QUI UN'ANALISI DELLE SPERANZE E SOPRATTUTTO DEI TIMORI DI CHI CREDE DI FARE POLITICA A BARCELLONA
La ventilata notizia del ricorso alle primarie anche da parte del Pdl di Barcellona potrebbe sembrare inattesa, ma in realtà non lo è. Come d'altronde non è stata imprevedibile l'altra "novità", riguardante il Pd cittadino che, svicolando verso Messina in cerca di alleanze strane, ha lasciato i naturali supporters politici soli nella presentazione di rappresentanti, in vista della scelta del candidato a sindaco della città, programmata per il 26 febbraio prossimo venturo.
Perchè non sono strani i due eventi anche se di natura opposta? Forse per motivi opposti, che tuttavia hanno una stessa radice.
Il Pdl sente la necessità delle primarie, perché al suo interno diverse anime e diverse ambizioni prospettano più elementi disponibili, anche se di caratura diversa da quanto sperato dai manovratori, mentre il Pd, non avendo molto da scegliere al proprio interno - per carenza di "cavalli" - teme di entrare in una competizione primaria, dove gli altri concorrenti "minori" potrebbero prevalere.
A far rinnegare le primarie, insomma, ci sarebbe il timore di fare figura analoga a quelle fatte in occasione delle elezioni comunali di Milano (Pisapia) e di Napoli (de Magistris), e oggi ancor più giustificata dalla sberla subita ieri a Genova a causa dell'affermazione alle primarie d'un indipendente appoggiato da Sel (Marco Doria).
A questo punto, mi permetto d'introdurre il commento di un amico a questa curiosa - ma non per questo imprevedibile - combinazione preelettorale, giuntomi tramite mail, che soltanto in parte condivido:
"Qual è la strategia luminosa del PD nostrano? Disertare le primarie locali, strumento innovativo di democrazia di base popolare, dal pd stesso introdotto in Italia, per cercare un'ampia(?!) alleanza con forze del terzo polo(udc fli mpa api udc per il terzo polo ,e non so chi ),a livello provinciale (nientedimeno!)? Le forze barcellonesi non sono all'altezza di un'alleanza che possa costituire alternativa al potere uscente? E perché ? Perché ci sono forze radicali? E' incredibile! Direi che ci sono solo forze oneste. Con queste forze non si può vincere, vero? Il pd l’ha visto nella sfera di cristallo, interpretando i bisogni i malumori le disperazioni la voglia di cambiamento dei barcegottesi? E con quale candidato pensa il pd di poter arrivare a Palazzo Longano? E ammesso che riesca a superare il primo turno con chi si alleerà al secondo? Ma ,no! Vincerà al primo turno. Certo, darà a Barcegotto una nuova amministrazione, mandando a casa la vecchia. Ma noi non siamo contenti . Perchè tutto questo nascondimento(chi è il candidato sindaco?). Ha l'aria di un tutto che cambia perchè nulla cambi. E' così, caro segretario stratega? Ci faccia capire, ci consideri degni. Il potere in carica bisogna batterlo con le forze in campo, alleate con i cittadini, consapevoli che c’è in gioco il nostro futuro e la nostra dignità. Ma non c'è vergogna in politica, a Barcegotto? Io, iscritto al pd ,mi vergogno.
franzsidoti
Post scriptum:
Il professor Marco Doria, candidato indipendente appoggiato da Sel, ha vinto nettamente le primarie del centrosinistra a Genova, a cui hanno partecipato 25.090 persone. Queste le percentuali definitive a schede tutte scrutinate: Doria 46.0%, Vincenzi 27.5%, Pinotti 23.6%, Burlando 1.9%, Sassano 1,0%.
In casa Pd il successo di un candidato esterno al partito sembra avere l'effetto di un terremoto... (La Repubblica)