuosi.
Ieri sera, poco prima le 22, ignoti armati di fucile e pistola hanno teso un agguato ad uomo noto alle forze dell'ordine, nel momento in cui, dopo avere posteggiato la propria auto, lui stava per rientrare in casa, a Calderà.
Nella penombra, gli assalitori hanno cercato d'incrociare il fuoco contro Carmelo Giambò, 39 anni, ma sono riuscti a raggiungerlo con un solo colpo, in zona tuttavia vitale.:::::::::::::::::::::::
Il proiettile ha trafitto il torace nella zona sottascellare ed è uscito dall'altra parte, ledendo probabilmente organi vitali. Tanto che le condizioni del ferito sono apparse subito molto gravi per l'abbondante perdita di sangue.
Giambò è riuscito ad evitare la sicura morte, avendo avuto la prontezza di rifugiarsi in casa. Adesso è ricoverato al Policlinico di Messina, in gravi condizioni.

domenica 22 agosto 2010

TANIA BAMBACI, BELLEZZA BARCELLONESE, E' MISS SICILIA 2010

TANIA BAMBACI
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FRANCESCA==>
Ancora una ragazza di Barcellona Pozzo di Gotto lanciata tra le cento candidate a Miss Italia.
E' la studentessa universitaria Tania Bambaci, 19 anni, già alunna allo scientifico della città del Longano, non nuova ad esperienze in concorsi di bellezza, lanciata nella Moda come modella e già vincitrice del Concorso "Una ragazza per il Cinema": ma soprattutto verace bellezza mediterrana, siciliana doc.
Tania Bambaci è stata eletta Mis Sicilia 2010, l'altra sera alla Fiera di Messina: tale titolo le consente di partecipare alle finali nazionali del 71° Concorso Nazionale di MISS ITALIA a Salsomaggiore Terme.
E sarà un'occasione propizia per farle raggiungere la meta che Francesca Chillemi, sua e nostra concittadina, ha conquistato nel 2003.

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La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
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