venerdì 8 gennaio 2010

IL CONSIGLIERE COMUNALE ORAZIO CALAMUNERI CERCA DI STIMOLARE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE


Propone una conferenza economica e occupazionale con idee di sviluppo

Orazio Calamuneri, l'anziano consigliere del Pd, da sempre attivo in campo sindacale, lancia la sua proposta per un programma che venga incontro all necessità di risvegloio economico.

"La città di Barcellona Pozzo di Gotto - sostiene Calamuneri - attraversa una pesante crisi, sia economica ma anche di natura strutturale. Infatti da sempre i polmoni economici più importanti di questa città sono stati due, l’edilizia, su cui ruotano decine di categorie, ad esempio artigiani, vetrai, imbianchini, elettricisti, falegnami, infissi in metallo, fabbri, idraulici ecc… e l’altro settore portante, l’agricoltura, con la selezione e l’esportazione dei prodotti e con la lavorazione e la trasformazione. Ma entrambi si possono risollevare, con enorme beneficio di tutta l’economia, con il lavoro e il guadagno i lavoratori spendono, rimettendo in circolo quel denaro che adesso manca per il decollo del commercio dove i negozi sono pieni di merce invenduta. In molti si trovano in grandi difficoltà e addirittura chiudono. L’edilizia va messa in primis, quindi necessità di dare una corsia preferenziale alle licenze edilizie in regola con la legge. E per questo urge il potenziamento del VII settore, organo preposto a tutto questo. E inoltre, in un momento di difficoltà lavorativa (non c’è neanche a nero). Si deve (almeno per le classi più deboli) ridurre le spese, a cominciare dall’affitto, l’abitazione in affitto dove sono rifugiati le classi che non hanno una casa propria. E qui si deve calmierare l’affitto, adesso alle stelle. E lo può fare solo la casa economica e popolare che a Barcellona P.G. purtroppo manca da anni. La casa popolare ridurrebbe i costi dell’affitto a beneficio dei consumi. E sarebbe una piccola ventata d’ossigeno per l’economia, ma, costruendo case popolari si dà pure lavoro agli edili e alle categorie collegate, con benefici per tutta l’economia. Quindi l’edilizia e le case popolari sono una priorità. Il settore agricolo e le attività ad esso collegate sono l’altra priorità.

Del resto il terreno c’è ed è fertile, il sole pure, ma occorre molta attenzione a sostenere questo importante settore dove non si parte da zero, ma occorre un migliore sviluppo e ammodernamento. Non siamo più al tempo del calesse, c’è la necessità di sviluppare tutta la nuova tecnologia di cui noi siamo privi. Incoraggiare i giovani che credono ancora in questo settore, una volta volano al 50% della nostra economia, e dove i settori ad esso collegati si possono risviluppare e rigenerare. Invertendo nelle culture protette, nelle primizie, nei pomodorini, nelle piante ornamentali, ma soprattutto nell’agricoltura biologica che ha grande mercato, oltre che fa bene alla salute. La crisi di questo settore non è solo congiunturale, ma anche fatta di sottovalutazione e abbandono politico. E così la pastorizia, l’allevamento di bestiame e il problema delle risorse idriche, dove assistiamo quasi indifferenti alla pioggia che si perde a mare senza imbrigliarla per uso agricolo. Creando invasi collinari e con l’imbrigliamento si evitano danni alle culture e alle strutture come più volte è capitato, agli stessi argini. Per tutto questo occorre una classe politica capace e impegnata che abbia idee e competenze per fare rifiorire una nuova primavera. Circa il sottosalario nei servizi comunali (mensa ed altro) si deve smettere di pressare chi opera nei vari servizi, dove un organico di venti o quaranta deve diventare per forza cento con ricadute negative sul salario, se 500 euro di uno se li devono dividere in cinque diventano 100 ciascuno, cioè niente.

Concludo dicendo che pur nelle difficoltà complessive che attanagliano la nostra economia, l’occupazione e la qualità della vita, con l’impegno politico e la fantasia del saper fare, con la volontà d’acciaio di volerci migliorare, si può e si deve rimettere in moto tutta l’economia barcellonese che poi diventa (come sempre) traino per tutto l’interland.

Bisogna decidersi inoltre a iniziare la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani anche qui ecologia e risparmio. Occorre infine programmare una politica verso il turismo adesso sottozero con tutti i vantaggi enormi che comporta. I barcellonesi come risaputo con i turisti e con gli ospiti in genere sono molto ospitali.

Pertanto propongo al signor Sindaco e agli assessori ognuno per la propria competenza di organizzare una conferenza economica e occupazionale con idee di sviluppo possibili atte a migliorare anche a Barcellona Pozzo di Gotto l’economia e la qualità della vita.

Orazio Calamuneri

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Un plauso ad Orazio Calamuneri,unico, in questo assordante silenzio da parte di tutte le forze politiche, a sollevare il problema del lavoro e dell'occupazione.
Sarebbe ora che si cominciasse a parlare per delineare una strategia di sviluppo economico della città.Calamuneri ha parlato di edilizia ed agricoltura.
Si potrebbe aggiungere il Turismo ed i servizi,etc.
Per fare cio' e necessario pero' porre in essere i necessari provvedimenti amministrativi per incentivare i privati ad investire nella nostra città.
Barcegotto ha un patrimonio edilizio notevole,e se opportunamente valorizzato,può diventare un formidabile volano di sviluppo per la nostra economia.

Unknown ha detto...

Ben fatto! consigliere Calamuneri.Ritengo però prioritaria l'agricoltura.L'edilizia non ha bisogno di incentivi ma le case popolari sì.Non parliamo di turismo perchè qui non c'è vocazione turistica.Questa presuppone qualità civiche sicurezza ordine verde pulizia comunicazioni eccetera ,che non abbiamo.D'accordo per la conferenza economia-occupazionale ben preparata con obiettivi a tempo e costi pianificati, e con l'ausilio dell'università di Messina.Sarà possibile ?Non lo so.
Franz

Anonimo ha detto...

Vorrei far presente al Sig.Franz che il territorio di Barcegotto ha caratteristiche che ben si prestano ad una sana politica del Turismo:
- circa 7 Km. di costa
- entroterra collinare di rara
bellezza;
- ripeto,patrimonio edilizio
considerevole che opportunamente
valorizzato potrebbe essere un
efficace supporto per la
ricettività turistica.
Faccio un esempio:si potrebbe
tentare il recupero di interi
quartieri in stato di abbandono
della città da destinare al
turismo per la terza età.
Quanto al senso civico,la pulizia,
il verde etc.,sono presupposti che certamente mancano alla nostra comunità,ma vivaddio bisognerà pure tentare di cambiare le cose?
Non possiamo certamente continuare a piangerci addosso.
Per quanto concerne l'edilizia economica e popolare ,andrebbe invertita la tendenza a creare quartieri ghetto,con le conseguenze sul piano socioeconomico che tutti conosciamo.
Sarebbe opportuno invece predisporre piani di recupero urbano ed edilizio,anche con l'intervento degli organi regionali preposti,ormai svuotati dalle funzioni originarie(IACP),da destinare in parte ai bisognosi.

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