
Ricordate la storia della D'Addario, l'ormai nota e dimenticata escort che tanto chiasso suscitò tempo fa, con "grande imbarazzo" per l'utilizzatore finale?
Una roba, questa, che sembrava archiviata nel dimenticatoio collettivo, addirittura sepolta sotto il peso di ben altro polverone, quello del bunga bunga e così via.
Roba passata, quindi, quasi cancellata dal generale alzheimer popolare.
Non senza beneficio, per chi da essa aveva subito un torto.
Qualcuno però ha pensato che sarebbe stata giusta ed opportuna - più della dimenticanza - una bella dimostrazione secondo cui quanto raccontato dalla D'Addario non fosse stato altro che il frutto di una macchinazione attorno al cavaliere.
Ma chi, meglio di Libero, avrebbe potuto cimentarsi in una cotale invenzione?
E proprio Libero ha provveduto agendo di conseguenza:montando un'intervista con la Daddario, che - stanca di tenersi in pancia quel groviglio d'intrigo - ha cercato di liberarsi dichiarando che a spingerla a parlare era stato il suo avvocato...difensore.
E così Libero trova la pezza nuova, inopportuna per rattoppare il vestito liso del cavaliere.
Su certi argomenti sarebbe meglio non toccare il culo alla cicala.