Secondo fondate indiscrezioni, con la fine di giugno cesserà, nell'ospedale "Cutroni-Zodda" di Barcellona, il servizio per gli esami di "Ecocolordoppler", finora egregiamente espletato da un dei medici del reparto di medicina, il dottor Antonio Bonvegna.
I motivi che indurrebbero l'Azienda Usl a decurtare quel prezioso ausilio, nel già impoverito nosocomio barcellonese, vanno cercati in una serie di fattori, che fanno capo alla necessità di risparmiare la spesa sanitaria.
Al primo posto la carenza di personale: basti pensare che il bravo medico impiegato in tale importante servizio, ogni giorno finora s'è dovuto dividere fra questo impegnativo lavoro e l'assistenza in corsia, appunto perchè manca il giusto personale medico. Inoltre, come c'è stato ventilato, avrebbe contribuito al disarmo l'inadeguata pregestione del servizio tramite il numero verde, che spesso avrebbe creato accavallamenti nell'assegnazione dei turni agli utenti richiedenti detti esami. Non meno influente sarebbe stato il comportamento di taluni medici di base, che avrebbero avanzato richiesta di accertamenti doppler, anche per casi poi risultati superflui. Il previsto disarmo fa il paio con altre preoccupanti "chiari di luna ", riguardanti il personale paramedico, la cui riduzione ormai all'osso potrebbe essere ulteriormente accentuata dal ritardo se non addirittura dalla mancanza del ricambio numerico, reso necessario dall'uscita in quiescenza di infermieri , per raggiunti limiti d'età.
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