sabato 16 luglio 2011

PENSARE CHE "LIBERO" SIA UN GIORNALE DI BERLUSCONI SARA' SBAGLIATO


Ricordate la storia della D'Addario, l'ormai nota e dimenticata escort che tanto chiasso suscitò tempo fa, con "grande imbarazzo" per l'utilizzatore finale?
Una roba, questa, che sembrava archiviata nel dimenticatoio collettivo, addirittura sepolta sotto il peso di ben altro polverone, quello del bunga bunga e così via.
Roba passata, quindi, quasi cancellata dal generale alzheimer popolare.
Non senza beneficio, per chi da essa aveva subito un torto.
Qualcuno però ha pensato che sarebbe stata giusta ed opportuna - più della dimenticanza - una bella dimostrazione secondo cui quanto raccontato dalla D'Addario non fosse stato altro che il frutto di una macchinazione attorno al cavaliere.
Ma chi, meglio di Libero, avrebbe potuto cimentarsi in una cotale invenzione?
E proprio Libero ha provveduto agendo di conseguenza:montando un'intervista con la Daddario, che - stanca di tenersi in pancia quel groviglio d'intrigo - ha cercato di liberarsi dichiarando che a spingerla a parlare era stato il suo avvocato...difensore.
E così Libero trova la pezza nuova, inopportuna per rattoppare il vestito liso del cavaliere.
Su certi argomenti sarebbe meglio non toccare il culo alla cicala.

venerdì 15 luglio 2011

IL BISOGNO DI ABITAZIONE INDUCE NUMEROSE FAMIGLIE A COSTITUIRE UN COMITATO DI LOTTA PER IL DIRITTO ALLA CASA


GRAVISSIME CONDIZIONI SOCIOECONOMICHE PONGONO UN TERZO DELLE FAMIGLIE BARCELLONESI SOTTO LA SOGLIA DI POVERTA'


La città di Barcellona Pozzo di Gotto, grazie al suo esasperante numero di disoccupati e di sottopagati, ha ormai raggiunto un livello di vita insostenibile per almeno un terzo della sua popolazione.
E' un dato di fatto talmente sconfortante da fare sembrare addirittura invidiabile la situazione generale registrata in tutta l'Isola.
La Sicilia - secondo dati Istat rilevati per il decorso 2010 - di per sè già "raggiunge livelli da tragedia, con il 27% delle sue famiglie al di sotto della soglia di povertà, dato peggiorato di quasi 3 punti percentuali rispetto al già non brillante 2009. Significa che decine di migliaia di siciliani continuano a scivolare verso la disperazione".
I primi ad avere preso questa china sembra siano stati i Barcellonesi.
A dimostrazione di ciò spunta la reazione di molte famiglie giovani che, senza una casa di proprietà, sono costrette a spartire il proprio modesto reddito per destinarne una grossa fetta al pagamento della pigione, ed esasperate hanno alla fine deciso di compattarsi in un comitato di lotta, avente per finalità la messa in evidenza della loro precarietà.
Da un comunicato emesso dal Sindacato Federcasa si apprende che:

"Nel corso dell’assemblea degli inquilini che si è tenuta in data odierna si è costituito il comitato di lotta delle giovani coppie che sono in difficoltà, costretti come sono a pagare affitti insostenibili per le loro possibilità. La riunione si è svolta alla presenza del segretario Provinciale del sindacato degli Inquilini ”Federcasa” Orazio Calamuneri e a fine seduta è stato eletto il comitato di lotta, nelle persone:

1) Cambria Giusi 2) Calavitta Sebastiano 3) Perdichizzi Cristina 4) Anastasi Cinzia 5) Fazio Rosa Tindara 6) Triolo Marianna

7) Mazzeo Angelo 8) Puliafito Angela 9) Perdichizzi Sebastiano 10) Costantino Benedetto 11) Sacco Rosa Paola. 12) Muscianisi Concetta

Appena eletto, il comitato si è subito riunito prendendo in esame la grave situazione in cui si trovano le giovani coppie di Barcellona P.G. dove a fronte di tanta disoccupazione giovanile si registrano prezzi di affitto scandalosi, circa il 60% del loro reddito. Pertanto si è deciso all’unanimità di proclamare lo stato di agitazione , riservandosi di indire manifestazioni di lotta per protestare:

A) Contro la mancata programmazione per la costruzione di case popolari per le giovani coppie;

B) Contro i prezzi degli affitti alle stelle che costringono i giovani a stringere la cinghia non potendosi comprare un vestito;

C) Di trovare una soluzione immediata al problema casa, soprattutto per i casi più urgenti".

SICILIA BEDDA: TI SCANCIUNU PA "TERRA DI PAULU FUNCIA, UNDI CU ARRIVA SCIPPA E MANCIA"

<<=clicca
Una premessa d'obbligo, che possa servire anche a non fare protestare il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, disgustato dalle esagerazioni della stampa che vede il fuscello nell'occhio d'una città per bene e trascura il benfatto.
Premetto, quindi, che la foto che correda questo post non è stata scattata in una strada della città del Longano, ma in un luogo non molto distante, caratterizzato dalla presenza di numerose residences a vocazione turistico balneare, e quindi frequentatissimo d'estate.
Lo scenario, ripreso stamattina, non documenta l'esito d'un eventuale acquazzone, impossibile oggi a causa del permanere d'un cielo tersissimo, assolato e non proclive al pianto.
Eppure il tratto di strada è ridotto in una specie di pantano, che riesce persino a riflettere i fronzuti alberi che la costeggiano.

A guardar bene, sullo sfondo della foto, sembra che ci sia qualcuno intento a....

"Buon giorno dottore -
esclama un passante che evidentemente conosce la professione del "signore" che, all'interno della villa, sembra inento a... - ci rinfreschiamo stamattina? Con questo caldo...!"
Ne passa un altro, che forse ignora il dottorato del refrigeratore, e cercando di scansare il pantano grida che "è proprio un'indecenza impantanare una pubblica via facendo i propri comodi".
Conflitto d'interesse anche qui?
Macchè, solo che questa nostra bella Sicilia - come forse tutta la nazione - è diventata la "terra di Paulu Funcia, undi cu arriva scippa e mancia".

giovedì 14 luglio 2011

IL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL PENITENZIARI DI PALERMO, EUGENIO SARNO, ESPONE IL QUADRO PREOCCUPANTE DELLA SEGREGAZIONE IN SICILIA


Comunicato Stampa 14 Luglio 2011

Carceri – UIL : I numeri del primo semestre 2011

Il nostro auspicio è sempre quello che la stampa possa contribuire a diffondere una verità sempre più nascosta e sottaciuta, ovvero quella che attiene ad un sistema penitenziario prossimo al collasso e sempre più vicino alla completa paralisi. “

Con questa premessa Eugenio SARNO, Segretario Generale della UIL PA Penitenziari, introduce la diffusione di alcuni, significativi, dati relativi al primo semestre dell’anno in corso afferenti al sistema penitenziario regionale

Alle 24.00 di ieri presenti in regione 7868 detenuti ( 7670 uomini, 208 donne) a fronte dei 5347 posti attualmente disponibili. Un surplus di 2521 presenze che fa attestare la media del sovraffollamento regionale al 47,1 %. L’istituto penitenziario con il più alto indice di affollamento risulta essere Mistretta (143,8%) , seguita da Piazza Armerina (128,9 %) e Castelvetrano (106,1%).”

Tra i dati forniti dalla UIL PA Penitenziari vi sono anche relativi ai suicidi ai cosiddetti eventi critici verificatisi nelle strutture di pena della regione dal 1 gennaio al 30 giugno dell’ anno in corso. I dati analitici (per singolo istituto) degli eventi critici e del sovraffollamento sono consultabili sul sito www.polpenuil.it .

“ Dal 1 gennaio ad oggi abbiamo registrato due soli suicidi in cella (Caltagirone e San Cataldo). I tentati suicidi sono stati 45 (9 nel solo carcere di Agrigento), di cui 26 sventati in extremis dalla polizia penitenziaria. Gli atti di autolesionismo ammontano a 268 . I detenuti che hanno posto in essere proteste individuali (scioperi della fame, rifiuto del vitto, rifiuto della terapia, ecc.) risultano essere 489 mentre sono state 83 le proteste collettive ( battiture, sciopero del carrello, ecc.) . Gli atti di aggressione perpetrati in danno di poliziotti penitenziari ammontano a 17 con un totale di 26 agenti penitenziari feriti

La situazione penitenziaria regionale è motivo di ulteriori preoccupazioni, anche per la situazione deficitaria degli organici del personale

L’organico complessivo della polizia penitenziaria in regione è fissato in 4920 unità, ve ne sono in servizio 4380 (di cui 166 unità impiegate al Provveditorato Regionale o negli Uffici dell’ Esecuzione Penale Esterna o in scorte a personalità del Ministero). Ne consegue che l’effettivo deficit di unità destinate ai servizi d’istituto ammonta a ben 706 unità. Non va certo meglio - sottolinea SARNO - per il personale amministrativo tra cui è opportuno segnalare la carenza di 28 Educatori, 13 Assistenti Sociali, 23 Contabili e 24 Collaboratori Amministrativi. La grave crisi finanziaria, con l’esaurimento dei fondi assegnati sui capitoli di gestione potrebbe, a breve, costringere molte Direzioni ad alzare bandiera bianca con conseguente paralisi di ogni attività operativa, amministrativa e tratta mentale. Non crediamo servano ulteriori commenti per illustrare la devastazione che colpisce tutti gli operatori penitenziari, costretti ad operare sempre più soli ed abbandonati nelle frontiere penitenziarie. Per queste ragioni – ricorda il Segretario Generale della UIL PA Penitenziari - la UIL Penitenziari ha già più volte manifestato in piazza. Salutiamo con favore l’intento del nuovo Provveditore Regionale, Dr. Veneziano, di dare vita ad una serie di incontri con le OO.SS. per approfondire gli aspetti delle gravi criticità in atto.

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: SORGE UN NUOVO PROGETTO PER RIABILITARE L'AREA DELL'ESA, GIA' SEDE DELL'ELECTROMOBIL


Può un oggetto inanimato, una cosa cioè, una struttura rimanere vittima delle proprie vicissitudini?
Assolutamente sì.
E per tale conferma, possiamo citare l'esempio di questo stbilimento in foto che, nato per essere una fabbrica di frigoriferi, primo approccio di Barcellona con la politica d'industrializzazione locale sponsorizzato dal sindaco pro tempore Carmelo Santalco, sin dalla sua nascita ha dovuto affrontare stenti e peripezie tali da meritare l'accesso al guiness dei primati, in quanto a scalogna.
Si pensi che, avendo aperto la sua attività col marchio ELECTROMOBIL, nella nuovissima zona industriale del rione Sant'Andrea, grazie alla sua produzione di frigoriferi domestici di notevole qualità, aveva cominciato ad assicurare lavoro a un buon numero di operai e tecnici della città, con la prospettiva di un successivo incremento reso possibile da un accordo con la Francia, per l'esportazione di gran parte della produzione barcellonese nel mercato d'oltr'Alpe.
Ma ecco che - scalogna inattesa - avvenne che, proprio quando i primi stock di frigo erano in avviamento verso la meta - per un litigio commerciale tra l'Italia e la Francia - il Governo parigino decise di precludere l'ingresso a determinati prodotti italiani, tra cui gli eletrodometici di produzione nostrana.
Fu l'inizio della carestia industriale barcellonese, che dopo un paio d'anni di speranze alternate a scoramenti, costrinse operai e tecnici a fruire dell'indennità di disoccupazione, mentre la struttura veniva posta in mano a un gruppo di dipendenti incaricati a mantenerne le condizioni d'efficienza, nell'assurda speranza che giungesse il tempo della ripresa.
Le promesse, come recentemente è avvenuto per la Fiat di Termini Imerese, cominciarono a fioccare, ma anche a venir meno, fino a quando s'è dovuto prendere atto che l'operazione Electromobil era abortita e con essa era morto ogni progetto d'industrializzazione a Barcellona.
Una disgrazia che - vedendo quanto di peggio sarebbe avvenuto nella vicina piana di Milazzo strenuamente "industrializzata" - potremmo definire adesso una ...fortuna.

Successivamente, per un piatto di lenticchie, sulla struttura barcellonese, ci mise mani la Regione che, attraverso l'Ente di Sviluppo Agricolo, cercò di utilizzarla creando in loco un attrezzatissimo Centro di Meccanizzazione Agricola che ebbe vita attiva fino alla fin del secolo scorso, per poi lentamente esaurirsi, tanto che per un'eventuale ripresa dello stabilimento si prospettarono disparati progetti, di fantomatici allevamenti di insetti entomofagi da impiegare nella lotta biologica in agricoltura.
Un programma ambizioso, caduto nel nulla, come ha rischiato di cadere nel nulla l'intero E.S.A., proprietario dello stabilimento di S.Andrea, più volte sull'orlo della soppressione.
Adesso, spunta un'altra novità, per la cui attuazione sarebbero disponibili otto milioni di euro, da investire per un nuovo Piano di Sviluppo mirato stavolta a impiantare, proprio nell'area dell'ex Electromobil, una mostra mercato permanente florovivaistica, che dovrebbe finalmente costituire la svolta decisiva per la riqualificazione di una struttura lasciata penare per decine d'anni senza un giusto obettivo di rivalsa.
Francesco Cilona


CLICCA

GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Messina - Florovivaismo, la spinta decisiva

mercoledì 13 luglio 2011

UN CONCORSO DI POESIA BANDITO DA "EPICENTRO"


Il Museo Epicentro di Gala di Barcellona Pozzo di Gotto [Me] in occasione della presentazione del libro “Un tributo all’arte – come nasce la collezione d’arte contemporanea su mattonelle”, scritto da Nino Abbate, fondatore del Museo, invita personaggi di cultura (scrittori, poeti, pensatori, filosofi, artisti) a comporre un testo che si ispiri al tema del cerchio o a qualsiasi forma circolare. Le composizioni sarranno lette durante la presentazione del libro e faranno parte della collezione del Museo. Le opere dovranno pervenire entro il 20 agosto 2011 al seguente indirizzo di posta elettronica: epicentromuseo@virgilio.it

PIZZA E MUSICA MADE IN ITALY


L'Italia è stata spesso vista secondo parametri etichettati- pizza spaghetti e mandolino - stereotipi non sempre graditi a noi, ma che hanno fatto presa sugli stranieri.
Eppure l'Italia può - e deve certamente - andare orgogliosa d'essere di diritto ritenuta la culla dell'Arte, e non soltanto per l'immenso patrimonio architettonico e figurativo che l'arricchisce, ma anche per la dovizia delle risorse artistico-artigianali che la genialità della nostra Gente riesce a far primeggiare.
La foto di Antonio Cilona, nella sua originalità artistica, armonizza tre classiche figure, sicuramente predilette dagli Italiani.
E non solo da loro.

VOGLIAMO DAVVERO FARE QUALCOSA DI POSITIVO PER QUESTA NOSTRA SOCIETA' O DOBBIAMO CONTINUARE A FINGERE DI FARLO?


I NOSTRI UOMINI POLITICI DOVREBBERO ESSERE I PRIMI A FARE IL "MEA CULPA" PER TUTTO CIO' CHE DI GRAVE STA AVVENENDO
CAMINARI CA TESTA GIRATA ARRETI
SIGNIFICA RISTARI PETI PETI.
NON VIDI CHI SUCCEDI NTA STA TERRA?
C'E' TROPPA FAMI, C'E' TROPPA GUERRA
E C'E' CU, PI 'NA SULA FEDDA I CANNI
E PI NA PUMA FRACIDA, FA SULU DANNI;
E NUDDU SI NN'AVVITI: INVECI DI VADDARI
COMU VANNU I COSI, PRIFIRISCI RICUDDARI
U TEMPU DI CUTUGNA, DI FICA E MILICUCCA
RANDI DILIZZIA PI LA NOSTRA BUCCA.
Non è la prima volta che, un giornale non avendo altro da scrivere, cerca di riempire una pagina con notizie riciclate, che, per quanto tali, non sono affatto inattuali.
C'è quella, per esempio, apparsa oggi sulla REPUBBLICA, riguardante lo spreco che l'agricoltura e la zootecnia sono costrette a fare per portare avanti la loro produzione:4mila litri d'acqua a bistecca gli sprechi che non vediamo - Repubblica.it.
Ora, ciò che potremo leggere cliccando sul superiore link, ci farà capire quanta differenza c'è tra questo nostro mondo consumistico e quella parte di terzomondo - diventuta ormai quarto e quinto mondo - in cui per procurarsi una ciotola d'acqua melmosa si è costretti a lunghe marce forzate.
Ma noi, tutto ciò, non lo vediamo o facciamo in modo di non rilevarlo, se non per riempire qualche paginetta di giornale, nei giorni di stanca.

E se siamo personalmente scontenti per ciò che di pesante ci circonda, casa facciamo?

Ci si affonda nei ricordi o ci si lamenta, prefiche gratuite piangenti sul nostro passato, più o meno lungo, più o meno colorito.
Giriamo, cioè, la testa indietro per non vedere il presente, o peggio per non pensare al seguito, perché crediamo che il nostro futuro non può più commisurarsi col tempo già vissuto.

Come se il FUTURO è soltanto quello nostro, per molti ormai striminzito, e non pure quello di tutti coloro che vengono dopo di noi, che proprio noi abbiamo generati e per i quali abbiamo contribuito a determinare il loro presente.
Che se è carente, lo è anche per colpa nostra.
Capisco che tutto ciò che adesso ho scritto non piacerà a molti: significherà in tal caso che mi classificherò tra i musoni, senza per queso avere voluto rompere a nessuno i....


francesco cilona

martedì 12 luglio 2011

LA SISMICITA’ DEL MESSINESE SCONSIGLIA QUALSIVOGLIA IPOTESI DI PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA


COMUNICATO CM-FNS - KUMMUNIKATU CM-FNS

‘U Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu - “Sicilia Indipinnenti” torna a ribadire l’inutilità e l’insensatezza di una “scelta ” come quella di voler costruire il Ponte sullo Stretto di Messina. Insensatezza politica, ambientale, economica e tecnica.. Come, infatti, sottacere e/o dimenticare, ad esempio, la nota sismicità dell’area e con essa più in generale dell’intera provincia messinese? Basterebbe ciò a sconsigliare qualsivoglia ipotesi pontiera. E invece c’è ancora un attivo fronte “bipartisan” che con “ottuso furore” continua a perorare ‘u punti come una sorta di panacea. La realtà è ben diversa! Se davvero i politici, i burocrati vogliono aiutare Messina, i suoi Territori e Comprensori INVESTANO ALLORA OCULATAMENTE I FONDI “PRO PONTE” ANZITUTTO PER METTERE IN SICUREZZA I TERRITORI DEL MESSINESE. Abbiano finalmente il coraggio di dire CHE IL PONTE È UNA CHIMERA, PIÙ ANCORA UNA IATTURA DI CUI LA SICILIA, I SICILIANI , I MESSINESI NON AVVERTONO NÉ L’URGENZA NE TANTOMENO LA NECESSITÀ. Dietro il ponte, gli interessi che evoca e suscita vi è poi altresì il tentativo evidente di cercare di SMEMBRARE la SICILIA in REGIONICCHIE, come nel caso evocato ed invocato di quella dello STRETTO, per far sì che la UNICA,VERA SICILIA, conclamata storicamente e geograficamente, NON ESISTA PIU’. Ecco perché crediamo che il PONTE SULLO STRETTO sia una opera fortemente, antisiciliana. ANTUDU!

NELLE NOSTRE SPIAGGE, ANCHE I CANI HANNO DIRITTO DI SCORAZZARE LIBERAMENTE:

DEMOCRAZIA ORMAI E' DIVENTATA SINONIMO DI FANCULISMO CHE CONSENTE A CHIUNQUE DI FARE QUEL CHE VUOLE MANDANDO GLI ALTRI A QUEL PAESE

Si può essere amico degli animali, anzi si dev'essere, visto che spesso quello che noi classifichiamo "animale" si comporta cento e mille volte meglio dell'uomo.
Ma il potere e il dovere essere, a volte, non ti è consentito di mettere in atto: e non perché sia causa di ciò il comportamento dell'animale, ma perchè è proprio l'uomo che spinge l'animale a comportamenti anomali.
Stamattina, m'è capitato un fatto che m'ha spinto a questo mio "ragionamento".
Ero sulla spiaggia a fare la consueta passeggiata mattutina lungo la battigia, quando all'improvviso mi son trovato quasi addosso, latranti, due bellissimi cani pastori, sbucati dal vicino boschetto che, in alto, delimita il litorale.
Pur essendo po' allarmato, per tenerli distanti, ho cercato di rabbonirli col tono pacato della voce, anche perché la spiaggia era deserta e non mi sembrava che ci fosse altro mezzo o persona che potesse togliermi da quell'imbarazzo.
Ecco però che, dal boschetto, spunta un uomo, alto e grosso, che - guarda caso - ha il potere di richiamare i cani, perchè sono suoi e lui - evidentemente - li porta al mare per farsi il bagno.
Cacchio: a questo punto, perdendo l'assennata prudenza adottata coi cani, mi sono talmente arrabbiato da sgridarlo, grande e grosso quant'era, per la sconsideratezza diavere lasciato sguinzagliati due "mastini" del genere, in una spiaggia frequentata da gente inerme.
Sapete che m'ha risposto, quell'omone?
Credo che ve lo stiate immaginando.
Mi ha detto così: "Ebbeh? Che cosa le hanno fatto? Niente!"
Qundi, ho avuto torto a ribellarmi: bisognava che mi avessero azzannato, perché io potessi avere il diritto di lamentela...

lunedì 11 luglio 2011

CONTINUA LA POLEMICA TRA L'AIAS E IL DEPUTATO REGIONALE RINALDI



I lavoratori della sezione AIAS di Barcellona Pozzo di Gotto, in un loro comunicato, esprimono "indignazione, per le affermazioni dell'on. Franco Rinaldi, deputato Pd, apparse sulla Gazzetta del Sud del 29/6/2011, e le respingono considerandole " assolutamente gratuite, inopportune e che, ai più, sono sembrate strumentali e speculative."
Attraverso la nota, firmata da quasi cinquanta persone, si invita "cordialmente l'on. Rinaldi alla sede Aias di via Gramsci 96 a Milazzo, per confrontarsi con dipendenti , con gli utemti e i loro familiari, così da poter prendere effettiva coscienza dell'attuale e reale situazione econonico-gestionale del centro, della qualità dei servizi prestati, di presunti disservizi o insoddisfazioni di chicchessia".

Leggi cliccando sul comunicato====>

Notizie di: arresti - Messina e provincia

domenica 10 luglio 2011

QUESTO ME L'HA RICORDATO ATTILIO IN FACE BOOK: M'E' PIACIUTO E LO RIPROPONGO QUI




E questa me l'ha inviata Carmelo Famà in Gmail=^>

FA GRIDARE ALLA DEPREDAZIONE IL TRASFERIMENTO DEI FONDI PER GLI ALLUVIONATI DA MESSINA A PALERMO



LA SEL GRIDA ALLO SCANDALO PER IL DIROTTAMENTO ABUSIVO DI 45 MILIONI DI EURO DESTINATI ALLA RICOSTRUZIONE DELLE ZONE ALLUVIONATE VERSO IL TAMPONAMENTO DELL'EMERGENZA RIFIUTI.


"I predatori in azione - si legge in un comunicato di SEL Messina - ora sottraggono risorse finanziarie a coloro i quali rivendicano il diritto di condurre una vita alla pari dei tanti fondata su valori assoluti: la dignità, gli affetti verso i familiari, e verso la propria comunità e il proprio ambiente".

"I depredati dal governo nazionale si chiamano alluvionati dell’Ottobre 2009 e mesi successivi con le trentasei vittime di Messina Sud, le migliaia di sfollati dei tanti comuni dei Nebrodi che hanno pagato e pagano un prezzo amaro per aver assaporato e creduto speranzosi alle tante promesse della ricostruzione e del risanamento del territorio squarciato. Speranze e promesse: infrante".

E’ di questi giorni, infatti, la notizia secondo la quale vengono dirottati i fondi per la ricostruzione, 45 milioni di €, cosiddetti fondi FAS nell’apparente indifferenza dei parlamentari, regionali e nazionali, di centro destra, del Sig. Sindaco della Città di Messina e del Sig. Presidente della Provincia Regionale, verso lidi palermitani per accontentare il Sig. Sindaco della Città capoluogo di Regione per destinarli al colabrodo del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani della sua Città".

"Ciò appare inaccettabile e fa rabbia. Unanime è stata la condanna e l’indignazione di tutti i comitati pro-alluvionati a cui si è aggiunta anche quella importante della CGIl e di tanti organi di informazione".

"Sinistra Ecologia e Libertà difende, con tutte le proprie energie, la dignità della nostra Gente e le prerogative del nostro territorio e ritiene che tutte le persone di buona coscienza che per fortuna ci sono in tutti gli schieramenti politici, debbano sobbalzare per alzare e rendere visibile la protesta dando vita ad una straordinaria, imponente e pacifica manifestazione da tenersi a Messina sede naturale delle tragedie e delle plateali promesse non mantenute. Saremo a fianco di chi è ferito nella dignità e come cittadino anche a sostegno di iniziative di mobilitazione, promosse all’insegna del rispetto delle regole democratiche, eventualmente, da svolgersi oltre lo stretto".

firmato

Salvatore Chiofalo – Segretario Provinciale SEL.

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.