FOTO: Edifici Ipab e agricoltore disoccupato
Secondo Calamuneri, sarebbe possibile individuare nel nostro territorio una serie di potenzialità su cui basare un programma logico atto a togliere la città dallo stato di improduttività, che ormai da anni l'opprime.
I punti cardini d'uno sviluppo, che tenga conto della vocazione territoriale e ne incrementi quella umana, secondo Calamuneri, vanno individuati nel miglioramento del patrimonio edilizio, nella valorizzazione delle risorse turistiche, ma soprattutto nella rinascita dell'attività agricola.
Senza dimenticare però che, in anni passati, s'è tentato di aprire un tale percorso, creando addirittura una struttura finalizzata alla raccolta, lavorazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ancora esistente, e tuttavia non completamente sfruttata come previsto dal progetto.
Per quanto riguarda il turismo, anche se qualcosa s'è finora cercato di orchestrare su base intercomunale, il discorso da farsi non sarebbe scorrevole, e potrebbe incepparsi, come già è avvenuto altre volte.
Qualcosa di concreto invece ci sarebbe da fare sul piano edilizio, se per prima cosa si provvedesse a rivalutare il patrimonio esistente nel centro storico, dove addirittura esistono edifici che rischiano l'abbandono, come quelli che, appartenendo all'IPAB, sono stati recentemente offerti al Comune, ma timorosamente sono stati rifiutati.










