lunedì 30 agosto 2010

Messina, lite in sala parto. Sospesi il primario e i due dottori della rissa

*MESSINA - Scattati i provvedimenti per i protagonisti in negativo della violenta lite avvenuta giovedì scorso nella sala parto del Policlinico di Messina
La direzione generale del Policlinico, dopo l'incontro con il ministro della Salute Ferruccio Fazio e l'assessore regionale alla salute, Massimo Russo, ha annunciato di aver sospeso dall'incarico il professor Domenico Granese, responsabile dell'istituto di Ostetricia e Ginecologia, per la mancanza di organizzazione.
Contemporaneamente il dottor Vincenzo Benedetto, uno dei due ginecologi coinvolti nella zuffa è stato sospeso dall'attività assistenziale.
Licenziato dall'attività ambulatoriale insieme con il collega-rivale, l'assegnista di ricerca Antonio De Vivo, medico di fiducia di Laura Salpietro, titolare di un particolare contratto che prevede la corresponsione di un assegno per la ricerca. L'assegno è stato sospeso.
Contemporaneamente continua l'inchiesta della magistratura coordinata dal procuratore aggiunto Ada Merrino e dal sostituto Francesca Rende che hanno iscritto nel registro degli indagati 5 medici, fra cui il professor Granese ed i dottori Benedetto e De Vivo, per reati a vario titolo che vanno dalle lesioni colpose all'omissione di soccorso. I Carabinieri del Reparto Operativo hanno acquisito documentazione medica e ascoltato testimoni.
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Quanto è successo nel reparto di ostetricia e ginecologia del Policlinico di Messina non poteva che essere motivo d'indignazione. Lo sconcerto per ciò che i media hanno riferito sul comportamento dei due medici, che ha messo a rischio la vita di una puerpera e di un neonato è stato grande e generale. E non poteva che essere così. Ma è davvero credibile che indegne situazioni del genere siano solo legate a fatti sporadici? Oppure è un po' tutta la sanità che urge d'essere controllata? Sono un po' tutti gli ambienti ospedalieri che hanno bisogno d'essere ripuliti? Sono rari i responsabili della salute nostra - in più livelli - che non si comportano correttamente?
Immediata è stata la reazione del ministro Fazio e dell'assessore regionaleRusso,in questo specifico caso sollevato dalla protesta del marito e padre dei due soggetti vittime del fattaccio di Messina. Ciò dovrebbe comportare interventi correttivi, che sarebbe opportuno venissero estesi nell'intero ambito sanitario nazionale e a tutti i livelli, perché non è da oggi che si avverte l'esistenza d'una malasanità diffusa dovuta spesso al permanere di favoritismi e all'ormai inveterata assenza di controlli.

2 commenti:

Unknown ha detto...

In queste condizioni etiche professionali di scarso valore a tutti i livelli e in tutti i campi specie in quello politico,gli in terventi correttivi non possono essere che quelli che sono stati presi,cioè solo punitivi,a male fatto. Per ricostituire responsabilità professionalità deontologia,ci vuole tempo, ammesso e non concesso che ci sia la cosidetta volontà politica per farlo e che la gerarchia ecclesiastica sia unita nell'intento di seguire solo gli insegnamenti di Gesù,abbandonando qualsiasi velleità di potere temporale.Insomma si tratta di un rivolgimento di cui non si vede ombra.Ma resta immutato il desiderio di bellezza giustizia efficienza e relazioni ordinate nell'amore.Puniamo quei colpevoli facinorosi ma la coscienza matura resta inappagata.
Franz

Anonimo ha detto...

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