domenica 3 gennaio 2010

COSA PENSANO I RAGAZZI SU DIVERSE QUESTIONI DELLA VITA


Da un'inchiesta condotta da DIRE Giovani.it riportiamo i seguenti dati interessanti

Cosa pensano i ragazzi


Di letture
:I ragazzi e le ragazze intervistati, tra gli 11 e i 14 anni, sembrano avere gusti diversi per ciò che riguarda le loro letture preferite. Ai ragazzi piace leggere soprattutto fumetti (il 54%), mentre le ragazze amano di più i romanzi (il 45%). Questi ultimi sono al secondo posto tra i preferiti dei ragazzi (il 22%), mentre per le ragazze al secondo posto troviamo le riviste (il 35%).

Di azioni illegali
La maggior parte degli atti illegali cui i ragazzi e le ragazze intervistati hanno assistito riguardano principalmente sia la trasgressione di norme sociali/di buona educazione, quali, ad esempio, non rispettare il codice della strada, fumare in luoghi pubblici e non timbrare i biglietti sui mezzi pubblici, sia la violenza intesa come bullismo. In pochi si sono confrontati con atti illegali come il furto e lo spaccio di droghe.

Di comunicazione
La quasi totalità dei ragazzi e delle ragazze intervistati, precisamente il 90%, ha risposto di riuscire a comunicare facilmente con gli altri spesso, di solito o sempre. Solo il 10% dei giovani riferisce di avere invece qualche difficoltà di comunicazione. E' importante per questi giovani di età compresa tra 12 e 14 anni sentirsi in grado di comunicare in modo sereno ed efficace con le persone con cui interagiscono quotidianamente: genitori, coetanei, insegnanti, altri in genere.

Di reazione alla violenza

La maggior parte degli atti illegali cui i ragazzi e le ragazze intervistati hanno assistito riguardano principalmente sia la trasgressione di norme sociali/di buona educazione, quali, ad esempio, non rispettare il codice della strada, fumare in luoghi pubblici e non timbrare i biglietti sui mezzi pubblici, sia la violenza intesa come bullismo. In pochi si sono confrontati con atti illegali come il furto e lo spaccio di droghe.

Di compagnie

La maggior parte degli atti illegali cui i ragazzi e le ragazze intervistati hanno assistito riguardano principalmente sia la trasgressione di norme sociali/di buona educazione, quali, ad esempio, non rispettare il codice della strada, fumare in luoghi pubblici e non timbrare i biglietti sui mezzi pubblici, sia la violenza intesa come bullismo. In pochi si sono confrontati con atti illegali come il furto e lo spaccio di droghe.

7 commenti:

Unknown ha detto...

I ragazzi hanno bisogno di formazione continua a contatto con la vita.Ci vogliono i Don Milani e laboratori tipo la Barbiana. Non mi riferisco alle sue ricette ma soprattutto al suo spirito di carità e dedizione.Insomma ci voglio guide come don Bosco.Anche noi abbiamo i Salesiani e un don Salvino che si impegna con amore ,anche per contribuire a costituire l'associazione antiracket a Barcellonapg.I giovani hanno bisogno di guida ed esempi forti credibili,e non sempre li trovano nella Famiglia nella Scuola nella Chiesa nel Governo cittadino nella Televisione nella Stampa nella Politica.Viviamo in un epoca in cui le guide sono il Successo il Sesso i Soldi, tutto all'insegna della droga del piacere del disimpegno.A Barcellona non trovano sbocco lavorativo.Sono state trascurate le risorse naturali come l'agricoltura,la primaria fonte di ricchezza.Ancora adesso essa fornisce in Sicilia il 5% del pil nostrano ,percentuale doppia di quella nazionale ,dicono i dati.Ma essa ha bisogno di riforme profonde,se un kg.di grano costa 15cent.e il frumento si vende a 10cent,e il pane si compra 2/4€ ,se un kg. di uva bianca si vende pochi centesimi mentre un litro di vino costa 3/4 €,vuol dire che c'è qualcosa che non funziona .L'anno scorso (2008) è stato stilato ,e approvato dalla UE, un Programma di Sviluppo Regionale (PSR) allo scopo di incentivare e sostenere lo sviluppo dell'agricoltura in Sicilia . E' prevista anche una partnership pubblico-privato per valorizzare le risorse del territorio.In Sicilia ci si preoccupa ,e giustamente,della sorte degli operai di Termini Imeresi,mentre non si ha alcuna cura di quella del settore primario agricolo,capace di produrre lavoro e ricchezza,soprattutto nel biologico,dove operano più di ottomila aziende su un totale di 50mila italiane,finora con scarsa incidenza sull'economia dell'isola. Sindaco basta con l'edilizia ormai satura con 400 appartamenti non venduti.Basta col cemento.Recuperiamo la nostra campagna,vediamo come possiamo applicare il PSR.Sarebbe una grande riformatrice prospettiva. Un anonimo di questo blog ci ha ricordato che nel 2013 finiranno i fondi strutturali,lasciandoci nudi con noi stessi.Il surplus di una agricoltura ristrutturata potrebbe creare nel breve medio termine una fonte di risorse per gli investimenti,come è sempre stato là dove l'agricoltura ha funzionato adattandosi ai tempi.
Franz

Unknown ha detto...

P.S.(In merito all'agricoltura)
Sindaco ho letto proprio adesso che il Trentino Alto Adige ha deciso di dedicare per legge una settimana bianca da inserire nei programmi scolastici.Lo sci fa bene alla salute aiuta l'economia locale sfrutta le risorse locali.Noi abbiamo il sole la fertile terra il mare.Perchè non ci spremiamo le mengi e vediamo come poterli utilizzare? Perchè non inseriamo anche noi nei programmi scolastici una settimana agricola.Fa bene alla salute all'e conomia alla coesione sociale alla presa di coscienza che la natura è nostra amica.Forza, non si lasci bloccare dai cinici pessimisti.Che rischio c'è? MI sembra una buona proposta da fare alla nostra regione al nuovo rifomatore governo isolano.Che ne dice?Pensa che sia una cavolata?A me non pare.Dia colore e spinta alla sua amministrazione.Dai ..forza...coraggio.
Franz

Anonimo ha detto...

Con la legge regionale n° 23 del 16 dicembre
del 2008 la Regione Siciliana ha disciplinato
gli Aiuti per lo sviluppo del Sistema
Industriale regionale, in attuazione del PO
FESR 2007/2013 (Programma Operativo –
Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale).
In particolare con l’articolo 2 della suddetta
legge la Regione ha previsto degli aiuti per
la nuova imprenditoria e per lo sviluppo dell’imprenditoria
giovanile e femminile, in at-
Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese
che, alla data di presentazione della
domanda siano considerate micro, piccole
o medie - come definite dalla vigente disciplina
comunitaria - regolarmente iscritte al
Registro delle imprese, che svolgono attività
nei settori estrattivo, manifatturiero e
dei servizi.
tuazione delle linee 1, 4 e 5 dell’obiettivo
operativo 5.1.3. del PO FESR.
Il Sistema di aiuti citato, che è stato poi declinato
all’interno del decreto del 9 febbraio
2009, diventerà operativo con la pubblicazione
in GURS del relativo Bando, che uscirà
entro la fine dell’anno in corso, e verrà gestito
da Sviluppo Italia Sicilia S.p.A. in qualità
di Gestore Concessionario.
Secondo la vigente disciplina comunitaria le micro, piccole e medie imprese si identificano in funzione
del loro organico e del loro fatturato ovvero del loro bilancio totale annuale. Più precisamente
si definisce:
• Media impresa: l‘impresa il cui organico sia inferiore a 250 persone e il cui fatturato non superi 50
milioni di euro o il cui totale di bilancio annuale non sia superiore a 43 milioni di euro.
• Piccola impresa: l‘impresa il cui organico sia inferiore a 50 persone e il cui fatturato o il totale del bilancio
annuale non superi 10 milioni di euro.
• Microimpresa: l‘impresa il cui organico sia inferiore a 10 persone e il cui fatturato o il totale di bilancio
annuale non superi 2 milioni di euro.
Le imprese che intendono presentare la domanda di agevolazioni devono inoltre, alla data di presentazione
della domanda:
• essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti: non essere quindi sottoposte a procedure concorsuali
né ad amministrazione controllata e non devono trovarsi nelle condizioni di cui alla Legge 575 del
31/05/.
E' di prossima pubblicazione il bando attuativo.
Consultare il sito http://www.sviluppoitaliasicilia.it
Sarebbe opportuno che la ns amm.ne
crei uno sportello con personale qualificato per guidare quanti hanno voglia di fare impresa in sicilia,ed in particolare a Barcegotto.

Unknown ha detto...

Questo è un anonimo informato bene.Mi fa piacere.E usa anche la contrazione da me inventata molto tempo fa quando scrivevo sui periodici barcegottesi,e che piaceva tanto al pozzogottese ritrattista e paesaggista Isgrò,buonanima.
Sono d'accordo con i suggerimenti dell'anonimo informato.
Franz

daniela ha detto...

24 agosto 2009, ore 9:30
Giravamo per le strade di Pachino stanchi e arsi per il caldo, il lamento dei bambini era diventato un logorio incessante ma il desiderio di mio marito e mio cognato era un imperativo categorico da soddisfare: rivedere il “Mitico Don Palacino”.
Finalmente dopo circa un’ora di macchina e 20 minuti di giri a vuoto siamo arrivati su un promontorio quasi di fronte alla suggestiva Isola delle correnti dove sorge un Villaggio-casa famiglia per l’accoglienza di giovani diseredati e di quei poveri disgraziati che il mare porta dalla “vicina Africa”. Stupiti e incuriositi ci siamo inoltrati per il villaggio, quando a metà percorso ci incontra un ometto non più alto di un metro e sessanta con un tunica grigia logora e scolorita, una zappa tra le mani e un secchio con il mangime per polli nell’altra.
Caspita! Ma poteva essere proprio quello il “Superprete” tanto decantato da mio marito?
Poi l’ometto inizia a parlare, a raccontare con quanta tenacia e caparbietà si è fatto consegnare dalla politica locale quei territori abbandonati dimenticti e con quanto sudore e fatica fisica ha edificato il pollaio, lo stagno, il magazzino…ma mai nelle sue parole un accenno di biasimo o lode per questo o quel colore politco.
A questo punto ho capito che nei ricordi di mio marito non c’era enfasi ma semplicemente stima per un Prete Vero che sceso dal piedistallo di Dio si è saputo calare tra gli umili e per loro lavorare, così in Lui ho rivisto il Prete di Barbiana che tanto ha donato con i suoi insegnamenti alla storia della pedagogia.
La comunità salesiana di Barcellona non ha mai più conosciuto un prete così grande( forse si può ricordare anche Don Solarino) e men che mai oggi!

barcellonablog ha detto...

Senti, Daniela, tu dici che hai incontrato don Palacino: l'incontro è avvenuto a Porto Palo? Si tratterebbe di don Calogero Palacino, parroco della Chiesa di San Gaetano, Don Calogero Palacino da Raddusa, il parroco che indossa una tonaca impolverata che ha più l'aspetto d'una veste da lavoro che d'un abito talare. ....
E mi fai capire che è lo stesso don Palacino che è stato 35 anni fa ai Salesiani di Barcellona.
Sei sicura che è proprio lui?
Non si tratta d'omonimia? Spiegaci tutto, per cortesia.

salvo ha detto...

Sì, è proprio don Calogero Palacino che ai tempi di Barcellona aveva poco più di 30 anni e tanta voglia di lavorare per il sociale

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