venerdì 17 febbraio 2012

Svuota Carceri- SARNO (UIL) : Ingiustificato il gaudio dei politici


All’indomani dell’approvazione del cosiddetto decreto svuota carceri, continuiamo a leggere commenti positivi che provengono da grandi settori della politica italiana. In vero troviamo qualche difficoltà a comprendere i motivi di tanto gaudio, giacchè le norme approvate costituiscono solo un palliativo e non incideranno significativamente sulle criticità che affliggono il sistema carcere. Facciamo salvo l’impegno, l’entusiasmo, la determinazione ed il coraggio del Ministro Severino ma si abbia coscienza che per restituire civiltà e dignità al panorama carcerario c’è ancora molto, ma proprio molto, da fare".

Ancora una volta il Segretario Generale della UIL Penitenziari, Eugenio SARNO, non manca di far giungere i giudizi di inidoneità sulle norme appena approvate dal Parlamento sulla situazione carceraria

“ Mi pare di cogliere nelle dichiarazioni dei politici quel sollievo che promana dall’aver messo a posto la propria coscienza, che non sempre significa aver risolto i problemi. Purtroppo si continua a pensare che il male del sistema sia solo il sovrappopolamento, che è invece solo uno degli aspetti dell’inefficienza del sistema penitenziario. Occorrerebbe non dimenticare – sottolinea il Segretario Generale della UIL Penitenziari – che di fatto il lavoro intramurario non esiste più e la maggior parte dei detenuti è costretta all’ozio; che è praticamente impossibile organizzare percorsi rieducativi e riabilitativi considerata la mancanza di operatori e di fondi; che non è possibile garantire la sicurezza sociale, come dimostrano le recenti evasioni, considerata l’endemica carenza di organici dei poliziotti penitenziari; che la maggior parte degli istituti penitenziari si connota per decadenza strutturale al punto da non poter garantire nemmeno la salvaguardia della salute di chi vive e lavora in carcere. Pertanto bearsi della possibilità che attraverso tali norme possano, forse, accedere alla detenzione domiciliare circa tremila detenuti, rispetto ad un sovraccarico di presenze di circa 23mila,  vuol dire accontentarsi del nulla. Tra l’altro la farraginosità dei meccanismi e la burocrazia imperante dilazioneranno presunti benefici in tempi incompatibili con l’attuale emergenza

Per la UIL Penitenziari le scelte da operare sarebbero dovute essere ben altre

E’ mancato il coraggio o, forse, la competenza di scelte incisive. Noi continuiamo a pensare che piuttosto che far uscire colpevoli certi è bene salvaguardare i presunti innocenti. Il paradosso, infatti, è tutto, qui come dimostra il 42% della popolazione detenuta priva di una condanna definitiva, con buona pace della civiltà giuridica del nostro Paese e di Cesare Beccaria. Tra l’altro si continua a non voler mettere nel novero delle ipotesi la possibilità di allocare i soggetti tossicodipendenti in Comunità, piuttosto che detenerli in carcere. Così come – aggiunge SARNO – la soppressione degli OPG dovrebbe aprire una discussione sulla riconversione di quelle strutture e porre interrogativi sulla custodia e l’osservazione dei soggetti criminali, non necessariamente  pazienti, verso i quali non è stata ancora formulata diagnosi psichiatrica. Tutto questo ci fa dire che sarebbe il caso di rivalutare l’intero piano carceri e l’opportunità di costruire nuovi istituti che potrebbero non essere resi funzionali per la mancanza di personale. Di nuove assunzioni, infatti, non c’è traccia o menzione. Forse è il caso di ricordare, a riprova delle difficoltà, che dal 1 gennaio ad oggi – chiude il Segretario della UIL Penitenziari - sono già sei i detenuti suicidatisi ( compreso l’italiano impiccatosi martedì a Milano Opera); 25 i detenuti salvati da morte certa per suicidio dalla polizia penitenziaria (sui circa 90 tentati suicidi) e sono circa 50 le unità dei baschi blu aggredite e ferite da detenuti. I detenuti ristretti superano abbondantemente le 67mila unità. Questi sono i numeri che non ci fanno beare e che giustificano le nostre perplessità sui pannicelli caldi adottati dal Governo

Nessun commento:

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.