
Walter Veltroni con un discorso- fiume , tutto a braccio , ha attaccato l'operato del centro-destra, con una critica serrata nei confronti del leader del Pdl, accusando Governo e primo ministro dell' incapacità di gestire un paese importante qual è l'Italia.
L'affondo è stato frontale ed insistente. Veltroni, descrivendo lo stato di precaroetà in cui vivono gran parte degli Italiani, ha rinfacciato a Berlusconi di non avere mantenuto le promessa di abbassare le tasse e se ha tolto l'Ici, ciò è stato a vantaggio di chi possiede e a danno dei meno abbienti. Per contrappasso ha presentato una finanziaria che ha comportato tagli gravissimi, in grado solo di danneggiare le istituzioni più importanti ed essenziali: sanità, scuole, università, forze dell'ordine.
Parlando della riforma della scuola, il segretario del PD ha asserito "che non si può fare un'operazione come quella denominata Gelmini che va tutta contro studenti , professori, genitori". Ugualmente distorto è - a giudizio di Veltroni - il comportamento della destra di fronte al fenomeno dell'immigrazione, "perché - ha detto -l'Italia non sarà mai un paese razzista". Non è mancato il riferimento alla gestione dell'attuale crisi economica, che non può assolutamente essere affrontata accarezzando l'idea del patto tra i produttori e toigliendo ai poveri per dare ai ricchi.
Ed ancora la pubblica amministrazione che "va riformata senza criminalizzare i dipendenti". Toccando il tasto dolente della riforma Gelmini, contro la quale è in atto una mobilitazione di studenti e professori, Veltroni ha invitato il governo a ritirare o sospendere il decreto attualmente in discussione in Parlamento, per dar luogo ad un confronto con tutti i soggetti interessati: giovani studenti, famiglie, docenti. Tanti gli applausi, soprattutto quando ha parlato delle gravi contraddizioni in cui l'attuale governo si dibatte, vere tossine che la destra sta inoculando nella società italiana, con l'incapacità di affrontare la grave crisi che attanaglia la nazione.





