sabato 5 gennaio 2008

L'ASSURDO SILENZIO DI VIA MADIA


C' era una volta, all'ingresso della strada che, allora, si chiamava via Manicomio e che adesso è diventata via Madia, c'era una volta in quella strada una tabella segnaletica con, dentro un cerchio rosso sbarrato, una tromba. Era "il divieto ai rumori" che, in termini speculari, significava "invito categorico al silenzio", perchè in quella via c'era l'allora detto "Manicomio Giudiziario", ora definito "Ospedale Psichiatrico Giudiziario", in ossequio al fatto che, al suo interno, ci sono malati - di mente - da curare.

Adesso quel segnale di divieto sembra superato, e non perchè c'è stato, per l'istituto Vittorio Madia, un passaggio da manicomio ad ospedale, ma perchè praticamente è impossibile imporre il silenzio, in qualsiasi luogo della città.

E poichè il silenzio è ormai diventato un "mito", non bisogna più lamentarsi dell'assordante latrante "cagnara" proveniente da un canile promiscuo sito a ridosso dei padiglioni che ospitano i ricoverati.

D'altronde, chi ci dice che, con il grande progresso fatto dalla Medicina, la canizza non possa essere un efficace metodo di cura? Se non contro la maniacalità, che è ormai fuori stagione, almeno a favore della psichiatria? Anch'essa un po' fuori le righe. Chi ce lo dice?

Fra Galdino

venerdì 4 gennaio 2008

NON SCOPRIAMO L'ACQUA CALDA

Si legge sui giornali di oggi che nell'ospedale cittadino c'è una grave carenza d'organico, tanto che esistono notevoli difficoltà soprattutto nella espletazione dei servizi quali ecografie ed ecodoppler.

Diciamo però che si tratta di un allarme un po' vecchiotto e che praticamente i miei colleghi della stampa hanno scoperto l'acqua calda, accorgendosi che esistono, al Cutroni Zodda, tempi lunghi per quanti devono essere sottoposti agli accertamenti sprecialistici di cui sopra.

A conferma di ciò che sto dicendo, c'è la testimonianza di un "post" di Barcellonablog, pubblicato l'11 giugno del 2007, quando, avuta la notizia da fonte interna all'ospedale, abbiamo evidenziato che purtroppo, per carenza di personale, s'era deciso di non effettuare più, dapprima per gli esterni, il servizio d'ecoppler, e si sottolineava la gravità della situazione. Riportiamo il post, non per vantare precedenze, ma per ricordare che i problemi della città vanno sempre e assiduamente evidenziati e non occasionalmente o, peggio ancora, quando non si hanno altre notizie da dare. La stampa ha un ruolo molto importante e altrettanto influente e se non la si gestisce con la stessa passione e fermezza con cui si curano i propri interessi vitali diventa soltanto una presa per i fondelli. Possiamo dire, a nostra difesa, che in redazione non c'è il corrispondente a curare la pagina, ma spesso qualcuno che ci guarda dall'alto, forse anche con sussieguo, ma resta sempre una difesa che non tutti ritengono valida, a meno che non si venga a sapere che il corrispondente, per difendere i suoi "pezzi", ha il fegato di mandare a fan... il redattore che lo disarma. ECCO IL POST:

Francesco Cilona

Lunedì 11 giugno 2007

OPERAZIONE DISARMANTE


Secondo fondate indiscrezioni, con la fine di giugno cesserà, nell'ospedale "Cutroni-Zodda" di Barcellona, il servizio per gli esami di "Ecocolordoppler", finora egregiamente espletato da un dei medici del reparto di medicina, il dottor Antonio Bonvegna.
I motivi che indurrebbero l'Azienda Usl a decurtare quel prezioso ausilio, nel già impoverito nosocomio barcellonese, vanno cercati in una serie di fattori, che fanno capo alla necessità di risparmiare la spesa sanitaria.
Al primo posto la carenza di personale: basti pensare che il bravo medico impiegato in tale importante servizio, ogni giorno finora s'è dovuto dividere fra questo impegnativo lavoro e l'assistenza in corsia, appunto perchè manca il giusto personale medico. Inoltre, come c'è stato ventilato, avrebbe contribuito al disarmo l'inadeguata pregestione del servizio tramite il numero verde, che spesso avrebbe creato accavallamenti nell'assegnazione dei turni agli utenti richiedenti detti esami. Non meno influente sarebbe stato il comportamento di taluni medici di base, che avrebbero avanzato richiesta di accertamenti doppler, anche per casi poi risultati superflui. Il previsto disarmo fa il paio con altre preoccupanti "chiari di luna ", riguardanti il personale paramedico, la cui riduzione ormai all'osso potrebbe essere ulteriormente accentuata dal ritardo se non addirittura dalla mancanza del ricambio numerico, reso necessario dall'uscita in quiescenza di infermieri , per raggiunti limiti d'età.

giovedì 3 gennaio 2008

LA SPIAGGIA SARA' RIPASCITA


Finalmente si comincia a fare qualcosa di concreto per rimediare ai danni che, alla fine del secolo scorso, le mareggiate apportarono al litorale barcellonese, soprattutto nella fascia compresa tra l’abitato di Cantoni e il torrente Patrì, sulla cui foce è andato distrutto il ponte che congiunge il barcellonese con Marchesana di Terme Vigliatore. La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Candeloro Nania, recependo il parere della conferenza di servizi, che prioritariamente aveva esaminato il progetto per l’esecuzione dei lavori di ripascimento per il riallineamento della spiaggia, ha dato la sua approvazione, necessaria per l’avviamento delle procedure burocratiche inerenti alla gara , la quale potrebbe essere bandita tra circa un mese. Ciò consentirebbe, se non ci saranno i purtroppo frequenti soliti intoppi, d’iniziare i lavori prima della prossima estate. Poiché l’operazione di riallineamento potrebbe durare non meno di sei mesi, avviando i lavori a maggio si potrebbe arrivare alla conclusione in tempo utile, prima che inizi la cattiva stagione. Il finanziamento per tale importante intervento, concesso dal Ministero delle Finanze, ammonta a 5 milioni di euro, che saranno così ripartiti: 3.425,000 per la base d’asta, ed il resto come somma a disposizione dell’Amministrazione Comunale, per eventuali imprevisti in corso d’opera. Il litorale interessato, compreso tra Cantoni e la foce del torrente è di circa seicento metri, come preventivato nel progetto redatto dall’ingegnere Giorgio Sirito , che oltre al ripascimento prevede la protezione della sabbia e della ghiaia, mediante strutture artificiali: pennelli di roccia disposti in fondo alla battigia. Altra protezione è prevista nella zona antistante il depuratore, dove sarà collocata una barriera di massi. In base al progetto dell’ing. Sirito, il litorale dovrebbe riespandersi verso il mare per una cinquantina di metri, in media.

mercoledì 2 gennaio 2008

ASTA DI BENEFICENZA ALLA "CORDA FRATRES"


Un'ASTA di BENEFICENZA si terrà domenica 8 gennnaio nei locali della "Corda Fratres di Barcellona.

Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Italiana Traumatizzati Spinali Onlus "Angeli senz'ali" e al Gruppo Volontari del soccorso "Croce Rossa Italiana" di Barcellona Pozzo diGotto.

L'asta è organizzata in collaborazione da "Corda Fratres", Comune di Barcellona P.G., Museo Etnografico "Nello Cassata", "Leo Club" di Barcellona P.G.

TRIFILO': SI REVOCHI LA NOMINA DEL COMANDANTE


Trik: Ciao Trak, hai letto qualcosa nei giornali del 2008?
Trak: Ho letto una notizia che m'ha fatto tanto piacere.
Trik: E sarebbe?
Trak: Ti ricordi quando abbiamo parlato dell'arrivo del nuovo comandante dei vigili urbani?
Trik: Ricordo pure il nome: capitano Marco Crisafulli, già in servizio presso la polizia urbana dei Messina...
Trak: Basta, basta. Lo so che tu sai tutto. Ma non sai una cosa.
Trik: E dimmela!
Trak: Anche se a scoppio ritardato, sul giornale è apparsa la notizia d'un intervento del consigliere comunale Udc, Giuseppe Trifilò, il quale in un'interrogazione al sindaco asserisce che il capitano Crisafulli non ha i requisiti necessari per accedere all'incarico di comandante dei Vigili Urbani.
Trik: Ah, no? Che cosa gli manca?
Trak: Trifilò sostiene che il personaggio "non riveste la qualifica dirigenziale, nè ha conoscenza del territorio e del tessuto sociale della nostra città".
Trik: Mica è la prima volta che succede questo: E poi che cos'è 'sta storia del tessuto. Mica deve fare il sarto? Il comandante deve fare!
Trak: Stavolta lo scemo lo stai facendo tu! L'interrogante chiede, come già ci eravamo domandati noi, perchè l'incarico non è stato conferito a personale interno. Per esempio avrebbe potuto continuare il comandante La Rosa, al quale sono scaduti i termini del contratto...
Trik: Il che non significava che non si potesse rinnovare per un altr'anno. Visto che il
lavoro fatto da La Rosa è stato elogiato, il posto di vice gli è stato pure assegnato, perchè non confermarlo al vertice? Tanto lui il tessuto lo conosceva ormai bene. O no?
Trak: E che fregola con questo tessuto. Ma lasciami dire la cosa più eclatante: Trifilò ha invitato il sindaco a procedere alla revoca della determina di nomina del comandante di polizia municipale avvertendolo che nel perpetuarsi dell'inerzia, procederà ad inoltrare circostanziata segnalazione alla Corte dei Conti.
Trik: Scusami, se si rivolge alla Corte dei Conti, bisogna che racconti che da oltre quattro anni s'è sempre procedutto con determine provvisorie...
Trak: Ma guarda quanto sei carino: certo che lo sa. Infatti Trifilò fa notare al sindaco che il posto di comandante è vuoto dal 31 maggio 2003 e che in tutti questi anni s'è sempre proceduto con incarichi a tempo determinato. Ed è giusto che finalmente l'Amministrazione si decida a bandire regolare concorso. Altrimenti
...
Trik: Altrimenti?
Trak:Niente... mica so altro.

martedì 1 gennaio 2008

IL SINDACO E LA LEVA D'ARCHIMEDE


Un nostro antico conterraneo, uomo di grande ingegno, Archimede, disse un giorno:”Datemi un punto di appoggio e vi solleverò il mondo". Ma nessuno riuscì a dargli quel punto che lui chiedeva, ed il mondo purtroppo rimase l’à dove sempre era stato.

Adesso, fuori da ogni antifona, per risollevare la nostra città ci vorrebbe oltre al novello Archimede, un solido punto d’appoggio, che coi tempi che corrono, anche stavolta, sembra difficile a trovarsi.

Ma, allora, dobbiamo vedere davvero il bicchiere mezzo vuoto, piuttosto che mezzo pieno?

Intanto diciamo che, per Barcellona, nelle vesti del novello Archimede, per legge, ci dovrebbe stare la massima autorità amministrativa della Città. Cioè il sindaco Candeloro Nania, il quale tra l’altro, nel campo amministrativo municipale dovrebbe essersi fatto – come si suol dire – le ossa.

A questo punto, bisognerebbe sapere quale leva intende adoperare e in quale punto potrà appoggiarla per risollevare questo nostro Comune.

Genericamente sappiamo, perché Nania l’ha accennato più di una volta, che si mira a fare di Barcellona un “centro di servizi” che non tralasci però l’impegno in un “discorso” turistico con ruolo di primo piano nel distretto intercomunale” .

Ma come potrebbe avvenire ciò, se la città non possiede, per tradizione, una forte vocazione turistica? La risposta è pronta: “Si tratta di favorire quei percorsi virtuosi che integrando le risorse del litorale con quelle dell’entroterra consentono di offrire una proposta turistica adeguata”.

Questa sarebbe la leva del presunto novello Archimede. E il punto d’appoggio dove sarebbe?

Anche qui, non manca la risposta: “Un ruolo importante dovranno averlo gli operatori economici che debbono acquisire quella managerialità turistica che passa attraverso la corretta valorizzazione del territorio”.

Ora però si rischia d’incontrare il classico cane che si morde la coda.

Eh, no! Non si dovrebbe correre questo pericolo, visto che il discorso non è fatto ai vecchi commercianti, ma “va aperto soprattutto ai giovani”.

Se il punto d’appoggio dovranno essere le giovani leve, allora non resta da fare altro che sollecitarne la potenzialità . C’è un programma in tal senso?

Il sindaco, anche se di programma vero e proprio non può parlare, ribadisce però che qualcosa in tal senso “si sta facendo, essendo stati stanziati aiuti economici per chi aprirà attività nel centro storico, meglio se rivalutando attività tradizionali, Diecimila Euro tanto per cominciare. Ed è l’attuazione di quanto era stato programmato nella passata legislatura”.

Grazie, signor Sindaco, per il lavoro che state facendo, speriamo che la leva trovi davvero il suo esatto punto d’appoggio, perché altrimenti la vedremo nera.

Fra’ Galdino

lunedì 31 dicembre 2007

I FATIDICI DETTI DEL 2007







Le frasi che per tutto l'anno 2007 ci hanno martellato il cervello, le hanno detto Bondi, Bonaiuti, Cicchitto, Cesa, Maroni, Gasparri....
Bondi ha detto:"Prodi è giunto al capolinea".
Bonaiuti ha detto: "Prodi è arrivato alla frutta".
Cicchitto ha detto : "Questo governo è arrivato al capolinea".
Cesa ha detto: "Questo Governo è arrivato alla frutta":
Maroni ha detto: "Prodi se ne deve andare", senza specificare dove.
Gasparri ha detto: "Questo governo se ne deve andare a casa".
Ma la casa del Governo non è Palazzo Ghigi?
Ed il Governo Prodi ubbidiente resta a Palazzo Chigi.

SPES ULTIMA DEA




Si chiude il 2007.
Si transita nel nuovo anno con la speranza che sia migliore.
S'è sempre detto così nel giorno di San Silvestro e l'augurio è ormai diventato uno stereotipo, un banalissimo e forse ipocrita slogan, che ci scivola addosso come l'olio, ogni volta che lo sentiamo. Eppure chi non vorrebbe che il futuro fosse migliore del presente e del passato?
Anche se la realtà ci dimostra che, nel mondo, l'umanità con il suo egoismo non fa altro che peggiorare la vita, c'è sempre chi crede ancora di potere contribuire a frenare l'inesorabile declino.
Penso a quanti offrono il loro tempo per venire incontro alle esigenze di chi soffre per la fame, per le malattie, per le guerre, per i soprusi e le ingiustizie.
Penso a quanti sacrificano sè stessi sull'altare della scienza e della tecnica per cercare efficaci rimedi contro mali incurabili.
Penso a quanti sinceramente si battono, con esemplare comportamento, per educare all'amore, che è generosità ed abnegazione, quando è vero amore, e per aprire l'intelletto e l'animo dei giovani alla comprensione e alla socievolezza.
Penso a quanti con l'Arte - musica, arte figurativa, poesia - riescono ad ingentilire gli animi.
Penso a quanti hanno una preghiera per la Pace nel mondo.
PURTROPPO NON RIUSCIRO' A PENSARE A QUANTI FANNO POLITICA, SE LA POLITICA DOVRA' CONTINUARE AD OPERARE CON I PROTAGONISTI CHE ADESSO SI RITROVA.

Fra Galdino

domenica 30 dicembre 2007

SPECIALE SUPERA IL BALLOTTAGGIO: E' IL NUOVO SINDACO DI BARCELLONA

FOTO://IL NUOVO SINDACO FRANCO SPECIALE

L’onda lunga del centrodestra aveva raggiunto Palazzo Longano.
Nel consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, dopo 37 anni di dominio, non ci sarebbe stata più la Dc a possedere la maggioranza, ma il polo delle libertà di Fini e Berlusconi, che nelle amministrative del 12 giugno era riuscito a conquistare la maggioranza assoluta. Restava però da verificare se gli apparentamenti, che avevano consentito ad An e a Fi di fruire di 6 seggi, sarebbero bastati a garantire ad Anna La Malfa i voti per il superamento del ballottaggio con Franco Speciale, il candidato che teneva a definirsi indipendente e che, nel primo turno, aveva fruito del sostegno del raggruppamento di centrosinistra.
Intanto i due ballottanti”, dopo un attento esame delle possibilità di agganciamento nella parte d'elettorato che non aveva votato per i due schieramenti, cercando di dosare gli elementi da presentare per rendere più accattivanti le rispettive squadre, riuscivano a comporre le due compagini, una delle quali avrebbe affiancato il vincitore del ballottaggio, nell’impegnativa attività amministrativa del prossimo quinquennio.
Il 18 giugno, i due concorrenti alla poltrona di sindaco, in vista del nuovo incontro con gli elettori, presentarono ufficialmente i loro possibili compagni di viaggio.
Sarebbero stati, al fianco di Anna La Malfa, il medico Cosimo Crinò, l’avvocato Francesco Cutroni, l’ingegnere Luciano Genovese, l’insegnante Rosa Anna Imopalà, il medico Filippo Marte, il commercialista Giuseppe Marzullo, il funzionario Roberto Molino, il commercialista Filippo Sottile.
Francesco Speciale avrebbe avuto al suo fianco il medico Filippo Bonansinga, l’agronomo Vito D’Amico, il funzionario Salvatore Gravina, l’insegnante Rocco Marazzita, il commercialista Matteo Milioti, l’avvocato Antonio Pirri, l’ingegnere Carmelo Recupero, l’avvocato Giusi Turrisi.
Da notare, nella squadra del centrodestra, la presenza di Roberto Molino, il quale, candidatosi a sindaco e non avendo raggiunto il numero di voti necessario per entrare in ballottaggio, allettato dalla prospettiva di fare il vice sindaco in caso di vittoria di Anna La Malfa, decise di appoggiare il centrodestra, credendo di potere manovrare i 4171 voti che aveva ottenuto nel primo turno.
Anna La Malfa contava, quindi, in quest’apporto e ciò faceva salire la febbre del ballottaggio, finchè giunse la domenica e il ballottaggio, per la prima volta, decise le sorti amministrative di Barcellona Pozzo di Gotto. Era il 26 giugno 1994.
La Malfa e, da dietro le quinte, l’on. Mimmo Nania avevano contato sui voti di Molino, ma s’erano dimenticati di contare sulla reazione dell’elettorato, in seno al quale molti che, al primo turno, avevano votato per l’ex sindaco “dei cento giorni”, ritennero sbagliato il passo fatto da Molino e preferirono votare per Franco Speciale.
E fu appunto Franco Speciale che superò il ballottaggio, riportando 11.855 voti, contro i 9.904 della diretta antagonista, con uno scarto quindi 1.951 voti.
Anna La Malfa che, al primo turno, aveva sorpassato Speciale con uno scarto di quasi 200 voti, nel confronto di ballottaggio ebbe un avanzamento di circa 2500 punti, che ovviamente non furono sufficienti per fare le scarpe a Franco Speciale.
Il nuovo sindaco, preside nella Scuola Media “Ferdinando D’Alcontres”, era nato a Torino il 9 settembre 1942, da genitori siciliani. Il padre, Giuseppe, era di San Filippo del Mela, la madre, Teresa De Francesco, pozzogottese d’antica origine. La famiglia Speciale, s’era trapiantata a Barcellona alla fine degli anni quaranta, quando Francesco aveva sette anni.
Il sindaco Speciale, pur essendo stato appoggiato fortemente da un’aggregazione di centro sinistra, sin dal primo momento preferì dichiararsi “Sindaco dei cittadini”, nel senso che intendeva andare oltre gli schemi di parte ed operare in armonia con tutti. C’era però un particolare che doveva fare riflettere: pur avendo vinto la battaglia del ballottaggio, Speciale non aveva ancora vinto la guerra, visto che sui banchi dell’aula consiliare la “maggioranza” era di centrodestra. Ma, questo, era il neo della nuova legge elettorale.

Francesco Cilona

LA SACRA FAMIGLIA


Oggi, è giorno di festa per la Famiglia. E' il momento di riflettere sul valore primario della Famiglia, che è il nucleo fondamentale della formazione della persona umana.
Ed è l'occasione propizia per ricordare le sempre attuali parole della Sacra Bibbia, tratte dal libro del Siracide, che delineano il comportamento della prole verso i genitori:
"Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli e ha stabilito il diritto della madre sulla prole".
"Chi onora sua madre è come chi accumula tesori. Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera".
"Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la vita. Sii indulgente anche se perde il senno, e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore. L'opera buona verso il padre non sarà dimenticata, otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa".

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barcellona pg, messina, Italy
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