sabato 18 ottobre 2008

"ACCENDIAMO UNA LUCE PER LA SCUOLA" Stasera in piazza Cairoli per illuminare la mente della Gelmini...

Le scuole della nostra provincia sono quelle che più delle altre risentiranno dei tagli operati dalla Gelmini, per fare cassetta. Il danno sarà per gli studenti, ma anche per gli operatori scolastici, oltre che per le famiglie destinate a subire disagi per la riduzione del temposcolastico e per gli accorpamenti o l'eliminazione di istituti e classi con numero non elevato di studenti. La nostra provincia, tra l'altro, sta subendo un deciso taglio nel settore del sostegno scolastico, imposto con l'eliminazione di 166 posti, ad incremento della disoccupazione trai gente già precariamente impegnata e in dispregio al diritto allo studio e all'educazionde di centinaia di alunni bisognosi d'assistenza individuale. Per questi gravi motivi, stasera a partire dalle 18,30, la protesta delle famiglie e del personale colpiti dall'ingiusto provvedimento si concentrerà a Messina, in piazza Cairoli, per dare adito alla manifestazione "ACCENDIAMO UNA LUCE PER LA SCUOLA", che consisterà in un sit-in cui la gente parteciperà con in mano una fonte di luce: candela, lumino, fiaccola, pila elettrica e quanto altro possa essere segnale di quella luce che ancora non si capisce perchè non riesca ad accendersi nella testa dei nostri governanti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dal sito della FLC CGIL Scuola:
17-10-2008

Dimensionamento e riorganizzazione rete scolastica: le Regioni respingono il commissario ad acta

Ormai un vero e proprio tsunami si sta abbattendo sulle scelte scellerate di questo Governo sulla scuola.

Da ultimo anche le Regioni governate da maggioranze di centro destra si vedono costrette ad alzare la voce per rivendicare le proprie competenze su materie su cui la maggioranza al Governo sta muovendosi con la delicatezza di un caterpillar!

La goccia che ha fatto traboccare il vaso e costretto ad una sospensione della Conferenza Unificata Stato Regioni è costituita dalla previsione di commissari ad acta nelle Regioni che non staranno al diktat del Governo centrale sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche entro il 30 novembre 2008.

Sono questioni di metodo quelle sollevate dalle Regioni che denunciano l’assoluta assenza di confronto ed addirittura di informazione fra Governo e Regioni, ancor più grave in questo caso, date le competenze regionali in materia.

Sin dall’inizio la FLC ha rilevato la pericolosità della tempistica imposta dal Governo su riorganizzazione delle rete scolastica, riassetto della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, accorpamento di indirizzi e revisione delle classi di concorso, riduzione del tempo scuola per tutti gli ordini e gradi.

A queste condizioni l’iscrizione, a gennaio 2009, diventa una roulette russa per studenti e famiglie piuttosto che una scelta consapevole!

Il Governo pare ormai accecato dalla necessità di fare cassa e travolge in questo suo furore ogni regola democratica che vive come disturbo alla sua azione.

La maggioranza sta rivelando il suo vero volto, gettando la maschera anche rispetto ai proclami sul federalismo, obbligati per tenere buona la Lega, ma in realtà smentiti ogni giorno, a fronte di un decisionismo che non conosce limiti né precedenti nella storia democratica del nostro Paese.

Lo sciopero del 30 ottobre sarà l’occasione anche per dimostrare che non sarà consentito a nessuno, neppure a chi rivendica alti tassi di gradimento nella pubblica opinione, cancellare le regole che ci garantiscono contro i rischi di derive plebiscitarie ed antidemocratiche, già vissute e sconfitte.

il 30 Ottobre saremo milioni a scioperare contro questa pseudo-riforma (Leggi tagli).

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