venerdì 11 settembre 2009

MARINA BERLUSCONI DIFENDE IL PREMIER SILVIO BERLUSCONI


"Marina, Marina, Marina, ti voglio al più prestto baciar".
Mi piacerebbe constatare che Berlusconi abbia cantato così, non appena ha letto l'intervista che la figlia di primo letto Marina ha rilasciato a Daniele Manca per il Corriere della sera, oggi in edicola.
«I giornali - dichiara Marina Berlusconi tra l'altro - ormai da mesi si occupano di noi, delle nostre aziende come trofei da spartire". La figlia del premier, al vertice della Fininvest da 13 anni, rompe il silenzio degli ultimi mesi, rivendicando i successi delle aziende della famiglia del presidente del Consiglio. E provando, nello stesso tempo, a mettere definitivamente a tacere le voci su una possibile lotta per la successione.
«Mio padre gode di ottima salute - spiega -. E comunque ogni decisione spetta solo ed esclusivamente lui». Nell'intervista Marina Berlusconi parla di stampa e tv, sottolineando come la sinistra sia «saltata da Marx a Murdoch» pur di osteggiare il padre. Osserva che ogni libertà, compresa quella della stampa «ha un limite preciso che è il rispetto della libertà altrui». Poi, definisce «indegni» e «vergognosi» gli attacchi di cui il premier è stato oggetto negli ultimi mesi, tentativi di pugnalarlo alle spalle», non andati a buon fine. «Per fortuna mio padre ha i riflessi pronti». Nessun dubbio infine sull'inchiesta di Bari: nei verbali che chiamano in causa il premier, secondo la figlia del Cavaliere, «non c'è nulla che abbia il benché minimo rilievo penale»


fra Galdino


A QUESTA AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON MI ASSUEFACCIO.














Queste tre foto, che da tre angolazioni diverse, mostrano le deplorevoli condizioni del marciapiede, ad angolo tra via Madia e via Gianani, sono la dimostrazione che, dopo due anni dalla prima segnalazione, documentata con altra foto, sono state lasciate a peggiorare , tanto da costituire un vero trabocchetto per i pedoni, diversi dei quali hanno avuto la "malasorte" d'incapparvi.
Tra i tanti malcapitati, l'altra sera, è capitato anche a chi scrive, il quale, dopo tante segnalazioni risultate vane, s'era talmente assuefatto alla presenza di tanta invereconda situazione da fare la fine dell'intrappolato.

Risultato: una storta con improvvisa caduta in avanti e conseguente ferita lacero-contusa alla fronte, da riparare al pronto soccorso, mediante suturazione: ovviamente, dopo una lunga permanenza nell'affollata sala d'attesa del PS "Cutroni Zodda". Questo è quanto il sottoscritto ha dovuto pagare al suo zelo segnalatorio, all'inadempienza di un Comune che inaugura piazze lunari e dimentica di riparare le cose più umili. Ed anche un po' alla sua assuefazione che l'ha distratto. A questo punto si ripromette di non assuefarsi ad un'amministrazione di tale portata e di non distrarsi mai davanti ai problemi grandi e piccoli di questa città, che, nonostante tuitto, continua ad amare.
FRANCESCO CILONA

NETTEZZA URBANA:LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI S'INCONTRANO CON I RESPONSABILI DELLA GESENU E RISOLVONO D'ACCORDO I PROBLEMI AGITATI DAI LAVORATORI


PUBBLICHIAMO IL RISULTATO DELL'INCONTRO VERBALIZZATO DALLE PARTI

Facendo seguito alla riunione del 02/09/2009, oggi 10/09/2009, presso i locali della sede operativa di Barcellona P.G. della GE.SE.N.U. SpA, si sono riuniti:- Società GE.SE.N.U. Spa rappresentata dall’Ing. Ivo Coli ;- FP CGIL rappresentata da Triglia Antonino – Aspa Antonino – Genovese Francesco; CGIL Messina rappresentata da Calì Isella;CGIL Barcellona rappresentata da Chiofalo Salvatore; CISL Messina rappresentata da Enzo Test; FIT CISL rappresentata da Angelo Calvo – Saporita Antonino – Di Bella Massino; - UILT UIL rappresentata da Gitto Lorenzo – Cutroni Felice – Grasso Salvatore,per fare il punto della situazione relativamente a:1) regolarità degli stipendi; 2) una tantum arretrata per il Cantiere di Milazzo; 3) vaccinazioni, 4) somministrazione latte; 5) Cantiere di Monforte;6) Ditte Subappaltatrici:1) Per quanto attiene la regolare erogazione degli stipendi, la GE.SE.N.U. comunica alle OO. SS. che, a seguito di accordi intercorsi con il Commissario ad Acta dell’ATO ME2, provvederà al pagamento dello stipendio relativo ad Agosto 09 entro il 15 c.m.; 2) Per quanto concerne il pagamento dell’una tantum residua per il Cantiere di Milazzo, da verifiche effettuate, l’Azienda comunica che le spettanze sono a carico dell’ATO ME2 e saranno erogate con il salario del mese di Settembre 2009. 3) Per le vaccinazioni l’Azienda comunica di avere già predisposto ( di concerto con il medico aziendale ) l’effettuazione dovuta per Legge ai dipendenti secondo un programma già cadenzato.4) Per l’arretrato relativo al pregresso della somministrazione latte, l’Azienda comunica che il corrispettivo economico sarà erogato con lo stipendio di Settembre e, contestualmente, nello stesso mese riprenderà la normale erogazione precisando, altresì, che quanto sopra stabilito varrà per tutti i lavoratori impegnati nel servizio di raccolta dell’ATO ME2.5) Le parti concordano sulla necessità di avere al più presto un cantiere più idoneo in quanto, quello attuale di Monforte, non è ritenuto adeguato e l’Azienda comunica altresì che, a seguito della disponibilità del Comune di Milazzo, è già stato individuato un nuovo sito in C.da Fiumarelle dove la GE.SE.N.U. SpA si impegna, in tempi brevissimi, ad adattarlo per renderlo funzionale ai bisogni dell’Azienda e delle Maestranze che vi operano nel rispetto delle normative vigenti in materia di Igiene e Sicurezza del Lavoro.

mercoledì 9 settembre 2009

SI CERCA DI TAMPONARE L'EMORRAGIA OCCUPAZIONALE DELLA SCUOLA CON UNA NORMA COLLEGATA AL DECRETO RONCHI= VIA LIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI



Il consiglio dei Ministri ha approvato oggi una norma intesa a tutelare circa 12.000 insegnanti precari, che fino allo scorso anno avevano avuto supplenze annuali e, a causa dei tagli operati dal Ministero, non hanno potuto rinnovare il contratto annuale di lavoro.
La norma, inserita nel decreto legge Ronchi (su questioni ambientali), aprirà a tali docenti una via preferenziale all'interno della scuola, attraverso le supplenze brevi ed altri coinvolgimenti in progetti educativi: contro la dispersione scolastica, il sostegno ai soggetti più deboli, o per l'orientamento.
Secondo il ministro Gelmini, con questa norma,"il governo ha mantenuto un impegno preciso e importante che anche i sindacati aspettavano con ansia.
"La Finanziaria" ha spiegato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini "prevedeva un taglio di 43.000 Posti. Di questi 30.000 si sono liberati attraverso i pensionamenti. Restano 12-13.000 insegnanti che hanno il diritto all'indennità di disoccupazione".
Attraverso una convenzione che coinvolge Welfare, Istruzione e Inps - aveva anticipato Gelmini nei giorni scorsi - a questi lavoratori verrà garantita un'indennita' di disoccupazione e una via preferenziale per l'accesso alle supplenze brevi''.
La durata dell'indennità di disoccupazione è di 8 mesi che diventano 12 per coloro i quali hanno superato i 50 anni. Con la stessa norma sulle supplenze brevi il personale che accetti tutte le occasioni di supplenze avrà diritto al punteggio per l'intero anno di servizio nelle graduatorie a esaurimento.
Immediate erano state le reazioni del presidente dei Comitati italiani precari, Curreli, che aveva definito i contratti di disponibilità “un contentino” e chiesto il blocco dei tagli previsti.

IERI I SINDACI DEI DISTRETTI SANITARI HANNO FATTO IL PUNTO SULLO STATO D'EMERGENZA PROVOCATO DALL'ARRIVO DELLA NUOVA SINDROME INFLUENZALE

I SINDACI DI MESSINA, MILAZZO E BARCELLONA PRESENTI ALLA RIUNIONE


Si è tenuta ieri a Messina una riunione di vertice sulla nuova pandemia influenzale che ha già fatto capolino nella nostra provincia.
Vi hanno partecipato, in rappresentanza dei distretti sanitari della provincia, il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca. che ha presieduto l'incontro, e quelli di Barcellona Pozzo di Gotto, Candeloro Nania, e di Milazzo, Lorenzo Italiano; il vice sindaco di Taormina, Giuseppe Calabrò, il consigliere del Comune di Sant'Agata di Militello, Nino Giallanza, e inoltre Salvatore Furnari, nella qualità di esperto volontario per i problemi sanitari nel Comune di Messina.
L'emergenza pandemia ha consigliato agli amministratori di privilegiare, sin dal primo momento, la possibilità di dare risposte tempestive ai cittadini attraverso il contributo competente del medico generale e del pediatra di base.
Entrambi, è stato detto, devono pensare alla sicurezza del paziente ed occorrono quindi a tale scopo formazione e punti informativi, oltre a postazioni attrezzate per l'emergenza in tutte realtà sanitarie territoriali. A fronte di queste necessità i sindaci dei distretti hanno constatato che non esiste nessuna previsione di spesa destinata all'emergenza (sanitari e servizio 118) ma solo deleghe di responsabilità per la valutazione del rischio.
Se si escludono i farmaci antivirali, non esistono indicazioni su possibili Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), nè alcun investimento per campagne di Educazione Sanitaria alla popolazione, nè informativa agli operatori e alla popolazione. Le circolari non stanno aiutando gli operatori sanitari, ed in particolare i medici di medicina generale ed i pediatri, sul come affrontare la possibile emergenza sanitaria.

Buzzanca, perchè vengano affrontati tali problemi, s'è impegnato di indire un incontro con l'Ordine dei medici della provincia di Messina per un ulteriore approfondimento e successivamente di sentirsi nuovamente con i sindaci dei distretti, per organizzare un confronto con il Governo della Regione, al fine di superare l'attuale stato d'incertezza di fronte all'incalzare dell'emergenza influenzale.

martedì 8 settembre 2009

NO ALLE CENTRALI NUCLEARI IN SICILIA SI' ALLA CONFERMA DELL'ART.36 DELLO STATUTO


IL FRONTE NAZIONALE SICILIANO SI SCHIERA E VUOLE CHE LA SICILIA NON SIA TRATTATA MALE IN TUTTI I SENSI


"Come riportato da talune fonti giornalistiche - scrive il FNS - sembrerebbe che il Ministro dello Sviluppo Economico, Scajola, abbia espresso il proposito di “stanziare” una centrale nucleare nel territorio della Città siciliana di Termini Imerese, attualmente sede dello stabilimento SICILFIAT. A seguito di questa “notizia” anche il segretario generale dei metalmeccanici CGIL (Fiom) Gianni Rinaldini ha avvertito l’esigenza di intervenire, nel merito, e, in modo del tutto condivisibile, ha dichiarato, che l’infausta ipotesi ha rideterminato “uno stato di tensione e ulteriore preoccupazione tra i lavoratori dello stabilimento Fiat. La riconversione dall’auto al nucleare non soltanto è sbagliata, ma sarebbe persino paradossale per il futuro del paese”. Sempre a seguito delle succitate indiscrezioni anche il Presidente Siciliano, Raffaele Lombardo è intervenuto nel merito della questione. Il Presidente Siciliano ha opportunamente ricordato all’imperiese ( nel senso che è di Imperia) Ministro Scajola che “In materia di localizzazione di siti per la produzione di energia la Regione Siciliana ha competenza esclusiva.” Tuttavia il Presidente secondo una prassi ben consolidata si è subito dopo lasciato mano libero e ha sibillinamente aggiunto “Con tutto il rispetto per i tecnici del Ministero delle Attività produttive, abbiamo più volte ribadito le condizioni per la collocazione di centrali nucleari in Sicilia: assoluta sicurezza, notevole convenienza e pronuncia positiva delle popolazioni interessate. “ Lombardo è tornato a porre 3 condizioni trattabili. Pur apprezzando comunque il riferimento alla volontà popolare ( principio che però non vale per il Ponte sullo Stretto) Noi Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” ribadiamo il nostro NO , senza riserve, sia nel merito che sulla sostanza della proposta di Claudio Scajola. Nessuna centrale nucleare in Sicilia, quindi, nessuna centrale nucleare a Termini Imerese che ha già la sua vocazione industriale nell’auto. Ricordiamo a chiunque coltivi simili o similari idee che portare il nucleare in Sicilia è un assurdo economico e logico. Nessuno deve, infatti, dimenticare che la SICILIA è e resta per tutti nel mondo l’ISOLA DEL SOLE. E’ un dato quello della valorizzazione dell’energia solare che deve vederci impegnati in alternativa al PETROL-CHIMICO, al NUCLEARE, al CARBONE. Il sole del resto è una nostra risorsa "naturale", negarlo, è solo l’ennesimo frutto di una visione esterna neo-coloniale del nostro futuro. Dobbiamo rifiutare l’eventuale, ennesima "DE-SICILIANIZZAZIONE AVANZATA" anche in ambito energetico"

In un altro comunicato .il Fronte Nazionale siciliano asserisce:
"Nelle settimane scorse, le polemiche sul JACKPOT del SUPERENALOTTO multimilionario hanno acceso i riflettori sull'ARTICOLO 36 dello Statuto Speciale di Autonomia della Regione Siciliana ed, in genere, sulle prerogative, in materia di ENTRATE, da parte della Regione stessa. Prerogative - accusava l'FNS - sfacciatamente disattese nel caso delle entrate relative al Superenalotto. Apriti cielo! Esplodeva un fuoco di fila di critiche, di precisazioni, di smentite, di proposte, di controproposte, di minacce di soppressione dello Statuto, e via dicendo. Non mancarono le "scenate di gelosia" da parte di altre Regioni a Statuto Speciale o a Statuto Ordinario. Pochissimi i consensi per il dettato dell'Articolo 36, che attribuisce allo Stato - in modo "tassativo" ed esclusivo - soltanto le entrate del gioco del "LOTTO". Mentre le altre entrate, quelle del Superenalotto comprese, vanno attribuite alla Regione Siciliana. Va detto che le polemiche e l'attenzione su questo articolo dello Statuto si sono concluse con una comunicazione ufficiale, - da parte della Regione Siciliana, - in base alla quale, per il SUPERENALOTTO nessuna somma viene, oggi, versata alla Regione stessa. MAGNUM GAUDIUM! Quindi. Tantoppiù che il mancato introito deriverebbe dalle vigenti norme attuative dello Statuto Siciliano. L'FNS ribadisce, invece, che nessuna norma attuativa può avere il potere di vanificare un articolo di Statuto, a prescindere dal fatto che questa eventuale norma legislativa sia stata o meno "concordata" preventivamente con la Regione Siciliana. O, peggio, accettata successivamente. Certamente: le disposizioni dello Statuto, seguendo le procedure previste dalla Carta costituzionale, possono essere modificate. E' altrettanto certo, però, che non possono essere assolutamente annullate o stravolte, in quanto lo Statuto stesso è fondato su un PACTUM specifico fra il Popolo Siciliano (in armi, a suo tempo) e lo Stato Italiano. Un PACTUM che, se tradito, rimetterebbe tutto in discussione. E allora? Prima di sopprimerle o di ribaltarne il senso, occorre accertare quale sia la natura giuridica e costituzionale delle stesse norme statutarie. Dopo tale accertamento, occorrerebbe applicarle in modo corretto e totale. Ed è per questo motivo che l'FNS rinnova la richiesta di dare piena attuazione, nel caso specifico, all'Articolo 36 dello Statuto, facendo affluire nel Bilancio della Regione Siciliana le entrate del Superenalotto riguardanti la Sicilia".

domenica 6 settembre 2009

CONTINUANO LE POLEMICHE SUI "TENTATIVI D'INTIMIDAZIONE" ALLA STAMPA: : LE PAROLE DI BENEDETTO XVI A VITERBO


L'Azione Cattolica deplora i "tentativi di intimidazione" che si sono verificati in questi giorni verso Dino Boffo e ribadisce che "la Chiesa non può tacere rispetto alle questioni che riguardano l'uomo e il nostro tempo". Si è aperto così ieri il convegno dei presidenti diocesani, a Roma, promosso dall'Azione cattolica che vede coinvolti circa 500 rappresentanti di 156 diocesi. "In questi giorni siamo svolgendo il convegno dei presidenti e assistenti diocesani - ha detto il presidente di Ac, Franco Miano - possiamo riportare lo sconcerto di tantissime persone rispetto agli ultimi episodi. Tuttavia, c'è anche il desiderio di dire con chiarezza che la Chiesa non può tacere rispetto alle questioni e che riguardano l'uomo e il nostro tempo. E l'impegno del laicato cattolico per dire una parola vera nell'attuale dibattito è il modo più concreto per rispondere a questi tentativi di intimidazione". "Le dimissioni di Dino Boffo - ha aggiunto Miano - ci hanno lasciato una profonda amarezza. Per l'attacco strumentale che ha ricevuto la persona Boffo, al quale l'Azione cattolica rinnova la propria solidarietà, e per l'attacco violento a una voce equilibrata del dibattito pubblico". "Nei prossimi giorni - ha concluso Miano - pubblicheremo un documento in cui affronteremo questa ed altre questioni che sinceramente hanno scosso la nostra coscienza di credenti nel periodo estivo. E anche l'attuale convegno affermerà che i laici cattolici vogliono dire la loro al Paese, con gratuità e senso civico". Due lunghi e calorosi applausi dell'assemblea hanno accompagnato la lettura del testo da parte del presidente dell'Azione cattolica a sostegno di Dino Boffo.

L'ATTESA VISITA DEL PAPA A VITERBO

Quasi 20.000 persone hanno assistito alla messa di Benedetto XVI a Viterbo. "Il deserto più profondo è il cuore umano, quando perde la capacità di ascoltare, di parlare, di comunicare con Dio e con gli altri", ha detto il Papa in un passaggio dell'omelia. Alla celebrazione era presente , in prima fila, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

C'era grande attesa per questa visita del Papa dopo le polemiche sul caso Boffo. Nell'omelia Papa Ratzinger esorta i cristiani impegnati in politica a seguire il Vangelo. "Fa parte della vocazione cristiana dei laici credenti prendere parte alla vita sociale, vivere il Vangelo in solidarietà con la famiglia umana e in questo modo partecipare all'azione politica" ha detto Benedetto XVI nel corso della messa celebrata a Viterbo nella spianata di Valle Faul. "Fedeli laici, giovani e famiglie non abbiate paura di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società, nelle molteplici situazioni dell'esistenza umana".

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