sabato 4 settembre 2010

LICENZIATI TRE DIPENDENTI AIAS: PERCHE' MAI?

IL CONSIGLIERE ORAZIO CALAMUNERI CONSIDERA TALE ATTO INGIUSTIFICATO E INDIRIZZA UNA LETTERA APERTA

al Prefetto, al Direttore generale ASP, ai sindaci di Milazzo e di Barcellona

OGGETTO:

Protesta per licenziamento in tronco lavoratori AIAS. Si porta a conoscenza delle signorie loro e dell’opinione pubblica, che quattro dipendenti dell’AIAS sono stati spietatamente licenziati in tronco dall’attuale nuova gestione, per disposizione commissariale, con una lettera che trasuda sapore vendicativo e discriminatorio. E per questi lavoratori nessuno ha alzato un dito per quel motto sempre valido che dice “Guai ai Vinti”, ma nella Repubblica Italiana fondata sul lavoro questo non si può fare. Non si può assumere o licenziare in base a come un lavoratore pensa. Pertanto nelle riunioni che si terranno in questi giorni si tenga conto pure di questo. Il licenziamento è stato contestato e impugnato dai lavoratori, e la direzione dell’AIAS ha risposto con un provocatorio silenzio. L’opinione pubblica sia informata pure di questo.

Orazio Calamuneri

CAVE EXCREMENTA CANIS: SAREBBE L'ORA CHE SI USASSERO SACCHETTO E PALETTA

FINORA CONTRO LA CACCA CANINA SI SONO USATE SOLO "GRIDE" MANZONIANE


Ieri, lungo la via Bellinvia, sono stati notati, affissi ai pochi alberi d'arancio amaro rimasti e a qualche palo della luce, dei cartelli con una scritta riguardante l'obbligo dell'uso di paletta e sacchetto, quando si accompagna il cane per il necessario bisognino.
Un obbligo di legge, sancito dalla Regione e recepito dal Comune, che purtroppo finora nella giusta applicazione è stato completamente trascurato, con le ovvie indecorose conseguenze più volte stigmatizzate da chi, di fronte ad una situazione così sconcia, non può che schifarsi e scandalizzarsi.
La presenza di appositi cartelli, affissi con lo speranzoso intento di fare valere una legge a favore dell'igiene e del decoro, costituisce un segno di consapevolezza della gravità del problema, che va affrontato e risolto però non soltanto a parole, ma anche con interventi concreti, quale la vigilanza e un adeguato programma attrezzante, che - come avviene in città bene organizzate - consenta a chi conduce il cane all'aperto non solo d'essere in regola con l'obbligo anagrafico, ma abbia pure la possibilità di reperire l'attrezzatura necessaria, che - come avviene a Venezia - addirittura è resa disponibile gratuitamente tramite appositi distributori automatici. Chiedere la gratuità della fornitura forse sarebbe troppo per Barcellona, ma non dovrebbe essere insperabile pretendere una adeguata vigilanza e altrettanto adeguato rigore, nei confronti di chi porta a spasso il poprio animale.

venerdì 3 settembre 2010

VOTERETE PER QUESTA BELLA BARCELLONESE?


SI!!!!!!!

Questa vera bellezza mediterrana, siciliana doc, si chiama

Tania Bambaci


Eletta Mis Sicilia 2010, alla Fiera di Messina, partecipa alle finali nazionali del 71° Concorso Nazionale di MISS ITALIA a Salsomaggiore Terme.

Sarà un'occasione propizia per farle raggiungere la meta che Francesca Chillemi, sua e nostra concittadina, ha conquistato nel 2003.

Auguri Gaetana intesa Tania N.54

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: PIAZZA DELLE ANCORE COME PIAZZA DEL POPOLO


Mi trovavo in un supermercato, quando stamatina ebbi il piacere d'incontrare un amico che non vedevo dallo scorso inverno.
"Lo sai - mi dice, cercando di giutificare il lungo silenzio - che d'estate mi ritiro nella mia casetta di Calderà, e quando posso mi faccio qualche bagno, mare pulito permettendo: piuttosto sei tu che non ti fai vedere da quelle parti e forse non sai neppure quante grandi modifiche sono state fatte nel litorale".
E va bene, ha ragione lui che frequento poco la vecchia Calderà, da quando mi sono allontanato da Cicerata, ma ciò non significa che non mi sia reso conto della rivoluzione copernicana che ha coinvolto la nostra zona marina.
La grande piazza, per esempio, e la piccola piazza della Chiesa: che mutamento, sembra un altro mondo.
A proposito della grande piazza, mi dice l'amico: - Lo sai che è l'orgoglio di Candeloro? Sapessi come si pavoneggia, gonfio d'orgoglio, quando fa rimarcare il successo di quest'estate: decine di migliaia di persone hanno affollato Calderà e si sono divertite ad assistere nella grande piazza agli spettacoli dell'estate. Ti dico che è stato uno spettacolo nello spettacolo, specialmente quand'è venuto quel cantante con tutti quei capelli ricci, come si chiama...-
-Vuoi dire Branduardi?
- Proprio lui, la gente sembrava che fosse a piazza del Popolo: che bella soddisfazione per Candeloro.
Piazza del Popolo, sì, dico io, ma senza tutte quelle bandiere...rosse.
Meno male.

IL MAIALE INVESTITO E LE SALSICCE MANCATE


Ieri mattina, un maiale in fuga ha causato un incidente "a catena" nell'autostrada Messina Catania.

Secondo la ricostruzione della polizia stradale di Giardini Naxos, il suino sarebbe fuggito da qualche allevamento della zona e avrebbe attraversato l'autostrada, dove è stato investito da un'auto che, a sua volta, è stata tamponata da un'altra vettura che a sua volta è stata tamponata da una terza macchina. Quattro persone che occupavano le auto coinvolte nell'incidente sono rimaste lievemente ferite.
Il povero suino e' morto subito dopo l'impatto con l'auto. La sua carcassa e' stata affidata a un veterinario dell'Asp per risalire al proprietario.

Una domanda viene adesso spontanea: che fine farà il maiale ucciso?

giovedì 2 settembre 2010

LA POLITICA E LA FOGNA

...................................................FOTO: FRANCESCA PASCALE COL PREMIER=>

E' possibile che la politica sia stata ridotta a fogna?
Gli avversari del berlusconismo ne sono convinti e ne addebitano la responsabiltà a quanto sta accadendo, in questi ulimi tempi, all'interno del centrodestra, dove senza esclusione di colpi si cerca di annientare chi tenta di emanciparsi con una serie di "distinguo" che non convengono al "capo carismatico".
Il quale pensa di dovere superare la lotta intestina utilizzando la carota (poco in verità e di facciata) ed il bastone (molto e in tutte le maniere, anche le più subdole), perché se così non fa il rischio diventa ferale.
E' di ieri l'accusa di un tentativo di mettere alla berlina quello che ormai è il nemico numero uno: quel Fini "traditore" delle aspettative del predellino, scivolate nel fango per colpa sua.
Si racconta che una ministra berluscona stesse per organizzare, nei giorni scorsi, un raid, studiando di fare convergere pullman carichi di contestatori in una località, dove è previsto un intervento oratorio del presidente della Camera. Il tentativo sarebbe stato sventato, grazie ad una soffiata e ciò avrebbe contribuito ad avvelenare ulteriormente gli animi, tanto da rendere ormai problematico brandire la carota, mentre il bastone è stato bloccato.
Bloccato, ma non spezzato, e quindi ancora in grado di funzionare e disponibile per i muscolosi insulti della carta stampata.

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Generazione Italia
Pullman anti-Fini,

IL PD ORGANIZZA LA PRIMA FESTA DEL PARTITO A GIOIOSA MAREA


GIOIOSA MAREA 3-4-5 SETTEMBRE
LUNGOMARE E ARENA CANAPE'
DIBATTITI, MUSICA & SPETTACOLO
3 SETTEMBRE
ore 18,00 APERTURA FESTA
ore 19,00
TESTAMENTO BIOLOGICO. ASPETTI ETICI E GIURIDICI
Mina WELBY
Fortunato ROMANO
ore 21,00 MUSICA E ANIMAZIONE IN STRADA
Ditirambo. I Cantori della Tradizione
Juggling Art. Giocolieri da strada
4 SETTEMBRE
ore 18,00 GARA DI CORSA NEI SACCHI
ore 19,00
SANITA', RIFIUTI ED ENTI LOCALI
Francantonio GENOVESE - deputato nazionale PD
Filippo PANARELLO - deputato regionale PD
Giuseppe LACCOTO - deputato regionale PD
Ignazio SPANO' - sindaco di Gioiosa Marea
ore 21,00 ARENA CANAPE' - SPETTACOLO MUSICALE E BALLO
gruppo musicale LA NUOVA FORMULA
5 SETTEMBRE
ore 10,00 PASSEGGIATA ECOLOGICA
dalla pineta a S.Costantino con aperitivo finale
ore 18,00 GARA DI TIRO ALLA FUNE A SQUADRE
ore 19,00
QUALE PARTITO, QUALE GOVERNO PER LA SICILIA
Francesco GALLO - segretario provinciale PD
Franco RINALDI - deputato regionale PD
Giuseppe LUPO - segretario regionale PD
ore 21,00 ARENA CANAPE' - I MILLE GARIBALDI
concerto del gruppo musicale Quelked Cesare
Tutte le sere stands politici, culturali, ricreativi ed enogastronomici
Dibattiti

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: DA TRE A QUATTRO DIRIGENTI SARANNO AD INTERIM NELLE NELLE NOSTRE SCUOLE


A giorni le scuole si riaprono per l'avvio dell'anno scolastico 2010-2011, e già dal primo settembre le direzioni didattiche e le dirigenze comprensoriali dovrebbero risultare in ordine con la presenza del personale ATA e, soprattutto, con al proprio posto il dirigente che nella scuola rappresenta l'animatore e coordinatore dell'attività didattico- formativa degli istituti a suo carico.
Ebbene, a Barcellona Pozzo di Gotto, come d'altronde in altre località della Sicilia, praticamente gli uffici dirigenziali risultano acora non tutti coperti. Là dove, per un motivo o per un altro (trasferimenti, entrata in quiescenza) il posto risulta ancora vacante si sta ricorrendo al brillante ripiego dell'incarico ad interim, da fare assumere a preside o direttore di altro istituto, in altri termini a personale che già possiede una sua titolarietà in altro posto.
Entro ieri si sarebbero dovuti conoscere i nomi dei dirigenti reggenti per l'anno 2010/2011. L'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia procede all'individuazione di questi capi d'istituto «ad interim» sulla base dei seguenti criteri: presidi che espletano servizio nel medesimo settore formativo, viciniorità con la scuola di titolarità e non avere svolto altri incarichi di reggenza nell'ultimo triennio.
Nella nostra città dovrebbero essere da tre a quattro le dirigenze da essere ricoperte con la provvisorietà dell'interim, per avvenuto o previsto trasferimento e per pensionamento di titolari dello scorso anno.
Come si vede la situazione è ancora incerta e offre in prospettiva uno stato di precarietà, dipendente ovviamente dal raddoppio dell'impegno cui dovrebbero sottoporsi i dirigenti chiamati a coprire il doppio incarico.

mercoledì 1 settembre 2010

IL CONSIGLIERE COMUNALE FRANCO CALABRO' SCRIVE ALLE AUTORITA' SANITARIE E AL SINDACO PER MANIFESTARE PREOCCUPAZIONE PER LE SORTI DEL CUTRONI ZODDA


Scompare la pediatria all'ospedale di Barcellona?
Se lo chiede il consigliere comunale Franco Calabrò, nell'indirizzare un'allarmata lettera alle competenti autorità (sindaco, assessore regionale alla Sanità, direttore generale ASP Messina, Direttore sanitario ospedale Cutronni-Zodda).
"Suscita perplessità - scrive Calabrò - anche tra i non addetti ai lavori la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera che prevede il trasferimento della Unità Complessa di pediatria dall'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto a quello di Milazzo.
Infatti dall'apertura del reparto, avvenuta dodici anni fa, s'è assistito ad un trend di crescita dei ricoveri e delle prestazioni sino al punto di diventare un polo di attrazione per le patologie pediatriche dell'hinterland barcellonese, e non solo, estendendosi anche al limitrofo territorio milazzese.
Pertanto risulta incomprensibile ed inspiegabile, tenuto conto dei principi di razionalizzazione delle risorse e taglio degli sprechi cui si dovrebbbe ispirare il piano di riordino della rete ospedaliera in Sicilia, siffatto traferimento.
Ci si chiede che fine faranno gli ambulatori che, come risulta dalla "Carta di accoglienza"della UOC di Pediatria, sono attivi quale l'ambulatorio di allergologia, di gastroenterologia, di neuro- psichiatria, di ecografia del rene, dell'anca e così via..
Alla luce di quanto sopra, quali motivazioni possono giustificare una decisione che va contro ogni logica azzerando, così facendo, una UOC di pediatria ormai consolidata nell'attività assistenziale barcellonese?
Il sospetto ancora una volta è che la politica del governo regionale possa condizionare scelte che potrebbero ritenersi contro gli interessi della popolazione, ultimamente già penalizzata dal trasferimento di alcuni reparti presso l'ospedale di Milazzo, declassando ulteriormente la già deficitaria condizione del nosocomio del Longano.
L'assunzione di queste importanti decisioni non dovrebbe essere guidata dalla necessaria tutela della salute e dei diritti dei cittadini e al contempo sganciarsi da mere logiche di baratto politico?
Si desidera risposta scritta ed urgente dagli organi in indirizzo.
Il consigliere comunale Franco Calabrò".

martedì 31 agosto 2010

FRATE INDOVINO L'AZZECCA SEMPRE


Questi aforismi li ho letti nel calendario di Frate Indovino (mese d'agosto 2010)

"I medici e la guerra spopolano la terra!"

- Che si riferisca alla mala sanità registrata in questi giorni?

"Certi politici hanno una faccia di bronzo tale che di mattina invece della schiuma da barba dovrebbero usare la carta vetrata!"

- Forse il riferimento a quelli che conosciamo non è semplicemente casuale.

Gli sciocchi troveranno sempre qualcuno più sciocco di loro su cui riversare la propria ammirazione.

- Questa potrebbe essere la spiegazione di certi risultati elettorali.

fra' Galdino

PAROLE SAGGE DEL GOVERNATORE DI SICILIA: ADESSO SI VADA AI FATTI


Ciò che segue è stato dichiarato, nei giorni scorsi, dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo:

"Il sistema politico sembra al collasso.
Questi anni sono trascorsi in un eterno conflitto tra Berlusconi e il “resto del mondo”. Sta di fatto che nel corso di questi 16 anni il nostro paese è passato dall’essere la quarta o quinta potenza più industrializzata a non so : la ventesima!?..."

"Il nostro bipolarismo si fonda su una legge elettorale assurda che va cambiata. Abbiamo vissuto 16 anni di sostanziale stallo. Ciò non è dipeso solo dalla legge elettorale ma anche dal sistema di interessi, dalla personalità del premier e dai mass media che gravitano attorno al leader. Ripeto: una lotta tra Berlusconi e il resto del mondo che ha paralizzato l’Italia".

"Con questa legge elettorale il sistema politico è completamente ingessato. Il parlamento, e dunque l’intero quadro istituzionale ha perso di vivacità e di rappresentatività. Il parlamentare è nominato dal “capo” ed è eletto in virtù della sua posizione nella lista bloccata (o, con la vecchia legge elettorale, perché scelto dal partito di maggioranza nel collegio uninominale, sistema anche quello sbagliato, ma comunque migliore di questo); non rappresenta i cittadini che non lo conoscono e con i quali non intende perdere tempo. Non gli interessa rapportarsi con loro: sta lì per obbedire, per fregiarsi del titolo di onorevole e per incassare l’indennità. Poi siccome questo non gli basta si arriva alle degenerazioni che vediamo e che leggiamo tutti i giorni. Si deve cambiare sistema . L’Italia ha perso competitività. Il Paese è in letargo. Ci vuole una nuova scossa".

Rebus sic stantibus perchè don Raffaele una volta per sempre non tronca ufficialmente con Berlusconi e con chi continua a difenderlo?

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: SI RINNOVA LA "NOTTE GIOVANI ARTISTI...

SARANNO IN PIAZZA E NELLE STRADE DEL CENTRO CITTADINO LA NOTTE TRA IL 10 E L'11 SETTEMBRE


Giunge alla sua terza edizione, l'ormai affermata "Notte Giovani Artisti in Piazza", promossa dagli assessorati alle Politche Giovanili di Comune e Provincia.
Anche quest'anno, come già l'anno scorso, cambia il mese in cui è stata fissata la data per lo svolgmento della popolare performance estiva che impegnerà, all'aperto e di notte, artisti... in erba e decorati.
Giovani appassionati cultori dell'arte espressiva - visiva ed uditiva - stavolta manterranno viva la città per una notte nell'entrante mese di settembre.
Dopo maggio di due ani fa, giugno dello scorso anno, sarà il mese di fine stagione a richiamare in piazza e per le strade la gente, disposta a trascorrere semel in anno una nottata all'insegna dell'arte.

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lunedì 30 agosto 2010

Messina, lite in sala parto. Sospesi il primario e i due dottori della rissa

*MESSINA - Scattati i provvedimenti per i protagonisti in negativo della violenta lite avvenuta giovedì scorso nella sala parto del Policlinico di Messina
La direzione generale del Policlinico, dopo l'incontro con il ministro della Salute Ferruccio Fazio e l'assessore regionale alla salute, Massimo Russo, ha annunciato di aver sospeso dall'incarico il professor Domenico Granese, responsabile dell'istituto di Ostetricia e Ginecologia, per la mancanza di organizzazione.
Contemporaneamente il dottor Vincenzo Benedetto, uno dei due ginecologi coinvolti nella zuffa è stato sospeso dall'attività assistenziale.
Licenziato dall'attività ambulatoriale insieme con il collega-rivale, l'assegnista di ricerca Antonio De Vivo, medico di fiducia di Laura Salpietro, titolare di un particolare contratto che prevede la corresponsione di un assegno per la ricerca. L'assegno è stato sospeso.
Contemporaneamente continua l'inchiesta della magistratura coordinata dal procuratore aggiunto Ada Merrino e dal sostituto Francesca Rende che hanno iscritto nel registro degli indagati 5 medici, fra cui il professor Granese ed i dottori Benedetto e De Vivo, per reati a vario titolo che vanno dalle lesioni colpose all'omissione di soccorso. I Carabinieri del Reparto Operativo hanno acquisito documentazione medica e ascoltato testimoni.
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Quanto è successo nel reparto di ostetricia e ginecologia del Policlinico di Messina non poteva che essere motivo d'indignazione. Lo sconcerto per ciò che i media hanno riferito sul comportamento dei due medici, che ha messo a rischio la vita di una puerpera e di un neonato è stato grande e generale. E non poteva che essere così. Ma è davvero credibile che indegne situazioni del genere siano solo legate a fatti sporadici? Oppure è un po' tutta la sanità che urge d'essere controllata? Sono un po' tutti gli ambienti ospedalieri che hanno bisogno d'essere ripuliti? Sono rari i responsabili della salute nostra - in più livelli - che non si comportano correttamente?
Immediata è stata la reazione del ministro Fazio e dell'assessore regionaleRusso,in questo specifico caso sollevato dalla protesta del marito e padre dei due soggetti vittime del fattaccio di Messina. Ciò dovrebbe comportare interventi correttivi, che sarebbe opportuno venissero estesi nell'intero ambito sanitario nazionale e a tutti i livelli, perché non è da oggi che si avverte l'esistenza d'una malasanità diffusa dovuta spesso al permanere di favoritismi e all'ormai inveterata assenza di controlli.

GRANDE SUCCESSO DI ANGELO BRANDUARDI IN PIAZZA DELLE ANCORE A CALDERA'



Così piazza delle Ancore, a Calderà, ha avuto la possibilità di ospitare uno dei migliori e originali cantautori italiani.
Ieri sera il concerto di Angelo Branduardi ha dato quel tocco di raffinatezza e di buon gusto, capace di caratterizzare un'intera manifestazione estiva, altre volte non sempre garantita da programmi che non fossero un po' posticci.
Quest'anno, evidentemente, l'impegno - anche finanziario - è stato più consistente e mirato che nelle precedenti stagioni estive, e sarà stato probabilmente suggerito dal desiderio di dare un'impronta "carismatica" alla nuova piazza, che non tutti finora sono riusciti a stimare così come avrebbero sperato i suoi progettisti e i fautori, in primis gli amministratori di Palazzo Longano.
Il concerto di Angelo Branduardi, con l'innegabile successo legato alla caratura del nostro cantautore e alla bellezza delle sue canzoni, oltre ad avere affascinato per oltre cento minuti il pubblico, infoltito dalla moltitudine di fans, ha sancito un principio: che quella enorme piazza debba essere il punto di riferimento di spettacoli di alto respiro, capaci di larga attrazione.
L'incontro con il menestrello Branduardi, caposaldo della musica italiana, pur nella sua specificità, legata al fiabesco e alla leggenda, ieri sera è stato un boom e, partendo da ciò, sarebbe opportuno che si facesse tesoro, affinchè - a quella piazza - si desse il marchio che le consenta d'acquistare il "diritto" di ospitarne tantissimi altri, ugualmente importanti.
Sarebbe un buon viatico per un vero approccio col turismo stagionale.


"Quello di Angelo Branduardi, ormai, è uno dei marchi doc della musica italiana. Con le sue ballate medievali e i suoi testi aulici, infatti, il musicista lombardo è l’indiscusso “menestrello” del nostro cantautorato. In quasi trent’anni di musica, è riuscito a trapiantare nella canzone italiana la sua predilezione per il fiabesco, che attinge dal repertorio delle leggende popolari, soprattutto francesi, ma anche tedesche, inglesi, irlandesi, ebraiche".

domenica 29 agosto 2010

TUTTO IL MONDO E' PAESE: OGNI OSPEDALE HA LE SUE "PECCHE".


DUE CASI SPECIFICI CHE DOVREBBERO FARCI MEDITARE SULLA GARANZIA CHE CI OFFRONO I NOSTRI OSPEDALI

UN PARTO A RISCHIO PER UNA LITE TRA MEDICI


Migliorano le condizioni di salute di Laura Salpietro, 30 anni e del figlio Antonio, nato nel Policlinico di Messina durante un diverbio finito alle mani tra due medici in sala parto, . Sulla vicenda indaga la Procura di Messina, mentre il Policlinico, che ha sospeso i due medici, ha aperta un'inchiesta interna, in attesa dell'arrivo degli ispettori dell'assessorato regionale alla Salute.


Le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Francesca Rende, dovranno accertare se la lite tra i due medici possa aver causato un eventuale ritardo nell'operazione che avrebbe determinato le gravi condizioni di salute della puerpera. Al momento sembra che non ci siano indagati. I carabinieri hanno acquisito la cartella clinica della donna e altri documenti. Oggi continueranno a interrogare medici e personale sanitario del reparto di ginecologia e ostetricia.

La mamma e il bambino migliorano. Laura Salpietro, alla quale è stato asportato l'utero per via di una emorragia subito dopo aver partorito, è uscita dalla prognosi riservata. «Sta meglio - dice il professor Domenico Granese, direttore dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia del Policlinico - e nei prossimi giorni sarà dimessa». Migliora anche il piccolo Antonio, venuto alla luce con due arresti cardiaci e un presunto danno cerebrale. I medici di terapia intensiva, dove è ricoverato il neonato, dicono che il bambino respira meglio e che il coma farmacologico, cui è stato sottoposto, potrebbe essere tolto in giornata. Sui presunti danni cerebrali i sanitari effettueranno specifici esami. Matteo Molonia, marito della puerpera, ha denunciato i medici ai carabinieri. Secondo l'uomo, la moglie e il figlio avrebbero subito danni in conseguenza della lite scoppiata tra i medici in sala parto.

Il primario: «I due medici hanno litigato perchè il collega più giovane non ha avvertito quello più anziano, facendo l'induzione al travaglio di parto. Poi uno ha spinto l'altro e hanno litigato - dice Domenico Granese, direttore dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia del Policlinico di Messina - Sono state comunque due teste calde, quello che è accaduto è inammissibile. Devo però dire che sono due ottimi professionisti, molto stimati da tutti. Il fatto, comunque, è accaduto nella pre-sala parto e non nella sala parto. Litigi ne avvengono spesso, tra i due c'era qualche ruggine, ma non doveva succedere in quel momento».
«Nessun ritardo, la lite non ha influito sul parto».


PARTORIRE ALL'UMBERTO I° (LETTERA DI UNA DEGENTE ROMANA)

"Buongiorno! Mai avrei pensato di scrivere alla redazione di un giornale, ma queste righe le devo a mio figlio. Elia è nato all'Umberto I all'alba del 22 ottobre 2005, dopo tre giorni di ricovero.

Mi sono state provocate le doglie con l'ossitocina, sono entrata in sala parto il 21 ottobre alle 10 del mattino. Per tutto il tempo mio marito e i miei genitori hanno atteso in corridoio aspettando notizie che venivano fornite loro con il contagocce. Io sono rimata per buona parte del travaglio in compagnia di una tirocinante ostetrica più impaurita di me che ero alla prima gravidanza.
Vi risparmio i particolari delle 18 ore di travaglio, al termine delle quali la dott.ssa di turno leggendo la cronologia della mia permanenza ha intimato all'ostetrica responsabile di porre fine al mio calvario. Mio figlio è stato, letteralmente, tirato fuori con una ventosa grazie alla pressione che questa signora ha esercitato sedendosi sul mio sterno. Il tutto davanti a circa 10, se non di più, tirocinanti e specializzandi, la cui discrezione ed educazione è rimasta ad aspettare fuori dalla sala parto.

Dopo un'ora di "decantazione" in una sala vicina le infermiere si sono accorte che la mia safena stava per scoppiare, e hanno ordinato a mio marito di recarsi in un negozio specializzato a comprarmi delle calze elastiche. Nel frattempo qualcuno ha pensato bene di ripulire il mio armadietto del portafoglio e dei miei documenti.

Ho potuto vedere mio figlio solo in serata, quando grazie a mio marito, mi è stato possibile raggiungere il nido in carrozzina.
La sera prima delle mie dimissioni sono rimasta chiusa per ben 20 minuti in un ascensore, colpevole di essere andata ad allattare mio figlio senza fare le scale.
Per tutto il tempo della degenza, mia madre e mio marito si sono curati di lavarmi e di rifarmi il letto...secondo antiche usanze cliniche una donna dopo 18 ore di travaglio può fare tranquillamente tutte queste cose da sola!
Il giorno delle mie dimissioni un'infermiera mi ha salutato dicendomi: devi essere contenta, il tuo era un cesareo, ma alla fine abbiamo provato che si può nascere naturalmente!"

Marina Carta

FONTE "IL MESSAGGERO"

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