sabato 18 ottobre 2008

ORA LA NUVOLA SEMBRA UN "BIGNET"


Ieri pomeriggio, sono andato in uno degli ipermercati che come funghi sono sorti in prossimità di Milazzo, e più specificatamente a ridosso dell'area occupata dalle ormai tradizionaìi ciminiere. Lungo la strada statale 113, mentre mi avvicinavo alla prima delle due "rotonde" recentemente costruite per consentire accesso più facile agli iper, una caligine grigiastra, accompagnata da un sottile puzzo di ferro bruciato, ha cominciato a lambire i vetri della macchina. Anche se quell'improvviso smog non era di disturbo alla guida, tuttavia induceva a riflettere. Pensieroso ho indirizzato lo sguardo verso il cielo che, velato di grigio aveva perso il suo tenero azzurro. E là, sopra le ormai prossime ciminiere, cosa ti trovo? Ho ritrovato l'ormai familiare nuvolettà, e anch'essa m'è parsa imbrattata di grigio.
Dovendo badare alla guida, ho dato solo una sbirciatina, ma è bastata per farmi notare che la "nuvola" cominciava a sfilacciarsi.
"Vuoi vedere - pensai - che domani la nuvoletta di Fantozzi non ci sarà più?"
Di lei avevamo parlato, nel blog, e sulla sua presunta natura erano giunti dei commenti ed una spiegazione scientifica, addirittura.
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IL GIORNO DOPO, cioè oggi, sabato 18 ottobre 2008
Ora che sono a casa, prima di sedermi davanti al computer, attraverso la finestrra do una sbirciatina al cielo: non è completamente sgombro: qualche nuvola vaga nell'azzurro.
Rivolgo lo sguardo verso est e che vedo? Là, sulle ciminiere che si stagliano in fondo, c'è LEI. Ed è così bella, ma anche così grossa che quasi non credo ai miei occhi.
Come, ieri, m'era sembrato che si stesse dileguando ed ora me la ritrovo , sempre lassù, più grande e più bella che "pria"?
Sembra un gigantesco bignè, un bombolone.
Chissà che crema c'è dentro!

Francesco Cilona

ABBUFFATA DEL GOVERNO E DEI PARTITI DI MAGGIORANZA SUGLI SCHERMI DELLA TV


Il governo domina il teleschermo nei telegiornali delle sei reti maggiori . Il predominio è più evidente nei notiziari Mediaset, ma anche il Tg2 non scherza. L'Autorità per le Comunicazioni chiede ora alle reti pubbliche e private di riequilibrare.

L'Autorità, esaminando la situazione da aprile a settembre 2008. coincidente col periodo dalla nascita del nuovo governo fino al mese scorso, rileva segni di squilibrio , oltre che nelle trasmissioni di approfondimento, soprattutto nei telegiornali. E' infatti in essi che vengono commessi i peccati più gravi. La disparità è doppia: il governo parla più delle opposizioni, e alcune forze politiche (di maggioranza) parlano più, molto più, di ogni altra. Per questo i telegiornali sono adesso invitati a un effettivo pluralismo. L'Autorità ammette che non siamo certo in periodo elettorale, quando le regole sulle "pari opportunità" sono rigide, severe. "Ma la legge vuole che le redazioni rispettino i principi di correttezza e parità di trattamento, in qualsiasi momento dell'anno, ogni giorno, ad ogni edizione di Tg."

"ACCENDIAMO UNA LUCE PER LA SCUOLA" Stasera in piazza Cairoli per illuminare la mente della Gelmini...

Le scuole della nostra provincia sono quelle che più delle altre risentiranno dei tagli operati dalla Gelmini, per fare cassetta. Il danno sarà per gli studenti, ma anche per gli operatori scolastici, oltre che per le famiglie destinate a subire disagi per la riduzione del temposcolastico e per gli accorpamenti o l'eliminazione di istituti e classi con numero non elevato di studenti. La nostra provincia, tra l'altro, sta subendo un deciso taglio nel settore del sostegno scolastico, imposto con l'eliminazione di 166 posti, ad incremento della disoccupazione trai gente già precariamente impegnata e in dispregio al diritto allo studio e all'educazionde di centinaia di alunni bisognosi d'assistenza individuale. Per questi gravi motivi, stasera a partire dalle 18,30, la protesta delle famiglie e del personale colpiti dall'ingiusto provvedimento si concentrerà a Messina, in piazza Cairoli, per dare adito alla manifestazione "ACCENDIAMO UNA LUCE PER LA SCUOLA", che consisterà in un sit-in cui la gente parteciperà con in mano una fonte di luce: candela, lumino, fiaccola, pila elettrica e quanto altro possa essere segnale di quella luce che ancora non si capisce perchè non riesca ad accendersi nella testa dei nostri governanti.

venerdì 17 ottobre 2008

LARGA PARTECIPAZIONE DI POPOLO ALLA PROTESTA CONTRO L'AZIONE DELETERIA DEL GOVERNO



"Ogni giorno che passa, si approfondisce e si allarga in tutta Italia la protesta contro la distruzione della scuola pubblica, i tagli devastanti di posti di lavoro, classi, orario, il maestro unico e in generale contro tutta la politica scolastica del trio Berluscon-Tremonti-Gelmini."
"Studenti, professori, lavoratori e precari, oggi, sono scesi in piazza per partecipare allo sciopero nazionale indetto dai Cobas e da Rdb, riguardante soprattutto i settori della scuola, dei trasporti, della sanità: 500 mila a Roma, oltre 30mila a Milano. E questi sono i numeri delle sole grandi città, ma manifestazioni consistenti si sono svolte in molti altri centri della penisola."
"Tutta la scuola pubblica, praticamente, boccia la politica scolastica del governo, con il più grosso sciopero della scuola mai realizzato, a cui hanno partecipato anche iscritti di altri sindacati dimostrando che questo sciopero ha unito la gente al di fuori di ogni appartenenza politica e sindacale."
Intanto il Governo, vista la malaparata, cerca di opporre al dilagare della protesta una diga presentando ai sindacati la bozza di un progetto di riforma dello sciopero: riguardante soprattutto i servizi pubblici essenziali. Cambiamenti che la Cgil contesta, sostenendo che"lo sciopero è un diritto incoercibile e le linee guida proposte dal ministro Sacconi confermano i tratti illiberali già denunciati nei giorni scorsi". Da parte sua, il ministro del wellfear ribatte che la "riforma è una necessità impellente per evitare che i cittadini e le imprese siano penalizzati".

LA "SUA" ULTIMA LETTERA




Oggi, nelle edicole di Barcellona, tutte le copie dell'Espresso, alle nove del mattino, erano già esaurite. Non ne sono arrivate molte in verità, si può dire lo stesso numero delle altre settimane, ma se ce ne fossero state di più si sarebbero vendute tutte. Era stata annunciata la pubblicazione, sul sito web dell'Espresso, di una lettera estrema del prof. Adolfo Parmaliana, il docente universitario che, la mattina del 2 ottobre scorso, si suicidò gettandosi dall'alto di un viadotto dell'A20, Messina -Palermo. Si tratta - è scritto sul sito - di "un documento di straordinaria forza e drammaticità rivolto alla pubblica opinione, ai suoi familiari, agli amici più cari. Parole scritte a penna sotto al titolo La mia ultima lettera, che 'L'espresso' pubblica in esclusiva". La lettera, che si affianca ad un dossier attualmente al vaglio della Procura di Reggio Calabria, oltre ad essere un "addio", ha tutto il sapore di un atto d'accusa nei confronti di quanti - a giudizio di Parmaliana - l'hanno avversato fino ad indurlo all'estremo gesto.

Parmaliana inizia il suo scritto puntando il dito contro la Magistratura barcellonese/messinese, senza tuttavia - almeno nella lettera - fare riferimento a nominativi specifici, alcuno dei quali, subito dopo la sua morte, è circolato tramite i media, con conseguenti smentite da parte degli interessati e successivo intervento della Giunta distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati, a tutela della reputazione "di tutti quei magistrati del distretto che quotidianamente svolgono il loro lavoro con abnegazione, sacrificio, onestà e senso del dovere". Il gesto di Adolfo Parmaliana non è stato commentato da tutti alla stessa maniera: c'è chi l'ha giudicato un estremo atto di sfida, come ultima ratio del suo comportamento in vita, c'è chi l'ha ritenuto conseguente alla sua fragilità di uomo, stanco di sentirsi isolato e bersagliato a causa del suo operato, ch'egli considerava impeccabile.

giovedì 16 ottobre 2008

UN' ORDINANZA DA CANI....


  • Sono più sporcaccioni i cani che fanno la cacca sui marciapiedi o i loro padroncini che, portandoli a spasso per la città, non hanno la cultura di portarsi dietro paletta e sacchetto per raccoglierla?
  • Il quesito è davvero amletico e inquietante. Se lo pose un giorno un consigliere comunale che, essendosi imbattuto in un pestaggio di escremento canino, prese carta e penna e scrisse una motivatissima interrogazione al Sindaco.
  • Questi, memore d’avere una volta preso la stessa fregatura dell’interrogante, convocò sollecitamente la sua Giunta per sottoporle il contenuto dell’interrogazione, alfine di cercare insieme la soluzione del dilemma.
  • Sorse un'animatissima discussione, che durò per un intero pomeriggio, fino a quando uno degli assessori, il dottor Bracco, con delega all’igiene e sanità, per tagliare la testa al toro, si pronunciò dicendo che il dilemma era insolubile e che quindi conveniva metterlo da parte e indirizzare l’attenzione su una questione meno difficile: chiedersi cioè se fosse possibile o meno intervenire per eliminare lo sconcio sui marciapiedi, anche se già erano indecenti per conto proprio.
  • “Ma come fare – chiese il sindaco – se sappiamo quanto sono tirchi e poco ligi alle regole i nostri concittadini ?”.
  • Provarono allora a cercare un escamotage, che consentisse di ovviare ad almeno uno dei due difetti degli abitanti di quel paese..
  • Facciamo così – propose l’assessore alle finanze ing. Minchieccòmu, di origine siculosarda - provvederà il Comune a fornire palette e sacchetti ai possessori di cani, così non toccheremo le loro tasche…”
  • “Sì – ribattè il segretario comunale, ch’era solito assistere alle riunioni dell’esecutivo – però li forniremo soltanto per la prima volta…”
  • “Erano scoccate le undici di sera, quando finalmente all’unanimità gli assessori diedero via libera al sindaco per stilare ed emettere l’ordinanza necessaria per avviare l’operazione contro la cacca dei cani.
  • Per non perder tempo, il capo dell'Amministrazione trattenne il segretario e, dategli carta e penna, gli dettò:
  • “Città di”… Il segretario ne conosceva il nome e lo scrisse. “Provincia di...”Il segretario anche di questo era edotto e lo scrisse.
  • Il primo cittadino continuò: “Nel nome di Dio e della Nazione il Sindaco
  • ORDINA che tutti coloro che hanno cani e li conducono, per le strade e per i marciapiedi rimasti ancora sgombri da bancarelle e gazebo ed altro materiale di risulta, hanno l’obbligo di portarsi dietro paletta e sacchetto, da utilizzare immediatamente dopo la defecazione del proprio animale.
  • Perché non si cerchi il pretesto di non avere i soldi per l’acquisto di dette attrezzature, il Comune per una volta ( e una soltanto) provvederà a fornirle a quanti ne facessero richiesta (in carta semplice e senza imposta alcuna).”
  • A questo punto bisognava scrivere le sanzioni, che sarebbero state di due euro per un escremento abbandonato e di tre euro per due o più. Per quelli già secchi, cinquanta centesimi.
  • Il sindaco stava per dettarle, quando gli venne un dubbio: “E come faremo a capire a quale cane appartiene lo sterco – chiese pensieroso al segretario – come potremo risalire al rispettivo padrone”.
  • “Già – borbottò altrettanto pensieroso il segretario- dalla cacca bisogna risalire al cane e dal cane al padrone, visto che la sanzione bisogna farla pagare al proprietario”.
  • Pensa che ti ripensa, era già mezzanotte quando finalmente al segretario s’accese in testa la geniale idea: “Ma facile – disse sbadigliando – come non pensarci primaaaaaa! Basterà un semplice test: facciamo analizzare l’escremento per ricavare il dna del cane…e il problema è risolto”.

  • Francesco Cilona
    Questo racconto è stato ispirato dalla sottostante notizia, e ogni riferimento a persone, fatti o animali è puramente casuale.
"Guerra ai padroni dei cani che sporcano, con le stesse armi usate dagli investigatori per smascherare gli autori di un delitto: a Vercelli sarà un test del dna a 'pizzicare' gli animali di cui gli escrementi sono stati abbandonati in strada o nei giardini.L'iniziativa del comune piemontese non è comunque la prima in Italia: ci hanno già pensato, due anni fa a Bologna, ma anche a Massa Carrara
Geniali, non c'è che dire!"

...E ancora la nuvoletta...sempre lassù sulle ciminiere


ore 17,12 del 16.10.2008: la famigerata nuvoletta continua a far la corte a comignoli e ciminierementre un prete si batte per abbattere fumi e polveri inquinanti, essa di lassù sorride beffarda

GLI STUDENTI DI BARCELLONA RICORDANO CON COMMOZIONE FELICE GIUNTA





FOTO: LA MAMMA DI FELICE ED IL RAGAZZO







A tre anni dalla sua scomparsa, avvenuta in seguito ad un tragico episodio in cui innocentemente venne coinvolto, davanti alla sua scuola, Felice Giunta è stato ricordato, nel corso d'una commovente funzione religiosa, svoltasi ieri mattina nel Palazzetto di Aia Scarpaci.
La commmemorazione è stata l'occasione per aprire l'anno scolastico di tanti giovani che gli furono amici e compagni quando frequentava il liceo scientifico "Medi" di Barcellona, e che ancora si sentono tali. La santa Messa è stata celebrata da Padre Tindaro, parroco di San Giovanni, per iniziativa dei genitori del ragazzo, che a quindici anni il 15 ottobre del2005, perse la vita nella maniera più incredibile, a causa di un pugno sferratogli da un altro giovane, proprio all'uscita dalla scuoila.
L'incontro degli studenti e degli operatori scolasti "in memoria" della vittima d'un atto inconsulto, ha avuto il sapore di una denuncia e di una promessa, che i numerosi ragazzi presenti alla cerimonia hanno inteso manifeatare, con la loro presenza silenziosa e ordinata, in un giorno che per la famiglia di Felice è stato di lutto, ma anche di compiacimento per la grande prova d'amore e di cordoglio ancora una volta espressa dalla Scuola.

mercoledì 15 ottobre 2008

"STIAMO LAVORANDO" E INTANTO LE LAVORATRICI RESTANO SENZA LAVORO E GLI SCOLARI SENZA REFEZIONE.

FOTO. il dirigente Cgil Chiofalo e il rappresentante Silvestro.

Ciò che succede nella nostra città ha dell'inverosimile: Mentre si strombazza "facciamo questo, facciamo quest'altro", parlando di strade e di "lavori in corso" per la ristrutturazione della derelitta villa liberty, nulla si riesce a fare per consentire che i diritti più semplici della nostra gente vengano rispettati.
S'è lasciato il Cimitero infestato d'erbacce col pretesto che non era stato possibile rinnovare l'appalto per la pulitura; con analogo pretesto, si stanno lasciando senza mensa scolastica i nostri ragazzi e di conseguenza senza lavoro la ottantina di operatori che, ogni anno, attendono con la speranza di essere utilizzati in tale attività.
E' una storia che ormai si ripete tutti gli anni e che non solo avvilisce le famiglie degli scolari che non possono fruire dell'attività scolastica completa, ma anche e soprattutto le numerose lavoratrici precarie che, in tempi come quello attuale, devono come si suol dire "combattere con la fame e con la debolezza".
Di questo stato di disagio, si sta occupando ila Cgill, i cui rappresentanti- Chiofalo e Silvestro - hanno incontrato, in fase preparatoria, le maestranze nella sede della Camera del Lavoro per mettere a punto l'azione da svolgere per fare pressione sull'amministrazione comunale, ritenuta particolarmente responsabile di quanto "non si sta facendo" a Barcellona, per venire incontro persino alle esigenze più vitali della popolazione.
Non bastano le "storiche" parate in piazza, con musiche e vallette berlusconiane, o le sgroppate in bici dalla villa diruta di via Roma al Castello di Federico II, in Castroreale . Nè contano gli annunci di lavori su centocinquantasei strade, e gli ormai stucchevoli "Stiamo lavorando", per distogliere la gente da un fatto incontrovertibile: che cioè la città è davvero lasciata nel peggiore abbandono possibile.
No, tutte quelle moine non sono affatto credibili.

fra' Galdino

NIENTE ZONA FRANCA PER IL COMUNE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Infrante le speranze su uno scoglio?


L'esclusione del nostro Comune dalla qualifica di Zona Franca, che se fosse stata attribuita avrebbe consentito cospicui sgravi fiscali per l'apertura nel territorio di nuove imprese, ha indotto il consigliere comunale del PD Mario Presti ad intervenire con una dichiarazione - tramite comunicato stampa - che "pone con forza e preoccupazione l'attenzione su quale sia l'efficacia dell'azione progettuale che l'esperto avv. Gianfranco Scoglio starebbe ponendo in essere nell'interesse del Comune di Barcellona Pozzzo di Gotto".
Il consigliere Presti fa notare che l'avvocato Scoglio oltre a ricoprire l'incarico d'esperto per il nostro Comune è anche assessore ai lavori pubblici del Comune di Messina (città anch'essa esclusa dal progetto), per cui chiede se l' esperto per Barcellona sia ricorso a tutti gli accorgimenti necessari per far sì che la nostra città potesse ottenere l'importante agevolazione fiscale e se, per il suo doppio ruolo (uno a Palazzo Zanca, l'altro a Palazzo Longano) non si trovi in posizione conflittuale, dovendo programmare e competere per entrambi i Comuni, nel cercare di ottenere finanziamenti e risorse. Dopo avere fatto riferimento a dichiarazioni-stampa di Scoglio piene di rammarico per l'esclusione di Messina e completamente mute per l'analogo caso di Barcellona, Mario Presti sottolinea:"Eppure l’ Avv. Scoglio riceve per l’incarico di esperto del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto lauto compenso e tuttavia a tutt’oggi pochi degli impegni per cui aveva ricevuto incarico sono stati completati." Ciò considerato il comunicato del consigliere del PD conclude esprimendo l'opportunità che l'Amministrazione Comunale di Barcellona prenda atto della situazione enunciata e della necessità che il Comune si affidi "a esperti che dedichino tutte le loro conoscenze, energie e tempo alla realizzazione di progetti di cui il nostro territorio necessita con urgenza".

martedì 14 ottobre 2008

NUVOLA E SCIA: ACCOPPIATA CELESTE.

zoom: cliccando sulle foto.










Queste tre foto sono state scattate oggi alle ore 17 e 55, da Barcellona. La nuvoletta è sempre là nella stessa posizione verticale sulla zona delle ciminiere.
A differenza dell'altro giorno, stavolta orizzontalmente sulla nuvoletta si stende una delle scie che, da tempo, appaiono sul nostro cielo, ad un'altezza che non è certamente quella in cui solitamente si forma la condensa dietro gli aerei a reazione di linea.
Cos'è quella nuvola persistente?
Cos'è quella scia?

SOSPESE LE LEZIONI POMERIDIANE PE R MANCANZA D'ACQUA questo accade nella scuola elementare di Nasari.

FOTO BN/Nasari: alunni durante la ristrutturazione negli anni '80
FOTO CL/ La scuola di Nasari nella "veste" attuale.


La scuola elementare di Nasari, al centro di un rione popoloso, è stata più di una volta oggetto di ristrutturazione. Ultimamente sono stati eseguiti lavori importanti che praticamente hanno contribuito a rendere più accogliente, sia dal punto di vista logistico, sia da quello estetico, l'edificio. Tuttavia, nonostante le reiterate richieste degli insegnanti, qualche esigenza è stata trascurata.
Poichè nella zona, l'erogazione idrica non è costante - manca l'acqua durante il pomeriggio - i maestri che operano in quella scuola, dove almeno finora è stato consentito il rientro pomeridiano, hanno suggerito, durante i lavori di ristrutturazione del plesso, che si cercasse di rimediare a tale carenza, installando un serbatoio che consentisse la disponibilità del prezioso liquido anche nelle ore pomeridiane. Ciò per evitare che avvenga quanto purtroppo, sta accadendo: che le famiglie, pur essendo la scuola aperta e le maestre presenti, trattengono a casa i loro bambini facendo loro perdere le ore di lezione del pomeriggio
E allora, di fronte a una trascuranza del genere, cosa si può dire?
Che s'è fatto come fra' Martino, che per un punto (un punto solo!) perse la cappa?
Fuor di metafora, il Comune per rendere agibile questa sxuola (cambio degli infissi, rinnovo del prospetto, miglioramrenti interni e dei servizi, e quant'altro... come usa dire Di Pietro) ha aperto il portafoglio e finanziato migliaia di euro, ma di fronte alla modesta spesa per un'autoclave, ha tuttavia usato la lesina.
Dico bene o dico male? Spero che non mi si tacci, per quanto ho rilevato, di accanito oppositore prevenuto.
Questo pericolo lo corro, forse perchè non sono stato mai abituato ad accettare supinamente le veline.
Sia chiaro che non parlo delle veline di "Striscia la notizia", ma di quei famigerati "foglietti" che purtroppo qualcuno ama distribuire.


lunedì 13 ottobre 2008

DRAMMATICA FINE DI UN CINQUANTADUENNE PADOVANO


Chi ha un'amante, faccia di tutto per non morire in casa di lei.
Potrebbe succedergli qualcosa di simile a ciò che è accaduto, ieri, ad un signore, sposato, di Padova che, mentre era in casa della propria innamorata - a Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso - è stato colpito da infarto.
La donna, atterrita e sconvolta per la gravità del malore, non ha potuto fare altro che telefonare al 118.
Quando i mezzi di soccorso sono giunti sul posto, l'uomo però non dava più segni di vita. Un medico ha tentato la rianimazione, ma non c'è stato più nulla da fare.
L'improvviso decesso ovviamente ha messo in grave imbarazzo la donna, che all'atto della compilazione del modulo attestante circostanze e modalità del triste evento ha dovuto confessare che il morto non era suo marito.
Compresa la complessità della situazione, s'è dovuto allora provvedere ad avvisare la famiglia, per l'identificazione della salma e la compilazione dell'atto di morte.
Dopo una serie convulsa di telefonate, finalmente s'è rintracciata la persona giusta, la moglie, che allibita ha dovuto ascoltare la ferale notizia. E' stato un susseguirsi di domande e di risposte incredule, prima che la signora non ancora completamente convinta, accompagnata dal figlio e dal fratello, partisse per raggiungere in macchina la casa in cui, accidentalmente, il marito aveva esalato l'ultimo respiro.
Immaginate che cosa può essere accaduto, nel momento in cui la vedova, dopo avere identificato il marito, inevitabilmente s'è incontrata con la sconosciuta rivale. La zuffa è stata il meno che potesse succedere: un vero e proprio dramma in seno alla tragedia.

RAFFAELE LOMBARDO GETTERA' IL DADO PER ATTRAVERSARE IL...LONGANO?

FOTO:L'ospedale "Barone Romeo" di Patti

Giornali e televisioni private hanno riferito oggi degli eccezionali incontri del governatore della Regione, Raffaele Lombardo, con amministratori e operatori di alcuni centri nebroidei, tra cui Patti e Capo d'Orlando. A parte qualsiasi commento, favorevole o sfavorevole, all'evento, c'è tuttavia da registrare che, almeno, qualcosa di diverso dal solito in questa circostanza è avvenuto: la gente ha potuto vedere da vicino la faccia di un uomo politico che mostra d'interessarsi ai problemi concreti dei centri che ha visitato. Se poi l'interessamento si dimostrerà sincero o semplicemente di facciata, si starà a vedere. Per l'occasione i cronisti locali hanno potuto anche fare delle domande specifiche - come per esempio a Patti sul destinoo di quell'ospedale - e qualche risposta l'hanno avuta, in qualche passo un po' sibillina, ma hanno avuto la possibilità di registrarla "in diretta". Per il nosocomio "Barone Romeo", leggiamo cosa ha risposto alle domande dei colleghi, durante la sua visita alla struttura: "Noi vogliamo e dobbiamo creare un servizio sanitario che risponda in maniera ottimale alle richieste dei cittadini. Il nostro progetto è quello di aumentane la potenzialità, la qualità della struttura in modo da evitare, che il paziente, non fidandosi sulla bontà delle cure che vengono praticate, vada nei centri specialistici del nord a farsi curare". Per quanto riguarda l'ospedale di Patti, a precisa domanda dei cronisti, aggiunge:"Può succedere che, se al limite venga depotenziato un reparto a favore di un altro ospedale viciniore, oppure si diminuiscano dei posti letto, tanto per fare un esempio in lungodegenza di una struttura per essere convertiti in quelli di pronto intervento di un altro nosocomio, questo non significa avere meno importanza rispetto ad altri presidi esistenti in zona. In pratica, puntiamo ad avere reparti di eccellenza in ogni singolo ospedale, per cui il tutto dipenderà da valutazioni di qualità e di competitività dei reparti che subiranno eventuali modifiche, fattori questi da tenere sempre presenti nell'ambito del rientro del disavanzo sanitario". Bene. Ora mi spiego perchè ho parlato di ciò: Semplicemente per dire che - sceneggiate o sincere intenzioni - "eventi" del genere nella nostra città ancora non se ne sono registrati e non sappiamo se ce ne siano in vista. Forse siamo noi ad essere scarsamente informati dei segreti progetti del nostro Comune, o forse è la solita storia del pastore che diceva: Barcellona Pozzo di Gotto? Per carità neanche a parlarne...

domenica 12 ottobre 2008

TROPPI GALLETTI NEL POLLAIO e una gallinella sola.


"...qui, il popolo in marcia, unito dalle bandiere rosse, dai pugni alzati e dai cori "Bella Ciao".
Molto meno uniti sono i leader politici di questo popolo.
L'Arcobaleno non c'è più, bocciato dalle urne del 13 aprile.
Loro, i leader di Pdci, Rifondazione, Verdi, ci sono sempre, ma non è ancora chiaro cosa faranno. Restano distanti nei luoghi..." Disuniti.
Bastano queste poche righe di un giornale, sul popolo delle sinistre sceso ieri in piazza a Roma, per lasciare l'amaro in bocca a chi vorrebbe un'opposizione coesa contro colui che non si accontenta della cieca obbedienza della maggioranza e pretende il potere assoluto sulla Nazione.
Poche righe che riguardano le
sinistre tagliate fuori dal Parlamento nelle ultime elezioni politiche
E sono parole sconfortanti, nonostante la vivace presenza della gente, che realmente vorrebbe uscire dal purgatorio in cui è finita.

Ma i leaders continuano a guardarsi in cagnesco.
Come d'altronde avviene in seno al "cugino estraneo", il Pd di Veltroni che, pur avendo ampia rappresentanza in Parlamento, non riesce a trovare l'amalgama necessaria per fare un'opposizione efficace a colui che, forte dell'ubbidienza cieca della sua maggioranza, pensa di essere divenuto il padrone d'Italia.

Perchè il Pd non riesca ad essere coeso, lo capiremo dalla conversazione di questi due nostri amici: TriK e Trak.

Trik: Sono andato in piazza e ho visto un gazebo, mi sono avvicinato e sai chi c'era?
Trak: Dimmelo:::
Trik: C'erano un gruppo di persone che facevano firmare per il referendo Di Pietro:
Trak: Cioè, per il referendo contro il lodo Alfano?
Trik: Si, quello che mette a riparo i quattro politici più autorevoli d'Italia:
Trak: E tu hai firmato? Come mai!
Trik: Perchè ho visto molta gente che lo faceva ed erano tutti concordi, pure non essendo dello stesso partito:
Trak: Davvero? allora è vero che la gente vuole essere unita, nell'azione contro il Be..
Trik: Stop, per favore. Non facciamo nomi. Io piuttosto m'incazzo, quando penso che la gente vuole essere unita e invece i papaveri di centrosinistra non fanno altro che litigare, cercano di farsi le scarpe...
Trak: Il guaio, sai qual è? Che nel pollaio ci sono troppi galletti e una sola gallina. E i galli per quella gallinella si azzuffano e si danno tante beccate...
Trik: Come i famosi polli di Renzo, nei Promessi Sposi: erano nei guai e si facevano guerra beccandosi uno contro l'altro.
Ma il guaio è che si beccano, e senz'accorgersi beccano pure la gallinella, e la spennano, la spennano, poverina.
Trak: Oddìomìo!
Trik: E lo sai come si chiama la povera gallinella? Si chiama Italia.
Loro la spennano e il cavaliere se la mangia.

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barcellona pg, messina, Italy
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